Confederation of North, Central America and Caribbean Association Football | |
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Disciplina | Calcio |
Fondazione | 18 settembre 1961; 63 anni fa |
Giurisdizione | Nordamerica, Centroamerica e Caraibi (con l'inclusione di Guyana, Guyana francese e Suriname)[1] |
Federazioni affiliate | 41 |
Confederazione | FIFA (dal 1961) |
Sede | Miami |
Presidente | Victor Montagliani |
Sito ufficiale | concacaf.com/ e www.concacaf.com/es/ |
Nazionali | Club | Donne | Altro |
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# | Nazionale | Campionato mondiale di calcio | Torneo olimpico di calcio | FIFA Confederations Cup | CONCACAF Gold Cup | CONCACAF Nations League | Totale titoli |
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1 | Messico | - | - | 1 (1999) | 12 (1965, 1971, 1977, 1993, 1996, 1998, 2003, 2009, 2011, 2015, 2019, 2023) | - | 13 |
2 | Stati Uniti | - | - | - | 7 (1991, 2002, 2005, 2007, 2013, 2017, 2021) | 3 (2019-2020[4], 2022-2023, 2023-2024) | 10 |
3 | Costa Rica | - | - | - | 3 (1963, 1969, 1989) | - | 3 |
4 | Canada | - | - | - | 2 (1985, 2000) | - | 2 |
5 | Guatemala | - | - | - | 1 (1967) | - | 1 |
6 | Haiti | - | - | - | 1 (1973) | - | 1 |
7 | Honduras | - | - | - | 1 (1981) | - | 1 |
Totale CONCACAF | - | - | - | 1 | 27 | 3 | 31 |
Qui di seguito viene riportata la lista delle competizioni riservate a società di calcio riconosciute e/o organizzate dalla CONCACAF:
Ente organizzatore | CONCACAF |
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Fondate | 1962; 62 anni fa |
Regione | Nord America, America Centrale e Caraibi |
Numero di squadre | 27 (2024) |
Qualificazioni per |
Coppa del Mondo per club FIFACoppa Intercontinentale FIFA |
Campione/i attuale/i |
Pachuca (6o titolo) |
Club di maggior successo |
América (7 titoli) |
Emittenti televisive | CONCACAF (YouTube) |
Sito web | Coppa dei Campioni CONCACAF |
Coppa dei Campioni CONCACAF 2025 |
La CONCACAF Champions Cup (in spagnolo CONCACAF Copa Campeones), nota in lingua italiana come Coppa dei Campioni CONCACAF, è la maggiore competizione calcistica nordamericana per squadre di club. Posta sotto l'egida della CONCACAF, fu istituita nel 1962 con la denominazione di CONCACAF Champions Cup, per poi assumere il nome di CONCACAF Champions League nel 2008 e mantenuto sino al 2024. La squadra vincitrice del torneo può fregiarsi del titolo di Campeón de Clubes de la CONCACAF (Campione dei Club della CONCACAF). Dal 2005 la vincitrice della coppa si qualifica alla Coppa del mondo per club FIFA.
La squadra più titolata nella manifestazione è il Club America con 7 vittorie, seguita dal Cruz Azul e dal Pachuca con 6 successi a testa.
La competizione ha visto diverse volte modificarsi la propria formula di svolgimento. Nel corso della sua storia si è spesso scelto di privilegiare l'equilibrio geografico fra le varie organizzazioni locali che formano la CONCACAF: NAFU per il Nord America, UNCAF per l'America centrale e CFU per i Caraibi. Infatti dalla prima edizione del 1962 al 1995 le due squadre finaliste venivano individuate tramite due percorsi differenti, uno per il centro-nord America e uno per i Caraibi.[1]
L'ultimo formato della Champions' Cup prevedeva la partecipazione di otto squadre: due messicane, due statunitensi, tre rappresentanti dell'America Centrale (la vincitrice, la finalista e la terza classificata della Copa Interclubes UNCAF) e una rappresentante degli stati caraibici (la vincitrice del Campionato per club CFU). Le compagini si affrontavano in quarti di finale, semifinali e finale, turni disputati con sfide di andata e ritorno.
Dall'edizione 2005 la vincitrice si qualifica alla Coppa del mondo per club FIFA.[1]
Nella stagione 2008-2009 sono stati introdotti diversi cambiamenti: la competizione non si è svolta più nell'anno solare, ma da agosto a maggio dell'anno successivo, sull'esempio del torneo dell'UEFA la denominazione è stata modificata in CONCACAF Champions League, allargando il numero delle partecipanti a 24 e introducendo al tempo stesso una prima fase a gironi.
Nel 2017 la CONCACAF ha optato per una parziale marcia indietro: visto lo scarso interesse del pubblico e la mancanza di equilibrio in molti incontri della fase a gironi, dal 2018 la Champions League è tornata a disputarsi lungo l'arco dell'anno solare ed è stata ridotta a 16 squadre, che si affrontano in incontri di andata e ritorno ad eliminazione diretta.[2] Per non ridurre i club partecipanti alle competizioni internazionali è stato contestualmente creato un nuovo torneo, la CONCACAF League, di lì a poco fallita a causa del disinteresse.[3]
Nell'edizione 2024 la competizione è stata ridenominata CONCACAF Champions Cup, riacquisendo il nome originario.
La nuova formula del torneo ha esordito nell'edizione 2018. Vi partecipano 16 squadre, sorteggiate in un tabellone di tipo tennistico; ciascun turno (ottavi di finale, quarti, semifinali e finale) si svolge con incontri di andata e ritorno ad eliminazione diretta. In caso di parità nel risultato aggregato, il passaggio del turno è deciso applicando la regola dei gol fuori casa, la quale però non vale ai tempi supplementari.
Dall'edizione 2020 i posti disponibili sono così ripartiti: quattro squadre dal Messico, quattro dagli Stati Uniti, una dal Canada, la vincitrice del Campionato per club CFU e sei squadre dalla CONCACAF League. Ad ogni modo deve essere presente nel paese almeno uno stadio che rispetti i parametri della confederazione, altrimenti i posti vengono redistribuiti ad altri paesi della stessa area geografica.[2]
Nel settembre 2021 la CONCACAF annunciò un allargamento del torneo da effettuare a partire dall'edizione 2024. La nuova formula prevede un turno preliminare aggiuntivo e un totale di 27 squadre partecipanti.
Squadra | Vittorie | Anno |
---|---|---|
América | 7 | 1977, 1987, 1990, 1992, 2006, 2014-2015, 2015-2016 |
Cruz Azul | 6 | 1969, 1970, 1971, 1996, 1997, 2013-2014 |
Pachuca | 6 | 2002, 2007, 2008, 2009-2010, 2016-2017, 2024 |
Monterrey | 5 | 2010-2011, 2011-2012, 2012-2013, 2019, 2021 |
Pumas UNAM | 3 | 1980, 1982, 1989 |
Saprissa | 3 | 1993, 1995, 2005 |
Transvaal | 2 | 1973, 1981 |
Defence Force | 2 | 1978, 1985 |
Olimpia | 2 | 1972, 1988 |
Necaxa | 2 | 1975[N 12], 1999 |
Toluca | 2 | 1968, 2003 |
Alajuelense | 2 | 1986, 2004 |
Atlante | 2 | 1983, 2008-2009 |
Guadalajara | 2 | 1962, 2018 |
RC Haïtien | 1 | 1963 |
Alianza | 1 | 1967 |
CSD Municipal | 1 | 1974 |
Águila | 1 | 1976 |
Leones Negros UdeG | 1 | 1978 |
Comunicaciones | 1 | 1978 |
FAS | 1 | 1979 |
Violette | 1 | 1984 |
Puebla | 1 | 1991 |
Cartaginés | 1 | 1994 |
D.C. United | 1 | 1998 |
LA Galaxy | 1 | 2000 |
Tigres UANL | 1 | 2020 |
Seattle Sounders | 1 | 2022 |
León | 1 | 2023 |
Nazione | Vittorie | Club vincitori |
---|---|---|
Messico | 39 | América (7), Cruz Azul (6), Pachuca (6), Monterrey (5), Pumas UNAM (3), Necaxa (2), Toluca (2), Atlante (2), Guadalajara (2), Leones Negros UdeG (1), Puebla (1), Tigres UANL (1), León (1) |
Costa Rica | 6 | Saprissa (3), Alajuelense (2), Cartaginés (1) |
El Salvador | 3 | Alianza (1), Águila (1), FAS (1) |
Stati Uniti | 3 | D.C. United (1), Los Angeles Galaxy (1), Seattle Sounders (1) |
Guatemala | 2 | CSD Municipal (1), Comunicaciones (1) |
Suriname | 2 | Transvaal (2) |
Haiti | 2 | RC Haïtien (1), Violette (1) |
Trinidad e Tobago | 2 | Defence Force (2) |
Honduras | 2 | Olimpia (2) |
I numeri si riferiscono alla sola Champions League, quindi a partire dall'edizione 2008-2009.
CONCACAF Beach Soccer Championship | |
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Sport | |
Tipo | Squadre nazionali |
Federazione | CONCACAF |
Paese | Nord America |
Organizzatore | CONCACAF |
Titolo | Campione del Nord America |
Cadenza | biennale |
Apertura | febbraio |
Chiusura | febbraio |
Partecipanti | 16 |
Formula | Gironi + eliminazione diretta |
Storia | |
Fondazione | 2006 |
Numero edizioni | 10 al 2023 |
Detentore | Stati Uniti |
Record vittorie | Messico (4) |
Ultima edizione | Nassau 2023 |
Il campionato nordamericano di beach soccer è la principale competizione internazionale di beach soccer in Nord America. Ha l'obiettivo di incoronare la migliore nazione del continente e di qualificare le migliori 2 squadre al campionato mondiale di beach soccer. Questa competizione è stata istituita nel 2006 dopo che la FIFA aveva imposto a tutte le federazioni continentali di organizzare un torneo di qualificazione per il campionato mondiale.
La nazionale più titolata è il Messico, vincitore di quattro titoli continentali.
Posiz. | Nazione | Oro | Argento | Bronzo | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1 | Messico | 4 | 2 | 2 | 8 |
2 | Stati Uniti | 3 | 2 | 2 | 7 |
3 | El Salvador | 2 | 3 | 4 | 9 |
4 | Panama | 1 | 0 | 0 | 1 |
5 | Costa Rica | 0 | 2 | 1 | 3 |
6 | Canada | 0 | 1 | 0 | 1 |
7 | Guatemala | 0 | 0 | 1 | 1 |
Similmente all'Africa, parte della zona dell'America settentrionale e centrale era ancora costituita da colonie durante la prima metà del XX secolo.[13] Inoltre, per tutto il secolo, negli Stati Uniti d'America i campionati furono disputati e sospesi in modo irregolare, mentre i club si costituirono come società professionistiche, ma, mancando di una reale consistenza, furono ripetutamente sciolti.[13] Per questi motivi manca una concreta continuità di risultati e tradizioni calcistiche negli Stati Uniti e negli altri paesi dell'America settentrionale e centrale. L'aumento di popolarità del calcio ebbe come segno tangibile l'introduzione di ulteriori competizioni continentali per club negli ultimi decenni del XX secolo.[13] Come nel caso dell'Africa, a causa della situazione economica e delle grandi distanze da percorrere in trasferta a partire dai turni di qualificazione di una competizione, i sorteggi furono effettuati su base geografica. Inizialmente la giurisdizione fu divisa in tre zone: Nord America, Centro America e Caraibi.[13]
L'8 ottobre 2009 l'IFFHS ha pubblicato la classifica dei migliori club nordamericani e centroamericani (in inglese: Central and North America's Club of the Century) del XX secolo (1901-2000).[13]
La classifica tenne conto solo dei risultati ottenuti dai club di paesi membri della Confederazione calcistica dell'America centrale, settentrionale e Caraibi (CONCACAF) nelle diverse competizioni internazionali a livello continentale, a partire dai quarti di finale, i quali tradizionalmente rappresentano l'inizio della fase finale di tutte le competizioni ad eliminazione diretta (eccezion fatta per i risultati ottenuti nella CONCACAF Champions Cup, competizione gestita dalla CONCACAF,[14] dal 1962 al 1963 e dal 1967 al 1986,[15] periodi nei quali furono valutati i risultati ottenuti dall'ultima fase di qualificazione prima dalle semifinali,[13] mentre dal 1987 al 2000 vennero valutati i risultati conseguiti dalle semifinali sia nella regione settentrionale sia nella regione centrale del continente e solo la finale nel caso della regione dei Caraibi.[13][16] Nelle gare decise dai tiri di rigore, ogni squadra ricevette la metà di punti rispetto a un incontro terminati nei tempi regolamentari.[13]
Non furono valutati i risultati nelle competizioni regionali organizzate da associazioni regionali affiliate alla CONCACAF,[13] tranne quelli ottenuti, dai quarti di finale, nell'ambito della Copa Fraternidad Centroamericana, competizione disputata in America centrale e organizzata dall'Unione Calcistica Centroamericana (UNCAF). Furono conteggiati i risultati ottenuti dai club in tale manifestazione nel periodo 1980-1984, partendo dal secondo turno eliminatorio.[13]
La federazione usò i seguenti criteri:
Competizione | PA vittoria | PA pareggio |
---|---|---|
CONCACAF Champions' Cup (1962-1963 & 1967-2000)[14][15] | 6 | 3 |
CONCACAF Cup Winners' Cup (1994-1998)[17] | 4 | 2 |
Copa Fraternidad Centroamericana-Torneo Grandes de Centroamérica-Copa Interclubes de la UNCAF (1970-1984; 1996-1998 & 1999-2000)[18] | 2 | 1 |
Copa Fraternidad Centroamericana-Torneo Grandes de Centroamérica-Copa Interclubes de la UNCAF (campionato a girone unico) | 1 | 0,50 |
Copa Fraternidad Centroamericana (campionato a due gironi disputato nella stagione 1971-72 e nel 1979)[19][20] | 0,50 | 0,25 |
PA: punti assegnati |
Top 10 (periodo 1901-2000) | ||||
Posizione | Squadra | Campionato | Punteggio | Fascia[7] |
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1 | Saprissa | Costa Rica | 187,00 | 2 |
2 | Olimpia | Honduras | 129,25 | 2 |
3 | Comunicaciones | Guatemala | 129,25 | 2 |
4 | Municipal | Guatemala | 123,75 | 2 |
5 | Transvaal | Suriname | 108,00 | 1 |
6 | Alajuelense | Costa Rica | 98,75 | 2 |
7 | Necaxa | Messico | 91,00 | 3 |
8 | Cruz Azul | Messico | 87,00 | 3 |
9 | Alianza | El Salvador | 83,00 | 2 |
10 | América | Messico | 81,00 | 3 |
CONCACAF League | |
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Sport | |
Tipo | Squadre di club |
Organizzatore | Confederation of North, Central America and Caribbean Association Football |
Cadenza | Annuale |
Apertura | Agosto |
Chiusura | Novembre |
Partecipanti | 22 |
Formula | eliminazione diretta |
Sito Internet | concacafleague.com |
Storia | |
Fondazione | 2017 |
Soppressione | 2022 |
Ultimo vincitore | Olimpia |
Record vittorie | Olimpia (2) |
Edizione in corso | CONCACAF League 2022 |
La CONCACAF League è stata una competizione calcistica internazionale per squadre di club, organizzata dalla CONCACAF. Le migliori squadre si qualificavano per la CONCACAF Champions League.
Nel 2017 la CONCACAF ha riformato le proprie competizioni per club. Visto lo scarso interesse del pubblico e la mancanza di equilibrio in molti incontri della fase a gironi della CONCACAF Champions League, la confederazione decise di scindere in due il torneo: dal 2018 la Champions League tornò a disputarsi lungo l'arco dell'anno solare, riducendosi a 16 squadre che si affrontano in incontri andata e ritorno ad eliminazione diretta;[1] i club meno titolati dei paesi centroamericani e caraibici passarono invece alla neonata CONCACAF League, anch'essa con 16 squadre che si affrontano in turni a eliminazione diretta.[2]
Il nuovo torneo è stato annunciato ufficialmente l'8 maggio 2017.[2]
Nel febbraio 2019 la CONCACAF ha annunciato l'ampliamento del torneo a 22 squadre, a partire dall'edizione 2019.[3]
L'edizione 2022 è stata l'ultima, vista la riforma delle competizioni continentali voluta dalla CONCACAF.
Partecipavano 22 squadre: tre ciascuno per Costarica, Guatemala, Honduras, Panama ed El Salvador, due per il Nicaragua, una per Belize e Canada, più le squadre piazzatesi dal secondo al quarto posto nel Campionato per club CFU. 12 squadre partecipano a un turno preliminare, le cui 6 vincenti si aggiungono alle altre 10 qualificate agli ottavi di finale. Tutti i turni sono a eliminazione diretta con partite di andata e ritorno.
Anno | Finale | ||
---|---|---|---|
Vincitore | Punteggio | Finalista perdente | |
2017 Dettagli |
Olimpia |
0-1 / 1-0 (4-1 dcr) |
Santos de Guápiles |
2018 Dettagli |
Herediano | 2-0 / 1-2 | Motagua |
2019 Dettagli |
Saprissa | 1-0 / 0-0 | Motagua |
2020 Dettagli |
Alajuelense | 3-2 | Saprissa |
2021 Dettagli |
Comunicaciones | 2-1 / 4-2 | Motagua |
2022 Dettagli |
Olimpia | 3-2 / 2-2 | Alajuelense |
Squadra | Vittorie | Anno |
---|---|---|
Olimpia | 2 | 2017, 2022 |
Herediano | 1 | 2018 |
Saprissa | 1 | 2019 |
Alajuelense | 1 | 2020 |
Comunicaciones | 1 | 2021 |
Nazione | Vittorie | Club vincitori |
---|---|---|
Costa Rica | 3 | Herediano (1), Saprissa (1), Alajuelense (1) |
Honduras | 2 | Olimpia (2) |
CONCACAF Giants Cup CONCACAF Giants Cup |
|
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Sport | Calcio |
Edizione | Unica |
Organizzatore | CONCACAF |
Date | dal 4 marzo 2001 |
Partecipanti | 12 |
Risultati | |
Vincitore |
América (unico titolo) |
Secondo | D.C. United |
Terzo | Saprissa |
Quarto | Comunicaciones |
Statistiche | |
Miglior marcatore |
Toledano (3) Machón (3) L. Torres (3) |
Incontri disputati | 20 |
Gol segnati | 58 (2,9 per incontro) |
La CONCACAF Giants Cup (sp. Copa Gigantes de la Concacaf, it. Coppa dei Giganti CONCACAF) fu un torneo internazionale di calcio organizzato dalla CONCACAF nel 2001. Venne disputata un'unica edizione a causa della mancanza di date disponibili nei calendari internazionali[1].
Il progetto prevedeva la creazione di una competizione alla quale partecipassero i club con la più alta affluenza allo stadio nei campionati dei rispettivi paesi d'origine. Alla prima edizione vennero invitate dodici compagini provenienti da otto federazioni differenti[2]; Alajuelense (Costa Rica) e L.A. Galaxy (Stati Uniti) declinarono l'invito[3]. Il progetto, seppur innovativo rispetto alle competizioni vigenti all'epoca, ebbe scarso seguito fin dal principio e venne ampiamente criticato, specie dalla stampa di settore statunitense[4].
Le finaliste di questa edizione, insieme a quelle dell'edizione successiva e a quelle della CONCACAF Champions' Cup del 2001 e del 2002, avrebbero guadagnato il diritto di partecipare alla CONCACAF Clubs Cup 2003[2]: nuova competizione che a sua volta avrebbe designato il rappresentante CONCACAF per l'edizione 2003 della Coppa del mondo per club FIFA (all'epoca denominata Campionato mondiale per club FIFA)[3]. Questa edizione, da programma, si sarebbe dovuta svolgere in Spagna nel 2001 ma venne rinviata di ben due anni a causa di diversi problemi.
La competizione venne viziata da svariati problemi logistici che causarono uno slittamento di oltre tre mesi rispetto a quanto programmato[5]: a causa della concomitanza con le qualificazioni alla CONCACAF Gold Cup 2002[1] vi erano poche date disponibili nei calendari internazionali e, già dal principio, molti incontri vennero rinviati o disputati in campi neutri[3]. Contribuirono allo slittamento anche i play-off del campionato messicano[3].
Il problema delle poche date disponibili si riflesse anche sulla CONCACAF Champions' Cup 2001, tanto è vero che il 10 ottobre 2001, dopo che le qualificazioni si erano appena concluse, la CONCACAF decise di sospendere la competizione[3]; le squadre che passarono il turno vennero automaticamente qualificate alla CONCACAF Champions' Cup 2002[3].
Viste le difficoltà organizzative, la CONCACAF decise di abolire la competizione dopo un'unica edizione disputata[1], inoltre, visto l'annullamento del Campionato mondiale per club FIFA 2003 (cosa che comportò la cancellazione della CONCACAF Clubs Cup), venne deciso che le finaliste della Giants Cup si sarebbero qualificate alla CONCACAF Champions' Cup 2002[3].
Al vincitore andarono 50.000$, al secondo 40.000$, al terzo 35.000$ ed infine al quarto 30.000$[2].
Paramaribo 4 marzo 2001 |
Transvaal |
1 – 1 referto |
Arnett Gardens |
André Kamperveen Stadion
|
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|
Città del Guatemala 7 marzo 2001 |
Comunicaciones |
4 – 0 referto |
Motagua |
Estadio Mateo Flores
|
||||||
|
San Miguel 7 marzo 2001 |
Águila |
1 – 3 referto |
CSD Municipal |
Estadio Juan
Francisco Barraza
|
||||||
|
San Juan 7 marzo 2001 |
Alianza |
1 – 5 referto |
Saprissa |
Estadio Ricardo Saprissa
Aymá
|
||||||
|
San Juan 9 marzo 2001 |
Saprissa |
0 – 0 referto |
Alianza |
Estadio Ricardo Saprissa
Aymá
|
Kingston 11 marzo 2001 |
Arnett Gardens |
5 – 1 referto |
Transvaal |
Tony Spaulding
Sports Complex[6]
|
||||||
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Tegucigalpa 14 marzo 2001 |
Motagua |
1 – 1 referto |
Comunicaciones |
Stadio Tiburcio Carías
Andino
|
||||||
|
Città del Guatemala 14 marzo 2001 |
CSD Municipal |
1 – 1 referto |
Águila |
Estadio Mateo Flores
|
||||||
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Passano il turno Arnett Gardens (6-2), Comunicaciones (5-1), CSD Municipal (4-2) e Saprissa (5-1).
Quarti di finale | Semifinali | Finale | ||||||||||||||
Arnett Gardens | 0 | 1 | 1 | |||||||||||||
D.C. United | 3 | 2 | 5 | |||||||||||||
D.C. United | 2 | |||||||||||||||
Comunicaciones | 1 | |||||||||||||||
Comunicaciones | 3 | 1 | 4 | |||||||||||||
Guadalajara | 1 | 1 | 2 | |||||||||||||
D.C. United | 0 | |||||||||||||||
América | 2 | |||||||||||||||
CSD Municipal | 0 | 1 | 1 | |||||||||||||
América | 1 | 2 | 3 | |||||||||||||
América | 2 | Finale 3º posto | ||||||||||||||
Saprissa | 1 | |||||||||||||||
Saprissa | 2 | 1 | 3 | Saprissa | 3 | |||||||||||
Columbus Crew | 0 | 1 | 1 | Comunicaciones | 1 |
Kingston 4 aprile 2001 |
Arnett Gardens |
0 – 3 referto |
D.C. United |
Tony Spaulding
Sports Complex
|
||||||
|
San Juan 4 aprile 2001 |
Saprissa |
2 – 0 referto |
Columbus Crew |
Estadio Ricardo Saprissa
Aymá
|
||||||
|
Città del Guatemala 8 luglio 2001 |
CSD Municipal |
0 – 1 referto |
América |
Estadio Mateo Flores
|
||||||
|
Città del Guatemala 25 luglio 2001 |
Comunicaciones |
3 – 1 referto |
Guadalajara |
Estadio Cementos
Progreso
|
||||||
|
Washington 11 aprile 2001 |
D.C. United |
2 – 1 referto |
Arnett Gardens |
RFK Stadium
|
||||||
|
Columbus 11 aprile 2001 |
Columbus Crew |
1 – 1 referto |
Saprissa |
Columbus Crew Stadium
|
||||||
|
Los Angeles 31 luglio 2001 |
América |
2 – 1 referto |
CSD Municipal |
Los Angeles Memorial Coliseum[13]
|
||||||
|
Guadalajara 1º agosto 2001 |
Guadalajara |
1 – 1 referto |
Comunicaciones |
Stadio Jalisco
|
||||||
|
Los Angeles 3 agosto 2001 |
D.C. United |
2 – 1 referto |
Comunicaciones |
Los Angeles Memorial Coliseum
|
||||||
|
Los Angeles 3 agosto 2001 |
América |
2 – 1 referto |
Saprissa |
Los Angeles Memorial Coliseum
|
||||||
|
Los Angeles 5 agosto 2001 |
Saprissa |
3 – 1 referto |
Comunicaciones |
Los Angeles Memorial Coliseum (3 127 spett.)
|
||||||
|
Los Angeles 5 agosto 2001 |
D.C. United |
0 – 2 referto |
América |
Los Angeles Memorial Coliseum (3 127 spett.)
|
||||||
|
Formazioni:[15]
|
|
Autoreti
Coppa delle Coppe CONCACAF | |
---|---|
Sport | |
Tipo | Club |
Federazione | CONCACAF |
Organizzatore | Confederation of North, Central America and Caribbean Association Football |
Cadenza | Annuale |
Formula | Eliminazione diretta |
Storia | |
Fondazione | 1991 |
Soppressione | 1998 |
Ultimo vincitore | Tecos UAG |
La Coppa delle Coppe CONCACAF (in spagnolo Recopa de la CONCACAF, in inglese CONCACAF Cup Winners Cup) è stato un torneo internazionale di calcio per squadre di club della CONCACAF disputatosi tra il 1991 e il 1998.
Alla manifestazione partecipavano tutti i vincitori delle coppe nazionali delle federazioni della CONCACAF. Non tutti i paesi aderenti alla CONCACAF poterono prendere parte al torneo, in quanto diverse federazioni non organizzavano una coppa nazionale.
Le ultime tre edizioni della manifestazione non furono concluse e nel 2001 la manifestazione fu sostituita dalla CONCACAF Giants Cup.
Anno | Vincitore | Finalista |
---|---|---|
1991 (dettagli) |
Atlético Marte | Comunicaciones[1] |
1992 | Non disputata | |
1993 (dettagli) |
Monterrey | Real España[1] |
1994 (dettagli) |
Necaxa | Aurora |
1995 (dettagli) |
Tecos UAG | Luis Ángel Firpo |
1996 | Competizione non conclusa | |
1997 | Competizione non conclusa | |
1998 | Competizione non conclusa |
Coppa Interamericana | |
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Sport | |
Tipo | Club |
Federazione | CONCACAF e CONMEBOL |
Organizzatore | Confederation of North, Central America and Caribbean Association Football e CONMEBOL |
Partecipanti | 2 |
Formula | Finale[1] |
Storia | |
Fondazione | 1968 |
Soppressione | 1998 |
Ultimo vincitore | D.C. United |
Record vittorie | Independiente (3) |
La Coppa Interamericana (in spagnolo Copa Interamericana, in inglese Interamerican Cup) è stata una competizione calcistica annuale riservata al vincitore della Copa Libertadores (che riguarda l'America del Sud) e al vincitore della CONCACAF Champions' Cup (che interessa l'America centrale, settentrionale e i Caraibi).
La coppa è stata disputata senza continuità e ha saltato molte edizioni, specialmente da quando le squadre della CONCACAF hanno iniziato a partecipare alle competizioni della CONMEBOL. L’organizzazione era approssimativa, il trofeo spesso è stato disputato in ritardo perdendo inevitabilmente prestigio. La maggior parte delle edizioni sono state disputate uno, e talvolta due, anni dopo che i partecipanti si erano qualificati per contendersela, (di conseguenza esistevano già altri campioni continentali) come nel caso della coppa assegnata nel 1996 che fu giocata dai campioni continentali del 1994.[2] Questo è il risultato della mancanza di incentivi finanziari e della scarsa rilevanza della competizione.[3][4]
La competizione fu organizzata da CONCACAF e CONMEBOL, che si accordarono per istituire un trofeo tra i campioni delle due Americhe.[5] Gli interessi tra i club del Sud America (Conmebol) e dell'America centrale e settentrionale (Concacaf) erano diversi, per le squadre sudamericane generalmente il trofeo aveva meno rilevanza[4] anche per la presenza della molto più prestigiosa Coppa Intercontinentale, considerata come un mondiale per club fino al 2004[6][7][8] (la quale fu snobbata dai club europei campioni continentali in qualche occasione (soprattutto negli anni settanta del secolo scorso), ma per questioni di incolumità fisica dovuta alle frequenti intemperanze degli ambienti sudamericani dettate appunto dal grande prestigio),[9] infatti in 30 anni non si sono svolte ben 12 edizioni anche perché alcune compagini campioni della Coppa Libertadores non erano interessate a disputarla;[4] nei casi San Paolo (nel 1993) e Grêmio (nel 1995), i campioni furono sostituiti dai vice-campioni (rispettivamente Universidad Católica e Atletico Nacional).[10][11]
La prima edizione della competizione fu programmata nel 1968, e vide affrontarsi Estudiantes, vincitore della Coppa Libertadores 1968, e Toluca, vincitore della CONCACAF Champions' Cup 1968. Il regolamento prevedeva due partite, andata e ritorno, e in caso di parità doveva essere disputato uno spareggio per determinare il vincitore. Il torneo si tenne nel febbraio 1969, e vide l'Estudiantes vincere dopo tre incontri. L'Interamericana andò incontro a notevoli difficoltà organizzative nell'arco della sua storia: era difatti difficile conciliare i calendari delle competizioni centroamericane e sudamericane in modo da trovare delle date in cui le squadre potessero disputare gli incontri.[5]
Dopo la prima edizione la competizione fu sospesa, e fu ripresa nel 1971; Nacional, compagine uruguaiana, e Cruz Azul, messicana, si affrontarono il 15 luglio e il 7 novembre 1972: la vittoria andò ai sudamericani. Nel 1972 l'Independiente vinse il suo primo trofeo, superando l'Olimpia, squadra honduregna, in entrambe le gare; questa volta gli incontri si disputarono in un solo Paese (l'Honduras), il 17 e il 20 giugno 1973. Lo stesso avvenne per l'edizione 1974: le due partite si giocarono a Città del Guatemala, casa del Municipal, campione centroamericano; la vittoria andò nuovamente all'Independiente. Con la vittoria dell'Interamericana 1975, giunta ai tiri di rigore, l'Independiente ottenne il terzo titolo, che la rende la squadra con più successi in Interamericana.[5] Nel 1976 la manifestazione non si tenne; nel 1977 si ebbe la prima vittoria di una squadra della CONCACAF: l'América di Città del Messico superò gli argentini del Boca Juniors nello spareggio all'Estadio Azteca. Nel 1979 il trofeo andò ai paraguaiani dell'Olimpia, che dopo il pareggio con il FAS a San Salvador vinsero ad Asunción per 5-0. Nel 1980 tornò a vincere una squadra messicana: l'UNAM batté gli uruguaiani del Nacional in 3 incontri. Lo spareggio si disputò, questa volta, in campo neutro, al Memorial Coliseum di Los Angeles, negli Stati Uniti d'America.
Tra il 1981 e il 1984 l'Interamericana non fu giocata: si trattò del più lungo periodo d'inattività per questo trofeo dalla sua istituzione nel 1968.[5] Nel 1985 venne inaugurata la formula della gara unica: a Port of Spain si affrontarono Argentinos Juniors e Defence Force (Trinidad e Tobago), e la vittoria andò ancora una volta ai sudamericani. Nel 1987 si giocò l'edizione 1986: il River Plate divenne la quarta formazione argentina a vincere l'Interamericana, superando l'Alajuelense (Costa Rica). L'edizione 1987, programmata per l'aprile 1988, ebbe vari problemi organizzativi; infine Peñarol e América, le partecipanti di quell'anno, giocarono l'incontro il 21 aprile al Memorial Coliseum di Los Angeles, ma la partita non fu considerata parte della Coppa Interamericana (diventando "Copa Confraternidad"); l'América fu poi multato ed estromesso dalle competizioni CONCACAF per due anni.[12] Nel 1989 ci fu il primo successo di una squadra colombiana, con l'Atlético Nacional che superò i messicani dell'UNAM sia in casa, a Medellín, che in trasferta. Nel 1990 il torneo fu appannaggio dell'América, che sconfisse l'Olimpia di Asunción in un match segnato da risse e conseguenti squalifiche;[13] nel 1991 il Colo-Colo fu il primo club cileno a ottenere il titolo interamericano, grazie alla vittoria sul Puebla (Messico).
Nel 1994 si giocò l'edizione riferita alla stagione 1993: l'Universidad Católica, finalista della Coppa Libertadores 1993, rimpiazzò i vincitori del San Paolo. La gara tra i cileni e i costaricani del Saprissa si risolse con il successo sudamericano per un punteggio complessivo di 6-4. Nel 1994 il trofeo tornò in Argentina: il Vélez Sarsfield sconfisse il Cartaginés nel febbraio 1996. L'edizione 1995 si disputò il 3 aprile 1997, in gara unica: l'Atlético Nacional vinse il suo secondo titolo, battendo il Saprissa per 3-2 a San José. L'ultima edizione dell'Interamericana si disputò nel 1998, e vide la vittoria, per la prima e unica volta, di una squadra statunitense, il DC United, e l'unica partecipazione di un club brasiliano, il Vasco da Gama. Le partite si svolsero il 14 novembre 1998 a Washington (vittoria del Vasco per 1-0) e il 5 dicembre a Fort Lauderdale (vittoria del DC United per 2-0).
Stagione | Vincitore | Finalista | Risultato |
---|---|---|---|
1968 | Estudiantes | Club Toluca | 2-1 / 1-2 / 3-0 (Terza partita) |
1971 | Nacional | Cruz Azul | 1-1 / 2-1 |
1972 | Independiente | Olimpia | 2-1 / 2-0 |
1974 | Independiente | CSD Municipal | 1-0 / 0-1 (4-2 dopo i calci di rigore) |
1975 | Independiente | Atlético Español | 2-2 / 0-0 (4-2 dopo i calci di rigore) |
1977 | América | Boca Juniors | 0-3 / 1-0 / 2-1 (Terza partita) |
1979 | Club Olimpia | Deportivo FAS | 3-3 / 5-0 |
1980 | Pumas UNAM | Nacional | 3-1 / 1-3 / 2-1 (Terza partita) |
1985 | Argentinos Juniors | Defence Force | 1-0 (Finale a partita secca) |
1986 | River Plate | Liga Deportiva Alajuelense | 0-0 / 3-0 |
1988 | Nacional | Olimpia | 1-1 / 4-0 |
1989 | Atlético Nacional | Pumas UNAM | 2-0 / 4-1 |
1990 | América | Club Olimpia | 1-1 / 2-1 |
1991 | Colo-Colo | Puebla FC | 4-1 / 3-1 |
1994 | Universidad Católica | Deportivo Saprissa | 1-3 / 3-1 (5-1 dopo i supplementari) |
1996 | Vélez Sársfield | C.S. Cartaginés | 0-0 / 2-0 |
1997 | Atlético Nacional | Deportivo Saprissa | 3-2 (Finale a partita secca) |
1998 | D.C. United | Vasco da Gama | 0-1 / 2-0 |
Club | Finali disputate | Vittorie |
---|---|---|
Independiente | 3 | 3 |
Nacional | 3 | 2 |
América | 2 | 2 |
Club Atlético Nacional | 2 | 2 |
Club Olimpia | 2 | 1 |
Pumas UNAM | 2 | 1 |
Argentinos Juniors | 1 | 1 |
Colo-Colo | 1 | 1 |
Universidad Católica | 1 | 1 |
Estudiantes | 1 | 1 |
River Plate | 1 | 1 |
Vélez Sársfield | 1 | 1 |
D.C. United | 1 | 1 |
Deportivo Saprissa | 2 | 0 |
Olimpia | 2 | 0 |
Atlético Español | 1 | 0 |
Club Toluca | 1 | 0 |
Cruz Azul | 1 | 0 |
Puebla FC | 1 | 0 |
Boca Juniors | 1 | 0 |
Liga Deportiva Alajuelense | 1 | 0 |
C.S. Cartaginés | 1 | 0 |
Defence Force | 1 | 0 |
Deportivo FAS | 1 | 0 |
CSD Municipal | 1 | 0 |
Vasco da Gama | 1 | 0 |
Club | Finali disputate | Vittorie |
---|---|---|
Argentina | 8 | 7 |
Messico | 8 | 3 |
Uruguay | 3 | 2 |
Cile | 2 | 2 |
Colombia | 2 | 2 |
Paraguay | 2 | 1 |
Stati Uniti | 1 | 1 |
Costa Rica | 4 | 0 |
Honduras | 2 | 0 |
Brasile | 1 | 0 |
Guatemala | 1 | 0 |
Trinidad e Tobago | 1 | 0 |
El Salvador | 1 | 0 |