Campionato europeo di calcio 2016

Campionato europeo di calcio 2016
Championnat d'Europe de football 2016
Logo della competizione
Competizione Campionato europeo di calcio
Sport Football pictogram.svg Calcio
Edizione 15ª
Organizzatore UEFA
Date dal 10 giugno 2016
al 10 luglio 2016
Luogo Francia Francia
(10 città)
Partecipanti 24 (53 alle qualificazioni)
Risultati
Vincitore Portogallo Portogallo
(1º titolo)
Finalista Francia Francia
Semi-finalisti Galles Galles
Germania Germania
Statistiche
Miglior giocatore Francia Antoine Griezmann[1]
Miglior marcatore Francia Antoine Griezmann (6)
Incontri disputati 51
Gol segnati 108 (2,12 per incontro)
Pubblico 2 427 303
(47 594 per incontro)
Uefa Euro 2016 Opening Ceremony.jpg
La cerimonia d'apertura del torneo allo Stade de France
Cronologia della competizione
Left arrow.svg 2012 2020

Il campionato europeo di calcio 2016 o UEFA EURO 2016 (in francese Championnat d'Europe de football 2016), noto anche come Francia 2016, è stata la quindicesima edizione dell'omonimo torneo, organizzato dall'UEFA.[2]

Fu la terza volta che la Francia ospitò il torneo dopo l'edizione inaugurale del 1960 e la settima edizione nel 1984. La principale novità nel formato riguarda l'allargamento del numero di partecipanti da 16 a 24[3].

Il torneo si svolse dal 10 giugno al 10 luglio 2016, giorno della finale allo Stade de France di Saint-Denis in cui i padroni di casa furono sconfitti 0-1 dal Portogallo, che conquistò così il suo primo titolo.[4] Per la prima volta nella storia della competizione, a vincere il trofeo fu una nazionale giunta al 3º posto del proprio girone eliminatorio.

La vittoria valse al Portogallo il diritto alla partecipazione alla Confederations Cup 2017[5].

Assegnazione

Nel maggio 2010 l'UEFA assegnò l'organizzazione della fase finale alla Francia, con la Turchia scartata nel ballottaggio finale e l'Italia nel primo turno di votazione. Si tratta del terzo europeo in cui la fase finale si svolge in terra gallica, dopo le edizioni del 1960 e del 1984.

Nella tabella il dettaglio della votazione[6]:

Nazione candidata
Primo turno Ballottaggio finale
Francia Francia 43 7
Turchia Turchia 38 6
Italia Italia 23
Voti totali 104 13

Controversie

La questione degli attentati

L'attentato del 13 novembre 2015 nella capitale ha portato alla luce il problema della sicurezza.[7] La crescente minaccia dell'ISIS sul territorio europeo ha fatto ipotizzare, a più riprese, il ricorso a misure estreme per scongiurare il rischio di nuovi attacchi: tra queste vi sono state proposte di spostare la sede della fase finale[8][9] e il far disputare le gare del torneo a porte chiuse.[10] Tali soluzioni sono state però scartate dalle istituzioni, ritenendole un segno di resa al movimento terroristico.[11] È stata inoltre ufficializzata la presenza di un piano di sicurezza, per contrastare eventuali disordini che dovessero verificarsi durante la manifestazione.[12]

Stadi

Per la fase finale, sono stati selezionati 10 stadi:

Saint-Denis Marsiglia Lione
(Décines-Charpieu)
Lilla
(Villeneuve-d'Ascq)
Stade de France Stdio Vélodrome Parc Olympique Lyonnais Stadio Pierre Mauroy
48°55′28″N 2°21′36″E 43°16′11″N 5°23′45″E 45°45′56″N 4°58′52″E 50°36′43″N 3°07′50″E
Capacità: 81 338 Capacità: 67 394 Capacità: 59 286 Capacità: 50 186
Germany vs Poland 0-0 (27103531294).jpg IMAG2704.jpg Parc OL.jpg Grand Stade Lille Métropole LOSC first match.JPG
Parigi Bordeaux
Parco dei Principi Stadio Matmut-Atlantique
48°50′29″N 2°15′11″E 44°53′50″N 0°33′43″W
Capacità: 48 712 Capacità: 42 115
Parc des Princes - Tribune Borelli.jpg Bordeaux Larnaca Nouveau Stade 4.jpg
Saint-Étienne Lens Nizza Tolosa
Stadio Geoffroy Guichard Stadio Bollaert-Delelis Allianz Riviera Stadium
45°27′39″N 4°23′24″E 50°25′58.26″N 2°48′53.47″E 43°42′25″N 7°11′40″E 43°34′59″N 1°26′03″E
Capacità: 41 965 Capacità: 38 223 Capacità: 35 624 Capacità: 33 150
Stade Geoffroy-Guichard - Saint-Etienne (10-11-2013).jpg Stade Bollaert Delelis.JPG Allianzcoupdenvoi.jpg StadiumToulouse3.JPG

Squadre partecipanti

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2016.
Pr. Squadra Data di qualificazione certa Partecipante in quanto Partecipazioni precedenti al torneo
1 Francia Francia 28 maggio 2010 Nazione organizzatrice della fase finale 8 (19601984, 1992, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012)
2 Inghilterra Inghilterra 5 settembre 2015 1ª classificata nel Gruppo E di qualificazione 8 (1968, 1980, 1988, 1992, 1996, 2000, 2004, 2012)
3 Rep. Ceca Rep. Ceca 6 settembre 2015 1ª classificata nel Gruppo A di qualificazione 8 (1960, 1976, 1980, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012)[13]
4 Islanda Islanda 6 settembre 2015 2ª classificata nel Gruppo A di qualificazione -
5 Austria Austria 8 settembre 2015 1ª classificata nel Gruppo G di qualificazione 1 (2008)
6 Portogallo Portogallo 8 ottobre 2015 1ª classificata nel Gruppo I di qualificazione 6 (1984, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012)
7 Irlanda del Nord Irlanda del Nord 8 ottobre 2015 1ª classificata nel Gruppo F di qualificazione -
8 Spagna Spagna 9 ottobre 2015 1ª classificata nel Gruppo C di qualificazione 9 (1964, 1980, 1984, 1988, 1996, 2000, 2004, 20082012)
9 Svizzera Svizzera 9 ottobre 2015 2ª classificata nel Gruppo E di qualificazione 3 (1996, 2004, 2008)
10 Italia Italia 10 ottobre 2015 1ª classificata nel Gruppo H di qualificazione 8 (19681980, 1988, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012)
11 Belgio Belgio 10 ottobre 2015 1ª classificata nel Gruppo B di qualificazione 4 (1972, 1980, 1984, 2000)
12 Galles Galles 10 ottobre 2015 2ª classificata nel Gruppo B di qualificazione -
13 Romania Romania 11 ottobre 2015 2ª classificata nel Gruppo F di qualificazione 4 (1984, 1996, 2000, 2008)
14 Albania Albania 11 ottobre 2015 2ª classificata nel Gruppo I di qualificazione -
15 Germania Germania 11 ottobre 2015 1ª classificata nel Gruppo D di qualificazione 11 (1972, 1976, 1980, 1984, 1988, 1992, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012)[14]
16 Polonia Polonia 11 ottobre 2015 2ª classificata nel Gruppo D di qualificazione 2 (2008, 2012)
17 Russia Russia 12 ottobre 2015 2ª classificata nel Gruppo G di qualificazione 10 (1960, 1964, 1968, 1972, 1988, 1992, 1996, 2004, 2008, 2012)[15]
18 Slovacchia Slovacchia 12 ottobre 2015 2ª classificata nel Gruppo C di qualificazione -
19 Croazia Croazia 13 ottobre 2015 2ª classificata nel Gruppo H di qualificazione 4 (1996, 2004, 2008, 2012)
20 Turchia Turchia 13 ottobre 2015 Migliore tra le terze classificate di ogni gruppo di qualificazione 3 (1996, 2000, 2008)
21 Ungheria Ungheria 15 novembre 2015 Vincitrice dello spareggio di qualificazione 2 (1964, 1972)
22 Irlanda Irlanda 16 novembre 2015 Vincitrice dello spareggio di qualificazione 2 (1988, 2012)
23 Svezia Svezia 17 novembre 2015 Vincitrice dello spareggio di qualificazione 5 (1992, 2000, 2004, 2008, 2012)
24 Ucraina Ucraina 17 novembre 2015 Vincitrice dello spareggio di qualificazione 1 (2012)

Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.

Qualificazioni

Il sorteggio per la fase di qualificazione si è svolto a Nizza il 23 febbraio 2014.[16] La Francia è ammessa di diritto quale paese organizzatore.

Gli altri 23 posti sono stati assegnati tramite le qualificazioni, disputatesi dal settembre 2014 al novembre 2015: 19 squadre hanno ottenuto la qualificazione diretta (le prime due di ogni girone più la migliore terza), mentre le altre 4 hanno superato uno spareggio (tra le rimanenti terze).

Convocazioni

Prima dell'inizio della rassegna europea, molti giocatori hanno dovuto rinunciare alla convocazione causa infortunio: tra essi figurano il nordirlandese Chris Brunt (infortunio al legamento crociato rimediato nel mese di febbraio 2016[17]), l'inglese Jack Butland (frattura alla caviglia subita durante l'amichevole Germania-Inghilterra), i portoghesi Fábio Coentrão (lesione muscolare alla coscia) e Danny (rottura del legamento crociato); lo svizzero Josip Drmić attaccante dell'Amburgo (infortunio al ginocchio), i tedeschi İlkay Gündoğan (rottura della rotula), Marco Reus (problema agli adduttori) e Antonio Rüdiger (lesione del crociato anteriore), il capitano del Belgio Vincent Kompany (problema al polpaccio), i francesi Aymeric Laporte (rottura del malleolo), Kurt Zouma (infortunio al ginocchio destro), Lassana Diarra (infortunio al ginocchio), Raphaël Varane (infortunio alla coscia) e Jérémy Mathieu (infortunio al polpaccio), gli italiani Claudio Marchisio (rottura del legamento crociato), Marco Verratti (rimozione di un'ernia inguinale molto dolorosa), Mattia Perin (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro) e Riccardo Montolivo (infortunio al polpaccio), e il terzino destro della Spagna e del Real Madrid Daniel Carvajal (lesione al tendine del ginocchio).

Riassunto del torneo

Piazzamenti delle nazionali a Euro 2016

     Vincitore

     Secondo posto

     Semifinali

     Quarti di finale

     Ottavi di finale

     Gironi

Fase a gironi

Gruppo A

Nella partita inaugurale la Francia ha incontrato la Romania.[18] Per questo incontro, sono state adottate imponenti misure di sicurezza in seguito agli attentati di Parigi del 13 novembre 2015.[19] La Francia ha battuto la Romania per 2-1[20] con reti di Dimitri Payet (57' e 89') e Bogdan Stancu (64', su rigore).[21] Nell'altra partita del primo turno la Svizzera ha battuto per 1-0 l'Albania con un gol del difensore Fabian Schär al 5'.[22]

Nella seconda giornata la partita tra Romania e Svizzera è terminata 1-1, con reti di Stancu su rigore e pareggio di Admir Mehmedi nel secondo tempo.[23] Nell'altra partita del turno, la Francia ha battuto l'Albania per 2-0 con reti di Antoine Griezmann al 90' e Payet al 96', ottenendo la qualificazione matematica agli ottavi di finale.[24]

Il 19 giugno 2016 la Francia pareggia a reti bianche con la Svizzera, chiudendo il suo girone al primo posto.

Nell'ultima giornata del girone, la Francia ha pareggiato contro la Svizzera 0-0; con questo risultato le squadre si sono qualificate rispettivamente al primo e al secondo posto.[25] Nell'altro incontro, l'Albania supera la Romania 1-0, grazie alla rete di testa di Armando Sadiku, segnando il suo primo gol e la sua prima vittoria in una fase finale di un Europeo, e termina il girone al terzo posto a 3 punti, ma viene eliminata insieme ai rumeni in quanto non riesce a classificarsi come una delle migliori terze.[26]

Gruppo B

Il gruppo B era composto da InghilterraRussiaGalles e Slovacchia; queste ultime due erano al loro esordio in un Campionato europeo.[27][28]

Nelle partite del primo turno, il Galles ha battuto la Slovacchia per 2-1 (reti: Gareth Bale al 10', Ondrej DudaHal Robson-Kanu)[29] mentre Inghilterra e Russia hanno pareggiato 1-1 (gol di Eric Dier e Vasilij Berezuckij).[30]

Il terzo incontro vede la vittoria della Slovacchia sulla Russia, grazie alle reti di Vladimir Weiss e di Marek Hamšík nel primo tempo, e il gol di testa del russo Denis Glušakov all'80' non serve ad evitare il 2-1 per gli slovacchi.[31] Questa partita è la terza nella storia degli europei ad essersi disputata in uno stadio coperto, lo Stade Pierre Mauroy, dopo Turchia-Portogallo all'Amsterdam Arena agli Europei del 2000 e Polonia-Grecia allo stadio Nazionale di Varsavia agli Europei 2012.[32]

Nel quarto incontro si affrontano Inghilterra e Galles: gli attaccanti inglesi Jamie Vardy e Daniel Sturridge, entrambi subentrati nel corso del secondo tempo, rimontano il vantaggio gallese iniziato nel primo tempo dal gol su punizione di Gareth Bale,[33], che diviene tra l'altro uno dei tre calciatori ad aver segnato due gol su punizione in un singolo Europeo, al pari del francese Michel Platini (1984) e del tedesco Thomas Häßler (1992).[34]

L'ultima giornata vede giocare, in contemporanea, Slovacchia-Inghilterra e Russia-Galles, con la situazione del girone tutta da decidere. La prima partita finisce 0-0,[35] mentre il Galles sconfigge per 3-0 la Russia con Aaron Ramsey, Bale e Neil Taylor, vincendo il proprio girone davanti a Inghilterra, Slovacchia e Russia.[36] Grazie al suo gol, Bale diventa il settimo calciatore nella storia dell'Europeo a segnare in tutte le giornate della fase a gironi.[37]

Oltre a Galles e Inghilterra, la Slovacchia accede agli ottavi di finale come migliore terza, avendo conquistato 4 punti nel proprio girone.[38]

Gruppo C

Un momento della sfida tra Germania e Ucraina, 12 giugno 2016

Nel gruppo C si incontrano la Germania campione del mondo in carica, la Polonia e l'Ucraina, tra l'altro ospitanti dell'edizione precedente dell'europeo, e l'esordiente Irlanda del Nord.

Nel primo incontro la Polonia sconfigge per 1-0 l'Irlanda del Nord grazie al gol di Arkadiusz Milik, centrando così la prima storica vittoria nella fase finale della competizione.[39] Nella seconda gara la Germania sconfigge l'Ucraina per 2-0 con i gol di Shkodran Mustafi e Bastian Schweinsteiger.[40]

La terza gara vede affrontarsi l'Ucraina e l'Irlanda del Nord, e dopo un'interruzione al 58' per circa un minuto a causa della forte grandine, l'Irlanda del Nord vince 2-0 grazie alla rete di testa di Gareth McAuley al 49' e al tap-in vincente di Niall McGinn al 96' e ottiene la sua prima vittoria assoluta nella fase finale di un europeo, mentre l'Ucraina, in virtù di questo risultato, è aritmeticamente ultima nel girone e dunque eliminata dalla competizione.[41] Nel quarto incontro si affrontano Germania e Polonia, e nonostante la Germania cerchi di mantenere il più possibile il possesso palla, mentre la Polonia tenti più volte di attaccare in contropiede, con conseguenti diverse occasioni da entrambi i lati, finisce con il primo 0-0 della competizione.[42]

Nell'ultima giornata, la Germania si impone per 1-0 sull'Irlanda del Nord grazie alla rete di Mario Gómez nella prima frazione di gioco[43] mentre la Polonia piega l'ormai eliminata Ucraina grazie alla rete di Jakub Błaszczykowski nel 54'[44], e in quanto seconda del girone approda agli ottavi insieme alla Germania come prima, e all'Irlanda del Nord come una delle migliori terze con i suoi 3 punti nel proprio girone.[45]

Gruppo D

Il gruppo D è composto dalla Spagna campione d'Europa in carica, dalla Croazia, dalla Rep. Ceca e dalla Turchia.

Nel primo incontro la Croazia prevale sulla Turchia per 1-0 grazie al tiro al volo di Luka Modrić.[46] Nella seconda gara la Spagna batte la Repubblica Ceca con il medesimo risultato grazie al colpo di testa vincente di Gerard Piqué su cross di Andrés Iniesta, avvenuto nell'87'.[47]

La Croazia pareggia il suo secondo match con la Repubblica Ceca: Ivan Perišić e Ivan Rakitić portano i croati sul 2-0, nell'ultimo quarto d'ora la Cechia accorcia le distanze con Milan Škoda e pareggia al 94' con un rigore di Tomáš Necid. All'86' la partita era stata interrotta dall'arbitro Mark Clattenburg per circa 4 minuti in seguito al lancio di fumogeni da parte dei tifosi croati e di un petardo che ha stordito un vigile del fuoco intento a rimuovere i fumogeni.[48] La Croazia viene sanzionata il successivo 20 giugno dalla commissione disciplinare della UEFA per "disordini provocati dai tifosi, uso di fumogeni, lancio di petardi e comportamento razzista" con un'ammenda di 100 000 euro.[49] Nell'altro incontro della seconda giornata, la Spagna sconfigge la Turchia 3-0 con due reti di Álvaro Morata e un gol di Nolito, e in virtù delle due vittorie su Repubblica Ceca e Turchia diviene la terza squadra a centrare la qualificazione aritmetica agli ottavi di finale.[50]

Nell'ultima giornata la Croazia batte in rimonta la Spagna per 2-1: alla rete iniziale di Álvaro Morata rispondono Nikola Kalinić ed Ivan Perišić.[51] La Turchia batte invece 2-0 la Repubblica Ceca grazie a Burak Yılmaz e Ozan Tufan[52], ma non riesce ad accedere agli ottavi insieme a Croazia e Spagna come una delle migliori terze, ed è fuori dalla competizione come la Repubblica Ceca, ultima del gruppo.

Gruppo E

All'interno del gruppo E si trovano il Belgio, l'Italia vicecampione d'Europa in carica, la Svezia e l'Irlanda.

Nella prima partita del girone Irlanda e Svezia pareggiano 1-1: dopo il vantaggio irlandese di Wes Hoolahan, il difensore irlandese Ciaran Clark commette autogol, propiziato da Zlatan Ibrahimović[53]. Nell'altra gara del gruppo l'Italia batte il favorito Belgio per 2-0, grazie alle reti di Emanuele Giaccherini e di Graziano Pellè.[54]

Nella seconda giornata l'Italia supera di misura anche la Svezia con un gol nel finale da parte di Éder, e diventa la seconda squadra, dopo la Francia, a qualificarsi alla fase ad eliminazione diretta[55]; inoltre, per la prima volta nella sua storia negli Europei non subisce alcun tiro nello specchio della porta.[56] Nell'altra partita, il Belgio supera agevolmente l'Irlanda vincendo 3-0, con doppietta di Romelu Lukaku e colpo di testa di Axel Witsel, e così l'Italia è aritmeticamente la vincitrice del girone E per il criterio degli scontri diretti che nel 1996 e 2004 era stato fatale. Inoltre, in questo match, la fase finale del torneo ha superato un milione di spettatori in totale.[57]

Nell'ultimo turno, che conclude la fase a gironi, l'Irlanda batte l'Italia per 1-0 con la rete di Robbie Brady all'85', mentre il Belgio sconfigge 1-0 la Svezia grazie alla rete di Radja Nainggolan all'84'. Il girone si chiude con l'Italia prima, il Belgio secondo, l'Irlanda qualificata come una delle migliori terze e la Svezia, ultima, eliminata.[58][59]

Gruppo F

Il gruppo F è formato dal Portogallo, dall'Austria, dall'esordiente Islanda e dall'Ungheria, che non appariva dall'edizione del 1972 in Belgio.

La prima partita vede la vittoria dell'Ungheria sull'Austria per 2-0 grazie alle reti di Ádám Szalai e di Zoltán Stieber[60]; qui il portiere ungherese Gábor Király stabilisce a 40 anni e 2 mesi il primato di giocatore più anziano a scendere in campo durante la fase finale di un Europeo, superando così il record appartenuto in precedenza al tedesco Lothar Matthäus, che negli Europei 2000 vi aveva partecipato a 39 anni.[61] La seconda gara, ultima della prima giornata della fase a gironi della competizione, vede affrontarsi Portogallo e Islanda: Nani porta avanti i portoghesi nel primo tempo e sigla il gol numero 600 nella storia degli Europei, ma Birkir Bjarnason realizza il definitivo 1-1, il primo gol islandese nella storia degli Europei.[62][63][64]

Nel secondo turno l'Ungheria pareggia contro l'Islanda 1-1: l'iniziale vantaggio di Gylfi Sigurðsson su rigore è replicato da un'autorete di Birkir Sævarsson, che nel finale concede il pareggio agli ungheresi.[65] Nella quarta partita del girone F, il Portogallo pareggia a reti bianche contro l'Austria, con Cristiano Ronaldo che sbaglia un rigore al 79'.[66]

Nell'ultima giornata l'Islanda vince per la prima volta nella competizione battendo 2-1 l'eliminata Austria grazie al gol al 94' di Traustason, assicurandosi il secondo posto nel girone, mentre l'Ungheria pareggia 3-3 con il Portogallo, grandi protagonisti del match Cristiano Ronaldo e Balázs Dzsudzsák con una doppietta ciascuno, e si qualifica al primo posto, mentre il Portogallo si qualifica come una delle migliori terze.[67][68]

Fase a eliminazione diretta

Ottavi di finale

Un frangente dell'ottavo tra Portogallo e Croazia, vinto dai lusitani per 1-0

Il primo ottavo di finale del campionato europeo vede fronteggiarsi Polonia e Svizzera, e termina ai tempi supplementari sull'1-1 dopo il vantaggio polacco grazie a Błaszczykowski e la risposta elvetica di Shaqiri con una spettacolare rovesciata al volo dal limite dell'area. Ai tiri di rigore risultano fondamentali l'errore dal dischetto di Granit Xhaka e il rigore decisivo segnato da Grzegorz Krychowiak, e il 6-5 finale regala ai polacchi uno storico quarto di finale.[69]

Nella seconda partita, il Galles prevale sull'Irlanda del Nord per 1-0, grazie a un'autorete di Gareth McAuley al 75', e ottiene anch'esso la prima storica qualificazione ai quarti di finale.[70]

Nel terzo ottavo, dopo i regolamentari finiti a reti vuote, il Portogallo batte la Croazia nei tempi supplementari grazie a Ricardo Quaresma, che al 117' raccoglie una respinta del portiere su tiro di Ronaldo e realizza di testa a porta vuota la rete che consegna la prima vittoria dei portoghesi nella fase finale e il conseguente passaggio ai quarti di finale.[71] Inoltre, per la prima volta, non si è verificato alcun tiro nello specchio della porta nel corso dei novanta minuti regolamentari.

La quarta partita vede la vittoria della Francia sull'Irlanda per 2-1, grazie alla doppietta di Griezmann che rimonta il vantaggio di Robbie Brady su calcio di rigore al 2'. (Partita che gli irlandesi concludono in 10 per l'espulsione di Shane Duffy)[72]

Nel quinto ottavo la Germania prevale con un netto 3-0 sulla Slovacchia, grazie alle reti di Jérôme Boateng, che segna con tiro al volo dalla distanza, di Mario Gómez e di Julian Draxler, che insacca con una semi rovesciata.[73]

Il terzultimo ottavo vede la vittoria del Belgio sull'Ungheria per 4-0 (a segno Toby AlderweireldMichy BatshuayiEden Hazard e Yannick Carrasco).[74]

Il settimo ottavo vede la vittoria dell'Italia sulla Spagna per 2-0, grazie alle reti di Giorgio Chiellini e Pellè, che portano gli azzurri al primo successo in partite ufficiali contro la Spagna dal 1994. Con un pubblico pari a 76 165, la partita detiene il più alto numero di spettatori nel torneo.[75]

Nell'ultimo ottavo, l'esordiente Islanda batte a sorpresa l'Inghilterra in rimonta per 2-1, con le reti di Ragnar Sigurðsson e di Kolbeinn Sigþórsson in risposta al rigore di Wayne Rooney. Con questa partita, si superano i due milioni di spettatori in totale nella fase finale della competizione, e l'Inghilterra mantiene il suo "record" negativo di non aver mai vinto una partita nella fase ad eliminazione diretta fuori casa.[76]

Quarti di finale

Il primo quarto di finale vede Portogallo e Polonia pareggiare dopo i tempi regolamentari e supplementari per 1-1, grazie alle reti di Robert Lewandowski, che ha segnato il gol più veloce della competizione, e di Renato Sanches. La sorte arride ai portoghesi nei tiri di rigore, che prevalgono per 5-3, dopo la parata di Rui Patrício sul tiro di Błaszczykowski, e l'ultimo e decisivo rigore realizzato da Quaresma. I portoghesi diventano così i primi semifinalisti della competizione.[77]

Nel secondo quarto, il Galles batte il Belgio vincendo 3-1 e si qualifica per la prima volta anche alle semifinali di una manifestazione internazionale: alla rete iniziale di Radja Nainggolan rispondono in successione Ashley WilliamsHal Robson-Kanu e Sam Vokes:[78] particolarmente apprezzata la rete di Robson-Kanu che, dopo aver ricevuto la sfera a centro area da Aaron Ramsey, si gira su stesso eludendo i suoi due marcatori e battendo il portiere avversario da posizione ravvicinata.[79][80]

Il terzo quarto tra la Germania e l'Italia (che gioca con il lutto al braccio per commemorare le vittime italiane dell'attentato di Dacca[81]) si conclude 1-1, dopo la marcatura di Mesut Özil e il pareggio su rigore di Leonardo Bonucci, accordato dopo un fallo di mano in area di Boateng, e viene deciso anch'esso ai rigori: dopo l'errore di Matteo Darmian, il diciottesimo e ultimo tiro dal dischetto è messo a segno da Jonas Hector, che consegna il passaggio alle semifinali ai tedeschi, i quali prevalgono per 6-5 ed eliminano per la prima volta l'Italia in uno scontro ad eliminazione diretta in un torneo internazionale.[82][83]

L'ultimo quarto vede la Francia superare l'Islanda col punteggio di 5-2, nell'incontro con più reti dell'intera competizione: a segno Giroud, con una doppietta, Paul Pogba, Payet e Griezmann per la Francia, Sigþórsson e Bjarnason per la nazionale islandese.[84]

Semifinali

I giocatori del Galles, dopo la sconfitta in semifinale contro il Portogallo, vengono accolti dai tifosi a Cardiff

Nella prima semifinale il Portogallo batte il Galles 2-0, con le reti di Cristiano Ronaldo e Nani, ottenendo la sua prima vittoria nei tempi regolamentari della fase finale e diventando così la prima finalista del torneo.[85]

Nella seconda semifinale la Francia supera la Germania con lo stesso risultato, 2-0, grazie alla doppietta di Griezmann, la prima rete realizzata su calcio di rigore allo scadere del primo tempo e la seconda nella ripresa (prima rete subita su azione dai tedeschi nel torneo).[86]

Finale

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato europeo di calcio 2016.
Ricardo Quaresma tenta la rovesciata durante la finale tra Francia e Portogallo, vinta dai lusitani per 1-0.

Francia e Portogallo si affrontano per la terza volta nella fase finale di un Europeo dopo i precedenti in semifinale del 1984 e del 2000 e a distanza di dieci anni dall'ultimo confronto ufficiale, la semifinale del mondiale 2006 in Germania, tutti vinti dai francesi che avevano una serie aperta di dieci vittorie consecutive contro quella portoghese, tra gare ufficiali ed amichevoli, ed un'imbattibilità che durava da quarantuno anni).

La sfida è condizionata da un intervento falloso non sanzionato di Payet su Cristiano Ronaldo al 9' di gioco, e il portoghese, ormai dolorante da molti minuti, esce dal campo al 25' e viene sostituito da Quaresma. Sia la Francia che il Portogallo vanno vicine al gol, con un palo colpito da André-Pierre Gignac nei minuti di recupero del secondo tempo per i francesi e con una punizione sulla traversa di Raphaël Guerreiro nel secondo tempo supplementare per i lusitani. Al 109', Éder, entrato nella ripresa al posto di Renato Sanches, tira da fuori area battendo Hugo Lloris e segna il gol che regala al Portogallo il suo primo, inaspettato trofeo europeo pur orfano del suo giocatore di maggior talento.[87]

Fase a gironi

Gruppo A

Classifica

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Francia Francia 7 3 2 1 0 4 1 +3
2. Svizzera Svizzera 5 3 1 2 0 2 1 +1
3. Albania Albania 3 3 1 0 2 1 3 -2
4. Romania Romania 1 3 0 1 2 2 4 -2

Risultati

Saint-Denis
10 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 1
Francia Francia 2 – 1
referto
Romania Romania Stade de France (75 113 spett.)
Arbitro:  Ungheria Kassai

Lens
11 giugno 2016, ore 15:00 CEST
Incontro 2
Albania Albania 0 – 1
referto
Svizzera Svizzera Stadio Bollaert-Delelis (33 805 spett.)
Arbitro:  Spagna Velasco Carballo

Parigi
15 giugno 2016, ore 18:00 CEST
Incontro 14
Romania Romania 1 – 1
referto
Svizzera Svizzera Parco dei Principi (43 576 spett.)
Arbitro:  Russia Karasëv

Marsiglia
15 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 15
Francia Francia 2 – 0
referto
Albania Albania Stadio Vélodrome (63 670 spett.)
Arbitro:  Scozia Collum

Villeneuve-d'Ascq
19 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 25
Svizzera Svizzera 0 – 0
referto
Francia Francia Stadio Pierre Mauroy (45 616 spett.)
Arbitro:  Slovenia Skomina

Décines-Charpieu
19 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 26
Romania Romania 0 – 1
referto
Albania Albania Parc Olympique Lyonnais (49 752 spett.)
Arbitro:  Rep. Ceca Královec

Gruppo B

Classifica

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Galles Galles 6 3 2 0 1 6 3 +3
2. Inghilterra Inghilterra 5 3 1 2 0 3 2 +1
3. Slovacchia Slovacchia 4 3 1 1 1 3 3 0
4. Russia Russia 1 3 0 1 2 2 6 -4

Risultati

Bordeaux
11 giugno 2016, ore 18:00 CEST
Incontro 3
Galles Galles 2 – 1
referto
Slovacchia Slovacchia Stade Bordeaux-Atlantique (37 831 spett.)
Arbitro:  Norvegia Moen

Marsiglia
11 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 4
Inghilterra Inghilterra 1 – 1
referto
Russia Russia Stadio Vélodrome (62 343 spett.)
Arbitro:  Italia Rizzoli

Villeneuve-d'Ascq
15 giugno 2016, ore 15:00 CEST
Incontro 13
Russia Russia 1 – 2
referto
Slovacchia Slovacchia Stade Pierre-Mauroy (38 989 spett.)
Arbitro:  Slovenia Skomina

Lens
16 giugno 2016, ore 15:00 CEST
Incontro 16
Inghilterra Inghilterra 2 – 1
referto
Galles Galles Stadio Bollaert-Delelis (34 033 spett.)
Arbitro:  Germania Brych

Saint-Étienne
20 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 28
Slovacchia Slovacchia 0 – 0
referto
Inghilterra Inghilterra Stadio Geoffroy Guichard (39 051 spett.)
Arbitro:  Spagna Velasco Carballo

Tolosa
20 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 27
Russia Russia 0 – 3
referto
Galles Galles Stadium (28 840 spett.)
Arbitro:  Svezia Eriksson

Gruppo C

Classifica

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Germania Germania 7 3 2 1 0 3 0 +3
2. Polonia Polonia 7 3 2 1 0 2 0 +2
3. Irlanda del Nord Irlanda del Nord 3 3 1 0 2 2 2 0
4. Ucraina Ucraina 0 3 0 0 3 0 5 -5

Risultati

Nizza
12 giugno 2016, ore 18:00 CEST
Incontro 6
Polonia Polonia 1 – 0
referto
Irlanda del Nord Irlanda del Nord Allianz Riviera (33 742 spett.)
Arbitro:  Romania Hațegan

Villeneuve-d'Ascq
12 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 7
Germania Germania 2 – 0
referto
Ucraina Ucraina Stade Pierre-Mauroy (43 035 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Atkinson

Décines-Charpieu
16 giugno 2016, ore 18:00 CEST
Incontro 17
Ucraina Ucraina 0 – 2
referto
Irlanda del Nord Irlanda del Nord Parc Olympique Lyonnais (51 043 spett.)
Arbitro:  Rep. Ceca Královec

Saint-Denis
16 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 18
Germania Germania 0 – 0
referto
Polonia Polonia Stade de France (73 648 spett.)
Arbitro:  Paesi Bassi Kuipers

Parigi
21 giugno 2016, ore 18:00 CEST
Incontro 30
Irlanda del Nord Irlanda del Nord 0 – 1
referto
Germania Germania Parco dei Principi (44 125 spett.)
Arbitro:  Francia Turpin

Marsiglia
21 giugno 2016, ore 18:00 CEST
Incontro 29
Ucraina Ucraina 0 – 1
referto
Polonia Polonia Stadio Vélodrome (58 874 spett.)
Arbitro:  Norvegia Moen

Gruppo D

Classifica

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Croazia Croazia 7 3 2 1 0 5 3 +2
2. Spagna Spagna 6 3 2 0 1 5 2 +3
3. Turchia Turchia 3 3 1 0 2 2 4 -2
4. Rep. Ceca Rep. Ceca 1 3 0 1 2 2 5 -3

Risultati

Parigi
12 giugno 2016, ore 15:00 CEST
Incontro 5
Turchia Turchia 0 – 1
referto
Croazia Croazia Parco dei Principi (43 842 spett.)
Arbitro:  Svezia Eriksson

Tolosa
13 giugno 2016, ore 15:00 CEST
Incontro 8
Spagna Spagna 1 – 0
referto
Rep. Ceca Rep. Ceca Stadium (29 400 spett.)
Arbitro:  Polonia Marciniak

Saint-Étienne
17 giugno 2016, ore 18:00 CEST
Incontro 20
Rep. Ceca Rep. Ceca 2 – 2
referto
Croazia Croazia Stadio Geoffroy Guichard (38 376 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Clattenburg

Nizza
17 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 21
Spagna Spagna 3 – 0
referto
Turchia Turchia Allianz Riviera (33 409 spett.)
Arbitro:  Serbia Mažić

Bordeaux
21 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 32
Croazia Croazia 2 – 1
referto
Spagna Spagna Stade Bordeaux-Atlantique (37 245 spett.)
Arbitro:  Paesi Bassi Kuipers

Lens
21 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 31
Rep. Ceca Rep. Ceca 0 – 2
referto
Turchia Turchia Stadio Bollaert-Delelis (32 836 spett.)
Arbitro:  Scozia Collum

Gruppo E

Classifica

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Italia Italia 6 3 2 0 1 3 1 +2
2. Belgio Belgio 6 3 2 0 1 4 2 +2
3. Irlanda Irlanda 4 3 1 1 1 2 4 -2
4. Svezia Svezia 1 3 0 1 2 1 3 -2

Risultati

Saint-Denis
13 giugno 2016, ore 18:00 CEST
Incontro 9
Irlanda Irlanda 1 – 1
referto
Svezia Svezia Stade de France (73 419 spett.)
Arbitro:  Serbia Mažić

Décines-Charpieu
13 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 10
Belgio Belgio 0 – 2
referto
Italia Italia Parc Olympique Lyonnais (55 408 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Clattenburg

Tolosa
17 giugno 2016, ore 15:00 CEST
Incontro 19
Italia Italia 1 – 0
referto
Svezia Svezia Stadium (29 600 spett.)
Arbitro:  Ungheria Kassai

Bordeaux
18 giugno 2016, ore 15:00 CEST
Incontro 22
Belgio Belgio 3 – 0
referto
Irlanda Irlanda Stade Bordeaux-Atlantique (39 493 spett.)
Arbitro:  Turchia Çakır

Nizza
22 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 36
Svezia Svezia 0 – 1
referto
Belgio Belgio Allianz Riviera (34 011 spett.)
Arbitro:  Germania Brych

Villeneuve-d'Ascq
22 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 35
Italia Italia 0 – 1
referto
Irlanda Irlanda Stade Pierre-Mauroy (44 268 spett.)
Arbitro:  Romania Hațegan

Gruppo F

Classifica

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Ungheria Ungheria 5 3 1 2 0 6 4 +2
2. Islanda Islanda 5 3 1 2 0 4 3 +1
3. Portogallo Portogallo 3 3 0 3 0 4 4 0
4. Austria Austria 1 3 0 1 2 1 4 -3

Risultati

Bordeaux
14 giugno 2016, ore 18:00 CEST
Incontro 11
Austria Austria 0 – 2
referto
Ungheria Ungheria Stadio Bordeaux-Atlantique (34 424 spett.)
Arbitro:  Francia Turpin

Saint-Étienne
14 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 12
Portogallo Portogallo 1 – 1
referto
Islanda Islanda Stadio Geoffroy Guichard (38 742 spett.)
Arbitro:  Turchia Çakır

Marsiglia
18 giugno 2016, ore 18:00 CEST
Incontro 23
Islanda Islanda 1 – 1
referto
Ungheria Ungheria Stadio Vélodrome (60 842 spett.)
Arbitro:  Russia Karasëv

Parigi
18 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Incontro 24
Portogallo Portogallo 0 – 0
referto
Austria Austria Parco dei Principi (44 291 spett.)
Arbitro:  Italia Rizzoli

Décines-Charpieu
22 giugno 2016, ore 18:00 CEST
Incontro 33
Ungheria Ungheria 3 – 3
referto
Portogallo Portogallo Parc Olympique Lyonnais (55 514 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Atkinson

Saint-Denis
22 giugno 2016, ore 18:00 CEST
Incontro 34
Islanda Islanda 2 – 1
referto
Austria Austria Stade de France (68 714 spett.)
Arbitro:  Polonia Marciniak

Raffronto tra le terze classificate

Tra le terze classificate di ogni girone, si applicano i seguenti criteri per stabilire il passaggio del turno delle migliori quattro squadre:

  • maggior numero di punti ottenuti nella fase a gironi;
  • più alta differenza reti complessiva;
  • maggior numero di reti segnate nel girone;
  • migliore condotta fair play, calcolata partendo da 10 punti per squadra, che vengono decurtati in questo modo:
    1. ogni ammonizione: un punto;
    2. ogni doppia ammonizione o espulsione: tre punti;
    3. ogni espulsione diretta dopo un'ammonizione: quattro punti;
  • più alta posizione nel ranking UEFA aggiornato all'ultima data utile prima dell'inizio del torneo;

Classifica

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR Girone
1. Slovacchia Slovacchia 4 3 1 1 1 3 3 0 B
2. Irlanda Irlanda 4 3 1 1 1 2 4 -2 E
3. Portogallo Portogallo 3 3 0 3 0 4 4 0 F
4. Irlanda del Nord Irlanda del Nord 3 3 1 0 2 2 2 0 C
5. Turchia Turchia 3 3 1 0 2 2 4 -2 D
6. Albania Albania 3 3 1 0 2 1 3 -2 A

Fase a eliminazione diretta

  Ottavi   Quarti   Semifinali   Finale
                             
  25 giu. – Saint-Étienne                  
 
   2A. Svizzera Svizzera  1 (4)
 

30 giu. – Marsiglia

   2C. Polonia Polonia (dtr)  1 (5)  
   Polonia Polonia  1 (3)
 

25 giu. – Lens

     Portogallo Portogallo (dtr)  1 (5)  
   1D. Croazia Croazia  0
   

6 lug. – Décines-Charpieu

   3F. Portogallo Portogallo(dts)  1  
   Portogallo Portogallo  2
 

25 giu. – Parigi

     Galles Galles  0  
   1B. Galles Galles  1
 

1° lug. – Villeneuve-d'Ascq

 
   3C. Irlanda del Nord Irlanda del Nord  0  
   Galles Galles  3
 

26 giu. – Tolosa

     Belgio Belgio  1  
   1F. Ungheria Ungheria  0
   

10 lug. – Saint-Denis

   2E. Belgio Belgio  4  
   Portogallo Portogallo (dts)  1
 

26 giu. – Villeneuve-d'Ascq

     Francia Francia  0
   1C. Germania Germania  3
 

2 lug. – Bordeaux

 
   3B. Slovacchia Slovacchia  0  
   Germania Germania (dtr)  1 (6)
 

27 giu. – Saint-Denis

     Italia Italia  1 (5)  
   1E. Italia Italia  2
   

7 lug. – Marsiglia

   2D. Spagna Spagna  0  
   Germania Germania  0
 

26 giu. – Décines-Charpieu

     Francia Francia  2  
   1A. Francia Francia  2
 

3 lug. – Saint-Denis

   
   3E. Irlanda Irlanda  1  
   Francia Francia  5
 

27 giu. – Nizza

     Islanda Islanda  2  
   2F. Inghilterra Inghilterra  1
     
   2B. Islanda Islanda  2  
 

Ottavi di finale

Saint-Étienne
25 giugno 2016, ore 15 UTC+2
Svizzera Svizzera 1 – 1
(d.t.s.)
referto
Polonia Polonia Stadio Geoffroy Guichard (38842 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Clattenburg

Parigi
25 giugno 2016, ore 18 UTC+2
Galles Galles 1 – 0
referto
Irlanda del Nord Irlanda del Nord Parco dei Principi (44 342 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Atkinson

Lens
25 giugno 2016, ore 21 UTC+2
Croazia Croazia 0 – 1
(d.t.s.)
referto
Portogallo Portogallo Stadio Bollaert-Delelis (33 523 spett.)
Arbitro:  Spagna Velasco Carballo

Décines-Charpieu
26 giugno 2016, ore 15 UTC+2
Francia Francia 2 – 1
referto
Irlanda Irlanda Parc Olympique Lyonnais (56 279 spett.)
Arbitro:  Italia Rizzoli

Villeneuve-d'Ascq
26 giugno 2016, ore 18 UTC+2
Germania Germania 3 – 0
referto
Slovacchia Slovacchia Stade Pierre-Mauroy (44 312 spett.)
Arbitro:  Polonia Marciniak

Tolosa
26 giugno 2016, ore 21 UTC+2
Ungheria Ungheria 0 – 4
referto
Belgio Belgio Stadium (28 921 spett.)
Arbitro:  Serbia Mažić

Saint-Denis
27 giugno 2016, ore 18 UTC+2
Italia Italia 2 – 0
referto
Spagna Spagna Stade de France (76165 spett.)
Arbitro:  Turchia Çakır

Nizza
27 giugno 2016, ore 21 UTC+2
Inghilterra Inghilterra 1 – 2
referto
Islanda Islanda Allianz Riviera (33 901 spett.)
Arbitro:  Slovenia Skomina

Quarti di finale

Marsiglia
30 giugno 2016, ore 21:00 CEST
Polonia Polonia 1 – 1
(d.t.s.)
referto
Portogallo Portogallo Stadio Vélodrome (62 940 spett.)
Arbitro:  Germania Brych

Villeneuve-d'Ascq
1º luglio 2016, ore 21:00 CEST
Galles Galles 3 – 1
referto
Belgio Belgio Stade Pierre-Mauroy (45 936 spett.)
Arbitro:  Slovenia Skomina

Bordeaux
2 luglio 2016, ore 21:00 CEST
Germania Germania 1 – 1
(d.t.s.)
referto
Italia Italia Stade Bordeaux-Atlantique (38 764 spett.)
Arbitro:  Ungheria Kassai

Saint-Denis
3 luglio 2016, ore 21:00 CEST
Francia Francia 5 – 2
referto
Islanda Islanda Stade de France (76 833 spett.)
Arbitro:  Paesi Bassi Kuipers

Semifinali

Décines-Charpieu
6 luglio 2016, ore 21:00 CEST
Portogallo Portogallo 2 – 0
referto
Galles Galles Parc Olympique Lyonnais (55 679 spett.)
Arbitro:  Svezia Eriksson

Marsiglia
7 luglio 2016, ore 21:00 CEST
Germania Germania 0 – 2
referto
Francia Francia Stadio Vélodrome (64 078 spett.)
Arbitro:  Italia Rizzoli

Finale

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato europeo di calcio 2016.
Saint-Denis
10 luglio 2016, ore 21:00 CEST
Portogallo Portogallo 1 – 0
(d.t.s.)
referto
Francia Francia Stade de France (75 868 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Clattenburg

Statistiche

Classifica marcatori

6 reti
3 reti
2 reti
1 rete
Autoreti

Record

  • Gol più veloceIrlanda Robbie Brady (Francia-Irlanda, ottavi di finale, 26 giugno); Polonia Robert Lewandowski (Polonia-Portogallo, quarti di finale, 30 giugno) (2º minuto)
  • Gol più lentoPortogallo Ricardo Quaresma (Croazia-Portogallo, ottavi di finale, 25 giugno, 117º minuto)
  • Primo golFrancia Olivier Giroud (Francia-Romania, partita inaugurale, 10 giugno, 57º minuto)
  • Ultimo golPortogallo Eder (Portogallo-Francia, finale 1º posto, 10 luglio, 109º minuto)
  • Miglior attaccoFrancia Francia (13 reti segnate)
  • Peggior attaccoUcraina Ucraina (0 reti segnate)
  • Miglior difesaSvizzera SvizzeraPolonia Polonia e Italia Italia (2 reti subite)
  • Peggior difesaIslanda Islanda (9 reti subite)
  • Miglior differenza retiFrancia FranciaGalles GallesGermania Germania e Spagna Spagna (+3)
  • Partita con il maggior numero di golFrancia Francia-Islanda Islanda 5-2 (quarti di finale, 3 luglio, 7 gol)
  • Partita con il maggior scarto di golUngheria Ungheria-Belgio Belgio 0-4 (ottavi di finale, 26 giugno, 4 gol di scarto)
  • Partita con il maggior numero di spettatori: Francia Francia-Islanda Islanda (quarti di finale, 3 luglio, 76 833 spettatori)
  • Partita con il minor numero di spettatori: Russia Russia-Galles Galles (fase a gironi, 18 giugno, 28 840 spettatori)
  • Media spettatori: 47,594 (3º posto nella storia degli Europei di calcio)

Premi

Scarpa d'oro[88]

Francia Antoine Griezmann

Giocatore del torneo[89]

Francia Antoine Griezmann

Miglior giovane[90]

Portogallo Renato Sanches

Squadra del torneo[91]

Arbitri

Il 15 dicembre 2015 l'UEFA ha reso noti gli arbitri designati per dirigere durante la manifestazione. Sono stati selezionati 18 fischietti provenienti da 17 federazioni diverse. Come già accaduto per la precedente edizione, saranno utilizzati anche gli arbitri addizionali.[92] Successivamente, il 1º marzo 2016 l'UEFA ha comunicato le squadre arbitrali integrali (con assistenti ed addizionali).[93] Inoltre, sono stati selezionati due arbitri che fungeranno esclusivamente da quarti ufficiali e due assistenti di riserva. Le squadre arbitrali, a parte due eccezioni esplicitamente indicate nella seguente tabella, sono formate da membri appartenenti alla stessa nazionalità.

Nazione Arbitri Assistenti Arbitri addizionali
Inghilterra Inghilterra Martin Atkinson Michael Mullarkey Stephen Child Michael Oliver Craig Pawson
Germania Germania Felix Brych Mark Borsch Stefan Lupp Bastian Dankert Marco Fritz
Turchia Turchia Cüneyt Çakır Bahattin Duran Tarik Ongun Hüseyin Göçek Baris Şimşek
Inghilterra Inghilterra Mark Clattenburg Simon Beck Jake Collin Anthony Taylor Andre Marriner
Scozia Scozia William Collum Damien Macgraith[94] Francis Connor Robert Madden John Beaton
Svezia Svezia Jonas Eriksson Mathias Klasenius Daniel Wärnmark Stefan Johannesson Markus Strömbergsson
Romania Romania Ovidiu Hațegan Octavian Sovre Sebastian Gheorghe Alexandru Tudor Sebastian Colțescu
Russia Russia Sergej Karasëv Anton Averyanov Tikhon Kalugin Sergey Lapochkin Sergey Ivanov
Ungheria Ungheria Viktor Kassai György Ring Vencel Tóth Tamás Bognar Ádám Farkas
Rep. Ceca Rep. Ceca Pavel Královec Roman Slyško[95] Martin Wilczek Petr Ardeleánu Michal Paták
Paesi Bassi Paesi Bassi Björn Kuipers Sander van Roekel Erwin Zeinstra Pol van Boekel Richard Liesveld
Polonia Polonia Szymon Marciniak Paweł Sokolnicki Tomasz Listkiewicz Paweł Raczkowski Tomasz Musiał
Serbia Serbia Milorad Mažić Milovan Ristić Dalibor Đurđević Danilo Grujić Nenad Đokić
Norvegia Norvegia Svein Oddvar Moen Kim Thomas Haglund Frank Andås Ken Henry Johnsen Svein-Erik Edvartsen
Italia Italia Nicola Rizzoli Elenito Di Liberatore Mauro Tonolini Daniele Orsato[96] Antonio Damato
Slovenia Slovenia Damir Skomina Jure Praprotnik Robert Vukan Matej Jug Slavko Vinčič
Francia Francia Clément Turpin Frédéric Cano Nicolas Danos Benoît Bastien Fredy Fautrel
Spagna Spagna Carlos Velasco Carballo Roberto Alonso Fernández Juan Carlos Yuste Jiménez Jesús Gil Manzano Carlos Del Cerro Grande
Nazione Riserve assistenti
Bielorussia Bielorussia Vitali Maliutsin
Grecia Grecia Damianos Efthymiadis

Nazionale di calcio del Portogallo

Portogallo Portogallo
Portugal FPF crest.png
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Football pictogram.svg Calcio
Federazione FPF
Federação Portuguesa de Futebol
Confederazione UEFA
Codice FIFA POR
Soprannome A Seleção das Quinas (La Selezione degli Angoli)
Selezionatore Portogallo Fernando Santos
Record presenze Cristiano Ronaldo (184)
Capocannoniere Cristiano Ronaldo (115)
Ranking FIFA [1] (10 febbraio 2022)
Sponsor tecnico Nike
Esordio internazionale
Spagna Spagna 3 - 1 Portogallo Portogallo
MadridSpagna; 18 novembre 1921
Migliore vittoria
Portogallo Portogallo 8 - 0 Liechtenstein Liechtenstein
LisbonaPortogallo; 18 novembre 1994
Portogallo Portogallo 8 - 0 Liechtenstein Liechtenstein
CoimbraPortogallo; 9 giugno 1999
Portogallo Portogallo 8 - 0 Kuwait Kuwait
LeiriaPortogallo; 19 novembre 2003
Peggiore sconfitta
Portogallo Portogallo 0 - 10 Inghilterra Inghilterra
LisbonaPortogallo; 25 maggio 1947
Campionato del mondo
Partecipazioni 7 (esordio: 1966)
Miglior risultato Bronzo Terzo posto nel 1966
Campionato d'Europa
Partecipazioni 8 (esordio: 1984)
Miglior risultato Oro Campioni nel 2016
Confederations Cup
Partecipazioni 1 (esordio: 2017)
Miglior risultato Bronzo Terzo posto nel 2017
Torneo Olimpico
Partecipazioni 1 (esordio: 1928)
Miglior risultato Quarti di finale nel 1928
Nations League
Partecipazioni 2 (esordio: 2018-2019)
Miglior risultato Oro Campioni nel 2018-2019

La nazionale di calcio del Portogallo (in portogheseSeleção Portuguesa de Futebol) è la rappresentativa calcistica del Portogallo ed è gestita dalla Federação Portuguesa de Futebol.

Nella sua bacheca figurano un campionato europeo (2016) e l'edizione inaugurale della UEFA Nations League (2018-2019).

Esordì nella fase finale di un mondiale nell'edizione del 1966, conclusa al terzo posto, che è a tutt'oggi il miglior piazzamento della nazionale nella competizione; tornò in semifinale quarant'anni dopo, a Germania 2006, quando arrivò quarta, per un totale di due piazzamenti nelle prime quattro posizioni su sette partecipazioni complessive. Agli europei, su otto partecipazioni, per sette volte è arrivata almeno ai quarti di finale, e per cinque volte è arrivata nei primi quattro posti (nel 1984200020042012 e 2016). Conta inoltre una partecipazione alla Confederations Cup, a Russia 2017, torneo concluso al terzo posto. Dagli anni 2000 la nazionale portoghese si è affermata come una tra le più forti a livello europeo e mondiale.

Nella graduatoria FIFA, in vigore da agosto 1993, la migliore posizione che ha occupato è il 3º posto, per la prima volta a maggio del 2010, mentre il peggior posizionamento è il 43º posto raggiunto nell'agosto del 1998. Attualmente occupa il 8º posto della graduatoria.[1]

Storia

Anni venti: gli esordi

Il primo avversario della nazionale portoghese fu l'unico Paese confinante con il Portogallo, cioè la Spagna, con cui nascerà una rivalità storica tanto da far definire tale incontro il "derby iberico"[2]. Un'altra sentita rivalità è con il Brasile[3][4], in quanto i due paesi condividono la lingua ufficiale: il portoghese.

Il Portogallo esordì il 18 novembre 1921 contro la Spagna, vittoriosa per 3-1. Ottenne la prima vittoria battendo l'Italia per 1-0 il 18 giugno 1925.

Dagli anni trenta agli anni cinquanta: delusioni mondiali ed europee

Dopo alcuni anni in cui disputò solo partite amichevoli, fu invitato a partecipare alle Olimpiadi di Amsterdam del 1928, a cui presero parte le migliori nazionali di calcio del mondo. Il torneo è considerato l'antesignano della prima edizione della coppa del mondo di calcio, la cui prima edizione si tenne due anni più tardi. Nel turno preliminare contro il Cile il Portogallo passò in svantaggio di due reti, ma vinse l'incontro con il punteggio di 4-2 e guadagnò l'accesso al primo turno, dove batté per 2-1 la Jugoslavia. Nei quarti di finale fu sconfitto dall'Egitto per 2-1 ed eliminato.

La squadra lusitana non fu invitata a partecipare al mondiale del 1930, per il quale non erano previsti turni di qualificazione. Fece il suo esordio nella rassegna mondiale nelle qualificazioni al mondiale del 1934, ma l'11 marzo 1934 perse contro la Spagna per 9-0 allo stadio Chamartín di Madrid e una settimana dopo per 2-1 nel ritorno allo stadio do Lumiar di Lisbona. Stessa sorte toccò ai portoghesi nelle qualificazioni al mondiale del 1938: il 1º maggio 1938 una sconfitta per 2-1 contro la Svizzera in campo neutro, a Milano, condannò i lusitani all'eliminazione.

Fino al 1950 non si disputarono altre edizioni della coppa del mondo e durante gli anni '40 la Seleção portoghese disputò poche partite; in particolare, il 25 maggio 1947, allo stadio nazionale di Jamor di Lisbona, il Portogallo uscì sconfitto per 10-0 dall'Inghilterra. Il Portogallo fallì la qualificazione al mondiale del 1950: messo ancora una volta di fronte alla Spagna, perse per 5-1 a Madrid e pareggiò per 2-2 nel ritorno a Lisbona. Mancò l'accesso anche al mondiale del 1954: contro l'Austria perse per 9-1 in trasferta e pareggiò a reti bianche a Lisbona. Non si qualificò neppure per il mondiale del 1958: inserita in un girone con Irlanda del Nord e Italia, pareggiò per 1-1 a Lisbona contro i nordirlandesi, perse a Belfast per 3-0, vinse per 3-0 in casa contro l'Italia contro la quale di seguito perse a Milano per 3-0; con tre punti in classifica, si piazzò terza, a due punti di distanza dall'Irlanda del Nord vittoriosa nel girone.

Anni sessanta

Eusébio indossa la fascia di capitano del Portogallo contro l'Argentina nel 1972

Nel campionato europeo del 1960, la prima edizione dell'europeo, il Portogallo fu eliminato prima della fase finale. Dopo aver eliminato la Germania Est (battuta per 2-0 in trasferta e per 3-2 a Oporto), ebbe la peggio nei quarti di finale contro la Jugoslavia, battuta per 2-1 in Portogallo ma vittoriosa per 5-1 a Belgrado.

Nei primi anni '60 il calcio portoghese era in forte crescita. L'ossatura della nazionale lusitana era formata da Mário Coluna, dal fuoriclasse di origine mozambicana Eusébio, da José Augusto e da António Simões, che rappresentavano i quattro quinti dell'attacco del Benfica campione d'Europa nel 1962.

Il secondo posto nel girone di qualificazione al mondiale del 1962 con Inghilterra e Lussemburgo condannò i lusitani all'eliminazione: vinta la prima partita contro il Lussemburgo (6-0), il Portogallo pareggiò per 1-1 contro gli inglesi, perse poi per 4-2 contro il Lussemburgo e per 2-0 contro gli inglesi.

Il campionato europeo del 1964 aveva la medesima formula dell'edizione precedente. Nel turno preliminare il Portogallo se la vide con la Bulgaria: persa per 3-1 la partita di andata a Sofia, i lusitani vinsero per 3-1 a Lisbona. Nella "bella", giocata in campo neutro a Roma, il Portogallo fu sconfitto per 1-0 a causa di un gol subito nei minuti finali.

Nel 1964 il Portogallo fu invitato a partecipare alla Taça das Nações, competizione organizzata dalla Confederação Brasileira de Desportos per celebrare il cinquantennio della sua fondazione. Al torneo presero parte le quattro nazionali che avevano le migliori probabilità di vincere l'imminente mondiale del 1966BrasileArgentina, Inghilterra e Portogallo. Il torneo, strutturato secondo un girone all'italiana, si svolse a Rio de Janeiro e San Paolo tra la fine di maggio e l'inizio di giugno. Il 31 maggio il Portogallo perse per 2-0 contro l'Argentina al Maracanã di Rio de Janeiro, il 4 giugno pareggiò per 1-1 contro l'Inghilterra al Pacaembu di San Paolo e il 7 giugno fu travolto per 4-1 dal Brasile al Maracanã. Concluse il torneo al terzo posto, a pari punti con gli inglesi e con la stessa differenza reti.

Il Portogallo vinse il girone di qualificazione al mondiale del 1966 con quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta, precedendo in classifica CecoslovacchiaRomania e Turchia e qualificandosi per la prima volta nella sua storia per la fase finale di un mondiale: i lusitani ottennero risultati di rilievo, tra cui le vittorie per 1-0 in Cecoslovacchia e in Turchia e una vittoria per 5-1 in casa contro i turchi.

L'avvio del mondiale in Inghilterra fu convincente. Con tre vittorie nella fase a gironi, contro Ungheria (3-1), Bulgaria (3-0) e Brasile (3-1) la squadra guidata dalla stella Eusébio vinse il proprio raggruppamento e si qualificò per i quarti di finale, dove vinse contro la Corea del Nord per 5-3, con quaterna di Eusébio, dopo essersi trovata in svantaggio per 3-0. In semifinale il Portogallo capitolò contro l'Inghilterra padrona di casa e poi campione, che si impose per 2-1 a Wembley, dove la partita fu spostata inaspettatamente (era inizialmente prevista a Liverpool). Nella finale per il terzo posto i lusitani sconfissero l'Unione Sovietica per 2-1, guadagnando la medaglia di bronzo. Eusébio, con 9 centri in 6 partite, fu il miglior marcatore del torneo[5][6].

Inserita in un girone di qualificazione al campionato europeo del 1968 comprendente anche Bulgaria, Norvegia e Svezia, il Portogallo non riuscì a qualificarsi, piazzandosi secondo con sei punti, quattro in meno della Bulgaria, con un bilancio di 2 vittorie (entrambe per 2-1 contro la Norvegia), 2 pareggi e 2 sconfitte.

Anni settanta

Il Portogallo non si risollevò neanche nelle qualificazioni al mondiale del 1970Grecia, Romania e Svizzera precedettero nel girone i lusitani, capaci di conquistare quattro punti (1 vittoria, 2 pareggi e 3 sconfitte), quattro in meno della Romania capolista.

Nel girone di qualificazione all'europeo del 1972 la squadra portoghese si piazzò seconda alle spalle del Belgio e davanti a Danimarca e Scozia, con 7 punti (due in meno dei belgi) e 3 vittorie ottenute contro Danimarca (1-0 in trasferta e 5-0 in casa) e Scozia (2-0 in casa). Non si qualificò per la fase finale della competizione.

Nel 1972 il Portogallo prese parte alla Coppa d'Indipendenza Brasiliana, organizzata in occasione del 150º anniversario dell'indipendenza del Brasile dal Portogallo. Con quattro vittorie i lusitani vinsero uno dei tre gironi di prima fase precedendo Cile (battuto per 4-1), Irlanda (2-1), Ecuador (3-0) e Iran (3-0). Vinsero anche uno dei due gironi di seconda fase precedendo Argentina (battuta per 3-1), Unione Sovietica (2-1) e Uruguay (1-1), con due vittorie e un pareggio. Nella finale contro il Brasile, disputata al Maracanã di Rio de Janeiro, il Portogallo perse per 1-0, con un gol subito a un minuto dalla fine della partita.

In vista del mondiale del 1974 il Portogallo fu sorteggiato in un girone non complicato, ma non riuscì a sconfiggere la Bulgaria (2-2) nella partita decisiva e fallì dunque la qualificazione. In sei partite ottenne sette punti, frutto di 2 vittorie, entrambe contro Cipro (4-0 in casa e 1-0 a Nicosia), 3 pareggi e una sconfitta. Si piazzò secondo, dietro la Bulgaria e davanti a Irlanda del Nord e Cipro.

Il Portogallo fu assente anche alla fase finale del mondiale del 1978. La squadra si classificò seconda a due punti da una forte Polonia, precedendo Danimarca e Cipro nel girone di qualificazione.

Anni ottanta

Inserito nel girone con Austria, Belgio, Norvegia e Scozia nelle qualificazioni a Euro 1980, il Portogallo si piazzò terzo con 9 punti, tre in meno rispetto al Belgio capolista. Le quattro vittorie ottenute, tra cui il 2-1 in terra austriaca e l'1-0 in casa contro la Scozia, non furono sufficienti a qualificarsi per la fase finale dell'europeo, in programma in Italia.

Messo di fronte a Israele, Irlanda del Nord, Scozia e Svezia nel girone di qualificazione al mondiale del 1982, il Portogallo concluse quarto con sette punti, quattro in meno della capolista. Le vittorie contro Scozia (2-1), Irlanda del Nord (1-0) e Israele (3-0), tutte ottenute in casa, non bastarono per qualificarsi al mondiale.

Dopo un lungo periodo senza gloria, il Portogallo si ripresentò alla fase finale dell'europeo del 1984 dopo aver vinto il girone di qualificazione con Finlandia, Polonia e la favorita Unione Sovietica. Nella decisiva gara disputata in casa all'ultima giornata i lusitani prevalsero per 1-0 con un gol realizzato nei minuti finali. Con 10 punti e 5 vittorie si qualificarono per la fase finale a spese dei sovietici, sopravanzandoli di un punto in classifica. Il Portogallo finì poi nel gruppo B con Spagna, Germania Ovest e Romania. Dopo il pareggio a reti bianche contro i tedeschi occidentali e l'1-1 contro la Spagna, si assicurò il passaggio alla fase a eliminazione diretta battendo per 1-0 i rumeni con un gol di Tamagnini Nené. Nella semifinale contro la Francia (nazione ospitante) i portoghesi andarono in svantaggio, ma riequilibrarono l'incontro dopo un'ora di gioco. Ai supplementari il Portogallo si portò in vantaggio, ma la Francia lo raggiunse al 114º minuto e segnò il gol della vittoria al 119º minuto[7].

Nelle qualificazioni al campionato mondiale del 1986 il Portogallo se la vide con Cecoslovacchia, Malta, Svezia e Germania Ovest. Nell'ultima partita, contro la Germania Ovest a Stoccarda, aveva bisogno di una vittoria e la conseguì, diventando la prima nazionale capace di battere i tedeschi occidentali in casa loro in un match ufficiale. La compagine lusitana non superò, però, il primo turno del mondiale messicano poiché quarta e ultima classificata nel girone. Vinta la prima partita contro l'Inghilterra (1-0), fu poi sconfitta da Polonia (1-0) e Marocco (3-1). Ad essere ripescata fu la Polonia (giunta terza). La partecipazione della nazionale al torneo fu segnata dal cosiddetto "caso Saltillo", dal nome della città messicana dove la nazionale lusitana alloggiava. Alcuni calciatori si rifiutarono di allenarsi tra la prima e la seconda partita in polemica con la federcalcio portoghese, a cui avevano chiesto premi di maggiore entità in caso di vittoria.

Il Portogallo mancò poi la qualificazione al campionato d'Europa 1988, piazzandosi terzo in un girone di qualificazione comprendente anche Italia, Malta, Svezia e Svizzera.

Anni novanta

Luís Figo, qui con la fascia di capitano del Portogallo in una partita del campionato del mondo 2006, è secondo nella classifica di presenze con la maglia della nazionale portoghese

A gettare le basi per il rilancio furono le affermazioni delle squadre giovanili negli anni novanta. Nel 1989 la panchina della nazionale maggiore fu affidata a Carlos Queiroz, reduce dagli importanti successi ottenuti con l'Under-21, un'edizione del mondiale Under-20 e tre europei Under-17. I protagonisti dei successi giunsero alla ribalta anche con la nazionale maggiore. I principali nomi erano quelli di Rui CostaFernando CoutoJoão Pinto e Luís Figo[8].

Le qualificazioni al campionato del mondo 1990 misero il Portogallo di fronte a Belgio, Cecoslovacchia, Lussemburgo e Svizzera. I portoghesi cercarono di conquistare il primo o il secondo posto, validi per l'accesso alla fase finale del torneo, in programma in Italia, ma nell'ultima partita non andarono oltre lo 0-0 in casa contro la Cecoslovacchia, che così si qualificò come seconda classificata a spese dei lusitani.

Olanda, Grecia, Finlandia e Malta furono le avversarie del Portogallo sul cammino verso il campionato d'Europa 1992 in programma in Svezia. I portoghesi, che pure riuscirono a battere per 1-0 i forti olandesi allo stadio das Antas di Oporto nella seconda partita del girone, nell'ottobre del 1990, alla fine si classificarono secondi proprio dietro l'Olanda, che nell'ottobre del 1991 aveva vendicato la sconfitta dell'andata prevalendo per 1-0 al De Kuip di Rotterdam. Per i portoghesi fatale si rivelò, a conti fatti, la sconfitta patita in Grecia (3-2) nel gennaio 1991. Il Portogallo concluse il girone con undici punti, due in meno della capolista, con un bilancio di 5 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte.

Nonostante i successi conseguiti con le giovanili, Queiroz non riuscì a traghettare la nazionale maggiore verso la fase finale del campionato del mondo 1994. Sorteggiato in un gruppo con Estonia, Italia, Malta, Scozia e Svizzera, il Portogallo si piazzò terzo dietro italiani e svizzeri. Al termine della fallimentare campagna di qualificazione a USA '94, conclusa il 17 novembre 1993 con una sconfitta per 1-0 a San Siro contro l'Italia, Queiroz si dimise in polemica con la federazione, invitata a "fare pulizia delle porcherie che ha al suo interno".

La nazionale fu temporaneamente affidata a Nelo Vingada, che rimase in carica dal 14 dicembre 1993 al 30 giugno 1994. Con lui in panchina la squadra giocò in trasferta due amichevoli contro Spagna (2-2, 19 gennaio 1994) e Norvegia (0-0, 20 aprile 1994).

Nel settembre 1994 fece il suo esordio sulla panchina lusitana António Oliveira.

Nel gennaio 1995 il Portogallo fu invitato a partecipare alla SkyDome Cup con i padroni di casa del Canada e i campioni d'Europa in carica della Danimarca, che in realtà scendevano in campo con una selezione dei migliori calciatori danesi militanti nella massima serie del campionato nazionale. La competizione amichevole, che prevedeva un girone all'italiana, si disputò al Rogers Centre di Toronto, noto come SkyDome. Nella prima partita i portoghesi pareggiarono per 1-1 contro i canadesi, poi vinsero per 1-0 contro i danesi, che in quel torneo presentavano un undici composto esclusivamente da calciatori militanti nella massima divisione danese. Si aggiudicarono così il torneo.

Al campionato d'Europa 1996 il Portogallo arrivò in modo autorevole, vincendo il girone di qualificazione comprendente anche Austria, LettoniaLiechtenstein, Irlanda del Nord e Irlanda. In Inghilterra, dopo il pareggio per 1-1 contro la Danimarca, vinse per 1-0 contro la Turchia e batté per 3-0 la Croazia, guadagnando l'accesso ai quarti di finale da prima classificata. Ai quarti di finale il Portogallo fu sconfitto (1-0) ed eliminato dalla Rep. Ceca.

Il CT Oliveira lasciò il posto al rientrante Artur Jorge.

Con 5 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta il Portogallo si piazzò terzo nel suo girone e fallì la qualificazione al campionato del mondo 1998. I lusitani si classificarono dietro Germania (distante tre punti) e Ucraina (distante un solo punto) e davanti ad Armenia, Irlanda del Nord e Albania. Il secondo posto avrebbe portato la squadra ai play-off di qualificazione.

Nel dicembre 1997 il ruolo di CT fu assunto da Humberto Coelho.

Anni duemila

Angelos Charisteas mette a segno il gol che decide in favore della Grecia la finale del campionato d'Europa 2004 contro il Portogallo padrone di casa

La compagine lusitana si qualificò all'europeo 2000 in qualità di miglior seconda classificata dei gruppi, avendo terminato il proprio raggruppamento con un punto di ritardo dalla Romania[9].

Nella fase finale ritrovò proprio i romeni e vinse il girone sconfiggendo l'Inghilterra (3-2), la Romania (1-0) e la Germania (3-0), chiudendo così il proprio girone a punteggio pieno[10][11]. Rimase negli annali il 3-0 contro i tedeschi, campioni in carica, firmato da una tripletta di Sérgio Conceição[12]. Ai quarti di finale ebbe la meglio sulla Turchia, battuta per 2-0 con una doppietta di Nuno Gomes[13]. In semifinale il Portogallo passò in vantaggio, ma fu raggiunto e cedette alla Francia, che lo eliminò dopo tempi supplementari grazie ad un golden goal su calcio di rigore di Zinédine Zidane (2-1), a tre minuti dai tiri di rigore[14][15]. Il fallo di mano di Abel Xavier sanzionato dall'arbitro suscitò le vibranti proteste dello stesso Xavier, di Nuno Gomes, autore del gol del momentaneo vantaggio, e di Paulo Jorge Gomes Bento. I tre furono squalificati rispettivamente per nove, otto e sei mesi dalla UEFA per aver spintonato l'arbitro austriaco Günter Benkö e alla federcalcio portoghese fu irrogata una multa di 70.000 sterline[16].

Nell'autunno 1999 l'UEFA aveva assegnato allo stesso Portogallo l'organizzazione della successiva rassegna continentale.[14][17]

Dopo l'europeo di Belgio e Olanda, António Oliveira fece ritorno in panchina, conducendo i rossoverdi a qualificarsi per il mondiale 2002[18]. Il Portogallo vinse il girone di qualificazione al mondiale nippo-coreano con Irlanda, Olanda, Estonia, Cipro e Andorra. Chiuse a 24 punti (7 vittorie, 3 pareggi e nessuna sconfitta) come gli irlandesi, ma con una migliore differenza reti.

L'esordio nella fase finale della Coppa del mondo riservò un'inattesa sconfitta contro gli Stati Uniti (2-3)[19][20], seguita dalla netta vittoria per 4-0 contro la Polonia[21]. Una sconfitta di misura con la Corea del Sud (1-0) in una partita segnata da polemiche arbitrali e conclusa in nove uomini a causa di due espulsioni[22] precluse ai lusitani (cui sarebbe stato sufficiente un pareggio) la qualificazione agli ottavi, turno cui ebbero invece accesso gli stessi asiatici[23]. A seguito del fallimento la federazione affidò la panchina a Luiz Felipe Scolari, laureatosi pochi mesi prima campione del mondo con il Brasile.[24]

Il campionato europeo casalingo del 2004 rappresentava un'occasione di grande spessore per i lusitani, che, qualificati d'ufficio alla manifestazione, al debutto persero inopinatamente contro la Grecia[25]. Gli ellenici, in vantaggio di due gol fino ai minuti di recupero, si imposero per 2-1, subendo solo nel finale il gol dei portoghesi, realizzato dall'astro nascente Cristiano Ronaldo, che aveva esordito in nazionale l'anno prima[26]. Il passaggio del turno fu comunque ottenuto grazie alle vittorie contro Russia e Spagna, rispettivamente per 2-0 e 1-0, che consentirono ai lusitani di chiudere il girone al primo posto[27][28]. Nella fase a eliminazione diretta i padroni di casa ebbero la meglio sull'Inghilterra ai tiri di rigore (2-2 dopo i tempi supplementari) ai quarti di finale e sull'Olanda per 2-1 in semifinale[29], conseguendo una storica qualificazione[30] alla finale dello stadio da Luz di Lisbona, dove si presentarono come favoriti. Un'ulteriore sconfitta di misura (1-0) contro i greci, autentica rivelazione del torneo, impedì tuttavia ai portoghesi di sollevare il trofeo[31][32].

A testimonianza dell'ottimo stato di forma del calcio portoghese, emersero comunque vari talenti, come il già citato Ronaldo, DecoRicardo CarvalhoPaulo Ferreira e Simão[33]. Alla fine del torneo molti dei giocatori della generazione d'oro portoghese si ritirarono, compreso Luís Figo, che poco dopo tornò, però, sui propri passi. Il contratto di Scolari fu prolungato per altri due anni e la squadra fu affidata al talento di Cristiano Ronaldo, destinato a diventare uno dei migliori calciatori del mondo.

I lusitani presero parte anche al campionato del mondo del 2006, distinguendosi per il 7-1 inflitto alla Russia nelle eliminatorie[34]. Con una squadra di discreta caratura tecnica[35][36] Scolari vinse a punteggio pieno il girone battendo Angola per 1-0, Iran per 2-0 e Messico per 2-1[37][38][39]. Agli ottavi di finale, a Norimberga, superò i Paesi Bassi per 1-0 (in una gara contraddistinta dalle numerose ammonizioni[40]) e ai quarti di finale l'Inghilterra, sconfitta nuovamente ai tiri di rigore (3-1 dopo lo 0-0 dei tempi supplementari)[41]. Riapprodata in semifinale a 40 anni dall'ultima volta, la squadra lusitana si arrese (come già capitato all'europeo 2000) alla Francia: un rigore di Zidane assicurò ai transalpini la finalissima, costringendo i portoghesi a competere con la Germania per la piazza d'onore[42]. Come nel 1966, fu ottenuto il quarto posto: i tedeschi vinsero infatti per 3-1[43]. Il contratto del CT Scolari fu ancora una volta prolungato per altri due anni.

Il secondo posto nel gruppo di qualificazione dietro la Polonia (con 7 vittorie, 6 pareggi e una sconfitta e un punto in meno dei polacchi) valse ai portoghesi la qualificazione al campionato d'Europa 2008 in Austria e Svizzera. Nel girone di prima fase, battute Turchia (2-0) e Rep. Ceca (3-1), la squadra di Scolari perse l'ultima partita contro la Svizzera per 2-0 e nei quarti di finale fu costretta a vedersela con la Germania. Vinsero i tedeschi per 3-2, lasciando ancora una volta ai portoghesi l'amaro in bocca[44][45]. A luglio Scolari annunciò le proprie dimissioni dopo cinque anni alla guida della nazionale e al suo posto fu chiamato nuovamente Carlos Queiroz[46][47].

Anni duemiladieci: i primi trofei

Concluso il girone di qualificazione al campionato del mondo 2010 dietro la Danimarca e davanti a Svezia, Ungheria, Albania e Malta con un bilancio di 5 vittorie, 4 pareggi e una sconfitta, il Portogallo affrontò la Bosnia ed Erzegovina nei play-off. Vinse con lo stesso punteggio (1-0) sia in casa sia in trasferta e staccò il biglietto per il Sudafrica, coronando un decennio di qualificazioni consecutive ai maggiori tornei internazionali[48][49].

Sorteggiato nel girone con Brasile, Costa d'Avorio e Corea del Nord[50], il Portogallo pareggiò a reti bianche contro gli ivoriani, sconfisse per 7-0 i nordcoreani[51] e pareggiò a reti bianche contro il Brasile in un match che qualificò ambedue le squadre alla fase successiva[52]. Agli ottavi di finale il Portogallo, reduce da 19 partite consecutive senza sconfitte, con soli 3 gol concessi, perse contro la Spagna per 1-0 e fu eliminato[53]. Il CT Queiroz fu criticato per l'atteggiamento tattico, giudicato dalla stampa portoghese troppo cauto.

Alla fine del Mondiale si ritirarono dalla nazionale Simão, Paulo Ferreira, Miguel e Tiago. A Queiroz fu comminata una squalifica di sei mesi[54], poi annullata dal TAS di Losanna[55], per aver ostacolato un controllo anti-doping a sorpresa di alcuni addetti UEFA, insultati dal tecnico il 16 maggio 2010 quando si erano presentati a sorpresa nel ritiro della nazionale lusitana prima del mondiale in Sudafrica[56][57]. Il coinvolgimento nella vicenda e l'avvio difficile nelle prime due partite di qualificazione al campionato d'Europa 2012 furono tra i motivi che, il 9 settembre 2010, indussero la federazione a sollevare Queiroz dall'incarico. Al suo posto venne chiamato Paulo Bento, ex centrocampista della nazionale[58].

Cristiano Ronaldo, primatista di presenze e reti con il Portogallo

Bento condusse la nazionale lusitana alla qualificazione al campionato europeo 2012 tramite i play-off. Giunto secondo dietro la Danimarca e davanti a Norvegia (a pari punti e risultati negli scontri diretti con i portoghesi, ma con una peggiore differenza reti), Islanda e Cipro con 5 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte in otto partite, il Portogallo ebbe accesso all'Europeo eliminando ancora una volta la Bosnia ed Erzegovina: gli slavi, dopo un pareggio a reti bianche all'andata, vennero battuti per 6-2 nel ritorno a Lisbona[59].

Nella fase finale del campionato europeo, in Polonia e Ucraina, il Portogallo affrontò la Germania (che vinse per 1-0), la Danimarca (sconfitta in rimonta per 3-2) e l'Olanda (sconfitta in rimonta per 2-1) e si qualificò ai quarti di finale come seconda nel girone[60][61]. Dopo aver sconfitto la Repubblica Ceca (1-0) ai quarti[62], in semifinale si trovò nuovamente di fronte alla Spagna, che ancora una volta ebbe la meglio sui portoghesi, stavolta dopo i tiri di rigore (0-0 dopo i tempi supplementari), e li eliminò dal torneo[63].

Classificatosi secondo ad un punto dalla Russia nel girone con Israele, Azerbaigian, Irlanda del Nord e Lussemburgo (6 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta), il Portogallo si qualificò per il campionato del mondo 2014 battendo la Svezia ai play-off (vittorie per 1-0 in casa e 3-2 in trasferta)[64]. In Brasile la compagine lusitana rimediò una cocente eliminazione al primo turno. Come all'Europeo di due anni prima, la formazione esordì capitolando di fronte ai tedeschi: il 4-0 rappresenta il peggior passivo mai registrato dalla squadra nella storia del torneo[65]. La disfatta compromise il percorso, poiché il 2-2 con gli Stati Uniti e la vittoria sul Ghana (2-1, con le speranze di superamento del turno ridotte ormai al lumicino) non furono sufficienti per qualificarsi agli ottavi[66][67]. I portoghesi, per passare, avevano infatti bisogno che l'altra partita del girone non finisse in parità. Malgrado la sconfitta contro la Germania per 1-0, furono però gli Stati Uniti a superare il turno a scapito dei portoghesi, a pari punti ma con una peggiore differenza reti rispetto alla nazionale a stelle e strisce. Nonostante il fallimento, Paulo Bento non fu esonerato.

Il CT si dimise, tuttavia, l'11 settembre, quattro giorni dopo la sconfitta interna contro l'Albania nella partita di debutto nelle qualificazioni al campionato d'Europa 2016, dove il Portogallo affrontò Danimarca, Serbia, Albania e Armenia.[68] Il 23 settembre fu sostituito da Fernando Santos[69][70], che condusse i lusitani a vincere il girone proprio davanti agli albanesi, grazie a sette vittorie nelle altrettante partite rimanenti[71].

La fase finale del torneo vide il Portogallo ottenere dapprima tre pareggi, contro Islanda (1-1), Austria (0-0) e Ungheria (3-3), comunque sufficienti a garantire il passaggio del turno[72] come una delle migliori terze, come previsto dal nuovo regolamento dell'Europeo allargato a 24 squadre. Sconfiggendo la Croazia per 1-0 dopo i tempi supplementari agli ottavi di finale[73] e la Polonia ai tiri di rigore (1-1 dopo 120 minuti di gioco) ai quarti[74], il Portogallo approdò in semifinale: mai era successo, dall'edizione 1996, che una formazione entrasse tra le prime quattro del campionato d'Europa senza aver battuto alcuna avversaria nei tempi regolamentari[75]. L'unica vittoria dei lusitani maturata nei 90 minuti fu contro il Galles in semifinale (2-0)[76]. Il 10 luglio 2016 il Portogallo, anche se privo della sua stella Ronaldo, uscito dopo 25 minuti di gioco per infortunio, vinse il suo primo trofeo internazionale, piegando in finale i padroni di casa della Francia con un gol di Éder nei supplementari[77].

La nazionale portoghese che affrontò l'Uruguay al campionato mondiale 2018

Il successo qualificò i portoghesi per la Confederations Cup 2017 in Russia, dove i lusitani fecero il proprio esordio nella competizione[78]. Vinto il girone di prima fase grazie ad un pareggio (2-2 al debutto contro il Messico) e due vittorie (1-0 contro la Russia e 4-0 contro la Nuova Zelanda)[79], la squadra di Santos perse la semifinale contro il Cile (0-0 dopo i tempi supplementari, 3-0 dopo i tiri di rigore, con i portoghesi che fallirono tutti e tre i tiri)[80]. Nella finale di consolazione la nazionale portoghese vinse per 2-1 dopo i tempi supplementari contro il Messico, concludendo così il torneo al terzo posto[81].

Gli allora campioni d'Europa presero parte anche al campionato mondiale del 2018, qualificandosi direttamente grazie al primo posto, ottenuto per una migliore differenza reti rispetto alla Svizzera[82], nel girone che comprendeva anche UngheriaFær ØerLettonia e Andorra, con un bilancio di 9 vittorie e una sconfitta in 10 partite. Nella fase finale del Mondiale, in Russia, i portoghesi debuttarono nel derby iberico, in cui una tripletta di Ronaldo consentì di cogliere un pari (3-3) contro la Spagna[83]. Un altro gol dell'attaccante (del quale, in quella stessa estate, ebbe luogo lo storico trasferimento dalla società spagnola del Real Madrid a quella italiana della Juventus) eliminò il Marocco (1-0)[84], mentre il pareggio contro l'Iran (1-1) assicurò gli ottavi di finale[85]. I lusitani furono poi eliminati agli ottavi di finale dall'Uruguay, perdendo per 2-1[86].

Nell'autunno 2018 la compagine lusitana disputò l'edizione inaugurale della UEFA Nations League[87], in cui chiuse al primo posto il girone con Italia e Polonia.[88][89] L'accesso alle finali fu assicurato da un pareggio al Meazza contro gli azzurri, che nutrivano residue speranze di qualificazione.[90] La semifinale dello stadio do Dragão oppose i portoghesi alla Svizzera, battuta per 3-1 con una tripletta di Cristiano Ronaldo.[91] Nella finale, disputata il 9 giugno 2019 allo stadio do Dragão, il Portogallo sconfisse i Paesi Bassi per 1-0 (rete di Gonçalo Guedes), vincendo così l'edizione inaugurale della UEFA Nations League.

Anni duemilaventi

In seguito il Portogallo di Santos fu impegnato nelle qualificazioni al campionato d'Europa 2020, cui ebbe accesso classificandosi secondo nel girone, vinto dall'Ucraina, che chiuse da imbattuta e inflisse ai portoghesi la loro unica sconfitta nel raggruppamento. Per la fase finale del torneo, tenutasi nel 2021, il Portogallo fu sorteggiato in un complicato girone con GermaniaUngheria e Francia e terminò terzo in classifica, a pari punti con i tedeschi, avvantaggiati dallo scontro diretto. Risultando tra le quattro migliori terze, la squadra lusitana si qualificò agli ottavi di finale, dove fu eliminata dal Belgio (1-0).

La seconda edizione della UEFA Nations League vide i lusitani, campioni in carica nel torneo, eliminati dopo la prima fase, a causa della decisiva sconfitta patita alla penultima giornata del girone in casa contro la Francia, che ottenne la prima posizione a scapito proprio del Portogallo.[92]

Nelle qualificazioni al campionato del mondo 2022 il Portogallo si piazzò secondo nel girone vinto dalla Serbia, perdendo il primato a causa dell'unica sconfitta subita, quella casalinga con i serbi all'ultima giornata. Approdò così agli spareggi, dove eliminò la Turchia in semifinale, qualificandosi alla finale contro la Macedonia del Nord.

Colori e simboli

La divisa di gioco riprende i colori della bandiera locale, ovvero il rosso e il verde cui occasionalmente viene aggiunto il giallo. Lo sponsor ufficiale è la Nike, succeduta nel 1997 all'Olympic: quest'ultima azienda, nel 1994, era a sua volta subentrata all'Adidas.[93]

Sopra lo stemma della Federazione campeggiano cinque cerchi, in riferimento agli altrettanti regni conquistati dal re Alfonso I (1109-1185).[94] In ragione di tale fatto, la Nazionale è soprannominata "Seleção das Quinas" ("la squadra dei cinque").[94]

Divise storiche

Mondiali 1966
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Mondiali 1986
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Europei 1996
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1998
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Europei 2000
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Mondiali 2002
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Europei 2004
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Mondiali 2006
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Europei 2008
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Mondiali 2010
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Europei 2012
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2013
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Mondiali 2014
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2015
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Europei 2016
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Mondiali 2018
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Allenatori

Fernando Santos, primo allenatore a vincere un trofeo internazionale con la nazionale portoghese.

Confronti con le altre nazionali

Tutti i confronti

Legenda
  Bilancio positivo (maggior numero di vittorie)
  Bilancio neutro (numero di vittorie = numero di sconfitte)
  Bilancio negativo (maggior numero di sconfitte)

Dati aggiornati al 14 novembre 2021 dopo la partita contro la Serbia.

Nazionale G V N P RF RS DR
Albania Albania 7 5 1 1 13 5 +8
Algeria Algeria 1 1 0 0 3 0 +3
Andorra Andorra 6 6 0 0 29 1 +28
Angola Angola 3 3 0 0 12 1 +11
Arabia Saudita Arabia Saudita 2 2 0 0 6 0 +6
Argentina Argentina 8 2 1 5 7 13 −6
Armenia Armenia 6 4 2 0 9 4 +5
Austria Austria 11 2 6 3 11 19 −8
Azerbaigian Azerbaigian 8 7 1 0 22 1 +21
Belgio Belgio 19 6 7 6 21 22 −1
Bolivia Bolivia 1 1 0 0 4 0 +4
Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina 4 3 1 0 8 2 +6
Brasile Brasile 20 4 3 13 16 38 −22
Bulgaria Bulgaria 13 4 3 6 16 18 −2
Camerun Camerun 2 2 0 0 8 2 +6
Canada Canada 2 1 1 0 5 2 +3
Capo Verde Capo Verde 3 1 1 1 4 3 +1
Cile Cile 4 2 2 0 9 4 +5
Cina Cina 2 2 0 0 4 0 +4
Cipro Cipro 11 10 1 0 35 6 +29
Corea del Nord Corea del Nord 2 2 0 0 12 3 +9
Corea del Sud Corea del Sud 1 0 0 1 0 1 −1
Costa d'Avorio Costa d'Avorio 1 0 1 0 0 0 0
Croazia Croazia 7 6 1 0 15 4 +11
Danimarca Danimarca 16 11 2 3 32 18 +14
Ecuador Ecuador 2 1 0 1 5 3 +2
Egitto Egitto 4 3 0 1 9 3 +6
Estonia Estonia 8 7 1 0 25 1 +24
Fær Øer Fær Øer 3 3 0 0 16 1 +15
Finlandia Finlandia 10 5 4 1 14 6 +8
Francia Francia 28 6 3 19 31 52 −21
Gabon Gabon 1 0 1 0 2 2 0
Galles Galles 4 3 0 1 9 4 +5
Georgia Georgia 1 1 0 0 2 0 +2
Germania Germania 19 3 5 11 18 33 −15
Ghana Ghana 1 1 0 0 2 1 +1
Gibilterra Gibilterra 1 1 0 0 5 0 +5
Grecia Grecia 14 4 5 5 16 18 −2
Inghilterra Inghilterra 23 3 10 10 25 46 −21
Iran Iran 3 2 1 0 6 1 +5
Irlanda Irlanda 15 8 3 4 22 11 +11
Irlanda del Nord Irlanda del Nord 13 4 7 2 14 13 +1
Islanda Islanda 3 2 1 0 9 5 +4
Israele Israele 7 4 2 1 16 9 +7
Italia Italia 28 6 4 18 23 51 −28
Kazakistan Kazakistan 3 3 0 0 6 1 +5
Kuwait Kuwait 2 1 1 0 9 1 +8
Lettonia Lettonia 6 6 0 0 18 4 +14
Liechtenstein Liechtenstein 7 6 1 0 35 3 +32
Lituania Lituania 4 4 0 0 20 3 +17
Lussemburgo Lussemburgo 19 17 1 1 59 8 +51
Macedonia del Nord Macedonia del Nord 2 1 1 0 1 0 +1
Malta Malta 10 9 1 0 28 5 +23
Marocco Marocco 2 1 0 1 2 3 -1
Messico Messico 5 3 2 0 7 4 +3
Moldavia Moldavia 1 1 0 0 3 0 +3
Mozambico Mozambico 2 2 0 0 5 1 +4
Norvegia Norvegia 11 8 2 1 18 5 +16
Nuova Zelanda Nuova Zelanda 1 1 0 0 4 0 +4
Paesi Bassi Paesi Bassi 14 8 4 2 16 10 +6
Panama Panama 1 1 0 0 2 0 +2
Paraguay Paraguay 1 0 1 0 0 0 0
Polonia Polonia 13 5 5 3 18 13 +5
Qatar Qatar 2 2 0 0 6 1 +5
Rep. Ceca Rep. Ceca 3 2 0 1 4 2 +2
Romania Romania 11 5 2 4 11 9 +2
Russia Russia 7 4 1 2 11 3 +8
Scozia Scozia 15 8 3 4 21 14 +7
Serbia Serbia 8 3 4 1 14 11 +3
Slovacchia Slovacchia 4 3 1 0 7 1 +6
Spagna Spagna 38 6 16 16 44 75 −31
Stati Uniti Stati Uniti 7 2 3 2 8 8 0
Sudafrica Sudafrica 2 2 0 0 5 1 +4
Svezia Svezia 20 7 6 7 25 29 −4
Svizzera Svizzera 23 8 5 10 30 33 −3
Tunisia Tunisia 2 0 2 0 3 3 0
Turchia Turchia 8 6 0 2 16 8 +8
Ucraina Ucraina 4 1 1 2 3 4 -1
Ungheria Ungheria 14 10 4 0 33 10 +23
Uruguay Uruguay 3 1 1 1 5 3 +2
Nazionali scomparse
Cecoslovacchia Cecoslovacchia 9 3 3 3 7 10 −3
Germania Est Germania Est 3 2 0 1 6 5 +1
Jugoslavia Jugoslavia 5 3 0 2 10 12 −2
Unione Sovietica Unione Sovietica 4 3 0 1 4 6 −2

Confronti più frequenti

Questi sono i saldi del Portogallo nei confronti delle nazionali con cui sono stati disputati almeno 10 incontri.

  • Nota bene: come previsto dai regolamenti FIFA, le partite terminate ai rigori dopo i tempi supplementari sono considerate pareggi.

Saldo positivo

Nazionale Giocate Vinte Nulle Perse Reti Fatte Reti Subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Lussemburgo Lussemburgo 19 17 1 1 59 8 +51 12 ottobre 2021 12 ottobre 1991 8 ottobre 1961
Danimarca Danimarca 16 11 2 3 32 18 +14 8 ottobre 2015 5 settembre 2009 11 ottobre 2011
Scozia Scozia 15 8 3 4 21 14 +7 14 ottobre 2018 14 ottobre 1992 26 marzo 1980
Irlanda Irlanda 15 8 3 4 22 11 +11 1 settembre 2021 11 novembre 2021 9 febbraio 2005
Paesi Bassi Paesi Bassi 14 8 4 2 16 10 +6 9 giugno 2019 14 agosto 2013 26 marzo 2018
Ungheria Ungheria 14 10 4 0 33 10 +23 15 giugno 2021 22 giugno 2016
Polonia Polonia 13 5 5 3 18 13 +5 11 ottobre 2018 20 novembre 2018 11 ottobre 2006
Irlanda del Nord Irlanda del Nord 13 4 7 2 14 13 +1 6 settembre 2013 16 ottobre 2012 29 aprile 1981
Cipro Cipro 11 10 1 0 35 6 +29 3 giugno 2017 3 settembre 2010
Norvegia Norvegia 11 8 2 1 18 5 +13 29 maggio 2016 20 aprile 1994 7 settembre 2010
Romania Romania 11 5 2 4 11 9 +2 17 giugno 2000 8 settembre 1999 10 ottobre 1991
Malta Malta 10 9 1 0 28 5 +23 14 ottobre 2009 29 marzo 1987
Finlandia Finlandia 10 5 4 1 14 6 +8 29 marzo 2011 21 novembre 2007 27 marzo 2002

Saldo neutro

Nazionale Giocate Vinte Nulle Perse Reti Fatte Reti Subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Svezia Svezia 20 7 6 7 25 29 –4 14 ottobre 2020 28 marzo 2009 27 marzo 2017
Belgio Belgio 19 6 7 6 21 22 –1 29 marzo 2016 2 giugno 2018 27 giugno 2021

Saldo negativo

Nazionale Giocate Vinte Nulle Perse Reti Fatte Reti Subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Spagna Spagna 38 6 16 16 44 75 –31 17 novembre 2010 4 giugno 2021 29 giugno 2010
Italia Italia 28 6 4 18 23 51 –28 10 settembre 2018 17 novembre 2018 6 febbraio 2008
Francia Francia 28 6 3 19 31 52 –21 10 luglio 2016 23 giugno 2021 14 novembre 2020
Svizzera Svizzera 23 8 5 10 30 33 –3 5 giugno 2019 31 marzo 1993 6 settembre 2016
Inghilterra Inghilterra 23 3 10 10 25 46 –21 12 giugno 2000 1º luglio 2006 2 giugno 2016
Brasile Brasile 20 4 3 13 16 38 –22 6 febbraio 2007 25 giugno 2010 19 novembre 2008
Germania Germania 19 3 5 11 18 33 –15 20 giugno 2000 6 settembre 1997 19 giugno 2021
Grecia Grecia 14 4 5 5 16 18 –2 27 marzo 1996 31 maggio 2014 26 marzo 2008
Bulgaria Bulgaria 13 4 3 6 16 18 –2 11 novembre 1992 15 aprile 1981 25 marzo 2016
Austria Austria 11 2 6 3 11 19 –8 13 novembre 1994 18 giugno 2016 21 novembre 1979

Palmarès

Francia 2016
2018-2019

Partecipazioni ai tornei internazionali

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1930 Non partecipante
1934 Non qualificata
1938 Non qualificata
1950 Non qualificata[95]
1954 Non qualificata
1958 Non qualificata
1962 Non qualificata
1966 Terzo posto Bronzo
1970 Non qualificata
1974 Non qualificata
1978 Non qualificata
1982 Non qualificata
1986 Primo turno
1990 Non qualificata
1994 Non qualificata
1998 Non qualificata
2002 Primo turno
2006 Quarto posto
2010 Ottavi di finale
2014 Primo turno
2018 Ottavi di finale
Campionato europeo
Edizione Risultato
1960 Non qualificata
1964 Non qualificata
1968 Non qualificata
1972 Non qualificata
1976 Non qualificata
1980 Non qualificata
1984 Semifinali
1988 Non qualificata
1992 Non qualificata
1996 Quarti di finale
2000 Semifinali
2004 Secondo posto Argento
2008 Quarti di finale
2012 Semifinali Bronzo[96]
2016 Campione UEFA European Cup.svg
2020 Ottavi di finale
Giochi olimpici[97]
Edizione Risultato
1924 Non partecipante
1928 Quarti di finale
1936 Non partecipante
1948 Non partecipante
Confederations Cup
Edizione Risultato
1992 Non invitata
1995 Non invitata
1997 Non qualificata
1999 Non qualificata
2001 Non qualificata
2003 Non qualificata
2005 Non qualificata
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata
2017 Terzo posto Bronzo


LegendaGrassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni

 

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

Campionato del mondo

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930 Uruguay Uruguay Non partecipante - - - -
1934 Italia Italia Non qualificata - - - -
1938 Francia Francia Non qualificata - - - -
1950 Brasile Brasile Non qualificata - - - -
1954 Svizzera Svizzera Non qualificata - - - -
1958 Svezia Svezia Non qualificata - - - -
1962 Cile Cile Non qualificata - - - -
1966 Inghilterra Inghilterra Terzo posto Bronzo 5 0 1 17:8
1970 Messico Messico Non qualificata - - - -
1974 bandiera Germania Ovest Non qualificata - - - -
1978 Argentina Argentina Non qualificata - - - -
1982 Spagna Spagna Non qualificata - - - -
1986 Messico Messico Primo turno 1 0 2 2:4
1990 Italia Italia Non qualificata - - - -
1994 Stati Uniti Stati Uniti Non qualificata - - - -
1998 Francia Francia Non qualificata - - - -
2002 Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone Primo turno 1 0 2 6:4
2006 Germania Germania Quarto posto 4 1 2 7:5
2010 Sudafrica Sudafrica Ottavi di finale 1 2 1 7:1
2014 Brasile Brasile Primo turno 1 1 1 4:7
2018 Russia Russia Ottavi di finale 1 2 1 6:6
2022 Qatar Qatar - - - - -

Campionato europeo

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1960 Francia Francia Non qualificata - - - -
1964 Spagna Spagna Non qualificata - - - -
1968 Italia Italia Non qualificata - - - -
1972 Belgio Belgio Non qualificata - - - -
1976 Jugoslavia Jugoslavia Non qualificata - - - -
1980 Italia Italia Non qualificata - - - -
1984 Francia Francia Semifinali 1 2 1 4:4
1988 bandiera Germania Ovest Non qualificata - - - -
1992 Svezia Svezia Non qualificata - - - -
1996 Inghilterra Inghilterra Quarti di finale 2 1 1 5:2
2000 Belgio Belgio / Paesi Bassi Paesi Bassi Semifinali Bronzo 4 0 1 10:3
2004 Portogallo Portogallo Secondo posto Argento 3 1 2 8:6
2008 Austria Austria / Svizzera Svizzera Quarti di finale 2 0 2 7:6
2012 Polonia Polonia / Ucraina Ucraina Semifinali Bronzo[96] 3 1 1 6:4
2016 Francia Francia Campione UEFA European Cup.svg 3 4 0 9:5
2020[98] Europa Europa Ottavi di finale 1 1 2 7:7

Confederations Cup

Anno Luogo Piazzamento V N P Reti
1992 Arabia Saudita Arabia Saudita Non invitata - - - -
1995 Arabia Saudita Arabia Saudita Non invitata - - - -
1997 Arabia Saudita Arabia Saudita Non qualificata - - - -
1999 Messico Messico Non qualificata - - - -
2001 Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone Non qualificata - - - -
2003 Francia Francia Non qualificata - - - -
2005 Germania Germania Non qualificata - - - -
2009 Sudafrica Sudafrica Non qualificata - - - -
2013 Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2017 Russia Russia Terzo posto Bronzo 3 2 0 9:3

Nations League

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
2018-2019 Portogallo Portogallo Campione Oro 4 2 0 9:4
2020-2021 Italia Italia 5° in Lega A 4 1 1 12:4

Giochi olimpici

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1924 Parigi Non partecipante - - - -
1928 Amsterdam Quarti di finale 2 0 1 7:5
1936 Berlino Non partecipante - - - -
1948 Londra Non partecipante - - - -

Nota: per le informazioni sui risultati ai Giochi olimpici nelle edizioni successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Tutte le rose

Mondiali

Coppa del Mondo FIFA 1966
Américo, 2 Carvalho, 3 Pereira, 4 Vicente, 5 Germano, 6 Peres, 7 Figueiredo, 8 Lourenço, 9 Hilário, 10 Coluna, 11 Simões, 12 J. Augusto, 13 Eusébio, 14 Cruz, 15 Duarte, 16 Graça, 17 Morais, 18 Torres, 19 Pinto, 20 Baptista, 21 J. Carlos, 22 FestaCTGlória
Coppa del Mondo FIFA 1986
Bento, 2 J.D. Pinto, 3 Sousa, 4 Ribeiro, 5 Álvaro, 6 C. Manuel, 7 Pacheco, 8 Frederico, 9 F. Gomes, 10 Futre, 11 Bandeirinha, 12 J. Martins, 13 Morato, 14 Magalhães, 15 A. Oliveira, 16 J. Antonio, 17 Diamantino, 18 Sobrinho, 19 Águas, 20 Inácio, 21 André, 22 DamasCTTorres
Coppa del Mondo FIFA 2002
Baía, 2 J. Costa, 3 Xavier, 4 Caneira, 5 Couto, 6 Sousa, 7 Figo, 8 Pinto, 9 Pauleta, 10 Rui Costa, 11 Conceição, 12 Viana, 13 Andrade, 14 Barbosa, 15 Nélson, 16 Ricardo, 17 Bento, 18 Frechaut, 19 Capucho, 20 Petit, 21 Nuno Gomes, 22 Beto, 23 Rui JorgeCTOliveira
Coppa del Mondo FIFA 2006
Ricardo, 2 Ferreira, 3 Caneira, 4 Costa, 5 Meira, 6 Costinha, 7 Figo, 8 Petit, 9 Pauleta, 10 Viana, 11 Simão, 12 Quim, 13 Miguel, 14 Valente, 15 Boa Morte, 16 Carvalho, 17 Ronaldo, 18 Maniche, 19 Tiago, 20 Deco, 21 Nuno Gomes, 22 Paulo Santos, 23 PostigaCTScolari
Coppa del Mondo FIFA 2010
Eduardo, 2 Alves, 3 Ferreira, 4 Rolando, 5 Duda, 6 Carvalho, 7 Ronaldo, 8 Mendes, 9 Liédson, 10 Danny, 11 Simão, 12 Beto, 13 Miguel, 14 Veloso, 15 Pepe, 16 Meireles, 17 Amorim, 18 Almeida, 19 Tiago, 20 Deco, 21 Costa, 22 Fernandes, 23 CoentrãoCTQueiroz
Coppa del Mondo FIFA 2014
Eduardo, 2 Alves, 3 Pepe, 4 Veloso, 5 Coentrão, 6 William, 7 Ronaldo, 8 Moutinho, 9 H. Almeida, 10 Vieirinha, 11 Éder, 12 Rui Patrício, 13 Costa, 14 Neto, 15 Rafa, 16 Meireles, 17 Nani, 18 Varela, 19 A. Almeida, 20 Amorim, 21 Pereira, 22 Beto, 23 PostigaCTBento
Coppa del Mondo FIFA 2018
R. Patrício, 2 Alves, 3 Pepe, 4 M. Fernandes, 5 Guerreiro, 6 Fonte, 7 Ronaldo, 8 Moutinho, 9 André Silva, 10 João Mário, 11 B. Silva, 12 Lopes, 13 Dias, 14 William, 15 Ricardo, 16 B. Fernandes, 17 Guedes, 18 Gelson M., 19 Mário Rui, 20 Quaresma, 21 Cédric, 22 Beto, 23 Adrien S.CTSantos

Europei

Campionato d'Europa UEFA 1984
Bento, 2 Nené, 3 Jordão, 4 Chalana, 5 Vermelhinho, 6 F. Gomes, 7 C. Manuel, 8 Veloso, 9 J.D. Pinto, 10 Lima Pereira, 11 Eurico, 12 J. Martins, 13 A. Sousa, 14 Frasco, 15 Pacheco, 16 Bastos Lopes, 17 Álvaro, 18 E. Luís, 19 Diamantino, 20 DamasCTCabrita
Campionato d’Europa UEFA 1996
Baía, 2 Secretário, 3 Paulinho Santos, 4 Oceano, 5 F. Couto, 6 J. Tavares, 7 Paneira, 8 João Pinto, 9 Sá Pinto, 10 Rui Costa, 11 Cadete, 12 Castro, 13 Dimas, 14 P. Barbosa, 15 Domingos, 16 Hélder, 17 Porfírio, 18 Folha, 19 Paulo Sousa, 20 Figo, 21 Paulo Madeira, 22 Rui CorreiaCTOliveira
Campionato d'Europa UEFA 2000
Baía, 2 J. Costa, 3 Rui Jorge, 4 Vidigal, 5 F. Couto, 6 Paulo Sousa, 7 Figo, 8 João Pinto, 9 Sá Pinto, 10 Rui Costa, 11 S. Conceição, 12 P. Espinha, 13 Dimas, 14 Abel Xavier, 15 Costinha, 16 Beto, 17 P. Bento, 18 Pauleta, 19 Capucho, 20 Secretário, 21 Nuno Gomes, 22 QuimCTHumberto Coelho
Campionato d'Europa UEFA 2004
Ricardo, 2 Ferreira, 3 Rui Jorge, 4 Andrade, 5 Couto, 6 Costinha, 7 Figo, 8 Petit, 9 Pauleta, 10 Rui Costa, 11 Simão, 12 Quim, 13 Miguel, 14 Nuno Valente, 15 Beto, 16 Carvalho, 17 Ronaldo, 18 Maniche, 19 Tiago, 20 Deco, 21 Nuno Gomes, 22 Moreira, 23 PostigaCTScolari
Campionato d'Europa UEFA 2008
Ricardo, 2 Ferreira, 3 Alves, 4 Bosingwa, 5 Meira, 6 Meireles, 7 Ronaldo, 8 Petit, 9 Almeida, 10 Moutinho, 11 Simão, 12 Nuno, 13 Miguel, 14 Ribeiro, 15 Pepe, 16 Carvalho, 17 Quaresma, 18 Veloso, 19 Nani, 20 Deco, 21 Nuno Gomes, 22 Rui Patrício, 23 PostigaCTScolari
Campionato d'Europa UEFA 2012
Eduardo, 2 Alves, 3 Pepe, 4 Veloso, 5 Coentrão, 6 Custódio, 7 Ronaldo, 8 Moutinho, 9 Almeida, 10 Quaresma, 11 Nélson Oliveira, 12 Rui Patrício, 13 Costa, 14 Rolando, 15 Micael, 16 Meireles, 17 Nani, 18 Varela, 19 Lopes, 20 Viana, 21 Pereira, 22 Beto, 23 PostigaCTBento
Campionato d'Europa UEFA 2016
Rui Patrício, 2 Alves, 3 Pepe, 4 Fonte, 5 Guerreiro, 6 Carvalho, 7 Ronaldo, 8 Moutinho, 9 Éder, 10 João Mário, 11 Vieirinha, 12 Lopes, 13 Danilo, 14 William, 15 Gomes, 16 Sanches, 17 Nani, 18 R. Silva, 19 Eliseu, 20 Quaresma, 21 Cédric, 22 Eduardo, 23 A. SilvaCTSantos
Campionato d'Europa UEFA 2020
Rui Patrício, 2 Semedo, 3 Pepe, 4 Dias, 5 Guerreiro, 6 Fonte, 7 Ronaldo, 8 Moutinho, 9 André Silva, 10 B. Silva, 11 B. Fernandes, 12 Lopes, 13 Pereira, 14 William, 15 Rafa Silva, 16 Sanches, 17 Guedes, 18 Neves, 19 Pedro G., 20 Dalot, 21 Diogo J., 22 Rui Silva, 23 João Félix, 24 Sérgio, 25 Mendes, 26 PalhinhaCTSantos

Nations League

Fase finale UEFA Nations League 2018-2019
R. Patrício, 2 Cancelo, 3 Pepe, 4 Dias, 5 Guerreiro, 6 Fonte, 7 Ronaldo, 8 Moutinho, 9 Dyego, 10 B. Silva, 11 Jota, 12 , 13 Danilo, 14 William, 15 R. Silva, 16 B. Fernandes, 17 Guedes, 18 Neves, 19 Mário Rui, 20 Semedo, 21 Pizzi, 22 Beto, 23 João FélixCTSantos

Confederations Cup

FIFA Confederations Cup 2017
Rui Patrício, 2 Alves, 3 Pepe, 4 Neto, 5 Guerreiro, 6 Fonte, 7 Ronaldo, 8 Moutinho, 9 André Silva, 10 B. Silva, 11 Semedo, 12 , 13 Danilo, 14 William, 15 Gomes, 16 Pizzi, 17 Nani, 18 Martins, 19 Eliseu, 20 Quaresma, 21 Cédric, 22 Beto, 23 Adrien S.CTSantos

Giochi olimpici

Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1928
Cipriano, P Roquete, D Alves, D Carvalho, D José, D Vieira, C Matos, C L. Santos, C A. Silva, C Tamanqueiro, A A. Martins, A J. Martins, A Mota, A Ornelas, A Pepe, A Ramos, A J. Santos, A V. Silva, A TavaresCTde Oliveira

Nota: per le informazioni sui risultati ai Giochi olimpici nelle edizioni successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Rosa attuale

Lista dei giocatori convocati per la partita di spareggio di qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2022 contro la Turchia del 24 marzo 2022.

Presenze e reti aggiornate al 24 marzo 2022.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
  P Rui Patrício 15 febbraio 1988 (34 anni) 102 -89
  P Anthony Lopes 1º ottobre 1990 (31 anni) 14 -13
  P Diogo Costa 19 settembre 1999 (22 anni) 2 -1
 
  D Pepe 26 febbraio 1983 (39 anni) 123 7
  D Raphaël Guerreiro 22 dicembre 1993 (28 anni) 54 3
  D José Fonte 22 dicembre 1983 (38 anni) 50 1
  D Cédric Soares 31 agosto 1991 (30 anni) 34 1
  D João Cancelo 27 maggio 1994 (27 anni) 31 5
  D Nélson Semedo 16 novembre 1993 (28 anni) 25 0
  D Nuno Mendes 19 giugno 2002 (19 anni) 11 0
  D Diogo Dalot 18 marzo 1999 (23 anni) 5 0
  D Gonçalo Inácio 25 agosto 2001 (20 anni) 0 0
 
  C João Moutinho 8 settembre 1986 (35 anni) 143 7
  C William Carvalho 7 aprile 1992 (29 anni) 70 4
  C Danilo Pereira 9 settembre 1991 (30 anni) 56 2
  C Bruno Fernandes 8 settembre 1994 (27 anni) 41 6
  C Rafa Silva 17 maggio 1993 (28 anni) 26 1
  C Matheus Nunes 27 agosto 1998 (23 anni) 4 1
  C Otávio 9 febbraio 1995 (27 anni) 3 2
  C Vitinha 13 febbraio 2000 (22 anni) 0 0
 
  A Cristiano Ronaldo Captain sports.svg 5 febbraio 1985 (37 anni) 185 115
  A Bernardo Silva 10 agosto 1994 (27 anni) 65 8
  A André Silva 6 novembre 1995 (26 anni) 49 19
  A Gonçalo Guedes 29 novembre 1996 (25 anni) 29 6
  A Diogo Jota 4 dicembre 1996 (25 anni) 23 9
  A João Félix 10 novembre 1999 (22 anni) 21 3
  A Rafael Leão 10 giugno 1999 (22 anni) 3 0

Primati individuali

Cristiano Ronaldo, detentore dei primati di presenze e di reti con la nazionale portoghese

Dati aggiornati al 24 marzo 2022.

Il grassetto indica giocatori ancora in attività in nazionale.

Record presenze

 
Pos. Giocatore Presenze Reti Periodo
1 Cristiano Ronaldo 185 115 2003-
2 João Moutinho 143 7 2005-
3 Luís Figo 127 32 1991-2006
4 Pepe 123 7 2007-
5 Nani 112 24 2006-2017
6 Fernando Couto 110 8 1990-2004
7 Rui Patrício 102 0 2010-
8 Bruno Alves 96 11 2007-2018
9 Rui Costa 94 26 1993-2004
10 Ricardo Carvalho 89 5 2003-2016

Record reti

Pos. Giocatore Reti Presenze Periodo
1 Cristiano Ronaldo 115 185 2003-
2 Pauleta 47 88 1997-2006
3 Eusébio 41 64 1961-1973
4 Luís Figo 32 127 1991-2006
5 Nuno Gomes 29 79 1996-2011
6 Hélder Postiga 27 71 2003-2014
7 Rui Costa 26 94 1993-2004
8 Nani 24 112 2006-2017
9 João Pinto 23 81 1991-2002
10 Nené 22 66 1971-1984