Campionato mondiale di calcio 1986

Coppa del Mondo FIFA 1986
Copa Mundial de la FIFA 1986
Logo della competizione
Competizione Campionato mondiale di calcio
Sport Football pictogram.svg Calcio
Edizione 13ª
Date 31 maggio - 29 giugno 1986
Luogo Messico Messico
(11 città)
Partecipanti 24 (121 alle qualificazioni)
Impianto/i 12 stadi
Risultati
Vincitore Argentina Argentina
(2º titolo)
Secondo Germania Ovest Germania Ovest
Terzo Francia Francia
Quarto Belgio Belgio
Statistiche
Miglior giocatore Argentina Diego Armando Maradona
Miglior marcatore Inghilterra Gary Lineker (6)
Incontri disputati 52
Gol segnati 132 (2,54 per incontro)
Pubblico 2 407 431
(46 297 per incontro)
Argentina celebrando copa.jpg
Gli argentini campioni del mondo per la seconda volta nella loro storia
Cronologia della competizione
Left arrow.svg 1982 1990 Right arrow.svg

Il Campionato mondiale di calcio FIFA 1986 o Coppa del Mondo FIFA 1986 (in spagnolo: Copa Mundial de la FIFA 1986, in inglese: 1986 FIFA World Cup), noto anche come Messico 1986, è stato la tredicesima edizione della massima competizione per le rappresentative di calcio (squadre comunemente chiamate "nazionali"maschili maggiori delle federazioni sportive affiliate alla FIFA.[1]

Si svolse in Messico dal 31 maggio al 29 giugno 1986. Il torneo fu vinto dall'Argentina, che si laureò campione del mondo per la seconda volta.

Il Messico divenne il primo Paese a ospitare due edizioni della manifestazione quando nel 1983 prese il posto della Colombia, nazione che aveva acquisito il diritto di ospitare il torneo, ma che dovette rinunciare quell'anno a causa di problemi interni al governo.[2]

Furono 24 le nazionali partecipanti come nel torneo del 1982, mentre il pallone ufficiale fu l'Adidas Azteca Mexico, il primo fatto con materiali in parte sintetici. Fu inoltre il Mondiale che rese celebre il fenomeno della ola, il movimento sugli spalti causato dal pubblico.[2]

Assegnazione

La sede della fase finale venne in principio assegnata alla Colombia[2] in base ad una votazione tenutasi a Francoforte il 9 giugno 1974,[3] tuttavia il Paese non poté adempiere ai requisiti della FIFA:

  • 12 stadi con una capacità minima di 40 000 persone per la prima fase.
  • 4 stadi con una capacità minima di 60 000 persone per la seconda fase.
  • 2 stadi con una capacità minima di 80 000 persone per la partita inaugurale e per la finale.
  • L'installazione di una torre di telecomunicazioni a Bogotà.
  • Il congelamento delle tariffe alberghiere per i membri della FIFA a partire dal 1º gennaio 1986, tra le altre cose.

Il cambio di Paese organizzatore divenne ufficiale nel novembre 1982,[3] mentre l'assegnazione al Messico, già sede del torneo sedici anni prima, venne decisa a Stoccolma il 20 maggio 1983.[3]

Lo svolgimento del torneo si trovò a rischio, causa il terremoto che colpì il Paese nel settembre 1985 provocando più di 10 000 morti e causando investimenti per 2 miliardi di dollari per la ricostruzione.[4]

Formula

Rispetto all'ultima edizione rimase invariato solo il numero delle squadre (ventiquattro), per il resto il formato venne modificato: venne sostituita la seconda fase a gironi (ritenuta poco competitiva) con gli ottavi di finale. In pratica le nazionali vennero divise negli abituali sei gironi da quattro squadre, ma solo otto sarebbero state eliminate, le ultime e le due peggiori terze, mentre le altre sedici avrebbero proseguito il cammino con la fase ad eliminazione diretta.

Stadi

Come detto, il Messico aveva già ospitato i Mondiali nel 1970. All'epoca vennero utilizzati solo cinque stadi, che furono scelti nuovamente come sedi di gara: lo Stadio Azteca di Città del Messico (allora come in questa occasione sede della partita inaugurale e della finale), lo Stadio Jalisco di Guadalajara, l'Estadio Cuauhtémoc di Puebla, l'Estadio Nou Camp di León e lo Stadio Nemesio Díez di Toluca.

Gli stadi scelti per ospitare il campionato mondiale di calcio 1986 furono 12 in 11 città (nella capitale ce n'erano due):

Squadre partecipanti

Pr. Squadra Data di qualificazione certa Confederazione Partecipante in quanto Partecipazioni precedenti al torneo
1 Italia Italia 11 luglio 1982 UEFA Paese detentore del titolo 10 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982)
2 Messico Messico 20 maggio 1983 CONCACAF Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale 8 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1978)
3 Brasile Brasile 23 giugno 1985 CONMEBOL Vincitore del Gruppo 3 (CONMEBOL) 12 (1930, 1934, 1938, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982)
4 Uruguay Uruguay 7 aprile 1985 CONMEBOL Vincitore del Gruppo 2 (CONMEBOL) 7 (1930, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974)
5 Ungheria Ungheria 17 aprile 1985 UEFA Vincitore del Gruppo 5 (UEFA) 8 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962, 1966, 1978, 1982)
6 Argentina Argentina 30 giugno 1985 CONMEBOL Vincitore del Gruppo 1 (CONMEBOL) 8 (1930, 1934, 1958, 1962, 1966, 1974, 1978, 1982)
7 Polonia Polonia 11 settembre 1985 UEFA Vincitore del Gruppo 1 (UEFA) 4 (1938, 1974, 1978, 1982)
8 Canada Canada 14 settembre 1985 CONCACAF Vincitore del secondo Campionato CONCACAF 1985 -
9 Spagna Spagna 25 settembre 1985 UEFA Vincitore del Gruppo 7 (UEFA) 6 (1934, 1950, 1962, 1966, 1978, 1982)
10 Bulgaria Bulgaria 28 settembre 1985 UEFA Secondo nel Gruppo 4 (UEFA) 4 (1962, 1966, 1970, 1974)
11 Germania Ovest Germania Ovest 16 ottobre 1985 UEFA Vincitore del Gruppo 2 (UEFA) 10 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982)
12 Portogallo Portogallo 16 ottobre 1985 UEFA Secondo nel Gruppo 2 (UEFA) 1 (1966)
13 Inghilterra Inghilterra 16 ottobre 1985 UEFA Vincitore del Gruppo 3 (UEFA) 7 (1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1982)
14 Irlanda del Nord Irlanda del Nord 16 ottobre 1985 UEFA Secondo nel Gruppo 3 (UEFA) 2 (1958, 1982)
15 Marocco Marocco 18 ottobre 1985 CAF Vincitore del quarto turno (CAF) 1 (1970)
16 Algeria Algeria 18 ottobre 1985 CAF Vincitore del quarto turno (CAF) 1 (1982)
17 Unione Sovietica Unione Sovietica 30 ottobre 1985 UEFA Secondo nel Gruppo 6 (UEFA) 5 (1958, 1962, 1966, 1970, 1982)
18 Corea del Sud Corea del Sud 3 novembre 1985 AFC Vincitore del secondo turno (AFC) - Zona B 1 (1954)
19 Danimarca Danimarca 13 novembre 1985 UEFA Vincitore del Gruppo 6 (UEFA) -
20 Francia Francia 16 novembre 1985 UEFA Vincitore del Gruppo 4 (UEFA) 8 (1930, 1934, 1938, 1954, 1958, 1966, 1978, 1982)
21 Paraguay Paraguay 17 novembre 1985 CONMEBOL Vincitore del playoff (CONMEBOL) 3 (1930, 1950, 1958)
22 Belgio Belgio 20 novembre 1985 UEFA Vincitore del playoff UEFA 6 (1930, 1934, 1938, 1954, 1970, 1982)
23 Iraq Iraq 29 novembre 1985 AFC Vincitore del secondo turno (AFC) - Zona A -
24 Scozia Scozia 4 dicembre 1985 UEFA Vincitore dello spareggio UEFA - OFC 5 (1954, 1958, 1974, 1978, 1982)

Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quell'edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.

Qualificazioni

Le qualificazioni al campionato mondiale di calcio di Messico 1986 videro l'iscrizione di centoventuno squadre nazionali, mentre il torneo finale ne prevedeva la partecipazione di sole ventiquattro. Essendo già qualificate di diritto il Messico, paese organizzatore, e l'Italiacampione del mondo in carica, erano disponibili altri ventidue posti. Questi sarebbero stati come al solito occupati dalle selezioni nazionali vincitrici dei vari raggruppamenti di qualificazione su base continentale.

Furono assegnati tredici posti alla zona UEFA, uno di questi però già occupato dai campioni in carica, più uno eventuale derivante da uno spareggio intercontinentale. La Nazionale candidata a questo fu la Scozia,[2] che assistette però alla morte per infarto del proprio allenatore, Jock Stein,[2] avvenuto dopo la decisiva partita con il Galles.[2][5] Per il resto, rispetto all'edizione precedente mancarono la qualificazione l'Austria, la Cecoslovacchia e la Jugoslavia, che furono sostituite dai ritorni del Portogallo e della Bulgaria oltre che dall'esordiente Danimarca, comunque terza a pari merito coi lusitani nel recente campionato europeo.

Arrivano invece più sorprese dagli altri continenti: se dal Sud America si qualificarono come da copione il Brasile e l'Argentina, lo fecero però insieme al Paraguay vincitore dell'ultima Copa América ma assente da ben ventotto anni, e all'Uruguay, che tornava dopo dodici. Prima partecipazione invece per il Canada, vincitore del Campionato CONCACAF 1985, mentre dall'Africa tornò l'Algeria, che aveva ben figurato in Spagna, insieme però al Marocco: per coincidenza quest'ultima squadra aveva partecipato solo all'altro mondiale disputato in Messicoquello del 1970. Nuove anche le partecipanti uscite dal girone asiatico: l'esordiente Iraq e la Corea del Sud, che tornava dopo un'assenza di ben trentadue anniIl raggruppamento oceanico fu vinto dall'Australia, ma i Socceroos vennero sconfitti dalla Scozia e mancarono quindi la qualificazione.

Il sorteggio

Il sorteggio avviene il 15 dicembre 1985 a Città Del Messico.

La FIFA, per stabilire le teste di serie, scegli le squadre meglio classificate al mondiale di Spagna del 1982. Le rimanenti squadre vengono suddivise seguendo un criterio geografico. Le sei teste di serie, inoltre, vengono attribuite d'ufficio ai gruppi.

Ecco la composizione delle fasce destinate al sorteggio:[6]

Prima fascia Seconda fascia Terza fascia Gruppo misto
Italia Italia (gruppo A) Argentina Argentina Belgio Belgio Algeria Algeria
Messico Messico (gruppo B) Inghilterra Inghilterra Bulgaria Bulgaria Canada Canada
Francia Francia (gruppo C) Paraguay Paraguay Irlanda del Nord Irlanda del Nord Corea del Sud Corea del Sud
Brasile Brasile (gruppo D) Spagna Spagna Portogallo Portogallo Danimarca Danimarca
Germania Ovest Germania Ovest (gruppo E) Uruguay Uruguay Scozia Scozia Iraq Iraq
Polonia Polonia (gruppo F) Unione Sovietica Unione Sovietica Ungheria Ungheria Marocco Marocco

Riassunto del torneo

Fase a gironi

Gruppo A

In questo gruppo, che giocava a Città del Messico e a Puebla, erano state inserite l'Italia, l'Argentina, la Bulgaria e la Corea del Sud.

Il primo risultato inatteso si verificò proprio nella partita inaugurale, giocata il 31 maggio nello Stadio Azteca; qui i campioni in carica dell'Italia, passati in vantaggio poco prima della fine del primo tempo grazie al gol di Alessandro Altobelli, vennero raggiunti dalla Bulgaria a tempo quasi scaduto.[7] L'altro incontro terminò invece con la vittoria per 3-1 dell'Argentina, mentre nella seconda giornata i sudamericani pareggiarono 1-1 con gli Azzurri: Altobelli realizzò un calcio di rigore dopo soli sei minuti di gioco, ma poco dopo la mezz'ora fu Diego Armando Maradona a ristabilire la parità. Con identico risultato terminò anche l'altra gara, e si arrivò quindi all'ultimo turno con tutte le squadre ancora formalmente in gioco: il raggruppamento fu però vinto dall'Argentina, che sconfisse la Bulgaria per 2-0, e l'Italia vinse per 3-2, a fatica,[8] sulla Corea del Sud grazie alla doppietta di Altobelli (alla fine unico marcatore azzurro) e ad un autogol,[9] e passò come seconda. Proseguì anche la nazionale balcanica, tramite il ripescaggio.

Gruppo B

In questo gruppo, che giocava a Città del Messico e a Toluca, erano state inserite il Messico, il Paraguay, il Belgio e l'Iraq.

Nella prima giornata si verificarono le vittorie dei padroni di casa (2-1 sul Belgio) e dei sudamericani (1-0 sull'Iraq); queste due squadre pareggiarono poi lo scontro diretto, mentre i Diavoli rossi riuscirono a battere per 2-1 gli asiatici. Nell'ultimo turno, infine, i messicani sconfissero l'Iraq, e l'altro incontro terminò in pareggio. In base a questi risultati, Messico primo con cinque punti e Paraguay secondo con quattro; avanzò anche Belgio terzo a tre, la migliore tra le ripescate.

Gruppo C

In questo gruppo, che giocava a León e a Irapuato, erano state inserite la Francia, l'Unione Sovietica, l'Ungheria e il Canada.

Il gruppo venne dominato dall'URSS e dalla Francia, che vinsero le rispettive gare (i sovietici con un notevole[2] 6-0 sull'Ungheria, nella loro miglior prestazione sul piano del gioco e su quello atletico,[2] poi non più ripetuta nel corso della rassegna);[2] pareggiarono poi lo scontro diretto, mentre i canadesi persero 2-0 anche contro i magiari. Il girone si concluse come era iniziato, con le due nazionali dominanti nuovamente vincenti; a primeggiare fu però l'Unione Sovietica, grazie alla miglior differenza reti rispetto ai transalpini. I due punti conquistati, uniti però ad una differenza reti pesantemente negativa, non furono sufficienti all'Ungheria per proseguire il cammino, e probabilmente il Canada fu la peggiore delle partecipanti: oltre a non aver fatto punti non riuscì a segnare neanche un gol.

Gruppo D

Nel gruppo quattro, che giocava a Guadalajara e a Monterrey, erano state inserite col Brasile, la Spagna, l'Irlanda del Nord e l'Algeria.

Anche questo raggruppamento vide due protagoniste assolute: il Brasile e la Spagna. Nella prima giornata i Verde-oro vinsero 1-0 lo scontro diretto con un gol di Sócrates, mentre le altre due nazionali pareggiarono 1-1; questo fu però l'unico punto conquistato da Irlanda del Nord e Algeria, che persero infatti le altre due partite. I sudamericani chiusero quindi il turno a punteggio pieno e senza aver subito gol, e gli iberici furono secondi a quattro punti; nessuna speranza ovviamente per i nordirlandesi, terzi grazie alla differenza reti ma con un solo punto conquistato.

Gruppo E

In questo gruppo, che giocava a Santiago de Querétaro e a Ciudad Nezahualcóyotl, erano state inserite la Germania Ovest, l'Uruguay, la Scozia e la Danimarca.

In questo gruppo la sorpresa fu l'esordiente Danimarca: vinse per 1-0 la prima partita contro la Scozia grazie ad un gol di Preben Elkjær Larsen, che segnò poi una tripletta nel roboante 6-1 sull'Uruguay. I sudamericani avevano pareggiato 1-1 l'incontro iniziale contro i tedeschi vice-campioni in carica, nazionale che condannò gli scozzesi ad una nuova sconfitta (2-1). Nell'ultima giornata si verificò il terzo successo dei danesi, un 2-0 sui tedeschi, e un pareggio nell'altra gara. Quindi Danimarca prima a punteggio pieno e Germania Ovest seconda a tre, mentre l'Uruguay, terzo a due punti, avanzò nonostante i soli due gol fatti e i sette subiti.

Gruppo F

In questo gruppo, che giocava a Monterrey, a Guadalajara e a San Nicolás de los Garza, erano state inserite la Polonia, l'Inghilterra, il Portogallo e il Marocco.

A differenza di molti altri gruppi, questo rimase incerto fino all'ultimo, e non mancarono le sorprese. Nel primo giro di partite il Portogallo vinse 1-0 sull'Inghilterra, mentre l'altro incontro terminò 0-0. Nuovo pareggio a reti bianche per gli africani, stavolta contro la nazionale britannica, intanto la Polonia sconfisse 1-0 i lusitani. Tutto si risolse nell'ultimo turno: Gary Lineker realizzò la tripletta con la quale gli inglesi sconfissero i polacchi, e il Portogallo perse anche contro il Marocco (3-1, con doppietta di Abdelkrim Merry Krimau). Il gruppo fu quindi vinto dai magrebini a quattro punti, che precedettero l'Inghilterra, giunta seconda grazie alla miglior differenza reti sulla Polonia. Degno di nota fu il cammino del Marocco, prima formazione del continente nero ad accedere alla fase successiva, mentre ben diversa fu la situazione dei biancorossi che, giunti terzi nel 1982, si qualificarono agli ottavi solamente tramite il ripescaggio.

Fase ad eliminazione diretta

Ottavi di finale

La fase ad eliminazione diretta prese il via il 15 giugno: allo Stadio Azteca della capitale il Messico padrone di casa regolò la Bulgaria per 2-0,[10] mentre poche ore dopo a León andò in scena l'incontro tra Unione Sovietica e Belgio: i sovietici passarono due volte in vantaggio, ma al novantesimo il punteggio era di 2-2. Gli avversari ebbero però ragione nei tempi supplementari, e l'incontro terminò 4-3 in loro favore;[2] a nulla valse quindi la tripletta di Ihor Bjelanov.[11] Dopo questa partita il Belgio rinunciò però a due giocatori: Erwin Vandenbergh per una lesione al menisco e René Vandereycken per un diverbio con il ct Guy Thys.[12]. Il giorno seguente a Guadalajara il Brasile non incontrò invece difficoltà contro la Polonia, che venne sconfitta per 4-0 (reti di SócratesJosimarEdinho e Careca), mentre più sofferta fu la qualificazione dell'Argentina, che a Puebla prevalse di misura sull'Uruguay (gol di Pedro Pasculli) in una partita che fece temere per dei possibili incidenti tra le opposte tifoserie.[13] Arrivò quindi il giorno dell'Italia, che il 17 giugno allo Stadio Universitario di Città del Messico venne però sconfitta 2-0 dalla Francia: i transalpini segnarono con Michel Platini e con Yannick Stopyra, e così i campioni in carica terminarono presto il loro deludente mondiale.[14] Nello stesso giorno, poi, a San Nicolás de los Garza la Germania Ovest superò il Marocco solo nei minuti conclusivi, quando i supplementari sembravano raggiunti; questo grazie ad una punizione di Lothar Matthäus, che beffò il fin lì decisivo Badou Zaki.[15] Infine, il giorno successivo si registrarono due facili successi: prima a Città del Messico l'Inghilterra sconfisse il Paraguay per 3-0[16] (doppietta di Gary Lineker e gol di Peter Beardsley), successivamente la Spagna piegò a Santiago de Querétaro la rivelazione Danimarca per 5-1[17] (quaterna di Emilio Butragueño e Andoni Goikoetxea).

Quarti di finale

Protagonisti assoluti dei quarti furono i calci di rigore, che furono decisivi in ben tre sfide su quattro. Si cominciò il 21 giugno a Guadalajara con l'incontro tra Brasile e Francia: i Verde-oro si portarono presto in vantaggio con Careca, ma poco prima dell'intervallo subirono il pareggio di Michel Platini. Dopo questa rete, la prima subita dai sudamericani in tutto il torneo, i brasiliani ebbero l'opportunità di passare in vantaggio: Joël Bats atterrò un avversario in area, ma riuscì poi a neutralizzare il tiro dal dischetto di Zico. Non si segnò più fino ai rigori, e qui, tra le polemiche, furono i transalpini a vincere: l'arbitro Ioan Igna convalidò infatti il gol di Bruno Bellone nonostante la palla fosse finita in rete dopo aver colpito il palo ed aver rimbalzato sul portiere avversario.[18] Le conseguenze dell'episodio furono rilevanti, al punto che l'anno successivo la FIFA decise di rivedere la regola 14 per evitare in futuro il verificarsi di casi simili.[19][20] Nello stesso giorno, a San Nicolás de los Garza, il Messico riuscì a resistere sullo 0-0 alla Germania Ovest per due ore prima di arrendersi dal dischetto: decisivi furono le parate di Harald Schumacher che neutralizzò due tiri, e la gara terminò sul 4-1 per i tedeschi occidentali. Il giorno dopo si disputò nella capitale uno degli incontri più celebri della manifestazione,[2] quello tra Argentina e Inghilterra. Acceso da una rivalità mai sopita, ed anzi rinfocolatasi dopo la vicenda delle Falkland del 1982,[2][21] venne deciso da una doppietta di Diego Armando Maradona: il campione sudamericano, dopo aver subito una gomitata da Terry Butcher nel primo tempo, realizzò le sue reti più famose nella seconda frazione,[2] la "mano de Dios" (con cui sbloccò il punteggio) e il "gol del secolo" (grazie al quale firmò il raddoppio).[2] L'unica marcatura inglese fu invece messa a segno da Gary Lineker, che alla fine sarà il cannoniere della competizione con sei centri.[22] Infine in serata andò in scena a Puebla il confronto tra Belgio e Spagna: i Diavoli rossi si portarono in vantaggio con Jan Ceulemans verso la mezz'ora, ma pochi minuti prima del novantesimo Juan Antonio Señor riuscì a portare i suoi ai tempi supplementari, e successivamente si arrivò ai rigori. Qui il protagonista fu però il portiere Jean-Marie Pfaff:[23] gli iberici pagarono l'errore di Eloy Olaya, e i belgi vinsero per 5-4.

Semifinali

Le semifinali si disputarono il 25 giugno. Si cominciò a Guadalajara con la riedizione dell'incontro tra Francia e Germania Ovest, che si erano infatti incrociate quattro anni prima in Spagna sempre per un posto in finale.[24] Tuttavia la rivincita dei transalpini non si consumò, poiché i tedeschi occidentali vinsero nuovamente, stavolta per 2-0: segnarono infatti Andreas Brehme in apertura e Rudi Völler a partita ormai finita.[25] Più tardi a Città del Messico andò in scena la gara tra Argentina e Belgio, che fu risolta da un'altra doppietta di Diego Armando Maradona.[26]

Finale 3º posto

La finale per il terzo posto si disputò il 28 giugno a Puebla, dove si affrontarono Francia e Belgio: quest'ultima squadra si portò in vantaggio con Jan Ceulemans all'inizio della gara, ma già prima dell'intervallo gli avversari passarono in vantaggio grazie alle reti di Jean-Marc Ferreri e di Jean-Pierre Papin. Il pareggio venne raggiunto con un gol di Nico Claesen, così si arrivò ai tempi supplementari, dove la Francia segnò con Bernard Genghini e con un rigore trasformato da Manuel Amoros;[27] il terzo posto fu quindi appannaggio dei galletti, mentre la difesa dei diavoli rossi risultò la più battuta del torneo.

Finale

Il regolamento cambiò in occasione della finalissima, allorché per la prima volta nella storia dei Mondiali fu previsto l'immediato ricorso ai rigori in caso di parità, in luogo della precedente ripetizione (comunque mai verificatasi).[28] Nella capitale tricolor, l'Albiceleste passò in vantaggio con Brown al 23' per poi raddoppiare con Valdano al 56'.[2] Sotto di due gol, i tedeschi indovinarono l'aggiustamento tattico liberando Matthäus dal compito di marcare Maradona: Rummenigge accorciò le distanze al 74', prima che Völler trovasse il pari. Con il profilarsi dei supplementari, riemerse però l'Argentina: Maradona recuperò una palla persa a centrocampo, servendo quindi Burruchaga che realizzò il definitivo 3-2.[2] La Germania dovette accontentarsi nuovamente del secondo posto, mentre i sudamericani festeggiarono un nuovo titolo dopo quello vinto nel 1978.[29][30]

Risultati

Nazionale di calcio dell'Argentina

Argentina Argentina
Campione del mondo in caricaCampione del mondo in carica
Detentore della Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA
Campione del Sud America in caricaCampione del Sud America in carica
Argentina national football team logo.png
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Football pictogram.svg Calcio
Federazione AFA
Asociación del Fútbol Argentino
Confederazione CONMEBOL
Codice FIFA ARG
Soprannome La Albiceleste (La Biancoceleste)
La Selección (La Selezione)
Selezionatore Argentina Lionel Scaloni
Record presenze Lionel Messi (172)
Capocannoniere Lionel Messi (98)
Ranking FIFA [1] (25 agosto 2022)
Sponsor tecnico Adidas
Esordio internazionale
Uruguay Uruguay 0 - 6 Argentina Argentina
MontevideoUruguay; 20 luglio 1902[2]
Migliore vittoria
Argentina Argentina 12 - 0 Ecuador Ecuador
MontevideoUruguay; 22 gennaio 1942
Peggiore sconfitta
Cecoslovacchia Cecoslovacchia 6 - 1 Argentina Argentina
HelsingborgSvezia; 15 giugno 1958
Bolivia Bolivia 6 - 1 Argentina Argentina
La PazBolivia; 1 aprile 2009
Spagna Spagna 6 - 1 Argentina Argentina
MadridSpagna; 27 marzo 2018
Campionato del mondo
Partecipazioni 18 (esordio: 1930)
Miglior risultato Oro Campioni nel 197819862022
Copa América
Partecipazioni 43 (esordio: 1916)
Miglior risultato Oro Campioni nel 192119251927192919371941194519461947195519571959199119932021
Confederations Cup
Partecipazioni 3 (esordio: 1992)
Miglior risultato Oro Campioni nel 1992
Torneo Olimpico
Partecipazioni 1 (esordio: 1928)
Miglior risultato Argento Argento nel 1928
Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA
Partecipazioni 2 (esordio: 1993)
Miglior risultato Oro Campioni nel 19932022

La nazionale di calcio dell'Argentina (in spagnolo Selección nacional de fútbol de Argentina) è la squadra di calcio che rappresenta l'Argentina ed è posta sotto l'egida della Asociación del Fútbol Argentino.

Soprannominata la Selección ("la selezione") o l'Albiceleste ("la biancoceleste"), è una delle nazionali di calcio più titolate al mondo, avendo vinto 15 Coppe America (record condiviso con l'Uruguay), 3 Coppe del mondo (Argentina 1978Messico 1986 e Qatar 2022), la Coppa Artemio Franchi 1993, la Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA 2022,[3] e la prima edizione della Confederations Cup, nel 1992 (all'epoca denominata Coppa Re Fahd). Inoltre l'Argentina si è piazzata seconda in Coppa America per 14 volte (record) ed è stata finalista perdente al mondiale 1930 (sconfitta dall'Uruguay), al mondiale 1990 e al mondiale 2014 (sconfitta in entrambe le circostanze dalla Germania). La nazionale olimpica argentina ha vinto 2 medaglie d'oro alle Olimpiadi (nel 2004 e nel 2008) e due medaglie d'argento (nel 1928 e nel 1996). Ha vinto anche sette edizioni dei Giochi panamericani (1951, 1955, 1959, 1971, 1995, 2003, 2019).

Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nel 1993, ha occupato più volte il primo posto (nel marzo 2007, dall'ottobre 2007 al giugno 2008, dal luglio all'ottobre 2015, dall'aprile 2016 all'aprile 2017), mentre il peggiore posizionamento è il 22º posto toccato nell'agosto 1996. Occupa attualmente il 3º posto della graduatoria.

Storia

La nazionale argentina di calcio esordì battendo per 3-2 l'Uruguay a Montevideo il 16 maggio 1901.[2][4] Nei primi anni di esistenza la squadra giocò solo gare amichevoli contro altre squadre sudamericane, a causa dei costi comportati da lunghe trasferte e dall'interruzione dell'attività calcistica determinata dalla prima guerra mondiale.[5]

La Selección vinse per la prima volta il campionato sudamericano nel 1921, per poi ripetersi nel 1925, nel 1927 e nel 1929; partecipò ai Giochi olimpici nel 1928, ottenendo il secondo posto dopo la sconfitta per 2-1 nella ripetizione della finale contro l'Uruguay, contro cui la prima gara era finita in pareggio (1-1). Le due squadre si ritrovarono contro nella finale della prima edizione del campionato mondiale di calcio, nel 1930, con gli uruguaiani vincitori per 4-2. Nel 1937 l'Argentina si aggiudicò nuovamente il titolo continentale, per poi ottenere il successo anche nel 1941, nel 1945, nel 1946 e nel 1947. Nuove vittorie nel torneo continentale furono centrate nel 1955, nel 1957 e nel 1959.

Diego Armando Maradona, portato in trionfo, solleva la seconda Coppa del mondo dell'Argentina vinta nel 1986

Malgrado gli allori continentali, dagli anni trenta alla fine degli anni settanta la nazionale argentina non ottenne particolari risultati al campionato del mondo, anche a causa della regola dell'AFA secondo cui solo i giocatori militanti nel campionato nazionale potevano essere convocati in nazionale. L'unica campagna mondiale degna di nota di questo periodo risale alla Coppa del mondo del 1966, da cui gli argentini furono eliminati ai quarti di finale dall'Inghilterra padrona di casa e futura vincitrice della rassegna.

La tendenza fu invertita alla fine degli anni settanta. Sotto la guida del commissario tecnico César Luis Menotti, l'Argentina si aggiudicò per la prima volta il campionato del mondo nell'edizione giocata in casa nel 1978, battendo in finale i Paesi Bassi per 3-1 dopo i tempi supplementari, in un clima di fervente nazionalismo e di forte tensione determinata dalla situazione politica del paese, a seguito dell'assunzione del potere da parte di un regime militare nel 1976. Nel 1977 si era affacciato in nazionale un giovane fuoriclasse, Diego Armando Maradona, che in occasione del mondiale messicano del 1986 guidò gli argentini, allenati da Carlos Bilardo, alla vittoria del titolo planetario, ottenuta grazie al successo per 3-2 nella finale contro la Germania Ovest. Chiusa la Coppa America 1987 al quarto posto la Coppa America 1989 al terzo posto, la squadra riuscì a raggiungere la finale del mondiale del 1990, dove ritrovò la Germania Ovest, che questa volta si impose per 1-0.

Persa la stella Maradona, squalificato per quindici mesi nel marzo 1991 per l'assunzione di cocaina,[6][7] l'Argentina risultò vittoriosa nell'edizione del 1991 della Coppa America, a trentadue anni dall'ultimo successo nel torneo continentale. Vinta anche la prima edizione della FIFA Confederations Cup nel 1992, la nazionale argentina si aggiudicò la Coppa Artemio Franchi, battendo a Mar del Plata la Danimarca campione d'Europa ai rigori, e si confermò campione continentale, aggiudicandosi la Coppa America nel 1993. Al mondiale del 1994 l'Albiceleste si presentò con nei ranghi il ritrovato Maradona, ma il fuoriclasse fu nuovamente squalificato durante la fase a gironi del torneo, perché risultato positivo all'efedrina dopo un controllo antidoping, sicché la squadra uscì già agli ottavi di finale.

Nel 1995 l'Argentina fu finalista perdente della FIFA Confederations Cup, mentre ai mondiali del 1998 e del 2002 deluse, uscendo ai quarti di finale e al primo turno. Seconda classificata nella Coppa America 2004, nella FIFA Confederations Cup 2005 e nella Coppa America 2007 (sconfitta in tutte e tre le occasioni dal Brasile), vinse con la nazionale olimpica le Olimpiadi del 2004[8] e del 2008 e si fermò ai quarti di finale ai mondiali del 2006 e del 2010 (rassegna in cui fu allenata da Maradona), mentre nel marzo 2007 aveva raggiunto per la prima volta la vetta della classifica mondiale della FIFA.[9] L'Albiceleste ottenne poi il secondo posto al mondiale 2014, dove fu battuta in finale dalla Germania per 1-0 dopo i tempi supplementari, e nelle edizioni 2015 e 2016 della Coppa America (sconfitta in finale in ambo le occasioni dal Cile ai tiri di rigore). Terza classificata nella Coppa America 2019, tornò a vincere il torneo nel 2021, battendo in finale il Brasile per 1-0, e si aggiudicò anche la terza edizione della Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA, battendo per 3-0 i campioni d'Europa dell'Italia a Wembley.[10] In seguito l'Argentina vinse il campionato del mondo 2022, battendo in finale la Francia ai tiri di rigore, con Lionel Messi, autore di due reti nella sfida pareggiata per 3-3 dopo i tempi supplementari e a segno nei tiri dal dischetto, poi premiato come miglior giocatore della competizione.[11]

Commissari tecnici

I commissari tecnici dell'Argentina[12]

Rivalità

La Selección argentina vive una accesa rivalità calcistica con il Brasile, altra nazionale di grande prestigio. Un'altra rivalità molto sentita è quella con la Germania. Argentini e tedeschi si sono affrontati spesso nelle fasi finali del campionato mondiale di calcio: nel 1958 (fase a gironi), nel 1966 (fase a gironi), nel 1986 (in finale), 1990 (finale), 2006 (quarti di finale), 2010 (quarti di finale) e 2014 (finale). Altra rivalità di rilievo è quella con l'Uruguay, che nel 1930 l'Argentina affrontò nella prima finale del campionato mondiale di calcio e negli ottavi di finale del mondiale nel 1986. Forte è anche la rivalità con l'Inghilterra, risalente al campionato del mondo 1966 e intensificatasi con la guerra delle Malvine del 1982, ha visto l'apice al campionato del mondo 1986 con la Mano de Dios e il "gol del secolo" di Diego Armando Maradona, per poi vivere nuove sfide ai campionati mondiali del 1998 e del 2002.

Divise

Diego Armando Maradona con la classica divisa della nazionale, qui su una figurina Panini della serie Supersport.

La divisa dell'Argentina è da sempre composta da maglia a strisce verticali bianche e celesti (che richiama fortemente la bandiera nazionale) abbinata a pantaloncini di colore nero. I calzettoni sono normalmente bianchi con bordini celesti o neri. La maglia non ha subito sostanziali modifiche tranne nel colore del celeste, più o meno scuro a seconda del fornitore tecnico, mentre i pantaloncini hanno presentato a volte dei richiami in bianco. Negli ultimi anni questi ultimi sono stati spesso utilizzati di colore bianco, mentre il disegno delle righe è stato modificato con inserti diversi a seconda sempre del fornitore tecnico.

La seconda maglia è normalmente di colore blu scuro, con pantaloncini bianchi.

Il fornitore è dal 2001 Adidas.

Casa

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1901
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1911–1974
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1930
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1975
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1978
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1982
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1986
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1990
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1994
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1998
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1999
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2002
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2004
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2006
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2008
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2010
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2011
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2014
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2015
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2016
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2018
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2019
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2020-2021

Trasferta

 

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1919
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1958
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1986
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1990
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1994
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1998
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2002
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2004
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2006
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2008
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2010
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2011
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2014
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2015-2016
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2018
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2019-2021

Palmarès

Argentina 1921Argentina 1925Perú 1927Argentina 1929Argentina 1937Cile 1941Cile 1945Argentina 1946Ecuador 1947Cile 1955Perú 1957Argentina 1959Cile 1991Ecuador 1993Brasile 2021
Amsterdam 1928
Costa Rica 1960
Argentina 1978Messico 1986Qatar 2022
Arabia Saudita 1992
Argentina 1993Inghilterra 2022

Tutte le rose

Mondiali

Coppa del Mondo FIFA 1930
Bossio, P Botasso, D Chividini, D Della Torre, D J. Evaristo, D Mutis, D Orlandini, D Paternoster, D Piaggio, D Zumelzú, C Monti, C Suárez, A Cherro, A Demaría, A M. Evaristo, A Ferreira, A Perinetti, A Peucelle, A Scopelli, A Spadaro, A Stábile, A VaralloCTOlazar e Tramutola
Coppa del Mondo FIFA 1934
Freschi, P Grippa, D Astudillo, D Belis, D Chimento, D Pedevilla, C Albarracín, C López, C Lorenzo, C Nehin, C Urbieta Sosa, A De Vincenzi, A Galateo, A Irañeta, A Izzeta, A Pérez, A Rúa, A WildeCTPascucci
Coppa del Mondo FIFA 1958
Carrizo, 2 Dellacha, 3 Vairo, 4 Lombardo, 5 Rossi, 6 Varacka, 7 Corbatta, 8 Prado, 9 Menéndez, 10 Rojas, 11 Labruna, 12 Musimessi, 13 Pérez, 14 Edwards, 15 Acevedo, 16 Mouriño, 17 Ramos Delgado, 18 Boggio, 19 Avio, 20 Infante, 21 Sanfilippo, 22 CruzCTStábile
Coppa del Mondo FIFA 1962
Roma, 2 Ramos Delgado, 3 Marzolini, 4 Sainz, 5 Sacchi, 6 Páez, 7 Facundo, 8 Pando, 9 Pagani, 10 Sanfilippo, 11 Belén, 12 Domínguez, 13 Rossi, 14 Mariotti, 15 Navarro, 16 Rattín, 17 Albrecht, 18 Cap, 19 Sosa, 20 Oleniak, 21 Abeledo, 22 GonzálezCTLorenzo
Coppa del Mondo FIFA 1966
Roma, 2 Irusta, 3 Gatti, 4 Perfumo, 5 Varacka, 6 Calics, 7 Marzolini, 8 Ferreiro, 9 Simeone, 10 Rattín, 11 Pastoriza, 12 Albrecht, 13 López, 14 Chaldú, 15 Solari, 16 González, 17 Sarnari, 18 Rojas, 19 Artime, 20 Onega, 21 Más, 22 TarabiniCTLorenzo
Coppa del Mondo FIFA 1974
Carnevali, 2 Ayala, 3 Babington, 4 Balbuena, 5 Bargas, 6 Brindisi, 7 Carrascosa, 8 Chazarreta, 9 Glaria, 10 Heredia, 11 Houseman, 12 Fillol, 13 Kempes, 14 Perfumo, 15 Poy, 16 , 17 Squeo, 18 Telch, 19 Togneri, 20 Wolff, 21 Santoro, 22 YazaldeCTCap
Coppa del Mondo FIFA 1978
Alonso, 2 Ardiles, 3 Baley, 4 Bertoni, 5 Fillol, 6 Gallego, 7 L. Galván, 8 R. Galván, 9 Houseman, 10 Kempes, 11 Killer, 12 Larrosa, 13 La Volpe, 14 Luque, 15 Olguín, 16 Ortiz, 17 Oviedo, 18 Pagnanini, 19 Passarella, 20 Tarantini, 21 Valencia, 22 VillaCTMenotti
Coppa del Mondo FIFA 1982
Ardiles, 2 Baley, 3 Barbas, 4 Bertoni, 5 Calderón, 6 Díaz, 7 Fillol, 8 Galván, 9 Gallego, 10 Maradona, 11 Kempes, 12 Hernández, 13 Olarticoechea, 14 Olguín, 15 Passarella, 16 Pumpido, 17 Santamaría, 18 Tarantini, 19 Trossero, 20 Valdano, 21 Valencia, 22 Van TuyneCTMenotti
Coppa del Mondo FIFA 1986
Almirón, 2 Batista, 3 Bochini, 4 Borghi, 5 Brown, 6 Passarella, 7 Burruchaga, 8 Clausen, 9 Cuciuffo, 10 Maradona, 11 Valdano, 12 Enrique, 13 Garré, 14 Giusti, 15 Islas, 16 Olarticoechea, 17 Pasculli, 18 Pumpido, 19 Ruggeri, 20 Tapia, 21 Trobbiani, 22 ZeladaCTBilardo
Coppa del Mondo FIFA 1990
Pumpido (Comizzo), 2 Batista, 3 Balbo, 4 Basualdo, 5 Bauza, 6 Calderón, 7 Burruchaga, 8 Caniggia, 9 Dezotti, 10 Maradona, 11 Fabbri, 12 Goycochea, 13 Lorenzo, 14 Giusti, 15 Monzón, 16 Olarticoechea, 17 Sensini, 18 Serrizuela, 19 Ruggeri, 20 Simón, 21 Troglio, 22 CancelarichCTBilardo
Coppa del Mondo FIFA 1994
Goycochea, 2 Vázquez, 3 Chamot, 4 Sensini, 5 Redondo, 6 Ruggeri, 7 Caniggia, 8 Basualdo, 9 Batistuta, 10 Maradona, 11 Medina Bello, 12 Islas, 13 Cáceres, 14 Simeone, 15 Borelli, 16 Díaz, 17 Ortega, 18 Pérez, 19 Balbo, 20 Rodríguez, 21 Mancuso, 22 ScoponiCTBasile
Coppa del Mondo FIFA 1998
Roa, 2 Ayala, 3 Chamot, 4 Pineda, 5 Almeyda, 6 Sensini, 7 López, 8 Simeone, 9 Batistuta, 10 Ortega, 11 Verón, 12 Burgos, 13 Paz, 14 Vivas, 15 Astrada, 16 Berti, 17 Cavallero, 18 Balbo, 19 Crespo, 20 Gallardo, 21 Delgado, 22 ZanettiCTPassarella
Coppa del Mondo FIFA 2002
Burgos, 2 Ayala, 3 Sorín, 4 Pochettino, 5 Almeyda, 6 Samuel, 7 C. López, 8 Zanetti, 9 Batistuta, 10 Ortega, 11 Verón, 12 Cavallero, 13 Placente, 14 Simeone, 15 Husaín, 16 Aimar, 17 G. López, 18 González, 19 Crespo, 20 Gallardo, 21 Caniggia, 22 Chamot, 23 BonanoCTBielsa
Coppa del Mondo FIFA 2006
Abbondanzieri, 2 Ayala, 3 Sorín, 4 Coloccini, 5 Cambiasso, 6 Heinze, 7 Saviola, 8 Mascherano, 9 Crespo, 10 Riquelme, 11 Tévez, 12 Franco, 13 Scaloni, 14 Palacio, 15 Milito, 16 Aimar, 17 Cufré, 18 Rodríguez, 19 Messi, 20 Cruz, 21 Burdisso, 22 González, 23 UstariCTPekerman
Coppa del Mondo FIFA 2010
Pozo, 2 Demichelis, 3 C. Rodríguez, 4 Burdisso, 5 Bolatti, 6 Heinze, 7 Di María, 8 Verón, 9 Higuaín, 10 Messi, 11 Tévez, 12 Garcé, 13 Samuel, 14 Mascherano, 15 Otamendi, 16 Agüero, 17 Gutiérrez, 18 Palermo, 19 Milito, 20 M. Rodríguez, 21 Andújar, 22 Romero, 23 PastoreCTMaradona
Coppa del Mondo FIFA 2014
Romero, 2 Garay, 3 Campagnaro, 4 Zabaleta, 5 Gago, 6 Biglia, 7 Di María, 8 Pérez, 9 Higuaín, 10 Messi, 11 Rodríguez, 12 Orión, 13 A. Fernández, 14 Mascherano, 15 Demichelis, 16 Rojo, 17 F. Fernández, 18 Palacio, 19 Álvarez, 20 Agüero, 21 Andújar, 22 Lavezzi, 23 BasantaCTSabella
Coppa del Mondo FIFA 2018
Guzmán, 2 Mercado, 3 Tagliafico, 4 Ansaldi, 5 Biglia, 6 Fazio, 7 Banega, 8 Acuña, 9 Higuaín, 10 Messi, 11 Di María, 12 Armani, 13 Meza, 14 Mascherano, 15 Pérez, 16 Rojo, 17 Otamendi, 18 Salvio, 19 Agüero, 20 Lo Celso, 21 Dybala, 22 Pavón, 23 CaballeroCTSampaoli
Coppa del Mondo FIFA 2022
Armani, 2 Foyth, 3 Tagliafico, 4 Montiel, 5 Paredes, 6 Pezzella, 7 de Paul, 8 Acuña, 9 Álvarez, 10 Messi, 11 Di María, 12 Rulli, 13 Romero, 14 Palacios, 15 Correa, 16 Almada, 17 Gómez, 18 Rodríguez, 19 Otamendi, 20 Mac Allister, 21 Dybala, 22 La. Martínez, 23 E. Martínez, 24 Fernández, 25 Li. Martínez, 26 MolinaCTScaloni

Campeonato Sudamericano de Football/Copa América

Campeonato Sudamericano 1916
Ísola, P Rithner, P Wilson, D Brown, D Chiappe, D Díaz, D Reyes, C Badaracco, C García, C Martínez, C Naón, C Olazar, A Bincaz, A Cabano, A Guidi, A E. Hayes, A H. Hayes, A Heisinger, A Hospital, A Laguna, A Marcovecchio, A Ohaco, A PerinettiCT: -
Campeonato Sudamericano 1917
Croce, P Ísola, D E. Blanco, D Elordi, D Ferro, D Madero, D Matozzi, D Reyes, C Martínez, C Olazar, C Pepe, A A. Blanco, A Calomino, A Clarke, A Chavín, A Garré, A Hayes, A Martín, A Ohaco, A Perinetti, A VivaldoCT: -
Campeonato Sudamericano 1919
Ísola, P Barcos, D Castagnola, D Matozzi, D Reyes, C Cilley, C Cortella, C Felices, C Martínez, C Sande, C Scoffano, C Uslenghi, A Brichetto, A Calomino, A Clarke, A Faivre, A Izaguirre, A Laiolo, A Martín, A Perinetti, A RofranoCT: -
Campeonato Sudamericano 1920
Tesoriere, D Bearzotti, D Presta, C Bruzzone, C Cortella, C Dellavalle, C Frumento, C Uslenghi, A Badalini, A Calomino, A De Miguel, A Echeverría, A Libonatti, A LucarelliCT: -
Campeonato Sudamericano 1921
Kiessel, P Tesoriere, D Bearzotti, D Celli, D Presta, C Dellavalle, C Elli, C López, C Solari, A Calomino, A Chavín, A Echeverría, A González, A Libonatti, A Saruppo, A SosaCTCalomino
Campeonato Sudamericano 1922
Tesoriere, D Castoldi, D A. Celli, D Sarasíbar, C E. Celli, C Chabrolín, C Dellavalle, C Médici, C Solari, A Chiesa, A De Césari, A Francia, A Gaslini, A Libonatti, A Rivet, A RofranoCT: -
Campeonato Sudamericano 1923
Cancino, P Tesoriere, D Bidoglio, D Iribarren, C Médici, C Solari, C Vaccaro, A Aguirre, A De Miguel, A Loizo, A Onzari, A SaruppoCT: -
Campeonato Sudamericano 1924
Tesoriere, D Bearzotti, D Bidoglio, D Cochrane, D Fortunato, C Médici, C Solari, C Vaccaro, A Garasini, A Loyarte, A Onzari, A Seoane, A Sosa, A TarasconiCTVázquez
Campeonato Sudamericano 1925
Tesoriere, D Bidoglio, D Mutis, C Fortunato, C Médici, C Vaccaro, A Bianchi, A Cerotti, A de los Santos, A Garasini, A Irurieta, A Sánchez, A Seoane, A TarasconiCTTesoriere
Campeonato Sudamericano 1926
Díaz, D Bidoglio, D Cochrane, D Fortunato, D Mutis, C Conti, C Médici, C Perducca, C Vaccaro, A Cherro, A De Miguel, A Delgado, A Sosa, A TarasconiCT: -
Campeonato Sudamericano 1927
Bossio, P Díaz, D Bidoglio, D Monti, D Recanatini, C Evaristo, C Fossa, C Zumelzú, A Carricaberry, A Ferreira, A Luna, A Maglio, A Ochoa, A Orsi, A SeoaneCTLago Millán
Campeonato Sudamericano 1929
Bossio, P Botasso, D Chividini, D Cuello, D Paternoster, D Piaggio, D Tarrío, C Bartolucci, C Chalú, C J. Evaristo, C Orlandini, C Zumelzú, A Cherro, A M. Evaristo, A Fassora, A Ferreira, A Perinetti, A Peucelle, A Rivarola, A Seoane, A TarasconiCTOlazar e Tramutola
Campeonato Sudamericano 1935
Bello, P Gualco, D Alberti, D Gilli, D Scarcella, D Wilson, C De Jonge, C de Mare, C Minella, C Pajoni, C Sastre, C Sbarra, A Arrieta, A Barraza, A Campilongo, A Cosso, A García, A Lauri, A Masantonio, A ZitoCTSeoane
Campeonato Sudamericano 1937
Bello, P Estrada, D Blotto, D Colombo, D Cuello, D Fazio, D Iribarren, D Martínez, D Tarrío, C de la Mata, C García, C Lazzatti, C Minella, C Sastre, A Cherro, A Emeal, A Ferreyra, A Guaita, A Peucelle, A Scopelli, A Varallo, A ZozayaCTSeoane
Campeonato Sudamericano 1941
Estrada, P Gualco, D Alberti, D Batagliero, D Coletta, D Colombo, D Gilli, D Salomón, C Belén, C Esperón, C García, C Minella, C Sastre, C Sbarra, C Videla, A Alarcón, A Arregui, A Arrieta, A Gayol, A Marvezzi, A Moreno, A PederneraCTStábile
Campeonato Sudamericano 1942
Gualco, D Alberti, D Montañés, D Salomón, D Valussi, C Blotto, C Esperón, C García, C Perucca, C Ramos, C Sandoval, C Videla, A Ferreyra, A Heredia, A Laferrara, A Masantonio, A Moreno, A Pedernera, A TossoniCTStábile
Campeonato Sudamericano 1945
Bello, P Ricardo, D Colombo, D de Zorzi, D Fogel, D Palma, D Salomón, D Sastre, D Yebra, C de la Mata, C Espinoza, C Perucca, C Pescia, C Sosa, A Boyé, A Farro, A Ferraro, A Loustau, A Martino, A Méndez, A Muñoz, A Pelegrina, A PontoniCTStábile
Campeonato Sudamericano 1946
Ogando, P Vacca, D Fonda, D Marante, D Ongaro, D Ramos, D Rodríguez, D Salomón, D Sobrero, C de la Mata, C Pescia, C Sosa, C Strembel, A Boyé, A Labruna, A Loustau, A Martino, A Méndez, A Pedernera, A Pontoni, A Salvini, A SuedCTStábile
Campeonato Sudamericano 1947
Cozzi, P Diano, D Colman, D Gutiérrez, D Marante, D Palma, D Sastre, D Sobrero, D Yácono, C Perucca, C Pescia, C Rossi, A Boyé, A Campana, A Cerviño, A Di Stéfano, A Fernández, A Loustau, A Méndez, A Moreno, A Pontoni, A SuedCTStábile
Campeonato Sudamericano 1955
Marrapodi, P Musimessi, D Bagnatto, D Balay, D Colman, D Cecconato, D Dellacha, D Gutiérrez, D Lombardo, D Mouriño, D Vairo, C Conde, C Grillo, C Leguía, C Sola, A Bonelli, A Borrello, A Cruz, A Cucchiaroni, A Labruna, A Micheli, A VernazzaCTStábile
Campeonato Sudamericano 1956
Musimessi, D Cecconato, D Colman, D Dellacha, D García Pérez, D Gutiérrez, D Lombardo, D Mouriño, D Vairo, C Grillo, C Varacka, A Bonelli, A Cucchiaroni, A Labruna, A Lojacono, A Micheli, A Pentrelli, A Sívori, A ZárateCTStábile
Campeonato Sudamericano 1957
Domínguez, P Roma, D de Bourgoing, D Dellacha, D Giménez, D Mantegari, D Schandlein, D Vairo, C Benegas, C Guidi, C Iñigo, C Maschio, C Pizarro, C Rossi, A Angelillo, A Brookes, A Castro, A Corbatta, A Cruz, A Juárez, A Sanfilippo, A SívoriCTStábile
Campeonato Sudamericano 1959 (Argentina)
Bertoldi, P Negri, D Cap, D Griffa, D Lombardo, D Mouriño, D Murúa, D Simeone, C Cardoso, C Griguol, C Nardiello, C Nuín, C Varacka, A Belén, A Brookes, A Callá, A Corbatta, A Güenzatti, A Manfredini, A Pizzuti, A Rodríguez, A SosaCTSpinettoDella TorreBarreiro
Campeonato Sudamericano 1959 (Ecuador)
Errea, P Negri, D Arredondo, D Betinotti, D Lombardo, D Mouriño, D Murúa, C Carbone, C Griguol, C Guidi, C Rattín, C Ruiz, A Belén, A Boggio, A Facundo, A García, A Pizzuti, A Rodríguez, A Sanfilippo, A SosaCTMoreno
Campeonato Sudamericano 1963
Andrada, P Oleinicki, D Bautista, D Albrecht, D Cardoso, D Ditro, D Ferreiro, D Martín, D Navarro, C Bernao, C E. Fernández, C J. Fernández, C Griguol, C Juárez, C Mesiano, C Rossi, C Vázquez, A González, A Lallana, A Menotti, A Rodríguez, A Savoy, A ZárateCTTorres
Campeonato Sudamericano 1967
Roma, D Acevedo, D Albrecht, D Calics, D Marzolini, D Ovejero, C Bernao, C Rattín, C Rosl, C Viberti, A Artime, A Carone, A González, A Más, A Raffo, A Rojas, A Sarnari, A VeiraCTLopes
Copa América 1975
Gatti, D D. Killer, D M. Killer, D Pavoni, D Pavón, D Rebottaro, C Ardiles, C Asad, C Gallego, C Valencia, C Zanabria, A Bóveda, A Kempes, A Luque, A ValdanoCTMenotti
Copa América 1979
Ferrero, 2 Falcioni, 3 Vidallé, 4 Saporiti, 5 Ocaño, 6 Maradona, 7 Valencia, 8 Passarella, 9 Van Tuyne, 10 Bujedo, 11 Bordón, 12 Gáspari, 13 Gaitán, 14 Larraquy, 15 Barbas, 16 López, 17 Castro, 18 Coscia, 19 Gallego, 20 Díaz, 21 Fortunato, 22 Bochini, 23 Torres, 24 Hernández, 25 BacasCTMenotti
Copa América 1983
Fillol, P Pumpido, D Brown, D Camino, D Clausen, D Garré, D Jorge, D Mouzo, D Olarticoechea, D Trossero, C Bujedo, C Burruchaga, C Giusti, C Insúa, C Marangoni, C Ponce, C Russo, C Sabella, A Gareca, A Márcico, A Ramos, A RinaldiCTBilardo
Copa América 1987
Alfaro, 2 Batista, 3 Caniggia, 4 Dertycia, 5 Brown, 6 Díaz, 7 Funes, 8 Acosta, 9 Cuciuffo, 10 Maradona, 11 Percudani, 12 Siviski, 13 Garré, 14 Giusti, 15 Islas, 16 Olarticoechea, 17 Pasculli, 18 Goycochea, 19 Ruggeri, 20 Tapia, 21 Theiler, 22 BarteroCTBilardo
Copa América 1989
Pumpido, 2 Batista, 3 Alfaro Moreno, 4 Balbo, 5 Brown, 6 Basualdo, 7 Burruchaga, 8 Caniggia, 9 Cuciuffo, 10 Maradona, 11 Calderón, 12 Clausen, 13 Díaz, 14 Enrique, 15 Giusti, 16 Monzón, 17 Ruggeri, 18 Islas, 19 Sensini, 20 Troglio, 21 Gorosito, 22 FalcioniCTBilardo
Copa América 1991
Goycochea, 2 Vázquez, 3 Enrique, 4 Basualdo, 5 Astrada, 6 Ruggeri, 7 Caniggia, 8 Franco, 9 Batistuta, 10 Simeone, 11 Latorre, 12 Lanari, 13 Gamboa, 14 Craviotto, 15 Altamirano, 16 García, 17 Zapata, 18 Medina Bello, 19 Mohamed, 20 Rodríguez, 21 Giunta, 22 CancelarichCTBasile
Copa América 1993
Goycochea, 2 Vázquez, 3 Altamirano, 4 F. Basualdo, 5 Redondo, 6 Ruggeri, 7 Medina Bello, 8 Franco, 9 Batistuta, 10 Simeone, 11 Gorosito, 12 Islas, 13 Cáceres, 14 Craviotto, 15 Borelli, 16 García, 17 Zapata, 18 Acosta, 19 Zamora, 20 Rodríguez, 21 Scoponi, 22 Mancuso, 23 J. BasualdoCTBasile
Copa América 1995
Cristante, 2 Ayala, 3 Chamot, 4 Zanetti, 5 Pérez, 6 Cáceres, 7 Balbo, 8 Simeone, 9 Batistuta, 10 Gallardo, 11 Berti, 12 Bossio, 13 Altamirano, 14 Schürrer, 15 Fabbri, 16 Astrada, 17 Escudero, 18 Espina, 19 Ortega, 20 Acosta, 21 Borrelli, 22 BurgosCTPassarella
Copa América 1997
Bassedas, 2 Berizzo, 3 Berti, 4 Calderón, 5 Cardoso, 6 Cardozo, 7 Cruz, 8 Delgado, 9 Gallardo, 10 González, 11 Husaín, 12 López, 13 Martínez, 14 Monserrat, 15 Ojeda, 16 Pellegrino, 17 Pineda, 18 Posse, 19 Roa, 20 Rotchen, 21 Vivas, 22 ZapataCTPassarella
Copa América 1999
Burgos, 2 Ayala, 3 Sorín, 4 Ibarra, 5 Simeone, 6 Samuel, 7 Barros Schelotto, 8 Zanetti, 9 Palermo, 10 Ortega, 11 López, 12 Bizzarri, 13 Vivas, 14 Pochettino, 15 Berizzo, 16 Guglielminpietro, 17 Husaín, 18 Cagna, 19 Calderón, 20 Aimar, 21 González, 22 RiquelmeCTBielsa
Copa América 2004
Abbondanzieri, 2 Ayala, 3 Sorín, 4 Quiroga, 5 Mascherano, 6 Heinze, 7 Saviola, 8 Zanetti, 9 Figueroa, 10 D'Alessandro, 11 Tévez, 12 Cavallero, 13 Placente, 14 Rodríguez, 15 Fernández, 16 L. González, 17 M. González, 18 K. González, 19 Delgado, 20 Medina, 21 Rosales, 22 ColocciniCTBielsa
Copa América 2007
Abbondanzieri, 2 Ayala, 3 Díaz, 4 Ibarra, 5 Gago, 6 Heinze, 7 Palacio, 8 Zanetti, 9 Crespo, 10 Riquelme, 11 Tévez, 12 Carrizo, 13 González, 14 Mascherano, 15 G. Milito, 16 Aimar, 17 Burdisso, 18 Messi, 19 Cambiasso, 20 Verón, 21 D. Milito, 22 OriónCTBasile
Copa América 2011
Carrizo, 2 Garay, 3 Zabaleta, 4 Burdisso, 5 Cambiasso, 6 G. Milito, 7 Di María, 8 Zanetti, 9 Higuaín, 10 Messi, 11 Tévez, 12 Andújar, 13 Pareja, 14 Mascherano, 15 Biglia, 16 Agüero, 17 Rojo, 18 Pastore, 19 Banega, 20 Gago, 21 Lavezzi, 22 D. Milito, 23 RomeroCTBatista
Copa América 2015
Romero, 2 Garay, 3 Roncaglia, 4 Zabaleta, 5 Gago, 6 Biglia, 7 Di María, 8 Pereyra, 9 Higuaín, 10 Messi, 11 Agüero, 12 Guzmán, 13 Casco, 14 Mascherano, 15 Demichelis, 16 Rojo, 17 Otamendi, 18 Tévez, 19 Banega, 20 Lamela, 21 Pastore, 22 Lavezzi, 23 Andújar (Marchesín)CTMartino
Copa América Centenario
Romero, 2 Maidana, 3 Roncaglia, 4 Mercado, 5 Kranevitter, 6 Biglia, 7 Di María, 8 Fernández, 9 Higuaín, 10 Messi, 11 Agüero, 12 Guzmán, 13 Funes Mori, 14 Mascherano, 15 Cuesta, 16 Rojo, 17 Otamendi, 18 Lamela, 19 Banega, 20 Gaitán, 21 Pastore, 22 Lavezzi, 23 AndújarCTMartino
Copa América 2019
Armani, 2 Foyth, 3 Tagliafico, 4 Saravia, 5 Paredes, 6 Pezzella, 7 Pereyra, 8 Acuña, 9 Agüero, 10 Messi, 11 Di María, 12 Marchesín, 13 Funes Mori, 14 Casco, 15 Pizarro, 16 de Paul, 17 Otamendi, 18 Rodríguez, 19 Suárez, 20 Lo Celso, 21 Dybala, 22 Martínez, 23 MussoCTScaloni
Copa América 2021
Armani, 2 Martínez Quarta, 3 Tagliafico, 4 Montiel, 5 Paredes, 6 Pezzella, 7 de Paul, 8 Acuña, 9 Agüero, 10 Messi, 11 Di María, 12 Marchesín, 13 Romero, 14 Palacios, 15 González, 16 J. Correa, 17 Domínguez, 18 Rodríguez, 19 Otamendi, 20 Lo Celso, 21 Á. Correa, 22 La. Martínez, 23 E. Martínez, 24 Gómez, 25 Li. Martínez, 26 Molina, 27 Álvarez, 28 MussoCTScaloni
Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA
Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA 2022
Armani, 2 Foyth, 3 Tagliafico, 4 Molina, 5 Mac Allister, 6 Pezzella, 7 De Paul, 8 Acuña, 9 Álvarez, 10 Messi, 11 Di María, 12 Rulli, 13 Romero, 14 Palacios, 15 González, 16 Li. Martínez, 17 Gómez, 18 Rodríguez, 19 Otamendi, 20 Lo Celso, 21 Dybala, 22 La. Martínez, 23 E. MartínezCTScaloni

Confederations Cup

Coppa re Fahd 1992
Goycochea, 2 Vázquez, 3 Altamirano, 4 Basualdo, 5 Redondo, 6 Ruggeri, 7 Caniggia, 8 Villarreal, 9 Batistuta, 10 Simeone, 11 Cagna, 12 Islas, 14 Acosta, 15 Borelli, 16 García, 18 Craviotto, 20 Rodríguez, 21 CancelarichCTBasile
Coppa re Fahd 1995
Bossio, 2 Ayala, 3 Chamot, 4 Zanetti, 5 Pérez, 6 Fabbri, 7 Ortega, 8 Escudero, 9 Batistuta, 10 Espina, 11 Rambert, 12 Burgos, 13 Rotchen, 14 Arruabarrena, 15 Vivas, 16 Jiménez, 17 Gallardo, 18 López, 19 Crespo, 20 BassedasCTPassarella
FIFA Confederations Cup 2005
Franco, 2 Samuel, 3 Sorín, 4 Zanetti, 5 Cambiasso, 6 Heinze, 7 Tévez, 8 Riquelme, 9 Saviola, 10 Aimar, 11 Delgado, 12 Lux, 13 G. Rodríguez, 14 Milito, 15 Placente, 16 Coloccini, 17 Bernardi, 18 Santana, 19 M. Rodríguez, 20 Demichelis, 21 Figueroa, 22 Galletti, 23 CaballeroCTPekerman

Giochi olimpici

Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1928
Bossio, P Díaz, D Bidoglio, D Helman, D Orlandini, D Paternoster, D Weissmuller, D Zumelzú, C Calandra, C Evaristo, C Luna, C Médici, C Monti, C Ochoa, C Perinetti, A Carricaberry, A Cherro, A Ferreira, A Gainzarain, A Orsi, A Perducca, A TarasconiCTLago Millán

NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Mundialito

Mundialito 1980
Fillol, 2 Galván, 3 Tarantini, 4 Olguín, 5 Gallego, 6 Passarella, 7 Bertoni, 8 Ardiles, 9 Díaz, 10 Maradona, 11 Kempes, 12 Baley, 13 Fren, 14 Luque, 15 Barbas, 16 Valencia, 17 Van Tuyne, 18 OcañoCTMenotti

Taça das Nações

Taça das Nações 1964
Carrizo, P Righi, D Magdalena, D Ramos Delgado, D Simeone, D Vázquez, D Vidal, D Vieytez, C Fernández, C Mesiano, C Onega, C Rattín, C Rendo, C Telch, C Varacka, A Artime, A Bielli, A Casa, A Chaldú, A Prospitti, A Rojas, A WillingtonCTMinella

Rosa attuale

Lista dei giocatori convocati da Lionel Scaloni per il campionato mondiale di calcio 2022 e la gara amichevole contro gli Emirati Arabi Uniti del 16 novembre 2022. Al termine dell'amichevole, i giocatori Joaquín Correa e Nicolás González, inizialmente convocati, sono stati, a causa di un infortunio, rimpiazzati da Ángel Correa e Thiago Almada.

Presenze e reti aggiornate al 18 dicembre 2022, al termine della finale contro la Francia.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
23 P Emiliano Martínez 2 settembre 1992 (30 anni) 26 -13 Inghilterra Aston Villa
1 P Franco Armani 16 ottobre 1986 (36 anni) 18 -18 Argentina River Plate
12 P Gerónimo Rulli 30 novembre 1992 (29 anni) 4 -1 Spagna Villarreal
 
19 D Nicolás Otamendi 12 febbraio 1988 (34 anni) 100 4 Portogallo Benfica
8 D Marcos Acuña 28 ottobre 1991 (31 anni) 49 0 Spagna Siviglia
3 D Nicolás Tagliafico 31 agosto 1992 (30 anni) 48 0 Francia Olympique Lione
6 D Germán Pezzella 27 giugno 1991 (31 anni) 35 2 Spagna Betis
26 D Nahuel Molina 6 aprile 1998 (24 anni) 27 1 Spagna Atlético Madrid
4 D Gonzalo Montiel 1º gennaio 1997 (25 anni) 22 0 Spagna Siviglia
13 D Cristian Romero 27 aprile 1998 (24 anni) 19 0 Inghilterra Tottenham
2 D Juan Foyth 12 gennaio 1998 (24 anni) 17 0 Spagna Villarreal
25 D Lisandro Martínez 18 gennaio 1998 (24 anni) 15 0 Inghilterra Manchester Utd
 
11 C Ángel Di María 14 febbraio 1988 (34 anni) 129 28 Italia Juventus
5 C Leandro Paredes 29 giugno 1994 (28 anni) 51 4 Italia Juventus
7 C Rodrigo de Paul 24 maggio 1994 (28 anni) 51 2 Spagna Atlético Madrid
18 C Guido Rodríguez 12 aprile 1994 (28 anni) 27 1 Spagna Betis
14 C Exequiel Palacios 5 ottobre 1998 (24 anni) 23 0 Germania Bayer Leverkusen
17 C Alejandro Gómez 15 febbraio 1988 (34 anni) 17 3 Spagna Siviglia
20 C Alexis Mac Allister 24 dicembre 1998 (23 anni) 14 1 Inghilterra Brighton
24 C Enzo Fernández 17 gennaio 2001 (21 anni) 10 1 Portogallo Benfica
16 C Thiago Almada 26 aprile 2001 (21 anni) 2 0 Stati Uniti Atlanta Utd
 
10 A Lionel Messi Captain sports.svg 24 giugno 1987 (35 anni) 172 98 Francia Paris Saint-Germain
22 A Lautaro Martínez 22 agosto 1997 (25 anni) 46 21 Italia Inter
21 A Paulo Dybala 15 novembre 1993 (29 anni) 36 3 Italia Roma
15 A Ángel Correa 9 marzo 1995 (27 anni) 23 3 Spagna Atlético Madrid
9 A Julián Álvarez 31 gennaio 2000 (22 anni) 18 7 Inghilterra Manchester City

Record individuali

Lionel Messi, detentore dei record di presenze e di reti con la maglia della nazionale argentina

Statistiche aggiornate al 18 dicembre 2022.[13]

In grassetto i giocatori ancora in attività in nazionale.

Record presenze

Pos. Giocatore Presenze Reti Periodo
1 Lionel Messi 172 98 2005-
2 Javier Mascherano 147 3 2003-2018
3 Javier Zanetti 145 5 1994-2011
4 Ángel Di María 129 28 2008-
5 Roberto Ayala 115 7 1994-2007
6 Diego Simeone 106 11 1988-2002
7 Sergio Agüero 101 42 2006-2021
8 Nicolas Otamendi 100 4 2009-
9 Oscar Ruggeri 97 7 1983-1994
10 Sergio Romero 96 0 2008-2018

Record reti

Pos. Giocatore Reti Presenze Periodo Reti/pr.
1 Lionel Messi 98 172 2005- 0,56
2 Gabriel Batistuta 54 77 1991-2002 0,70
3 Sergio Agüero 42 101 2006-2021 0,41
4 Hernán Crespo 35 64 1995-2007 0,56
5 Diego Maradona 34 91 1977-1994 0,37
6 Gonzalo Higuaín 31 75 2009-2018 0,41
7 Ángel Di María 28 129 2008- 0,22
8 Luis Artime 24 25 1961-1967 0,96
9 Daniel Passarella 23 71 1976-1986 0,33
10 Leopoldo Luque 22 45 1975-1981 0,48
José Sanfilippo 29 1956-1962 0,76

Partecipazioni ai tornei internazionali

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1930 Secondo posto Silver medal world centered-2.svg
1934 Ottavi di finale
1938 Ritirata
1950 Ritirata
1954 Non partecipante
1958 Primo turno
1962 Primo turno
1966 Quarti di finale
1970 Non qualificata
1974 Secondo turno
1978 Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg
1982 Secondo turno
1986 Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg
1990 Secondo posto Silver medal world centered-2.svg
1994 Ottavi di finale
1998 Quarti di finale
2002 Primo turno
2006 Quarti di finale
2010 Quarti di finale
2014 Secondo posto Silver medal world centered-2.svg
2018 Ottavi di finale
2022 Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg
Copa América
Edizione Risultato
1916 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1917 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1919 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1920 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1921 Campione Gold medal southamerica.svg
1922 Quarto posto
1923 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1924 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1925 Campione Gold medal southamerica.svg
1926 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1927 Campione Gold medal southamerica.svg
1929 Campione Gold medal southamerica.svg
1935 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1937 Campione Gold medal southamerica.svg
1939 Rinuncia
1941 Campione Gold medal southamerica.svg
1942 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1945 Campione Gold medal southamerica.svg
1946 Campione Gold medal southamerica.svg
1947 Campione Gold medal southamerica.svg
1949 Rinuncia
1953 Rinuncia
1955 Campione Gold medal southamerica.svg
1956 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1957 Campione Gold medal southamerica.svg
1959 Campione Gold medal southamerica.svg
1959 (II) Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1963 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1967 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1975 Primo turno
1979 Primo turno
1983 Primo turno
1987 Quarto posto
1989 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1991 Campione Gold medal southamerica.svg
1993 Campione Gold medal southamerica.svg
1995 Quarti di finale
1997 Quarti di finale
1999 Quarti di finale
2001 Rinuncia
2004 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
2007 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
2011 Quarti di finale
2015 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
2016 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
2019 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
2021 Campione Gold medal southamerica.svg
Giochi olimpici[14]
Edizione Risultato
1908 Non partecipante
1912 Non partecipante
1920 Non partecipante
1924 Non partecipante
1928 Argento Silver medal.svg
1936 Non partecipante
1948 Non partecipante
Confederations Cup
Edizione Risultato
1992 Campione Gouden medaille.svg
1995 Secondo posto Zilveren medaille.svg
1997 Non qualificata
1999 Non qualificata
2001 Non qualificata
2003 Non qualificata
2005 Secondo posto Zilveren medaille.svg
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata
2017 Non qualificata


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni

Taça das Nações

La Selección ha vinto l'unica Taça das Nações, organizzata dalla CBD nel 1964.[15]

Campionato Panamericano

La Albiceleste ha partecipato a due dei tre Campionati Panamericani, ottenendo un primo ed un secondo posto.[16]

Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA

L'Argentina ha vinto due Coppe dei Campioni CONMEBOL-UEFA: nel 1993 e nel 2022

Giochi panamericani

La nazionale argentina ha partecipato ai Giochi panamericani in 15 occasioni. Tuttavia, data la natura dilettantistica della manifestazione, era impedita per regolamento la convocazione dei professionisti. Dunque fino al 2003 le selezioni erano costituite da giovani o calciatori di seconda fascia, mentre da tale data, vi è l'obbligo di schierare le Under-20. Pertanto dalla prima edizione del 1951 a quella del 1999 la Albiceleste in undici partecipazioni ha collezionato cinque medaglie d'oro, una d'argento e tre di bronzo.[17]

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

Mondiali

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930 Uruguay Uruguay Secondo posto Silver medal world centered-2.svg 4 0 1 18:9
1934 Italia Italia Ottavi di finale 0 0 1 2:3
1938 Francia Francia Ritirata - - - -
1950 Brasile Brasile Ritirata - - - -
1954 Svizzera Svizzera Non partecipante - - - -
1958 Svezia Svezia Primo turno 1 0 2 5:10
1962 Cile Cile Primo turno 1 1 1 2:3
1966 Inghilterra Inghilterra Quarti di finale 2 1 1 4:2
1970 Messico Messico Non qualificata - - - -
1974 bandiera Germania Ovest Secondo turno 1 2 3 9:12
1978 Argentina Argentina Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg 5 1 1 15:4
1982 Spagna Spagna Secondo turno 2 0 3 8:7
1986 Messico Messico Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg 6 1 0 14:5
1990 Italia Italia Secondo posto Silver medal world centered-2.svg 2 3 2 5:4
1994 Stati Uniti Stati Uniti Ottavi di finale 2 0 2 8:6
1998 Francia Francia Quarti di finale 3 1 1 10:4
2002 Giappone Giappone / Corea del Sud Corea del Sud Primo turno 1 1 1 2:2
2006 Germania Germania Quarti di finale 3 2 0 11:3
2010 Sudafrica Sudafrica Quarti di finale 4 0 1 10:6
2014 Brasile Brasile Secondo posto Silver medal world centered-2.svg 5 1 1 8:4
2018 Russia Russia Ottavi di finale 1 1 2 6:9
2022 Qatar Qatar Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg 4 2 1 15:8
  • Partecipazioni ai mondiali: 18 (1930, 1934, 1958, 1962, 1966, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018, 2022)
  • Non partecipante: 1 volte (1954)
  • Ritirata: 2 volte (1938, 1950)
  • Non qualificata: 1 volta (1970)
  • Primo turno: 3 volte (1958, 1962, 2002)
  • Secondo turno: 2 volte (1974, 1982)
  • Ottavi di finale: 3 volte (1934, 1994, 2018)
  • Quarti di finale: 4 volte (1966, 1998, 2006, 2010)
  • Finali: 6 volte (1930, 1978, 1986, 1990, 2014, 2022)
  • Secondo posto: 3 volte (1930, 1990, 2014)
  • Primo posto: 3 volte (1978, 1986, 2022)

Copa América

La Selección festeggia la conquista della Copa América nel 1991
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1916 Argentina Argentina Secondo posto Silver medal southamerica.svg 1 2 0 7:2
1917 Uruguay Uruguay Secondo posto Silver medal southamerica.svg 2 0 1 5:3
1919 Brasile Brasile Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 1 0 2 7:7
1920 Cile Cile Secondo posto Silver medal southamerica.svg 1 2 0 4:2
1921 Argentina Argentina Campione Gold medal southamerica.svg 3 0 0 5:0
1922 Brasile Brasile Quarto posto 2 0 2 6:3
1923 Uruguay Uruguay Secondo posto Silver medal southamerica.svg 2 0 1 6:6
1924 Uruguay Uruguay Secondo posto Silver medal southamerica.svg 1 2 0 2:0
1925 Argentina Argentina Campione Gold medal southamerica.svg 3 1 0 11:4
1926 Cile Cile Secondo posto Silver medal southamerica.svg 2 1 1 14:3
1927 Perù Perù Campione Gold medal southamerica.svg 3 0 0 15:4
1929 Argentina Argentina Campione Gold medal southamerica.svg 3 0 0 9:1
1935 Perù Perù Secondo posto Silver medal southamerica.svg 2 0 1 8:5
1937 Argentina Argentina Campione Gold medal southamerica.svg 5 0 1 14:5
1939 Perù Perù Rinuncia - - - -
1941 Cile Cile Campione Gold medal southamerica.svg 4 0 0 10:2
1942 Uruguay Uruguay Secondo posto Silver medal southamerica.svg 5 0 1 21:6
1945 Cile Cile Campione Gold medal southamerica.svg 5 1 0 22:5
1946 Argentina Argentina Campione Gold medal southamerica.svg 5 0 0 17:3
1947 Ecuador Ecuador Campione Gold medal southamerica.svg 6 1 0 28:4
1949 Brasile Brasile Rinuncia - - - -
1953 Perù Perù Rinuncia - - - -
1955 Cile Cile Campione Gold medal southamerica.svg 4 1 0 18:6
1956 Uruguay Uruguay Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 3 0 2 5:3
1957 Perù Perù Campione Gold medal southamerica.svg 5 0 1 25:6
1959 I Argentina Argentina Campione Gold medal southamerica.svg 5 1 0 19:5
1959 II Ecuador Ecuador Secondo posto Silver medal southamerica.svg 2 1 1 9:9
1963 Bolivia Bolivia Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 3 1 2 15:10
1967 Uruguay Uruguay Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 0 1 12:3
1975 Itinerante Primo turno 2 0 2 17:4
1979 Itinerante Primo turno 1 1 2 7:6
1983 Itinerante Primo turno 1 3 0 5:4
1987 Argentina Argentina Quarto posto 1 1 2 5:4
1989 Brasile Brasile Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 2 3 2 2:4
1991 Cile Cile Campione Gold medal southamerica.svg 6 1 0 16:6
1993 Ecuador Ecuador Campione Gold medal southamerica.svg 2 4 0 6:4
1995 Uruguay Uruguay Quarti di finale 2 1 1 8:6
1997 Bolivia Bolivia Quarti di finale 1 2 1 4:3
1999 Paraguay Paraguay Quarti di finale 2 0 2 6:6
2001 Colombia Colombia Rinuncia - - - -
2004 Perù Perù Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 1 1 17:6
2007 Venezuela Venezuela Secondo posto Silver medal southamerica.svg 5 0 1 16:6
2011 Argentina Argentina Quarti di finale 1 3 0 5:2
2015 Cile Cile Secondo posto Silver medal southamerica.svg 3 3 0 10:3
2016 Stati Uniti Stati Uniti Secondo posto Silver medal southamerica.svg 5 1 0 19:2
2019 Brasile Brasile Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 3 1 2 7:6
2021 Brasile Brasile[18] Campione Gold medal southamerica.svg 5 2 0 12:3

Tornei olimpici

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1908 Londra Non partecipante - - - -
1912 Stoccolma Non partecipante - - - -
1920 Anversa Non partecipante - - - -
1924 Parigi Non partecipante - - - -
1928 Amsterdam Argento Silver medal.svg 3 1 1 25:8
1936 Berlino Non partecipante - - - -
1948 Londra Non partecipante - - - -
  • Nota bene: per le informazioni sui risultati ai Giochi olimpici nelle edizioni successive al 1948 visionare la pagina della nazionale olimpica.

Confederations Cup

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1992 Arabia Saudita Arabia Saudita Campione Gouden medaille.svg 2 0 0 7:1
1995 Arabia Saudita Arabia Saudita Secondo posto Zilveren medaille.svg 1 1 1 5:3
1997 Arabia Saudita Arabia Saudita Non qualificata - - - -
1999 Messico Messico Non qualificata - - - -
2001 Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone Non qualificata - - - -
2003 Francia Francia Non qualificata - - - -
2005 Germania Germania Secondo posto Zilveren medaille.svg 2 2 1 10:10
2009 Sudafrica Sudafrica Non qualificata - - - -
2013 Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2017 Russia Russia Non qualificata - - - -

Taça das Nações

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1964 Brasile Brasile Campione Gouden medaille.svg 3 0 0 6:0

Campionati Panamericani

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1956 Messico Città del Messico Secondo posto Silver medal america.svg 2 3 0 9:5
1960 Costa Rica San José Campione Gold medal america.svg 4 1 1 9:4