Campionato europeo di calcio 2004

Campionato europeo di calcio UEFA 2004
Campeonato da Europa de Futebol de 2004
Logo della competizione
Competizione Campionato europeo di calcio
Sport Football pictogram.svg Calcio
Edizione 12ª
Date 12 giugno - 4 luglio 2004
Luogo Portogallo Portogallo
(8 città)
Partecipanti 16 (51 alle qualificazioni)
Impianto/i 10 stadi
Risultati
Vincitore Grecia Grecia
(1º titolo)
Finalista Portogallo Portogallo
Semi-finalisti Rep. Ceca Rep. Ceca
Paesi Bassi Paesi Bassi
Statistiche
Miglior giocatore Grecia Theodōros Zagorakīs
Miglior marcatore Rep. Ceca Milan Baroš (5)
Miglior portiere Grecia Antōnīs Nikopolidīs
Incontri disputati 31
Gol segnati 77 (2,48 per incontro)
Pubblico 1 156 473
(37 306 per incontro)
Griechische Nationalmannschaft bei der Siegerehrung.jpg
I giocatori della Grecia celebrano la vittoria del primo e storico titolo europeo
Cronologia della competizione
Left arrow.svg 2000 2008 Right arrow.svg

Il Campionato europeo di calcio UEFA 2004 (in portogheseCampeonato da Europa de Futebol de 2004), noto anche come UEFA EURO 2004 o Portogallo 2004, è stata la dodicesima edizione dell'omonimo torneo, organizzato ogni quattro anni dall'UEFA.[1]

Si svolse in Portogallo dal 12 giugno al 4 luglio 2004 e vide la prima vittoria della Grecia.

Alla manifestazione sono stati dedicati un videogioco e due album di figurine editi dalla Panini, uno dei quali tascabile.[2]

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

L'assegnazione del torneo allo stato lusitano avvenne il 12 ottobre 1999, dopo un congresso dell'UEFA tenutosi ad Aquisgrana[3]SpagnaAustria e Ungheria — queste ultime due in forma congiunta —[3] avevano a loro volta proposto la candidatura.[3]

Inizialmente ritenuta un'occasione per sperimentare una fase finale allargata a 24 compagini[3], la rassegna non subì tuttavia mutamenti circa il numero di partecipanti.[4]

Qualificazioni[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2004.

Il sorteggio per la composizione dei gruppi eliminatori ebbe luogo a Oporto il 25 gennaio 2002[4], con la fase preliminare svoltasi dal settembre 2002 al novembre 2003[4]: al Portogallo ammesso d'ufficio in quanto nazione ospitante si aggiunsero le 10 vincitrici dei gironi[4], con le restanti 5 squadre individuate da spareggi tra le seconde classificate.[4]

A livello regolamentare da segnalare la presenza del silver goal, introdotto ufficialmente dalla FIFA nella primavera 2003.[5]

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Pr. Squadra Data di qualificazione certa Partecipante in quanto Partecipazioni precedenti al torneo
1 Portogallo Portogallo 12 ottobre 1999 Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale 3 (1984, 1996, 2000)
2 Francia Francia 10 settembre 2003 1ª classificata nel Gruppo 1 di qualificazione 5 (19601984, 1992, 1996, 2000)
3 Rep. Ceca Rep. Ceca 10 settembre 2003 1ª classificata nel Gruppo 3 di qualificazione 5 (1960, 1976, 1980, 1996, 2000)[6]
4 Svezia Svezia 10 settembre 2003 1ª classificata nel Gruppo 4 di qualificazione 2 (1992, 2000)
5 Bulgaria Bulgaria 10 settembre 2003 1ª classificata nel Gruppo 8 di qualificazione 1 (1996)
6 Danimarca Danimarca 11 ottobre 2003 1ª classificata nel Gruppo 2 di qualificazione 6 (1964, 1984, 1988, 1992, 1996, 2000)
7 Germania Germania 11 ottobre 2003 1ª classificata nel Gruppo 5 di qualificazione 8 (1972, 1976, 1980, 1984, 1988, 1992, 1996, 2000)[7]
8 Grecia Grecia 11 ottobre 2003 1ª classificata nel Gruppo 6 di qualificazione 1 (1980)
9 Inghilterra Inghilterra 11 ottobre 2003 1ª classificata nel Gruppo 7 di qualificazione 6 (1968, 1980, 1988, 1992, 1996, 2000)
10 Italia Italia 11 ottobre 2003 1ª classificata nel Gruppo 9 di qualificazione 5 (19681980, 1988, 1996, 2000)
11 Svizzera Svizzera 11 ottobre 2003 1ª classificata nel Gruppo 10 di qualificazione 1 (1996)
12 Croazia Croazia 19 novembre 2003 Vincitrice dello spareggio di qualificazione 1 (1996)
13 Lettonia Lettonia 19 novembre 2003 Vincitrice dello spareggio di qualificazione -
14 Paesi Bassi Paesi Bassi 19 novembre 2003 Vincitrice dello spareggio di qualificazione 6 (1976, 1980, 1988, 1992, 1996, 2000)
15 Spagna Spagna 19 novembre 2003 Vincitrice dello spareggio di qualificazione 6 (1964, 1980, 1984, 1988, 1996, 2000)
16 Russia Russia 19 novembre 2003 Vincitrice dello spareggio di qualificazione 7 (1960, 1964, 1968, 1972, 1988, 1992, 1996)[8]

Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo" le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano l'edizione ospitata da una determinata squadra.

Sorteggi[modifica | modifica wikitesto]

Le 16 formazioni vennero suddivise in fasce per il sorteggio della fase finale[9]:

Urna A Urna B Urna C Urna D

Portogallo Portogallo
Francia Francia
Svezia Svezia
Rep. Ceca Rep. Ceca

Italia Italia
Spagna Spagna
Inghilterra Inghilterra
Germania Germania

Paesi Bassi Paesi Bassi
Croazia Croazia
Danimarca Danimarca
Russia Russia

Bulgaria Bulgaria
Svizzera Svizzera
Grecia Grecia
Lettonia Lettonia

L'estrazione si svolse a Lisbona il 29 novembre 2003[10][11]:

Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D

Portogallo Portogallo
Spagna Spagna
Russia Russia
Grecia Grecia

Francia Francia
Inghilterra Inghilterra
Croazia Croazia
Svizzera Svizzera

Svezia Svezia
Italia Italia
Danimarca Danimarca
Bulgaria Bulgaria

Rep. Ceca Rep. Ceca
Germania Germania
Paesi Bassi Paesi Bassi
Lettonia Lettonia

Per la terza edizione consecutiva, venne confermata la formula inaugurata nel 1996 con 4 gironi all'italiana ed eventuali tempi supplementari o tiri di rigore per dirimere situazioni di parità durante le gare a eliminazione diretta.[12]

Stadi[modifica | modifica wikitesto]

Lisbona Oporto
Estádio da Luz Estádio José Alvalade Estádio do Dragão Estádio do Bessa Século XXI
Capienza: 65 647 Capienza: 50 095 Capienza: 50 033 Capienza: 28 263
Estádio da Luz Jose-Alvalade-Stadion Estádio do Dragão Estádio do Bessa Século XXI
Aveiro
Campionato europeo di calcio 2004 (Portogallo)
Coimbra
Estádio Municipal de Aveiro Estádio Cidade de Coimbra
Capienza: 32 830 Capienza: 29 622
Estádio Municipal de Aveiro Estádio Cidade de Coimbra
Braga Guimarães Faro/Loulé Leiria
Estádio Municipal de Braga Estádio D. Afonso Henriques Estádio Algarve Estádio Dr. Magalhães Pessoa
Capienza: 30 286 Capienza: 30 000 Capienza: 30 305' Capienza: 28 642
Estádio Municipal de Braga Estádio Municipal de Guimarães Estádio do Algarve Estádio Dr. Magalhães Pessoa

Convocazioni[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Convocazioni per il campionato europeo di calcio 2004.

Ciascuna rosa fu composta di 23 calciatori, di cui 3 portieri.[13]

Il torneo

Il torneo

Piazzamenti delle nazionali

Fase a gironi

Inaugurato il 12 giugno 2004 dalla sorprendente vittoria greca sui padroni di casa[14], il primo turno riservò al gruppo B l'etichetta del «girone di ferro» per la contemporanea presenza di Inghilterra e Francia[15]: d'incerto esito apparve anche il terzo raggruppamento[16], nel quale la favorita Italia accusò una falsa partenza.[17]

Sia pur con maggiori difficoltà rispetto a quanto pronosticato[18][19], i lusitani colsero la qualificazione in compagnia di una outsider ellenica premiata dal maggior numero di gol segnati nei confronti della Spagna[20]: unitamente agli iberici, abbandonò la manifestazione una Russia prevalsa invano sui mediterranei.[21] Di breve durata anche la partecipazione per Svizzera e Croazia[22], eliminate dai più quotati britannici e transalpini.[23]

Un pareggio col risultato di 2-2 garantì a Svezia e Danimarca il passaggio del turno a scapito degli azzurri[24], la cui vittoria contro i bulgari risultò vanificata dallo specifico punteggio dalle formazioni scandinave[25]: spiccò infine in negativo il rendimento della Germania[26], estromessa al pari della matricola lettone da Repubblica Ceca e Paesi Bassi.[27]

Quarti di finale

La knock-out phase conobbe il primo appuntamento il 24 giugno 2004, con la sfida tra Portogallo e Inghilterra risoltasi dal dischetto[28]: dopo il 2-2 dei tempi supplementari con reti di Owen e Hélder Postiga prima e Rui Costa e Lampard poi[28], l'estremo difensore Ricardo Pereira neutralizzò il tiro di Vassell a mani nude (in quanto spogliatosi dei guanti durante la serie finale[29]) realizzando in seguito il penalty decisivo.[28]

A destituire la Francia del titolo europeo conquistato nel 2000 fu la Grecia, prevalsa sui campioni uscenti con un gol di Charisteas.[30] 120' di gioco non sbloccarono invece la parità tra Svezia e Paesi Bassi, decretando il ricorso ai rigori[31]: protagonista della segnatura decisiva — dopo gli errori commessi da IbrahimovićCocu e Mellberg —[31] l'olandese Robben.[31]

Benché netta nel punteggio, l'affermazione ceca contro la Danimarca maturò solamente nel secondo tempo con rete di Koller e doppietta di Baroš.[32]

Semifinali

Un successo di misura a danno degli Oranje, con l'autogol di Andrade che fece seguito alle marcature di Cristiano Ronaldo e Maniche, valse ai padroni di casa uno storico approdo alla finalissima dopo le eliminazioni al penultimo atto subite nel 1984 e 2000.[33]

La «rete d'argento» marcata da Dellas contro i boemi consegnò invece agli ellenici un'altrettanto inedita finale.[34]

Finale

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato europeo di calcio 2004.
Il gol decisivo di Charisteas nella finalissima di Lisbona

Il 4 luglio 2004, nella capitale lusitana, la Grecia scrisse una tra le più inattese pagine nella storia del campionato d'Europa[35]: un gol di Charisteas piegò infatti la resistenza dei portoghesi, già capitolati contro la rivale ellenica nella partita inaugurale.[36]

 

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Portogallo Portogallo 6 3 2 0 1 4 2 +2
2. Grecia Grecia 4 3 1 1 1 4 4 0
3. Spagna Spagna 4 3 1 1 1 2 2 0
4. Russia Russia 3 3 1 0 2 2 4 −2
Risultati
Oporto
12 giugno 2004, ore 17:00 CEST
Portogallo Portogallo 1 – 2
referto
Grecia Grecia Estádio do Dragão (48 761 spett.)
Arbitro:  Italia Collina

Faro
12 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Spagna Spagna 1 – 0
referto
Russia Russia Estádio do Algarve (28 182 spett.)
Arbitro:  Svizzera Meier

Oporto
16 giugno 2004, ore 17:00 CEST
Grecia Grecia 1 – 1
referto
Spagna Spagna Estádio do Bessa Século XXI (25 444 spett.)
Arbitro:  Slovacchia Michel'

Lisbona
16 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Russia Russia 0 – 2
referto
Portogallo Portogallo Estádio da Luz (59 273 spett.)
Arbitro:  Norvegia Hauge

Lisbona
20 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Spagna Spagna 0 – 1
referto
Portogallo Portogallo Stadio José Alvalade (47 491 spett.)
Arbitro:  Svezia Frisk

Faro
20 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Russia Russia 2 – 1
referto
Grecia Grecia Estádio do Algarve (24 347 spett.)
Arbitro:  Francia Veissière

Gruppo B

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Francia Francia 7 3 2 1 0 7 4 +3
2. Inghilterra Inghilterra 6 3 2 0 1 8 4 +4
3. Croazia Croazia 2 3 0 2 1 4 6 −2
4. Svizzera Svizzera 1 3 0 1 2 1 6 −5
Risultati
Leiria
13 giugno 2004, ore 17:00 CEST
Svizzera Svizzera 0 – 0
referto
Croazia Croazia Estádio Dr. Magalhães Pessoa (24 090 spett.)
Arbitro:  Portogallo Lucílio Batista

Lisbona
13 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Francia Francia 2 – 1
referto
Inghilterra Inghilterra Estádio da Luz (62 487 spett.)
Arbitro:  Germania Merk

Coimbra
17 giugno 2004, ore 17:00 CEST
Inghilterra Inghilterra 3 – 0
referto
Svizzera Svizzera Estádio Cidade de Coimbra (28 214 spett.)
Arbitro:  Russia Ivanov

Leiria
17 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Croazia Croazia 2 – 2
referto
Francia Francia Estádio Dr. Magalhães Pessoa (29 160 spett.)
Arbitro:  Danimarca Nielsen

Lisbona
21 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Croazia Croazia 2 – 4
referto
Inghilterra Inghilterra Estádio da Luz (57 047 spett.)
Arbitro:  Italia Collina

Coimbra
21 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Svizzera Svizzera 1 – 3
referto
Francia Francia Estádio Cidade de Coimbra (28 111 spett.)
Arbitro:  Slovacchia Michel'

Gruppo C

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Svezia Svezia 5 3 1 2 0 8 3 +5
2. Danimarca Danimarca 5 3 1 2 0 4 2 +2
3. Italia Italia 5 3 1 2 0 3 2 +1
4. Bulgaria Bulgaria 0 3 0 0 3 1 9 −8
Risultati
Guimarães
14 giugno 2004, ore 17:00 CEST
Danimarca Danimarca 0 – 0
referto
Italia Italia Estádio D. Afonso Henriques (29 595 spett.)
Arbitro:  Spagna Mejuto González

Lisbona
14 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Svezia Svezia 5 – 0
referto
Bulgaria Bulgaria Stadio José Alvalade (31 652 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Riley

Braga
18 giugno 2004, ore 17:00 CEST
Bulgaria Bulgaria 0 – 2
referto
Danimarca Danimarca Estádio Municipal de Braga (24 131 spett.)
Arbitro:  Portogallo Batista

Oporto
18 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Italia Italia 1 – 1
referto
Svezia Svezia Estádio do Dragão (44 926 spett.)
Arbitro:  Svizzera Meier

Guimarães
22 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Italia Italia 2 – 1
referto
Bulgaria Bulgaria Estádio D. Afonso Henriques (16 002 spett.)
Arbitro:  Russia Ivanov

Oporto
22 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Danimarca Danimarca 2 – 2
referto
Svezia Svezia Estádio do Bessa Século XXI (26 115 spett.)
Arbitro:  Germania Merk

Gruppo D

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Rep. Ceca Rep. Ceca 9 3 3 0 0 7 4 +3
2. Paesi Bassi Paesi Bassi 4 3 1 1 1 6 4 +2
3. Germania Germania 2 3 0 2 1 2 3 −1
4. Lettonia Lettonia 1 3 0 1 2 1 5 −4
Risultati
Aveiro
15 giugno 2004, ore 17:00 CEST
Rep. Ceca Rep. Ceca 2 – 1
referto
Lettonia Lettonia Estádio Municipal de Aveiro (21 744 spett.)
Arbitro:  Francia Veissière

Oporto
15 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Germania Germania 1 – 1
referto
Paesi Bassi Paesi Bassi Estádio do Dragão (48 197 spett.)
Arbitro:  Svezia Frisk

Oporto
19 giugno 2004, ore 17:00 CEST
Lettonia Lettonia 0 – 0
referto
Germania Germania Estádio do Bessa Século XXI (22 344 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Riley

Aveiro
19 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Paesi Bassi Paesi Bassi 2 – 3
referto
Rep. Ceca Rep. Ceca Estádio Municipal de Aveiro (29 935 spett.)
Arbitro:  Spagna Mejuto González

Braga
23 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Paesi Bassi Paesi Bassi 3 – 0
referto
Lettonia Lettonia Estádio Municipal de Braga (27 904 spett.)
Arbitro:  Danimarca Nielsen

Lisbona
23 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Germania Germania 1 – 2
referto
Rep. Ceca Rep. Ceca Stadio José Alvalade (46 849 spett.)
Arbitro:  Norvegia Hauge

Albero della fase ad eliminazione diretta

  Quarti di finale   Semifinali   Finale
                     
  24 giugno - 19:45            
 
   1A. Portogallo Portogallo (dtr)  2 (6)
  30 giugno - 19:45
   2B. Inghilterra Inghilterra  2 (5)  
   Portogallo Portogallo  2
  26 giugno - 19:45
     Paesi Bassi Paesi Bassi  1  
   1C. Svezia Svezia  0 (4)
    4 luglio - 19:45
   2D. Paesi Bassi Paesi Bassi (dtr)  0 (5)  
   Portogallo Portogallo  0
  25 giugno - 19:45
     Grecia Grecia  1
   1B. Francia Francia  0
  1º luglio - 19:45  
   2A. Grecia Grecia  1  
   Grecia Grecia (dts)  1
  27 giugno - 19:45
     Rep. Ceca Rep. Ceca  0  
   1D. Rep. Ceca Rep. Ceca  3
   
   2C. Danimarca Danimarca  0  
 

Quarti di finale

Lisbona
24 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Portogallo Portogallo 2 – 2
(d.t.s.)
referto
Inghilterra Inghilterra Estádio da Luz (60 000 spett.)
Arbitro:  Svizzera Meier

Lisbona
25 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Francia Francia 0 – 1
referto
Grecia Grecia Stadio José Alvalade (45 390 spett.)
Arbitro:  Svezia Frisk

Faro
26 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Svezia Svezia 0 – 0
(d.t.s.)
referto
Paesi Bassi Paesi Bassi Estádio Algarve (30 000 spett.)
Arbitro:  Slovacchia Michel'

Oporto
27 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Rep. Ceca Rep. Ceca 3 – 0
referto
Danimarca Danimarca Estádio do Dragão (41 092 spett.)
Arbitro:  Russia Ivanov

Semifinali

Lisbona
30 giugno 2004, ore 19:45 CEST
Portogallo Portogallo 2 – 1
referto
Paesi Bassi Paesi Bassi Stadio José Alvalade (46 679 spett.)
Arbitro:  Svezia Frisk

Oporto
1º luglio 2004, ore 19:45 CEST
Grecia Grecia 1 – 0
(d.t.s.)
referto
Rep. Ceca Rep. Ceca Estádio do Dragão (42 449 spett.)
Arbitro:  Italia Collina

Finale

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato europeo di calcio 2004.
Lisbona
4 luglio 2004, ore 19:45 CEST
Portogallo Portogallo 0 – 1
referto
Grecia Grecia Estádio da Luz (62 865 spett.)
Arbitro:  Germania Merk

Statistiche del torneo

Squadra ideale del torneo scelta dalla UEFA:

Classifica marcatori

5 reti
4 reti
3 reti
2 reti
1 rete
Autoreti

Record

Premi

Migliori 11

Formazione dei migliori 11 giocatori del torneo, selezionata dalla UEFA:[40]

Portieri Difensori Centrocampisti Attaccanti
Rep. Ceca Petr Čech Italia Gianluca Zambrotta
Grecia Traïanos Dellas
Grecia Giourkas Seitaridis
Portogallo Ricardo Carvalho
Portogallo Maniche
Rep. Ceca Pavel Nedvěd
Grecia Theodōros Zagorakīs
Rep. Ceca Milan Baroš
Portogallo Cristiano Ronaldo
Inghilterra Wayne Rooney

La squadra vincitrice

La squadra greca campione d'Europa 2004.[41]

Grecia Grecia
Numero Giocatore Squadra 2004
Portieri
1 Antōnīs Nikopolidīs Grecia Panathīnaïkos
12 Konstantinos Chalkias Grecia Panathīnaïkos
13 Fanīs Katergiannakīs Grecia Olympiakos
Difensori
4 Nikos Dabizas Inghilterra Leicester City
5 Traïanos Dellas Italia Roma
14 Takis Fyssas Portogallo Benfica
18 Giannīs Gkoumas Grecia Panathīnaïkos
19 Michalīs Kapsīs Grecia AEK Atene
2 Geōrgios Seïtaridīs Grecia Panathīnaïkos
3 Stelios Venetidis Grecia Olympiakos
Centrocampisti
6 Aggelos Mpasinas Grecia Panathīnaïkos
17 Giorgios Georgiadis Grecia Olympiakos
8 Stelios Giannakopoulos Inghilterra Bolton
16 Pantelīs Kafes Grecia Olympiakos
20 Giōrgos Karagkounīs Italia Inter
21 Kōstas Katsouranīs Grecia AEK Atene
23 Vasilīs Lakīs Grecia AEK Atene
10 Vasilīs Tsiartas Grecia AEK Atene
7 Theodōros Zagorakīs Grecia AEK Atene
Attaccanti
9 Angelos Charisteas Germania Werder Brema
11 Demis Nikolaidis Spagna Atlético Madrid
22 Dīmītrios Papadopoulos Grecia Panathīnaïkos
15 Zīsīs Vryzas Italia Fiorentina
Commissario tecnico: Germania Otto Rehhagel

Arbitri e assistenti

Nazione Arbitro Assistenti
Danimarca Danimarca Kim Milton Nielsen Lens Larsen Joergen Jepsen
Francia Francia Gilles Veissière Frédéric Arnault Serge Vallin
Germania Germania Markus Merk Christian Schraer Jan-Henrik Salver
Inghilterra Inghilterra Mike Riley Philip Sharp Glenn Turner
Italia Italia Pierluigi Collina Marco Ivaldi Narciso Pisacreta
Norvegia Norvegia Terje Hauge Steinar Holvik Ole Hermann Borgan
Portogallo Portogallo Lucílio Cardoso Batista Paulo Jorge Ribeiro José Manuel Cardinal
Russia Russia Valentin Ivanov Gennady Krasyuk Vladimir Eniutin
Slovacchia Slovacchia Ľuboš Micheľ Igor Sramka Martin Balko
Spagna Spagna Manuel Mejuto González Oscar Martínez Rafael Guerrero
Svezia Svezia Anders Frisk Kenneth Petersson Peter Ekstrom
Svizzera Svizzera Urs Meier Francesco Buragina Rudolf Kappeli

Nazionale di calcio della Grecia

Grecia Grecia
Greece National Football Team.svg
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Football pictogram.svg Calcio
Federazione EPO
Ελληνική Ποδοσφαιρική Ομοσπονδία (Elinikì Podosferikì Omospondìa)
Confederazione UEFA
Codice FIFA GRE
Soprannome Η Γαλανόλευκη (Biancoazzurri)
Το Πειρατικό (La nave pirata)
Selezionatore Uruguay Gustavo Poyet
Record presenze Giōrgos Karagkounīs (139)
Capocannoniere Nikos Anastopoulos (29)
Ranking FIFA 47º[1] (21 ottobre 2021)
Esordio internazionale
Grecia Grecia 1 - 4 Italia Italia
AteneGrecia; 7 aprile 1929
Migliore vittoria
Grecia Grecia 8 - 0 Siria Siria
AteneGrecia; 25 novembre 1949
Peggiore sconfitta
Ungheria Ungheria 11 - 1 Grecia Grecia
BudapestUngheria; 25 marzo 1938
Campionato del mondo
Partecipazioni 3 (esordio: 1994)
Miglior risultato Ottavi di finale nel 2014
Campionato d'Europa
Partecipazioni 4 (esordio: 1980)
Miglior risultato Oro Campioni nel 2004
Confederations Cup
Partecipazioni 1 (esordio: 2005)
Miglior risultato Primo turno nel 2005
Torneo Olimpico
Partecipazioni 1 (esordio: 1920)
Miglior risultato Primo turno nel 1920
Nations League
Partecipazioni 2 (esordio: 2018-2019)
Miglior risultato 5º posto nella Lega C 2020-2021

La nazionale di calcio della Grecia (greco: εθνική ομάδα ποδοσφαίρου της Ελλάδας, ethnikì omada podosferou tis Elladas) è la selezione calcistica della Grecia ed è posta sotto l'egida della federazione ellenica.

La Grecia esordì nella fase finale di un grande torneo internazionale in occasione del campionato d'Europa 1980. Laureatasi campione d'Europa nel 2004, conta una partecipazione alla Confederations Cup (nel 2005) e tre presenze alla fase finale del campionato mondiale[2] (19942010 e 2014), in cui il miglior risultato sono gli ottavi di finale, raggiunti nel 2014. Anche se fino al 2004 gli ellenici contavano una sola partecipazione al mondiale ed una sola all'europeo, dal 2004 al 2014 si sono qualificati alla fase finale di tutte le competizioni mondiali o continentali, tranne che per il campionato del mondo 2006.

Il miglior piazzamento della Grecia nella classifica mondiale della FIFA è l'8º posto, raggiunto nella primavera del 2008 e nell'autunno del 2011; il peggiore è, invece, il 66º posto, toccato nel settembre del 1998. Occupa la 47ª posizione della graduatoria.[1]

Storia

Gli esordi e il lungo limbo

La nazionale greca fece il suo esordio nel 1906 ai Giochi olimpici intermedi di Atene. Nel 1919 partecipò ai Giochi Interalleati, organizzati a Parigi dopo la fine della prima guerra mondiale, e poi al torneo olimpico di Anversa 1920, prima edizione riconosciuta come ufficiale dalla FIFA[3]. In questi anni una figura chiave fu quella di Giōrgos Kalafatīs, giocatore e poi allenatore della squadra.

La federazione calcistica della Grecia si affiliò alla FIFA soltanto nel 1926.[3] Nei decenni seguenti la nazionale greca non conseguì alcun risultato di rilievo, anche a causa dei problemi socio-economici del paese prima e dopo la seconda guerra mondiale. Fino agli anni '60 gli ellenici rimasero, infatti, ai margini della scena calcistica, al pari delle vicine squadre cipriota e maltese (con le quali sussiste un'accesa rivalità).[3]

Soltanto l'apertura agli allenatori stranieri diede un impulso al calcio greco, nonostante i risultati rimanessero mediocri.[3] La Grecia andò vicina alla qualificazione al campionato del mondo 1970. La compagine, che annoverava alcuni tra i migliori calciatori greci di ogni epoca quali Dīmītrīs DomazosGiōrgos SiderīsGiōrgos Koudas e Mimis Papaioannou, si piazzò seconda nel suo girone di qualificazione, a un solo punto dalla Romania.

Anni 1980 e 1990: Euro '80 e USA '94

La Grecia all'esordio nella fase finale di un europeo, a Italia 1980

Il primo traguardo di rilievo fu la qualificazione al campionato d'Europa 1980, ottenuta davanti all'Unione Sovietica e all'Ungheria[3]. Allenata da Panagoulias, la Grecia si presentò al torneo - ospitato dall'Italia - come la possibile rivelazione, dopo aver vinto il proprio il girone di qualificazione contro avversarie molto quotate, Unione Sovietica e Ungheria.[3] Nella fase finale uscì, però, al primo turno, collezionando due sconfitte (1-0 con Paesi Bassi e 3-1 con la Cecoslovacchia) e un pareggio a reti inviolate contro la Germania Ovest, poi vincitrice del titolo.[3]

Dopo la partecipazione al campionato d'Europa del 1980, si verificò una lunga assenza della Grecia dal palcoscenico internazionale di rilievo, interrotta con la qualificazione al campionato del mondo 1994 negli Stati Uniti d'America: gli ellenici ci arrivarono da primi classificati nel proprio girone eliminatorio, battendo e superando all'ultima giornata, il 17 novembre 1993 ad Atene, la Russia (anch'essa qualificata[4]) con gol del ventenne Nikos Machlas e non patendo alcuna sconfitta[5]. Dal 1992 l'allenatore era di nuovo il sopraccitato Alketas Panagoulias[3], già CT della nazionale nei periodi 1973-1976 e 1977-1981.

Come nel 1980, anche nel 1994 il cammino dei greci nella fase finale non andò oltre i gironi.[3] La Grecia perse tutti gli incontri: per 4-0 contro l'Argentina e la Bulgaria (con Batistuta e Stoichkov autori di triplette[6][7]) e 2-0 contro la Nigeria.[3] Curiosamente, nel corso del torneo, la compagine ellenica impiegò tutti e tre i portieri disponibili, eventualità piuttosto rara.[2]

1994-2004: un decennio buio

Seguì poi un periodo di anonimato per la Grecia, che mancò la qualificazione ad ogni fase finale di europeo o mondiale.[2][3] Fallite le qualificazioni per il campionato d'Europa 1996 (terza nel girone di qualificazione dietro Russia e Scozia) e per il campionato del mondo 1998 (terza dopo aver pareggiato 0-0 contro la Croazia seconda all'ultimo turno, rimanendo un punto dietro i balcanici), la Grecia fallì anche la qualificazione al campionato d'Europa 2000 (altro terzo posto) e al campionato del mondo 2002 (quarto posto nel girone di qualificazione).

Nel 2001, con le qualificazioni per il mondiale nippocoreano ancora in corso, l'esperto tedesco Otto Rehhagel divenne il selezionatore della nazionale ellenica, sostituendo Vassilis Daniil, in carica dal 1999.[3] Il 6 ottobre 2001 gli ellenici sfiorarono una clamorosa vittoria contro l'Inghilterra: soltanto una punizione di Beckham, ad un minuto dalla fine, salvò gli inglesi, che grazie al 2-2 si qualificarono a Corea del Sud-Giappone 2002.[8]

2004: la vittoria del titolo europeo

L'undici-tipo della Grecia che vinse il campionato d'Europa 2004

Sovvertendo ogni pronostico, parso ancor più scontato dopo le due sconfitte iniziali (entrambe per 2-0) con Spagna e Ucraina, la Grecia ottenne sei vittorie consecutive e chiuse al comando il proprio girone di qualificazione al campionato d'Europa 2004, qualificandosi per la fase finale del torneo dopo ventiquattro anni.[2]

Il sorteggio della fase finale mise nuovamente di fronte greci e spagnoli, con Portogallo e Russia a completare il quadro.[9] Le quote degli scommettitori ponevano la Grecia nelle vesti di penultima candidata alla vittoria finale, indicando nella Lettonia il fanalino di coda dell'ipotetica graduatoria.[9] Se la qualificazione da primi del gruppo risultò inattesa, ancor più sorprendente fu l'esordio: gli ellenici batterono per 2-1 i padroni di casa lusitani, portandosi sul 2-0 dopo 51 minuti di gioco e subendo soltanto nei minuti di recupero della ripresa il gol della bandiera (messo a segno dal diciannovenne Cristiano Ronaldo, al primo centro in nazionale).[10] Pareggiata in rimonta (1-1) la partita con la Spagna, nella terza e decisiva partita la Grecia riuscì a segnare un gol (1-2) nella partita persa contro la Russia (già eliminata prima del match). Questa marcatura fu decisiva per qualificare i greci per i quarti di finale a spese degli spagnoli, rimasti clamorosamente fuori a causa di un minor numero di gol segnati rispetto alla squadra di Rehhagel (a parità di differenza reti con gli ellenici). I tre punti ottenuti contro il Portogallo rappresentarono, inoltre, i primi punti raccolti dalla Grecia nella fase finale di un grande torneo.

Nella prima sfida a eliminazione diretta la Grecia compì un'altra impresa sconfiggendo i Campioni d'Europa uscenti della Francia con un gol dell'attaccante Charisteas[11]. Nella semifinale con la Rep. Ceca fu poi il difensore Dellas a marcare - di testa - il silver goal che ancora una volta sovvertì i pronostici della vigilia, eliminando i favoriti cechi e proiettando gli ellenici verso un'insperata finale. L'atto conclusivo del torneo, disputatosi a Lisbona, ripropose dunque incredibilmente la sfida iniziale della rassegna, quella tra greci e portoghesi. A prevalere furono ancora una volta i greci grazie a un'altra marcatura, al dodicesimo minuto di gioco della ripresa, di Charisteas, che chiuse il torneo con tre gol all'attivo. La Grecia era Campione d'Europa per la prima volta nella propria storia.

Angelos Charisteas mette a segno il gol che decide in favore della Grecia la finale di Euro 2004 contro il Portogallo padrone di casa

Oltre all'eccezionale traguardo sportivo, per la Grecia ci furono importanti successi anche in ambito statistico, con il balzo dal 35º posto (giugno 2004) al 14º posto (luglio 2004) nella classifica mondiale della FIFA: nessun'altra squadra, nel giro di un mese, ha mai compiuto un tale salto in graduatoria. Alla vigilia, gli allibratori quotavano la vittoria greca da 80 a 150.[12] Al rientro in patria i calciatori ricevettero medaglie dall'allora presidente Kostis Stephanopoulos e festeggiarono con i tifosi, che accolsero la squadra all'aeroporto ateniese e la portarono in trionfo allo Stadio Panathinaiko, dove le celebrazioni proseguirono alla presenza di autorità politiche e religiose. I giocatori comparvero inoltre sui francobolli[13] e furono selezionati per il titolo di Squadra mondiale dell'anno ai Laureus World Sports Awards del 2005.

2005-2010: la ripresa

Sconfitta dalla vicina Albania (rivale con cui sussiste un forte dualismo) all'esordio nelle qualificazioni per i Mondiali 2006[14], la fresca campione d'Europa disputò una fase eliminatoria al di sotto delle aspettative.[15] La vittoria del titolo continentale valse la partecipazione alla Confederations Cup 2005, con gli ellenici estromessi già al primo turno a seguito delle sconfitte rimediate da Brasile e Giappone[16]: l'unico punto venne conquistato impattando a reti bianche col Messico nella giornata finale.[17]

Fallito l'accesso alla rassegna iridata terminando il proprio raggruppamento in quarta posizione[18], nell'estate 2006 la Grecia — frattanto sorteggiata in un abbordabile girone verso l'Europeo 2008 —[19] scongiurò una squalifica paventata dalla FIFA per l'insufficiente autonomia della Federazione in ambito decisionale.[20][21] Con 31 punti ottenuti sui 36 disponibili[22], la squadra si qualificò davanti alla Turchia garantendosi l'opportunità della difesa del titolo conquistato nel 2004.[23]

Un'immagine di Grecia-Malta (5-0) del 17 novembre 2007.[23]

Pur a fronte dell'ottavo posto raggiunto nel ranking mondiale nell'aprile 2008 (miglior piazzamento di sempre e successivamente eguagliato nell'ottobre 2011[24]), la formazione di Rehaggel abbandonò il torneo dopo i knock-out con Svezia e Russia[25][26]: l'unico gol dei campioni uscenti fu realizzato nella sconfitta per 2-1 contro la Spagna, quest'ultima futura vincitrice.[27]

Otto Rehhagel, allenatore della Grecia dal 2001 al 2010.

Scoperto un prolifico finalizzatore in Gekas — risultato, tra l'altro, il miglior marcatore della zona europea nelle qualificazioni al Mondiale sudafricano —[28] gli ellenici tornarono a conseguire un biglietto per la manifestazione dopo 16 anni[29][30], eliminando l'Ucraina allo spareggio.[31] Il debutto greco avvenne perdendo contro la Corea del Sud[32], risultato cui fece seguito un'affermazione di misura a scapito della Nigeria[33]: un'ulteriore sconfitta per mano dell'Argentina comportò tuttavia l'eliminazione, col passaggio al secondo turno guadagnato dagli asiatici.[34]

2010-2014: la conferma internazionale

Dopo il mondiale in Sudafrica, il 23 giugno 2010 Rehhagel, che ad oggi è il secondo tecnico rimasto in carica più a lungo nella storia della nazionale ellenica, lasciò la Grecia[35] al portoghese Fernando Santos[36], già allenatore di AEK AtenePaok SaloniccoPanathinaikos e Benfica. Nella prima conferenza stampa il nuovo allenatore dichiarò che la sua compagine avrebbe giocato in modo diverso: sarebbe stata una squadra più offensiva rispetto alla Grecia del suo predecessore.

Santos iniziò bene, senza subire sconfitte in 17 gare. Battendo la Georgia nell'ottobre 2011, la Grecia vinse il proprio girone di qualificazione alla fase finale del campionato d'Europa 2012 con 24 punti, frutto di sette vittorie e tre pareggi in dieci gare disputate[37]. Per la seconda volta nella sua storia la nazionale ellenica terminò le qualificazioni a un grande torneo internazionale senza subire sconfitte. Vinse inoltre per la quinta volta un girone di qualificazione. Nel marzo del 2011 accadde un fatto senza precedenti: la FIFA stilò come sua consuetudine il ranking mondiale e la nazionale greca fu proiettata al 10º posto, davanti all'Italia, ferma all'11º posto, e alla Francia, rimasta al 18º posto. L'attaccante Theofanis Gekas, ritiratosi dalla nazionale nel 2010 dopo tre partite della gestione di Fernando Santos, tornò sui propri passi in vista delle ultime sfide di qualificazione, in tempo per segnare un gol nella penultima sfida del girone, vinta per 2-0 contro la Croazia, e far parte della spedizione greca all'Europeo di Polonia e Ucraina, soffiando il posto ad Angelos Charisteas, eroe di Euro 2004, non convocato dall'allenatore lusitano.

Nel 2012 la nazionale greca partecipò dunque alla fase finale di un europeo per la terza volta consecutiva. Come nel 2004, toccò ai greci sfidare i padroni di casa (la Polonia) nella gara inaugurale che finì 1-1 con rete greca di Salpingidis.[38]. Non andò meglio nella seconda gara contro la Rep. Ceca, che vinse per 2-1: gli ellenici, pur accorciando le distanze con Gekas, non rimontarono i due gol subiti nelle fasi iniziali di gioco. Il 16 giugno 2012 il capitano Giōrgos Karagkounīs si fece perdonare l'errore commesso su calcio di rigore contro la Polonia segnando il gol che consentì alla Grecia (1-0) di battere la favorita Russia e qualificarsi ai quarti di finale[39]. Nella dura sfida contro la Germania ai quarti di finale i greci persero per 2-4 e furono eliminati[40].

Il rigore di Giōrgos Karagkounīs, parato dal polacco Przemysław Tytoń, nella gara inaugurale del campionato d'Europa 2012.

Il dignitoso cammino degli ellenici nel torneo ebbe conseguenze anche in termini di ranking, poiché nel settembre 2012 i greci figuravano all'undicesimo posto precedendo il Brasile, dodicesimo, e la Francia, quindicesima[2].

Nel girone di qualificazione per il campionato del mondo 2014 la Grecia fu inserita nel gruppo G, dove incontrò Bosnia ed ErzegovinaSlovacchiaLituaniaLettonia e Liechtenstein. Nel girone giunse seconda, con gli stessi punti della Bosnia, ed ebbe accesso al play-off contro la Romania. All'andata, giocata il 15 novembre 2013, la Grecia sconfisse la Romania per 3-1 allo Stadio Karaiskákis di Atene, con reti di Konstantinos Mitroglou al 14', Dimitris Salpingidis al 21', Bogdan Stancu al 23' e ancora di Mitroglou al 67'. Nel ritorno, giocato il 19 novembre, pareggiò per 1-1. Il risultato complessivo (4-2) premiò i greci, che si qualificarono così alla fase finale del mondiale brasiliano[41][42]. Al termine delle qualificazioni, e prima del sorteggio dei gruppi per la rassegna iridata, la FIFA stilò il consueto ranking internazionale mensile, in cui la nazionale greca raggiunse il dodicesimo posto.

Nella fase finale del mondiale del 2014 la compagine greca superò per la prima volta la fase a gruppi del torneo. Inserita dal sorteggio nel gruppo C, affrontò ColombiaCosta d'Avorio e Giappone. Al termine della fase a gironi la Grecia, sconfitta all'esordio per 3-0 dalla Colombia, giunse seconda in classifica con quattro punti, grazie al pareggio a reti inviolate con i nipponici e alla vittoria contro gli ivoriani per 2-1 con i gol di Andreas Samarīs e, su calcio di rigore, di Giōrgos Samaras a pochi secondi dalla fine del tempo di recupero[43]. Grazie a questa vittoria i greci superarono per la prima volta nella propria storia la fase a gironi di un campionato del mondo, qualificandosi quindi per gli ottavi di finale, dove affrontarono la Costa Rica, che vinse per 5-3 ai tiri di rigore (1-1 dopo i tempi supplementari)[44].

Dal 2014: fase di declino

Dopo il campionato del mondo 2014 la Grecia ingaggiò come commissario tecnico Claudio Ranieri, che diventò così il secondo italiano della storia a sedersi sulla panchina della nazionale ellenica, dopo Rino Martini nel 1959[45]. Il tecnico romano assunse come suo assistente Giorgios Karagounis, bandiera della nazionale e vecchia conoscenza del calcio italiano[46]. L'esperienza di Ranieri sulla panchina della Grecia cominciò nel peggiore dei modi: nelle prime tre partite del girone di qualificazione al campionato d'Europa 2016 la squadra ottenne soltanto un punto, frutto di un pareggio sul campo della Finlandia (1-1) e due sconfitte contro Romania (0-1) e Irlanda del Nord (0-2). Il 15 novembre 2014, in seguito alla clamorosa sconfitta casalinga per 0-1 contro le Fær Øer, Ranieri fu sollevato dal suo incarico[47][48].

Neanche l'avvicendamento tecnico, con l'uruguaiano Sergio Markarián nominato C.T. il 12 febbraio 2015 al posto di Ranieri[49][50], mutò lo scenario: i greci rimasero fuori dall'europeo, totalizzando appena sei punti in classifica e finendo ultimi nel proprio girone[51].

Il 29 ottobre 2015 la federcalcio greca affidò la nazionale al tedesco Michael Skibbe[52], che esordì con un'eclatante sconfitta a Differdange contro il modesto Lussemburgo. Malgrado il brutto inizio, i risultati nei mesi seguenti furono positivi e nell'ottobre 2017 Skibbe riuscì a condurre i suoi al secondo posto, alle spalle del Belgio, nel girone di qualificazione al campionato del mondo 2018, con conseguente accesso ai play-off, dove la Grecia fu però eliminata in malo modo dalla Croazia (4-1 in trasferta e 0-0 in casa)[53][54]. Nelle prime partite del girone di Lega C di UEFA Nations League 2018-2019, la Grecia ottenne due vittorie e subì due sconfitte. Nell'ottobre 2018, con la squadra a sei punti dal primo posto del girone a tre squadre, occupato dalla Finlandia, Skibbe fu esonerato e sostituito con Angelos Anastasiadis, primo CT ellenico della Grecia (esclusi gli incarichi ad interim) dopo diciassette anni[55]. Gli ellenici chiusero il girone di quattro squadre al penultimo posto, con un bilancio finale di tre vittorie e tre sconfitte in sei partite.

Nelle qualificazioni al campionato d'Europa 2020 una serie iniziale di risultati negativi, culminati nella sconfitta interna per 2-3 contro l'Armenia, indusse la federazione a esonerare Anastasiadis[56], sostituito nel luglio 2019 dall'olandese John van't Schip. Nonostante il cambio di allenatore e la striscia di tre vittorie consecutive ottenuta nelle ultime tre partite del girone, la Grecia, dopo aver fallito la qualificazione al campionato d'Europa 2016 e al campionato del mondo 2018, mancò anche la qualificazione al campionato d'Europa 2020. Gli ellenici dovettero accontentarsi della terza posizione, a quattro punti dalla Finlandia seconda. Nella successiva UEFA Nations League 2020-2021, la squadra si piazzò seconda nel proprio girone di Lega C alle spalle della Slovenia, con tre vittorie e tre pareggi in sei partite, mancando la promozione in Lega B. Fallimentare fu anche la campagna di qualificazione al campionato del mondo 2022, chiusa al terzo posto del raggruppamento vinto dalla Spagna, con due sole vittorie in otto partite giocate; nel novembre 2021 il CT olandese rassegnò le dimissioni.[57]

Palmarès

Portogallo 2004

Partecipazioni ai tornei internazionali

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1930 Non partecipante
1934 Non qualificata
1938 Non qualificata
1950 Non partecipante
1954 Non qualificata
1958 Non qualificata
1962 Non qualificata
1966 Non qualificata
1970 Non qualificata
1974 Non qualificata
1978 Non qualificata
1982 Non qualificata
1986 Non qualificata
1990 Non qualificata
1994 Primo turno
1998 Non qualificata
2002 Non qualificata
2006 Non qualificata
2010 Primo turno
2014 Ottavi di finale
2018 Non qualificata
2022 Non qualificata
Campionato europeo
Edizione Risultato
1960 Non qualificata
1964 Non partecipante
1968 Non qualificata
1972 Non qualificata
1976 Non qualificata
1980 Primo turno
1984 Non qualificata
1988 Non qualificata
1992 Non qualificata
1996 Non qualificata
2000 Non qualificata
2004 Campione UEFA European Cup.svg
2008 Primo turno
2012 Quarti di finale
2016 Non qualificata
2020 Non qualificata
Giochi olimpici[58]
Edizione Risultato
1920 Primo turno
1924 Non partecipante
1928 Non partecipante
1936 Non partecipante
1948 Non partecipante
Confederations Cup
Edizione Risultato
1992 Non invitata
1995 Non invitata
1997 Non qualificata
1999 Non qualificata
2001 Non qualificata
2003 Non qualificata
2005 Primo turno
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata
2017 Non qualificata


LegendaGrassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni

 

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

Mondiali

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930 Uruguay Uruguay Non partecipante - - - -
1934 Italia Italia Non qualificata - - - -
1938 Francia Francia Non qualificata - - - -
1950 Brasile Brasile Non partecipante - - - -
1954 Svizzera Svizzera Non qualificata - - - -
1958 Svezia Svezia Non qualificata - - - -
1962 Cile Cile Non qualificata - - - -
1966 Inghilterra Inghilterra Non qualificata - - - -
1970 Messico Messico Non qualificata - - - -
1974 bandiera Germania Ovest Non qualificata - - - -
1978 Argentina Argentina Non qualificata - - - -
1982 Spagna Spagna Non qualificata - - - -
1986 Messico Messico Non qualificata - - - -
1990 Italia Italia Non qualificata - - - -
1994 Stati Uniti Stati Uniti Primo turno 0 0 3 0:10
1998 Francia Francia Non qualificata - - - -
2002 Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone Non qualificata - - - -
2006 Germania Germania Non qualificata - - - -
2010 Sudafrica Sudafrica Primo turno 1 0 2 2:5
2014 Brasile Brasile Ottavi di finale 1 2 1 3:5
2018 Russia Russia Non qualificata - - - -
2022 Qatar Qatar Non qualificata - - - -

Europei

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1960 Francia Francia Non qualificata - - - -
1964 Spagna Spagna Non partecipante - - - -
1968 Italia Italia Non qualificata - - - -
1972 Belgio Belgio Non qualificata - - - -
1976 Jugoslavia Jugoslavia Non qualificata - - - -
1980 Italia Italia Primo turno 0 1 2 1:4
1984 Francia Francia Non qualificata - - - -
1988 bandiera Germania Ovest Non qualificata - - - -
1992 Svezia Svezia Non qualificata - - - -
1996 Inghilterra Inghilterra Non qualificata - - - -
2000 Belgio Belgio / Paesi Bassi Paesi Bassi Non qualificata - - - -
2004 Portogallo Portogallo Campione UEFA European Cup.svg 4 1 1 7:4
2008 Austria Austria / Svizzera Svizzera Primo turno 0 0 3 1:5
2012 Polonia Polonia / Ucraina Ucraina Quarti di finale 1 1 2 5:7
2016 Francia Francia Non qualificata - - - -
2020[59] Europa Europa Non qualificata - - - -

Confederations Cup

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1992 Arabia Saudita Arabia Saudita Non invitata - - - -
1995 Arabia Saudita Arabia Saudita Non invitata - - - -
1997 Arabia Saudita Arabia Saudita Non qualificata - - - -
1999 Messico Messico Non qualificata - - - -
2001 Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone Non qualificata - - - -
2003 Francia Francia Non qualificata - - - -
2005 Germania Germania Primo turno 0 1 2 0:4
2009 Sudafrica Sudafrica Non qualificata - - - -
2013 Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2017 Russia Russia Non qualificata - - - -

Nations League

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
2018-2019 Portogallo Portogallo 9° in Lega C 2 0 2 3:4
2020-2021 Italia Italia 5° in Lega C 3 3 0 6:1

Giochi olimpici

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1920 Anversa Turno preliminare 0 0 1 0:9
1924 Parigi Non partecipante - - - -
1928 Amsterdam Non partecipante - - - -
1936 Berlino Non partecipante - - - -
1948 Londra Non partecipante - - - -

Tutte le rose

Mondiali

Coppa del Mondo FIFA 1994
Mīnou, 2 Apostolakīs, 3 Kolitsidakīs, 4 Manōlas, 5 Kalitzakīs, 6 Tsalouchidīs, 7 Saravakos, 8 Nioplias, 9 Machlas, 10 Mītropoulos, 11 Tsiantakīs, 12 Maragkos, 13 Karagiannīs, 14 Dīmītriadīs, 15 Karkamanīs, 16 Alexoudīs, 17 Chatzidīs, 18 Karataïdīs, 19 Kōfidīs, 20 Atmatsidīs, 21 Alexandrīs, 22 AlexiouCTPanagoulias
Coppa del Mondo FIFA 2010
Chalkias, 2 Seïtaridīs, 3 Patsatzoglou, 4 Spyropoulos, 5 Moras, 6 Tziolīs, 7 Samaras, 8 Papadopoulos, 9 Charisteas, 10 Karagkounīs, 11 Vyntra, 12 Tzorvas, 13 Sīfakīs, 14 Salpiggidīs, 15 Torosidīs, 16 Kyrgiakos, 17 Gkekas, 18 Ninīs, 19 Papastathopoulos, 20 Kapetanos, 21 Katsouranīs, 22 Malezas, 23 PrittasCTRehhagel
Coppa del Mondo FIFA 2014
Karnezīs, 2 Maniatīs, 3 Tzavellas, 4 Manōlas, 5 Moras, 6 Tziolīs, 7 Samaras, 8 Kone, 9 Mītroglou, 10 Karagkounīs, 11 Vyntra, 12 Glykos, 13 Kapino, 14 Salpiggidīs, 15 Torosidīs, 16 Christodoulopoulos, 17 Gkekas, 18 Fetfatzidīs, 19 Papastathopoulos, 20 Holebas, 21 Katsouranīs, 22 Samarīs, 23 TachtsidīsCTSantos

Europei

Campionato d'Europa UEFA 1980
Kōnstantinou, 2 Kyrastas, 3 Iōsīfidīs, 4 Kapsīs, 5 Foiros, 6 Livathīnos, 7 Terzanidīs, 8 Nikoloudīs, 9 Ardizoglou, 10 Galakos, 11 Damanakīs, 12 Gounarīs, 13 Xanthopoulos, 14 Koudas, 15 Mauros, 16 Kouīs, 17 Ravousīs, 18 Nikolaou, 19 Kōstikos, 20 Anastopoulos, 21 Poupakīs, 22 PapaflōratosCTPanagoulias
Campionato d'Europa UEFA 2004
Nikopolidīs, 2 Seïtaridīs, 3 Venetidīs, 4 Ntampizas, 5 Dellas, 6 Mpasinas, 7 Zagorakīs, 8 Giannakopoulos, 9 Charisteas, 10 Tsiartas, 11 Nikolaïdīs, 12 Chalkias, 13 Katergiannakīs, 14 Fyssas, 15 Vryzas, 16 Kafes, 17 Geōrgiadīs, 18 Gkoumas, 19 Kapsīs, 20 Karagkounīs, 21 Katsouranīs, 22 Papadopoulos, 23 LakīsCTRehhagel
Campionato d'Europa UEFA 2008
Nikopolidīs, 2 Seïtaridīs, 3 Patsatzoglou, 4 Spyropoulos, 5 Dellas, 6 Mpasinas, 7 Samaras, 8 Giannakopoulos, 9 Charisteas, 10 Karagkounīs, 11 Vyntra, 12 Chalkias, 13 Tzorvas, 14 Salpiggidīs, 15 Torosidīs, 16 Kyrgiakos, 17 Gkekas, 18 Gkoumas, 19 Antzas, 20 Amanatidīs, 21 Katsouranīs, 22 Tziolīs, 23 LymperopoulosCTRehhagel
Campionato d’Europa UEFA 2012
Chalkias, 2 Maniatīs, 3 Tzavellas, 4 Malezas, 5 K. Papadopoulos, 6 Makos, 7 Samaras, 8 A. Papadopoulos, 9 Lymperopoulos, 10 Karagkounīs, 11 Mītroglou, 12 Tzorvas, 13 Sīfakīs, 14 Salpiggidīs, 15 Torosidīs, 16 Fōtakīs, 17 Gkekas, 18 Ninīs, 19 Papastathopoulos, 20 Holebas, 21 Katsouranīs, 22 Fortounīs, 23 FetfatzidīsCTSantos

Confederations Cup

FIFA Confederations Cup 2005
Nikopolidīs, 2 Seïtaridīs, 3 Vyntra, 4 Taularidīs, 5 Kyrgiakos, 6 Mpasinas, 7 Zagorakīs, 8 Giannakopoulos, 9 Charisteas, 10 Tsiartas, 11 Papadopoulos, 12 Chalkias, 13 Sīfakīs, 14 Fyssas, 15 Vryzas, 16 Kafes, 17 Amanatidīs, 18 Gkoumas, 19 Kapsīs, 20 Karagkounīs, 21 Katsouranīs, 22 Gkekas, 23 LakīsCTRehhagel

Giochi olimpici

Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1920
Demertzīs, P Fōtiadīs, D Gkilīs, D Kaloudīs, C Despotopoulos, C Gōtīs, C A. Nikolaïdīs, C Peppas, A Gia. Andrianopoulos, A Giō. Andrianopoulos, A Chatzīandreou, A Dīmītriou, A Kalafatīs, A T. Nikolaïdīs, A Samios, A StauropoulosCTKalafatīs

NOTA: Per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Statistiche della Grecia a Euro 2004

Ecco tutte le partite che hanno portato la Grecia a diventare campione d'Europa.

Primo turno

Quarti di finale

Semifinale

Finale

Numeri

  • Risultati: 4 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta
  • Gol: 7 fatti, 4 subiti
  • Massima vittoria: 1-0 (Portogallo, Repubblica Ceca, Francia), 2-1 (Portogallo)
  • Massima sconfitta: 2-1 (Russia)
  • Miglior marcatoreCharisteas (3)
  • Maggior numero di presenzeNikopolidisDellasFyssasKapsisSeitaridisKatsouranisZagorakisCharisteas (6)
  • Minuti di imbattibilità: 343' (dal 17' di Russia-Grecia fino alla fine del torneo)

Colori e simboli

Storicamente la nazionale greca si riconosce nei colori della bandiera nazionale, bianco e blu; la divisa interna è stata per anni blu con rifiniture bianche, mentre quella esterna inverte le tinte. Dal 2004, probabilmente per onorare l'inattesa vittoria agli Europei (la cui finale fu giocata in maglia bianca), tale gerarchia è stata sovvertita, promuovendo la maglia bianca a "casalinga" e dedicando il blu alle trasferte.

Tra i fornitori tecnici si sono succeduti NikeAdidasLe Coq SportifDiadoraPuma ed Asics.

Sul petto i calciatori non portano lo stemma della federazione calcistica greca, ma un disegno stilizzato della bandiera greca, con la croce non nel cantone, ma a prendere tutto il "capo", e le strisce tramutate in alcuni "pali"; il tutto è racchiuso in un riquadro (oppure uno scudetto) azzurro che reca in alto l'epigrafe ΕΛΛΑΣ (Hellas, ovvero "Grecia").

Cronologia delle divise

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1920's (C)
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1929
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1970's (C)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1979 (C)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Euro 1980 (C)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1982–1984 (C)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1987–1989 (C)
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1989 (C)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1992–1993 (C)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1998 (C)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
1998 (T)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2000 (C)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
2000 (T)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Euro 2004 (C)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Euro 2004 (T)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2006–2007 (C)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2006–2007 (T)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Euro 2008 (C)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Euro 2008 (T)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Euro 2012 (C)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Euro 2012 (T)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2020– (C)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2020– (T)

Stadio

La Grecia non ha giocato sempre in uno stadio fisso, anche se per gran parte della sua storia le proprie partite casalinghe le ha disputate allo Stadio Karaiskákis del Pireo, impianto locale della squadra Olympiakos. Talvolta è stato sostituito dallo Stadio Kaftanzoglio di Salonicco. L'impianto del Pireo è stato utilizzato sia nelle qualificazioni ai mondiali del 2006 nonché in alcune di Euro 2008: a causa però di violenti scontri avvenuti nello stadio, le restanti partite sono state disputate nello Stadio Pankritio e poi allo Stadio Olimpico di Atene. Per le qualificazioni ad Euro 2004, invece, dato che gli stadi erano in ristrutturazione, si scelse lo Stadio Apostolos Nikolaidis, sede del Panathinaikos.

L'Olimpico di Atene ha già ospitato varie partite della nazionale nell'arco della storia passata della squadra ed ospita anche le partite dell'AEK Atene. L'impianto, da sempre polifunzionale in quanto utilizzato anche per eventi olimpici e riguardanti altri sport, è stato costruito nel 1980 e ristrutturato nel 2004 per la XXVIII Olimpiade affidata proprio alla capitale greca. Lo stadio ha ricevuto il riconoscimento delle 5 stelle UEFA, che viene assegnato agli stadi con elevati livelli di strutture, spaziando dal numero di spettatori alle possibilità che offrono, i quali sono gli unici che possono ospitare le finali di UEFA Champions League: l'impianto ne ha ospitate già ben tre. Lo stadio ha 71.000 posti circa.

Rivalità

La nazionale greca gioca le sue partite più accese contro i vicini anatolici. Grecia e Turchia, già rivali nella corsa al campionato del mondo 2006, furono inserite nello stesso girone di qualificazione ad Euro 2008. Nonostante la Grecia abbia sofferto un pesante 4-1 casalingo, terminò il cammino di qualificazione in testa al girone, seguita proprio dai rivali, che riuscì a battere per 1-0 ad Istanbul (alla fine entrambe le squadre si qualificarono per l’europeo).

Molto sentite sono anche le partite con i limitrofi albanesi e macedoni.

Rosa attuale

Lista dei giocatori convocati per le partite amichevoli contro Romania e Montenegro del 25 e 28 marzo 2022.

Presenze e reti aggiornate al 25 marzo 2022.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
  P Odisseas Vlachodimos 26 aprile 1994 (27 anni) 22 -18 Portogallo Benfica
  P Alexandros Paschalakis 28 luglio 1989 (32 anni) 3 -5 Grecia PAOK
  P Geōrgios Athanasiadīs 7 aprile 1993 (28 anni) 0 0 Moldavia Sheriff Tiraspol
 
  D Giorgos Tzavellas 26 novembre 1987 (34 anni) 45 3 Grecia AEK Atene
  D Kōstas Tsimikas 12 maggio 1996 (25 anni) 17 0 Inghilterra Liverpool
  D Pantelis Chatzidiakos 18 gennaio 1997 (25 anni) 14 0 Paesi Bassi AZ Alkmaar
  D Dinos Mavropanos 11 dicembre 1997 (24 anni) 8 0 Germania Stoccarda
  D Geōrgios Kyriakopoulos 5 febbraio 1996 (26 anni) 5 0 Italia Sassuolo
  D Lazaros Rota 23 agosto 1997 (24 anni) 3 0 Grecia AEK Atene
  D Dimitris Goutas 4 aprile 1994 (27 anni) 2 0 Turchia Sivasspor
  D Dimitris Nikolaou 13 agosto 1998 (23 anni) 1 0 Italia Spezia
  D Lefteris Lyratzis 22 febbraio 2000 (22 anni) 0 0 Grecia PAOK
 
  C Petros Mantalos 31 agosto 1991 (30 anni) 42 4 Grecia AEK Atene
  C Andreas Bouchalakis 5 aprile 1993 (28 anni) 27 1 Grecia Olympiacos
  C Dimitris Pelkas 26 ottobre 1993 (28 anni) 25 1 Turchia Fenerbahçe
  C Manōlīs Siōpīs 14 maggio 1994 (27 anni) 13 0 Turchia Alanyaspor
  C Sōtīrīs Alexandropoulos 26 novembre 2001 (20 anni) 2 0 Grecia Panathinaikos
  C Christos Kourfalidis 11 novembre 2002 (19 anni) 0 0 Italia Cagliari
 
  A Tasos Bakasetas 28 giugno 1993 (28 anni) 44 5 Turchia Trabzonspor (Capitano)
  A Vangelis Pavlidis 21 novembre 1998 (23 anni) 22 5 Paesi Bassi Willem II
  A Dimitris Limnios 27 maggio 1998 (23 anni) 20 2 Paesi Bassi Twente
  A Euthymios Koulourīs 6 marzo 1996 (26 anni) 17 0 Grecia Atromitos
  A Tasos Douvikas 2 agosto 1999 (22 anni) 8 1 Grecia Volos
  A Giorgos Giakoumakis 9 dicembre 1994 (27 anni) 7 1 Scozia Celtic
  A Anastasios Chatzīgiovannīs 31 maggio 1997 (24 anni) 3 0 Grecia Panathīnaïkos

Commissari tecnici

L'allenatore tedesco Otto Rehhagel, in carica dal settembre 2001 al giugno 2010, è il CT che ha raccolto il maggiore successo alla guida della Grecia. Dopo una prestigiosa carriera in Germania, durante la quale aveva vinto tre campionati nazionali (1987-1988, 1992-1993 e 1997-1998), una Coppa delle Coppe (1991-1992) e una Coppa UEFA (1995-1996), fu nominato CT della Grecia per risollevare le sorti di una nazionale rimasta fuori dalla fase finale del campionato del mondo 2002 e raccolse risultati eccezionali, dalla qualificazione alla fase finale del campionato d'Europa 2004 alla clamorosa vittoria finale nel torneo. La Grecia non aveva mai vinto neanche una partita di una fase finale di un grande torneo internazionale. Mancata la qualificazione alla fase finale del campionato del mondo 2006, guidò i greci anche nelle fasi finali del campionato d'Europa 2008 e del campionato del mondo 2010, prima delle dimissioni. In 106 match ottenne 53 vittorie, pari al 50% delle partite.

Dopo Rehhagel l'allenatore più vincente della nazionale greca è Alketas Panagoulias, che qualificò la squadra per la fase finale del campionato d'Europa 1980 (esordio della Grecia in una fase finale) e per la fase finale del campionato del mondo 1994. Allenò la Grecia in tre periodi distinti: dal 1973 al 1976, dal 1977 al 1981 e dal 1992 al 1994. Come allenatore dell'Olympiakos vinse tre campionati greci, nel 1981-1982, nel 1982-1983 e nel 1986-1987. Il suo bilancio come CT è di 74 partite, con 23 vittorie.

 
Nome Nazionalità Periodo
John van 't Schip Paesi Bassi 2019-2021
Angelos Anastasiadis Grecia 2018-2019
Michael Skibbe Germania 2015-2018
Sergio Markarián Uruguay 2015
Kostas Tsanas Grecia 2014, 2015
Claudio Ranieri Italia 2014
Fernando Santos Portogallo 2010-2014
Otto Rehhagel Germania 2001-2010
Vassilis Daniill Grecia 1999-2001
Anghel Iordănescu Romania 1998-1999
Kostas Polychroniou Grecia 1994-1998
Alketas Panagoulias Grecia 1992-1994
Antonis Georgiadis Grecia 1989-1992
Alekos Sofianidis Grecia 1988-1989
Miltos Papapostolou Grecia 1984-1988
Christos Archontidis Grecia 1982-1984
Alketas Panagoulias Grecia 1977-1982
Lakis Petropoulos Grecia 1976-1977
Alketas Panagoulias Grecia 1973-1976
Billy Bingham Irlanda del Nord 1971-1973
Lakis Petropoulos Grecia 1969-1971
 
Nome Nazionalità Periodo
Dan Georgiadis Grecia 1968-1969
Panos Markovits Grecia 1966-1968
Lakis Petropoulos Grecia 1964-1966
Tryfon Tzanetis Grecia 1960-1964
Paul Baron Francia 1959-1960
Rino Martini Italia 1957-1959
Kostas Andritsos Grecia 1956-1957
Ioannis Chelmis Grecia 1955-1956
Antonis Migiakis Grecia 1954-1955
Kostas Negrepontis Grecia 1953-1954
Antonis Migiakis Grecia 1951-1953
Kostas Negrepontis Grecia 1938-1951
Kostas Konstantaras Grecia 1935-1938
Apostolos Nikolaïdīs Grecia 1934-1935
Kostas Negrepontis Grecia 1933-1934
Lefteris Panourgias Grecia 1932-1933
Jan Kopsiva Cecoslovacchia 1930-1932
Apostolos Nikolaïdīs Grecia 1929-1930

Record individuali

Giōrgos Karagkounīs, componente della Grecia campione d'Europa nel 2004, è il primatista di presenze con la nazionale ellenica (139).

Tra i giocatori più emblematici della nazionale greca figurano Theodōros ZagorakīsAntōnīs NikopolidīsAngelos BasinasNikos AnastopoulosAntōnīs NikopolidīsAngelos CharisteasTheofanis GekasKōstas Katsouranīs e Nikolaos Machlas.

Theodoros Zagorakis, capitano della squadra laureatasi campione d'Europa 2004, fu eletto miglior calciatore in quel torneo europeo. Dal 1994 al 2007 collezionò 120 presenze in nazionale, di cui risulta il secondo primatista di partite giocate dopo Giōrgos Karagkounīs, che ottenne 139 presenze dal 1999 al 2014. Zagorakis è il solo calciatore greco ad essersi classificato tra i primi cinque del Pallone d'oro, nel 2004[60].

Antōnīs Nikopolidīs, portiere della squadra vincitrice di Euro 2004 e giocatore tra i più rappresentativi del campionato greco, conta 90 presenze in nazionale dal 1999 al 2008. Angelos Basinas, altro campione d'Europa 2004, vanta 100 presenze in nazionale dal 1999 al 2009.

Il primatista di gol in nazionale è Nikos Anastopoulos, che realizzò 29 gol in 75 presenze dal 1977 al 1988. Fu autore del primo gol della Grecia nella fase finale di un grande torneo internazionale, all'europeo di Italia 1980.

Nikolaos Machlas segnò, nel novembre 1993, la rete decisiva per la prima qualificazione della Grecia alla fase finale della Coppa del mondo. Alla terza presenza in nazionale e all'età di 21 anni, siglò il gol della vittoria contro la Russia nell'ultima giornata delle qualificazioni europee a Stati Uniti 1994. Cresciuto nell'OFI Creta, fu Scarpa d'oro 1997 come miglior goleador dei campionati europei con la maglia del Vitesse e conta 61 presenze e 18 gol in nazionale dal 1993 al 2002.

Dati aggiornati all'11 novembre 2020.[61]


I calciatori in grassetto sono ancora in attività in nazionale.

Presenze

La nazionale della Grecia in campo all'Ernst Happel Stadion contro l'Austria il 17 novembre 2010.
Pos. Giocatore Presenze Reti Periodo
1 Giōrgos Karagkounīs 139 10 1999-2014
2 Theodōros Zagorakīs 120 3 1994-2007
3 Kōstas Katsouranīs 116 10 2003-2015
4 Vasilīs Torosidīs 101 10 2007-2019
5 Angelos Basinas 100 7 1999-2009
6 Stratos Apostolakīs 96 5 1986-1998
7 Antōnīs Nikopolidīs 90 0 1999-2008
Sōkratīs Papastathopoulos 3 2008-2019
9 Angelos Charisteas 88 25 2001-2011
10 Dimitris Salpingidis 82 13 2005-2014

Reti

Nikos Anastopoulos, primatista di reti segnate con la nazionale greca (29).
Angelos Charisteas, autore del gol decisivo nella finale del campionato d'Europa 2004 vinto dalla Grecia, è il secondo miglior marcatore di tutti i tempi della nazionale ellenica con 25 reti segnate.
# Nome Reti Presenze Periodo
1 Nikos Anastopoulos 29 74 1977-1988
2 Angelos Charisteas 25 88 2001-2011
3 Theofanis Gekas 24 78 2005-2014
4 Dīmītrīs Saravakos 22 78 1982-1994
5 Mimis Papaioannou 21 61 1963-1978
6 Nikos Machlas 18 61 1993-2002
7 Konstantinos Mitroglou 17 65 2009-2019
Demis Nikolaidis 54 1995-2004
9 Panagiōtīs Tsalouchidīs 16 76 1987-1995
10 Giōrgos Siderīs 14 28 1958-1970

Capitani

Confronti con le altre nazionali

Saldo positivo

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti
Cipro Cipro 30 20 7 3 55 29 +26
Ungheria Ungheria 22 10 6 6 34 39 -5
Finlandia Finlandia 18 9 3 6 29 22 +7
Israele Israele 17 9 5 3 26 20 +6
Portogallo Portogallo 14 5 5 4 18 16 +2
Albania Albania 13 6 3 4 13 10 +3
Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina 11 5 5 1 17 9 +8
Egitto Egitto 10 5 2 3 18 12 +6
Malta Malta 10 7 2 1 14 5 +9
Lussemburgo Lussemburgo 9 8 0 1 17 3 +14
Lettonia Lettonia 8 5 2 1 13 6 +7
Norvegia Norvegia 8 4 2 2 11 9 +2
Georgia Georgia 7 6 1 0 68 11 +57
Irlanda del Nord Irlanda del Nord 7 4 0 3 9 10 -1
Armenia Armenia 6 4 1 1 7 3 +4
Estonia Estonia 6 3 2 1 9 5 +4
Moldavia Moldavia 6 4 1 0 11 2 +9
Slovenia Slovenia 6 3 3 0 11 3 +8
Svezia Svezia 6 2 3 1 8 8 0
Liechtenstein Liechtenstein 5 4 1 0 8 1 +7
Rep. Ceca Rep. Ceca 5 2 2 1 3 2 +1
Slovacchia Slovacchia 5 3 1 1 6 4 +2
Nigeria Nigeria 4 2 1 1 4 3 +1
Etiopia Etiopia 3 3 0 0 7 3 +4
Irlanda Irlanda 3 2 1 0 2 0 +2
Islanda Islanda 3 2 0 1 4 3 +1
Kazakistan Kazakistan 3 3 0 0 7 2 +5
Lituania Lituania 3 2 0 1 4 2 +2
Bolivia Bolivia 2 1 1 0 2 1 +1
El Salvador El Salvador 2 2 0 0 6 1 +5
Gibilterra Gibilterra 2 2 0 0 8 1 +7
Kosovo Kosovo 2 1 1 0 2 1 +1
Palestina Palestina 2 2 0 0 4 1 +3
San Marino San Marino 2 2 0 0 6 0 +6
Siria Siria 2 2 0 0 12 0 +12
Cile Cile 1 1 0 0 1 0 +1
Costa d'Avorio Costa d'Avorio 1 1 0 0 2 1 +1
Libia Libia 1 1 0 0 4 0 +4
Montenegro Montenegro 1 1 0 0 2 1 +1
Qatar Qatar 1 1 0 0 1 0 +1

Saldo neutro

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti
Austria Austria 13 4 5 4 20 18 +2
Australia Australia 11 4 3 4 14 14 0
Belgio Belgio 9 3 3 3 9 10 -1
Croazia Croazia 8 2 4 2 9 10 -1
Ucraina Ucraina 6 2 2 2 3 4 -1
Fær Øer Fær Øer 4 2 0 2 11 4 +7
Messico Messico 4 1 2 1 4 4 0
Arabia Saudita Arabia Saudita 3 1 1 1 6 4 +2
Bielorussia Bielorussia 2 1 0 1 1 1 0
Galles Galles 2 1 0 1 3 4 -1
Scozia Scozia 2 1 0 1 1 1 0
Corea del Nord Corea del Nord 1 0 1 0 2 2 0
Costa Rica Costa Rica 1 0 1 0 1 1 0
Ecuador Ecuador 1 0 1 0 1 1 0
Ghana Ghana 1 0 1 0 1 1 0
Marocco Marocco 1 0 1 0 0 0 0
Stati Uniti Stati Uniti 1 0 1 0 1 1 0

Saldo negativo

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti
Romania Romania 36 8 10 18 40 73 -33
Bulgaria Bulgaria 24 6 6 12 31 43 -12
Serbia Serbia 24 3 3 18 20 67 -47
Italia Italia 19 1 6 12 10 42 -32
Polonia Polonia 18 4 4 10 13 30 -17
Danimarca Danimarca 16 3 4 9 18 34 -16
Francia Francia 14 2 3 9 9 27 -18
Svizzera Svizzera 14 2 4 8 11 18 -7
Turchia Turchia 13 3 3 7 11 18 -7
Spagna Spagna 12 2 2 8 13 28 -15
Russia Russia 11 2 5 4 10 14 -4
Unione Sovietica Unione Sovietica 11 2 0 9 4 25 -21
Germania Germania 9 0 3 6 9 21 -12
Inghilterra Inghilterra 9 0 2 7 3 23 -20
Paesi Bassi Paesi Bassi 9 1 1 7 3 20 -17
Germania Est Germania Est 8 2 0 6 7 12 -5
Cecoslovacchia Cecoslovacchia 5 0 0 5 2 11 -9
Corea del Sud Corea del Sud 4 0 1 3 1 6 -5
Argentina Argentina 2 0 0 2 0 6 -6
Brasile Brasile 2 0 1 1 0 3 -3
Colombia Colombia 2 0 0 2 0 5 -5
Giappone Giappone 2 0 1 1 0 1 -1
Camerun Camerun 1 0 0 1 0 3 -3
Paraguay Paraguay 1 0 0 1 0 2 -2
Senegal Senegal 1 0 0 1 0 2 -2

Posizioni nel ranking FIFA

Anno Posizione a dicembre Pos. più alta dell'anno Pos. più bassa dell'anno
1993 34 32 36
1994 28 28 37
1995 34 23 34
1996 35 30 45
1997 42 29 46
1998 53 42 66
1999 34 30 46
2000 42 31 42
2001 57 43 61
2002 48 46 59
2003 30 26 48
2004 18 14 36
2005 16 12 20
2006 16 14 32
2007 11 11 16
2008 20 8 20
2009 13 11 20
2010 11 11 13
2011 14 8 14
2012 13 10 15
2013 12 11 16
2014 24 10 25
2015 41 24 44