Campionato europeo di calcio 1992

Campionato europeo di calcio UEFA 1992
1992 UEFA fotbolls -EM
Logo della competizione
Competizione Campionato europeo di calcio
Sport Football pictogram.svg Calcio
Edizione
Date 10 - 26 giugno 1992
Luogo Svezia Svezia
(4 città)
Partecipanti 8 (34 alle qualificazioni)
Impianto/i 4 stadi
Risultati
Vincitore Danimarca Danimarca
(1º titolo)
Finalista Germania Germania
Semi-finalisti Svezia Svezia
Paesi Bassi Paesi Bassi
Statistiche
Miglior marcatore Danimarca Henrik Larsen (3)
Germania Karl-Heinz Riedle (3)
Paesi Bassi Dennis Bergkamp (3)
Svezia Tomas Brolin (3)
Incontri disputati 15
Gol segnati 32 (2,13 per incontro)
Pubblico 430 111
(28 674 per incontro)
Cronologia della competizione
Left arrow.svg 1988 1996 Right arrow.svg

Il Campionato europeo di calcio UEFA 1992 (in svedese1992 UEFA fotbolls -EM), noto anche come UEFA EURO 1992 o Svezia 1992, fu la nona edizione dell'omonimo torneo, l'ultima disputatasi con 8 squadre.[1][2]

La manifestazione si svolse in Svezia, dal 10 al 26 giugno 1992 e vide la vittoria della Danimarca, al primo titolo della propria storia.[

Antefatti

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Qualificazioni al campionato europeo di calcio 1992.

L'assegnazione del torneo al paese scandinavo avvenne il 16 dicembre 1988, con la Spagna sconfitta alla candidatura.[3] La Svezia risultò ammessa d'ufficio, mentre le restanti sette formazioni furono individuate dalla fase eliminatoria[2]InghilterraFranciaGermaniaPaesi BassiScoziaUnione Sovietica e Jugoslavia.[2] Gli avvenimenti politici dell'epoca sconvolsero tuttavia il destino di sovietici e slavi: i primi parteciparono sotto il nome di Comunità degli Stati Indipendenti dopo la dissoluzione del precedente Stato[4], mentre i secondi furono squalificati per fatti bellici e sostituiti dalla Danimarca (giunta seconda nel raggruppamento)[5][6].

Squadre partecipanti

Pr. Squadra Data di qualificazione certa Partecipante in quanto Partecipazioni precedenti al torneo
1 Svezia Svezia 16 dicembre 1988 Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale -
2 Francia Francia 12 ottobre 1991 1ª classificata nel Gruppo 1 di qualificazione 2 (19601984)
3 Inghilterra Inghilterra 13 novembre 1991 1ª classificata nel Gruppo 7 di qualificazione 3 (1968, 1980, 1988)
4 Comunità degli Stati Indipendenti Comunità degli Stati Indipendenti 13 novembre 1991 1ª classificata nel Gruppo 3 di qualificazione 5 (1960, 1964, 1968, 1972, 1988)[7]
5 Scozia Scozia 12 ottobre 1991 1ª classificata nel Gruppo 2 di qualificazione -
6 Germania Germania 20 novembre 1991 1ª classificata nel Gruppo 5 di qualificazione 5 (1972, 1976, 1980, 1984, 1988)[8]
7 Paesi Bassi Paesi Bassi 4 dicembre 1991 1ª classificata nel Gruppo 6 di qualificazione 3 (1976, 1980, 1988)
8 Danimarca Danimarca 31 maggio 1992 2ª classificata nel Gruppo 4 di qualificazione[9] 3 (1964, 1984, 1988)

Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo" le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano l'edizione ospitata da una determinata squadra.

Sorteggi

I sorteggio si effettuarono a Goteborg il 17 gennaio 1992. La nazionale svedese venne assegnata d'uffico al Gruppo A, mentre la nazionale olandese fu inserita nel Gruppo B. Il sorteggio fu libero per le restanti sei nazionali.

Avvenimenti

Piazzamenti delle nazionali

Fase a gironi

Nel primo girone, spiccò l'eliminazione dell'Inghilterra: i britannici, quarti all'ultimo Mondiale, ottennero due pareggi prima di una sconfitta contro i padroni di casa.[10] Analoga sorte toccò alla Francia, anch'essa capace di conquistare soltanto due punti: l'accesso alle semifinali interessò svedesi e danesi, ripescati all'ultimo momento.[10]

L'altro raggruppamento fu invece vinto dai Paesi Bassi, con due punti di margine sui tedeschi (detentori del titolo mondiale)[2]; nella giornata conclusiva, la Scozia — subito eliminata — sconfisse nettamente gli ex sovietici impedendo loro la qualificazione.[11]

Semifinali e finale

Il primo incrocio oppose i campioni del mondo alla nazione ospitante, risolvendosi in una vittoria della Mannschaft per 3-2.[12] L'altra sfida vide la Danimarca rinfrancare il proprio ruolo di outsider, piegando ai rigori gli olandesi: l'errore decisivo fu di Marco van Basten, protagonista della finale della precedente edizione.[2]

L'atto conclusivo fu vinto proprio dai biancorossi, che, imponendosi per 2-0 sui tedeschi, si aggiudicarono il primo trofeo della loro storia.[2]

Stadi

Campionato europeo di calcio 1992 (Svezia)
Göteborg Solna (Stoccolma)
Ullevi Råsunda Stadium
Capienza: 44 000 Capienza: 40 000
Nyaullevi.jpg Råsunda, south stand June 19.JPG
Malmö Norrköping
Malmö Stadion Norrköpings Idrottspark
Capienza: 30 000 Capienza: 23 000
Malmö stadion.jpg Norrkopings idrottspark.jpg

Convocazioni

Fase finale

Fase a gironi

Gruppo A

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Svezia Svezia 5 3 2 1 0 4 2 +2
2. Danimarca Danimarca 3 3 1 1 1 2 2 0
3. Francia Francia 2 3 0 2 1 2 3 -1
4. Inghilterra Inghilterra 2 3 0 2 1 1 2 -1
Risultati
Solna
10 giugno 1992, ore 17:15 UTC+1
Svezia Svezia 1 – 1
referto
Francia Francia Stadio Råsunda (29.860 spett.)
Arbitro:  Comunità degli Stati Indipendenti Spirin

Malmö
11 giugno 1992, ore 20:15 UTC+1
Danimarca Danimarca 0 – 0
referto
Inghilterra Inghilterra Malmö Stadion (26.385 spett.)
Arbitro:  Paesi Bassi Blankenstein

Malmö
14 giugno 1992, ore 17:15 UTC+1
Francia Francia 0 – 0
referto
Inghilterra Inghilterra Malmö Stadion (26.535 spett.)
Arbitro:  Ungheria Puhl

Solna
14 giugno 1992, ore 20:15 UTC+1
Svezia Svezia 1 – 0
referto
Danimarca Danimarca Stadio Råsunda (29.902 spett.)
Arbitro:  Germania Schmidhuber

Solna
17 giugno 1992, ore 20:15 UTC+1
Svezia Svezia 2 – 1
referto
Inghilterra Inghilterra Stadio Råsunda (30.126 spett.)
Arbitro:  Portogallo Rosa dos Santos

Malmö
17 giugno 1992, ore 20:15 UTC+1
Francia Francia 1 – 2
referto
Danimarca Danimarca Malmö Stadion (25.673 spett.)
Arbitro:  Austria Forstinger

Gruppo B

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Paesi Bassi Paesi Bassi 5 3 2 1 0 4 1 +3
2. Germania Germania 3 3 1 1 1 4 4 0
3. Scozia Scozia 2 3 1 0 2 3 3 0
4. Comunità degli Stati Indipendenti Comunità degli Stati Indipendenti 2 3 0 2 1 1 4 -3
Risultati
Göteborg
12 giugno 1992, ore 17:15 UTC+1
Paesi Bassi Paesi Bassi 1 – 0
referto
Scozia Scozia Ullevi (35.720 spett.)
Arbitro:  Svezia Karlsson

Norrköping
12 giugno 1992, ore 20:15 UTC+1
Comunità degli Stati Indipendenti Comunità degli Stati Indipendenti 1 – 1
referto
Germania Germania Idrottsparken (17.410 spett.)
Arbitro:  Francia Biguet

Norrköping
15 giugno 1992, ore 17:15 UTC+1
Scozia Scozia 0 – 2
referto
Germania Germania Idrottsparken (17.638 spett.)
Arbitro:  Belgio Goethals

Göteborg
15 giugno 1992, ore 20:15 UTC+1
Paesi Bassi Paesi Bassi 0 – 0
referto
Comunità degli Stati Indipendenti Comunità degli Stati Indipendenti Ullevi (34.440 spett.)
Arbitro:  Danimarca Mikkelsen

Göteborg
18 giugno 1992, ore 20:15 UTC+1
Paesi Bassi Paesi Bassi 3 – 1
referto
Germania Germania Ullevi (37.725 spett.)
Arbitro:  Italia Pairetto

Norrköping
18 giugno 1992, ore 20:15 UTC+1
Scozia Scozia 3 – 0
referto
Comunità degli Stati Indipendenti Comunità degli Stati Indipendenti Idrottsparken (14.660 spett.)
Arbitro:  Svizzera Röthlisberger

Albero della fase ad eliminazione diretta

  Semifinali   Finale
             
  21 giugno - 20:15
    1A. Svezia Svezia   2  
    2B. Germania Germania   3  
   
    26 giugno - 20:15
        Germania Germania   0
      Danimarca Danimarca   2
   
   
     
  22 giugno - 20:15    
    1B. Paesi Bassi Paesi Bassi   2 (4)      
    2A. Danimarca Danimarca (dtr)   2 (5)        

 

Semifinali

Solna
21 giugno 1992, ore 20:15 UTC+1
Svezia Svezia 2 – 3
referto
Germania Germania Stadio Råsunda (28.827 spett.)
Arbitro:  Italia Lanese

Göteborg
22 giugno 1992, ore 20:15 UTC+1
Paesi Bassi Paesi Bassi 2 – 2
(d.t.s.)
referto
Danimarca Danimarca Ullevi (37.450 spett.)
Arbitro:  Spagna Soriano Aladrén

Finale

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato europeo di calcio 1992.
Göteborg
26 giugno 1992, ore 20:15 UTC+1
Danimarca Danimarca 2 – 0
referto
Germania Germania Ullevi (37.800 spett.)
Arbitro:  Svizzera Galler

Statistiche del torneo

Classifica marcatori

3 reti
2 reti
1 rete

Record

  • Gol più veloceInghilterra David Platt (Svezia-Inghilterra, fase a gironi, 17 giugno) e Paesi Bassi Frank Rijkaard (Paesi-Bassi Germania, fase a gironi, 18 luglio) (4º minuto)
  • Gol più lentoGermania Thomas Häßler (CSI-Germania, fase a gironi, 12 giugno) e Svezia Kennet Andersson (Svezia-Germania, semifinale, 21 luglio) (90º minuto)
  • Primo golSvezia Jan Eriksson (rete, 66º minuto) (Svezia-Francia, partita inaugurale, fase a gironi, 10 giugno, 24º minuto)
  • Ultimo golDanimarca Kim Vilfort (Danimarca-Germania, finale, 26 giugno, 78º minuto)
  • Miglior attaccoGermania Germania (7 reti segnate)
  • Peggior attaccoComunità degli Stati Indipendenti Comunità degli Stati Indipendenti e Inghilterra Inghilterra (1 rete segnata)
  • Miglior difesaInghilterra Inghilterra (2 reti subite)
  • Peggior difesaGermania Germania (8 reti subite)

Premi

Migliori 11

Formazione dei migliori 11 giocatori del torneo, selezionata dalla UEFA:[13]

Portieri Difensori Centrocampisti Attaccanti
Danimarca Peter Schmeichel Francia Jocelyn Angloma
Francia Laurent Blanc
Germania Jürgen Kohler
Germania Andreas Brehme
Paesi Bassi Ruud Gullit
Danimarca Brian Laudrup
Germania Stefan Effenberg
Germania Thomas Häßler
Paesi Bassi Dennis Bergkamp
Paesi Bassi Marco van Basten

La squadra vincitrice

Danimarca Danimarca
Numero Giocatore Squadra 1992
Portieri
1 Peter Schmeichel Inghilterra Manchester United
16 Mogens Krogh Danimarca Brøndby IF
Difensori
2 John Sivebæk Francia Monaco
3 Kent Nielsen Danimarca Aarhus
4 Lars Olsen Turchia Trabzonspor
12 Torben Piechnik Danimarca B 1909
6 Kim Christofte Danimarca Brøndby IF
17 Claus Christiansen Danimarca Lyngby
Centrocampisti
5 Henrik Andersen Germania Colonia
7 John Jensen Danimarca Brøndy
8 Johnny Mølby Danimarca Vejle
13 Henrik Larsen Danimarca Lyngby
18 Kim Vilfort Danimarca Brøndy
19 Peter Nielsen Danimarca Lyngby
20 Morten Bruun Danimarca Silkeborg
Attaccanti
9 Flemming Povlsen Germania Borussia Dortmund
10 Lars Elstrup Danimarca Odense
11 Brian Laudrup Germania Bayern Monaco
14 Torben Frank Danimarca Lyngby
15 Bent Christensen Arensøe Germania Schalke 04
Commissario tecnico: Richard Møller Nielsen

Arbitri

Nazione Arbitri Assistenti
Austria Austria Hubert Forstinger Johann Möstl Alois Pemmer
Belgio Belgio Guy Goethals Pierre Mannaerts Robert Surkijn
Comunità degli Stati Indipendenti Comunità degli Stati Indipendenti Alexey Spirin Victor Filippov Andrei Butenko
Danimarca Danimarca Peter Mikkelsen Arne Paltoft Jørgen Ohmeyer
Francia Francia Gérard Biguet Marc Huguenin Alain Gourdet
Germania Germania Aron Schmidhuber Joachim Ren Uwe Ennuschat
Ungheria Ungheria Sándor Puhl László Varga Sándor Szilágyi
Italia Italia Pierluigi Pairetto Domenico Ramicone Maurizio Padovan
Tullio Lanese
Paesi Bassi Paesi Bassi John Blankenstein Jan Dolstra Robert Overkleeft
Portogallo Portogallo José Rosa dos Santos Valdemar Aguiar Pinto Lopes Antonio Guedes Gomes De Carvalho
Spagna Spagna Emilio Soriano Aladrén Francisco García Pacheco José Luis Iglesia Casas
Svezia Svezia Bo Karlsson Lennart Sundqvist Bo Persson
Svizzera Svizzera Kurt Röthlisberger Zivanko Popović Paul Wyttenbach
Bruno Galler
Quarti ufficiali
Nazione Quarti ufficiali
Austria Austria Gerhard Kapl
Belgio Belgio Frans van den Wijngaert
Comunità degli Stati Indipendenti Comunità degli Stati Indipendenti Vadim Zhuk
Danimarca Danimarca Kim Milton Nielsen
Francia Francia Rémi Harrel
Germania Germania Karl-Josef Assenmacher
Ungheria Ungheria Sándor Varga
Paesi Bassi Paesi Bassi Mario van der Ende
Portogallo Portogallo Jorge Emanuel Monteiro Coroado
Svezia Svezia Leif Sundell

Nazionale di calcio della Danimarca

Danimarca Danimarca
Dansk boldspil union logo.svg
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Sport Football pictogram.svg Calcio
Federazione DBU
Dansk Boldspil Union
Confederazione UEFA
Codice FIFA DEN
Soprannome De rød-hvide (Biancorossi)
Danske Dynamite (Dinamite danese)
Selezionatore Danimarca Kasper Hjulmand
Record presenze Peter Schmeichel (129)
Capocannoniere Poul Nielsen e Jon Dahl Tomasson (52)
Stadio Stadio Parken
Ranking FIFA 9º (10 febbraio 2022)[1]
Esordio internazionale
Danimarca Danimarca 9 - 0 Francia B Francia
LondraRegno Unito; 19 ottobre 1908
Migliore vittoria
Danimarca Danimarca 17 - 1 Francia Francia
LondraRegno Unito; 22 ottobre 1908
Peggiore sconfitta
Germania Germania 8 - 0 Danimarca Danimarca
BreslaviaGermania; 16 maggio 1937
Campionato del mondo
Partecipazioni 6 (esordio: 1986)
Miglior risultato Quarti di finale nel 1998
Campionato d'Europa
Partecipazioni 9 (esordio: 1964)
Miglior risultato Oro Campioni nel 1992
Confederations Cup
Partecipazioni 1 (esordio: 1995)
Miglior risultato Oro Campioni nel 1995
Torneo Olimpico
Partecipazioni 4[2] (esordio: 1908)
Miglior risultato Argento Argento nel 19081912
Nations League
Partecipazioni 2 (esordio: 2018-2019)
Miglior risultato 7º posto nella Lega A 2020-2021

La nazionale di calcio della Danimarca (in danese Danmarks herre-fodboldlandshold) è la rappresentativa calcistica della Danimarca e ha come colori il bianco e il rosso, che si richiamano al cromatismo della bandiera nazionale.

Nella sua bacheca spiccano la vittoria del campionato d'Europa nel 1992 e della seconda edizione della FIFA Confederations Cup nel 1995. Al campionato del mondo il migliore risultato ottenuto dai danesi sono i quarti di finale nel 1998. La nazionale danese degli anni ottanta fu una delle squadre più ammirate nella storia del calcio mondiale, pur non avendo vinto né un europeo né un mondiale.[3]

Il record di presenze è detenuto dall'ex portiere e capitano Peter Schmeichel (129 presenze), mentre quello di gol appartiene, in coabitazione, a Poul Nielsen e Jon Dahl Tomasson, entrambi a quota 52 reti.

Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, la Danimarca ha ottenuto come miglior piazzamento il 3º posto del maggio 1997, mentre la posizione peggiore è il 51º posto dell'aprile 2017. Occupa il 9º posto della graduatoria.[1]

Storia

Gli inizi

Selezione danese ai Giochi olimpici di Stoccolma del 1912, dove si aggiudicò il secondo argento consecutivo

Le prime partite ufficiali della Nazionale risalgono al 1908, alle Olimpiadi di Londra: il 19 ottobre vi fu l'esordio contro la Francia B, sconfitta per 9-0. Il 22 ottobre fu poi sconfitta la Francia A con il clamoroso risultato di 17-1, rimasto negli annali come la vittoria con il maggiore scarto di tutti i tempi per i danesi. Nell'incontro, Sophus Nielsen realizzò ben 10 reti che gli permisero, insieme a quella messa a segno nella prima gara, di laurearsi capocannoniere del torneo. I danesi furono poi sconfitti per 2-0 dal Regno Unito in finale.

Quattro anni dopo, ai Giochi di Stoccolma, la Danimarca sconfisse prima la Norvegia per 7-0, quindi per 4-1 i Paesi Bassi in semifinale, e dovette accontentarsi del secondo argento consecutivo perdendo nuovamente con la Gran Bretagna, questa volta per 4-2. Dopo l'eliminazione subita al primo turno dalla Spagna ai Giochi di Anversa, la Federazione danese iscrisse la Nazionale solo a tornei minori fino al 1948, oltre a farle disputare incontri amichevoli. La squadra vinse la Nordisk Mesterskap 1924-1928, prima edizione dei Campionati nordici, battendo Svezia e Norvegia. Si sarebbe aggiudicata il trofeo anche nelle edizioni 1978-80 e 1981-85.

Il mantenimento del dilettantismo

Semifinale olimpica del 1948, Danimarca-Svezia

Rientrò in una competizione di alto livello alle Olimpiadi del 1948, tenutesi per la seconda volta a Londra, dove conquistò la medaglia di bronzo imponendosi sulla Gran Bretagna nella finale per il terzo posto, dopo la sconfitta con la Svezia in semifinale. Ebbe grande risonanza la vittoria nei quarti contro i campioni uscenti dell'Italia, e negli anni successivi si trasferirono in club di Serie A alcuni dei membri della squadra,[4] tra i quali John HansenPræst e Jørgen Sørensen.

Nonostante il calcio professionistico si stesse affermando in molti Paesi, la Federazione danese scelse di conservare il dilettantismo e gestire la Nazionale con un budget limitato. Continuò a disertare i Campionati mondiali e proibì ai professionisti di giocare in Nazionale, rinunciando ai successi che una generazione di grandi giocatori avrebbe probabilmente conseguito. I migliori talenti danesi avevano iniziato a giocare in club professionistici stranieri e divenne sempre più difficile mettere insieme una buona squadra con i dilettanti rimasti in patria.[4]

Nel 1952, la Danimarca fu eliminata ai quarti del torneo olimpico di Helsinki dalla Jugoslavia, che si sarebbe poi aggiudicata la medaglia d'argento. Dopo aver saltato i Giochi olimpici del 1956, la Nazionale dei dilettanti danesi fu iscritta per la prima volta a un mondiale nell'edizione del 1958, venendo eliminata con 4 sconfitte contro Irlanda e Inghilterra nelle qualificazioni. Si ripresentò alle Olimpiadi nell'edizione romana del 1960 ed ottenne una sorprendente medaglia d'argento, sconfitta in finale dalla Jugoslavia. Nella squadra si distinse il diciottenne Harald Nielsen, vice-capocannoniere del torneo, che l'anno dopo si trasferì in Italia e, in qualità di professionista, dovette abbandonare la Nazionale.[4]

Non fu iscritta al campionato del mondo 1962, e due anni dopo approfittò dei facili accoppiamenti nei turni preliminari per qualificarsi alla fase finale a 4 squadre del campionato d'Europa 1964, all'esordio nella manifestazione. Non potendo schierare i professionisti chiuse al quarto posto, sconfitta in semifinale dall'Unione Sovietica e nella finale per il terzo posto dall'Ungheria. Quello stesso anno non riuscì ad accedere al torneo olimpico di Tokyo, sconfitta nelle qualificazioni dalla Romania. Giunse quindi ultima sia nel girone di qualificazione al mondiale del 1966 che a quello per il campionato d'Europa 1968, mentre non fu iscritta al torneo olimpico del 1968. La parentesi dilettantistica ebbe fine dopo che la Danimarca chiuse al terzo posto su 4 squadre il girone di qualificazione vinto dalla Cecoslovacchia per il campionato del mondo 1970.

Apertura al professionismo

Fu solo nel 1971 che la Federazione diede l'assenso a schierare anche i professionisti in Nazionale.[4] Nel frattempo la squadra non riuscì ad evitare l'ultimo posto nel girone di qualificazione al campionato d'Europa 1972, ma quello stesso anno riuscì a entrare nel torneo olimpico di Monaco, dove fu eliminata nella fase a gruppi che dava accesso alle semifinali. Il processo di allineamento alle maggiori realtà calcistiche continentali avrebbe portato nel 1978 all'introduzione del professionismo anche nei campionati nazionali danesi.[4]

Il primo banco di prova per la Nazionale dei professionisti furono le qualificazioni al campionato del mondo 1974 e si rivelò un fallimento, la Danimarca chiuse all'ultimo posto con un solo punto in 4 partite il girone vinto dalla Scozia. Non ebbero sorte migliore le qualificazioni al campionato d'Europa 1976, nelle quali fu nuovamente ultima con 1 punto in 6 partite. La squadra non riuscì a disputare neanche il campionato del mondo 1978, fermata nelle qualificazioni da Polonia e Portogallo. Un'altra delusione fu la mancata partecipazione a Italia 1980, finendo ultima nel girone di qualificazione vinto dall'Inghilterra.

In quegli anni si formarono comunque dei giovani calciatori di livello internazionale, che avrebbero portato la squadra ai successi degli anni ottanta e novanta. Uno dei primi fu Allan Simonsen, attaccante del 1952 a cui fu assegnato il Pallone d'oro 1977 e che trascinò con le sue reti il Borussia Mönchengladbach a tre titoli di Germania tra il 1975 ed il 1977. Un altro importante giocatore fu Morten Olsencentrale difensivo classe 1949 diventato il regista arretrato della Nazionale.[3]

Periodo d'oro

Dopo le molte delusioni patite, fu negli anni ottanta che la Danimarca mise in mostra un calcio moderno, atletico e di alto livello tecnico. Tra i protagonisti vi furono Frank ArnesenSøren LerbyJesper Olsen e Jan Mølby, maturati nell'Ajax sotto l'influenza di Johan Cruijff, nonché Preben Elkjær Larsen, potente attaccante formatosi in Belgio, e Michael Laudrup, raffinata punta diventato famoso in Italia. Molti dei membri della squadra non avevano il senso della disciplina né prendevano con serietà l'impegno calcistico; preferivano darsi agli eccessi notturni, bevendo spesso alcolici fino a tarda notte. Trassero giovamento dall'arrivo nel 1979 del CT tedesco Sepp Piontek, la cui rigidità li spronò a una maggiore professionalità.[3] Fu il primo allenatore professionista della Nazionale, arrivato grazie alla sponsorizzazione della Carlsberg. Piontek cercò di sfruttare al meglio le grandi doti offensive dei suoi giocatori, proponendo un martellante e spettacolare gioco d'attacco che avrebbe caratterizzato tutta la sua gestione tecnica.[3]

Tra le caratteristiche che fecero grande il gioco d'attacco di quella Danimarca, ribattezzata dai suoi entusiasti tifosi "Danish Dyanamite" (dinamite danese), vi fu un eccezionale dinamismo, lo spirito di gruppo e l'eccezionale cambio di passo nel dribbling di giocatori come Arnesen, Elkjær, Laudrup e i due Olsen, in grado di creare continuamente superiorità numerica. I primi segnali del nuovo corso si ebbero nelle qualificazioni ai Mondiali di Spagna 1982, dove la Danimarca, pur eliminata da Italia e Jugoslavia, fu l'unica Nazionale in grado di sconfiggere gli Azzurri nelle partite ufficiali che li portarono alla trionfale vittoria nella finale di Madrid.[3]

Danish Dynamite

«We are red, we are white, we are Danish dynamite!»

(Canto di incitamento dei tifosi danesi per la loro nazionale negli anni '80[3])

Il primo successo dell'era Piontek fu al campionato nordico, torneo che la Danimarca vinse per la seconda volta nell'edizione 1978-1980, dopo che dal 1933 la vittoria era stata appannaggio esclusivo della Svezia. I biancorossi ripeterono il successo anche nella successiva edizione, quella del 1981-1985. La prima consacrazione a livello internazionale per la Danimarca di Piontek arrivò, tuttavia, al campionato d'Europa 1984 disputato in Francia. Nel girone di qualificazione i danesi eliminarono l'Inghilterra di Bobby Robson, sconfitta per 1-0 a Wembley con un rigore trasformato da Simonsen. La squadra danese si confermò nella fase finale, dopo aver perso la gara di esordio con i padroni di casa francesi, partita in cui lo stesso Simonsen subì un grave incidente a una gamba che lo tenne lontano dai campi di gioco alcuni mesi. Il torneo degli scandinavi proseguì con una netta vittoria per 5-0 contro la Jugoslavia e una vittoria per 3-2 in rimonta contro il Belgio, che conduceva per 2-0. La semifinale vide soccombere gli uomini di Piontek ai tiri di rigore contro la Spagna, con Elkjær che fallì l'ultimo calcio dal dischetto, al termine di un incontro molto spettacolare e ricco di tensione emotiva.[3]

La conferma del valore della squadra danese si ebbe nel successivo campionato del mondo 1986, in cui la nazionale, al suo esordio nella fase finale della manifestazione, raccolse unanimi consensi per l'ottimo gioco espresso, il migliore mai esibito da una squadra danese. Gli scandinavi vinsero il girone di qualificazione con autorità, nel corso del quale sconfissero per 4-2 a Copenaghen l'Unione Sovietica al termine di un incontro molto aperto. Nella prima fase a gruppi della rassegna iridata messicana, dopo una difficile vittoria per 1-0 sulla Scozia nella partita d'esordio, la Danimarca inflisse un pesante 6-1 all'Uruguay, campione uscente del Sudamerica. Già qualificati agli ottavi, i danesi avrebbero affrontato il Marocco in caso di sconfitta nell'ultima gara del girone contro la Germania Ovest. La filosofia di Piontek impose la vittoria: i tedeschi furono superati per 2-0 e l'avversaria agli ottavi fu l'ostica Spagna, in una sorta di rivincita dalla semifinale europea di due anni prima. A pochi minuti dalla fine della gara con i tedeschi era giunta l'espulsione di Arnesen, che fu squalificato e privò la squadra di una pedina fondamentale.[3]

Al termine della fase a gruppi, molti inserirono i danesi nel lotto dei favoriti alla vittoria finale, in virtù del convincente gioco mostrato e dei risultati sino a lì conseguiti. Dopo essere passata in vantaggio su calcio di rigore, la squadra controllò la partita degli ottavi contro la Spagna fino agli ultimi minuti del primo tempo, quando un errato retropassaggio di Jesper Olsen liberò Emilio Butragueño, che, solo davanti al portiere, segnò facilmente. Nella ripresa i danesi si gettarono con rabbia all'attacco e andarono vicini al raddoppio, ma furono sorpresi nuovamente da Butragueño, che portò la propria squadra in vantaggio. Con la Danimarca totalmente sbilanciata in avanti, la Spagna completò l'opera in contropiede, aggiudicandosi l'incontro per 5-1. La stampa accusò Piontek di non aver saputo gestire gli enormi sforzi profusi dai suoi giocatori alle temperature elevate del Messico, mentre questi imputò la sconfitta al senso di appagamento provato dai danesi per l'ottimo torneo fino ad allora disputato.[3]

Malgrado il pesante passivo, in un sondaggio del 2007 condotto tra giornalisti sportivi, la Danimarca del 1986 fu inserita dalla rivista sportiva britannica World Soccer al sedicesimo posto tra le migliori squadre calcistiche di tutti i tempi.[5] Fu la sola formazione ad essere paragonata da molti alla grande Olanda di Johan Cruijff e ritenuta anche migliore di quest'ultima sotto il profilo del dribbling, con un numero maggiore di uomini in grado di saltare l'uomo.[3] In un servizio di ESPN fu presentata come la quinta nazionale più forte tra quelle che non hanno vinto il mondiale, alle spalle del Brasile del 1950, dell'Ungheria del 1954, dell'Olanda del 1974 e del Brasile del 1982.[6] La nazionale danese del 1986 attirò la simpatia degli sportivi di varie generazioni e nazionalità, tanto che il noto allenatore scozzese Alex Ferguson la riteneva a quel tempo la più grande squadra europea.[7]

La vittoria all'europeo del 1992

Il periodo che seguì fu di transizione, la Danimarca si qualificò agli Europei di Germania Ovest 1988 eliminando la pericolosa Cecoslovacchia, ma non ripeté le prestazioni degli ultimi anni nella fase finale, perdendo tutte e tre le partite del suo gruppo. La prima sconfitta fu per 3-2, nuovamente ad opera della Spagna, mentre le successive furono entrambe per 2-0 rispettivamente contro Germania Ovest e Italia. Con i migliori giocatori arrivati a fine carriera, la squadra tornò nell'anonimato e non riuscì a qualificarsi per i Mondiali di Italia 1990, eliminata dall'emergente Romania di Gheorghe Hagi. I deludenti risultati portarono alla fine della gestione Piontek, che in quel periodo fu anche accusato di aver depositato fondi neri in un conto bancario in Liechtenstein. Il tecnico tedesco diede le dimissioni e accettò l'offerta di allenare la Turchia.[3]

Il risultato più prestigioso della nazionale danese fu l'inattesa vittoria all'europeo di Svezia 1992 sotto la guida tecnica di Richard Møller Nielsen, subentrato a Piontek del quale era assistente. Il nuovo allenatore dovette far fronte al declino dei protagonisti del decennio precedente e assegnò la maglia titolare a giovani emergenti, fra i quali si distinsero il portiere Peter Schmeichel, i centrocampisti Kim Vilfort e John Jensen e gli attaccanti Brian Laudrup (fratello di Michael) e Flemming Povlsen. La spina dorsale della squadra era composta da giocatori del Brøndby, in quel periodo la più forte squadra danese, e della nazionale Under-21. Furono i primi professionisti veri e propri nella storia del calcio nazionale, al contrario dei loro predecessori, che avevano continuato ad interpretare la disciplina con una mentalità amatoriale.[8]

Dopo essere giunta seconda nel gruppo di qualificazione, la nazionale fu ripescata per l'esclusione della capolista Jugoslavia in seguito alla risoluzione ONU relativa ai conflitti in corso nei Paesi balcanici.[9] La tattica difensivistica imposta da Nielsen era stata oggetto di aspre critiche: gli stessi fratelli Laudrup e Mølby avevano abbandonato la nazionale durante le qualificazioni, in disaccordo con l'atteggiamento tattico del selezionatore, anche se Brian sarebbe rientrato nell'organico per la rassegna europea.[10] L'annuncio del ripescaggio fu dato solo dieci giorni prima dell'inizio della manifestazione e la squadra si fece trovare pronta perché stava preparando un'amichevole contro la Comunità degli Stati Indipendenti, che era già qualificata.[8]

L'incredibile trionfo fu ottenuto con un crescendo di prestazioni; dopo il pareggio per 0-0 all'esordio contro l'Inghilterra, arrivò la sconfitta per 2-1 contro i tradizionali rivali della Svezia. Il turno fu superato battendo per 2-1 la Francia allenata da Platini. In semifinale furono battuti ai rigori i campioni uscenti dei Paesi Bassi, dopo che i supplementari si erano chiusi sul 2-2. Decisiva fu la parata di Schmeichel sul tiro dal dischetto di Marco van Basten, il protagonista della precedente edizione dell'europeo. Nella finale, disputata il 26 giugno a Göteborg, i danesi sconfissero per 2-0 la Germania grazie anche alle grandi parate di Schmeichel.[10] Oltre alle ottime prestazioni del portiere del Manchester Utd durante il torneo, furono determinanti per la vittoria il solido impianto difensivo, lo spirito di sacrificio collettivo e il grande impegno professionale della squadra,[11] che comunque mai si avvicinò ai livelli tecnici e di spettacolo offerti dall'undici di Piontek.[3]

Risultati altalenanti tra il 1992 e il 2000

Dopo il trionfo europeo ebbe inizio un lungo periodo caratterizzato da risultati altalenanti. La prima delusione arrivò con la mancata partecipazione alla fase finale del campionato del mondo 1994 malgrado il ritorno in squadra di Michael Laudrup, che finì per accettare le direttive del CT. La nazionale danese fu eliminata dopo un serrato testa a testa con Spagna e Irlanda, giunte prima e seconda nel gruppo di qualificazione. Chiuse con gli stessi punti e la stessa differenza reti degli irlandesi, che si qualificarono in virtù dei 19 gol segnati contro i 15 dei danesi. Nel 1995 la Danimarca si aggiudicò la Confederations Cup svoltasi in Arabia Saudita, a cui partecipò in veste di campione d'Europa. Con il successo per 2-0 in finale sui campioni del Sudamerica dell'Argentina, divenne la prima nazionale europea a vincere una competizione ufficiale disputata in un altro continente. Fu questo l'ultimo trofeo vinto dalla Danimarca.

La squadra si qualificò per l'Europeo 1996 giungendo seconda nel gruppo di qualificazione vinto dalla Spagna, che si confermò per l'ennesima volta la bestia nera dei danesi. Nella fase finale del torneo, in Inghilterra, i danesi furono eliminati a causa della sconfitta subita contro la Croazia, avendo chiuso il girone con 4 punti e al terzo posto, dietro al Portogallo e alla Croazia e davanti alla Turchia. Le critiche e la discontinuità di risultati portarono alle dimissioni di Møller Nielsen, che divenne il CT della Finlandia. Il suo posto fu preso dallo svedese Bo Johansson,[10] che due anni prima aveva guidato al titolo nazionale il piccolo club danese del Silkeborg. Il nuovo CT avrebbe conquistato la fiducia dei giocatori e dell'opinione pubblica, rivitalizzando la nazionale e restituendole la mentalità offensiva offuscata nel periodo precedente.[12]

La Danimarca partecipò per la seconda volta alla fase finale del mondiale nell'edizione di Francia 1998. Vinto il girone di qualificazione davanti alla Croazia, costringendola agli spareggi, in Francia la selezione danese stentò nella prima fase, vincendo per 1-0 all'esordio contro l'Arabia Saudita, pareggiando per 1-1 con il Sudafrica e perdendo contro i padroni di casa per 2-1. Questi risultati, seppur incostanti, le permisero di accedere alla fase a eliminazione diretta, dove la squadra si trasformò e cambiò passo. La vittoria per 4-1 agli ottavi contro la Nigeria, ottenuta con una convincente prestazione, permise alla Danimarca di giocare per la prima volta un quarto di finale del mondiale. Avversario fu il favorito Brasile, campione uscente, contro il quale i danesi disputarono una grande gara, senza alcun timore reverenziale. I sudamericani dovettero dare il meglio di sé per vincere con il risultato di 3-2 una delle più spettacolari partite del torneo.[13]

Dopo la qualificazione ottenuta sul filo di lana a spese della Svizzera, l'esperienza all'europeo 2000 della nazionale danese si rivelò disastrosa: la compagine allenata da Johansson perse tutti e tre gli incontri del proprio girone, subendo 8 gol e non segnandone alcuno e ritrovandosi ultima nella classifica generale del torneo. La delusione fu grande e provocò un cambio di guida tecnica: al timone della nazionale venne chiamato Morten Olsen, il capitano dei Danish Dynamite degli anni ottanta.

La gestione di Morten Olsen

Grafico che riassume l'andamento della classifica FIFA della nazionale danese tra il 1993 e il 2010

La Danimarca si qualificò al mondiale 2002 vincendo il proprio gruppo. Nella fase finale fu battuta per 3-0 agli ottavi dall'Inghilterra, dopo aver eliminato nella fase a gruppi la Francia campione del mondo in carica. Nella fase finale dell'europeo 2004 ottenne il secondo posto nel girone alle spalle della Svezia, grazie al pareggio per 2-2 nell'ultimo incontro con la stessa Svezia, risultato che qualificava entrambe le compagini. Il risultato fu contestato invano dagli italiani, la cui contemporanea vittoria sulla Bulgaria divenne inutile, dal momento che il pari tra gli scandinavi eliminò la squadra di Giovanni Trapattoni per aver segnato meno dei danesi. Nei successivi quarti di finale, la Danimarca fu sconfitta con un netto 3-0 dalla Rep. Ceca.

I danesi non riuscirono poi a qualificarsi né per la fase finale del mondiale 2006, classificandosi terzi nel girone vinto dall'Ucraina, né per quella dell'europeo 2008, inseriti nel girone con Spagna e Svezia, qualificatesi grazie rispettivamente al primo e al secondo posto. Le critiche suscitate da tali risultati furono messe a tacere dagli ottimi risultati nel girone di qualificazione al campionato del mondo 2010. Sorteggiata nel difficile girone con le favorite Portogallo e Svezia, contro le quali ottenne tre vittorie e un pareggio, la Danimarca si qualificò con un turno di anticipo, battendo la Svezia.

La Danimarca (in bianco) sfida i Paesi Bassi al mondiale 2010 in Sudafrica

Il mondiale in Sudafrica si rivelò amaro, malgrado la squadra schierasse buoni giocatori come i difensori Daniel Agger e Simon KjærMartin Jørgensen a centrocampo e in attacco Dennis Rommedahl ed il veterano Jon Dahl Tomasson. Sconfitta all'esordio dai Paesi Bassi, che sarebbero arrivati alla finale con la Spagna, la formazione di Olsen vinse in rimonta per 2-1 con il Camerun. Costretta a vincere contro il Giappone, in vantaggio nella differenza reti, fu invece sconfitta con un netto 3-1 ed eliminata.

La squadra si riscattò ottenendo il primo posto nel raggruppamento di qualificazione a Polonia-Ucraina 2012, grazie e sei vittorie, un pareggio e una sconfitta. Si assicurò l'accesso alla fase finale all'ultima partita battendo per 2-1 il Portogallo, che si classificò secondo. Inserita in un girone proibitivo, nel primo incontro dell'europeo sconfisse a sorpresa gli olandesi vice-campioni del mondo per 1-0 e nel secondo fu battuta dal Portogallo per 3-2, subendo il gol decisivo negli ultimi minuti. Nella terza partita la Danimarca venne eliminata dalla Germania, che la sconfisse per 2-1.

Un'altra delusione arrivò nelle qualificazioni al campionato del mondo 2014, quando la squadra riuscì a piazzarsi al secondo posto dietro all'Italia, ma i negativi risultati conseguiti all'inizio del girone le impedirono di qualificarsi agli spareggi tra le migliori seconde. Nelle qualificazioni al campionato d'Europa 2016 la Danimarca giunse terza dietro Portogallo e Albania e mancò l'accesso alla fase finale.

La gestione Hareide

Dopo l'amarezza derivante dalla mancata partecipazione ad Euro 2016, il CT Morten Olsen, da quindici anni alla guida della nazionale, si dimise di comune accordo con la federazione. Fu ingaggiato al suo posto il norvegese Åge Hareide, già allenatore della Norvegia e di alcune quotate squadre di club scandinave, allo scopo di portare la squadra alla qualificazione al mondiale 2018 in Russia.

Nel girone di qualificazione a Russia 2018 la Danimarca fu inserita con la favorita Polonia, la Romania, Montenegro, l'Armenia e il Kazakistan. Dopo un avvio stentato, la squadra inanellò una serie di vittorie consecutive che la portarono al secondo posto finale dietro alla Polonia e quindi agli spareggi con un'altra seconda qualificata per giocarsi un posto al mondiale. Qui la Danimarca riuscì a ottenere la qualificazione dopo aver battuto l'Irlanda agli spareggi (pareggio per 0-0 in casa e vittoria per 5-1 in trasferta con tripletta di Christian Eriksen). Al mondiale la Danimarca, inserita nel gruppo con Francia, Australia e Perù, superò il girone da imbattuta e al secondo posto con 5 punti, vincendo per 1-0 con il Perù e pareggiando con Francia ed Australia. Agli ottavi di finale fu eliminata dalla Croazia per 4-3 dopo i tiri di rigore, nonostante una buona prova e il rigore parato nei tempi supplementari da Kasper Schmeichel.

Dopo il mondiale russo, la Danimarca si preparò per la partecipazione all'edizione inaugurale della UEFA Nations League, ma, a causa di una disputa con il sindacato dei giocatori, la federazione danese convocò una squadra interamente dilettante, composta da una combinazione di giocatori di calcio a 5 e provenienti dalle serie inferiori del campionato danese, in vista sia dell'amichevole contro la Slovacchia sia della gara ufficiale contro il Galles. La controversia sorse a causa dei diritti di immagine dei giocatori, con Hummel International che deteneva i diritti esclusivi di produzione e commercializzazione di kit danesi e la DBU che voleva impedire ai calciatori di stipulare accordi individuali con società e marchi in concorrenza con la stessa; lo stesso allenatore, Åge Hareide, fu temporaneamente sostituito da John Jensen[14]. Alla fine lo sciopero rientrò e la sola gara contro la Slovacchia fu giocata dai dilettanti. La gestione dell'allenatore norvegese avrebbe dovuto concludersi al termine del campionato europeo del 2020, ma, a causa del rinvio per la pandemia di COVID-19, egli terminò la propria gestione anticipatamente. Nei suoi quattro anni da commissario tecnico, Hareide riuscì a far qualificare la nazionale sia al mondiale sia all'europeo e nel 2019 portò la squadra alla promozione nella Lega A di UEFA Nations League. Hareide terminò la propria esperienza come CT della Danimarca con la partita contro l'Irlanda, che consentì ai danesi di qualificarsi all'europeo; questa fu, inoltre, la trentaquattresima partita da imbattuta per la Danimarca di Hareide.

La gestione di Hjulmand

Nel luglio 2020, Kasper Hjulmand approdò sulla panchina della nazionale danese, che chiuse al secondo posto il girone 2 di Lega A della UEFA Nations League 2020-2021, dove fu inserita nel raggruppamento di BelgioInghilterra e Islanda. Grazie al piazzamento, la squadra fu testa di serie per le qualificazioni al campionato del mondo 2022, in occasione delle quali fu sorteggiata nel girone con AustriaScoziaIsraeleFær Øer e Moldavia. Il 12 ottobre si è qualificata al campionato mondiale con 2 giornate di anticipo, dopo aver vinto 9 partite su 10 subendo solo 3 gol.

Nella fase finale del campionato d'Europa 2020, disputatasi nel 2021 per via del rinvio determinato dalla pandemia di COVID-19, la Danimarca di Hjulmand esordì con due sconfitte, contro Finlandia (0-1) e Belgio (1-2); la partita contro i finlandesi fu sospesa per emergenza medica, dopo il malore accusato in campo da Christian Eriksen[15][16] e recuperata qualche ora più tardi. Nel terzo incontro, con la Russia, i danesi colsero una larga vittoria (4-1), che permise loro il secondo posto nel girone e la qualificazione agli ottavi di finale, dove in seguito eliminarono con facilità il Galles (4-0); grazie al successo contro la Rep. Ceca (2-1) ai quarti di finale, i danesi tornarono in semifinale all'europeo dopo ventinove anni, dove però furono battuti dall'Inghilterra ai supplementari (2-1)[17]

Rivalità

Svezia

La rivalità più forte della Danimarca è con la vicina Svezia. Considerata una delle contrapposizioni più sentite nel mondo del calcio, ha origini prevalentemente politiche, date le numerose guerre tra i due paesi in passato. Tra le partite più memorabili per i danesi vi è sicuramente la doppia vittoria nelle qualificazioni al mondiale di Sudafrica 2010, entrambe per 1-0, nonché il pareggio per 2-2 a Euro 2004 andato a discapito dell'Italia. Un'altra pagina storica di questa rivalità include la sfida giocata in casa della Danimarca nelle qualificazioni a Euro 2008, che sfociò in violenza: dopo lo 0-3 degli svedesi, i danesi riuscirono a ribaltare lo svantaggio andando sul 3-3, ma, dopo la concessione di un rigore per gli ospiti e la conseguente aggressione dell'arbitro da parte di un tifoso di casa, la partita venne sospesa e la vittoria fu assegnata alla Svezia per 3-0 a tavolino. Le due squadre si incrociarono, inoltre, all'europeo del 1992, dove i padroni di casa svedesi vinsero per 1-0, e nello spareggio per Euro 2016, vinto dai padroni di casa svedesi per 2-1 a Solna e terminato 2-2 a Copenaghen.

Paesi Bassi

Un'altra rivalità parecchio sentita, seppure in misura minore di quella con la Svezia, è con i Paesi Bassi. I danesi sconfissero gli olandesi nella semifinale di Euro 1992 ai tiri di rigore, dopo il 2-2 dei tempi supplementari, raggiungendo così la finale del torneo, vinta contro la Germania. Otto anni dopo, le due squadre si ritrovarono nella fase a gironi di Euro 2000, rassegna ospitata congiuntamente dal Belgio e dagli stessi Paesi Bassi, che si imposero per 3-0, condannando i danesi alla matematica eliminazione. Stessa sorte toccò ai danesi nella fase finale del mondiale di Sudafrica 2010, nella cui fase a gironi la Danimarca perse per 0-2 contro i futuri finalisti della competizione. Nel 2012, tuttavia, in occasione del campionato europeo di Polonia e Ucraina, grazie ad un gol di Michael Krohn-Dehli, i danesi si imposero per 1-0 e ottennero i tre punti, che non furono, tuttavia, sufficienti per accedere ai quarti di finale della manifestazione.

Germania

Anche le partite contro la Germania sono piuttosto sentite. La rivalità si è accesa soprattutto nel periodo a cavallo degli anni '80, nonché gli anni della Danish Dynamite, e dei primi anni '90. Il primo incontro competitivo tra le due nazionali risale al mondiale 1986, quando le due squadre si incontrarono ai gironi e la Danimarca prevalse per 2-0. Due anni dopo, all'europeo in Germania, i padroni di casa vinsero con lo stesso risultato, continuando la striscia positiva di vittorie tra amichevoli e partite competitive. All'europeo 1992 le due compagini si ritrovarono di fronte nella finale del torneo, vinta dai danesi per 2-0. Da lì in poi vu furono prevalentemente amichevoli tra le due squadre: spiccano, tra queste, due vittorie danesi per 2-1 e 1-0. All'europeo di Polonia e Ucraina 2012, per l'ultima giornata della fase a gironi, i tedeschi batterono per 2-1 i danesi, condannandoli all'eliminazione.

Colori e simboli

Evoluzione della divisa

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1992
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2006
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2008
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2010
   

Palmarès

Svezia 1992
Arabia Saudita 1995

Partecipazioni ai tornei internazionali

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1930 Non partecipante
1934 Non partecipante
1938 Non partecipante
1950 Non partecipante
1954 Non partecipante
1958 Non qualificata
1962 Non partecipante
1966 Non qualificata
1970 Non qualificata
1974 Non qualificata
1978 Non qualificata
1982 Non qualificata
1986 Ottavi di finale
1990 Non qualificata
1994 Non qualificata
1998 Quarti di finale
2002 Ottavi di finale
2006 Non qualificata
2010 Primo turno
2014 Non qualificata
2018 Ottavi di finale
Campionato europeo
Edizione Risultato
1960 Non qualificata
1964 Quarto posto
1968 Non qualificata
1972 Non qualificata
1976 Non qualificata
1980 Non qualificata
1984 Semifinali Bronze medal europe.svg
1988 Primo turno
1992 Campione UEFA European Cup.svg
1996 Primo turno
2000 Primo turno
2004 Quarti di finale
2008 Non qualificata
2012 Primo turno
2016 Non qualificata
2020 Semifinali Bronze medal europe.svg
Giochi olimpici[18]
Edizione Risultato
1908 Argento Silver medal.svg
1912 Argento Silver medal.svg
1920 Turno di qualificazione
1924 Non partecipante
1928 Non partecipante
1936 Non partecipante
1948 Bronzo Bronze medal.svg
Confederations Cup
Edizione Risultato
1992 Rinuncia
1995 Campione Gouden medaille.svg
1997 Non qualificata
1999 Non qualificata
2001 Non qualificata
2003 Non qualificata
2005 Non qualificata
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata
2017 Non qualificata


LegendaGrassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni

 

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

Nota bene: come previsto dai regolamenti FIFA, le partite terminate ai tiri di rigore dopo i tempi supplementari sono considerate pareggi.

Mondiali

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930 Uruguay Uruguay Non partecipante - - - -
1934 Italia Italia Non partecipante - - - -
1938 Francia Francia Non partecipante - - - -
1950 Brasile Brasile Non partecipante - - - -
1954 Svizzera Svizzera Non partecipante - - - -
1958 Svezia Svezia Non qualificata - - - -
1962 Cile Cile Non partecipante - - - -
1966 Inghilterra Inghilterra Non qualificata - - - -
1970 Messico Messico Non qualificata - - - -
1974 bandiera Germania Ovest Non qualificata - - - -
1978 Argentina Argentina Non qualificata - - - -
1982 Spagna Spagna Non qualificata - - - -
1986 Messico Messico Ottavi di finale 3 0 1 10:6
1990 Italia Italia Non qualificata - - - -
1994 Stati Uniti Stati Uniti Non qualificata - - - -
1998 Francia Francia Quarti di finale 2 1 2 9:7
2002 Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone Ottavi di finale 2 1 1 5:5
2006 Germania Germania Non qualificata - - - -
2010 Sudafrica Sudafrica Primo turno 1 0 2 3:6
2014 Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2018 Russia Russia Ottavi di finale 1 3 0 3:2
2022 Qatar Qatar Qualificata 0 0 0 0:0

Europei

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1960 Francia Francia Non qualificata - - - -
1964 Spagna Spagna Quarto posto 0 0 2 1:6
1968 Italia Italia Non qualificata - - - -
1972 Belgio Belgio Non qualificata - - - -
1976 Jugoslavia Jugoslavia Non qualificata - - - -
1980 Italia Italia Non qualificata - - - -
1984 Francia Francia Semifinali Bronze medal europe.svg 2 1 1 9:4
1988 bandiera Germania Ovest Primo turno 0 0 3 2:7
1992 Svezia Svezia Campione UEFA European Cup.svg 2 2 1 6:4
1996 Inghilterra Inghilterra Primo turno 1 1 1 4:4
2000 Belgio Belgio / Paesi Bassi Paesi Bassi Primo turno 0 0 3 0:8
2004 Portogallo Portogallo Quarti di finale 1 2 1 4:5
2008 Austria Austria / Svizzera Svizzera Non qualificata - - - -
2012 Polonia Polonia / Ucraina Ucraina Primo turno 1 0 2 4:5
2016 Francia Francia Non qualificata - - - -
2020[19] Europa Europa Semifinali Bronze medal europe.svg 3 0 3 12:7

Confederations Cup

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1992 Arabia Saudita Arabia Saudita Rinuncia - - - -
1995 Arabia Saudita Arabia Saudita CampioneGouden medaille.svg 2 1 0 5:1
1997 Arabia Saudita Arabia Saudita Rinuncia - - - -
1999 Messico Messico Non qualificata - - - -
2001 Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone Non qualificata - - - -
2003 Francia Francia Non qualificata - - - -
2005 Germania Germania Non qualificata - - - -
2009 Sudafrica Sudafrica Non qualificata - - - -
2013 Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2017 Russia Russia Non qualificata - - - -

Nations League

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
2018-2019 Portogallo Portogallo 3° in Lega B[20] 2 2 0 4:1
2020-2021 Italia Italia 7° in Lega A 3 1 2 8:7

Olimpiadi

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1908 Londra Argento Silver medal.svg 2 0 1 26:3
1912 Stoccolma Argento Silver medal.svg 2 0 1 13:5
1920 Anversa Turno di qualificazione 0 0 1 0:1
1924 Parigi Non partecipante - - - -
1928 Amsterdam Non partecipante - - - -
1936 Berlino Non partecipante - - - -
1948 Londra Bronzo Bronze medal.svg 3 0 1 15:11

Confronti con altre Nazionali

Tra gli avversari nazionali contro cui sono stati disputati almeno 10 incontri, la Danimarca presenta i seguenti saldi:

Saldo positivo

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti Fatte Reti Subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Norvegia Norvegia 87 53 14 20 224 101 +123 6 settembre 2011 26 marzo 2011 22 aprile 1998
Finlandia Finlandia 59 39 10 10 153 58 +95 15 novembre 2011 20 agosto 2003 18 settembre 1966
Islanda Islanda 19 16 3 0 63 10 +53 4 giugno 2011 4 settembre 1991 -
Polonia Polonia 17 9 2 6 34 30 +4 17 gennaio 2010 1º giugno 2008 21 settembre 1977
Belgio Belgio 16 6 3 4 23 21 +2 6 settembre 1995 3 giugno 2000 23 agosto 1989
Grecia Grecia 15 8 4 3 32 17 +15 8 ottobre 2005 11 febbraio 2011 9 febbraio 2005
Irlanda del Nord Irlanda del Nord 11 4 5 2 14 9 +5 13 ottobre 1993 7 ottobre 2006 17 novembre 2011
Lussemburgo Lussemburgo 10 8 2 0 29 8 +21 11 giugno 2003 10 dicembre 1963 -
Svizzera Svizzera 10 3 5 2 13 11 +2 4 settembre 1999 14 ottobre 1998 17 ottobre 1984

Saldo negativo

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti Fatte Reti Subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Svezia Svezia 104 40 18 46 169 183 −14 28 maggio 2014 8 settembre 2007 2 giugno 2007
Paesi Bassi Paesi Bassi 30 8 10 12 43 59 -16 9 giugno 2012 29 maggio 2008 14 giugno 2010
Germania Germania 26 8 3 15 36 53 −17 28 marzo 2007 11 agosto 2010 17 giugno 2012
Inghilterra Inghilterra 19 3 4 12 19 35 -16 17 agosto 2005 11 giugno 1992 7 luglio 2021
Spagna Spagna 17 2 3 12 15 34 -19 31 marzo 1993 11 ottobre 1995 20 agosto 2008
Bulgaria Bulgaria 15 3 8 4 17 20 -3 18 giugno 2004 26 marzo 2013 9 aprile 1986
Scozia Scozia 15 6 0 9 12 19 -7 28 aprile 2004 - 10 agosto 2011
Cecoslovacchia Cecoslovacchia 14 0 5 9 8 31 -23 - 3 giugno 1987 1º giugno 1988
Ungheria Ungheria 14 3 3 8 14 36 -22 20 aprile 1994 6 settembre 2008 14 ottobre 2009
Portogallo Portogallo 14 3 2 9 18 30 -12 11 ottobre 2011 5 settembre 2009 13 giugno 2012
Francia Francia 12 5 1 6 27 16 +11 11 giugno 2002 1º settembre 1976 31 maggio 2006
Italia Italia 12 3 1 8 14 22 -8 8 settembre 1999 14 giugno 2004 16 ottobre 2012
Irlanda Irlanda 12 3 4 5 15 19 -4 13 novembre 1985 28 aprile 1993 22 agosto 2007
Rep. Ceca Rep. Ceca 10 2 5 3 7 9 -2 22 marzo 2013 8 giugno 2012 27 giugno 2004

NB: Come da regolamento FIFA le gare terminate ai rigori sono considerate partite pareggiate.

Tutte le rose

Mondiali

Coppa del Mondo FIFA 1986
Rasmussen, 2 Sivebæk, 3 Busk, 4 M. Olsen, 5 I. Nielsen, 6 Lerby, 7 Mølby, 8 J. Olsen, 9 Berggreen, 10 Elkjær, 11 Laudrup, 12 Bertelsen, 13 Frimann, 14 Simonsen, 15 Arnesen, 16 Qvist, 17 K. Nielsen, 18 Christensen, 19 Eriksen, 20 Bartram, 21 Andersen, 22 HøghCTPiontek
Coppa del Mondo FIFA 1998
P. Schmeichel, 2 Schjønberg, 3 Rieper, 4 Høgh, 5 Heintze, 6 Helveg, 7 Nielsen, 8 Frandsen, 9 Molnar, 10 M. Laudrup, 11 B. Laudrup, 12 Colding, 13 Laursen, 14 Wieghorst, 15 Tøfting, 16 Krogh, 17 Goldbæk, 18 Møller, 19 Sand, 20 Henriksen, 21 Jørgensen, 22 KjærCTJohansson
Coppa del Mondo FIFA 2002
Sørensen, 2 Tøfting, 3 Henriksen, 4 Laursen, 5 Heintze, 6 Helveg, 7 Gravesen, 8 Grønkjær, 9 Tomasson, 10 Jørgensen, 11 Sand, 12 N. Jensen, 13 Lustü, 14 C. Jensen, 15 Michaelsen, 16 Kjær, 17 Poulsen, 18 Løvenkrands, 19 Rommedahl, 20 Bøgelund, 21 Madsen, 22 Christiansen, 23 NielsenCTOlsen
Coppa del Mondo FIFA 2010
Sørensen, 2 C. Poulsen, 3 Kjær, 4 Agger, 5 Kvist, 6 Jacobsen, 7 Jensen, 8 Grønkjær, 9 Tomasson, 10 Jørgensen, 11 Bendtner, 12 Kahlenberg, 13 Krøldrup, 14 J. Poulsen, 15 S. Poulsen, 16 Andersen, 17 Beckmann, 18 Larsen, 19 Rommedahl, 20 Enevoldsen, 21 Eriksen, 22 Christiansen, 23 MtiligaCTOlsen
Coppa del Mondo FIFA 2018
K. Schmeichel, 2 Krohn-Dehli, 3 Vestergaard, 4 Kjær, 5 Knudsen, 6 Christensen, 7 Kvist, 8 Delaney, 9 N. Jørgensen, 10 Eriksen, 11 Braithwaite, 12 Dolberg, 13 M. Jørgensen, 14 Dalsgaard, 15 Fischer, 16 Lössl, 17 Stryger Larsen, 18 Lerager, 19 Schöne, 20 Poulsen, 21 Cornelius, 22 Rønnow, 23 SistoCTHareide

Europei

Campionato d’Europa UEFA 1964
L. Nielsen, P Rask, D Amdisen, D B. Hansen, D J.J. Hansen, D K. Hansen, D Larsen, D Wolmar, C Bertelsen, C Jørgensen, C E. Nielsen, C Sørensen, A Danielsen, A Madsen, A Rasmussen, A Søndergaard, A ThorstCTPetersen
Campionato d’Europa UEFA 1984
Kjær, 2 O. Rasmussen, 3 Busk, 4 M. Olsen, 5 Nielsen, 6 Lerby, 7 Bertelsen, 8 J. Olsen, 9 Simonsen, 10 Elkjær, 11 Berggreen, 12 Mølby, 13 Lauridsen, 14 Laudrup, 15 Arnesen, 16 T. Rasmussen, 17 Thychosen, 18 Sivebæk, 19 Brylle, 20 QvistCTPiontek
Campionato d’Europa UEFA 1988
Rasmussen, 2 Sivebæk, 3 Busk, 4 M. Olsen, 5 Nielsen, 6 Lerby, 7 Helt, 8 Frimann, 9 Heintze, 10 Elkjær, 11 Laudrup, 12 L. Olsen, 13 Jensen, 14 J. Olsen, 15 Povlsen, 16 P. Schmeichel, 17 Berggreen, 18 Eriksen, 19 Kristensen, 20 VilfortCTPiontek
Campionato d’Europa UEFA 1992
P. Schmeichel, 2 Sivebæk, 3 K. Nielsen, 4 Olsen, 5 Andersen, 6 Christofte, 7 Jensen, 8 Mølby, 9 Povlsen, 10 Elstrup, 11 Laudrup, 12 Piechnik, 13 Larsen, 14 Frank, 15 Christensen Arensøe, 16 Krogh, 17 Christiansen, 18 Vilfort, 19 P. Nielsen, 20 BruunCTMøller Nielsen
Campionato d’Europa UEFA 1996
P. Schmeichel, 2 Helveg, 3 Rieper, 4 Olsen, 5 J. Høgh, 6 Schjønberg, 7 B.S. Nielsen, 8 Thomsen, 9 Beck, 10 M. Laudrup, 11 B. Laudrup, 12 Piechnik, 13 Larsen, 14 Risager, 15 E.B. Andersen, 16 L. Høgh, 17 A. Nielsen, 18 Vilfort, 19 Tøfting, 20 Laursen, 21 S. Andersen, 22 KroghCTMøller Nielsen
Campionato d'Europa UEFA 2000
P. Schmeichel, 2 Schjønberg, 3 Henriksen, 4 Høgh, 5 Heintze, 6 Helveg, 7 A. Nielsen, 8 Grønkjær, 9 Tomasson, 10 Jørgensen, 11 Sand, 12 Colding, 13 Laursen, 14 B.S. Nielsen, 15 Tøfting, 16 Sørensen, 17 Goldbæk, 18 Molnar, 19 Bisgaard, 20 Gravesen, 21 Beck, 22 KjærCTJohansson
Campionato d'Europa UEFA 2004
Sørensen, 2 Bøgelund, 3 Henriksen, 4 Laursen, 5 N. Jensen, 6 Helveg, 7 Gravesen, 8 Grønkjær, 9 Tomasson, 10 Jørgensen, 11 Sand, 12 Kahlenberg, 13 Krøldrup, 14 C. Jensen, 15 D. Jensen, 16 Skov-Jensen, 17 Poulsen, 18 Priske, 19 Rommedahl, 20 Perez, 21 Madsen, 22 Andersen, 23 LøvenkrandsCTOlsen
Campionato d'Europa UEFA 2012
Andersen, 2 C. Poulsen, 3 Kjær, 4 Agger, 5 S. Poulsen, 6 Jacobsen, 7 Kvist, 8 Eriksen, 9 Krohn-Dehli, 10 Rommedahl, 11 Bendtner, 12 Bjelland, 13 Okore, 14 Schöne, 15 Silberbauer, 16 Lindegaard, 17 Pedersen, 18 Wass, 19 J. Poulsen, 20 Kahlenberg, 21 Zimling, 22 K. Schmeichel, 23 MikkelsenCTOlsen
Campionato d'Europa UEFA 2020
K. Schmeichel, 2 Andersen, 3 Vestergaard, 4 Kjær, 5 Mæhle, 6 Christensen, 7 Skov, 8 Delaney, 9 Braithwaite, 10 Eriksen, 11 Skov Olsen, 12 Dolberg, 13 Jørgensen, 14 Damsgaard, 15 Nørgaard, 16 Lössl, 17 Stryger Larsen, 18 Wass, 19 Wind, 20 Poulsen, 21 Cornelius, 22 Rønnow, 23 Højbjerg, 24 Jensen, 25 Christiansen, 26 BoilesenCTHjulmand

Confederations Cup

Coppa re Fahd 1995
Kjær, 2 Friis-Hansen, 3 Rieper, 4 J. Høgh, 5 Risager, 6 Schjønberg, 7 Steen Nielsen, 8 J. Hansen, 9 Strudal, 10 M. Laudrup, 11 B. Laudrup, 12 Laursen, 13 Kristensen, 14 Wieghorst, 15 Hemmingsen, 16 L. Høgh, 17 Rasmussen, 18 B. Hansen, 20 KroghCTMøller Nielsen

Giochi olimpici

Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1908
Drescher, D Buchwald, D H. Hansen, C Bohr, C K. Hansen, C K. Middelboe, C N. Middelboe, A Andersen, A Beck, A Bjarnholt, A Gandil, A Lindgren, A E. Middelboe, A S. Nielsen, A O. Nielsen, A Rasmussen, A WolfhagenCTWilliams
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1912
Drescher, P S. Hansen, D Buchwald, D Castella, D H. Hansen, C Berth, C Dyrberg, C Jørgensen, C Lykke, C Malmqvist, C Middelboe, A Christoffersen, A Morville, A P. Nielsen, A S. Nielsen, A O. Nielsen, A Olsen, A Petersen, A Thufason, A WolfhagenCTØstrup
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1920
Graae, P S. Hansen, D Blicher, D Vil. Jørgensen, D N. Middelboe, D Ringsted, D Tarp, C Aaby, C Berth, C Grøthan, C Jensen, C Lykke, C K. Middelboe, C Thorsteinsson, A Andersen, A Dannin, A Forchhammer, A C. Hansen, A Vig. Jørgensen, A Nielsen, A Olsen, A RohdeCTCarr
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1948
O. Jensen, P Nielsen, D Bastrup-Birk, D Colberg, D V. Jensen, D Knudsen, D Overgaard, D Petersen, C E. Hansen, C E. K. Jensen, C I. Jensen, C Ørnvold, C Pilmark, A K. A. Hansen, A J. Hansen, A J. W. Hansen, A Lundberg, A Præst, A Pløger, A Seebach, A E. Sørensen, A J. SørensenCTMountford

NOTA: Per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Commissari tecnici

Rosa attuale

Lista dei giocatori convocati per le partite amichevoli contro Paesi Bassi e Serbia del 26 e 29 marzo 2022.

Presenze e reti aggiornate al 26 marzo 2022.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
  P Kasper Schmeichel 5 novembre 1986 (35 anni) 79 -63 Inghilterra Leicester City
  P Frederik Rønnow 4 agosto 1992 (29 anni) 8 -2 Germania Union Berlino
  P Daniel Iversen 19 luglio 1997 (24 anni) 0 -0 Germania Union Berlino
 
  D Jannik Vestergaard 3 agosto 1992 (29 anni) 32 2 Inghilterra Leicester City
  D Joakim Mæhle 20 maggio 1997 (24 anni) 24 8 Italia Atalanta
  D Joachim Andersen 31 maggio 1996 (25 anni) 12 0 Inghilterra Crystal Palace
  D Alexander Bah 9 dicembre 1997 (24 anni) 3 1 Rep. Ceca Slavia Praga
  D Rasmus Kristensen 11 luglio 1997 (24 anni) 3 0 Austria Red Bull Salisburgo
  D Victor Nelsson 14 ottobre 1998 (23 anni) 3 0 Turchia Galatasaray
  D Andreas Maxsø 18 marzo 1994 (28 anni) 1 0 Danimarca Brøndby
 
  C Christian Eriksen 14 febbraio 1992 (30 anni) 110 37 Inghilterra Brentford
  C Thomas Delaney 3 settembre 1991 (30 anni) 66 7 Germania Borussia Dortmund
  C Pierre-Emile Højbjerg 5 agosto 1995 (26 anni) 53 4 Inghilterra Tottenham Hotspur
  C Christian Nørgaard 10 marzo 1994 (28 anni) 16 1 Inghilterra Brentford
  C Mathias Jensen 1º gennaio 1996 (26 anni) 15 1 Inghilterra Brentford
  C Jesper Lindstrøm 29 febbraio 2000 (22 anni) 4 0 Germania Eintracht Francoforte
  C Philip Billing 11 giugno 1996 (25 anni) 1 0 Inghilterra Bournemouth
 
  A Yussuf Poulsen 15 giugno 1994 (27 anni) 66 11 Germania RB Lipsia
  A Andreas Cornelius 16 marzo 1993 (29 anni) 38 11 Turchia Trabzonspor
  A Kasper Dolberg 6 ottobre 1997 (24 anni) 33 10 Francia Nizza
  A Andreas Skov Olsen 29 dicembre 1999 (22 anni) 16 6 Belgio Club Brugge
  A Jonas Wind 7 febbraio 1999 (23 anni) 13 4 Danimarca Copenhagen
  A Jacob Bruun Larsen 19 settembre 1998 (23 anni) 5 1 Germania Hoffenheim

Record individuali

Dati aggiornati al 26 marzo 2022.

I giocatori in grassetto sono ancora in attività con la maglia della nazionale.

Record presenze

Posizione Giocatore Presenze Reti Periodo
1 Peter Schmeichel 129 1 1987-2001
2 Dennis Rommedahl 126 21 2000-2013
3 Simon Kjær 119 5 2009-
4 Jon Dahl Tomasson 112 52 1997-2010
5 Christian Eriksen 110 37 2010-
6 Thomas Helveg 108 2 1994-2007
7 Michael Laudrup 104 37 1982-1998
8 Martin Jørgensen 102 12 1998-2010
Morten Olsen 4 1970-1989
10 Thomas Sørensen 101 0 1999-2012

Record reti

Posizione Giocatore Reti Presenze Periodo
1 Jon Dahl Tomasson 52 112 1997-2010
Poul Nielsen 38 1910-1925
3 Pauli Jørgensen 44 47 1925-1939
4 Ole Madsen 42 50 1958-1969
5 Preben Elkjær Larsen 38 69 1977-1988
6 Christian Eriksen 37 110 2010-
Michael Laudrup 104 1982-1998
8 Nicklas Bendtner 30 81 2006-2018
9 Henning Enoksen 29 54 1958-1966
10 Michael Rohde 22 40 1915-1931