25-Prima Divisione 1924-1925

Prima Divisione 1924-1925
Competizione Prima Divisione
Sport Football pictogram.svg Calcio
Edizione 25ª
Organizzatore Lega Nord + Lega Sud
Date dal 5 ottobre 1924
al 30 agosto 1925
Luogo Italia Italia
Partecipanti 25 (Lega Nord)
18 (Lega Sud)
43 (totale)
Formula gironi+finale e finalissima
Risultati
Vincitore Bologna
(1º titolo)
Retrocessioni Lega Nord
Spezia
Derthona
SPAL
Lega Sud
(le squadre scritte in corsivo sono poi state riammesse)
Pro Roma
Tarantina
FBC Bari
Statistiche
Miglior marcatore Italia Mario Magnozzi (19)
Bologna 1924-25.jpg
Il Bologna per la prima volta campione d'Italia
Cronologia della competizione
Left arrow.svg 1923-1924 1925-1926 Right arrow.svg

La Prima Divisione 1924-1925 è stata la 25ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio, disputato tra il 5 ottobre 1924 e il 23 agosto 1925 e concluso con la vittoria del Bologna, al suo primo titolo.

Stagione

Formula

Il campionato della Lega Nord era strutturato su due gironi interregionali, uno da 12 e uno da 13 squadre, quest'ultimo in sovrannumero per il ripescaggio dalla Seconda Divisione del Mantova, avvenuto a titolo risarcitorio dopo la confessione dell'arbitro che aveva diretto i virgiliani nella decisiva ultima giornata del torneo del 1922-1923: il fischietto ammise di essersi fatto corrompere per permettere la salvezza della Virtus Bologna a discapito dei mantovani. Le prime classificate accedono alla finale, mentre le ultime e le penultime del gruppo B vengono retrocesse; inoltre le undicesime classificate avrebbero dovuto disputare spareggi interdivisionali contro la terza e la quarta classificata del girone finale di Seconda Divisione, ma poi tali sfide non si svolsero per rinuncia dei club cadetti. Le due finaliste si sfidano in andata e ritorno, e la vincitrice ratifica il titolo in una finalissima contro il campione della Lega Sud, anch'essa a doppio turno.

Il torneo meridionale si organizzava in prima istanza sui campionati regionali di LazioCampaniaPuglia e Sicilia (a partire da questa stagione gestiti direttamente dalla Lega Sud e non più dai Comitati Regionali). Alla fase nazionale accedevano i campioni regionali, le seconde classificate dei tornei laziale, campano e pugliese, e l'Anconitana, unica iscritta nelle Marche; per quanto riguarda le retrocessioni, onde ridurre i quadri (premessa fondamentale per l'eventuale adozione del sistema interregionale, con conseguente abolizione delle eliminatorie regionali, a partire dalla stagione 1925-1926), fu stabilito che le squadre classificate oltre il quarto posto sarebbero retrocesse direttamente, mentre la quarta avrebbe dovuto disputare uno spareggio di qualificazione con il corrispettivo campione regionale di Seconda Divisione, accelerando il tutto tramite un immediato blocco dei ripescaggi. Le semifinali della Lega Sud erano dunque strutturate su due gironi da quattro squadre, le cui vincitrici si affrontavano in finale per il titolo meridionale.

Avvenimenti

Lega Nord

La fase a gironi

I giocatori del Genoa, campioni uscenti, sono stati i primi a potersi fregiare sulle maglie di un nuovo distintivo appena creato: lo scudetto tricolore.

Il cammino del Genoa, campione uscente con lo scudetto sul petto, fu altalenante a causa dell'alta età media dei calciatori e di un mediocre rendimento in trasferta (cinque sconfitte su undici). Ad approfittarne fu il Modena, che comandò per lunghi tratti il girone A: a due turni dal termine gli emiliani sopravanzavano di due punti il Casale e di quattro il Genoa; il "Grifone", però, doveva disputare altre due partite che erano state posticipate. Due vittorie avrebbero, pertanto, garantito ai gialloblù la vittoria del girone oppure lo spareggio con i rossoblù per il primo posto in caso di pari merito; le speranze di successo dei nerostellati, al contrario, erano più ridotte. Alla penultima giornata, tuttavia, i modenesi crollarono in trasferta contro il Brescia lottante per non retrocedere, e i genovesi, i quali beneficiarono anche del rinvio dell'ultimo incontro, li scavalcarono in graduatoria per un solo punto, agguantando in extremis la qualificazione alla finale di Lega, grazie a due successi e un pari nei tre match di recupero contro squadre che non avevano più nulla da chiedere al campionato; il Casale, invece, dovette accontentarsi della terza piazza.

L'esito del girone fu accompagnato da polemiche: secondo gli emiliani, infatti, le motivazioni che concessero al Genoa di poter posticipare le tre partite sarebbero state molto discutibili. La prima sfida a essere posticipata fu quella contro il Pisa del 29 marzo, ufficialmente per allagamento del campo, ma le due squadre (che all'epoca erano appaiate in vetta a 23 punti) disputarono comunque per il pubblico pagante un incontro amichevole; la successiva del 5 aprile, contro il Torino, fu rimandata per dispensa della Lega Nord perché il Genoa potesse giocare in amichevole contro il Nacional di Montevideo; la terza contro lo Spezia, all'ultima giornata (26 aprile), fu spostata per ragioni di ordine pubblico con ordinanza prefettizia, per la supposta presenza sugli spalti del Picco di alcuni sostenitori del Modena venuti a controllare la regolarità della partita, con il conseguente pericolo di incidenti.[1]

Nell'altro raggruppamento i protagonisti furono gli emiliani del Bologna e le due squadre che rappresentavano il passato e il futuro del calcio piemontese, ovvero la Pro Vercelli e la Juventus, con quest'ultima assetata di rivincite dopo essersi vista compromessa la stagione precedente per colpa del caso Rosetta. In particolare il duello fra rossoblù e bianconeri fu molto appassionante, con sorpassi reciproci in vetta alla classifica. La Juventus sembrò portarsi in vantaggio battendo i rivali a Torino, ma fu ripresa alla fine dell'andata e poi ancora scavalcata quando gli emiliani si vendicarono a Bologna. Infine, i bianconeri fallirono l'ultima occasione per il controsorpasso quando, a cinque giornate dal termine, non seppero approfittare della sconfitta rimediata dai bolognesi ad Alessandria, andando a perdere contro i terzi incomodi vercellesi. Per quanto riguarda i bianchi leoni, essi ebbero un rendimento casalingo eccellente (12 vittorie su 12), ma chiusero al secondo posto a pari merito con gli juventini e staccati di due punti dai felsinei a causa dei troppi passi falsi in trasferta.

Nel frattempo, nella zona retrocessione del gruppo A finì lo Spezia, che non riuscì a ripetere le rocambolesche salvezze dei tre anni passati, mentre in quello B la discesa nella serie inferiore toccò alla piccola formazione piemontese del Derthona e alla SPAL, quest'ultima condannata da uno spareggio estivo perso contro il Mantova. Le undicesime classificate di entrambi i raggruppamenti, rispettivamente Legnano e Mantova, avrebbero inoltre dovuto disputare degli spareggi interdivisionali contro la terza e la quarta classificata del girone finale di Seconda Divisione, Novese e Como, ma i match non si disputarono a causa della rinuncia delle due squadre cadette.

Le controverse "cinque finali"

Bologna-Genoa 1-2, 24 maggio 1925, stadio Sterlino, finale Lega Nord.

Genoa e Bologna si ritrovarono avversarie per la finale di Lega Nord a distanza di un anno, quando erano stati i liguri a trionfare al termine di doppio confronto funestato da invasioni di campo, risse che coinvolsero sia spettatori che calciatori e controversie arbitrali. Le due formazioni rossoblù si affrontarono per la sfida d'andata allo Sterlino di Bologna, il 24 maggio 1925: il Genoa prevalse grazie ai gol dell'ex Cesare Alberti e di Edoardo Catto nel secondo tempo; Angelo Schiavio insaccò la rete della bandiera per i petroniani. Il 31 maggio, però, a Marassi fu il Bologna a portarsi in vantaggio nella prima frazione con un gol di Giuseppe Muzzioli su assist di Schiavio; nella successiva metà di gioco Emilio Santamaria realizzò il pareggio, ma il Genoa, anziché amministrare il risultato, continuò a gettarsi all'attacco per cercare la vittoria, e così facendo si scoprì e subì la rete della sconfitta da Giuseppe Della Valle a sette minuti dallo scadere. Dopo la partita si verificarono problemi di ordine pubblico e un tentativo di aggressione da parte della tifoseria genoana verso il direttore di gara Achille Gama.[2]

Fu quindi necessario uno spareggio, fissato il 7 giugno a Milano. Poiché l'enorme folla di sostenitori accorsa presso l'impianto di Viale Lombardia del Milan finì per accalcarsi ai margini del campo, l'arbitro Giovanni Mauro comunicò al presidente di Lega Enrico Olivetti di non reputare regolari le condizioni di gioco, e solo l'insistenza di quest'ultimo lo persuase a dare il via alla sfida.[3][4][5][6] Il Genoa si portò in doppio vantaggio con Daniele Moruzzi e Alberti e gli entusiasti tifosi liguri invasero più volte il terreno; ciò nonostante, la partita continuò senza incidenti fino al sedicesimo della ripresa, quando una conclusione del bolognese Muzzioli entrò nello specchio difeso da Giovanni De Prà in maniera apparentemente anomala: l'arbitro, infatti, non diede il gol al Bologna, bensì un corner, ritenendo che il portiere genoano avesse in realtà deviato il tiro fuori dal rettangolo di gara

Genoa-Bologna 2-2, 7 giugno 1925: l'entrata in campo dei genoani in occasione del primo spareggio della finale di Lega Nord.

Le cronache giornalistiche si divisero in merito all'effettiva dinamica dell'evento: alcune perorarono la legittimità del gol, altre ritennero che gli spettatori accalcati ai lati del terreno avessero inficiato la regolarità dell'azione. Fatto sta che la decisione di Mauro scatenò il caos: numerosi sostenitori bolognesi entrarono in campo accerchiando il direttore di gara e reclamando minacciosamente la concessione della marcatura di Muzzioli. L'impasse durò circa un quarto d'ora: Mauro, dopo aver cercato di interrompere definitivamente la partita dandosi alla fuga, rinunciò a tale intendimento in seguito a un tentativo di violenza da parte di un tifoso nonché per richiesta della dirigenza FIGC; infine, consultatosi con i guardalinee, egli stabilì di assegnare la rete, pur non reputandola valida, per placare il pubblico emiliano e di completare la conduzione dell'incontro.[9][10][11][12][13][14][15][16][17]

La partita riprese e, a otto minuti dalla fine, il Bologna realizzò il pareggio con Alberto Pozzi;[18] i tempi regolamentari si conclusero in parità.[9] A quel punto, però, il Genoa si rifiutò di disputare i tempi supplementari e fece ricorso per ottenere il successo a tavolino, sulla base della forzata concessione del gol fantasma di Muzzioli; in risposta a tale atto, il Bologna chiese a sua volta la vittoria d'ufficio proprio per la mancata disputa dei supplementari.[19][20][21] Il post-gara fu macchiato anche da un episodio increscioso: presso la Stazione di Milano Centrale, mentre le tifoserie si apprestavano a lasciare la Lombardia via treno, i sostenitori emiliani aggredirono quelli liguri provocando una rissa.[22][23]

La querelle, tuttavia, fu risolta con una soluzione controversa. Giovanni Mauro aveva messo a referto la pregiudiziale sull'ordine pubblico notificata alla Federazione in occasione della sfida, e la ribadì durante la riunione fiume del Consiglio di Lega Nord tenutasi fra il 20 e il 21 giugno;[3] sebbene il regolamento non prevedesse l'annullamento retroattivo dell'intera partita sulla base della contestazione avanzata dall'arbitro (della quale né l'una né l'altra compagine era stata peraltro informata), e perciò obbligasse de facto l'organo a dare ragione a una delle due squadre,[24][25][26] la Lega decise di non omologare il match e respinse sia la richiesta genoana che quella bolognese, decretando la ripetizione dello spareggio.[27] In più, il Consiglio Federale del 27 giugno multò i campioni in carica per non aver proseguito l'incontro ai supplementari

La Stazione di Torino Porta Nuova, teatro dello scontro fra le due tifoserie rossoblù che valse a questo campionato il soprannome di Scudetto delle pistole

Il 5 luglio si tenne a Torino, sul campo della Juventus, il secondo spareggio. Nel capoluogo piemontese, in uno stadio praticamente militarizzato, fu il Bologna a portarsi immediatamente in vantaggio con Schiavio, ma il Genoa riuscì a pareggiare con Catto: la sfida si chiuse sull'1-1 dopo i tempi supplementari. Avvenne, però, un grave fatto di cronaca nera alla stazione di Porta Nuova, quando s’incrociarono i due treni speciali gestiti dalle società che riportavano a casa le rispettive tifoserie: durante lo scontro che ne seguì, dal convoglio bolognese partirono una ventina di colpi di rivoltella contro i sostenitori genoani, causando due feriti.

Fra i due club scoppiò una bagarre a suon di insulti reciproci: in principio la FIGC si limitò a esprimere la propria solidarietà nei confronti del Genoa e invitò il Bologna a individuare i responsabili del misfatto; poiché tuttavia il consiglio direttivo felsineo presentò un ordine del giorno con cui lamentava presunte provocazioni compiute dai genovesi in occasione della sparatoria,[29][30] il 18 luglio la Federazione deliberò di rinviare la conclusione della finale a data da destinarsi, multò il club emiliano per la sua insubordinazione e gli impose di consegnare entro il 31 luglio i colpevoli dell'aggressione alle autorità, pena l’applicazione dell’art. 22 del proprio Statuto che avrebbe comportato la squalifica della squadra e consegnato al Genoa l'accesso alla finalissima.[31] L'opinione pubblica felsinea si ribellò a questo provvedimento, segnalando la mancanza di par condicio all'interno del direttorio FIGC,[32][33] e il Bologna diede vita a una rabbiosa protesta di piazza nel capoluogo emiliano, sostenuta dalle autorità municipali, nella quale denunciò l'esistenza di un'ipotetica cospirazione per favorire il Genoa;[34][35] il prefetto locale Arturo Bocchini, inoltre, espresse il timore che la delibera causasse nuovi problemi di ordine pubblico in altre città.[36]

Il 26 luglio fu allora indetta a Parma un'assemblea generale della Lega Nord: durante la riunione, grazie alla mediazione del dirigente juventino Umberto Malvano, il socio del Bologna Enrico Sabattini e l'avv. Bianchi esponente del Genoa si accordarono nel dirimere sul campo la questione della superiorità tra le due squadre. Le sanzioni a carico dei bolognesi furono sospese sine die e si stabilì di programmare, indipendentemente dall'inchiesta sull'incidente di Torino (conclusasi poi in un nulla di fatto), la disputa di una terza partita di spareggio, la quinta complessiva;[37] il 2 agosto il Consiglio Federale ratificò l'intesa.[38][39] Nei giorni successivi all'assemblea vennero indicate ai club la data e il luogo del match: il 9 agosto alle 7 di mattina, a Torino a porte chiuse. In seguito alla reiterata opposizione del prefetto del capoluogo piemontese a far svolgere l'incontro, esso fu spostato a Milano all'ultimo momento: il terreno di gioco prescelto, quello di Vigentino della Società Ginnastica Forza e Coraggio, fu tenuto segreto al pubblico onde evitare ulteriori incidenti

Umberto Malvano, fautore dell'accordo del 26 luglio 1925 fra Genoa e Bologna.

La pausa forzata del campionato aveva indotto entrambe le squadre a ridurre l'intensità degli allenamenti, sostenendo comunque delle partite amichevoli per "sgranchirsi le gambe", e dunque esse ebbero poco tempo per prepararsi al meglio in vista dell'incontro;[41] fu il Genoa, però, ad accusare maggiormente un calo di forma: l'ultima sfida, svoltasi davanti a pochissimi presenti (fra cui l'allora coach del Milan Vittorio Pozzo),[42] fu vinta agevolmente per 2-0 dal Bologna (segnature di Pozzi e Bernardo Perin),[43] nonostante la formazione bolognese avesse concluso il match in 9 uomini per le espulsioni di Alberto Giordani al 13' del secondo tempo e di Giovanni Borgato al 44'.[44] Molti anni dopo, Sabattini raccontò di aver sostituito le sfere di gioco in dotazione al campo milanese con palloni gonfiati su misura dall'allenatore bolognese Hermann Felsner, una confessione che generò ulteriori polemiche da parte dei genoani in merito alla regolarità degli spareggi.[45] In ogni caso Pozzo, in qualità di testimone oculare delle cinque finali, pur rammaricandosi per le controversie che macchiarono la contesa fra i sodalizi, definì la vittoria dei felsinei meritata, in quanto essi avevano dimostrato nel complesso di essere una compagine superiore a quella dei campioni uscenti.[46]

Lega Sud

Per quanto concerne la Lega Sud, la prima fase del campionato, suddivisa in sezioni regionali gestite per la prima volta direttamente dalla Lega, non fu esente da polemiche, con ricorsi e controricorsi che nel caso della Cavese sovvertirono i verdetti iniziali e che ritardarono l'inizio delle semifinali, inizialmente previsto il 29 marzo.

Il campionato regionale campano, disputato da sole quattro squadre, fu assai combattuto e vide tre squadre (SavoiaInternaples e Cavese) contendersi i due posti in palio per la semifinale. La Cavese concluse in vetta il girone d'andata, ma calò alla distanza, conquistando solo un punto nel girone di ritorno e chiudendo terza dietro Savoia (laureatosi per la terza volta consecutiva campione campano) e Internaples. L'Internaples si illuse di aver conquistato la qualificazione alle semifinali, ma la Cavese sporse reclamo presso il Consiglio Federale chiedendo la vittoria a tavolino nella partita del 25 gennaio persa inopinatamente 2-0 sul campo contro i fanalini della Salernitanaudax, dapprima adducendo una presunta irregolarità delle porte del campo e poi sostenendo che i salernitani avrebbero schierato sotto falso nome due giocatori in realtà tesserati per la Vigevanese. A fine marzo il Consiglio Federale accolse parzialmente il ricorso dei metelliani, mandando a ripetere la partita Salernitanaudax-Cavese il 29 marzo. Tuttavia i salernitani non si presentarono in campo dando forfait, e la Cavese, con i due punti conquistati a tavolino, chiuse il girone al secondo posto estromettendo in extremis l'Internaples.

Nel girone laziale, invece, a contendersi la qualificazione furono Alba RomaLazio e Fortitudo, con questi ultimi che pagarono cari i tre punti persi contro le deboli Pro Roma e Audace Roma chiudendo terzi. Il Consiglio Federale tuttavia a fine marzo annullò e fece ripetere due partite vinte inizialmente dalla Lazio, tra cui proprio Lazio-Fortitudo, rimettendo in corsa per il terzo posto i fortitudiani. I biancocelesti, comunque, vinsero anche le ripetizioni qualificandosi così alle semifinali insieme ai campioni laziali dell'Alba. Il girone pugliese vide infine prevalere Pro Italia e Liberty, che chiusero il girone in vetta a pari merito rendendo necessario uno spareggio per il titolo regionale: prevalse la Pro Italia. Entrambe si qualificarono alle semifinali interregionali. Il campionato siciliano fu vinto infine dalla Messinese, che si qualificò così alle semifinali insieme all'Anconitana (unica iscritta nelle Marche).

Il Savoia (qui in una foto della stagione 1923-1924 in cui era giunto alla finalissima) non riuscì a ripetere l'exploit dell'anno precedente, fermandosi alle semifinali di Lega Sud.

Nel girone A delle semifinali deluse il rendimento del campione centro-meridionale in carica, il Savoia, mentre a contendersi il primato furono Anconitana e Lazio: furono i marchigiani a spuntarla battendo i biancocelesti allo spareggio. Il girone B vide invece l'Alba prevalere sulla Cavese, complice la vittoria per 5-0 nello scontro diretto all'andata, in cui destarono sospetti i gravi errori del portiere metelliano Pasquarelli, accusato di presunta combine.[47][48] Al termine della stagione le due semifinaliste campane rinunciarono all'iscrizione al campionato successivo per difficoltà economiche. L'Anconitana e l'Alba si affrontarono dunque il 5 e il 12 luglio 1925 nella finale del Centrosud: i capitolini sconfissero i marchigiani sia all'andata che al ritorno e si laurearono Campioni dell'Italia centro-meridionale, ottenendo l'accesso alla finalissima nazionale contro la vincente della finale di Lega Nord.

A inizio stagione, per attuare la riduzione dei quadri (limite di quattro squadre per regione) resasi necessaria in vista dell'eventuale introduzione del sistema interregionale, fu introdotta la retrocessione diretta per le squadre classificate oltre il quarto posto, mentre le quarte classificate, per rimanere in Prima Divisione, avrebbero dovuto battere in uno spareggio interdivisionale il corrispettivo campione regionale di Seconda Divisione. In Puglia Tarantina e Bari non ebbero mai speranze di salvezza, conquistando solo tre punti e chiudendo in zona retrocessione (quinto e sesto posto). Fu condannata alla retrocessione diretta anche la Pro Roma quinta e ultima nel girone laziale, mentre le quarte classificate SalernitanaudaxAudace Roma e Ideale furono costrette a giocarsi la permanenza negli spareggi interdivisionali. I primi due sodalizi conseguirono la permanenza in massima serie, sconfiggendo rispettivamente lo Stabia e il Roman negli spareggi intedivisionali, mentre l'Ideale usufruì della rinuncia dello sfidante, il Foggia, in segno di protesta per l'introduzione del sistema interregionale (con conseguente aumento delle spese di trasferta). Tuttavia la proposta di abolire le eliminatorie regionali anche al Centro-Sud non passò all'assemblea federale del 17 agosto 1925, e di conseguenza la riduzione dei quadri fu annullata. Il Foggia fu ripescato in massima serie, come lo furono, soltanto quando si era disputata già la prima giornata del campionato successivo, Stabia e Pro Roma. Le due retrocesse pugliesi, invece, rinunciarono ai campionati per difficoltà economiche: la Tarantina si sciolse in via definitiva e il Bari sospese temporaneamente l'attività in competizioni ufficiali, partecipando in seguito alla Terza Divisione 1926-1927.

La finalissima

Fu così che il Bologna, al termine di una battaglia col Genoa durata undici settimane, e l'Alba, in maniera più agevole, ottennero l'agognata qualificazione alla finalissima nazionale.

Il primo incontro, disputato il 16 agosto allo Sterlino, fu dominato dai felsinei che si imposero per 4-0 (con tre marcature giunte nella ripresa e altre due annullate per irregolarità), confermando il netto divario tra Nord e Sud, anche se la stampa romana giustificò in parte la pesante sconfitta con la non perfetta condizione dei calciatori albini, che non disputavano partite ufficiali da oltre un mese.[49][50] Per quanto riguarda la partita di ritorno a Roma, vinta dai rossoblù per 2-0 nonostante una prestazione sottotono, la stampa capitolina (in particolare il quotidiano L'Impero) contestò la validità della prima rete, forse viziata da un fuorigioco, e la mancata concessione del gol fantasma segnato nel finale dal biancoverde Pierino Rovida. I mediani dell'Alba fermarono più volte sul nascere gli attacchi avversari e le reti furono propiziate da altrettante "papere" del portiere albino Cesare Zancanaro, che tuttavia nella stessa partita aveva parato tiri ben più insidiosi.[51] La stampa settentrionale confermò la buona prestazione dell'Alba e la cattiva giornata del Bologna, ma non ravvisò alcun errore nell'arbitraggio e ritenne la vittoria emiliana del tutto regolare.[52]

I bolognesi, quindi, vinsero il primo titolo nazionale nella loro storia; il Genoa, invece, fallì la possibilità di fregiarsi del decimo scudetto. Questo campionato verrà in seguito soprannominato in ambito giornalistico come lo Scudetto delle pistole, in riferimento ai summenzionati fatti di sangue di Torino.[53]

La richiesta genoana di riassegnazione del titolo

Nei decenni successivi a tali accadimenti, vari esponenti e sostenitori del Genoa contestarono a più riprese la regolarità degli spareggi, ritenendo che la Lega Nord avesse sottratto al club ligure la vittoria a tavolino della finale e che il Bologna avesse beneficiato di favoritismi concessi dal regime fascista.[54] I genoani, in particolare, definirono questo torneo il Furto della Stella, ovvero del distintivo che dal 1958 viene attribuito alle squadre italiane ogni 10 campionati vinti.[53] Tifosi e affiliati del Bologna, al contrario, hanno sempre difeso la validità del titolo conquistato, bollando gli assunti dei rivali come frutto di una teoria del complotto e sottolineando che il "Grifone" potrebbe essere oggetto di eguali recriminazioni da parte degli stessi bolognesi, circa i discussi eventi sia del 1925 che del 1924.[55] Contestualmente si sono succedute numerose ricostruzioni storiche volte ad asseverare o a confutare, a seconda dei casi, le due tesi contrapposte.[54][55]

Tra la fine degli anni 1980 e l'inizio degli anni 1990, l'ex sindaco di Genova Fulvio Cerofolini presentò all'allora ministro del turismo e dello spettacolo Franco Carraro un'interpellanza parlamentare in merito allo Scudetto delle Pistole. La promessa di apertura di un fascicolo d'indagine sulle circostanze che portarono il Bologna a vincere il campionato cadde tuttavia nel dimenticatoio a causa dello scoppio dello scandalo di Tangentopoli.[56]

Nel 2016 la Fondazione Genoa manifestò la volontà di chiedere alla FIGC la revoca dello scudetto alla compagine emiliana e la riassegnazione al club genovese,[56] intenzione contro cui reagirono le associazioni del tifo bolognese perorando la legittimità del campionato.[57] Il 30 ottobre 2018 lo stesso Genoa ha annunciato l'intenzione di domandare alla Federazione di valutare l'assegnazione dello scudetto 1925 ex aequo con il Bologna per le presunte irregolarità avvenute durante i match Lega Nord, dentro e fuori dal campo;[58] a sua volta, il club emiliano ha definito la petizione dei liguri fondata su episodi «non acclarati», nonché un'«aberrazione giuridica» in quanto riferita alla finale di Lega Nord e non alla finalissima nazionale.[59]

Nel corso del Consiglio Federale del 30 gennaio 2019, il presidente federale Gabriele Gravina ha proposto la creazione di una commissione ad hoc che analizzi, con approccio storico-scientifico, sia la richiesta dello scudetto 1925 del Genoa, sia le petizioni di Lazio, Bologna e Torino relative ai campionati 1915 e 1927;[60] l'organo collegiale è stato istituito il successivo 30 maggio e Matteo Marani, il vicepresidente della Fondazione Museo del Calcio, è stato incaricato di coordinare i docenti universitari che lo compongono.[61]

Lega Nord

Girone A

Squadre partecipanti

Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Brescia dettagli Brescia Stadium di viale Piave 10° in Prima Divisione/A
Casale dettagli Casale Monferrato Stadio Natale Palli 8ª in Prima Divisione/A
Cremonese dettagli Cremona Campo di via Persico 8ª in Prima Divisione/B
Genoa dettagli Genova Campo Genoa Club di via del Piano a Marassi Campione d'Italia
Inter dettagli Milano Campo di via Goldoni 3ª in Prima Divisione/A
Legnano dettagli Legnano Stadio Comunale 6ª in Prima Divisione/B
Modena dettagli Modena Campo di Viale Fontanelli 7° in Prima Divisione/A
Pisa dettagli Pisa Arena Garibaldi 5° in Prima Divisione/B
Reggiana dettagli Reggio Emilia Stadio Mirabello 2ª in Seconda Divisione/Finali
Spezia dettagli La Spezia Stadio Alberto Picco 11° in Prima Divisione/B
Torino dettagli Torino Campo Stradale Stupinigi 2° in Prima Divisione/B
Verona dettagli Verona Stadio Marcantonio Bentegodi 4ª in Prima Divisione/B

Classifica finale

  Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1rightarrow.png 1. Genoa 30 22 13 4 5 48 23 +25
  2. Modena 29 22 13 3 6 41 24 +17
  3. Casale 27 22 12 3 7 37 30 +7
  4. Inter 25 22 12 1 9 44 37 +7
  4. Pisa 25 22 11 3 8 32 28 +4
  6. Torino 24 22 9 6 7 30 25 +5
  7. Cremonese 22 22 9 4 9 28 34 -6
  8. Reggiana 20 22 9 2 11 36 42 -6
  9. Verona 18 22 6 6 10 33 42 -9
  10. Brescia 17 22 7 3 12 27 34 -7
Noatunloopsong.png 11. Legnano 15 22 5 5 12 18 29 -11
1downarrow red.svg 12. Spezia 12 22 4 4 14 20 46 -26

Legenda:

      Qualificato alla fase finale.
Noatunloopsong.png Ammesso allo spareggio-salvezza interdivisionale (poi non disputato per rinuncia delle promuovende).
      Retrocesso in Seconda Divisione 1925-1926.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.

Risultati

Calendario
andata (1ª) Prima giornata ritorno (12ª)
         
5 ott. 1-0 Brescia-Inter 0-1 1º feb.
3-1 Casale-Pisa 2-2
4-0 Genoa-Cremonese 0-2
2-1 Hellas Verona-Legnano 1-1
0-3 Spezia-Modena 0-2
3-1 Torino-Reggiana 1-2
andata (2ª) Seconda giornata ritorno (13ª)
         
12 ott. 0-2 Brescia-Genoa 0-5 8 feb.
0-1 Cremonese-Torino 0-1
5-2 Inter-Spezia 1-0
0-0 Legnano-Pisa 0-1
3-0 Modena-Casale 0-4
6-2 Reggiana-Hellas Verona 0-3

 

andata (3ª) Terza giornata ritorno (14ª)
         
19 ott. 1-0 Casale-Legnano 1-0 15 feb.
3-0 Genoa-Hellas Verona 2-2
3-0 Pisa-Cremonese 0-1
4-2 Reggiana-Inter 0-3
1-0 Spezia-Brescia 2-4 15 mar.
2-2 Torino-Modena 1-0 15 feb.
andata (4ª) Quarta giornata ritorno (15ª)
         
26 ott. 0-1 Brescia-Pisa 1-6 22 feb.
1-1 Cremonese-Reggiana 1-4
2-2 Hellas Verona-Torino 1-3
1-2 Inter-Legnano 2-0
1-0 Modena-Genoa 0-2
6-3 Casale-Spezia 1-1

 

andata (5ª) Quinta giornata ritorno (16ª)
         
2 nov. 3-0 Cremonese-Brescia 0-5 22 mar.
2-1 Genoa-Inter 1-2 1 mar.
1-1 Legnano-Spezia 0-1
2-0 Pisa-Hellas Verona 0-3
1-4 Reggiana-Modena 1-2
1-2 Torino-Casale 0-0
andata (6ª) Sesta giornata ritorno (17ª)
         
9 nov. 1-2 Brescia-Torino 0-0 8 mar.
4 gen. 2-1 Casale-Genoa 1-4
9 nov. 1-2 Hellas Verona-Cremonese 2-2
1-2 Inter-Pisa 1-3
3-1 Modena-Legnano 0-0
2-1 Spezia-Reggiana 0-2

 

andata (7ª) Settima giornata ritorno (18ª)
         
30 nov. 1-1 Genoa-Pisa 2-1 3 mag.
0-0 Legnano-Brescia 0-1 29 mar.
1-0 Modena-Hellas Verona 3-3
1-0 Reggiana-Casale 0-2
0-0 Spezia-Cremonese 0-6
1-2 Torino-Inter 5-2
andata (8ª) Ottava giornata ritorno (19ª)
         
7 dic. 2-1 Casale-Brescia 1-3 5 apr.
3-0 Cremonese-Legnano 1-0
3-0 Hellas Verona-Spezia 1-1
4-1 Inter-Modena 0-5
2-0 Pisa-Reggiana 1-3
1-1 Torino-Genoa 0-0 17 mag.

 

andata (9ª) Nona giornata ritorno (20ª)
         
14 dic. 1-1 Brescia-Reggiana 1-2 12 apr.
1-1 Cremonese-Inter 2-4
6-3 Genoa-Legnano 0-1
2-1 Hellas Verona-Casale 0-2
0-1 Pisa-Modena 0-4
1-0 Spezia-Torino 1-2
andata (10ª) Decima giornata ritorno (21ª)
         
21 dic. 3-0 Casale-Cremonese 1-2 19 apr.
3-1 Inter-Hellas Verona 3-2
4-1 Legnano-Torino 1-0
2-0 Modena-Brescia 1-4
2-4 Reggiana-Genoa 1-4
0-1 Spezia-Pisa 2-3

 

andata (11ª) Undicesima giornata ritorno (22ª)
         
28 dic. 4-0 Brescia-Hellas Verona 0-2 26 apr.
1-0 Cremonese-Modena 0-3
3-2 Genoa-Spezia 1-0 10 mag.
4-0 Inter-Casale 1-2 26 apr.
2-0 Legnano-Reggiana 1-3
1-0 Pisa-Torino 1-3
 

Statistiche

Squadre
Classifica in divenire
[62] 10ª 11ª 12ª 13ª 14ª 15ª 16ª 17ª 18ª 19ª 20ª 21ª 22ª Rec.
                                             
Brescia 2 2 2 2 2 2 3 3 4 4 6 6 6 6 8 6 7 13 15 15 17 15 17
Casale 2 2 4 6 8 10 10 10 10 12 12 15 17 19 20 21 21 23 23 25 25 27 27
Cremonese 0 0 0 1 3 5 6 8 9 9 11 13 13 15 15 15 16 18 20 20 22 22 22
Genoa 2 4 6 6 8 8 9 10 12 14 16 16 18 19 21 21 23 23 23 23 25 25 30
Inter 0 2 2 2 2 2 4 6 7 9 11 13 15 17 19 21 21 21 21 23 25 25 25
Legnano 0 1 1 3 4 5 5 5 5 7 9 10 10 10 10 10 11 11 11 13 15 15 15
Modena 2 4 5 7 9 11 13 13 15 17 17 19 19 19 19 21 22 23 25 27 27 29 29
Pisa 0 1 3 5 7 9 10 12 12 14 16 17 19 19 21 21 23 23 23 23 25 25 25
Reggiana 0 2 4 5 5 5 7 7 8 8 8 10 10 10 12 12 14 14 16 18 18 20 20
Spezia 0 0 2 2 3 5 6 7 8 8 8 8 8 8 9 11 11 11 12 12 12 12 12
Torino 2 4 5 6 6 8 8 9 9 9 9 9 11 13 15 16 17 19 19 21 21 23 24
Verona 2 2 2 3 3 3 3 5 7 7 7 8 10 11 11 13 14 15 16 16 16 18 18

Girone B

Squadre partecipanti

Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Alessandria dettagli Alessandria Campo degli Orti 5ª in Prima Divisione/A
Andrea Doria dettagli Genova Campo sportivo della Cajenna 6ª in Prima Divisione/B
Bologna dettagli Bologna Stadio Sterlino Finalista di Lega
Derthona dettagli Tortona Campo Fornaci 1° in Seconda Divisione/Finali
Juventus dettagli Torino Stadio di Corso Marsiglia 5ª in Prima Divisione/A
Livorno dettagli Livorno Campo di Villa Chayes 3° in Prima Divisione/A
Mantova dettagli Mantova Campo Ippodromo Te 6ª in Seconda Divisione/Finali[63]
Milan dettagli Milano Campo di viale Lombardia 9° in Prima Divisione/B
Novara dettagli Novara Campo di via Lombroso 11ª in Prima Divisione/A
Padova dettagli Padova Stadio Silvio Appiani 2° in Prima Divisione/A
Pro Vercelli dettagli Vercelli Campo piazza Conte di Torino 3ª in Prima Divisione/B
Sampierdarenese dettagli San Pier d'Arena (GE) Stadio di Villa Scassi 9ª in Prima Divisione/A
SPAL dettagli Ferrara Campo di Piazza d'Armi 10ª in Prima Divisione/B

Classifica finale

  Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1rightarrow.png 1. Bologna 34 24 15 4 5 53 22 +31
  2. Pro Vercelli 32 24 13 6 5 56 29 +27
  2. Juventus 32 24 12 8 4 38 21 +17
  4. Padova 29 24 12 5 7 51 34 +17
  5. Livorno 25 24 9 7 8 45 41 +4
  5. Alessandria 25 24 8 9 7 27 30 -3
  7. Novara 22 24 6 10 8 26 30 -4
  8. Milan 21 24 10 1 13 45 51 -6
  8. Andrea Doria 21 24 9 3 12 26 33 -7
  10. Sampierdarenese 20 24 7 6 11 24 32 -8
Noatunloopsong.png 11. Mantova 19 24 8 3 13 38 53 -15
  12. SPAL 19 24 7 5 12 26 50 -24
1downarrow red.svg 13. Derthona 13 24 4 5 15 25 54 -29

Legenda:

      Qualificato alla finale di Lega Nord.
Noatunloopsong.png Ammesso allo spareggio-salvezza interdivisionale (poi non disputato per rinuncia delle promuovende).
      Retrocesso in Seconda Divisione 1925-1926.
1downarrow red.svg Retrocessione diretta.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, le squadre venivano classificate secondo il quoziente reti.

Note:

SPAL retrocessa dopo aver perso lo spareggio in campo neutro contro l'ex aequo Mantova.

Risultati

Calendario
andata (1ª) Prima giornata ritorno (14ª)
         
5 ott. 4-0 Bologna-Sampierdarenese 0-0 1º feb.
1-1 Derthona-Pro Vercelli 0-5
1-1 Mantova-Alessandria 1-6
2-0 Milan-Andrea Doria 2-3
1-1 Novara-Padova 1-1
0-0 SPAL-Livorno 0-4
  Riposa: Juventus  
andata (2ª) Seconda giornata ritorno (15ª)
         
12 ott. 1-1 Alessandria-Padova 0-4 8 feb.
0-1 Andrea Doria-Bologna 0-5
1-1 Derthona-Novara 1-2
2-1 Juventus-SPAL 2-0
5-3 Pro Vercelli-Mantova 2-4
3-2 Sampierdarenese-Milan 0-2
  Riposa: Livorno  

 

andata (3ª) Terza giornata ritorno (16ª)
         
19 ott. 3-1 Bologna-SPAL 4-0 15 feb.
4-1 Livorno-Pro Vercelli 1-6
1-1 Mantova-Sampierdarenese 1-4 15 mar.
3-2 Milan-Derthona 3-0 15 feb.
1-1 Novara-Juventus 1-1
6-1 Padova-Andrea Doria 0-4 21 mag.
  Riposa: Alessandria  
andata (4ª) Quarta giornata ritorno (17ª)
         
25 gen. 1-0 Andrea Doria-Livorno 0-2 22 feb.
26 ott. 5-3 Juventus-Milan 0-0
3-1 Novara-Mantova 1-0
2-0 Pro Vercelli-Alessandria 0-1
1-0 Sampierdarenese-Derthona 0-1
1-1 SPAL-Padova 0-9
  Riposa: Bologna  

 

andata (5ª) Quinta giornata ritorno (18ª)
         
2 nov. 1-0 Alessandria-Sampierdarenese 0-1 1 mar.
2-1 Bologna-Livorno 2-2
0-3 Derthona-Andrea Doria 1-4
0-1 Mantova-Juventus 0-3
6-0 Pro Vercelli-Padova 0-0
1-0 SPAL-Novara 1-4
  Riposa: Milan  
andata (6ª) Sesta giornata ritorno (19ª)
         
9 nov. 1-1 Andrea Doria-Pro Vercelli 0-2 8 mar.
2-1 Juventus-Bologna 1-2
2-1 Livorno-Sampierdarenese 1-1
4-2 Mantova-Milan 1-2
0-0 Novara-Alessandria 0-1
2-1 Padova-Derthona 0-2
  Riposa: SPAL  

 

andata (7ª) Settima giornata ritorno (20ª)
         
30 nov. 0-2 Derthona-Juventus 1-2 12 lug.
1-1 Livorno-Alessandria 3-2 29 mar.
3-1 Milan-Bologna 0-2
2-0 Padova-Sampierdarenese 3-2
5-1 Pro Vercelli-Novara 1-1
4-1 SPAL-Mantova 0-4
  Riposa: Andrea Doria  
andata (8ª) Ottava giornata ritorno (21ª)
         
7 dic. 0-0 Alessandria-Derthona 1-1 5 apr.
1-0 Andrea Doria-SPAL 0-2
5-0 Bologna-Mantova 0-0
2-2 Livorno-Juventus 0-2
3-2 Pro Vercelli-Milan 2-1
1-0 Sampierdarenese-Novara 2-0
  Riposa: Padova  

 

andata (9ª) Nona giornata ritorno (22ª)
         
14 dic. 3-1 Bologna-Alessandria 0-1 12 apr.
0-0 Juventus-Pro Vercelli 1-2
2-1 Mantova-Padova 2-1
4-2 Milan-Livorno 0-4
1-0 Novara-Andrea Doria 0-2
2-1 SPAL-Sampierdarenese 0-0
  Riposa: Derthona  
andata (10ª) Decima giornata ritorno (23ª)
         
21 dic. 3-1 Alessandria-Milan 0-3 19 apr.
3-1 Andrea Doria-Mantova 0-1
4-1 Juventus-Sampierdarenese 0-0
6-2 Livorno-Derthona 1-2
3-2 Padova-Bologna 0-3
5-0 Pro Vercelli-SPAL 0-3
  Riposa: Novara  

 

andata (11ª) Undicesima giornata ritorno (24ª)
         
28 dic. 3-0 Bologna-Pro Vercelli 0-3 26 apr.
1-0 Juventus-Andrea Doria 0-0
5-1 Mantova-Derthona 0-3
4-2 Novara-Milan 1-3
5-1 Padova-Livorno 0-2
1-1 SPAL-Alessandria 1-2
  Riposa: Sampierdarenese  
andata (12ª) Dodicesima giornata ritorno (25ª)
         
4 gen. 0-0 Andrea Doria-Alessandria 1-2 3 mag.
2-4 Derthona-Bologna 1-4
1-1 Livorno-Novara 1-1
3-1 Milan-SPAL 1-3
2-1 Padova-Juventus 2-0
2-0 Pro Vercelli-Sampierdarenese 2-2
  Riposa: Mantova  

 

andata (13ª) Tredicesima giornata ritorno (26ª)
         
11 gen. 2-2 Alessandria-Juventus 0-3 10 mag.
4-1 Livorno-Mantova 0-4
1-3 Milan-Padova 0-4
1-2 Novara-Bologna 0-0
2-0 Sampierdarenese-Andrea Doria 1-2
2-2 SPAL-Derthona 2-0 14 giu.
  Riposa: Pro Vercelli  
 
Spareggio salvezza
  Risultati   Luogo e data
Mantova 3-1 (dts)[64] SPAL Milano, 30 agosto 1925
 

Statistiche

Squadre
Classifica in divenire
[62] 10ª 11ª 12ª 13ª 14ª 15ª 16ª 17ª 18ª 19ª 20ª 21ª 22ª 23ª 24ª 25ª 26ª Rec.
                                                     
Alessandria 1 2 2 2 4 5 6 7 7 9 10 11 12 14 14 14 16 16 18 18 19 21 21 23 25 25 25
Andrea Doria 0 0 0 2 3 4 4 5 5 7 7 8 8 12 12 12 12 14 14 14 14 16 16 17 17 19 21
Bologna 2 4 6 6 8 8 8 10 12 12 14 16 18 19 21 23 23 24 26 28 29 29 31 31 33 34 34
Derthona 1 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 4 4 4 4 6 6 8 8 11 11 13 15 15 15 13
Juventus 0 2 3 5 7 9 11 12 13 15 17 17 18 18 20 21 22 24 24 26 28 28 29 30 30 32 32
Livorno 1 1 3 3 4 6 7 7 7 9 9 10 12 14 14 14 16 17 18 20 20 22 22 24 25 25 25
Mantova 1 1 2 2 2 4 4 4 6 6 8 8 8 8 10 10 10 10 10 12 13 15 17 17 17 17 19
Milan 2 2 4 4 4 4 6 6 8 8 8 10 10 10 12 14 15 15 17 17 19 17 19 21 21 21 21
Novara 1 2 3 5 5 6 6 6 8 8 10 11 11 12 14 15 17 19 19 20 20 18 18 18 19 20 22
Padova 1 2 4 5 5 7 9 9 9 11 13 15 17 18 20 20 22 23 23 25 25 25 25 25 27 29 29
Pro Vercelli 1 3 3 5 7 8 10 12 13 15 15 17 17 19 19 21 21 22 24 25 27 29 29 31 32 32 32
Samp 0 2 3 5 5 6 6 7 8 7 7 7 9 10 10 10 10 12 13 15 17 18 19 19 20 20 20
SPAL 1 1 1 2 4 4 6 6 7 8 9 9 10 10 10 10 10 10 10 10 12 13 13 15 17 17 19

Finali di Lega Nord

  Risultati   Luogo e data
Bologna 1 - 2 Genoa Bologna, 24 maggio 1925  
Genoa 1 - 2 Bologna Genova, 31 maggio 1925  
Genoa 1 - 1 (dts) Bologna Torino, 5 luglio 1925  
Bologna 2 - 0 Genoa Milano, 9 agosto 1925  
         

Nota: Il match Genoa-Bologna 2-2 disputatosi a Milano il 7 giugno 1925 non fu omologato per le gravi condizioni di ambiente e di costante parziale invasione di campo in cui si svolse e venne ripetuto il 5 luglio a Torino.

  • Bologna campione della Lega Nord e qualificato alla finalissima nazionale.

Lega Sud

Gironi regionali di qualificazione

Per accelerare verso l'obiettivo di un minor numero di gare regionali per aumentare quelle interregionali, la Lega Sud decise il blocco dei ripescaggi.

Sezione campana

Squadre partecipanti
Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Cavese dettagli Cava de' Tirreni   3º nel girone campano
Internaples dettagli Napoli Stadio Militare dell'Arenaccia 3º nel girone B di semifinali Lega Sud
Salernitanaudax dettagli Salerno Campo di Piazza d'Armi 6º nel girone campano
Savoia dettagli Torre Annunziata Campo Oncino Finalista nazionale
Classifica finale
  Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1rightarrow.png 1. Savoia 9 6 4 1 1 11 6 +5
1rightarrow.png 2. Cavese 8 6 3 2 1 9 3 +6
  3. Internaples 7 6 2 3 1 9 7 +2
Noatunloopsong (nuvola).svg 4. Salernitanaudax 0 6 0 0 6 1 14 -13

Legenda:

      Qualificato ai gironi di semifinale.
Noatunloopsong (nuvola).svg  Ammesso agli spareggi promozione-retrocessione con il campione di Seconda Divisione campana.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.

Note:

Salernitanaudax salva dopo spareggi con lo Stabia (Seconda Divisione).
Spareggi interdivisionali
  Risultati   Luogo e data
Salernitanaudax 3-1 Stabia Salerno, 24 maggio 1925
Stabia 1-1 Salernitanaudax Castellammare di Stabia, 31 maggio 1925
 
Risultati
Calendario
andata (1ª) Prima giornata ritorno (4ª)
         
7 dic. 4-2 Savoia-Internaples 1-1 25 gen.
3-0 Cavese-Salernitana[65] 2-0 29 mar.
andata (2ª) Seconda giornata ritorno (5ª)
         
11 gen. 2-0 Cavese-Savoia 0-1 1 feb.
14 dic. 3-0 Internaples-Salernitana 1-0 15 feb.

 

andata (3ª) Terza giornata ritorno (6ª)
         
4 gen. 1-1 Cavese-Internaples 1-1 8 feb.
18 gen. 2-0 Savoia-Salernitana 3-1 1 mar.
 

Sezione laziale

Squadre partecipanti
Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Alba Roma dettagli Roma   Finalista di Lega Sud
Audace Roma dettagli Roma Motovelodromo Appio Vincitore della 2ª Divisione laziale
Fortitudo dettagli Roma Campo della Madonna del Riposo 3ª nel girone laziale
Lazio dettagli Roma Stadio della Rondinella 2ª nel girone A di semifinali Lega Sud
Pro Roma dettagli Roma Stadio Flaminio 5ª nel girone laziale come US Romana
Classifica finale
  Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1rightarrow.png 1. Alba Roma 12 8 5 2 1 15 7 +8
1rightarrow.png 2. Lazio 11 8 5 1 2 20 10 +10
  3. Fortitudo 10 8 4 2 2 20 11 +9
Noatunloopsong (nuvola).svg 4. Audace Roma 5 8 2 1 5 16 26 -10
1downarrow red.svg 5. Pro Roma 2 8 0 2 6 4 21 -17

Legenda:

      Qualificato ai gironi di semifinale.
Noatunloopsong (nuvola).svg  Ammesso agli spareggi promozione-retrocessione con il campione di Seconda Divisione laziale.
      Retrocesso in Seconda Divisione 1925-1926.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.

Note:

Audace Roma salvo dopo aver vinto gli spareggi con il Roman (Seconda Divisione).
La Pro Roma fu successivamente riammessa alla Prima Divisione dell'anno seguente.
Spareggio interdivisionale
  Risultati   Luogo e data
Audace Roma 4-1 Roman Roma, 21 giugno 1925
Roman 2-1 Audace Roma Roma, 28 giugno 1925
Audace Roma 3-1 Roman Roma, 5 luglio 1925
 
Calendario

Fonti:

andata (1ª) Prima giornata ritorno (6ª)
         
16 nov. 2-2 Alba-Lazio 3-0 4 gen.
1-1 Pro Roma-Audace 1-5
  Riposa: Fortitudo  

 

andata (2ª) Seconda giornata ritorno (7ª)
         
23 nov. 2-6 Audace-Fortitudo 3-2 11 gen.
0-1 Pro Roma-Alba 0-1
  Riposa: Lazio  

 

andata (3ª) Terza giornata ritorno (8ª)
         
30 nov. 2-5 Audace-Alba 1-2 25 gen.
3-0 Fortitudo-Lazio[79] 0-3 5 apr.
  Riposa: Pro Roma  

 

andata (4ª) Quarta giornata ritorno (9ª)
         
7 dic. 1-1 Alba-Fortitudo 0-1 1 feb.
29 mar. 3-0 [80]Lazio-Pro Roma 3-0 15 feb.
  Riposa: Audace  

 

andata (5ª) Quinta giornata ritorno (10ª)
         
14 dic. 0-6 Audace-Lazio 2-3 8 feb.
1-1 Fortitudo-Pro Roma 6-1
  Riposa: Alba  

Sezione marchigiana

Squadre partecipanti
Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Anconitana dettagli Ancona   4ª nel girone A di semifinali Lega Sud
  • Anconitana qualificata alla fase finale della Lega Sud in quanto unica iscritta al girone marchigiano.

Sezione pugliese

Aggiornamenti

La Società Sportiva Enotria di Taranto si è fusa con gli altri club concittadini di categoria inferiore, Veloce F.B.C., Libertas e F.B.C. Garibaldino, nell'Unione Sportiva Tarantina.

Squadre partecipanti
Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Audace Taranto dettagli Taranto Campo allievi operai Arsenale M. M., Taranto 2º nel girone B di semifinali Prima Divisione Lega Sud
FBC Bari dettagli Bari Campo San Lorenzo, Bari Vincitore della 2ª Divisione pugliese
Ideale dettagli Bari Campo San Lorenzo, Bari 3º nel girone A di semifinali Prima Divisione Lega Sud
Liberty dettagli Bari Campo San Lorenzo, Bari 4º nel girone preliminare pugliese Prima Divisione
Pro Italia dettagli Taranto Motovelodromo Corvisea, Taranto[81] 4ª nel girone preliminare pugliese 1ª Divisione
Tarantina dettagli Taranto Campo allievi operai Arsenale M. M., Taranto 3ª nel girone preliminare pugliese 1ª Divisione come SS Enotria
Classifica finale
  Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1rightarrow.png 1. Pro Italia 15 10 7 1 2 22 8 +14
1rightarrow.png 2. Liberty 15 10 7 1 2 24 9 +15
  3. Audace Taranto 13 10 5 3 2 20 8 +12
Noatunloopsong (nuvola).svg 4. Ideale[82] 11 10 4 3 3 13 12 +1
1downarrow red.svg 5. Tarantina 3 10 1 1 8 8 21 -13
1downarrow red.svg 5. FBC Bari 3 10 0 3 7 2 31 -29

Legenda:

      Qualificato ai gironi di semifinale.
Noatunloopsong (nuvola).svg  Ammesso agli spareggi promozione-retrocessione con il campione di Seconda Divisione pugliese.
      Retrocesso in Seconda Divisione 1925-1926.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.

Note:

Pro Italia prima dopo spareggio: Napoli, 29 marzo 1925, Liberty-Pro Italia 0-1.
Ideale rimasta in Prima Divisione per la rinuncia del Foggia (capolista in Seconda Divisione pugliese) a disputare gli spareggi.
Risultati
Calendario
andata (1ª) Prima giornata ritorno (6ª)
         
23 nov. 2-0 [83] Audace-Tarantina 4-0 18 gen.
4-1 Liberty-Ideale[84] 2-0
0-4 FBC Bari-Pro Italia 0-3
andata (2ª) Seconda giornata ritorno (7ª)
         
30 nov. 1-3 Tarantina-Pro Italia 0-2 1º feb.
1-0 Ideale-Audace 1-1
0-2 FBC Bari-Liberty 0-7

 

andata (3ª) Terza giornata ritorno (8ª)
         
7 dic. 3-1 Audace-Pro Italia 1-3 15 feb.
1-1 Ideale-FBC Bari 4-0
2-0 [85] Liberty-Tarantina 2-1
andata (4ª) Quarta giornata ritorno (9ª)
         
14 dic. 0-0 FBC Bari-Audace 0-6 22 feb.
4-2 Pro Italia-Liberty 0-1
2-3 Tarantina-Ideale 0-2

 

andata (5ª) Quinta giornata ritorno (10ª)
         
18 gen. 2-2 Audace-Liberty 1-0 1º mar.
1-1 FBC Bari-Tarantina 0-3
2-0 Pro Italia-Ideale 0-0
 

Sezione siciliana

Squadre partecipanti
Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Messinese dettagli Messina Stadio Enzo Geraci 2º nel girone siciliano
Palermo dettagli Palermo Stadio Ranchibile 4º nel girone B di semifinali Lega Sud
Classifica finale
  Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1rightarrow.png 1. Messinese 4 2 2 0 0 3 0 +3
  2. Palermo 0 2 0 0 2 0 3 -3

Legenda:

      Qualificato ai gironi di semifinale.

Note:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
Risultati
Calendario
  Risultati   Luogo e data
Palermo 0 - 2 (tav.)[86] Messinese Palermo, 1º marzo 1925  
Messinese 1 - 0 Palermo Messina, 8 marzo 1925  
 

Semifinali interregionali

Girone A

Classifica finale
  Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1rightarrow.png 1. Anconitana 8 6 3 2 1 12 9 +3
  2. Lazio 8 6 3 2 1 13 8 +5
  3. Savoia 5 6 1 3 2 5 8 -3
  4. Pro Italia 3 6 1 1 4 5 10 -5

Legenda:

      Qualificato alla finale di lega.

Note:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
Anconitana qualificata alla finale Lega Sud dopo spareggio: a Napoli, 28 giugno 1925, Anconitana-Lazio 1-0.
Nota

Un comunicato ufficiale della Lega Sud pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno del 16 giugno 1925, accogliendo un reclamo della Pro Italia, assegnò la sconfitta a tavolino al Savoia in tutte le partite del girone di ritorno per la posizione irregolare del calciatore ungherese Szemeri; la classifica finale pubblicata nel comunicato ufficiale fu la seguente: 1) Anconitana e Lazio 9; 3) Pro Italia 4 (-1); 4) Savoia 1.

L'Impero del 14 giugno 1925 sostenne che la finale tra Alba e Anconitana era stata in un primo momento programmata per il 14 giugno, ma fu rinviata all'ultimo momento dalla Lega Sud; L'Impero del 19 giugno 1925 riportò la notizia che la Lega Sud decise di assegnare la sconfitta a tavolino al Savoia in tutte le partite in cui era sceso in campo Szemeri (compresa Lazio-Savoia 1-1), ragion per cui Lazio e Anconitana si trovarono in vetta a pari punti rendendo necessario lo spareggio. Secondo la ricostruzione storica di Marco Impiglia, a causa della vittoria a tavolino contro il Savoia per la posizione irregolare di Szemeri, l'Anconitana si sarebbe avvantaggiata di un punto sulla Lazio, ma la Lega Sud accolse il reclamo della Lazio in merito e si disputò lo spareggio.[87]

In ogni caso, né il libro del Savoia, né quelli di Fontanelli o le ricostruzioni degli storici della Lazio, confermano queste sconfitte a tavolino, riportando i risultati sul campo.

Risultati
Calendario
andata (1ª) Prima giornata ritorno (4ª)
         
19 apr. 2-1 Anconitana-Lazio 3-6 10 mag.
3-1 Pro Italia-Savoia 0-1
andata (2ª) Seconda giornata ritorno (5ª)
         
26 apr. 1-0 Lazio-Pro Italia 2-2 17 mag.
1-1 Savoia-Anconitana 1-1

 

andata (3ª) Terza giornata ritorno (6ª)
         
3 mag. 0-2 Savoia-Lazio 1-1 24 mag.
3-0 Anconitana-Pro Italia[88] 2-0 7 giu.
 

Girone B

Classifica finale
  Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1rightarrow.png 1. Alba Roma 11 6 5 1 0 21 2 +19
  2. Cavese 8 6 3 2 1 6 7 -1
  3. Liberty 3 6 1 1 4 3 12 -9
  4. Messinese 2 6 0 2 4 2 11 -9

Legenda:

      Qualificato alla finale di lega.

Note:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
Risultati
Calendario
andata (1ª) Prima giornata ritorno (4ª)
         
19 apr. 2-1 Cavese-Messinese 0-0 10 mag.
6-0 Alba-Liberty 3-0
andata (2ª) Seconda giornata ritorno (5ª)
         
26 apr. 0-1 Liberty-Cavese 0-2 17 mag.
1-3 Messinese-Alba 0-3

 

andata (3ª) Terza giornata ritorno (6ª)
         
3 mag. 5-0 Alba-Cavese 1-1 24 mag.
3-0 Liberty-Messinese 0-0
 

Finali di Lega Sud

  Risultati   Luogo e data
Anconitana 1-3 Alba Roma Ancona, 5 luglio 1925
Alba Roma 1-0 Anconitana Roma, 12 luglio 1925  

Alba Roma campione della Lega Sud.

Finalissima

  Risultati   Luogo e data
Bologna 4-0 Alba Roma Bologna, 16 agosto 1925
Alba Roma 0-2 Bologna Roma, 23 agosto 1925  

 

 
Scudetto.svg Bologna campione d'Italia 1924-1925

Squadra campione