F.I.G.C.

FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio
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Discipline  Calcio
 Calcio a 5
 Beach soccer
Fondazione 1898 a Torino
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione FIFA (dal 1905)
UEFA (dal 1954)
Sede Bandiera dell'Italia Roma
Presidente Bandiera dell'Italia Gabriele Gravina
Sito ufficiale www.figc.it/

La Federazione Italiana Giuoco Calcio, meglio nota come Federcalcio o con l'acronimo FIGC, è associazione riconosciuta, con personalità giuridica, federata al Comitato Olimpico Nazionale Italiano e unica accreditata allo scopo di promuovere in Italia il gioco del calcio, del calcio a 5 e del beach soccer, oltre a curare gli aspetti a essi connessi.[1] La Federcalcio ha sede a Roma ed è affiliata alla FIFA dal 1905[2] e all'UEFA dal 1954, in qualità di cofondatrice.[3]

Fanno parte della Federcalcio le leghe (Lega Nazionale Professionisti Serie ALega Nazionale Professionisti Serie BLega Italiana Calcio ProfessionisticoLega Nazionale Dilettanti)[2] alle quali è data l'organizzazione dei campionati e coppe professionistici e dilettantistici,[2] l'Associazione Italiana Arbitri,[2] come designatrice delle terne arbitrali degli incontri, le componenti tecniche (Associazione Italiana Calciatori e Associazione Italiana Allenatori Calcio),[2] il Settore Tecnico e il Settore Giovanile e Scolastico.[2] Inoltre, sono istituite la Divisione Serie A Femminile Professionistica, la Divisione Serie B Femminile e la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale.[2]

Infine, tramite il Club Italia, la Federcalcio coordina la gestione delle attività delle squadre nazionali di calcio, calcio a 5 e beach soccer.[4]

Storia

La Federazione italiana si costituì a Torino il 26 marzo 1898 con il nome di Federazione Italiana del Football (FIF), su iniziativa di un comitato istituito il 15 marzo, ed elesse al vertice della neonata associazione l'ingegnere Mario Vicary, al termine dei lavori di una sorta di costituente presieduta da Enrico D'Ovidio.[5][6][7][8] Furono invitate a far parte della fase costituente le seguenti società:[9] Genoa Cricket and Athletic ClubFootball Club TorineseInternazionale TorinoSocietà Ginnastica TorinoSEF MediolanumUnione Pro Sport Alessandria e Società Ginnastica Ligure Cristoforo Colombo. Tuttavia, le ultime due preferirono rimanere nell'orbita della Federazione Ginnastica d'Italia, federazione che metteva in palio, durante i propri campionati ginnici, anche un titolo per il football, mentre la Mediolanum iniziò a partecipare a competizioni FIF solo due anni più tardi.

Nello stesso anno della sua fondazione la federazione organizzò il primo campionato italiano di calcio: si trattò di un torneo disputatosi a Torino in una sola giornata, che venne vinto dal Genoa.

La federazione italiana venne riconosciuta nel 1905 dalla Fédération Internationale de Football Association (FIFA), federazione internazionale di governo del calcio mondiale nata il 21 maggio 1904.

Sempre nel 1905, la FIF spostò la propria sede da Torino a Milano[10] e, nel 1909, cambiò denominazione nell'attuale Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC).

Il 15 maggio 1910 venne giocata all'Arena Civica di Milano la prima partita internazionale della Nazionale di calcio dell'Italia, che sconfisse per 6 a 2 la Nazionale francese.[10] L'anno seguente la FIGC spostò nuovamente a Torino la sede.[10]

Nel 1926 la sede venne trasferita a Bologna,[10] dove restò per tre anni, per lo spostamento definitivo nel 1929 a Roma.[10]

Nella storia della federazione, a partire dal secondo dopoguerra in avanti, è successo che la stessa fosse commissariata a seguito di stravolgimenti legati a risultati deludenti conseguiti sul campo dalla nazionale oppure a scandali extracalcistici[11]. Fino ad allora i commissariamenti erano stati meno soventi e legati, perlopiù, a crisi dirigenziali interne.

Il primo caso celebre si verificò nell'estate del 1958[12] e fu la conseguenza del "disastro di Belfast", ovvero la mancata qualificazione ai Mondiali in Svezia, la cui responsabilità venne addebitata alle società professionistiche, ritenute colpevoli di aver anteposto le loro esigenze a quelle della Nazionale[12]Giulio Onesti, presidente del CONI, si espresse in termini durissimi[12], portando Ottorino Barassi, presidente della federazione, a dimettersi: il 13 agosto si giunse al commissariamento della FIGC[12]. Venne nominata la figura di Bruno Zauli[13].

Il 15 giugno 1954 la FIGC, la Fédération Française de Football e la Union Royale Belge des Societes de Football Association,[3] (federazioni rispettivamente della Francia e Belgio), fondano la Union of European Football Associations (UEFA), confederazione che gestisce attualmente il calcio in Europa.[3]

Nel 1986 le conseguenze del cosiddetto Totonero bis portarono all'avvicendamento tra il presidente federale Federico Sordillo e il commissario Franco Carraro[11]. Nel 1996, invece, le vicissitudini personali del presidente Antonio Matarrese (rinviato a giudizio per abuso d'ufficio in violazione delle norme interne alla federazione) favorirono l'arrivo del commissario Raffaele Pagnozzi[11]. Nel 2000 fu la volta di Gianni Petrucci, che divenne commissario straordinario dopo la mancata rielezione di Luciano Nizzola[11].

Nel maggio del 2006, a seguito delle conseguenze del cosiddetto scandalo di Calciopoli, il presidente Franco Carraro fu sostituito da Guido Rossi prima[14] e Luca Pancalli poi[15].

Nel novembre del 2017 la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 spinse il presidente Carlo Tavecchio a rassegnare le dimissioni[16]; l'incapacità di eleggere un nuovo presidente federale tramite elezioni[17] rese necessaria la nomina di un commissario straordinario da parte del Comitato Olimpico: l'incarico fu affidato a Roberto Fabbricini[18].

Sede

Sede della Federazione Italiana Giuoco Calcio a Roma, via Gregorio Allegri, 14.

La sede della Federcalcio è a Roma, nella palazzina ubicata in via Gregorio Allegri 14, quartiere Pinciano.

Fino agli inizi degli anni cinquanta sull'area dell'odierna sede sorgeva una villa residenziale, successivamente demolita per dare inizio, nel 1952,[19] ai lavori per la realizzazione della palazzina a sei piani che ospita l'attuale sede della FIGC. L'edificio direzionale, progettato dall'ing. Sergio Bonamico,[20] venne ultimato nel 1956[19] divenendo la sede legale e operativa della Federazione Italiana Giuoco Calcio, in una zona della capitale prettamente residenziale.[20]

Il piano terreno, in parte interrato, è riservato ai servizi vari (atrio, informazioni, ufficio postale)[20] mentre i quattro piani superiori sono destinati a uffici (al primo piano vi sono gli uffici direttivi e di rappresentanza).[20] Il quinto piano, attico e ultimo, sono collocati una sala congressi con bar, e una saletta stampa.[20] La sala del Consiglio Federale è intitolata, dal 2021, alla memoria di Paolo Rossi.[21]

Governance

Componenti

Fanno parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio le seguenti componenti:[2]

Aree Componente Sede Fondazione
Leghe Lega Nazionale Professionisti Serie A (LNPA) Milano 2010
Lega Nazionale Professionisti Serie B (LNPB) Milano 2010
Lega Italiana Calcio Professionistico Firenze 1959
Lega Nazionale Dilettanti (LND) Roma 1959
Componenti tecniche Associazione Italiana Calciatori (AIC) Vicenza 1968
Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC) Firenze 1966
Associazione Italiana Arbitri (AIA) Roma 1911
Settori Settore Tecnico Firenze 1959
Settore Giovanile e Scolastico Roma 1947
Divisioni Divisione Serie A Femminile Professionistica Roma 2023
Divisione Serie B Femminile Roma 2023
Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale Roma 2019
Organismi Club Italia    

Organigramma

Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Aggiornato all'8 luglio 2023.

  • PresidenteGabriele Gravina
  • Vicepresidente vicario: Umberto Calcagno
  • Vicepresidente: Francesco Ghirelli
  • Segretario generale: Marco Brunelli
  • Vicesegretario: Antonio Di Sebastiano
  • Consiglieri federali:
    • Lega Nazionale Professionisti Serie A: Lorenzo Casini (presidente), Claudio LotitoGiuseppe Marotta
    • Lega Nazionale Professionisti Serie B: Mauro Balata (presidente)
    • Lega Pro: Matteo Marani (presidente), Alessandro Marino, Giuseppe Pasini
    • Lega Nazionale Dilettanti: Giancarlo Abete (presidente), Daniele Ortolano, Stella Frascà (consiglieri nazionali), Florio Zanon (consigliere area Nord), Francesco Franchi (consigliere area Centro), Maria Rita Acciardi (consigliere area Sud)
    • Atleti: Umberto Calcagno, Davide Biondini, Valerio Bernardi, Chiara Marchitelli
    • Tecnici: Mario BerettaZoi Gloria Giatras
    • Associazione Italiana Arbitri: Carlo Pacifici (presidente)
  • Comitato di presidenza: Gabriele Gravina (presidente), Umberto Calcagno (vicepresidente vicario), Lorenzo Casini, Mauro Balata, Giancarlo Abete.

Organi di giustizia sportiva

Sono organi di giustizia sportiva istituiti presso la Federazione Italiana Giuoco Calcio, i seguenti:

  • Commissione federale di garanzia;
  • Corte federale di appello;
  • Corte sportiva di appello a livello nazionale;
  • Tribunale federale nazionale;
  • Procura federale.

Sono organi di giustizia sportiva istituiti presso le leghe e le divisioni, i Giudice Sportivi e i sostituti di ognuna delle seguenti componenti: Lega Nazionale Professionisti Serie ALega Nazionale Professionisti BLega Italiana Calcio ProfessionisticoLega Nazionale DilettantiDivisione Calcio a cinqueDivisione Calcio femminile e Settore Giovanile e Scolastico.

Sono infine organi di giustizia sportiva "a partecipazione mista" i Collegi Arbitrali istituiti rispettivamente presso la Lega Nazionale Professionisti Serie A, la Lega Nazionale Professionisti B, la Lega Italiana Calcio Professionistico e la Lega Nazionale Dilettanti.

Enti partecipati

Società

  • Federcalcio Servizi s.r.l., società partecipata al 100%.

Fondazioni

Attività

La FIGC dirige e organizza l'attività della nazionale maschile e della nazionale femminile, delle nazionali giovanili, e delle nazionali di futsal e di beach soccer; inoltre, supervisiona, controlla e coordina le leghe che organizzano i campionati professionistici (Lega Serie ALega BLega Pro) e i campionati a carattere dilettantistico di livello nazionale e interregionale (Lega Nazionale DilettantiDivisione Calcio a 5). In più, la FIGC promuove direttamente i tornei, le attività e le iniziative riservate ai settori giovanili e, attraverso la Divisione Calcio Femminile, i campionati di calcio femminile di Serie A e di Serie B.

A livello regionale la FIGC agisce attraverso i comitati regionali e le delegazioni provinciali e locali.

La FIGC ha diversi sponsor, tecnici e ufficiali. Il fornitore delle divise della nazionale di calcio è adidas e Givova per le divise degli arbitri.

Loghi

 

Presidenti della Federazione Italiana Giuoco Calcio

Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio è l'organo dell'associazione che la rappresenta nella sua unità e legalmente.[1] È eletto dall'Assemblea Federale, per un quadriennio olimpico,[2] ed ha la responsabilità generale dell'area tecnico-sportiva ed esercita le funzioni apicali di programmazione, indirizzo e controllo relative al perseguimento dei risultati agonistici a livello nazionale e internazionale.

Dal 22 ottobre 2018 il presidente è Gabriele Gravina.

Elenco cronologico

Quella che segue è la lista dei presidenti eletti, ad interim, vicepresidenti facente funzione, commissari e reggenti che si sono succeduti alla guida della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Le fonti principali, il sito della Federazione stessa e quello del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, divergono sull'elenco cronologico delle personalità che hanno ricoperto tale ruolo.[3][4] Le differenze sono riferite soprattutto al periodo della Seconda Guerra Mondiale, quando ad un Paese diviso in due tra il Regno d'Italia, occupato dagli alleati al sud della penisola, e la Repubblica Sociale Italiana al centro-nord, si contrappongono due FIGC legittimate entrambe da due CONI che nominano ognuna i rispettivi commissari.

Presidente Mandato Note
Dal Al
Mario Vicarj 26 marzo 1898 1905 Primo presidente eletto della Federazione Italiana del Football, con sede a Torino.[5]
Dal 15 al 26 marzo, l'Assemblea Costituente fu presieduta da Enrico D'Ovidio.[6][7][8]
Giovanni Silvestri 1905 1907 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.
La FIF sposta la propria sede da Torino a Milano e viene riconosciuta dalla Fédération Internationale de Football Association (FIFA), fondata nel 1904.
Non viene rieletto per non aver preso provvedimenti disciplinari a seguito dei disordini avvenuti durante l'incontro Juventus-Genoa.[9]
Emilio Barbiano di Belgiojoso-Este 10 novembre 1907 1909 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[10]
Luigi Bosisio 1909 1910 Presidente eletto dall'Assemblea Federale per la stagione 1909-1910.
La federazione cambia nome in Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Il 15 maggio 1910 esordisce la nazionale di calcio dell'Italia a Milano contro la Francia, vincendo 6-2.
Felice Radice 1910 1911 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.
La nazionale di calcio dell'Italia indossa per la prima volta la maglia azzurra.
Alfonso Ferrero de Gubernatis Ventimiglia 1911 1912 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.
La FIF risposta la sede da Milano a Torino.
Si dimette nell'estate del 1912.[11]
Emilio Valvassori 1912 Presidente ad interim dopo le dimissioni di Alfonso Ferrero de Gubernatis Ventimiglia.[11]
Vittorio Rignon 31 agosto 1912 1913 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[11]
Luigi De Rossi 1913 Presidente eletto dall'Assemblea Federale, rifiuta l'incarico.
Francesco Mauro 1913 1914 Reggente.
Carlo Montù 1914 1915 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.
Francesco Mauro 1915 1919 Presidente ad interim durante la Prima Guerra Mondiale.[12]
Carlo Montù 13 aprile 1919 1920 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[13]
Si dimette per divergenze sulla partecipazione della nazionale di calcio dell'Italia al torneo olimpico 1920.[14]
Francesco Mauro 1920 4 luglio 1920 Presidente ad interim dopo le dimissioni di Carlo Montù.[14]
4 luglio 1920 1 ottobre 1920 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[14]
La FIGC risposta la sede da Torino a Milano.[14]
Si dimette per facilitare una intesa con i club dissidenti della Lega Italiana Giuoco del Calcio.[15]
Luigi Bozino 2 ottobre 1920 23 luglio 1921 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[16]
La FIGC risposta la sede da Milano a Torino.
Giovanni Lombardi 24 luglio 1921 21 agosto 1922 Presidente eletto dall'Assemblea Federale, nella seduta in cui avvenne la scissione della Confederazione Calcistica Italiana, il cui primo presidente è Luigi Bozino.[17]
21 agosto 1922 12 agosto 1923 Presidente rieletto dall'Assemblea Federale, nella prima seduta dopo la fusione con la Confederazione Calcistica Italiana,[18]
Si dimette l'anno seguente.[18][19]
Luigi Bozino 12 agosto 1923 3 novembre 1923 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[19]
Si dimette per il caso Gay.[20]
  Carica vacante 9 febbraio 1924 26 luglio 1924 Direttorio eletto dal C.F., composto da: Felice TonettiRoberto GeraLuigi BianchettiParide NicolatoEnrico BassaniDuilio Ripardelli ed Edoardo Pasteur.[21]
Rimane in carica fino a nuovo elezione di un presidente.
Luigi Bozino 27 luglio 1924 27 giugno 1926 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[21]
Rimette il mandato nelle mani del presidente del CONI.[22]
Lando Ferretti 27 giugno 1926 2 agosto 1926 Commissario in quanto presidente del CONI,[22] in carica fino all'approvazione della Carta di Viareggio.[23]
Leandro Arpinati 2 agosto 1926 6 maggio 1933 Presidente del Direttorio federale nominato dal presidente del CONI.[23]
La FIF sposta la sede da Torino a Bologna (nel 1926) e infine a Roma, sede attuale, nel 1929.[24]
La nazionale di calcio dell'Italia vince il suo primo trofeo, la Coppa Internazionale 1927-1930.
Giorgio Vaccaro 6 maggio 1933 21 agosto 1942 Presidente nominato dal segretario del PNF.[25]
L'Italia ospita il mondiale 1934, vinto dalla nazionale di calcio dell'Italia.
La nazionale di calcio dell'Italia conquista anche il mondiale 1938, il torneo olimpico 1936 e la Coppa Internazionale 1933-1935.
Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano 21 agosto 1942 25 luglio 1943 Presidente nominato dal segretario del PNF.[26]
Decade con l'azzeramento di tutte le cariche sportive, seguite alla caduta del fascismo.
Alberto Bonacossa 12 agosto 1943 21 agosto 1943 Presidente temporaneo di tutte le federazioni sportive,[27] in qualità di commissario straordinario del CONI (nominato dal Governo Badoglio I).[28]
Lascia la presidenza temporanea a seguito di nomina di un nuovo commissario della federazione.[29]
Giovanni Mauro 21 agosto 1943 8 settembre 1943 Commissario straordinario nominato dal commissario CONI Alberto Bonacossa.[29]
Con l'Italia divisa a metà tra la Repubblica Sociale Italiana e il Regno d'Italia, nascono in seguito due federazioni, che scelgono entrambe nuovi commissari/reggenti.
  Carica vacante 8 settembre 1943 28 luglio 1944 I funzionari Paolo Ventura e Giuseppe Malvicini rimasero de facto alla guida della FIGC legittima, anche se in assenza di un CONI operante per il Regno d'Italia.[30]
A sua volta, la RSI aveva creato un proprio CONI che aveva nominato commissari della FIGC illegittima:

Ricostuito il CONI legittimo del Regno d'Italia nell'estate 1944,[34] sotto la guida di Giulio Onesti furono nominati reggenti della FIGC legittima:

  • Fulvio Bernardini
  • Ottorino Barassi.

Con la liberazione del centro-nord dalla RSI il 25 aprile 1945, in attesa di riunificare il Paese, il CLN nominò Alessandro Frigerio commissario CONI per l'"Alta Italia", che a sua volta scelse Giovanni Mauro quale reggente FIGC per quei territori.[35]

Fulvio Bernardini 28 luglio 1944 2 novembre 1944
Ottorino Barassi 4 dicembre 1944 13 maggio 1946
15 maggio 1946 13 gennaio 1951 Presidente eletto dal Consiglio Nazionale delle Leghe.[36]
13 gennaio 1951 31 luglio 1954 Presidente rieletto dal Consiglio Nazionale delle Leghe.[37]
La FIGC è tra le federazioni nazionali europee costituenti nel 1954 l'Union of European Football Associations (UEFA).
31 luglio 1954 11 agosto 1958 Presidente rieletto dal Consiglio Nazionale delle Leghe.[38]
Si dimette a seguito della mancata qualificazione della nazionale di calcio dell'Italia al mondiale 1958.[39]
Bruno Zauli 14 agosto 1958 10 agosto 1959 Commissario nominato dalla Giunte esecutiva del CONI,[40] fino a nuove elezioni federali.
Inaugura il Centro tecnico federale Luigi Ridolfi a Firenze.
Umberto Agnelli 10 agosto 1959 7 agosto 1961 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[41]
Rimette il mandato dopo 2 anni per «impegni di carattere personale».[42]
Giuseppe Pasquale 7 agosto 1961 5 aprile 1965 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[42]
5 aprile 1965 27 agosto 1967 Presidente rieletto dall'Assemblea Federale.[43]
Rassegna le dimissioni in anticipo, il 28 aprile 1967,[44] per «conclusione del programma», mantenendo le piene funzioni fino alle nuove elezioni federali.[45]
Artemio Franchi 27 agosto 1967 29 luglio 1968 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[46]
L'Italia ospita l'europeo 1968, vinto dalla nazionale di calcio dell'Italia.
29 luglio 1968 29 luglio 1972 Presidente rieletto dall'Assemblea Federale.[47]
La nazionale di calcio dell'Italia è finalista al mondiale 1970.
29 luglio 1972 14 aprile 1976 Presidente rieletto dall'Assemblea Federale.[48]
A causa degli impegni dovuti alla contemporanea presidenza dell'UEFA e vicepresidenza della FIFA, ai sensi dell'art. 10 dello Statuto FIGC lascia le funzioni di presidente al vicepresidente.[49]
Franco Carraro 14 aprile 1976 1 agosto 1976 Vicepresidente reggente, a seguito degli impegni di Artemio Franchi, assume le funzioni del presidente ai sensi dell'art. 10 dello Statuto della FIGC.[49]
1 agosto 1976 4 agosto 1978 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[50]
Si dimette a seguito della sua elezione a presidente del CONI.[51]
Artemio Franchi 4 agosto 1978 8 dicembre 1978 Vicepresidente reggente, a seguito delle dimissioni di Franco Carraro eletto alla presidenza del CONI, fino a nuove elezioni federali.[51]
8 dicembre 1978 3 agosto 1980 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[52]
L'Italia ospita l'europeo 1980.
Non si ricandida al termine del mandato.[53]
Federico Sordillo 3 agosto 1980 29 agosto 1984 Presidente eletto dall'Assemblea Federale, con Artemio Franchi presidente onorario.[53]
La nazionale di calcio dell'Italia vince il mondiale 1982.
29 agosto 1984 4 luglio 1986 Presidente rieletto dall'Assemblea Federale.[54]
Si dimette a seguito dell'eliminazione della nazionale di calcio dell'Italia dal mondiale 1986.[55]
Franco Carraro 9 luglio 1986 29 luglio 1987 Commissario straordinario, nominato dalla Giunta esecutiva del CONI.[56]
Si dimette da commissario poiché nominato ministro del turismo e dello spettacolo nel Governo Goria.[57]
Andrea Manzella 29 luglio 1987 1º novembre 1987 Vicecommissario straordinario di Franco Carraro dimissionario,[57] reggente fino a nuove elezioni federali.[58]
Antonio Matarrese 1º novembre 1987 2 agosto 1992 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[58]
L'Italia ospita il mondiale 1990, con gli Azzurri piazzati al terzo posto.
2 agosto 1992 11 agosto 1996 Presidente rieletto dall'Assemblea Federale.[59]
La nazionale di calcio dell'Italia è finalista al mondiale 1994.
Non si ricandida al termine del mandato.[60]
Raffaele Pagnozzi 12 agosto 1996 13 dicembre 1996 Commissario straordinario, nominato dalla Giunta esecutiva del CONI,[61] in quanto la FIGC non riesce ad eleggere il successore di Antonio Matarrese.[62]
Luciano Nizzola 14 dicembre 1996 19 novembre 2000 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[63]
La nazionale di calcio dell'Italia è finalista all'europeo 2000.
Non viene rieletto al termine del mandato.[64]
Gianni Petrucci 9 dicembre 2000 31 ottobre 2001 Commissario straordinario, nominato dalla Giunta esecutiva del CONI,[65] in quanto la FIGC non riesce ad eleggere il successore di Luciano Nizzola.[64]
Mandato prorogato fino a nuove elezioni federali.[66]
Franco Carraro 28 dicembre 2001 14 febbraio 2005 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[67]
14 febbraio 2005 8 maggio 2006 Presidente rieletto dall'Assemblea Federale.[68]
Si dimette per il delinearsi dello scandalo del calcio italiano del 2006.[69]
Guido Rossi 16 maggio 2006 19 settembre 2006 Commissario straordinario, nominato dalla Giunta esecutiva del CONI, per gestire la situazione di emergenza creatasi dopo lo scandalo del calcio italiano del 2006.
La nazionale di calcio dell'Italia vince il mondiale 2006.
Si dimette da commissario dopo la nomina del 15 settembre a presidente di Telecom Italia.[70]
Luca Pancalli 21 settembre 2006 1 aprile 2007 Commissario straordinario, nominato dalla Giunta esecutiva del CONI,[71] fino a nuove elezioni federali.[72]
Giancarlo Abete 2 aprile 2007 23 marzo 2009 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[72]
23 marzo 2009 14 gennaio 2013 Presidente rieletto dall'Assemblea Federale.[73]
La nazionale di calcio dell'Italia è finalista all'europeo 2012.
14 gennaio 2013 11 agosto 2014 Presidente rieletto dall'Assemblea Federale.[74]
La nazionale di calcio dell'Italia è terza nella FIFA Confederations Cup 2013.
Si dimette dopo l'eliminazione della nazionale di calcio dell'Italia al primo turno della mondiale 2014.[75][76]
Carlo Tavecchio 11 agosto 2014 6 marzo 2017 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[77]
6 marzo 2017 29 gennaio 2018 Presidente rieletto dall'Assemblea Federale.[78]
Si dimette per la mancata qualificazione della nazionale di calcio dell'Italia al mondiale 2018.[79]
Roberto Fabbricini 1 febbraio 2018 22 ottobre 2018 Commissario straordinario, nominato dalla Giunta esecutiva del CONI,[80] fino a nuove elezioni federali.[81]
Gabriele Gravina 22 ottobre 2018 22 febbraio 2021 Presidente eletto dall'Assemblea Federale.[82]
22 febbraio 2021 in carica Presidente rieletto dall'Assemblea Federale.[83]
L'Italia ospita alcuni incontri dell'europeo 2020, vinto dalla nazionale di calcio dell'Italia,[84] e la fase finale della UEFA Nations League, con gli Azzurri terzi.