Campionato europeo di calcio 2008 Fußball-Europameisterschaft 2008 Championnat d'Europe de football 2008 Campiunadi d'Europa da ballape 2008 |
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Competizione | Campionato europeo di calcio | ||||
Sport | Calcio | ||||
Edizione | 13ª | ||||
Date |
dal 7 giugno 2008 al 29 giugno 2008 |
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Luogo |
Austria Svizzera (8 città) |
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Partecipanti | 16 (52 alle qualificazioni) | ||||
Impianto/i | 8 stadi | ||||
Risultati | |||||
Vincitore |
Spagna (2º titolo) |
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Finalista | Germania | ||||
Semi-finalisti |
Turchia Russia[1] |
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Statistiche | |||||
Miglior giocatore | Xavi[2] | ||||
Miglior marcatore | David Villa (4) | ||||
Incontri disputati | 31 | ||||
Gol segnati | 77 (2,48 per incontro) | ||||
Pubblico |
1 140 902 (36 803 per incontro) |
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La Spagna celebra la vittoria del secondo titolo europeo della sua storia | |||||
Cronologia della competizione | |||||
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Il campionato europeo di calcio 2008 o EURO 2008, noto anche come Austria-Svizzera 2008, è stata la tredicesima edizione dell'omonimo torneo, organizzato ogni quattro anni dall'Union of European Football Associations (UEFA)[3].
Svoltosi in Austria ed in Svizzera, ha avuto inizio sabato 7 giugno 2008 e si è concluso domenica 29 giugno, giorno della finale svoltasi a Vienna tra le nazionali spagnola e tedesca, vinta dagli spagnoli per 1-0 con un gol di Fernando Torres.
Al torneo presero parte sedici squadre nazionali europee; due di esse, l'Austria e la Svizzera, erano qualificate di diritto in quanto le loro Federazioni appartenevano ai Paesi ospitanti la competizione; le altre quattordici erano uscite da una serie di qualificazioni durate dal settembre 2006 al novembre 2007.
Il regolamento sulla squalifica dei giocatori per somma di ammonizioni venne modificato il 20 maggio 2008 dal Consiglio dell'UEFA. Da allora, infatti, le ammonizioni sono azzerate al termine dei quarti di finale e non alla conclusione della fase a gironi[4]. In questo modo, ha spiegato il Presidente dell'UEFA Michel Platini, si evita che un giocatore sia squalificato per la finale, premiando i giocatori che hanno raggiunto tale traguardo. I giocatori che non possono disputare la finale in quanto squalificati rimangono quindi solo quelli che hanno ricevuto un'espulsione in semifinale o ai quali è stata assegnata una squalifica di più giornate durante una precedente partita.
Di seguito si riporta una tabella riassuntiva dei gironi di qualificazione: sono evidenziate in verdino le nazionali qualificate, in rosa quelle escluse dalla competizione europea.
* Armenia e Azerbaigian giocano solo 12 partite delle 14 previste per decisione UEFA non accordandosi sulle modalità di svolgimento delle gare tra le due nazionali. Non vengono assegnati punti per queste partite.
Sono qualificate d'ufficio ad Euro 2008 Austria e Svizzera in qualità di paesi ospitanti.
Austria e Svizzera si aggiudicarono l'organizzazione di Euro 2008 dopo essersi confrontate con le altre candidature propostesi per ospitare la manifestazione: Grecia/Turchia, Scozia/Irlanda (ritiratasi per la mancata disponibilità del Croke Park), Russia, Ungheria, Croazia/Bosnia ed Erzegovina e la candidatura nordica a quattro composta da Norvegia, Svezia, Danimarca e Finlandia. L'Austria si era già candidata in passato assieme all'Ungheria per ospitare il torneo continentale dell'edizione 2004, organizzazione poi affidata al Portogallo.
Prima delle ultime votazioni rimasero in gara le candidature di Austria/Svizzera, Ungheria e Grecia/Turchia; quest'ultima venne scartata, mentre le altre due si contesero l'assegnazione nella votazione finale.
Furono otto gli stadi scelti per ospitare la manifestazione:
Vienna | Klagenfurt | Wals-Siezenheim (Salisburgo) | Innsbruck | |
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Ernst Happel Stadion | Hypo-Arena | Stadion Wals-Siezenheim | Tivoli-Neu Stadion | |
Capienza: 53 295 | Capienza: 31 957 | Capienza: 31 020 | Capienza: 31 600 | |
Campionato europeo di calcio 2008 (Austria)
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Basilea | Berna | Lancy (Ginevra) | Zurigo | |
St. Jakob-Park | Stade de Suisse Wankdorf | Stade de Genève | Stadio Letzigrund | |
Capienza: 42 000 | Capienza: 31 907 | Capienza: 31 228 | Capienza: 30 000 | |
Originariamente tra gli otto stadi era previsto l'Hardturm di Zurigo, ma a causa di alcuni problemi venne sostituito dal Letzigrund. Per gli scontri ad eliminazione diretta, quindi dai quarti in poi, si è giocato esclusivamente a Basilea e Vienna. Lo stadio della finale è stato l'Ernst Happel Stadion.
Pr. | Squadra | Data di qualificazione certa | Partecipante in quanto | Partecipazioni precedenti al torneo |
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1 | Austria | 12 dicembre 2002 | Rappresentativa della nazione co-organizzatrice della fase finale | - |
2 | Svizzera | 12 dicembre 2002 | Rappresentativa della nazione co-organizzatrice della fase finale | 2 (1996, 2004) |
3 | Germania | 13 ottobre 2007 | 2ª classificata nel gruppo D di qualificazione | 9 (1972, 1976, 1980, 1984, 1988, 1992, 1996, 2000, 2004)[5] |
4 | Grecia | 17 ottobre 2007 | 1ª classificata nel gruppo C di qualificazione | 2 (1980, 2004) |
5 | Rep. Ceca | 17 ottobre 2007 | 1ª classificata nel gruppo D di qualificazione | 6 (1960, 1976, 1980, 1996, 2000, 2004)[6] |
6 | Romania | 17 ottobre 2007 | 1ª classificata nel gruppo G di qualificazione | 3 (1984, 1996, 2000) |
7 | Polonia | 17 novembre 2007 | 1ª classificata nel gruppo A di qualificazione | - |
8 | Italia | 17 novembre 2007 | 1ª classificata nel gruppo B di qualificazione | 6 (1968, 1980, 1988, 1996, 2000, 2004) |
9 | Francia | 17 novembre 2007 | 2ª classificata nel gruppo B di qualificazione | 6 (1960, 1984, 1992, 1996, 2000, 2004) |
10 | Croazia | 17 novembre 2007 | 1ª classificata nel gruppo E di qualificazione | 2 (1996, 2004) |
11 | Spagna | 17 novembre 2007 | 1ª classificata nel gruppo F di qualificazione | 7 (1964, 1980, 1984, 1988, 1996, 2000, 2004) |
12 | Paesi Bassi | 17 novembre 2007 | 2ª classificata nel gruppo G di qualificazione | 7 (1976, 1980, 1988, 1992, 1996, 2000, 2004) |
13 | Portogallo | 21 novembre 2007 | 2ª classificata nel gruppo A di qualificazione | 4 (1984, 1996, 2000, 2004) |
14 | Turchia | 21 novembre 2007 | 2ª classificata nel gruppo C di qualificazione | 2 (1996, 2000) |
15 | Russia | 21 novembre 2007 | 2ª classificata nel gruppo E di qualificazione | 8 (1960, 1964, 1968, 1972, 1988, 1992, 1996, 2004)[7] |
16 | Svezia | 21 novembre 2007 | 2ª classificata nel gruppo F di qualificazione | 3 (1992, 2000, 2004) |
Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo" le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano l'edizione ospitata da una determinata squadra.
La gara inaugurale fu tra la Svizzera padrona di casa e la Repubblica Ceca e terminò con la vittoria dei cechi per 1-0 (rete di Svěrkoš). I vice campioni d'Europa del Portogallo, dopo aver sconfitto 2-0 la Turchia grazie alle reti di Pepe e Raúl Meireles,[8] si qualificarono per i quarti di finale con la vittoria per 3-1 sui cechi: Deco portò in vantaggio i portoghesi, poi arrivò il pari di Sionko a cui seguirono le reti di C. Ronaldo e Quaresma[9]. La Turchia trovò la prima vittoria della competizione battendo la Svizzera 2-1 (all'iniziale vantaggio svizzero con Hakan Yakın risposero Semih Şentürk e Arda Turan); tale risultato condannò all'eliminazione i padroni di casa.
Nelle ultime due gare del girone, la Svizzera, già eliminata, batté a sorpresa il Portogallo per 2-0 (doppietta di Hakan Yakın), mentre la Turchia sconfisse 3-2 la Repubblica Ceca, conseguendo una storica qualificazione: i cechi passarono in vantaggio con Koller, poi raddoppiarono con Plašil, ma dal 70° i turchi diedero inizio la rimonta, accorciando le distanze con Arda Turan e ribaltando la gara grazie alla doppietta di Nihat che segnò entrambe le reti a fine secondo tempo[10]. Nonostante la sconfitta contro la Svizzera, il Portogallo vinse il gruppo A davanti alla Turchia grazie alla migliore differenza reti.
Anche l'altra padrona di casa, l'Austria, esordì con una sconfitta: gli austriaci vennero battuti dalla Croazia per 1-0, gara decisa da un rigore di Modrić realizzato al quarto minuto di gioco. Nell'altra gara, la Germania sconfisse 2-0 la Polonia grazie alla doppietta di Podolski. La Croazia strappò la qualificazione già nella seconda gara, battendo 2-1 la Germania (reti di Srna e Olić per i croati e Podolski per i tedeschi), mentre Austria e Polonia pareggiarono 1-1 (al momentaneo vantaggio di Guerreiro rispose la rete di Vastić su rigore nei minuti di recupero del secondo tempo).
Con la vittoria di misura sulla Polonia per 1-0 (rete di Klasnić), la Croazia si assicurò il primo posto del girone[11]. La qualificazione ai quarti fu ottenuta anche dalla Germania che nell'ultima gara sconfisse 1-0 l'Austria grazie alla rete di capitan Ballack[12].
Il gruppo C venne definito «girone di ferro», considerata la presenza di Italia e Francia, finaliste del campionato mondiale di due anni prima[13]. L'Olanda si aggiudicò il primato con l'en-plein di successi: sconfisse prima gli azzurri con un netto 3-0 (reti di van Nistelrooy, Sneijder e van Bronckhorst) e poi i transalpini con un altrettanto roboante 4-1 (reti di Kuijt, van Persie e Sneijder per gli olandesi e Henry per i francesi), chiudendo con una vittoria sulla Romania per 2-0 (reti di Huntelaar e van Persie)[14].
Dopo la sconfitta all'esordio contro gli Oranje, i campioni del mondo italiani non andarono oltre l'1-1- con la Romania: Mutu portò in vantaggio i rumeni, ma un minuto dopo Panucci riportò la gara in parità; a dieci minuti dalla fine, Buffon parò un rigore a Mutu, evitando agli azzurri una precoce eliminazione dal torneo. L'Italia strappò l'accesso ai quarti all'ultima giornata, battendo la Francia ed approfittando della vittoria degli Oranje ai danni dei romeni. In una riedizione della finale mondiale di due anni prima, gli azzurri andarono a segno con Pirlo su rigore e De Rossi su punizione, distruggendo le speranze dei Blues che, per quasi tutta la gara, erano anche rimasti in dieci uomini per l'espulsione di Abidal[13].
L'ultimo raggruppamento vide contrapporsi Spagna, Grecia e Russia, sorteggiati insieme anche quattro anni prima, insieme alla Svezia. Le Furie Rosse vinsero tre partite sue tre. All'esordio sconfissero la Russia per 4-1 (tripletta di Villa e rete di Fabregas, mentre Pavljučenko siglò l'unica rete per i russi), poi batterono la Svezia (reti di Torres, pareggio di Ibrahimović e gol vittoria di Villa nei minuti di recupero del secondo tempo) e la Grecia (vantaggio dei greci con Charisteas, pareggio di de la Red e gol vittoria di Güiza)[15].
La Grecia, campione d'Europa in carica, deluse le aspettative, venendo subito estromessa dal torneo. All'esordio perse 2-0 contro la Svezia (reti di Ibrahimović e Hansson), poi subì una sconfitta di misura contro la Russia (1-0, rete di Zyrjanov) prima di incappare nel già citato k.o. con gli iberici. A capeggiare la classifica fu quindi la Spagna, qualificata assieme alla Russia; venne invece estromessa la Svezia che, nell'ultima gara del girone, perse 2-0 proprio contro i russi (reti di Pavljučenko e Aršavin)[16].
Il primo quarto si disputò tra Germania e Portogallo, con i tedeschi che si portarono sul 2-0 già nel primo tempo (reti di Schweinsteiger e Klose. Nel secondo tempo, Nuno Gomes riaccese le speranze dei portoghesi, siglando il gol del momentaneo 2-1. I tedeschi chiusero la contesa grazie alla rete di capitan Ballack, mentre la rete di Postiga fissò il risultato sul 3-2 definitivo[17].
La sfida tra Turchia e Croazia si risolse ai rigori, dopo che i supplementari erano terminati 1-1: Klasnić portò in vantaggio i croati al 119°, ma Semih Şentürk rispose con un incredibile all'ultimo secondo: gli slavi fallirono tre conclusioni dal dischetto con Modrić, Rakitić e Petrić, lasciando così il torneo[18].
La Russia passò in vantaggio contro l'Olanda grazie a Pavljučenko, subendo il pari con van Nistelrooy nella ripresa: ai supplementari, gli arancioni subirono le reti di Torbinskij e Aršavin, crollando 3-1[19].
Anche la partita tra Italia e Spagna si decise dagli 11 metri, dopo una gara ben povera di emozioni: la sequenza finale premiò gli iberici, con il punteggio di 4-2. A condannare i campioni del mondo furono gli errori di De Rossi e Di Natale, mentre l'unico a non andare a segno dgli iberici fu Güiza; il rigore decisivo venne trasformato da Fàbregas che qualificò la Spagna alla semifinale[20].
La Turchia, con una squadra decimata da infortuni e squalifiche, disputò la prima semifinale della sua storia nella manifestazione continentale, arrendendosi però alla Germania, che vinse ancora per 3-2. Boral portò in vantaggio i turchi, ma i tedeschi risposero con Schweinsteiger e Klose. Semih Şentürk riportò il match in parità, ma al 90° Lahm siglò la rete del definito 3-2, beffando gli avversari e qualificando la Germania alla finale[21].
L'altro incontro mise di fronte Spagna e Russia, già sfidatesi durante i gironi: le Furie Rosse ebbero la meglio per 3-0 (reti di Xavi, Güiza e Silva), ritrovando la finale dopo ventiquattro anni[22]. I russi conquistarono invece il miglior piazzamento dal 1991, ovvero dalla scomparsa dell'Unione Sovietica.
Nella capitale austriaca, furono Spagna e Germania a contendersi il titolo. Nella finale giocata il 29 giugno allo stadio Ernst Happel di Vienna, gli spagnoli cercarono la loro seconda vittoria nel torneo continentale dopo il campionato europeo del 1964, mentre la Germania puntò a vincere il suo quarto Europeo dopo quello del 1972, 1980 e 1996.
Privo dell'infortunato Villa, il commissario tecnico degli spagnoli, Aragonés, preferì giocare con il solo Torres davanti, schierando subito Fabregas che aveva fatto molto bene contro la Russia. Il commissario tecnico dei tedeschi, Löw riuscì a recuperare capitan Ballack, reduce da un problema al polpaccio che lo aveva messo in dubbio alla vigilia[23].
Al 33° Xavi lanciò proprio "El Niño" che superò in velocità Lahm, anticipò il portiere tedesco Lehmann e siglò il gol decisivo[24]. I tedeschi non riuscirono a raggiungere il pari e, così, gli iberici, dopo aver sfiorato più volte il raddoppio, conquistarono il secondo titolo europeo della loro storia[23].
La Spagna concluse il torneo da imbattuta, avendo vinto tutte le partite del torneo (ad eccezione di quella con l'Italia, terminata solo ai rigori), e con il miglior attacco (12 gol)[23]. Tre calciatori della Roja si aggiudicarono i riconoscimenti di miglior portiere (Casillas), capocannoniere (Villa) e miglior giocatore (Xavi).
I criteri di qualificazione ai quarti di finale.
Ai quarti di finale si qualificavano le prime due squadre di ogni girone. In caso di parità si guardavano:
Agli effetti pratici, però, gli ultimi due discriminanti erano inutili, avendo ognuna delle sedici partecipanti un diverso coefficiente.
Inoltre, se in una delle due gare dell'ultima giornata del girone si fossero incontrate due squadre che avessero conquistato fino a quel momento lo stesso numero di punti, segnando e subendo lo stesso numero di reti, e qualora tale gara fosse terminata in parità sarebbero stati battuti i calci di rigore dal cui esito sarebbe dipesa la classifica delle due squadre (in pratica, "sostituendo" il coefficiente di federazione).
Tale procedura, presente anche nell'edizione 2004, è però applicabile a patto che nessuna delle altre due squadre del girone potesse ritrovarsi, anche solo teoricamente, con gli stessi punti delle due squadre in questione. Ad esempio: Rep. Ceca-Turchia del Gruppo A prevedeva i calci di rigore, in quanto né Portogallo né Svizzera potevano terminare a quattro punti, mentre nel Gruppo C per Francia-Italia non erano previsti i rigori, in quanto anche la Romania avrebbe potuto terminare a quota due punti. Ad ogni modo, non è mai stato necessario ricorrere a tale soluzione.
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Portogallo | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 5 | 3 | +2 |
2. | Turchia | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 5 | 5 | 0 |
3. | Rep. Ceca | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 4 | 6 | -2 |
4. | Svizzera | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 3 | 3 | 0 |
Basilea 7 giugno 2008, ore 18:00 UTC+2 |
Svizzera |
0 – 1 referto |
Rep. Ceca |
St.
Jakob-Park (39.730 spett.)
|
||||||
|
Ginevra 7 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Portogallo |
2 – 0 referto |
Turchia |
Stade de
Genève (29.106 spett.)
|
||||||
|
Ginevra 11 giugno 2008, ore 18:00 UTC+2 |
Rep. Ceca |
1 – 3 referto |
Portogallo |
Stade de
Genève (29.016 spett.)
|
||||||
|
Basilea 11 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Svizzera |
1 – 2 referto |
Turchia |
St.
Jakob-Park (39.730 spett.)
|
||||||
|
Basilea 15 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Svizzera |
2 – 0 referto |
Portogallo |
St.
Jakob-Park (39.730 spett.)
|
||||||
|
Ginevra 15 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Turchia |
3 – 2 referto |
Rep. Ceca |
Stade de
Genève (29.016 spett.)
|
||||||
|
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Croazia | 9 | 3 | 3 | 0 | 0 | 4 | 1 | +3 |
2. | Germania | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 4 | 2 | +2 |
3. | Austria | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 1 | 3 | -2 |
4. | Polonia | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 1 | 4 | -3 |
Vienna 8 giugno 2008, ore 18:00 UTC+2 |
Austria |
0 – 1 referto |
Croazia |
Ernst Happel Stadion (51.428 spett.)
|
||||||
|
Klagenfurt 8 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Germania |
2 – 0 referto |
Polonia |
Wörthersee Stadion (30.461 spett.)
|
||||||
|
Klagenfurt 12 giugno 2008, ore 18:00 UTC+2 |
Croazia |
2 – 1 referto |
Germania |
Wörthersee Stadion (30.461 spett.)
|
||||||
|
Vienna 12 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Austria |
1 – 1 referto |
Polonia |
Ernst Happel Stadion (51.428 spett.)
|
||||||
|
Klagenfurt 16 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Polonia |
0 – 1 referto |
Croazia |
Wörthersee Stadion (30.461 spett.)
|
||||||
|
Vienna 16 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Austria |
0 – 1 referto |
Germania |
Ernst Happel Stadion (51.428 spett.)
|
||||||
|
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Paesi Bassi | 9 | 3 | 3 | 0 | 0 | 9 | 1 | +8 |
2. | Italia | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 3 | 4 | -1 |
3. | Romania | 2 | 3 | 0 | 2 | 1 | 1 | 3 | -2 |
4. | Francia | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 1 | 6 | -5 |
Zurigo 9 giugno 2008, ore 18:00 UTC+2 |
Romania |
0 – 0 referto |
Francia |
Stadio
Letzigrund (30.585 spett.)
|
Berna 9 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Paesi Bassi |
3 – 0 referto |
Italia |
Stade de Suisse (30.777 spett.)
|
||||||
|
Zurigo 13 giugno 2008, ore 18:00 UTC+2 |
Italia |
1 – 1 referto |
Romania |
Stadio
Letzigrund (30.585 spett.)
|
||||||
|
Berna 13 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Paesi Bassi |
4 – 1 referto |
Francia |
Stade de Suisse (30.777 spett.)
|
||||||
|
Berna 17 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Paesi Bassi |
2 – 0 referto |
Romania |
Stade de Suisse (30.777 spett.)
|
||||||
|
Zurigo 17 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Francia |
0 – 2 referto |
Italia |
Stadio
Letzigrund (30.585 spett.)
|
||||||
|
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Spagna | 9 | 3 | 3 | 0 | 0 | 8 | 3 | +5 |
2. | Russia | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 4 | 4 | 0 |
3. | Svezia | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 3 | 4 | -1 |
4. | Grecia | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 1 | 5 | -4 |
Innsbruck 10 giugno 2008, ore 18:00 UTC+2 |
Spagna |
4 – 1 referto |
Russia |
Tivoli-Neu
Stadion (30.772 spett.)
|
||||||
|
Salisburgo 10 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Grecia |
0 – 2 referto |
Svezia |
Stadion Wals-Siezenheim (31.063 spett.)
|
||||||
|
Innsbruck 14 giugno 2008, ore 18:00 UTC+2 |
Svezia |
1 – 2 referto |
Spagna |
Tivoli-Neu
Stadion (30.772 spett.)
|
||||||
|
Salisburgo 14 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Grecia |
0 – 1 referto |
Russia |
Stadion Wals-Siezenheim (31.063 spett.)
|
||||||
|
Salisburgo 18 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Grecia |
1 – 2 referto |
Spagna |
Stadion Wals-Siezenheim (30.883 spett.)
|
||||||
|
Innsbruck 18 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Russia |
2 – 0 referto |
Svezia |
Tivoli-Neu
Stadion (30.772 spett.)
|
||||||
|
Quarti di finale | Semifinali | Finale | ||||||||
Basilea 19 giugno - 20:45 | ||||||||||
1A. Portogallo | 2 | |||||||||
Basilea 25 giugno - 20:45 | ||||||||||
2B. Germania | 3 | |||||||||
Germania | 3 | |||||||||
Vienna 20 giugno - 20:45 | ||||||||||
Turchia | 2 | |||||||||
1B. Croazia | 1 (1) | |||||||||
Vienna 29 giugno - 20:45 | ||||||||||
2A. Turchia (dtr) | 1 (3) | |||||||||
Germania | 0 | |||||||||
Basilea 21 giugno - 20:45 | ||||||||||
Spagna | 1 | |||||||||
1C. Paesi Bassi | 1 | |||||||||
Vienna 26 giugno - 20:45 | ||||||||||
2D. Russia (dts) | 3 | |||||||||
Russia | 0 | |||||||||
Vienna 22 giugno - 20:45 | ||||||||||
Spagna | 3 | |||||||||
1D. Spagna (dtr) | 0 (4) | |||||||||
2C. Italia | 0 (2) | |||||||||
Basilea 19 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Portogallo |
2 – 3 referto |
Germania |
St.
Jakob-Park (39.374 spett.)
|
||||||
|
Vienna 20 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Croazia |
1 – 1 (d.t.s.) referto |
Turchia |
Ernst Happel Stadion (51.428 spett.)
|
|||||||||
|
Basilea 21 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Paesi Bassi |
1 – 3 (d.t.s.) referto |
Russia |
St.
Jakob-Park (38.374 spett.)
|
||||||
|
Vienna 22 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Spagna |
0 – 0 (d.t.s.) referto |
Italia |
Ernst Happel Stadion (48.000 spett.)
|
||||||
|
Basilea 25 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Germania |
3 – 2 referto |
Turchia |
St.
Jakob-Park (39.374 spett.)
|
||||||
|
Vienna 26 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Russia |
0 – 3 referto |
Spagna |
Ernst Happel Stadion (51.428 spett.)
|
||||||
|
Vienna 29 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2 |
Germania |
0 – 1 referto |
Spagna |
Stadio
Ernst Happel (51428 spett.)
|
||||||
|
Spagna | ||
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Numero | Giocatore | Squadra 2008 |
Portieri | ||
1 | Iker Casillas | Real Madrid |
13 | Andrés Palop | Siviglia |
23 | José Manuel Reina | Liverpool |
Difensori | ||
2 | Raúl Albiol | Valencia |
3 | Fernando Navarro | Maiorca |
4 | Carlos Marchena | Valencia |
5 | Carles Puyol | Barcellona |
11 | Joan Capdevila | Villarreal |
15 | Sergio Ramos | Real Madrid |
18 | Álvaro Arbeloa | Liverpool |
20 | Juanito | Betis Siviglia |
Centrocampisti | ||
6 | Andrés Iniesta | Barcellona |
8 | Xavi | Barcellona |
10 | Cesc Fàbregas | Arsenal |
12 | Santiago Cazorla | Villarreal |
14 | Xabi Alonso | Liverpool |
19 | Marcos Senna | Villarreal |
21 | David Silva | Valencia |
22 | Rubén de la Red | Getafe |
Attaccanti | ||
7 | David Villa | Valencia |
9 | Fernando Torres | Liverpool |
16 | Sergio García de la Fuente | Real Saragozza |
17 | Daniel Güiza | Maiorca |
Commissario tecnico: Luis Aragonés |
|
|||
---|---|---|---|
Uniformi di gara
|
|||
Sport | Calcio | ||
Federazione |
RFEF Real Federación Española de Fútbol |
||
Confederazione | UEFA | ||
Codice FIFA | ESP | ||
Soprannome |
La Roja ("La Rossa") La Furia La Furia Roja (La Furia Rossa) La Selección (La Selezione) |
||
Selezionatore | Luis Enrique | ||
Record presenze | Sergio Ramos (180) | ||
Capocannoniere | David Villa (59) | ||
Ranking FIFA | 7º[1] (10 febbraio 2022) | ||
Esordio internazionale | |||
Spagna 1 - 0 Danimarca Bruxelles, Belgio; 28 agosto 1920 |
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Migliore vittoria | |||
Spagna 13 - 0 Bulgaria Madrid, Spagna; 21 maggio 1933 |
|||
Peggiore sconfitta | |||
Italia 7 - 1 Spagna Amsterdam, Paesi Bassi; 4 giugno 1928 |
|||
Campionato del mondo | |||
Partecipazioni | 15 (esordio: 1934) | ||
Miglior risultato | Campioni nel 2010 | ||
Campionato d'Europa | |||
Partecipazioni | 11 (esordio: 1964) | ||
Miglior risultato | Campioni nel 1964, 2008, 2012 | ||
Confederations Cup | |||
Partecipazioni | 2 (esordio: 2009) | ||
Miglior risultato | Secondo posto nel 2013 | ||
Torneo Olimpico | |||
Partecipazioni | 3[2] (esordio: 1920) | ||
Miglior risultato | Argento nel 1920 | ||
Nations League | |||
Partecipazioni | 2 (esordio: 2018-2019) | ||
Miglior risultato | Secondo posto nel 2020-2021 |
La nazionale di calcio della Spagna (in spagnolo: selección de fútbol de España) è la rappresentativa calcistica della Spagna ed è posta sotto l'egida dalla Real Federación Española de Fútbol.
È una delle nazionali di calcio più titolate del mondo: detiene con la Germania il record di campionati europei vinti, con tre titoli in bacheca (1964, 2008, 2012) su quattro finali disputate (con il secondo posto del 1984) e ha vinto il campionato mondiale nel 2010.[3] È l'unica nazionale di calcio ad essersi aggiudicata due titoli continentali e un Mondiale di seguito.[3] Vanta anche un secondo posto come miglior risultato sia nella Confederations Cup nel 2013, sia nella UEFA Nations League nel 2021. Con la nazionale olimpica ha vinto la medaglia d'oro nel 1992.
I successi ottenuti dalla Spagna tra il 2008 e il 2012 hanno portato molti esperti ed ex giocatori a definire la Spagna di quel quadriennio una delle nazionali migliori nella storia del calcio.[4][5][6][7][8] La nazionale spagnola ha vinto il premio di Squadra dell'anno FIFA per sei volte consecutive dal 2008 al 2013, a pari del Brasile, sei volte di fila dal 1994 al 1999.[9] Detiene la sequenza più lunga di vittorie (15) in partite ufficiali ed amichevoli.
Nella classifica mondiale della FIFA, in vigore da agosto 1993, la Spagna ha occupato più volte la vetta della classifica: dal luglio 2008 al luglio 2009, dal novembre 2009 all'aprile 2010, dal luglio 2010 all'agosto 2011, dal settembre 2011 al luglio 2014. Il peggiore posizionamento della Spagna nella graduatoria è, invece, il 25º posto del marzo 1998. Occupa il 7º posto della graduatoria
La federcalcio spagnola si affiliò alla FIFA nel 1913. La nazionale spagnola di calcio nacque nel 1920, allo scopo di partecipare all'Olimpiade del 1920 in Belgio, torneo nel corso del quale la squadra compì il proprio esordio internazionale, battendo la Danimarca a Bruxelles; il torneo fu concluso dagli iberici al secondo posto.
La Spagna debuttò al campionato mondiale di calcio in occasione dell'edizione di Italia 1934: dopo aver eliminato il Brasile agli ottavi di finale, uscì ai quarti di finale per mano dell'Italia, squadra poi laureatasi campione del mondo, dopo aver pareggiato la prima partita e perso la ripetizione dell'incontro. A causa della guerra civile spagnola e della seconda guerra mondiale, la compagine spagnola fu inattiva dal 1934 al 1950, anno in cui si qualificò al mondiale brasiliano, che concluse al quarto posto. Fino al 2010 questo rimase il migliore risultato della Spagna al mondiale.
Nell'edizione inaugurale del campionato europeo di calcio, nel 1960, la Spagna si fermò ai quarti di finale, eliminata dall'Unione Sovietica. Quattro anni più tardi, al'europeo giocato in casa, gli spagnoli si laurearono campioni d'Europa, battendo per 2-1 in finale proprio l'Unione Sovietica allo stadio Santiago Bernabéu di Madrid.
I decenni successivi furono caratterizzati da un lungo digiuno di vittorie per le Furie rosse, incapaci di qualificarsi al mondiale per due edizioni consecutive negli anni '70 ed eliminate al secondo turno del campionato del mondo 1982 giocato in casa. Pur battuta solo in finale al campionato d'Europa 1984, vinto dalla Francia padrona di casa, negli anni seguenti la Spagna non andò oltre i quarti di finale del mondiale, raggiunti nel 1986, nel 1994 (eliminazione contro l'Italia poi finalista del torneo) e nel 2002, e i quarti di finale dell'europeo, raggiunti nel 1996 e nel 2000.
Un ciclo di vittorie iniziò per la Spagna verso la fine del primo decennio del XXI secolo. Sotto la guida del commissario tecnico Luis Aragonés e con una rosa di prim'ordine, le Furie rosse si aggiudicarono il campionato d'Europa 2008 in Austria e Svizzera battendo per 1-0 in finale la Germania e mettendo in bacheca un grande trofeo dopo 44 anni di attesa. Nel 2010 i successi proseguirono, allorché la Spagna, guidata dal commissario tecnico Vicente del Bosque, vinse per la prima volta il mondiale, trionfando nell'edizione sudafricana grazie al successo per 1-0 in finale ai tempi supplementari contro i Paesi Bassi e divenendo la terza nazionale a vincere il torneo al di fuori del proprio continente di appartenenza, prima compagine europea a riuscire nell'impresa. Il dominio spagnolo si allargò al campionato d'Europa 2012, che la Spagna vinse battendo per 4-0 l'Italia nella finale di Kiev: per la prima volta una nazionale riuscì ad aggiudicarsi per due volte consecutive il titolo di campione d'Europa.
Conclusosi il ciclo di vittorie, la Spagna, classificatasi seconda alla Confederations Cup 2013, fu eliminata al primo turno al campionato del mondo 2014 e agli ottavi di finale al campionato d'Europa 2016 e al campionato del mondo 2018, mentre al campionato d'Europa 2020 si spinse sino alle semifinali, dove fu eliminata dall'Italia, poi vincitrice dell'europeo. Seguì il secondo posto ottenuto nella UEFA Nations League 2020-2021, dove gli iberici furono sconfitti in finale dalla Francia.
I colori e lo stemma vennero decisi nel 1920 dall'allora presidente del Comitato olimpico spagnolo Gonzalo de Figueroa y Torres, marchese di Villamejor, per i futuri Giochi olimpici invernali che si sarebbero disputati ad Anversa; come stemma fu scelto un leone rampante giallo e come colore della maglia quello predominante sulla bandiera spagnola, il rosso. Il leone venne scelto in luogo dello stemma nazionale (tale a quello presente sulla bandiera) perché i giochi si sarebbero disputati appunto ad Anversa, nell'antico ducato di Brabante, che in passato era stato un possedimento della Spagna, dal cui vessillo si riprese questo emblema. Tale araldica, presente anche nello stemma personale del re Alfonso XIII, avrebbe accompagnato gli sportivi spagnoli in quell'Olimpiade. Avrebbero completato la divisa calzoncini bianchi e calzettoni neri.
La divisa subì cambiamenti significativi dovuti alla Guerra civile spagnola. La situazione del paese, diviso tra sostenitori dell'Ejército Popular de la República e del Bando Nazionalista, fece in modo che si abbandonasse il colore rosso per motivi politici. La Spagna vestì il colore bianco nella zona nazionale, unica area in cui erano permessi incontri calcistici. Con questi colori giocò contro la nazionale portoghese in vari incontri e con lo stemma del giogo e delle frecce del Bando Nacional. Alla fine della guerra civile, nella quale risultarono vittoriosi i nazionalisti, la maglia diventò di colore blu, perché il rosso era il colore che identificava lo sconfitto campo repubblicano.
Nel 1947 il generale Moscardó, l'allora delegato nazionale allo sport, ripristinò la primigenia maglia rossa, che avrebbe relegato il blu alla maglia da trasferta. Entrambi i colori si sarebbero mantenuti nei decenni a venire, salvo piccole variazioni (come la maglia del 1994 ornata da losanghe gialloblù o quella del 1998 con lo scollo e la parte inferiore delle maniche blu notte). I numeri sulle maglie erano tradizionalmente bianchi; dal campionato d'Europa 2000 divennero gialli.
La maglia della Roja subì una svolta nel novembre 2013: la nuova divisa della nazionale spagnola per il Mondiale 2014 fu interamente rossa, compresi i pantaloncini, con righe dorate. Frontalmente il rosso della maglia veniva segnato da linee verticali declinate tono su tono, che si rimpicciolivano dall'esterno verso l'interno. Sul petto campeggiavano ricamati in oro, oltre allo sponsor tecnico al centro, la patch FIFA che identificava gli spagnoli come campioni uscenti sulla destra e lo stemma nazionale sulla sinistra, sovrastato dalla stella del titolo mondiale. Per quanto riguarda quest'ultimo dettaglio, il lancio della nuova maglia fu l'occasione per correggere l'errore delle maglie precedenti che aveva destato tanto scalpore. Il dettaglio in sé era minuscolo, ma allo stesso tempo significativo, perché rappresentava la discendenza della Spagna dal ramo esatto della famiglia Borbone e non rispecchiava lo scudo presente sulla bandiera nazionale.
L'emblema subì evoluzioni per lo stesso motivo, fino a che, a partire dal 1981, fu usato lo stemma d'armi della corona borbonica come araldica.
Il fornitore ufficiale è dal 1992 Adidas, in sostituzione di Le Coq sportif, che a sua volta aveva preso il posto della casa tedesca per un breve periodo negli anni '80.
Nota1: Durante la guerra civile, la nazionale spagnola giocò solo alcune amichevoli. Dopo la divisione del territorio in zona repubblicana e
zona nazionale, era solo in quest'ultima che veniva permessa la disputa di partite. Questi incontri amichevoli furono giocati in maglia bianca, rigettando il colore rosso per rifarsi al bando
repubblicano.
Nota2: Dopo la vittoria del Bando nazionalista guidato da Francisco Franco, questi decretò che la nazionale giocasse in maglia blu, per le
stesse precedenti ragioni.
La Selecciòn porta sul petto soltanto lo stemma nazionale spagnolo e non quello della propria federazione calcistica. Questo perché la nazionale, sin dalla sua costituzione, non è stata mai vista come una selezione della Federazione ma come squadra che rappresentasse l'intera nazione a tutti gli effetti, come fosse una cosa pubblica. Il richiamo all'ente governativo del calcio spagnolo è successivamente stato aggiunto racchiudendo lo stemma in un ulteriore scudo, entro il quale trovano posto un pallone da calcio, un cartiglio nei colori nazionali giallo-rosso recante l'acronimo RFEF e l'anno di fondazione della Federazione. Dal 2021 siffatto disegno è declinato nella sola bicromia giallo-rossa e in punta, in luogo del cartiglio, appare il logo federale adottato contestualmente.
La divise recano inoltre quasi sempre la bandiera civile nazionale: richiami ad essa hanno spesso decorato la divisa sulle maniche, sullo scollo o sui calzettoni.
Nel 2012 un professore spagnolo di araldica fece notare pubblicamente che lo stemma ricamato sulle maglie della Roja presentava un errore: lo scudo spagnolo blu con tre gigli gialli posto al centro dell'emblema rappresenta infatti il simbolo del ramo francese della famiglia Borbone, mentre il ramo spagnolo adotta la medesima blasonatura, contenuta però in un ancile bordato di rosso. A partire dai quarti di finale degli europei di calcio del 2012 lo stemma impresso sulle maglie è stato rettificato. L'Adidas, sponsor tecnico della selezione, rese noto che tale errore risalirebbe agli europei di calcio del 1996 (anche se già ai mondiali del 1994 era presente lo stemma errato).[10][11]
Lo stile adottato negli anni recenti dalla nazionale iberica (e anche da uno dei club più vincenti della storia del calcio spagnolo, il Barcellona dell'allenatore Josep Guardiola) è il Tiki-taka (in spagnolo tiqui-taca). Questo stile di gioco è caratterizzato da ragnatele di passaggi rasoterra svolti con estrema calma in modo da imporre il proprio possesso di palla per la maggior parte della durata della partita. Il Tiki-taka è stato la base per i successi della Spagna campione del Mondo e più volte d'Europa allenata da Luis Aragonés e Vicente del Bosque.
Lo scopo è diminuire le chance e il tempo a disposizione dell'avversario per fare azioni, mentre si costringe quest'ultimo a inseguire la sfera e a stancarsi.[12] Per questo motivo in tale schema di gioco sono particolarmente importanti i calciatori fisicamente non imponenti ma dalle grandi capacità tecniche ed il possesso palla è mantenuto con molta pazienza principalmente per vie orizzontali, mentre le verticalizzazioni sono limitate soltanto ai momenti in cui capita di riuscire a trovare nitidi spazi tra le linee; questi ultimi sono facilitati poiché l'avversario che subisce il tiki-taka è obbligato a rimanere in fase difensiva e di attesa per un lasso di tempo molto più lungo del solito, quindi ha statisticamente più possibilità di commettere un errore o semplicemente di distrarsi.
Il telecronista spagnolo Andrés Montes è famoso per aver coniato l'espressione tiki-taka durante il commento di una partita della Spagna di Aragonés sulla televisione LaSexta per il campionato del mondo 2006[13], dicendo "Estamos tocando tiqui-taca-tiqui-taca", anche se il termine era già utilizzato in maniera colloquiale nel calcio spagnolo per indicare il gioco del Barcellona.[14] Secondo Raphael Honigstein, il tiki-taka è "un'importante evoluzione del calcio totale ma se ne differenzia principalmente perché si concentra sui continui movimenti rasoterra del pallone piuttosto che dei giocatori. Controllare la palla con calma per lungo tempo significa infatti controllare anche l'avversario, poiché quest'ultimo è impossibilitato a giocare."[15]
La Spagna non ha un vero e proprio stadio nazionale designato; solitamente le partite più importanti vengono giocate al Santiago Bernabéu di Madrid, impianto che ospita gli incontri casalinghi del Real Madrid, o al Camp Nou di Barcellona, normalmente utilizzato per le gare interne del FC Barcelona. Altri stadi di importanza nazionale in cui la Spagna ha giocato sono il Vicente Calderón, impianto chiuso nel 2017 e poi demolito, e il Wanda Metropolitano, entrambi situati a Madrid, il San Mamés di Bilbao, il Montjuïc di Barcellona, il Mestalla di Valencia e il Pizjuán di Siviglia.
Le partite amichevoli, così come le gare di qualificazione contro avversari modesti, vengono disputate in stadi provinciali. Le gare di qualificazione al Mondiale 2014 si disputarono al El Molinón di Gijón[16], allo stadio de Son Moix di Palma di Maiorca[17] e allo stadio Carlos Belmonte di Albacete.[18]
Campionato del mondo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1930 | Non partecipante |
1934 | Quarti di finale |
1938 | Non partecipante |
1950 | Quarto posto |
1954 | Non qualificata |
1958 | Non qualificata |
1962 | Primo turno |
1966 | Primo turno |
1970 | Non qualificata |
1974 | Non qualificata |
1978 | Primo turno |
1982 | Secondo turno |
1986 | Quarti di finale |
1990 | Ottavi di finale |
1994 | Quarti di finale |
1998 | Primo turno |
2002 | Quarti di finale |
2006 | Ottavi di finale |
2010 | Campione |
2014 | Primo turno |
2018 | Ottavi di finale |
Campionato europeo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1960 | Ritirata[19] |
1964 | Campione |
1968 | Non qualificata |
1972 | Non qualificata |
1976 | Non qualificata |
1980 | Primo turno |
1984 | Secondo posto |
1988 | Primo turno |
1992 | Non qualificata |
1996 | Quarti di finale |
2000 | Quarti di finale |
2004 | Primo turno |
2008 | Campione |
2012 | Campione |
2016 | Ottavi di finale |
2020 | Semifinali |
Giochi olimpici[20] | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1920 | Argento |
1924 | Turno di qualificazione |
1928 | Quarti di finale |
1936 | Non partecipante |
1948 | Non partecipante |
Confederations Cup | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1992 | Non invitata |
1995 | Non invitata |
1997 | Non qualificata |
1999 | Non qualificata |
2001 | Non qualificata |
2003 | Non qualificata |
2005 | Non qualificata |
2009 | Terzo posto [21] |
2013 | Secondo posto [22] |
2017 | Non qualificata |
Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1930 | Uruguay | Non partecipante | - | - | - | - |
1934 | Italia | Quarti di finale | 1 | 1 | 1 | 4:3 |
1938 | Francia | Non partecipante | - | - | - | - |
1950 | Brasile | Quarto posto | 3 | 1 | 2 | 10:12 |
1954 | Svizzera | Non qualificata | - | - | - | - |
1958 | Svezia | Non qualificata | - | - | - | - |
1962 | Cile | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 2:3 |
1966 | Inghilterra | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 4:5 |
1970 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
1974 | Germania Ovest | Non qualificata | - | - | - | - |
1978 | Argentina | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 2:2 |
1982 | Spagna | Secondo turno | 1 | 2 | 2 | 4:5 |
1986 | Messico | Quarti di finale | 3 | 1 | 1 | 11:4 |
1990 | Italia | Ottavi di finale | 2 | 1 | 1 | 6:4 |
1994 | Stati Uniti | Quarti di finale | 2 | 2 | 1 | 10:6 |
1998 | Francia | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 8:4 |
2002 | Corea del Sud / Giappone | Quarti di finale | 3 | 2 | 0 | 10:5 |
2006 | Germania | Ottavi di finale | 3 | 0 | 1 | 9:4 |
2010 | Sudafrica | Campione | 6 | 0 | 1 | 8:2 |
2014 | Brasile | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 4:7 |
2018 | Russia | Ottavi di finale | 1 | 3 | 0 | 7:6 |
2022 | Qatar | Qualificata | 0 | 0 | 0 | 0:0 |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1960 | Francia | Ritirata[19] | - | - | - | - |
1964 | Spagna | Campione | 2 | 0 | 0 | 4:2 |
1968 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1972 | Belgio | Non qualificata | - | - | - | - |
1976 | Jugoslavia | Non qualificata | - | - | - | - |
1980 | Italia | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 2:4 |
1984 | Francia | Secondo posto | 1 | 3 | 1 | 4:5 |
1988 | Germania Ovest | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 3:5 |
1992 | Svezia | Non qualificata | - | - | - | - |
1996 | Inghilterra | Quarti di finale | 1 | 3 | 0 | 4:3 |
2000 | Belgio / Paesi Bassi | Quarti di finale | 2 | 0 | 2 | 7:7 |
2004 | Portogallo | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 2:2 |
2008 | Austria / Svizzera | Campione | 5 | 1 | 0 | 12:3 |
2012 | Polonia / Ucraina | Campione | 4 | 2 | 0 | 12:1 |
2016 | Francia | Ottavi di finale | 2 | 0 | 2 | 5:4 |
2020[23] | Europa | Semifinali | 2 | 4 | 0 | 13:6 |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1992 | Arabia Saudita | Non invitata | - | - | - | - |
1995 | Arabia Saudita | Non invitata | - | - | - | - |
1997 | Arabia Saudita | Non qualificata | - | - | - | - |
1999 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
2001 | Corea del Sud / Giappone | Non qualificata | - | - | - | - |
2003 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
2005 | Germania | Non qualificata | - | - | - | - |
2009 | Sudafrica | Terzo posto | 4 | 0 | 1 | 11:4 |
2013 | Brasile | Secondo posto | 3 | 1 | 1 | 15:4 |
2017 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
2018-2019 | Portogallo | 7° in Lega A | 2 | 0 | 2 | 12:7 |
2020-2021 | Italia | Secondo posto | 4 | 2 | 2 | 16:6 |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1920 | Anversa | Argento | 1 | 0 | 1 | 2:3 |
1924 | Parigi | Turno di qualificazione | 0 | 0 | 1 | 0:1 |
1928 | Amsterdam | Quarti di finale | 1 | 1 | 1 | 9:9 |
1936 | Berlino | Non partecipante | - | - | - | - |
1948 | Londra | Non partecipante | - | - | - | - |
NOTA: Per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.
Lista dei giocatori convocati per le partite amichevoli contro Albania e Islanda del 26 e 29 marzo 2022.
Presenze e reti aggiornate al 26 marzo 2022.
N. | Pos. | Giocatore | Data nascita (età) | Pres. | Reti | Squadra | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
P | Unai Simón | 11 giugno 1997 | 20 | -16 | Atlético Bilbao | |||
P | David Raya | 15 settembre 1995 | 1 | -1 | Brentford | |||
P | Robert Sánchez | 18 novembre 1997 | 1 | 0 | Brighton | |||
P | Arnau Tenas | 30 maggio 2001 | 0 | 0 | Barcellona | |||
D | Jordi Alba | 21 marzo 1989 | 81 | 8 | Barcellona | |||
D | César Azpilicueta | 24 agosto 1989 | 37 | 1 | Chelsea | |||
D | Daniel Carvajal | 11 gennaio 1992 | 27 | 0 | Real Madrid | |||
D | Pau Torres | 16 gennaio 1997 | 17 | 1 | Villarreal | |||
D | Eric García | 9 gennaio 2001 | 15 | 0 | Barcellona | |||
D | Aymeric Laporte | 27 maggio 1994 | 14 | 1 | Manchester City | |||
D | Marcos Alonso | 28 dicembre 1990 | 6 | 0 | Chelsea | |||
D | Hugo Guillamón | 31 gennaio 2000 | 1 | 1 | Valencia | |||
C | Koke | 8 gennaio 1992 | 61 | 0 | Atlético Madrid | |||
C | Rodri | 22 giugno 1996 | 31 | 1 | Manchester City | |||
C | Marcos Llorente | 30 gennaio 1995 | 12 | 0 | Atlético Madrid | |||
C | Pedri | 25 novembre 2002 | 11 | 0 | Barcellona | |||
C | Carlos Soler | 2 gennaio 1997 | 5 | 2 | Valencia | |||
C | Gavi | 5 agosto 2004 | 5 | 0 | Barcellona | |||
A | Álvaro Morata | 23 ottobre 1992 | 51 | 23 | Juventus | |||
A | Ferran Torres | 29 febbraio 2000 | 23 | 13 | Barcellona | |||
A | Dani Olmo | 7 maggio 1998 | 19 | 4 | RB Lipsia | |||
A | Pablo Sarabia | 11 maggio 1992 | 17 | 5 | Sporting Lisbona | |||
A | Yeremi Pino | 20 ottobre 2002 | 3 | 0 | Villarreal |
In grassetto i giocatori in attività in nazionale.
Pos. | Giocatore | Presenze | Reti | Periodo |
---|---|---|---|---|
1 | Sergio Ramos | 180 | 23 | 2005- |
2 | Iker Casillas | 167 | 0 | 2000-2016 |
3 | Sergio Busquets | 133 | 2 | 2009- |
Xavi | 13 | 2000-2014 | ||
5 | Andrés Iniesta | 131 | 13 | 2006-2018 |
6 | Andoni Zubizarreta | 126 | 0 | 1985-1998 |
7 | David Silva | 125 | 35 | 2006-2018 |
8 | Xabi Alonso | 114 | 16 | 2003-2014 |
9 | Fernando Torres | 110 | 38 | 2003-2014 |
Cesc Fàbregas | 15 | 2006-2016 |
Pos. | Giocatore | Reti | Presenze | Periodo |
---|---|---|---|---|
1 | David Villa | 59 | 98 | 2005-2017 |
2 | Raúl | 44 | 102 | 1996-2006 |
3 | Fernando Torres | 38 | 110 | 2003-2014 |
4 | David Silva | 35 | 125 | 2006-2018 |
5 | Fernando Hierro | 29 | 89 | 1989-2002 |
6 | Fernando Morientes | 27 | 47 | 1998-2007 |
7 | Emilio Butragueño | 26 | 69 | 1984-1992 |
8 | Álvaro Morata | 23 | 51 | 2014- |
Sergio Ramos | 180 | 2005- | ||
Alfredo Di Stéfano | 31 | 1957-1961 |
Commissario tecnico | Periodo | G. | V. | P. | S. | GF | GS | % V. |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Francisco Bru | 1920 | 5 | 4 | 0 | 1 | 9 | 5 | 80% |
Julián Ruete | 1921-1922 | 4 | 4 | 0 | 0 | 11 | 2 | 100% |
José Angel Berraondo | 1921-1928 | 6 | 2 | 3 | 1 | 14 | 12 | 33.33% |
Manuel Castro González | 1921-1927 | 10 | 9 | 0 | 1 | 21 | 7 | 90% |
José María Mateos | 1922-1933 | 23 | 16 | 3 | 4 | 64 | 24 | 69.56% |
Salvador Díaz Iraola | 1922 | 1 | 1 | 0 | 0 | 4 | 0 | 100% |
Luis Argüello Brage | 1923 | 2 | 1 | 0 | 1 | 3 | 1 | 50% |
Pedro Parages | 1923-1924 | 3 | 1 | 1 | 1 | 3 | 1 | 33.33% |
José García Cernuda | 1923-1924 | 2 | 1 | 1 | 0 | 3 | 0 | 50% |
Luis Colina Alvarez | 1924 | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 1 | 50% |
José Rosich Rubiera | 1924 | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 1 | 50% |
Julián Olave Videa | 1924 | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 1 | 50% |
Fernando Gutiérrez Alzaga | 1925 | 3 | 3 | 0 | 0 | 6 | 0 | 100% |
Ricardo Cabot Montalt | 1925 | 2 | 2 | 0 | 0 | 2 | 0 | 100% |
Ezequiel Montero Román | 1926-1927 | 4 | 3 | 0 | 1 | 9 | 5 | 75% |
Amadeo García Salazar | 1934-1936 | 12 | 6 | 2 | 4 | 30 | 15 | 50% |
Eduardo Teus López | 1941-1942 | 6 | 3 | 2 | 1 | 15 | 10 | 50% |
Jacinto Quincoces | 1945 | 2 | 1 | 1 | 0 | 6 | 4 | 50% |
Luis Casas Pasarín | 1946 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | 0% |
Pablo Hernández Coronado | 1947-1962 | 6 | 2 | 0 | 4 | 9 | 10 | 33.33% |
Guillermo Eizaguirre | 1948-1956 | 19 | 8 | 6 | 5 | 40 | 33 | 42.10% |
Félix Quesada | 1951 | 3 | 1 | 2 | 0 | 9 | 6 | 33.33% |
Luis Iceta | 1951 | 3 | 1 | 2 | 0 | 9 | 6 | 33.33% |
Paulino Alcántara | 1951 | 3 | 1 | 2 | 0 | 9 | 6 | 33.33% |
Ricardo Zamora | 1952 | 2 | 1 | 1 | 0 | 6 | 0 | 50% |
Pedro Escartín Morán | 1952-1961 | 12 | 7 | 3 | 2 | 18 | 10 | 58.33% |
Luis Iribarren Cavanilles | 1953-1954 | 4 | 1 | 2 | 1 | 8 | 6 | 25% |
Ramón Melcón Bartolomé | 1955 | 2 | 0 | 1 | 1 | 2 | 3 | 0% |
José Luis del Valle | 1955 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 | 0 | 100% |
Emilio Jiménez Millas | 1955 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 | 0 | 75% |
Juan Touzón Jurjo | 1955 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 | 0 | 100% |
Manuel Meana | 1957-1959 | 12 | 7 | 3 | 2 | 35 | 16 | 58.33% |
José Luis Costa | 1959-1960 | 12 | 8 | 0 | 4 | 35 | 21 | 66.66% |
José Luis Lasplazas | 1959-1960 | 12 | 8 | 0 | 4 | 35 | 21 | 66.66% |
Ramón Gabilondo | 1959-1960 | 12 | 8 | 0 | 4 | 35 | 21 | 66.66% |
José Villalonga | 1962-1966 | 22 | 9 | 5 | 8 | 35 | 28 | 40.90% |
Domènec Balmanya | 1966-1968 | 11 | 4 | 3 | 4 | 11 | 9 | 36.36% |
Eduardo Toba | 1968-1969 | 4 | 1 | 2 | 1 | 5 | 4 | 25% |
Luis Molowny | 1969 | 4 | 2 | 1 | 1 | 3 | 3 | 50% |
Salvador Artigas | 1969 | 4 | 2 | 1 | 1 | 3 | 3 | 50% |
Miguel Muñoz | 1969 | 4 | 2 | 1 | 1 | 3 | 3 | 50% |
László Kubala | 1969-1980 | 68 | 30 | 22 | 16 | - | - | 44.11% |
José Santamaría | 1980-1982 | 24 | 10 | 8 | 6 | - | - | 41.66% |
Miguel Muñoz (2) | 1982-1988 | 59 | 30 | 15 | 14 | 101 | 57 | 50.85% |
Luis Suárez | 1988-1991 | 27 | 15 | 4 | 8 | - | - | 55.55% |
Vicente Miera | 1991-1992 | 8 | 4 | 2 | 2 | - | - | 50% |
Javier Clemente | 1992-1998 | 62 | 36 | 20 | 6 | - | - | 58.06% |
José Antonio Camacho | 1998-2002 | 44 | 28 | 9 | 7 | - | - | 63.63% |
Iñaki Sáez | 2002-2004 | 23 | 15 | 6 | 2 | - | - | 65.21% |
Luis Aragonés | 2004-2008 | 54 | 38 | 12 | 4 | 101 | 31 | 70.37% |
Vicente del Bosque | 2008-2016 | 52 | 44 | 1 | 7 | 124 | 39 | 87.23% |
Julen Lopetegui | 2016-2018 | 20 | 14 | 6 | 0 | 61 | 13 | 70.00% |
Fernando Hierro | 2018 | 4 | 1 | 3 | 0 | 7 | 6 | 25.00% |
Luis Enrique | 2018-2019 | 7 | 4 | 0 | 3 | 20 | 9 | 57.14% |
Robert Moreno | 2019 | 6 | 4 | 2 | 0 | 15 | 4 | 66.66% |
Luis Enrique | 2019- | 26 | 14 | 8 | 4 | 52 | 24 | 53.85% |
Statistiche aggiornate al 17 novembre 2020[28][29].
Bilancio positivo (più vittorie) | |
Bilancio neutro (numero di vittorie = numero di sconfitte) | |
Bilancio negativo (più sconfitte) |
Nazione | dal | al | G | V | N | P | % vittorie [a] | RF | RS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Italia | 1920 | 2021 | 39 | 12 | 16 | 11 | 50% | 43 | 45 | -2 |
Portogallo | 1921 | 2020 | 36 | 16 | 15 | 6 | 63.89% | 75 | 44 | +31 |
Francia | 1922 | 2017 | 35 | 16 | 7 | 12 | 55.71% | 63 | 37 | +26 |
Inghilterra | 1929 | 2018 | 27 | 10 | 3 | 14 | 44.44% | 32 | 45 | -13 |
Irlanda [b] | 1931 | 2013 | 26 | 15 | 7 | 4 | 71.15% | 54 | 18 | +36 |
Germania [c] | 1935 | 2020 | 25 | 8 | 8 | 9 | 48% | 31 | 30 | +1 |
Belgio | 1920 | 2016 | 23 | 12 | 6 | 5 | 65.22% | 46 | 22 | +24 |
Svizzera | 1925 | 2018 | 20 | 15 | 4 | 1 | 85% | 46 | 17 | +29 |
Irlanda del Nord | 1958 | 2007 | 18 | 11 | 5 | 2 | 75% | 38 | 11 | +27 |
Danimarca | 1920 | 2008 | 17 | 12 | 3 | 2 | 79.41% | 34 | 15 | +19 |
Austria | 1924 | 2009 | 16 | 9 | 3 | 4 | 65.63% | 43 | 22 | +21 |
Romania | 1962 | 2019 | 18 | 7 | 6 | 5 | 38.88% | 28 | 19 | + |
Jugoslavia † | 1932 | 1990 | 16 | 7 | 4 | 5 | 56.25% | 16 | 14 | +2 |
Argentina | 1952 | 2018 | 14 | 6 | 2 | 6 | 50% | 19 | 18 | +1 |
Ungheria | 1925 | 2002 | 13 | 5 | 5 | 3 | 57.69% | 21 | 18 | +3 |
Scozia | 1957 | 2011 | 13 | 6 | 4 | 3 | 61.54% | 23 | 20 | +3 |
Svezia | 1920 | 2019 | 15 | 7 | 5 | 3 | 46.66% | 25 | 16 | +9 |
Cecoslovacchia † | 1930 | 1991 | 12 | 4 | 1 | 7 | 37.5% | 11 | 15 | -4 |
Paesi Bassi | 1920 | 2020 | 12 | 5 | 2 | 6 | 45.83% | 18 | 19 | -1 |
Cile | 1950 | 2014 | 11 | 8 | 2 | 1 | 81.82% | 25 | 10 | +15 |
Turchia | 1952 | 2016 | 11 | 6 | 4 | 1 | 72.73% | 17 | 5 | +12 |
Grecia | 1970 | 2008 | 10 | 7 | 2 | 1 | 80% | 19 | 10 | +9 |
Polonia | 1959 | 2010 | 10 | 8 | 1 | 1 | 85% | 27 | 8 | +19 |
Uruguay | 1950 | 2013 | 10 | 5 | 5 | 0 | 75% | 16 | 8 | +8 |
Brasile | 1934 | 2013 | 9 | 2 | 2 | 5 | 33.33% | 8 | 14 | -6 |
Islanda | 1982 | 2007 | 9 | 6 | 2 | 1 | 77.78% | 10 | 6 | +4 |
Cipro | 1971 | 1999 | 8 | 7 | 0 | 1 | 87.5% | 35 | 5 | +30 |
Finlandia | 1969 | 2013 | 8 | 5 | 2 | 1 | 75% | 16 | 5 | +11 |
Liechtenstein | 2001 | 2017 | 8 | 8 | 0 | 0 | 100% | 39 | 0 | +39 |
Messico | 1928 | 2010 | 8 | 5 | 3 | 0 | 81.25% | 16 | 4 | +12 |
Albania | 1986 | 2017 | 7 | 7 | 0 | 0 | 100% | 29 | 2 | +27 |
Bosnia ed Erzegovina | 2000 | 2018 | 8 | 6 | 2 | 0 | 85.71% | 18 | 7 | +11 |
Croazia | 1994 | 2018 | 8 | 4 | 1 | 3 | 64.29% | 15 | 9 | +6 |
Russia | 1998 | 2018 | 7 | 4 | 3 | 0 | 78.57% | 13 | 5 | +8 |
Armenia | 1995 | 2009 | 6 | 6 | 0 | 0 | 100% | 16 | 1 | +15 |
Israele | 1998 | 2017 | 6 | 5 | 1 | 0 | 91.67% | 13 | 3 | +10 |
Lituania | 1993 | 2011 | 6 | 5 | 1 | 0 | 91.67% | 14 | 2 | +12 |
Lussemburgo | 1981 | 2015 | 6 | 6 | 0 | 0 | 100% | 15 | 0 | +15 |
Macedonia del Nord | 1994 | 2017 | 6 | 6 | 0 | 0 | 100% | 19 | 4 | +15 |
Malta | 1983 | 2019 | 8 | 8 | 0 | 0 | 100% | 37 | 3 | +34 |
Norvegia | 1978 | 2019 | 8 | 5 | 2 | 1 | 62,50% | 12 | 3 | +9 |
Serbia [d] | 1996 | 2012 | 6 | 3 | 3 | 0 | 75% | 10 | 5 | +5 |
Slovacchia | 1996 | 2015 | 6 | 4 | 1 | 1 | 75% | 15 | 6 | +9 |
Corea del Sud | 1990 | 2016 | 6 | 4 | 2 | 0 | 83.33% | 15 | 5 | +10 |
Galles | 1961 | 2018 | 6 | 3 | 2 | 1 | 50% | 11 | 7 | +4 |
Bulgaria | 1933 | 2002 | 5 | 4 | 1 | 0 | 90% | 23 | 2 | +21 |
Rep. Ceca | 1996 | 2016 | 5 | 4 | 1 | 0 | 90% | 6 | 1 | +5 |
Unione Sovietica [e] † | 1964 | 1986 | 5 | 2 | 2 | 1 | 60% | 6 | 4 | +2 |
Ucraina | 2003 | 2020 | 7 | 5 | 1 | 1 | 90% | 14 | 4 | +10 |
Stati Uniti | 1950 | 2011 | 5 | 4 | 0 | 1 | 80% | 10 | 3 | +7 |
Bielorussia | 2012 | 2015 | 4 | 4 | 0 | 0 | 100% | 10 | 1 | +9 |
Lettonia | 1992 | 2007 | 4 | 3 | 1 | 0 | 87.5% | 9 | 0 | +9 |
Paraguay | 1998 | 2010 | 4 | 2 | 2 | 0 | 75% | 4 | 1 | +3 |
San Marino | 1999 | 2005 | 4 | 4 | 0 | 0 | 100% | 26 | 0 | +26 |
Sudafrica | 2002 | 2013 | 4 | 3 | 0 | 1 | 75% | 8 | 5 | +3 |
Venezuela | 1981 | 2012 | 4 | 4 | 0 | 0 | 100% | 13 | 2 | +11 |
Colombia | 1981 | 2017 | 3 | 1 | 2 | 0 | 66.67% | 4 | 3 | +1 |
Costa Rica | 2011 | 2017 | 3 | 2 | 1 | 0 | 83.33% | 9 | 3 | +6 |
Germania Est † | 1980 | 1988 | 3 | 0 | 2 | 1 | 33.33% | 0 | 1 | -1 |
Marocco | 1961 | 2018 | 3 | 2 | 1 | 0 | 83.33% | 6 | 4 | +2 |
Georgia | 2012 | 2016 | 3 | 2 | 0 | 1 | 66.67% | 3 | 1 | +2 |
Perù | 1960 | 2008 | 3 | 3 | 0 | 0 | 100% | 7 | 3 | +4 |
Arabia Saudita | 2006 | 2012 | 3 | 3 | 0 | 0 | 100% | 9 | 2 | +7 |
Bolivia | 1994 | 2014 | 2 | 2 | 0 | 0 | 100% | 5 | 1 | +4 |
Canada | 1994 | 2005 | 2 | 2 | 0 | 0 | 100% | 4 | 1 | +3 |
Cina | 2005 | 2012 | 2 | 2 | 0 | 0 | 100% | 4 | 0 | +4 |
Ecuador | 2003 | 2013 | 2 | 2 | 0 | 0 | 100% | 6 | 0 | +6 |
Estonia | 2008 | 2009 | 2 | 2 | 0 | 0 | 100% | 6 | 0 | +6 |
Fær Øer | 1996 | 2019 | 4 | 4 | 0 | 0 | 100% | 17 | 4 | +13 |
Honduras | 1982 | 2010 | 2 | 1 | 1 | 0 | 75% | 3 | 1 | +2 |
Nigeria | 1998 | 2013 | 2 | 1 | 0 | 1 | 50% | 5 | 3 | +2 |
Slovenia | 2000 | 2002 | 2 | 2 | 0 | 0 | 100% | 5 | 2 | +3 |
Tunisia | 2006 | 2018 | 2 | 2 | 0 | 0 | 100% | 4 | 1 | +3 |
Algeria | 1986 | 1986 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 3 | 0 | +3 |
Andorra | 2004 | 2004 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 4 | 0 | +4 |
Australia | 2014 | 2014 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 3 | 0 | +3 |
Azerbaigian | 2009 | 2009 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 6 | 0 | +6 |
Egitto | 2006 | 2006 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 2 | 0 | +2 |
El Salvador | 2014 | 2014 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 2 | 0 | +2 |
Guinea Equatoriale | 2013 | 2013 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 2 | 1 | +1 |
Haiti | 2013 | 2013 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 2 | 1 | +1 |
Iran | 2018 | 2018 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 1 | 0 | +1 |
Iraq | 2009 | 2009 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 1 | 0 | +1 |
Costa d'Avorio | 2006 | 2006 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 3 | 2 | +1 |
Giappone | 2001 | 2001 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 1 | 0 | +1 |
Nuova Zelanda | 2009 | 2009 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 5 | 0 | +5 |
Panama | 2012 | 2012 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 5 | 1 | +4 |
Porto Rico | 2012 | 2012 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 2 | 1 | +1 |
Tahiti | 2013 | 2013 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 10 | 0 | +10 |
TOTALE | 1920 | 2020 | 710 | 415 | 153 | 132 | 69.23% | 1424 | 642 | +782 |
Note:
Bandiera | Nazionale | dal | al | G | V | N | P | % V | RF | RS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Irlanda (IFA) † | 1931 | 1949 | 6 | 3 | 1 | 2 | 58.33% | 14 | 7 | +7 | |
Irlanda | 1952 | 2013 | 20 | 12 | 6 | 2 | 75% | 40 | 11 | +29 | |
TOTALE
|
26 | 15 | 7 | 4 | 71.15% | 54 | 18 | +36 |
Bandiera | Nazionale | dal | al | G | V | N | P | % vittorie | RF | RS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
RF di Jugoslavia † | 1996 | 2000 | 3 | 2 | 1 | 0 | 83.33% | 7 | 4 | +3 | |
Serbia e Montenegro † | 2005 | 2005 | 2 | 0 | 2 | 0 | 50% | 1 | 1 | 0 | |
Serbia | 2012 | 2012 | 1 | 1 | 0 | 0 | 100% | 2 | 0 | +2 | |
TOTALE
|
6 | 3 | 3 | 0 | 75% | 10 | 5 | +5 |
Bandiera | Nazionale | dal | al | G | V | N | P | % vittorie | RF | RS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Germania † | 1935 | 1942 | 3 | 1 | 1 | 1 | 50% | 4 | 4 | 0 | |
Germania Est ed Germania Ovest † | 1952 | 1988 | 12 | 3 | 3 | 6 | 37.5% | 12 | 17 | -5 | |
Germania | 1994 | 2020 | 10 | 4 | 4 | 2 | 60% | 15 | 9 | +6 | |
TOTALE
|
25 | 8 | 8 | 9 | 48% | 31 | 30 | +1 |
Bandiera | Nazionale | dal | al | G | V | N | P | % vittorie | RF | RS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Unione Sovietica † | 1964 | 1986 | 4 | 2 | 1 | 1 | 62.5% | 5 | 3 | +2 | |
Comunità degli Stati Indipendenti † | 1992 | 1992 | 1 | 0 | 1 | 0 | 50% | 1 | 1 | 0 | |
TOTALE
|
5 | 2 | 2 | 1 | 60% | 6 | 4 | +2 |
Confederazione | G | V | N | P | % vittorie | RF | RS | DR | Periodo |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
UEFA | 570 (58) | 322 (55) | 134 (42) | 114 (33) | 68.25% | 1128 | 528 | 600 | 1920-2018 |
CONMEBOL | 62 (10) | 35 (10) | 15 (6) | 12 (3) | 68.55% | 107 | 60 | 47 | 1934-2018 |
CONCACAF | 24 (9) | 18 (9) | 5 (3) | 1 (1) | 85.42% | 53 | 15 | 38 | 1928-2017 |
AFC | 15 (7) | 14 (7) | 2 (1) | 0 (0) | 93.33% | 34 | 7 | 27 | 1990-2016 |
CAF | 14 (7) | 11 (7) | 1 (1) | 2 (2) | 82.14% | 30 | 15 | 15 | 1961-2018 |
OFC | 2 (2) | 2 (2) | 0 (0) | 0 (0) | 100% | 15 | 0 | 15 | 2009-2013 |
Confederazione | Nazionale | Partecipazioni al mondiale |
---|---|---|
Gibilterra | 0 | |
Kazakistan | 0 | |
Kosovo | 0 | |
Montenegro | 0 | |
Angola | 1 | |
Camerun | 7 | |
RD del Congo | 1 | |
Ghana | 3 | |
Senegal | 2 | |
Togo | 1 | |
Indonesia | 1 | |
Kuwait | 1 | |
Corea del Nord | 2 | |
Emirati Arabi Uniti | 1 | |
Cuba | 1 | |
Giamaica | 1 | |
Trinidad e Tobago | 1 |
Con le nazionali contro cui sono stati disputati almeno 10 incontri, la Spagna presenta i seguenti saldi.
Nazionale | Giocate | Vinte | Pareggiate | Perse | Reti fatte | Reti subite | Differenza reti | Ultima vittoria | Ultimo pari | Ultima sconfitta |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Portogallo | 37 | 16 | 15 | 6 | 75 | 44 | +31 | 29 giugno 2010 | 7 ottobre 2020 | 17 novembre 2010 |
Francia | 34 | 16 | 7 | 11 | 63 | 36 | +27 | 28 marzo 2017 | 16 ottobre 2012 | 4 settembre 2014 |
Irlanda | 25 | 14 | 7 | 4 | 52 | 18 | +34 | 14 giugno 2012 | 16 giugno 2002 | 26 aprile 1989 |
Italia | 39 | 12 | 16 | 11 | 43 | 45 | -2 | 6 ottobre 2021 | 6 luglio 2021 | 27 giugno 2016 |
Belgio | 23 | 12 | 6 | 5 | 46 | 22 | +24 | 1º settembre 2016 | 29 marzo 1995 | 15 giugno 1980 |
Svizzera | 22 | 16 | 5 | 1 | 48 | 18 | +30 | 10 ottobre 2020 | 14 novembre 2020 | 16 giugno 2010 |
Irlanda del Nord | 18 | 11 | 5 | 2 | 38 | 11 | +27 | 21 novembre 2007 | 11 giugno 2003 | 6 settembre 2006 |
Romania | 18 | 7 | 6 | 5 | 28 | 19 | +4 | 18 novembre 2019 | 27 marzo 2016 | 15 novembre 2006 |
Danimarca | 17 | 12 | 3 | 2 | 34 | 15 | +19 | 20 agosto 2008 | 11 ottobre 1995 | 31 marzo 1993 |
Austria | 16 | 9 | 3 | 4 | 42 | 21 | +21 | 18 novembre 2009 | 11 ottobre 2000 | 28 marzo 1990 |
Jugoslavia | 16 | 7 | 4 | 5 | 16 | 14 | +2 | 26 maggio 1990 | 21 ottobre 1973 | 26 giugno 1990 |
Svezia | 15 | 7 | 5 | 3 | 25 | 16 | +9 | 10 giugno 2019 | 15 ottobre 2019 | 7 ottobre 2006 |
Ungheria | 13 | 5 | 5 | 3 | 21 | 18 | +3 | 15 novembre 1989 | 21 agosto 2002 | 27 marzo 1991 |
Turchia | 12 | 7 | 4 | 1 | 18 | 5 | +18 | 17 giugno 2016 | 17 ottobre 1973 | 14 marzo 1954 |
Scozia | 12 | 5 | 4 | 3 | 20 | 19 | +1 | 12 ottobre 2010 | 3 settembre 2004 | 14 novembre 1984 |
Polonia | 10 | 8 | 1 | 1 | 27 | 8 | +19 | 8 giugno 2010 | 9 febbraio 1994 | 12 novembre 1980 |
Nazionale | Giocate | Vinte | Pareggiate | Perse | Reti fatte | Reti subite | Differenza reti | Ultima vittoria | Ultimo pari | Ultima sconfitta |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Argentina | 14 | 6 | 2 | 6 | 19 | 18 | +1 | 27 marzo 2018 | 12 ottobre 1988 | 7 settembre 2010 |
Nazionale | Giocate | Vinte | Pareggiate | Perse | Reti Fatte | Reti Subite | Differenza | Ultima vittoria | Ultimo pari | Ultima sconfitta |
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Inghilterra | 27 | 10 | 3 | 14 | 32 | 45 | -13 | 8 settembre 2018 | 15 novembre 2016 | 15 ottobre 2018 |
Germania | 25 | 8 | 8 | 9 | 31 | 30 | +1 | 17 novembre 2020 | 3 settembre 2020 | 18 novembre 2014 |
Paesi Bassi | 13 | 5 | 2 | 6 | 18 | 19 | -1 | 11 luglio 2010 | 11 novembre 2020 | 31 marzo 2015 |
Cecoslovacchia | 12 | 4 | 1 | 7 | 11 | 15 | -4 | 13 novembre 1991 | 16 aprile 1980 | 14 novembre 1990 |
NB: Come da regolamento FIFA le gare terminate ai rigori contro Danimarca (24 giugno 1984, vinta), Belgio (22 giugno 1986, persa), Inghilterra (22 giugno 1996, persa), Irlanda (16 giugno 2002, vinta), Corea del Sud (22 giugno 2002, persa), Italia (22 giugno 2008, vinta, 27 giugno 2013, vinta e 6 luglio 2021, persa), Portogallo (27 giugno 2012, vinta) e Russia (1º luglio 2018, persa) sono considerate partite pareggiate.
Premio Principe delle Asturie per lo sport | |
— 2010 |