La Prima Divisione
1923-1924 è stata la 24ª edizione della massima
serie del campionato
italiano di calcio, disputato tra il 7 ottobre 1923 e il 7 settembre 1924 e concluso con la vittoria
del Genoa,
al suo nono e fino a oggi ultimo titolo.
Stagione
Novità
L'introduzione dello scudetto
L'edizione 1923-1924 del campionato italiano segnò il debutto dello
scudetto.
Dopo una serie di annate tormentate, il campionato italiano trovò nel 1923 la sua definitiva razionalizzazione secondo il format previsto nel Progetto Pozzo, elaborato due anni
prima. Il torneo si fondò finalmente su due soli gironi composti dalle migliori società italiane, su un regolare meccanismo di sali-scendi con la Seconda Divisione e una
lineare serie di finali per l'assegnazione del titolo. Per sancire la pace ritrovata, la Federazione ideò lo scudetto, un simbolo da
assegnare, alla fine della stagione, ai campioni d'Italia in carica. L'introduzione di tale fregio aveva anche un secondo fine: con la simbologia ufficiale del triangolino di stoffa, che sarebbe
poi diventato per tutti i tifosi il simbolo palpabile del primato nazionale, da quel momento in poi nessuna associazione rivale, come fu al tempo la CCI, avrebbe potuto conferire valore a un titolo alternativo a quello federale.
Formula
Il campionato della Lega Nord era strutturato su due gironi interregionali da 12 squadre ciascuno, di cui la prima classificata accede alla finale, mentre l'ultima viene retrocessa e la penultima
spareggia per la salvezza contro formazioni cadette. Le due finaliste si sfidano in andata e ritorno, e la vincitrice ratifica il titolo in una finalissima, anch'essa a doppio turno, contro il
campione della Lega Sud.
Il torneo meridionale si organizzava in prima istanza sui campionati regionali di Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. Alla fase nazionale accedevano i campioni regionali, le seconde classificate dei tornei laziale, campano e pugliese, e
l'Anconitana unica
iscritta nelle Marche. Le semifinali
della Lega Sud erano dunque strutturate su due gironi da quattro squadre, le cui vincitrici si affrontavano in finale per il titolo meridionale.
Avvenimenti
Lega Nord
Girone A
Come ormai consuetudine, anche l'inizio della nuova stagione vide nel Genoa, squadra leader del calcio italiano dei primordi e campione in carica, la formazione più quotata. I
rossoblù partirono forte, rifilando sei reti al Casale, ma alla sesta giornata incapparono, complice l'infortunio di Edoardo Catto nel primo tempo, nella prima sconfitta dopo trentatré giornate
consecutive d'imbattibilità, record che sarebbe rimasto inviolato per 69 anni. I grifoni si ripresero subito, ma a dar loro filo da torcere fu la Juventus: il 24
luglio 1923 Edoardo Agnelli era divenuto presidente della società bianconera e aveva dato subito il via a un'aggressiva campagna di
rafforzamento condotta a suon di migliaia di lire (sebbene gli statuti federali ancora vietassero il professionismo, la pratica di retribuire gli atleti sottobanco era
molto diffusa). I bianconeri s'imposero nello scontro diretto del 2 dicembre, a Torino, portandosi ad un solo punto di distacco; al termine del girone d'andata, bianconeri e genoani risultavano in vetta a
quota 16 punti, staccando di due lunghezze Alessandria e Livorno.
Il terzino
Virginio Rosetta, al
centro del processo sportivo che compromise la corsa allo scudetto della Juventus.
A compromettere la corsa allo scudetto della Juventus fu la posizione del terzino bianconero Virginio Rosetta, precedentemente in forza alla Pro
Vercelli. A inizio stagione, Rosetta e il suo compagno di squadra Gustavo Gay inviarono una lettera di dimissioni a Luigi Bozino, presidente del club vercellese: la missiva fu accettata, e Gay e Rosetta
vennero messi fuori squadra; il primo decise di trasferirsi al Milan, il secondo alla Juventus. Il 24 ottobre la Lega Nord, retta dal dirigente rossonero Ulisse Baruffini, approvò il
passaggio di Gay al Milan; tuttavia, quando il 7 novembre 1923 Rosetta chiese di essere messo in lista di trasferimento, Baruffini rimandò ogni decisione al Consiglio di Lega del 1º dicembre.
Rosetta, allora, sporse reclamo alla FIGC, che il 24 novembre 1923 lo accolse, stabilendo che tutti i giocatori le cui dimissioni erano state accettate dalla
società di appartenenza erano inseriti automaticamente nelle liste.[1] I bianconeri, forti della delibera della Federazione, schierarono in campo Rosetta dal 25 novembre contro il
Modena, il Genoa e il Padova, vincendo tutti e tre gli incontri; i tre club battuti fecero ricorso per la posizione irregolare di Rosetta e la Lega Nord diede loro ragione, assegnando d'ufficio a
ciascuna squadra la vittoria per 2-0. Contestualmente, il vicepresidente bianconero Craveri sporse reclamo per le sconfitte a tavolino al Consiglio Federale, il quale il 15 dicembre diede ragione
alla Juventus, restituendole i tre successi nelle suddette partite.[2]
Il braccio di ferro tra FIGC e Lega Nord continuò per quasi due mesi, allarmando il CONI, retto dal gerarca fascista Aldo Finzi, che decise
di intervenire per scongiurare un nuovo scisma dopo quello del 1921 e per evitare che il rendimento della nazionale alle imminenti Olimpiadi ne risultasse compromesso: il CONI emanò dunque un
ordine del giorno in cui si pronunciava favorevole alle posizioni della Lega Nord. Il caso si chiuse all'assemblea generale del 9 febbraio 1924 allorquando le società federate, dando ragione alla
Lega Nord, sfiduciarono il consiglio federale e lo costrinsero a dimettersi. La Federazione venne quindi commissariata e stabilì il 17 febbraio che Rosetta andava considerato ancora un giocatore
della Pro Vercelli e che, essendogli stata revocata la tessera di calciatore, non poteva più giocare per il resto della stagione; la stessa FIGC assegnò la sconfitta a tavolino alla Juventus
nelle tre partite vinte sul campo contro Modena, Genoa e Padova, graziando però i bianconeri per le quattro partite successive in cui fu schierato Rosetta, perché avvenute dopo la sentenza del 15
dicembre e in ragione della buona fede dei bianconeri.[3] A fine stagione, i
torinesi pagarono 50 000 lire alla Pro Vercelli e Rosetta passò definitivamente ai bianconeri.[4]
Il risultato dell'affaire Rosetta fu che la Juventus si ritrovò tagliata fuori dalla corsa al titolo. Alla vigilia della sentenza conclusiva, alla quindicesima giornata (giocata il 10
febbraio 1924), bianconeri e genoani erano appaiati in vetta a quota 21 punti, staccando di due lunghezze il Livorno. La sconfitta a Novara nella giornata successiva, unita alla sentenza, fece
scivolare la Juventus al settimo posto in graduatoria, a dieci punti dalla vetta. Nonostante un calo nel finale, il Genoa riuscì a gestire l'ampio distacco su Padova, Inter e Livorno e a
qualificarsi alla finale. Tuttavia, a rimarcare l'importanza del Caso Rosetta sulle sorti del campionato, nella ipotetica classifica finale compilata senza tenere conto della sentenza del 17
febbraio i bianconeri risulterebbero in vetta al girone con un punto di vantaggio sul Grifone, sebbene non sia da escludere che la sentenza possa aver condizionato il rendimento di entrambe le
compagini (con il Genoa ormai sicuro del primo posto e la Juventus a metà classifica senza più obiettivi che potrebbero aver perso punti perché demotivate) e dunque non si possa avere la certezza
assoluta su quale delle due compagini avrebbe vinto il girone.
Girone B
L'altro raggruppamento visse invece un testa a testa fra il Bologna, il Torino e la Pro Vercelli. Il primo a balzare in vetta fu il Torino, mentre i felsinei
ebbero un inizio altalenante (5 punti nelle prime cinque giornate), ma tre sconfitte consecutive dei granata tra settima e nona giornata permisero ai leoni bianchi di Vercelli di chiudere in
vetta il girone d'andata con una lunghezza di vantaggio su Torino e Pisa e tre su Bologna, Legnano e Andrea Doria. Alla quattordicesima giornata, tuttavia, la Pro Vercelli perse sul campo del
Verona subendo il sorpasso in vetta del Torino (che tuttavia aveva disputato una partita in più). I vercellesi ebbero a questo punto un calo e, a causa di tre pareggi nelle successive quattro
partite, si fecero scavalcare anche dal Bologna proprio alla vigilia dello scontro diretto. Alla terzultima giornata i felsinei compirono l'impresa di espugnare il campo della Pro Vercelli
(inviolato in partite di campionato dal 1915) allontanando i bianchi leoni a tre punti quando mancavano solo due giornate dalla fine. Nella giornata successiva, mentre i bianchi leoni rimediarono
un'altra sconfitta abdicando da ogni velleità di rimonta, il Bologna, vittorioso sul campo dell'Andrea Doria, sorpassò in vetta il Torino, sconfitto tra le polemiche per 1-0 sul campo dello
Spezia in zona retrocessione in una partita che subì numerose interruzioni di gioco per il comportamento antisportivo del pubblico di casa. All'ultima giornata il Torino vinse lo scontro diretto
a Bologna ma furono comunque i felsinei a chiudere in vetta per un punto battendo nel recupero il Verona, raggiungendo così la loro seconda finale, dopo quella persa nel 1920-21 contro la Pro Vercelli.
Il Torino fece, allora, reclamo per ottenere il successo a tavolino nel match contro lo Spezia per le intemperanze della tifoseria avversaria, e conseguentemente il primo posto
nel girone a spese del Bologna: la Presidenza Federale, comunque, respinse il 17 maggio la richiesta dei piemontesi, confermando i risultati del campo.[5][6] Alcune testimonianze filotoriniste, invece, sostengono che a fine giugno, dopo la Finale Nord, la Federazione
avrebbe accolto un ulteriore ricorso del Torino attribuendogli d'ufficio la vittoria per la partita spezzina, senza però annullare la già disputata finale settentrionale. Questa versione dei
fatti, tuttavia, non trova alcun riscontro nelle fonti documentali dell'epoca.[7][8]
In zona retrocessione, oltre ai bolognesi della Virtus, finì la Novese: i biancoazzurri conclusero così la brevissima parabola che li aveva portati, due anni prima, alla vittoria del titolo,
sebbene nel contesto della tribolata scissione di quella stagione. Complice il blocco delle promozioni nella precedente annata, le società di Seconda Divisione erano
inoltre riuscite a strappare, insieme all'ordinaria ascesa delle due migliori classificate fra di esse, la possibilità di giocare una sorta di spareggio tra altre due società della cadetterìa e
le penultime classificate dei due gironi del massimo campionato. Novara e Spezia non ebbero comunque alcuna difficoltà a gestire avversari nettamente inferiori; l'unico dato statistico curioso da
ricordare è che gli spezzini riuscirono, per il terzo anno consecutivo, a salvarsi dalla retrocessione ricorrendo a uno spareggio, dimostrando
indubbiamente di possedere una grande saldezza di nervi, oltre che un discreto pizzico di buona sorte.
Finale
Le due squadre rossoblù si trovarono di fronte per la finale di Lega Nord il 15 giugno 1924, dopo una pausa durata tutto maggio per la partecipazione della Nazionale alle olimpiadi di Parigi 1924, sul campo del Genoa di via del Piano a Marassi. La partita fu assai tesa, dentro e fuori
dal terreno di gioco; sugli spalti scoppiarono diverse risse fra gli spettatori,[9] mentre il campo venne invaso da alcuni tifosi: uno di questi, l'ex giocatore genoano e allenatore in carica
della Cremonese, Giovanni Battista Traverso, dopo un diverbio con il giocatore del
Bologna Giuseppe
Della Valle, lo colpì con un pugno.[10] La partita si
risolse a favore dei padroni di casa solamente nel finale, grazie ad un gol di Neri, nonostante una netta supremazia di gioco da parte del Bologna.[11] Il Bologna in seguito sporse reclamo contro l'omologazione del risultato, che però venne respinto dal
direttorio della Lega Nord in data 22 giugno; il Genoa venne multato di mille lire per l'invasione di campo, mentre l'allenatore Traverso venne squalificato per quattro mesi.[12]
Il ritorno si svolse in Emilia una settimana dopo, sul campo dello Sterlino colpito da un'inarrestabile pioggia. Il Bologna, come accadde nella partita
di andata, mantenne il netto predominio della partita, ma il Genoa rispose prontamente sul campo nella prima frazione di gioco, con un gol in contropiede di Santamaria; il parziale
inviperì il pubblico bolognese.[13] Nel primo
quarto d'ora della ripresa il Bologna riuscì a pareggiare con un rigore trasformato da Pozzi,[13][14][15][16] e nei successivi trenta minuti la partita si trascinò in maniera convulsa, funestata sia dall'acquazzone che
dal comportamento turbolento dei tifosi,[13] al punto che
all'arbitro Panzeri di Milano sfuggì totalmente la situazione di mano (una cronaca del giorno dopo lo definirà «naufrago in tempesta»).[17][18] La gara fu
sospesa a pochi minuti dalla conclusione, dopo che alcuni sostenitori felsinei ebbero tentato un'altra invasione di campo, scavalcando le reti di recinzione:[19][20] in principio il direttore di gara motivò la decisione sulla base dell'impraticabilità del campo dovuta alle
cattive condizioni atmosferiche,[13] ma poi
confidò ai cronisti di aver preso tale provvedimento per le intemperanze della tifoseria di casa, e di aver assegnato il rigore del pareggio solo dopo pesanti pressioni[21][22] (nel referto del match, spiegherà testualmente di aver «speciosamente concesso il calcio di rigore
al Bologna per evitare incidenti in campo e sulle tribune»).[17][18]
La Lega
Nord non omologò il risultato (anche in seguito al reclamo del Genoa) e si riservò la decisione dopo avere interrogato il direttore di gara.[23] Il Consiglio di Lega, rilevando una differente e contraddittoria versione nel rapporto di Panzeri, in
particolare «sopra un punto di grave importanza tecnica», diede mandato alla presidenza di Lega, in unione con la commissione tecnica, di approfondire ulteriormente lo svolgimento della partita
di Bologna.[24] La vicenda si concluse con la seduta del consiglio di Lega Nord del 16 luglio, nel quale Panzeri
fornì i chiarimenti richiesti e venne applicato l'articolo 15 ai danni del Bologna, con la conseguente attribuzione della vittoria a tavolino al Genoa per 0-2 a causa di «gravi intemperanze del
pubblico». I liguri, conquistato così il titolo di campione di Lega Nord, a settembre affrontarono nella finalissima i campani del Savoia, dopo una lunga attesa per il protrarsi del campionato
meridionale.[25]
Lega Sud
Eliminatorie e semifinali
Il torneo centromeridionale fu caratterizzato da alcune discusse decisioni della Lega Sud, che ne resero infine rocambolesco l'esito. Il torneo laziale fu caratterizzato da una lotta a tre per i due posti in
palio per le semifinali tra Alba, Lazio e Fortitudo; l'Alba vinse il girone per un punto, mentre la Lazio e la Fortitudo, secondi a pari merito, dovettero spareggiare tra loro per assicurarsi la
qualificazione: prevalse la Lazio. Il girone campano fu caratterizzato dal solito dominio del Savoia di Torre Annunziata, mentre il secondo posto fu conteso tra l'Internaples e la sorpresa
Cavese: prevalsero i partenopei per un punto, a causa di una controversa decisione del Comitato Regionale che assegnò persa a tavolino alla Cavese la partita con lo Stabia finita sul campo in
parità. Infine nel girone pugliese, caratterizzato come sempre dai disordini nei derby di Bari e di Taranto, con la Lega Sud spesso costretta a farli disputare in campo neutro, si assicurarono la
qualificazione l'Audace di Taranto e l'Ideale di Bari. Il girone siciliano vide trionfare il Palermo, mentre quello marchigiano non si disputò, essendo l'Anconitana l'unica iscritta e pertanto
già qualificata di diritto alle semifinali. Queste ultime avrebbero dovuto cominciare già il 16 marzo ma furono rinviate al 27 aprile a causa dei reclami di alcune società pugliesi e romane e dei
conflitti di competenza tra Comitati Regionali, Lega Sud e FIGC. Infatti il Comitato Regionale Laziale aveva punito la Fortitudo con la sconfitta a tavolino nella partita contro l'Alba ma la
Federazione annullò tale decisione facendo ripetere la partita che fu vinta dai fortitudiani, che così agganciarono la Lazio al secondo posto rendendo necessario lo spareggio. I biancocelesti nel
frattempo sporsero reclamo chiedendo invano l'annullamento e la ripetizione della partita persa contro il Tivoli, con il risultato che lo spareggio che decretò la qualificazione della Lazio si
disputò addirittura una settimana dopo l'inizio delle semifinali.
Queste ultime, partite in ritardo, furono assai combattute. Nel girone B la favorita Alba trovò un'inattesa rivale nell'Audace di Taranto: le due squadre conclusero in testa il girone, rendendo
necessario uno spareggio per la qualificazione alla finale che vide infine prevalere i romani. Per quanto riguarda, invece, il girone A, esso fu inizialmente vinto dal Savoia, che prevalse per un
punto sulla Lazio, mentre l'Ideale di Bari concluse il girone al terzo posto con tre punti di distacco dagli oplontini. Tuttavia, l'Ideale sporse reclamo alla Lega Sud per la partita
Savoia-Ideale, in programma per il 1º giugno ma rinviata al 22 giugno, per via dell'indisponibilità del campo di gioco del Savoia: in quel giorno infatti su quel campo di gioco era in programma
una manifestazione festiva militare.[26] L'Ideale chiese che
gli fosse assegnata la vittoria a tavolino per forfait, non essendosi il Savoia impegnato a sufficienza per trovare un altro campo di gioco dove disputare la partita ed equivalendo
pertanto questa mancanza di impegno al rifiuto di scendere in campo, ma il reclamo fu respinto dalla Lega Sud; il recupero del 22 giugno fu poi vinto dal Savoia per 7-1, ma l'Ideale, ritenendo
che la partita non andasse ritenuta valida, per la mancata disputa dell'incontro del 1º giugno, sporse reclamo alla presidenza federale di Torino, rivendicando la vittoria a tavolino con le
stesse motivazioni del ricorso presentato alla Lega Sud. In attesa delle decisioni la finale d'andata Alba-Savoia, prevista per il 29 giugno, fu rinviata a data da destinarsi. A inizio luglio il
reclamo fu accolto dalla "Presidenza Federale", con la seguente motivazione:[27]
«Ritenuto quantunque non applicabile al Savoia la su accennata disposizione, nella parte che consente alle sole società marchigiane e pugliesi la semplice disposizione di un campo
di giuoco, anziché la proprietà, poteva tuttavia il Savoia chiedere, in via di eccezione di poter usufruire di altro campo se il proprio era requisito, ciò che gli venne concesso
e gli sarebbe stato facile ottenere; considerato ancora che l'Ideale non poteva essere privato del diritto di poter disputare la gara fissata comunque e su qualsiasi campo, specie
di fronte all'analoga autorizzazione della Lega Sud ed alla presenza dell'arbitro designato; che pertanto il Savoia deve imputare a propria colpa e negligenza sia il non avere
provveduto ad altro campo ottemperando alle istruzioni della Lega Sud ed alle sollecitazioni dell'Ideale, sia l'aver rifiutato di scendere in campo, cosicché deve ritenersi aver
esso disertato il campo stesso con la conseguente vittoria all'Ideale per 2 a 0; la Presidenza in accoglimento del reclamo presentato dall'Ideale, delibera di dare vinta per 2 a 0
alla reclamante ed in base ai considerandi sovra esposti, nonché per forfait del Savoia, la gara 1 giugno 1924 e dà obbligo a quest'ultima di rifondere all'Ideale l'indennizzo su
misura pari a quella corrisposta per la gara di andata; e di mandare alla Lega Sud di modificare la classifica in conseguenza e di provvedere all'ulteriore svolgimento del
campionato.»
|
La Presidenza federale assegnò, pertanto, al Savoia la sconfitta a tavolino e ordinò alla Lega Sud di riscrivere la classifica, nella quale Lazio e Ideale di Bari risultavano in vetta a pari
merito; fu quindi necessario lo spareggio tra le due formazioni, da svolgersi il 6 luglio sul campo neutro di Ancona, che vide infine prevalere la Lazio (2-1 ai tempi supplementari).[28][29] La Lazio fu pertanto ammessa alla finale contro l'Alba la cui partita di andata era in programma
per il 13 luglio; di fronte al ricorso del Savoia, tuttavia, la disputa della finale fu rinviata a data da stabilirsi una volta valutato il ricorso degli oplontini.[30] Nel frattempo il consiglio della Lega Sud rassegnò le dimissioni in segno di protesta nei confronti della
Federazione nonché per solidarietà nei confronti del Savoia, pur rimanendo in carica per il disbrigo delle pratiche ordinarie.[31] La sera del 20 luglio 1924, alla riunione della Presidenza federale svoltasi a Genova, che si protrasse fino ai
primi del mattino del giorno successivo, il reclamo del Savoia fu accolto: con il ripristino del risultato acquisito sul campo, il Savoia risultò di nuovo vincitore del girone e riottenne così il
diritto di disputare la finale di Lega Sud.[32]
Finale
Le polemiche, tuttavia, non si spensero affatto con l'esito controverso delle semifinali: nella finale d'andata del 27 luglio, il Savoia si stava imponendo sul campo albino per 2-0, allorché
l'arbitro Grossi fischiò la fine dell'incontro con cinque minuti di anticipo. Il campo fu immediatamente invaso dai tifosi albini che minacciarono l'arbitro (reo di aver concesso un rigore al
Savoia per un fallo di mano forse involontario) costringendo i carabinieri a intervenire; nel frattempo Grossi, accortosi subito dell'errore su segnalazione dei guardalinee, tentò di far
rientrare in campo le squadre per terminare la sfida, ma i giocatori dell'Alba avevano già abbandonato frettolosamente lo Stadio prima che potessero essere avvisati (secondo la cronaca del
quotidiano romano L'Epoca, invece, si rifiutarono di tornare in campo).[33][34][35] La Lega Sud accolse il reclamo albino annullando il match perché fatto terminare dall'arbitro
con troppo anticipo e facendolo ripetere come partita di ritorno. Nel frattempo, la settimana successiva, il Savoia si impose di nuovo sugli avversari per 2-0, questa volta a Torre Annunziata.
Nella ripetizione della partita di andata, disputata il 10 agosto, tuttavia prevalsero i romani per 1-0, che così pareggiarono la serie rendendo necessaria la disputa di uno spareggio in campo
neutro.[36] Tuttavia il Savoia
presentò reclamo contestando l'annullamento dell'incontro del 27 luglio. Il Consiglio Federale avrebbe dovuto decidere in merito al ricorso in occasione dell'assemblea di Torino del 24 agosto, ma
l'assenza del presidente della Lega Sud e il mancato arrivo da Roma dei documenti in possesso della Lega rese impossibile ogni decisione a proposito.
Nel frattempo la Lega Sud impose ad Alba e Savoia di recarsi comunque a Livorno il 24 agosto per disputare lo spareggio, onde evitare che l'ennesimo reclamo degli oplontini portasse alla perdita
di ulteriori domeniche, senza contare che il Genoa stesso premeva affinché si procedesse al più presto alla disputa della finalissima.[37] L'Alba, tuttavia, rifiutò di partire per Livorno non avendo ottenuto dalla Lega Sud l'anticipo dei fondi per la
trasferta, e fece pubblicare sul Messaggero del 23 agosto 1924 un annuncio con il quale avvertiva i propri soci calciatori del rinvio dello spareggio con il Savoia a data da
destinarsi per cause di forza maggiore. In realtà, nonostante tali dichiarazioni, la partita non era stata rinviata, e il 24 agosto si presentarono sul campo del Livorno sia il Savoia che
l'arbitro, il quale, dopo aver vanamente atteso per quarantacinque minuti l'eventuale arrivo degli albini, assegnò agli oplontini la vittoria a tavolino
per forfait dell'avversario. Questa decisione fu ratificata alcuni giorni dopo dalla Lega Sud che proclamò di conseguenza il Savoia campione dell'Italia
Centro-Meridionale.[38][39] Gli oplontini ottennero così l'accesso alla Finalissima per lo scudetto contro il
Genoa.
Finalissima
«Il Savoia si è rivelato come la migliore di quelle venute dal Sud a contendere il titolo alle squadre del Nord»
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(Il Mattino, 1º
settembre 1924)
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«Il trio difensivo costituisce un buon baluardo, preciso, potente, deciso. Visciano ha parato un'infinità di palloni, sfoggiando un buon senso di postazione e attanagliando
ferreamente i bolidi che gli attaccanti rossoblù gli indirizzavano. Dei due terzini, più preciso e potente Lo Bianco, più disordinato ma più irruente Nebbia. Nella linea mediana
emerse il biondo Cassese, che però, nel secondo tempo, causa una leggera distorsione, dovette passare all'ala sinistra. Tra gli avanti emersero Bobbio buon distributore e
trascinatore e la mezza sinistra Mombelli, che fu il più pericoloso tiratore di tutta la linea…»
|
(Il Corriere di Napoli, 7 settembre 1924)
|
I giornali commentano le due gare di finale
La finalissima giunse per i rossoblù dopo due mesi di pausa estiva. All'andata, a Genova, il Genoa si portò subito in vantaggio di due gol nel primo quarto d'ora della partita ma il Savoia non si arrese e
accorciò le distanze al 49' con Bobbio. Al 55' il Genoa segnò con Santamaria la rete del 3-1, risultato con cui si concluse la partita. La sfida di ritorno
si disputò allo stadio Oncino di Torre Annunziata il 7 settembre 1924. Qui il Genoa fu accolto tra l'entusiasmo generale dei tifosi, e furono
ricevuti anche dal Sindaco Francesco Galli de' Tommasi.[41] La gara di ritorno fu abbastanza equilibrata, il primo tempo finì 0-0. Nella ripresa il Genoa passò in
vantaggio con un presunto gol fantasma di Moruzzi al 71',[42][43][44][45][46] ma due minuti dopo il Savoia riacciuffò il pareggio con Mombelli. La
contesa finì 1-1 e, grazie alla vittoria per 3-1 all'andata, il Genoa vinse il proprio nono e a tutt'oggi ultimo scudetto della sua storia. Il Savoia, invece, poté vantarsi di essere la prima
squadra della Lega Sud a concludere imbattuta un match ufficiale contro un club del Nord Italia.
Lega Nord
Girone A
Squadre partecipanti
Classifica finale
Legenda:
-
Qualificato alla finale di Lega Nord.
-
Retrocesso in Seconda Divisione 1924-1925.
-
Disputa gli spareggi promozione-retrocessione con squadre di Seconda
Divisione.
Regolamento:
-
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
-
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, le squadre venivano classificate secondo il quoziente reti.
Note:
-
Virtus Bologna inizialmente retrocessa, poi condannata per illecito, radiata e disciolta.
-
Novara salvo dopo spareggi con squadre di Seconda Divisione.
Risultati
Calendario
Andata (1ª)
|
Prima giornata
|
Ritorno (12ª)
|
|
|
|
|
|
7 ott.
|
6-1
|
Genoa-Casale
|
0-0
|
6 gen.
|
2-0
|
Juventus-Inter
|
2-2
|
20 apr.
|
3-1
|
Padova-Novara
|
0-0
|
6 gen.
|
1-2
|
Virtus Bologna-Brescia
|
1-0
|
3-0
|
Modena-Livorno
|
1-3
|
1-2
|
Sampierdarenese-Alessandria
|
0-3
|
27 apr.
|
|
Andata (2ª)
|
Seconda giornata
|
Ritorno (13ª)
|
|
|
|
|
|
14 ott.
|
1-1
|
Alessandria-Genoa
|
0-2
|
27 gen.
|
0-1
|
Brescia-Padova
|
2-4
|
1-0
|
Casale-Sampierdarenese
|
0-2
|
24 dic.
|
1-1
|
Inter-Modena
|
2-1
|
14 ott.
|
3-2
|
Livorno-Juventus
|
1-1
|
24 dic.
|
2-1
|
Novara-Virtus Bologna
|
1-2
|
|
Andata (3ª)
|
Terza giornata
|
Ritorno (14ª)
|
|
|
|
|
|
21 ott.
|
4-0
|
Genoa-Novara
|
2-1
|
3 feb.
|
0-1
|
Juventus-Brescia
|
2-0
|
5-1
|
Modena-Alessandria
|
0-5
|
0-1
|
Virtus Bologna-Inter
|
0-2
|
3-0
|
Padova-Casale
|
0-1
|
0-1
|
Sampierdarenese-Livorno
|
0-2
|
|
Andata (4ª)
|
Quarta giornata
|
Ritorno (15ª)
|
|
|
|
|
|
28 ott.
|
2-3
|
Casale-Juventus
|
2-3
|
10 feb.
|
0-2
|
Inter-Genoa
|
1-5
|
27 apr.
|
1-1
|
Livorno-Padova
|
0-2
|
20 apr.
|
4-0
|
Alessandria-Virtus Bologna
|
1-0
|
10 feb.
|
0-2
|
Brescia-Sampierdarenese
|
0-1
|
2-2
|
Novara-Modena
|
2-7
|
|
Andata (5ª)
|
Quinta giornata
|
Ritorno (16ª)
|
|
|
|
|
|
4 nov.
|
0-1
|
Brescia-Genoa
|
0-5
|
17 feb.
|
2-0
|
Juventus-Novara
|
0-1
|
2-1
|
Sampierdarenese-Inter
|
0-1
|
2-0
|
Modena-Casale
|
0-1
|
2-3
|
Virtus Bologna-Livorno
|
1-4
|
1-1
|
Padova-Alessandria
|
2-2
|
|
Andata (6ª)
|
Sesta giornata
|
Ritorno (17ª)
|
|
|
|
|
|
11 nov.
|
3-1
|
Alessandria-Juventus
|
1-3
|
24 feb.
|
2-1
|
Inter-Padova
|
2-1
|
3-1
|
Livorno-Genoa
|
0-2
|
1-1
|
Brescia-Modena
|
0-2
|
4-0
|
Casale-Virtus Bologna
|
1-0
|
2-0
|
Sampierdarenese-Novara
|
1-0
|
|
Andata (7ª)
|
Settima giornata
|
Ritorno (18ª)
|
|
|
|
|
|
18 nov.
|
4-0
|
Inter-Livorno
|
0-3
|
2 mar.
|
2-3
|
Sampierdarenese-Juventus
|
1-4
|
0-1
|
Padova-Genoa
|
2-1
|
2-1
|
Modena-Virtus Bologna
|
1-1
|
4-1
|
Casale-Brescia
|
0-3
|
1-2
|
Novara-Alessandria
|
0-0
|
|
Andata (8ª)
|
Ottava giornata
|
Ritorno (19ª)
|
|
|
|
|
|
25 nov.
|
1-1
|
Alessandria-Inter
|
0-1
|
16 mar.
|
3-2
|
Livorno-Brescia
|
0-1
|
15 giu.
|
1-0
|
Casale-Novara
|
3-2
|
16 mar.
|
4-0
|
Genoa-Sampierdarenese
|
0-1
|
0-2
|
[47] Juventus-Modena
|
1-1
|
30 dic.
|
0-1
|
Virtus Bologna-Padova
|
0-3
|
|
Andata (9ª)
|
Nona giornata
|
Ritorno (20ª)
|
|
|
|
|
|
2 dic.
|
0-2
|
[47] Juventus-Genoa
|
1-1
|
23 mar.
|
1-1
|
Novara-Inter
|
1-2
|
3-1
|
Padova-Modena
|
0-0
|
4-0
|
Sampierdarenese-Virtus Bologna
|
0-2
|
0-0
|
Brescia-Alessandria
|
0-4
|
0-0
|
Livorno-Casale
|
0-2
|
|
Andata (10ª)
|
Decima giornata
|
Ritorno (21ª)
|
|
|
|
|
|
30 dic.
|
1-1
|
Brescia-Inter
|
0-3
|
30 mar.
|
9 dic.
|
5-0
|
Genoa-Virtus Bologna
|
1-1
|
2-0
|
[47] Padova-Juventus
|
0-3
|
0-1
|
Casale-Alessandria
|
1-5
|
3-0
|
Novara-Livorno
|
1-3
|
2-1
|
Modena-Sampierdarenese
|
0-1
|
|
Andata (11ª)
|
Undicesima giornata
|
Ritorno (22ª)
|
|
|
|
|
|
16 dic.
|
3-0
|
Inter-Casale
|
0-1
|
13 apr.
|
0-0
|
Modena-Genoa
|
1-4
|
0-3
|
Virtus Bologna-Juventus
|
0-1
|
0-1
|
Sampierdarenese-Padova
|
0-5
|
2-1
|
Novara-Brescia
|
1-2
|
0-1
|
Alessandria-Livorno
|
1-2
|
|
|
Statistiche
Squadre
Classifica in divenire
1ª
|
2ª
|
3ª
|
4ª
|
5ª
|
6ª
|
7ª
|
8ª
|
9ª
|
10ª
|
11ª
|
12ª
|
13ª
|
14ª
|
15ª
|
16ª
|
17ª
|
18ª
|
19ª
|
20ª
|
21ª
|
22ª
|
Rec.
|
Alessandria
|
2
|
3
|
3
|
5
|
6
|
8
|
10
|
11
|
12
|
14
|
14
|
14
|
14
|
16
|
18
|
19
|
19
|
20
|
20
|
22
|
24
|
24
|
26
|
Brescia
|
2
|
2
|
4
|
4
|
4
|
5
|
5
|
5
|
6
|
6
|
6
|
7
|
7
|
7
|
7
|
9
|
9
|
9
|
9
|
9
|
9
|
11
|
13
|
Casale
|
0
|
2
|
2
|
2
|
2
|
4
|
6
|
8
|
7
|
7
|
7
|
8
|
10
|
12
|
12
|
14
|
16
|
16
|
18
|
20
|
20
|
22
|
22
|
Genoa
|
2
|
3
|
5
|
7
|
9
|
9
|
11
|
13
|
11
|
13
|
16
|
17
|
19
|
21
|
21
|
25
|
27
|
27
|
27
|
28
|
29
|
31
|
33
|
Inter
|
0
|
2
|
4
|
4
|
4
|
4
|
6
|
7
|
8
|
8
|
10
|
12
|
14
|
16
|
16
|
18
|
20
|
20
|
22
|
24
|
26
|
26
|
27
|
Juventus
|
2
|
2
|
2
|
4
|
6
|
6
|
8
|
10
|
12
|
14
|
16
|
16
|
17
|
19
|
21
|
15
|
17
|
19
|
20
|
21
|
23
|
25
|
26
|
Livorno
|
0
|
2
|
4
|
5
|
7
|
9
|
9
|
11
|
12
|
12
|
14
|
16
|
17
|
17
|
17
|
19
|
19
|
23
|
23
|
23
|
25
|
27
|
27
|
Modena
|
2
|
2
|
4
|
5
|
7
|
8
|
10
|
10
|
10
|
12
|
13
|
14
|
14
|
16
|
18
|
20
|
21
|
22
|
22
|
23
|
23
|
23
|
23
|
Novara
|
0
|
0
|
0
|
1
|
1
|
1
|
1
|
1
|
2
|
4
|
6
|
9
|
9
|
9
|
9
|
11
|
11
|
12
|
12
|
12
|
12
|
12
|
12
|
Padova
|
2
|
4
|
6
|
7
|
8
|
8
|
8
|
8
|
10
|
10
|
12
|
15
|
17
|
17
|
17
|
20
|
20
|
22
|
24
|
25
|
25
|
27
|
29
|
Samp
|
0
|
0
|
0
|
2
|
4
|
6
|
6
|
6
|
8
|
8
|
8
|
8
|
10
|
10
|
12
|
12
|
14
|
14
|
16
|
16
|
18
|
18
|
18
|
Virtus
|
0
|
0
|
0
|
0
|
0
|
0
|
0
|
0
|
0
|
0
|
0
|
0
|
4
|
4
|
4
|
4
|
4
|
5
|
5
|
7
|
8
|
8
|
8
|
Record
- Maggior numero di vittorie: Genoa (14)
- Minor numero di sconfitte: Genoa (3)
- Miglior attacco: Genoa (50)
- Miglior difesa: Genoa (13)
- Miglior differenza reti: Genoa (37)
- Maggior numero di pareggi: Modena (7)
- Minor numero di pareggi: Sampierdarenese (0)
- Minor numero di vittorie: Virtus Bologna (3)
- Maggior numero di sconfitte: Virtus Bologna (17)
- Peggiore attacco: Virtus Bologna (13)
- Peggior difesa: Virtus Bologna (46)
- Peggior differenza reti: Virtus Bologna (-33)
- Giornata con più reti: (25) 1ª giornata
- Giornata con meno reti: (9) 12ª giornata
- Totale reti segnate: 358
Partite
- Partita con maggiore scarto di gol: (5) Genoa-Casale 6-1 e Padova-Sampierdarenese 5-0
- Partita con più reti: (7) Genoa-Casale 6-1
Girone B
Squadre partecipanti
Classifica finale
Legenda:
-
Qualificato alla finale di Lega Nord.
-
Retrocesso in Seconda Divisione 1924-1925.
-
Disputa gli spareggi promozione-retrocessione con squadre di Seconda
Divisione.
Regolamento:
-
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
-
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, le squadre venivano classificate secondo il quoziente reti.
Note:
-
Spezia salvo dopo spareggi con squadre di Seconda Divisione.
Risultati
Calendario
Andata (1ª)
|
Prima giornata
|
Ritorno (12ª)
|
|
|
|
|
|
7 ott.
|
0-3
|
Milan-Torino
|
3-3
|
6 gen.
|
1-1
|
Pisa-Legnano
|
0-3
|
2-2
|
Verona-Bologna
|
1-3
|
21 apr.
|
0-1
|
SPAL-Spezia
|
1-0
|
6 gen.
|
2-1
|
Cremonese-Pro Vercelli
|
1-4
|
21 apr.
|
1-0
|
Novese-Andrea Doria
|
0-2
|
6 gen.
|
|
Andata (2ª)
|
Seconda giornata
|
Ritorno (13ª)
|
|
|
|
|
|
14 ott.
|
2-1
|
Bologna-SPAL
|
1-0
|
27 gen.
|
2-2
|
Legnano-Milan
|
1-2
|
1-2
|
Spezia-Verona
|
2-2
|
1-1
|
Torino-Pisa
|
1-1
|
4-0
|
Andrea Doria-Cremonese
|
0-2
|
3-1
|
Pro Vercelli-Novese
|
1-1
|
|
Andata (3ª)
|
Terza giornata
|
Ritorno (14ª)
|
|
|
|
|
|
21 ott.
|
1-0
|
Milan-Bologna
|
0-4
|
3 feb.
|
1-0
|
Pisa-Pro Vercelli
|
1-4
|
1-2
|
Verona-Torino
|
1-1
|
0-1
|
Novese-Spezia
|
1-1
|
1-1
|
SPAL-Andrea Doria
|
1-0
|
21 apr.
|
0-1
|
Cremonese-Legnano
|
2-1
|
3 feb.
|
|
Andata (4ª)
|
Quarta giornata
|
Ritorno (15ª)
|
|
|
|
|
|
28 ott.
|
1-1
|
Andrea Doria-Milan
|
2-1
|
10 feb.
|
2-0
|
Bologna-Cremonese
|
0-0
|
4-0
|
Legnano-SPAL
|
1-1
|
1-4
|
Novese-Torino
|
0-5
|
3-0
|
Pro Vercelli-Verona
|
0-1
|
1-4
|
Spezia-Pisa
|
0-2
|
|
Andata (5ª)
|
Quinta giornata
|
Ritorno (16ª)
|
|
|
|
|
|
4 nov.
|
1-3
|
Milan-Pro Vercelli
|
1-2
|
17 feb.
|
2-1
|
Pisa-Bologna
|
0-5
|
1-2
|
SPAL-Torino
|
1-3
|
2-2
|
Verona-Andrea Doria
|
2-4
|
3-1
|
Cremonese-Spezia
|
0-1
|
1-1
|
Novese-Legnano
|
0-1
|
|
Andata (6ª)
|
Sesta giornata
|
Ritorno (17ª)
|
|
|
|
|
|
11 nov.
|
1-1
|
Andrea Doria-Pisa
|
2-2
|
24 feb.
|
2-0
|
Bologna-Novese
|
1-0
|
1-0
|
Legnano-Verona
|
1-3
|
6-0
|
Pro Vercelli-SPAL
|
4-4
|
2-1
|
Spezia-Milan
|
1-3
|
4-1
|
Torino-Cremonese
|
0-0
|
|
Andata (7ª)
|
Settima giornata
|
Ritorno (18ª)
|
|
|
|
|
|
18 nov.
|
3-2
|
Bologna-Legnano
|
1-1
|
2 mar.
|
3-0
|
Novese-Verona
|
2-5
|
2-2
|
Pisa-Milan
|
1-5
|
1-2
|
Torino-Pro Vercelli
|
0-0
|
1-0
|
Andrea Doria-Spezia
|
0-1
|
1-1
|
Cremonese-SPAL
|
1-2
|
|
Andata (8ª)
|
Ottava giornata
|
Ritorno (19ª)
|
|
|
|
|
|
25 nov.
|
3-1
|
Legnano-Torino
|
0-1
|
16 mar.
|
0-1
|
Milan-Cremonese
|
1-4
|
0-0
|
Spezia-Bologna
|
0-5
|
2-1
|
Verona-Pisa
|
1-1
|
2-2
|
Pro Vercelli-Andrea Doria
|
1-1
|
2-0
|
SPAL-Novese
|
1-2
|
|
Andata (9ª)
|
Nona giornata
|
Ritorno (20ª)
|
|
|
|
|
|
2 dic.
|
2-1
|
Andrea Doria-Torino
|
1-3
|
23 mar.
|
3-3
|
Bologna-Pro Vercelli
|
1-0
|
1-1
|
Cremonese-Verona
|
0-2
|
2-2
|
Novese-Pisa
|
0-1
|
1-1
|
SPAL-Milan
|
4-3
|
2-0
|
Legnano-Spezia
|
0-1
|
|
Andata (10ª)
|
Decima giornata
|
Ritorno (21ª)
|
|
|
|
|
|
9 dic.
|
3-0
|
Bologna-Andrea Doria
|
1-0
|
30 mar.
|
2-1
|
Milan-Verona
|
1-5
|
2-1
|
Torino-Spezia
|
0-1
|
|
2-1
|
Pisa-SPAL
|
0-1
|
2-1
|
Cremonese-Novese[49]
|
0-2
|
1-0
|
Pro Vercelli-Legnano
|
0-1
|
|
Andata (11ª)
|
Undicesima giornata
|
Ritorno (22ª)
|
|
|
|
|
|
16 dic.
|
1-2
|
Novese-Milan
|
0-5
|
13 apr.
|
2-1
|
Pisa-Cremonese
|
0-2
|
4-1
|
Torino-Bologna
|
1-0
|
8-1
|
Verona-SPAL
|
1-1
|
0-2
|
Spezia-Pro Vercelli
|
0-4
|
4-0
|
Andrea Doria-Legnano[49]
|
2-0
|
|
|
Statistiche
Squadre
Classifica in divenire
1ª
|
2ª
|
3ª
|
4ª
|
5ª
|
6ª
|
7ª
|
8ª
|
9ª
|
10ª
|
11ª
|
12ª
|
13ª
|
14ª
|
15ª
|
16ª
|
17ª
|
18ª
|
19ª
|
20ª
|
21ª
|
22ª
|
Rec.
|
Andrea Doria
|
0
|
2
|
3
|
4
|
5
|
6
|
8
|
9
|
11
|
11
|
13
|
13
|
13
|
15
|
17
|
19
|
20
|
20
|
19
|
19
|
19
|
19
|
21
|
Bologna
|
1
|
3
|
3
|
5
|
5
|
7
|
9
|
10
|
11
|
13
|
13
|
13
|
15
|
17
|
18
|
20
|
22
|
23
|
25
|
27
|
29
|
29
|
31
|
Cremonese
|
2
|
2
|
2
|
2
|
4
|
4
|
5
|
7
|
8
|
10
|
10
|
10
|
12
|
14
|
15
|
15
|
16
|
16
|
18
|
18
|
20
|
22
|
20
|
Legnano
|
1
|
2
|
4
|
6
|
7
|
9
|
9
|
11
|
13
|
13
|
13
|
15
|
15
|
15
|
16
|
18
|
18
|
19
|
19
|
19
|
21
|
23
|
21
|
Milan
|
0
|
1
|
3
|
4
|
4
|
4
|
5
|
5
|
6
|
8
|
10
|
11
|
13
|
13
|
13
|
13
|
15
|
17
|
17
|
17
|
17
|
19
|
19
|
Novese
|
2
|
2
|
2
|
2
|
3
|
3
|
5
|
5
|
6
|
6
|
6
|
8
|
9
|
10
|
10
|
10
|
10
|
10
|
12
|
12
|
12
|
12
|
14
|
Pisa
|
1
|
2
|
4
|
6
|
8
|
9
|
10
|
10
|
11
|
13
|
15
|
15
|
16
|
16
|
18
|
18
|
19
|
19
|
20
|
22
|
22
|
22
|
22
|
Pro Vercelli
|
0
|
2
|
2
|
4
|
6
|
8
|
10
|
11
|
12
|
14
|
16
|
16
|
17
|
19
|
19
|
21
|
22
|
23
|
24
|
24
|
24
|
26
|
28
|
Spal
|
0
|
0
|
1
|
1
|
1
|
1
|
2
|
4
|
5
|
5
|
5
|
7
|
7
|
7
|
8
|
8
|
9
|
11
|
11
|
13
|
15
|
16
|
18
|
Spezia
|
2
|
2
|
4
|
4
|
4
|
6
|
6
|
7
|
7
|
7
|
7
|
7
|
8
|
9
|
9
|
11
|
11
|
13
|
13
|
15
|
17
|
17
|
17
|
Torino
|
2
|
3
|
5
|
7
|
9
|
11
|
11
|
11
|
11
|
13
|
15
|
16
|
17
|
18
|
20
|
22
|
23
|
24
|
26
|
28
|
28
|
30
|
30
|
Verona
|
1
|
3
|
3
|
3
|
4
|
4
|
4
|
6
|
7
|
7
|
9
|
9
|
10
|
11
|
13
|
13
|
15
|
17
|
18
|
20
|
22
|
23
|
23
|
Finali di Lega
Genoa campione della Lega Nord e ammesso alla finalissima.
Qualificazioni interdivisionali
Classifica finale
|
1.
|
Spezia
|
10
|
6
|
4
|
2
|
0
|
10
|
3
|
+7
|
|
2.
|
Novara
|
8
|
6
|
3
|
2
|
1
|
14
|
3
|
+11
|
|
3.
|
Olympia Fiume
|
5
|
6
|
2
|
1
|
3
|
7
|
11
|
-4
|
|
4.
|
Sestrese
|
1
|
6
|
0
|
1
|
5
|
4
|
18
|
-14
|
Legenda:
-
Qualificato ai gironi della Lega Nord.
Regolamento:
-
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
Risultati
Tabellone
|
NOV
|
FIU
|
SES
|
SPE
|
Novara
|
––––
|
3-1
|
6-0
|
1-1
|
Fiume
|
1-0
|
––––
|
1-0
|
1-3
|
Sestrese
|
0-4
|
3-3
|
––––
|
1-2
|
Spezia
|
0-0
|
2-0
|
2-0
|
––––
|
Calendario
andata (1ª)
|
Prima giornata
|
ritorno (4ª)
|
|
|
|
|
|
3 ago.
|
2-0
|
Spezia-Sestrese
|
2-1
|
24 ago.
|
1-0
|
Olympia-Novara
|
1-3
|
andata (2ª)
|
Seconda giornata
|
ritorno (5ª)
|
|
|
|
|
|
10 ago.
|
1-1
|
Novara-Spezia
|
0-0
|
31 ago.
|
3-3
|
Sestrese-Olympia
|
0-1
|
|
andata (3ª)
|
Terza giornata
|
andata (6ª)
|
|
|
|
|
|
17 ago.
|
0-4
|
Sestrese-Novara
|
0-6
|
7 set.
|
2-0
|
Spezia-Olympia
|
3-1
|
|
|
Lega Sud
Gironi regionali di qualificazione
Sezione marchigiana
Verdetti
Anconitana qualificata alle semifinali della Lega Sud in quanto unica iscritta.
Sezione campana
Squadre partecipanti
Classifica finale
Legenda:
-
Qualificato alle semifinali di Lega Sud.
-
Retrocesso in Seconda Divisione 1924-1925.
Regolamento:
-
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
-
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, le squadre venivano classificate secondo il quoziente reti.
Note:
-
La Salernitanaudax fu poi riammessa.
NOTA: I risultati degli scontri tra Salernitanaudax e Stabia sono oggetto di controversia: i quotidiani dell'epoca, nonché le ricostruzioni degli storici della Salernitana, riferiscono
che essi furono cambiati a tavolino, mentre altre ricostruzioni (ad esempio quella del sito RSSSF) riportano i risultati sul campo attribuendo a Salernitanaudax e Stabia rispettivamente due e
sei punti in classifica. La versione più attendibile è quella delle sconfitte a tavolino, confermata dai comunicati ufficiali del Comitato Regionale Campano pubblicati sui giornali
dell'epoca, nonché da un articolo del quotidiano La Basilicata in cui viene precisato che la Salernitana e lo Stabia chiusero il campionato con rispettivamente tre e cinque
punti.
Risultati
Calendario
Andata (1ª)
|
Prima giornata
|
Ritorno (6ª)
|
|
|
|
|
|
27 gen.
|
1-3
|
[51]Bagnolese-Internaples
|
1-1
|
17 feb.
|
28 ott.
|
5-1
|
Savoia-Salernitanaudax
|
1-0
|
27 gen.
|
1-4
|
Stabia-Cavese[52]
|
2-0
|
|
Andata (2ª)
|
Seconda giornata
|
Ritorno (7ª)
|
|
|
|
|
|
4 nov.
|
1-5
|
Salernitanaudax-Internaples
|
0-5
|
9 dic.
|
2-1
|
Savoia-Cavese
|
3-0
|
0-2
|
[53]Stabia-Bagnolese
|
0-2
|
|
Andata (3ª)
|
Terza giornata
|
Ritorno (8ª)
|
|
|
|
|
|
11 nov.
|
5-2
|
Cavese-Salernitanaudax
|
1-0
|
16 dic.
|
2-0
|
Internaples-Stabia[54]
|
2-0
|
3-0
|
Savoia-Bagnolese
|
1-0
|
|
Andata (4ª)
|
Quarta giornata
|
Ritorno (9ª)
|
|
|
|
|
|
18 nov.
|
1-1
|
Cavese-Internaples
|
1-0
|
13 gen.
|
3 feb.
|
0-2
|
[55]Salernitanaudax-Bagnolese
|
0-0
|
18 nov.
|
0-0
|
Stabia-Savoia
|
0-2
|
2 mar.
|
|
Andata (5ª)
|
Quinta giornata
|
Ritorno (10ª)
|
|
|
|
|
|
25 nov.
|
3-1
|
Bagnolese-Cavese
|
1-3
|
24 feb.
|
0-1
|
[56]Internaples-Savoia
|
0-3
|
3 feb.
|
2-0
|
[57]Stabia-Salernitanaudax[58]
|
0-2
|
13 apr.
|
|
|
Tabellone
|
BAG
|
CAV
|
INT
|
SAL
|
SAV
|
STA
|
Bagnolese
|
––––
|
3-1
|
1-3
|
0-0
|
0-1
|
2-0
|
Cavese
|
3-1
|
––––
|
1-1
|
5-2
|
0-3
|
0-2
|
Internaples
|
1-1
|
0-1
|
––––
|
5-0
|
0-1
|
2-0
|
Salernitanaudax
|
0-2
|
0-1
|
1-5
|
––––
|
0-1
|
2-0
|
Savoia
|
3-0
|
2-1
|
3-0
|
5-1
|
––––
|
2-0
|
Stabia
|
0-2
|
1-4
|
0-2
|
2-0
|
0-0
|
––––
|
Sezione laziale
Squadre partecipanti
Classifica finale
Legenda:
-
Qualificato alle semifinali di Lega Sud.
-
Retrocesso in Seconda Divisione 1924-1925.
Regolamento:
-
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
-
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, le squadre venivano classificate secondo il quoziente reti.
Note:
-
Lazio ammessa alle semifinali dopo spareggio: a Roma, 4 maggio 1924, Lazio-Fortitudo 2-0.
Risultati
Calendario
Andata (1ª)
|
Prima giornata
|
Ritorno (6ª)
|
|
|
|
|
|
7 ott.
|
0-3
|
Fortitudo-Lazio
|
0-1
|
11 nov.
|
1-4
|
Juventus Audax-Romana
|
0-1
|
17 feb.
|
4-0
|
[59] Alba-Tivoli[60]
|
2-0
|
9 mar.
|
|
Andata (2ª)
|
Seconda giornata
|
Ritorno (7ª)
|
|
|
|
|
|
14 ott.
|
2-6
|
Juventus Audax-Alba
|
0-2
|
18 nov.
|
1-0
|
Fortitudo-Tivoli
|
4-0
|
24 feb.
|
5-0
|
Lazio-Romana
|
7-1
|
18 nov.
|
|
Andata (3ª)
|
Terza giornata
|
Ritorno (8ª)
|
|
|
|
|
|
21 ott.
|
1-0
|
Fortitudo-Juventus Audax
|
5-0
|
25 nov.
|
27 gen.
|
2-1
|
Tivoli-Lazio
|
1-4
|
21 ott.
|
0-4
|
Romana-Alba
|
0-2
|
|
Andata (4ª)
|
Quarta giornata
|
Ritorno (9ª)
|
|
|
|
|
|
28 ott.
|
0-2
|
[61] Romana-Fortitudo[62]
|
0-4
|
27 gen.
|
4-0
|
Tivoli-Juventus Audax
|
2-0
|
3 feb.
|
16 dic.
|
2-4
|
Lazio-Alba
|
2-2
|
2 dic.
|
|
Andata (5ª)
|
Quinta giornata
|
Ritorno (10ª)
|
|
|
|
|
|
4 nov.
|
0-6
|
Juventus Audax-Lazio
|
1-8
|
9 dic.
|
1-1
|
Alba-Fortitudo
|
0-2
|
16 mar.
|
6-1
|
Tivoli-Romana
|
2-3
|
2 mar.
|
|
|
Sezione pugliese
Squadre partecipanti
Classifica finale
Legenda:
-
Qualificato alle semifinali di Lega Sud.
-
Retrocesso in Seconda Divisione 1924-1925.
Regolamento:
-
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
-
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, le squadre venivano classificate secondo il quoziente reti.
Note:
-
Il Foggia iniziò a disputare gli spareggi interdivisionali con la prima classificata della Seconda Divisione pugliese, ma gli spareggi furono invalidati e fu
quindi retrocesso.
Spareggi interdivisionali
Nell'agosto 1924 il Comitato Regionale Pugliese stabilì che il campione regionale di Seconda Divisione, il Bari, non sarebbe stato promosso direttamente in Prima Divisione, ma avrebbe dovuto
disputare uno spareggio di qualificazione pre-campionato con l'ultima classificata della Prima Divisione, il Foggia.
Tuttavia, in seguito alle proteste del Bari, che rivendicava la promozione diretta (sulla base del regolamento di inizio campionato), gli spareggi furono annullati mentre erano in corso, e il
Bari fu promosso direttamente in Prima Divisione, mentre il Foggia retrocedette direttamente in Seconda.
Risultati
Calendario
Andata (1ª)
|
Prima giornata
|
Ritorno (6ª)
|
|
|
|
|
|
11 nov.
|
1-0
|
Audace-Liberty
|
0-0
|
16 dic.
|
1-0
|
Enotria-Foggia
|
1-1
|
3-0
|
Ideale-Pro Italia[63]
|
2-0
|
|
Andata (2ª)
|
Seconda giornata
|
Ritorno (7ª)
|
|
|
|
|
|
18 nov.
|
4-1
|
Audace-Enotria
|
0-2
|
23 dic.
|
0-2
|
Foggia-Ideale
|
0-5
|
10 feb.
|
2-0
|
[64] Liberty-Pro Italia[65]
|
0-3
|
|
Andata (3ª)
|
Terza giornata
|
Ritorno (8ª)
|
|
|
|
|
|
25 nov.
|
1-0
|
Enotria-Ideale
|
0-1
|
30 dic.
|
2-0
|
Liberty-Foggia[65]
|
2-1
|
17 feb.
|
0-2
|
[66] Pro Italia-Audace[65]
|
0-1
|
|
Andata (4ª)
|
Quarta giornata
|
Ritorno (9ª)
|
|
|
|
|
|
2 dic.
|
1-1
|
Enotria-Liberty
|
1-3
|
6 gen.
|
1-1
|
Ideale-Audace
|
0-2
|
27 gen.
|
2-0
|
[65] Pro Italia-Foggia
|
2-1
|
|
Andata (5ª)
|
Quinta giornata
|
Ritorno (10ª)
|
|
|
|
|
|
9 dic.
|
0-2
|
Foggia-Audace
|
0-3
|
13 gen.
|
1-3
|
Liberty-Ideale
|
1-3
|
0-2
|
[67] Pro Italia-Enotria[65]
|
1-0
|
24 feb.
|
|
|
Sezione siciliana
Squadre partecipanti
Classifica finale
Legenda:
-
Qualificato alle semifinali di Lega Sud.
Regolamento:
-
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
-
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, le squadre venivano classificate secondo il quoziente reti.
Note:
-
Il Palermo si qualificò alle semifinali dopo aver giocato uno spareggio con l'ex aequo Messina.
Risultati
Calendario
|
Risultati, andata e ritorno
|
|
Città e data
|
|
Palermo
|
2 - 1
|
Messina
|
Palermo, 17 febbraio 1924
|
|
Messina
|
1 - 0
|
Palermo
|
Messina, 24 febbraio 1924
|
|
|
|
|
|
|
Spareggio
|
Spareggio
|
|
Città e data
|
|
Messina
|
2 - 3
|
Palermo
|
Messina, 9 marzo 1924
|
|
|
|
|
|
|
Semifinali interregionali
Girone A
Classifica finale
Legenda:
-
Qualificato alle finali di Lega Sud.
Regolamento:
-
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
-
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, le squadre venivano classificate secondo il quoziente reti.
Nota: in seguito a un doppio reclamo dell'Ideale, la Presidenza Federale diede inizialmente la sconfitta a tavolino al Savoia per il rinvio del match dell'ultima giornata con i baresi
dal 1º al 22 giugno, declassando gli oplontini al terzo posto del girone. Lo spareggio per il primo posto fra Lazio e Ideale (2-1 dts) fu poi invalidato dalla stessa Federazione in seguito
all'accoglimento del ricorso del Savoia, il quale riottenne definitivamente la prima posizione in graduatoria e la qualificazione alla finale Centrosud.
Risultati
Calendario
Andata (1ª)
|
Prima giornata
|
Ritorno (4ª)
|
|
|
|
|
|
8 giu.
|
3-2
|
Ideale-Lazio
|
1-6
|
18 mag.
|
27 apr.
|
5-0
|
Savoia-Anconitana
|
1-0
|
|
Andata (2ª)
|
Seconda giornata
|
Ritorno (5ª)
|
|
|
|
|
|
4 mag.
|
1-0
|
Anconitana-Ideale
|
1-5
|
25 mag.
|
25 mag.
|
1-3
|
Savoia-Lazio
|
2-2
|
15 giu.
|
|
Andata (3ª)
|
Terza giornata
|
Ritorno (6ª)
|
|
|
|
|
|
11 mag.
|
1-1
|
Ideale-Savoia
|
1-7
|
22 giu.
|
3-1
|
Lazio-Anconitana
|
0-1
|
1 giu.
|
|
|
Girone B
Classifica finale
Legenda:
-
Qualificato alle finali di Lega Sud.
Regolamento:
-
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
-
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, le squadre venivano classificate secondo il quoziente reti.
Note:
-
Alba Roma ammessa alla finale Lega Sud dopo spareggio: a Napoli, 15 giugno 1924, Alba Roma-Audace Taranto 2-0.
Risultati
Calendario
Andata (1ª)
|
Prima giornata
|
Ritorno (4ª)
|
|
|
|
|
|
8 giu.
|
2-0
|
Alba-Internaples
|
2-2
|
18 mag.
|
27 apr.
|
2-2
|
Audace-Palermo
|
3-2
|
|
Andata (2ª)
|
Seconda giornata
|
Ritorno (5ª)
|
|
|
|
|
|
4 mag.
|
3-2
|
Audace-Alba
|
1-1
|
25 mag.
|
1-1
|
Internaples-Palermo
|
1-1
|
|
Andata (3ª)
|
Terza giornata
|
Ritorno (6ª)
|
|
|
|
|
|
11 mag.
|
3-2
|
Internaples-Audace
|
0-1
|
1 giu.
|
2-4
|
Palermo-Alba
|
1-5
|
|
|
Finale di Lega
|
Risultati
|
|
Luogo e data
|
Savoia
|
2-0
|
Alba
|
Livorno, 2 agosto 1924
|
|
Nota: la gara d'andata si disputò a Roma il 27 luglio e finì 2-0 per il Savoia, tuttavia la Federazione accolse il ricorso dell'Alba annullando il risultato della gara (in
quanto l'arbitro aveva fischiato la fine dell'incontro troppo in anticipo invalidandola) e facendola ripetere. La gara d'andata fu ripetuta il 10 agosto e fu vinta dall'Alba.
Savoia campione della Lega Sud e ammesso alla finalissima.
Finalissima
|
Genoa campione d'Italia 1923-1924
|
Squadra campione
formazione tipo (2-3-5)
|
Giocatori (ruolo)
|
|
Classifica marcatori