UEFA Champions League

UEFA Champions League
Altri nomi Coppa dei Campioni
(1955-1992)
Sport  Calcio
Tipo Club
Federazione UEFA
Continente Europa
Organizzatore UEFA
Titolo UEFA Champions League winner (vincitore della UEFA Champions League) (de iure)
Champion of Europe (Campione d'Europa) (de facto)
Cadenza annuale
Apertura giugno (preliminari), settembre (fase a gironi)
Chiusura maggio/giugno
Partecipanti 32 squadre
Formula 8 gironi all'italiana da 4 squadre + eliminazione diretta A/R con le prime due + finale
Sito Internet UEFA Champions League
Storia
Fondazione 1955[1]
Numero edizioni 69
Detentore Manchester City
Record vittorie Real Madrid (14)
Ultima edizione UEFA Champions League 2022-2023
Edizione in corso UEFA Champions League 2023-2024

Trofeo o riconoscimento

La UEFA Champions League, meglio nota come Champions League o semplicemente Champions, è la più prestigiosa competizione calcistica continentale per squadre di club organizzata dalla UEFA. La denominazione di Champions League sostituì nel 1992 quella storica di Coppa dei Campioni propriamente detta e istituita nel 1955. Fin dalla prima edizione e per i successivi trentacinque anni, tale torneo ha contemplato esclusivamente doppi turni ad eliminazione diretta e la partecipazione delle sole società vincitrici delle varie massime divisioni nazionali; negli anni novanta i requisiti per accedere alla manifestazione furono rivisti ed ampliati, inizialmente a beneficio di alcune squadre giunte seconde nel proprio campionato e in seguito includendo anche le terze e le quarte classificate, in base alla classifica della UEFA della nazione di appartenenza. Inoltre, dal 1991 sono state introdotte una o più fasi a gironi.

Nella sua formula odierna la UEFA Champions League inizia a giugno con tre turni preliminari di qualificazione ed un turno di spareggi. Le sei squadre che superano questa fase accedono a quella a gruppi, unendosi ad altre ventisei già qualificate. Le trentadue formazioni si suddividono dunque in otto gironi composti da quattro contendenti ciascuno, affrontandosi in partite di andata e ritorno. Le sedici classificate al primo ed al secondo posto nei gironi vengono ammesse alla fase ad eliminazione diretta, che inizia nel mese di febbraio con gli ottavi di finale e culmina con la finale in gara unica, da giocarsi nel mese di maggio o giugno. Le 8 terze classificate disputeranno gli spareggi per la fase ad eliminazione diretta di UEFA Europa League. La compagine vincitrice del torneo acquisisce il diritto a disputare l'incontro valido per l'assegnazione della Supercoppa europea e si qualifica anche per la Coppa del mondo per club.

La società più titolata nella manifestazione è il Real Madrid con 14 vittorie, seguita dal Milan con 7 trofei. La competizione vanta ventitré club vincitori, tredici dei quali plurimi: oltre ai due citati, anche Liverpool e Bayern Monaco (6 successi), Barcellona (5), Ajax (4), Manchester Utd e Inter (3), BenficaNottingham ForestJuventusPorto e Chelsea (2).

Solo due squadre nella storia della competizione hanno vinto la coppa giocando la finale nel proprio stadio: il Real Madrid al Santiago Bernabéu nel 1957 e l'Inter a San Siro nel 1965, mentre la Roma e il Bayern Monaco hanno perso la finale disputata in casa, entrambe dopo i calci di rigore, rispettivamente allo Stadio Olimpico nel 1984 e all'Allianz Arena nel 2012.

Milano è stata dal 1964 l'unica città a poter vantare due squadre vincitrici almeno una volta della massima competizione continentale, questo fino al 2023 quando dopo 59 anni anche Manchester ha ottenuto di potersi fregiare di questo titolo; negli anni altre città erano state vicine a questo risultato come Madrid con l'Atletico Madrid sconfitto in finale in tre occasioni, Londra con Arsenal e Tottenham e infine Belgrado con il Partizan Belgrado.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della UEFA Champions League.

La prima edizione della Coppa dei Campioni d'Europa, ideata nel 1955 dal giornalista francese Gabriel Hanot,[2] si tenne nella stagione 1955-1956. Vi parteciparono sedici squadre, alcune delle quali invitate alla competizione: MilanAarhusAnderlechtDjurgårdenGwardia VarsaviaHibernianPartizanPSVRapid ViennaReal MadridRot-Weiss EssenSaarbrückenServetteSporting LisbonaStade ReimsVörös Lobogó. La prima partita del torneo, tra Sporting Lisbona e Partizan Belgrado, si tenne il 4 settembre 1955 e finì con il risultato di 3-3. Nella finale del Parco dei Principi di Parigi, il Real Madrid batté lo Stade de Reims per 4-3, divenendo la prima squadra campione d'Europa.[2]

Negli anni a venire i madrileni consolidarono il proprio dominio continentale, aggiudicandosi il trofeo anche nel 1956-1957 (nella finale contro la Fiorentina allo stadio Santiago Bernabéu di Madrid), nel 1957-1958 (nella finale dello stadio Heysel di Bruxelles contro il Milan), nel 1958-1959 (ancora contro lo Stade Reims, nella finale del Neckarstadion di Stoccarda) e nel 1959-1960 (all'Hampden Park di Glasgow contro l'Eintracht Francoforte, battuto per 7-3 nella finale con più gol della storia della competizione).[2]

Nel 1960-1961, con il Real Madrid eliminato al primo turno dai connazionali del Barcellona, lo scettro europeo fu preso dal Benfica, che nella finale dello stadio Wankdorf di Berna ebbe la meglio proprio sui catalani. I portoghesi si aggiudicarono il trofeo anche nel 1961-1962, quando, sotto la guida della stella Eusébio, sconfissero in finale il Real Madrid allo stadio Olimpico di Amsterdam.[2] Al Benfica non riuscì il tris, visto che nella finale del 1962-1963 fu sconfitto dal Milan: grazie alla doppietta di José Altafini nella finale disputata allo stadio di Wembley, i rossoneri divennero la prima squadra italiana a mettere in bacheca il massimo trofeo continentale.[2] Le due annate successive videro la doppia affermazione dell'Inter, che in finale sconfisse prima il Real Madrid (nella finale dello stadio Ernst Happel di Vienna) e poi il Benfica (nella finale dello stadio Meazza di Milano). Dopo un altro successo del Real Madrid nel 1965-1966 (in finale contro il Partizan), fu la volta del Celtic, che in finale batté l'Inter (giunta alla terza finale in quattro anni), diventando la prima squadra britannica a vincere la competizione. Seguì il successo del Manchester Utd, prima squadra inglese ad aggiudicarsi la prestigiosa manifestazione, battendo in finale il Benfica. Nel 1969 vi fu il bis del Milan, che in finale sconfisse nettamente l'Ajax grazie alla tripletta di Pierino Prati.[2]

La prima metà del decennio seguente fu caratterizzata dal predominio delle olandesi: nel 1970 il Feyenoord fece sua la coppa,[2] per poi cedere il testimone ai rivali dell'Ajax di Rinus Michels, che vinse tre Coppe dei Campioni di fila dal 1971 al 1973. Il triennio successivo vide imporsi il Bayern Monaco, anch'esso vincitore di tre titoli europei consecutivi, dal 1974 al 1976.[2] Sul finire degli anni '70 e nei primi anni '80 il calcio inglese tornò egemone in ambito continentale: si affacciò alla ribalta europea il Liverpool, vincitore del torneo nel 1976-1977, nel 1977-1978 e nel 1980-1981, e salì sul tetto d'Europa il Nottingham Forest, vincitore a sorpresa nel 1978-1979 e confermatosi campione nel 1979-1980. Negli anni settanta altre nazioni portarono per la prima volta una propria rappresentante in finale di Coppa dei Campioni: nel 1971 la Grecia, nel 1978 il Belgio e nel 1979 la Svezia, sconfitte in ogni caso. Il dominio inglese della fine degli anni '70, inizio anni '80, fu confermato dall'affermazione dell'Aston Villa nel 1981-1982 e da una nuova vittoria del Liverpool nel 1983-1984 (nella prima finale del torneo decisa ai tiri di rigore, all'Olimpico contro la Roma), mentre nel 1982-1983 erano stati i tedeschi dell'Amburgo ad aggiudicarsi il trofeo, interrompendo una striscia di sei successi consecutivi di squadre inglesi. Al termine della finale del 1984-1985, oscurata dai gravi incidenti pre-partita, la Juventus, alla sua terza finale, vinse per la prima volta la Coppa dei Campioni, contro il Liverpool. Le squadre inglesi, a seguito dei disordini provocati dagli hooligan nella finale di Bruxelles, subirono un bando di cinque anni dalla competizione (il Liverpool di sei) e negli anni seguenti nuove realtà assursero alla gloria continentale. Nel 1985-1986 la Steaua Bucarest divenne, vincendo ai tiri di rigore, la prima compagine rumena e dell'Europa orientale a vincere il torneo. Seguirono due altre prime volte, quella del Porto nel 1986-1987 e quella del PSV nel 1987-1988. Sul finire degli anni '80 tornò a grandi livelli il Milan, allenato da Arrigo Sacchi: i rossoneri si aggiudicarono il trofeo nel 1988-1989 (tornando al successo dopo vent'anni) e nel 1989-1990. Gli anni '90 proseguirono con le prime affermazioni di Stella Rossa (1990-1991, ai tiri di rigore), Barcellona (1991-1992) e Olympique Marsiglia (1992-1993); quest'ultima fu la prima compagine francese a vincere la "coppa dalle grandi orecchie" nella prima edizione del nuovo formato denominato UEFA Champions League, che fu aperta per la prima volta alla partecipazione delle seconde classificate dei campionati.[2] Nel 1993-1994 il trofeo fu vinto dal Milan di Fabio Capello (impostosi in finale contro il Barcellona per 4-0, maggiore scarto in una finale del torneo), mentre l'anno dopo fu il giovane Ajax a detronizzare i milanisti, giunti alla terza finale consecutiva, sconfiggendoli a Vienna.[2] Nel 1995-1996 tornò al successo la Juventus, che batté l'Ajax ai tiri di rigore. La stessa Juventus fu sconfitta in finale nel 1996-1997 dal Borussia Dortmund (al primo successo nella competizione) e, alla terza finale consecutiva (la settima consecutiva per una squadra italiana), nel 1997-1998 dal Real Madrid, tornato al successo dopo trentadue anni. Il Novecento si chiuse con l'emozionante finale del Camp Nou del 1998-1999, vinta dal Manchester United grazie a due reti siglate nei minuti conclusivi, che ribaltarono il gol segnato dal Bayern Monaco.[2]

Gli anni duemila si aprirono con un ulteriore allargamento dei criteri di ammissione al torneo, con l'ingresso delle prime quattro classificate di ciascuno dei campionati delle nazioni con il migliore coefficiente UEFA.[2] Nel 2000 (finale contro i connazionali del Valencia) e nel 2002 il Real Madrid aggiunse due altre coppe d'Europa alla propria bacheca, mentre nel 2001 il Bayern Monaco era tornato alla vittoria dopo venticinque anni, superando ai rigori, al Meazza di Milano, il Valencia, club giunto alla sua seconda finale consecutiva. Nel 2003, all'Old Trafford di Manchester, salì nuovamente sul trono d'Europa il Milan, nella prima finale "italiana" della competizione (ai rigori contro la Juventus). Nel 2004 fu la volta del bis del Porto, mentre l'anno dopo, a ventun anni dall'ultimo alloro nel torneo, tornò al successo il Liverpool, autore di una clamorosa rimonta sul Milan e vincitore dopo i tiri di rigore nella finale di Istanbul. Nel 2006 il Barcellona centrò il proprio bis, tornando a vincere la coppa dopo quattordici anni, mentre nel 2007 fu ancora il Milan, alla terza finale in cinque anni, a vincere la UEFA Champions League (settima coppa in totale per i rossoneri), nella finale "rivincita" contro il Liverpool. Manchester United, Barcellona e Inter vinsero il loro terzo titolo europeo nel 2008 (ai tiri di rigore nella finale "inglese" contro il Chelsea), 2009 e 2010.

Negli anni duemiladieci si assisté al predominio delle squadre spagnole. Il decennio si aprì con la vittoria del Barcellona nel 2011, cui seguì la prima affermazione del Chelsea. Nel 2013 il Bayern Monaco, alla terza finale in quattro anni, tornò al successo dopo dodici anni, ottenendo la propria quinta Coppa dei Campioni, mentre nel 2014 il Real Madrid vinse la propria decima coppa superando in finale l'Atlético Madrid nel derby della capitale spagnola (prima finale-stracittadina della storia della manifestazione). Dopo il quinto successo del Barcellona nel 2015, fu il Real Madrid a egemonizzare nuovamente la competizione, aggiudicandosela per tre anni consecutivi (nel 2016, quando prevalse ai tiri di rigore nuovamente contro l'Atlético Madrid, poi nel 2017 e nel 2018), evento senza precedenti dopo la riforma del 1992, portando a tredici i propri titoli europei totali e a quattro le affermazioni consecutive di squadre spagnole. Dalla fine del decennio tornarono a imporsi le squadre inglesi, vincitrici di tre edizioni in cinque anni fino al 2023. Nel 2019 e nel 2020 rispettivamente il Liverpool e il Bayern Monaco si aggiudicarono la Champions, portandosi a quota sei titoli ciascuno. Nel 2021 la massima competizione continentale fu vinta per la seconda volta dal Chelsea e nel 2022, prima annata dopo l'abolizione della regola dei gol fuori casa, a tornare sul trono d'Europa fu il Real Madrid di Carlo Ancelotti, divenuto l'allenatore più vincente nella storia della competizione, con 4 successi come tecnico (cui si sommano 2 ottenuti come calciatore).[3] Nel 2023 il Manchester City trionfò per la prima volta.

Formula del torneo

Evoluzione della formula

La formula della competizione è mutata radicalmente solo dal 1991, con l'introduzione della fase a gironi, e dal 1998, quando per ogni nazione fu ammessa più di una squadra.

  • 1955-1991: tutti i turni a eliminazione diretta. Un club per nazione (la squadra campione del proprio paese) più i campioni in carica.
    • 1956-1961: nel caso in cui la squadra campione in carica sia anche la squadra campione del proprio paese, si allarga la partecipazione ai vicecampioni di quel paese[4].
  • 1991-1994: primi due turni (sedicesimi e ottavi di finale) a eliminazione diretta, fase a gironi con due gruppi da quattro squadre (in sostituzione di quarti di finale e semifinali). Le vincitrici dei due gruppi si affrontano in finale. Un club per nazione (la squadra campione del proprio paese) più i campioni in carica.
    • 1993-1994: dopo la fase a gironi sono introdotte le semifinali (in gara unica, in casa delle prime classificate dei gironi)
  • 1994-1997: un turno di qualificazione a eliminazione diretta, fase a gironi con quattro gironi. Le vincitrici e le seconde classificate nei gironi accedono ai quarti di finale. Un club per nazione di medio-alto livello (la squadra campione del proprio paese) più i campioni in carica.
  • 1997-1999: due turni di qualificazione a eliminazione diretta, fase a gironi con sei gironi. Le vincitrici e le due migliori seconde classificate nei gironi accedono ai quarti di finale. Fino a due squadre per nazione.
  • 1999-2003: tre turni di qualificazione a eliminazione diretta, due fasi a gironi: prima fase con otto gironi e sedici squadre qualificate (le vincitrici e le seconde classificate nei gironi), seconda fase con quattro gironi. Le vincitrici e le seconde classificate nei gironi della seconda fase accedono ai quarti di finale. Introdotto il ripescaggio delle terze classificate nei gironi (della prima fase) nei sedicesimi di Coppa UEFA. Limite di quattro club per nazione.
  • 2003-2024: tre turni di qualificazione a eliminazione diretta, fase a gironi con otto gironi. Le vincitrici e le seconde classificate nei gironi accedono agli ottavi di finale; le terze accedono ai sedicesimi di Coppa UEFA (quest'ultima poi ribattezzata UEFA Europa League dal 2009). Fino a quattro squadre diverse per singolo Paese.
    • dal 2009: introdotto un turno aggiuntivo di spareggio dopo il terzo turno di qualificazione.
    • dal 2015: il detentore dell'Europa League ottiene la qualificazione alla competizione e come conseguenza viene innalzato a cinque il numero massimo possibile di club iscrivibili al torneo appartenenti alla medesima federazione nazionale.
    • dal 2018: introdotto un turno preliminare coinvolgente i campioni delle ultime 4 nazioni prima del primo turno di qualificazione (il vincitore accede al primo turno di qualificazione).
    • dal 2021: abolita la regola dei gol fuori casa. Le terze classificate nei gironi non accedono più ai sedicesimi ma agli spareggi per la fase a eliminazione diretta (playoff per gli ottavi di finale) di Europa League, in cui vanno a sfidare le seconde classificate della fase a gironi di quest'ultima competizione; chi vince si qualifica agli ottavi di Europa League.

Fino al 1970 in caso di parità nel punteggio complessivo tra andata e ritorno si procedeva a uno spareggio e (se necessario) al lancio della moneta. Successivamente è stata introdotta la regola dei gol fuori casa e, se necessari, si disputano i tempi supplementari ed eventualmente i tiri di rigore. Dal 2021 la regola dei gol fuori casa è stata abolita e quindi in ogni caso di parità si disputano i tempi supplementari.[5]

Fino alla fine degli anni settanta la finale, se terminata in parità, veniva ripetuta.

Storia della formula

La formula iniziale era quella del torneo a eliminazione diretta: ad eccezione della finale, disputata in gara unica, i turni precedenti (sedicesimi, ottavi, quarti di finale, semifinali) erano giocati con gare di andata e ritorno. In caso di parità del punteggio aggregato era prevista una terza partita (spareggio) da giocare in altra nazione. Nel caso vi fossero più di trentadue squadre ai nastri di partenza, quelle con il coefficiente UEFA più basso dovevano spareggiare per entrare a far parte del tabellone principale. La vincitrice della Coppa dei Campioni era ammessa di diritto all'edizione dell'anno successivo e questo era l'unico caso in cui era possibile vedere più di una squadra per federazione; inoltre, fino alla stagione 1961-1962, se la vincitrice della Coppa dei Campioni era anche campione nazionale, la squadra seconda classificata in campionato era invitata a partecipare.

Tale formula rimase praticamente immutata per oltre trent'anni: l'unica novità fu l'introduzione, nei primi anni settanta, della regola dei gol fuori casa in luogo della partita di spareggio. Furono introdotti anche i tempi supplementari e gli eventuali tiri di rigore per le situazioni di parità aggregata con punteggi speculari. Solo sul finire degli anni ottanta si cominciarono a mettere in cantiere progetti di riforma. La struttura delle coppe europee era da sempre considerata provvisoria e riecheggiava ciclicamente quell'idea di un campionato europeo per club che era stata proposta da Gabriel Hanot decenni prima.

Il primo cambiamento alla ormai classica formula della competizione fu apportato nella stagione 1991-1992, quando furono previsti, in luogo dei quarti di finale e delle semifinali, due gruppi di qualificazione all'italiana di quattro squadre ciascuna. Il pubblico dimostrò di gradire la novità, tanto che nella successiva stagione 1992-1993 l'UEFA diede a questi nuovi raggruppamenti il nome UEFA Champions League, registrandone un logo ed un inno ufficiale.

Nel 1993-1994 fu introdotta una piccola variazione al regolamento: dopo i gruppi eliminatori fu introdotta una semifinale di sola andata (in casa delle prime classificate) tra prime e seconde, le cui vincenti andavano in finale.

Il logo della UEFA Champions League, esibito nel cerchio di centrocampo prima di ogni partita

Un altro grande cambiamento avvenne nella stagione 1994-1995. Con l'edizione precedente, infatti, si era concluso il contratto che legava l'UEFA all'Unione europea di radiodiffusione, il quale dava diritto a quest'ultima di trasmettere in esclusiva la finale della Coppa dei Campioni. Ciò diede campo libero all'UEFA per rivedere integralmente il formato della competizione secondo canoni più appetibili per le televisioni private. L'accesso alla coppa fu dunque riservato solo a 24 squadre, ovvero i 23 migliori campioni del continente e il detentore del torneo, mentre gli altri campioni nazionali furono qualificati alla meno prestigiosa Coppa UEFA. Il termine UEFA Champions League prese ad indicare l'intera manifestazione e non solo la fase a gruppi. La Coppa si strutturò su una fase a gironi autunnale, allargata a 16 squadre (4 gruppi da 4 squadre), ed una ad eliminazione diretta primaverile, a partire dai quarti di finale a cui accedevano le prime due di ogni gruppo[6]; accedevano direttamente ai gironi i detentori della coppa e i vincitori dei migliori 7 campionati, mentre le altre 16 squadre partecipavano ad un turno preliminare, attraverso il quale venivano individuate le restanti 8 formazioni che avrebbero preso parte alla fase a gruppi.

Un'ulteriore svolta avvenne con la stagione 1997-1998, quando fu abrogata quella clausola che era divenuta l'essenza stessa della Coppa dei Campioni: la partecipazione dei soli campioni nazionali in carica. In quell'anno, infatti, se il meccanismo dei preliminari estivi da un lato ricomprese quelle nazioni che erano state escluse tre anni prima, dall'altro aprì le porte alle seconde classificate degli otto migliori campionati continentali. La fase a gironi fu quindi allargata a 24 squadre: continuavano ad accedere direttamente ai gruppi i detentori della coppa e i vincitori dei migliori 7 campionati, mentre i restanti 16 posti erano assegnati tramite i turni preliminari, i quali per la prima volta nella storia diventarono due e nel secondo di essi parteciparono anche le 8 seconde classificate; le 16 squadre sconfitte nell'ultimo turno preliminare accedevano al primo turno della Coppa UEFA. Si qualificavano per la fase ad eliminazione diretta 8 formazioni, ovvero le prime di ognuno dei 6 gironi e le 2 migliori seconde.

La paventata ipotesi di una Superlega fra le migliori società europee spinse nel 1999 l'UEFA a ridisegnare l'intero impianto delle sue tre coppe. La porta della Champions League venne aperta anche alle terze classificate delle sei principali federazioni ed alle quarte classificate delle migliori tre. La competizione finì quindi per annoverare ben due fasi a gironi, seguite da due turni ad eliminazione diretta più la finale. Per laurearsi campione era dunque necessario disputare ben 17 gare, se non 19, 21 o addirittura 23 nel caso di partenza dai preliminari. La Champions League assunse quindi un ruolo di assoluto predominio nell'immaginario sportivo collettivo, relegando in una posizione marginale la Coppa UEFA e determinando l'abrogazione della Coppa delle Coppe. La crescente visibilità e importanza della Champions League ha portato con sé un calo di interesse per le altre competizioni continentali[7] (per questo motivo nel 2009 la UEFA ha cercato di ovviare a questo problema riformando la Coppa UEFA e ribattezzandola UEFA Europa League). Il torneo si strutturava quindi su tre turni preliminari, attraverso i quali si qualificavano per i gironi 16 squadre (le 16 perdenti dell'ultimo turno preliminare venivano ammesse al primo turno della Coppa UEFA), che andavano ad aggiungersi alle 16 già ammesse direttamente, ovvero le vincitrici dei 9 campionati nazionali più importanti, le seconde delle migliori 6 federazioni e il detentore del torneo, per formare una prima fase a gruppi composta da 32 squadre (8 gironi da 4), dalla quale le prime due di ogni girone accedevano alla seconda fase a gruppi composta da 16 squadre (4 gironi da 4), mentre le terze venivano ripescate nei sedicesimi di Coppa UEFA; le prime due di ogni girone della seconda fase si qualificavano per la fase ad eliminazione diretta, la quale iniziava quindi dai quarti di finale.

Dalla stagione 2003-2004, la fase a gruppi venne ridotta ad una soltanto, con la reintroduzione degli ottavi di finale ad eliminazione diretta; per il resto del torneo venne mantenuta la struttura introdotta nel 1999, ovvero tre turni preliminari e fase a gironi con 32 squadre, con appunto la differenza che le prime due di ogni gruppo si qualificavano per gli ottavi e non più per la seconda fase a gironi; le 8 vincitrici degli ottavi accedevano ai quarti, dopo dei quali la competizione proseguiva con le semifinali e la finale in gara unica.

Nel 2009 fu operata una riforma della competizione che riguardò principalmente i turni preliminari. Le squadre ammesse direttamente ai gironi aumentarono da 16 a 22, ovvero: i campioni d'Europa, le prime tre classificate dei tre migliori campionati, le prime due delle nazioni dal 4º al 6º posto del ranking UEFA e i campioni delle federazioni comprese fra il 7º e il 12º posto. I dieci posti residui venivano attribuiti attraverso quattro turni preliminari di andata e ritorno, ad eliminazione diretta. Cinque posti erano riservati ai campioni nazionali minori che dovevano affrontare obbligatoriamente almeno due turni di qualificazione, cui se ne aggiungeva un terzo per le federazioni dal 16º posto in giù, e un quarto per i sei Paesi più piccoli. Altri cinque ingressi riguardavano invece le peggiori piazzate dei quindici migliori campionati: in questo caso si svolgevano solo due turni preliminari, dal primo dei quali erano esentati i club delle cinque migliori nazioni. Le venticinque squadre eliminate negli ultimi due turni preliminari accedevano comunque alla UEFA Europa League: le quindici eliminate al terzo turno erano obbligate ad affrontare l'ultimo turno preliminare, mentre le dieci eliminate al quarto turno entravano direttamente nella fase a gironi della seconda competizione continentale. Dalla fase a gironi in poi, il torneo manteneva il format introdotto nel 2003. Altri piccoli ritocchi riguardarono il calendario: gli ottavi vennero spalmati su quattro settimane, due per l'andata e due per il ritorno, con quattro partite ogni settimana, e la finale fu spostata al sabato, per agevolare l'afflusso del pubblico all'atto conclusivo della manifestazione.

Il 23 maggio 2013 il Comitato Esecutivo dell'UEFA ha deliberato, a partire dalla stagione 2015-2016, la partecipazione in UEFA Champions League della vincitrice della UEFA Europa League[8]; precisamente è stato stabilito che il detentore della seconda coppa continentale ha un posto garantito nei playoff di Champions dell'edizione successiva, con la possibilità di accedere direttamente ai gironi se il detentore della competizione maggiore è già qualificato a questa fase tramite il piazzamento in campionato; come conseguenza di questa riforma, il limite massimo di club per nazione è stato aumentato da quattro a cinque.

La formula attuale

Il 26 agosto 2016 la UEFA ha annunciato alcuni cambiamenti, in vigore a partire dalla stagione 2018-2019, ovvero:[9] la vincitrice dell'Europa League ha sempre un posto garantito nei gironi, indipendentemente dal piazzamento in campionato del detentore della Champions, e le prime 4 classificate nei campionati delle migliori 4 nazioni del ranking UEFA accedono direttamente alla fase a gruppi. Come conseguenza di queste riforme, 26 club accedono direttamente ai gironi[10] (vedi sezione Squadre ammesse), quindi i posti attribuiti attraverso i preliminari sono solo 6, di cui 4 per il percorso campioni e 2 per il percorso piazzati. Per via della diminuzione dei posti disponibili nei gironi, i turni preliminari sono stati adattati e in particolare nel percorso campioni è stato introdotto un quinto turno, che viene disputato dai vincitori dei campionati nazionali delle ultime quattro federazioni, giocato sotto forma di minitorneo (semifinali e finale) con partite secche, il cui vincitore accede al primo turno di qualificazione, mentre nel percorso piazzati è stato introdotto un terzo turno. Da questa stagione, inoltre, ogni squadra eliminata nei turni di qualificazione (sia campioni che piazzati) accede all'Europa League[11], quindi non più solo quelle eliminate negli ultimi due turni.

Dalla stagione 2021-2022, le squadre eliminate nei primi due turni di qualificazione non accedono più ai preliminari dell'Europa League, ma a quelli della neonata UEFA Europa Conference League e le squadre terze classificate nella fase a gironi non vengono più ammesse ai sedicesimi, ma agli spareggi per gli ottavi di finale di Europa League.

La fase a gruppi si compone di 8 gruppi eliminatori di 4 squadre ed ogni squadra gioca con le altre tre due volte, una in casa ed una in trasferta. Questa fase dura da metà settembre ai primi di dicembre. Le terze classificate vengono ammesse ai playoff per gli ottavi di UEFA Europa League, mentre l'ultima verrà eliminata da ogni torneo. Le prime due passano al turno successivo, ad eliminazione diretta (da metà o fine febbraio fino alla finale di maggio o giugno): agli ottavi le prime classificate giocheranno con le seconde ed avranno il fattore campo a favore nella partita di ritorno. Nella fase a gironi e negli ottavi per regolamento non possono disputarsi incontri fra squadre della stessa nazione.

In caso di parità di punti fra due o più squadre nella fase a gironi, si utilizzano i seguenti criteri:

  • 1: maggior numero di punti negli scontri diretti (classifica avulsa);
  • 2: miglior differenza reti negli scontri diretti;
  • 3: maggior numero di gol segnati negli scontri diretti;
  • 4: in caso di più squadre a pari punti, se dopo aver utilizzato i criteri dall'1 al 3 due o più squadre sono ancora pari, questi criteri vengono riapplicati considerando i soli incontri fra le squadre ancora in parità;
  • 5: miglior differenza reti generale del girone;
  • 6: maggior numero di gol segnati nel girone;
  • 7: maggior numero di gol segnati fuori casa nel girone;
  • 8: maggior numero di vittorie nel girone;
  • 9: maggior numero di vittorie fuori casa nel girone;
  • 10: miglior condotta fair play;
  • 11: miglior coefficiente UEFA[12].

Fino all'edizione 2020-2021, negli incontri ad eliminazione diretta a doppio turno, in caso di parità di gol segnati da entrambe le squadre al termine dei 180 minuti era prevista la regola dei gol fuori casa, abolita nel 2021 a partire dall'edizione successiva.[13] Pertanto, dall'edizione 2021-2022 si procede direttamente con due tempi supplementari ed eventualmente tiri di rigore in caso di ulteriore parità. Anche nella finale a turno unico, in caso di parità al termine dei 90 minuti regolamentari, si procederà con i due tempi supplementari ed eventualmente i tiri di rigore.

A partire dall'edizione 2024-2025, il torneo principale non prevederà più 8 gironi da 4 squadre ma un girone unico da 36, in cui ogni squadra affronterà 8 avversarie stabilite per sorteggio. Le prime 8 classificate accederanno agli ottavi di finale, mentre quelle classificate dal 9º al 24º posto si affronteranno negli spareggi per l'accesso alla fase ad eliminazione diretta. Le ultime 12 sono eliminate dalla competizione. Viene inoltre abolita la retrocessione di 8 squadre in Europa League[14].

Trofeo

La Coppa dei Campioni originaria, assegnata dal 1956 al 1966
Il trofeo della UEFA Champions League

La forma del trofeo così com'è conosciuto ora fu commissionata nel 1966 per 10 000 franchi svizzeri e la prima squadra a vincere la nuova coppa fu il Celtic (vincente nella finale del 25 maggio 1967 a Lisbona contro l'Inter). La forma, con i particolari manici denominati "grandi orecchie", venne approvata dall'allora segretario generale dell'UEFA, Hans Bangerter, sulla base di varie proposte presentate da uno specialista di Berna, Hans Stadelmann. I ritocchi finali furono opera dell'incisore Fred Bänninger dopo 340 ore di lavoro del figlio di Stadelmann, Jürg. La coppa ha un'altezza di 73,5 cm e un peso di 7,5 kg[15]. Se le versioni del 1973 e del 1976 furono sostanzialmente conformi all'originale del 1966, quella del 1994 variò nel particolare della scritta Coupe des clubs champions européens, che da minuscola divenne maiuscola, e del retro, su cui si incominciarono a incidere i risultati delle finali, mentre il trofeo attuale, datato 2005, porta incisi sul retro i nomi di tutte le squadre che l'hanno vinto in precedenza ed ha le orecchie più aggraziate.

Dal 1997 il trofeo originale viene consegnato al sindaco della città ospitante la finale, così da poter essere visitato dal pubblico per uno o due mesi prima dell'incontro decisivo. Fino al 2008, per le squadre capaci di aggiudicarsi tre tornei consecutivi o cinque in tutto, era inoltre possibile trattenere in via definitiva la versione originale della coppa[16].

Solo cinque società detengono il trofeo originale:

Dal 2009, la coppa originale, che è la sesta utilizzata viste le cinque assegnazioni permanenti e che è in uso dal 2006, resta in ogni caso all'UEFA[17][18]. La squadra vincitrice della Champions League ritira la coppa al termine della cerimonia di premiazione e riconsegna il trofeo al quartier generale della UEFA due mesi prima della finale della stagione successiva. La UEFA consegna comunque una replica della coppa che viene mantenuta dalla società vincitrice, replica che dal 2009 è delle stesse dimensioni del trofeo originale[17], mentre in precedenza erano in scala massima dell'80%.

Distintivo dei plurivincitori e logo del detentore

Dalla stagione 2000-2001 le squadre capaci di aggiudicarsi tre tornei consecutivi o cinque in tutto sono, inoltre, insignite del multiple-winner badge (in italiano: distintivo dei plurivincitori). Tale stemma alla sua introduzione era di colore blu e divenuto argento dal 2012, raffigurava la coppa stilizzata con all'interno il numero di Champions League (e Coppe Campioni) vinte[16]. Dalla stagione 2021-2022 il multiple-winner badge consiste nel classico bollo con il logo della competizione, identico al logo sulla spalla sinistra di ogni squadra partecipante, contenente semplicemente il numero delle Champions League vinte e posto sulla manica sinistra.[19]

I sei club che possono fregiarsi del distintivo dei plurivincitori sono:

Il "logo del detentore del titolo" utilizzato nella stagione 2012-2013 dai campioni d'Europa uscenti del Chelsea

Nell'edizione 2004-2005 l'UEFA ha, infine, introdotto il title-holder logo (in italiano: logo del detentore del titolo), che viene apposto sulla manica destra della maglia della detentrice del trofeo nella stagione successiva alla vittoria. La prima squadra a indossare il logo è stato il Porto, campione d'Europa 2003-2004[20].

Squadre ammesse

Alla UEFA Champions League possono partecipare le squadre che militano nei campionati associati alla UEFA (eccetto quelle del Liechtenstein che non organizza un proprio campionato), in base alla posizione in classifica ottenuta durante la precedente stagione. A queste si aggiunge per diritto la squadra detentrice del trofeo.

Ogni nazione quindi apporta un numero di partecipanti differente a seconda della difficoltà del proprio campionato, calcolato in base al coefficiente UEFA. Secondo tale classifica, viene deciso il numero di squadre partecipanti:

  • dalla prima alla quarta nazione: si qualificano le squadre classificate dal 1º al 4º posto,
  • quinta e sesta nazione: si qualificano le squadre classificate dal 1º al 3º posto,
  • dalla settima alla quindicesima nazione: si qualificano le squadre classificate al 1º ed al 2º posto,
  • oltre la sedicesima nazione: si qualifica solo la squadra classificata al 1º posto;
  • detentrice del torneo;
  • detentrice dell'Europa League.
  • la squadra non deve mostrare la volontà di partecipare a tornei di terzi come ad esempio la superlega

Il coefficiente UEFA determina automaticamente a che livello una squadra dovrà iniziare a competere: i primi quattro campionati, che apportano quattro squadre, vedono tali squadre partire tutte dai gironi all'italiana.

Le successive due nazioni iscrivono due squadre direttamente alla fase a gironi ed una al terzo turno di qualificazione (tuttavia, c'è un'eccezione per la squadra terza classificata nel campionato della quinta federazione nel ranking UEFA: questa squadra sarà ammessa direttamente ai gironi qualora la detentrice dell'Europa League fosse qualificata ai gironi della competizione tramite il campionato a cui prende parte); le seguenti quattro federazioni di posti assicurati nei gironi ne hanno uno solo a testa (club vincitore del campionato nazionale), mente l'altra squadra qualificata partecipa nei turni di qualificazione.

Le nazioni dall'11º al 15º posto nel ranking europeo non hanno squadre direttamente qualificate ai gironi, ma solamente due che devono affrontare le qualificazioni (eccezion fatta per la nazione 11ª classificata: il club vincitore del suo campionato si qualificherà ai gironi solo se la detentrice della Champions League fosse già qualificata ai gironi della successiva edizione tramite il campionato a cui prende parte). Infine, tutte le nazioni classificate dal 16º posto in giù hanno solamente una squadra, ovvero il vincitore del campionato, ai preliminari (ad eccezione del Liechtenstein, in quanto non ha un campionato nazionale, ma solamente la coppa nazionale; questo paese quindi può accedere alla Champions solo in qualità di detentore dell'Europa League o della Champions League) ed il turno di accesso dipende dal piazzamento del loro campionato nel coefficiente UEFA.

Oltre ai già citati meriti sportivi, ogni club, per partecipare alla UEFA Champions League, deve ricevere dalla propria associazione calcistica una particolare licenza, utile a comprovare l'adeguatezza dello stadio, delle infrastrutture e della stabilità finanziaria[21].

La distribuzione odierna, confermata fino al 2024, prevede la partecipazione al tabellone principale di 15 campioni in carica, tutti campioni nazionali o 14 campioni nazionali più i campioni d’Europa, contro i 32 campioni della distribuzione classica in vigore fino al 1994. Sono invece 17 le società semplicemente piazzate, eventualmente compresi i detentori dell'Europa League.

Premi in denaro

Premi UEFA Champions League 2021-2022, quote di partenza (500,5 milioni di euro)

I 32 club qualificati alla fase a gironi riceveranno 25,64 milioni di euro suddivisi in acconto da 24,8 milioni di euro e saldo da 0,84 milioni di euro.

Premi UEFA Champions League 2021-2022, importi fissi (600,6 milioni di euro)

Per ogni partita della fase a gironi verranno assegnati dei bonus in base alle prestazioni: 2,8 milioni di euro per una vittoria e 930.000 euro per un pareggio. Gli importi non distribuiti (930.000 euro per pareggio) saranno raccolti e ridistribuiti tra le squadre partecipanti alla fase a gironi con quote proporzionali al numero di vittorie.

I club che si qualificano alla fase ad eliminazione diretta riceveranno i seguenti contributi:

  • qualificazione agli ottavi di finale: 9,6 milioni di euro per club;
  • qualificazione ai quarti di finale: 10,6 milioni di euro per club;
  • qualificazione alle semifinali: 12,5 milioni di euro per club;
  • qualificazione alla finale: 15,5 milioni di euro per club;
  • la vincente della finale di UEFA Champions League riceverà 4,5 milioni di euro supplementari;
  • i due club che si qualificano alla Supercoppa UEFA 2022 riceveranno 3,5 milioni di euro ciascuno, con la vincente che riceverà 1 milione di euro supplementare[22].

Albo d'oro e statistiche

(*) Dall'edizione 1992-1993 viene cambiato il nome in UEFA Champions League

Vittorie per squadra

Squadra Nazione Vittorie Secondi
posti
Finali
giocate
Real Madrid Bandiera della Spagna Spagna 14 3 17
Milan Bandiera dell'Italia Italia 7 4 11
Bayern Monaco Bandiera della Germania Germania 6 5 11
Liverpool Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 6 4 10
Barcellona Bandiera della Spagna Spagna 5 3 8
Ajax Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 4 2 6
Inter Bandiera dell'Italia Italia 3 3 6
Manchester Utd Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 3 2 5
Juventus Bandiera dell'Italia Italia 2 7 9
Benfica Bandiera del Portogallo Portogallo 2 5 7
Chelsea Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 2 1 3
Nottingham Forest Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 2 0 2
Porto Bandiera del Portogallo Portogallo 2 0 2
Amburgo bandiera Germania Ovest 1 1 2
Borussia Dortmund Bandiera della Germania Germania 1 1 2
Celtic Bandiera della Scozia Scozia 1 1 2
Olympique Marsiglia Bandiera della Francia Francia 1 1 2
Steaua Bucarest Bandiera della Romania Romania 1 1 2
Manchester City Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 1 1 2
Aston Villa Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 1 0 1
Feyenoord Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 1 0 1
PSV Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 1 0 1
Stella Rossa Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia / Bandiera della Serbia Serbia 1 0 1
Atlético Madrid Bandiera della Spagna Spagna 0 3 3
Stade Reims Bandiera della Francia Francia 0 2 2
Valencia Bandiera della Spagna Spagna 0 2 2
Fiorentina Bandiera dell'Italia Italia 0 1 1
Eintracht Francoforte Bandiera della Germania Germania 0 1 1
Partizan Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia / Bandiera della Serbia Serbia 0 1 1
Panathīnaïkos Bandiera della Grecia Grecia 0 1 1
Leeds Utd Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 0 1 1
Saint-Étienne Bandiera della Francia Francia 0 1 1
Borussia M'gladbach Bandiera della Germania Germania 0 1 1
Club Bruges Bandiera del Belgio Belgio 0 1 1
Malmö FF Bandiera della Svezia Svezia 0 1 1
Roma Bandiera dell'Italia Italia 0 1 1
Sampdoria Bandiera dell'Italia Italia 0 1 1
Bayer Leverkusen Bandiera della Germania Germania 0 1 1
Monaco Bandiera della Francia Francia / Bandiera di Monaco Monaco 0 1 1
Arsenal Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 0 1 1
Tottenham Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 0 1 1
Paris Saint-Germain Bandiera della Francia Francia 0 1 1

Vittorie per federazione

Federazione Finali vinte Finali perse Finali totali Vincitrici Finaliste
Bandiera della Spagna Spagna 19 11 30 Real Madrid (14)
Barcellona (5)
Real Madrid (3)
Barcellona (3)
Atlético Madrid (3)
Valencia (2)
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 15 11 26 Liverpool (6)
Manchester Utd (3)
Nottingham Forest (2)
Chelsea (2)
Aston Villa (1)
Manchester City (1)
Liverpool (4)
Manchester Utd (2)
Leeds Utd (1)
Arsenal (1)
Chelsea (1)
Tottenham (1)
Manchester City (1)
Bandiera dell'Italia Italia 12 17 29 Milan (7)
Inter (3)
Juventus (2)
Juventus (7)
Milan (4)
Inter (3)
Fiorentina (1)
Roma (1)
Sampdoria (1)
Bandiera della Germania Germania 8 10 18 Bayern Monaco (6)
Amburgo (1)
Borussia Dortmund (1)
Bayern Monaco (5)
Borussia M'gladbach (1)
Eintracht Francoforte (1)
Bayer Leverkusen (1)
Borussia Dortmund (1)
Amburgo (1)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 6 2 8 Ajax (4)
PSV (1)
Feyenoord (1)
Ajax (2)
Bandiera del Portogallo Portogallo 4 5 9 Benfica (2)
Porto (2)
Benfica (5)
Bandiera della Francia Francia 1 6 7 Olympique Marsiglia (1) Stade Reims (2)
Saint-Étienne (1)
Olympique Marsiglia (1)
Monaco (1)
Paris Saint-Germain (1)
Bandiera della Scozia Scozia 1 1 2 Celtic (1) Celtic (1)
Bandiera della Romania Romania 1 1 2 Steaua Bucarest (1) Steaua Bucarest (1)
Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia 1 1 2 Stella Rossa (1) Partizan (1)
Bandiera della Grecia Grecia 0 1 1 Panathīnaïkos (1)
Bandiera del Belgio Belgio 0 1 1 Club Bruges (1)
Bandiera della Svezia Svezia 0 1 1 Malmö FF (1)

Albo d'oro della UEFA Champions League

Albo d'oro

Stagione Data Nazionalità della squadra vincitrice Vincitore
(numero vittorie)
Finalista perdente Risultato Sede della finale Spettatori[1]
1955-56 13 giugno Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid Stade Reims 4-3 Bandiera della Francia Parigi - Parco dei Principi 38 239
1956-57 30 maggio Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid (2) Fiorentina 2-0 Bandiera della Spagna Madrid - Stadio Santiago Bernabéu 124 000
1957-58 28 maggio Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid (3) Milan 3-2 (dts) Bandiera del Belgio Bruxelles - Heysel 67 000
1958-59 3 giugno Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid (4) Stade Reims 2-0 Bandiera della Germania Ovest Stoccarda - Neckarstadion 72 000
1959-60 18 maggio Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid (5) Eintracht Francoforte 7-3 Bandiera della Scozia Glasgow - Hampden Park 127 621
1960-61 31 maggio Bandiera del Portogallo Portogallo Benfica Barcellona 3-2 Bandiera della Svizzera Berna - Wankdorfstadion 26 732
1961-62 2 maggio Bandiera del Portogallo Portogallo Benfica (2) Real Madrid 5-3 Bandiera dei Paesi Bassi Amsterdam - Olympisch Stadion 61 257
1962-63 22 maggio Bandiera dell'Italia Italia Milan Benfica 2-1 Bandiera dell'Inghilterra Londra - Wembley Stadium 45 715
1963-64 27 maggio Bandiera dell'Italia Italia Inter Real Madrid 3-1 Bandiera dell'Austria Vienna - Prater Stadion 71 333
1964-65 27 maggio Bandiera dell'Italia Italia Inter (2) Benfica 1-0 Bandiera dell'Italia Milano - San Siro 89 000
1965-66 11 maggio Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid (6) Partizan 2-1 Bandiera del Belgio Bruxelles - Heysel 46 745
1966-67 25 maggio Bandiera della Scozia Scozia Celtic Inter 2-1 Bandiera del Portogallo Lisbona - Stadio nazionale di Jamor 45 000
1967-68 29 maggio Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Manchester Utd Benfica 4-1 (dts) Bandiera dell'Inghilterra Londra - Wembley Stadium 92 225
1968-69 28 maggio Bandiera dell'Italia Italia Milan (2) Ajax 4-1 Bandiera della Spagna Madrid - Stadio Santiago Bernabéu 31 782
1969-70 6 maggio Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Feyenoord Celtic 2-1 (dts) Bandiera dell'Italia Milano - San Siro 53 187
1970-71 2 giugno Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Ajax Panathīnaïkos 2-0 Bandiera dell'Inghilterra Londra - Wembley Stadium 83 179
1971-72 31 maggio Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Ajax (2) Inter 2-0 Bandiera dei Paesi Bassi Rotterdam - Stadion Feijenoord 61 354
1972-73 30 maggio Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Ajax (3) Juventus 1-0 Bandiera della Jugoslavia Belgrado - Stadio Rajko Mitić 89 484
1973-74 15 maggio Bandiera della Germania Germania Bayern Monaco Atlético Madrid 1-1 (dts) Bandiera del Belgio Bruxelles - Heysel 48 722
17 maggio 4-0 (rep.) 23 283
1974-75 28 maggio Bandiera della Germania Germania Bayern Monaco (2) Leeds Utd 2-0 Bandiera della Francia Parigi - Parco dei Principi 48 374
1975-76 12 maggio Bandiera della Germania Germania Bayern Monaco (3) Saint-Étienne 1-0 Bandiera della Scozia Glasgow - Hampden Park 54 864
1976-77 25 maggio Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Liverpool Borussia M'gladbach 3-1 Bandiera dell'Italia Roma - Stadio Olimpico 52 078
1977-78 10 maggio Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Liverpool (2) Club Bruges 1-0 Bandiera dell'Inghilterra Londra - Wembley Stadium 92 500
1978-79 30 maggio Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Nottingham Forest Malmö FF 1-0 Bandiera della Germania Ovest Monaco di Baviera - Olympiastadion 57 500
1979-80 28 maggio Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Nottingham Forest (2) Amburgo 1-0 Bandiera della Spagna Madrid - Stadio Santiago Bernabéu 51 000
1980-81 27 maggio Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Liverpool (3) Real Madrid 1-0 Bandiera della Francia Parigi - Parco dei Principi 48 360
1981-82 26 maggio Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Aston Villa Bayern Monaco 1-0 Bandiera dei Paesi Bassi Rotterdam - Stadion Feijenoord 46 000
1982-83 25 maggio Bandiera della Germania Germania Amburgo Juventus 1-0 Bandiera della Grecia Atene - Stadio olimpico Spyros Louīs 73 500
1983-84 30 maggio Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Liverpool (4) Roma 1-1 (dts) (4-2 dtr) Bandiera dell'Italia Roma - Stadio Olimpico 69 693
1984-85 29 maggio Bandiera dell'Italia Italia Juventus Liverpool 1-0 Bandiera del Belgio Bruxelles - Heysel 58 000
1985-86 7 maggio Bandiera della Romania Romania Steaua Bucarest Barcellona 0-0 (dts) (2-0 dtr) Bandiera della Spagna Siviglia - Stadio Ramón Sánchez-Pizjuán 70 000
1986-87 27 maggio Bandiera del Portogallo Portogallo Porto Bayern Monaco 2-1 Bandiera dell'Austria Vienna - Prater Stadion 57 500
1987-88 25 maggio Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi PSV Benfica 0-0 (dts) (6-5 dtr) Bandiera della Germania Ovest Stoccarda - Neckarstadion 68 000
1988-89 24 maggio Bandiera dell'Italia Italia Milan (3) Steaua Bucarest 4-0 Bandiera della Spagna Barcellona - Camp Nou 97 000
1989-90 23 maggio Bandiera dell'Italia Italia Milan (4) Benfica 1-0 Bandiera dell'Austria Vienna - Prater Stadion 57 500
1990-91 29 maggio Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Stella Rossa Olympique Marsiglia 0-0 (dts) (5-3 dtr) Bandiera dell'Italia Bari - Stadio San Nicola 56 000
1991-92 20 maggio Bandiera della Spagna Spagna Barcellona Sampdoria 1-0 (dts) Bandiera dell'Inghilterra Londra - Wembley Stadium 70 827
1992-93 26 maggio Bandiera della Francia Francia Olympique Marsiglia Milan 1-0 Bandiera della Germania Monaco di Baviera - Olympiastadion 64 400
1993-94 18 maggio Bandiera dell'Italia Italia Milan (5) Barcellona 4-0 Bandiera della Grecia Atene - Stadio olimpico Spyros Louīs 70 000
1994-95 24 maggio Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Ajax (4) Milan 1-0 Bandiera dell'Austria Vienna - Ernst Happel Stadion 49 730
1995-96 22 maggio Bandiera dell'Italia Italia Juventus (2) Ajax 1-1 (dts) (4-2 dtr) Bandiera dell'Italia Roma - Stadio Olimpico 70 000
1996-97 28 maggio Bandiera della Germania Germania Borussia Dortmund Juventus 3-1 Bandiera della Germania Monaco di Baviera - Olympiastadion 59 000
1997-98 20 maggio Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid (7) Juventus 1-0 Bandiera dei Paesi Bassi Amsterdam - Amsterdam ArenA 48 500
1998-99 26 maggio Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Manchester Utd (2) Bayern Monaco 2-1 Bandiera della Spagna Barcellona - Camp Nou 90 245
1999-00 24 maggio Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid (8) Valencia 3-0 Bandiera della Francia Saint-Denis - Stade de France 80 000
2000-01 23 maggio Bandiera della Germania Germania Bayern Monaco (4) Valencia 1-1 (dts) (5-4 dtr) Bandiera dell'Italia Milano - Stadio Giuseppe Meazza 79 000
2001-02 15 maggio Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid (9) Bayer Leverkusen 2-1 Bandiera della Scozia Glasgow - Hampden Park 50 499
2002-03 28 maggio Bandiera dell'Italia Italia Milan (6) Juventus 0-0 (dts) (3-2 dtr) Bandiera dell'Inghilterra Manchester - Old Trafford 62 315
2003-04 26 maggio Bandiera del Portogallo Portogallo Porto (2) Monaco 3-0 Bandiera della Germania Gelsenkirchen - Veltins-Arena 53 053
2004-05 25 maggio Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Liverpool (5) Milan 3-3 (dts) (3-2 dtr) Bandiera della Turchia Istanbul - Stadio olimpico Atatürk 69 600
2005-06 17 maggio Bandiera della Spagna Spagna Barcellona (2) Arsenal 2-1 Bandiera della Francia Saint-Denis - Stade de France 79 610
2006-07 23 maggio Bandiera dell'Italia Italia Milan (7) Liverpool 2-1 Bandiera della Grecia Atene - Stadio olimpico Spyros Louīs 63 800
2007-08 21 maggio Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Manchester Utd (3) Chelsea 1-1 (dts) (6-5 dtr) Bandiera della Russia Mosca - Stadio Lužniki 67 310
2008-09 27 maggio Bandiera della Spagna Spagna Barcellona (3) Manchester Utd 2-0 Bandiera dell'Italia Roma - Stadio Olimpico 62 467
2009-10 22 maggio Bandiera dell'Italia Italia Inter (3) Bayern Monaco 2-0 Bandiera della Spagna Madrid - Stadio Santiago Bernabéu 73 490
2010-11 28 maggio Bandiera della Spagna Spagna Barcellona (4) Manchester Utd 3-1 Bandiera dell'Inghilterra Londra - Wembley Stadium 87 695
2011-12 19 maggio Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Chelsea Bayern Monaco 1-1 (dts) (4-3 dtr) Bandiera della Germania Monaco di Baviera - Allianz Arena 62 500
2012-13 25 maggio Bandiera della Germania Germania Bayern Monaco (5) Borussia Dortmund 2-1 Bandiera dell'Inghilterra Londra - Wembley Stadium 86 298
2013-14 24 maggio Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid (10) Atlético Madrid 4-1 (dts) Bandiera del Portogallo Lisbona - Estádio da Luz 60 976
2014-15 6 giugno Bandiera della Spagna Spagna Barcellona (5) Juventus 3-1 Bandiera della Germania Berlino - Olympiastadion 70 442
2015-16 28 maggio Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid (11) Atlético Madrid 1-1 (dts) (5-3 dtr) Bandiera dell'Italia Milano - Stadio Giuseppe Meazza 71 942
2016-17 3 giugno Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid (12) Juventus 4-1 Bandiera del Galles Cardiff - Millennium Stadium 65 842
2017-18 26 maggio Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid (13) Liverpool 3-1 Bandiera dell'Ucraina Kiev - Stadio Olimpico 61 561
2018-19 1º giugno Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Liverpool (6) Tottenham 2-0 Bandiera della Spagna Madrid - Stadio Wanda Metropolitano 63 272
2019-20 23 agosto Bandiera della Germania Germania Bayern Monaco (6) Paris Saint-Germain 1-0 Bandiera del Portogallo Lisbona - Estádio da Luz 0[2]
2020-21 29 maggio Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Chelsea (2) Manchester City 1-0 Bandiera del Portogallo Porto - Stadio do Dragão 14 110
2021-22 28 maggio Bandiera della Spagna Spagna Real Madrid (14) Liverpool 1-0 Bandiera della Francia Saint-Denis - Stade de France 75 000
2022-23 10 giugno Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Manchester City Inter 1-0 Bandiera della Turchia Istanbul - Stadio olimpico Atatürk 71 412
2023-24 1º giugno         Bandiera dell'Inghilterra Londra - Wembley Stadium  
2024-25 31 maggio         Bandiera della Germania Monaco di Baviera - Allianz Arena  

Statistiche

Edizioni vinte e secondi posti per squadra

Squadra Vittorie Secondi posti Anni vittorie Anni secondi posti
Real Madrid 14 3 19561957195819591960196619982000200220142016201720182022 196219641981
Milan 7 4 1963196919891990199420032007 1958199319952005
Bayern Monaco 6 5 197419751976200120132020 19821987199920102012
Liverpool 6 4 197719781981198420052019 1985200720182022
Barcellona 5 3 19922006200920112015 196119861994
Ajax 4 2 1971197219731995 19691996
Inter 3 3 196419652010 196719722023
Manchester Utd 3 2 196819992008 20092011
Juventus 2 7 19851996 1973198319971998200320152017
Benfica 2 5 19611962 19631965196819881990
Chelsea 2 1 20122021 2008
Nottingham Forest 2 0 19791980 -
Porto 2 0 19872004 -
Celtic 1 1 1967 1970
Amburgo 1 1 1983 1980
Steaua Bucarest 1 1 1986 1989
Olympique Marsiglia 1 1 1993 1991
Borussia Dortmund 1 1 1997 2013
Manchester City 1 1 2023 2021
Feyenoord 1 0 1970 -
Aston Villa 1 0 1982 -
PSV 1 0 1988 -
Stella Rossa 1 0 1991 -
Atlético Madrid 0 3 - 197420142016
Stade Reims 0 2 - 19561959
Valencia 0 2 - 20002001
Fiorentina 0 1 - 1957
Eintracht Francoforte 0 1 - 1960
Partizan 0 1 - 1966
Panathīnaïkos 0 1 - 1971
Leeds Utd 0 1 - 1975
Saint-Étienne 0 1 - 1976
Borussia M'gladbach 0 1 - 1977
Club Bruges 0 1 - 1978
Malmö FF 0 1 - 1979
Roma 0 1 - 1984
Sampdoria 0 1 - 1992
Bayer Leverkusen 0 1 - 2002
Monaco 0 1 - 2004
Arsenal 0 1 - 2006
Tottenham 0 1 - 2019
Paris Saint-Germain 0 1 - 2020

Edizioni vinte e secondi posti per nazione

Nazione Vittorie Finali perse Squadre vincitrici Finali perse
Bandiera della Spagna Spagna 19 11 Real Madrid (14), Barcellona (5) Real Madrid (3), Barcellona (3), Atlético Madrid (3), Valencia (2)
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 15 11 Liverpool (6), Manchester Utd (3), Nottingham Forest (2), Chelsea (2), Aston Villa (1), Manchester City (1) Liverpool (4), Manchester Utd (2), Leeds Utd (1), Arsenal (1), Chelsea (1), Tottenham (1), Manchester City (1)
Bandiera dell'Italia Italia 12 17 Milan (7), Inter (3), Juventus (2) Juventus (7), Milan (4), Inter (3), Fiorentina (1), Roma (1), Sampdoria (1)
Bandiera della Germania Germania 8 10 Bayern Monaco (6), Borussia Dortmund (1), Amburgo (1) Bayern Monaco (5), Bayer Leverkusen (1), Borussia M'gladbach (1), Eintracht Francoforte (1), Amburgo (1), Borussia Dortmund (1)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 6 2 Ajax (4), PSV (1), Feyenoord (1) Ajax (2)
Bandiera del Portogallo Portogallo 4 5 Benfica (2), Porto (2) Benfica (5)
Bandiera della Francia Francia 1 6 Olympique Marsiglia (1) Stade Reims (2), Saint-Étienne (1), Olympique Marsiglia (1), Monaco (1), Paris Saint-Germain (1)
Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia 1 1 Stella Rossa (1) Partizan (1)
Bandiera della Romania Romania 1 1 Steaua Bucarest (1) Steaua Bucarest (1)
Bandiera della Scozia Scozia 1 1 Celtic (1) Celtic (1)
Bandiera del Belgio Belgio 0 1   Club Bruges (1)
Bandiera della Grecia Grecia 0 1   Panathīnaïkos (1)
Bandiera della Svezia Svezia 0 1   Malmö FF (1)

Sedi delle finali per nazione

Nazione Numero finali Stadi e anni
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 9 Londra - Vecchio Wembley (19631968197119781992)
Londra - Nuovo Wembley (201120132024)
Manchester - Old Trafford (2003)
Bandiera dell'Italia Italia 9 Roma - Stadio Olimpico (1977198419962009)
Milano - San Siro/Stadio Giuseppe Meazza (1965197020012016)
Bari - San Nicola (1991)
Bandiera della Germania Germania 9 Monaco di Baviera - Stadio Olimpico (197919931997)
Stoccarda - Neckarstadion (19591988)
Gelsenkirchen - Veltins-Arena (2004)
Monaco di Baviera - Allianz Arena (20122025)
Berlino - Olympiastadion (2015)
Bandiera della Spagna Spagna 8 Madrid - Stadio Santiago Bernabéu (1957196919802010)
Madrid - Stadio Wanda Metropolitano (2019)
Barcellona - Camp Nou (19891999)
Siviglia - Stadio Pizjuán (1986)
Bandiera della Francia Francia 6 Parigi - Parco dei Principi (195619751981)
Saint-Denis - Stade de France (200020062022)
Bandiera dell'Austria Austria 4 Vienna - Prater Stadion/Ernst Happel Stadion (1964198719901995)
Bandiera del Belgio Belgio 4 Bruxelles - Heysel (1958196619741985)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 4 Rotterdam - Stadion Feijenoord (19721982)
Amsterdam - Stadio Olimpico (1962)
Amsterdam - Amsterdam ArenA (1998)
Bandiera del Portogallo Portogallo 4 Lisbona - Stadio Nazionale (1967)
Lisbona - Estádio da Luz (20142020)
Porto - Stadio do Dragão (2021)
Bandiera della Grecia Grecia 3 Atene - Stadio Olimpico (198319942007)
Bandiera della Scozia Scozia 3 Glasgow - Hampden Park (196019762002)
Bandiera della Turchia Turchia 2 Istanbul - Stadio Olimpico (20052023)
Bandiera della Svizzera Svizzera 1 Berna - Wankdorfstadion (1961)
Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia 1 Belgrado - Stadio Stella Rossa (1973)
Bandiera della Russia Russia 1 Mosca - Stadio Lužniki (2008)
Bandiera del Galles Galles 1 Cardiff - Millennium Stadium (2017)
Bandiera dell'Ucraina Ucraina 1 Kiev - Stadio Olimpico (2018)

Finali con squadre della stessa nazioneNella storia della UEFA Champions League per otto volte le finaliste appartenevano alla stessa nazione: