Campionato mondiale di calcio 2014

Coppa del Mondo FIFA 2014
Copa do Mundo FIFA 2014
Logo della competizione
Competizione Campionato mondiale di calcio
Sport Football pictogram.svg Calcio
Edizione 20ª
Organizzatore FIFA
Date 12 giugno - 13 luglio 2014
Luogo Brasile Brasile
(12 città)
Partecipanti 32 (204 alle qualificazioni)
Impianto/i 12 stadi
Risultati
Vincitore Germania Germania
(4º titolo)
Secondo Argentina Argentina
Terzo Paesi Bassi Paesi Bassi
Quarto Brasile Brasile
Statistiche
Miglior giocatore Argentina Lionel Messi
Miglior marcatore Colombia James Rodríguez (6)
Miglior portiere Germania Manuel Neuer
Incontri disputati 64
Gol segnati 171 (2,67 per incontro)
Pubblico 3 429 873
(53 592 per incontro)
Germany champions 2014 FIFA World Cup.jpg
I tedeschi festeggiano la vittoria della finale al Maracanã
Cronologia della competizione
Left arrow.svg 2010 2018 Right arrow.svg

Il Campionato mondiale di calcio FIFA 2014 o Coppa del Mondo FIFA 2014 (in portoghese: Copa do Mundo FIFA 2014, in inglese: 2014 FIFA World Cup), noto anche come Brasile 2014, è stata la 20ª edizione del campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschili organizzata dalla FIFA, svoltosi da giovedì 12 giugno a domenica 13 luglio 2014.[1]

La squadra nazionale campione in carica, la Spagna, è stata eliminata al primo turno, dopo aver perso le partite giocate contro i Paesi Bassi (1-5) e contro il Cile (0-2)[2] e aver vinto solo quella contro l'Australia (3-0).

La Germania, superando senza sconfitte le diverse fasi e battendo per (1-0) l'Argentina ai tempi supplementari della finale, ha conquistato il suo 4º titolo mondiale.[3] È stata la prima volta che una squadra europea ha vinto un mondiale in America, e la seconda che una squadra europea ha alzato la coppa del mondo fuori dall'Europa (la Spagna è stata la prima nel 2010 in Sudafrica).

Assegnazione

 

Il 30 ottobre 2007, la FIFA annuncia il Brasile come Paese ospitante per la rassegna nel 2014: il torneo diviene il più costoso nella storia,[4][5][6][7] circa 14 miliardi di dollari statunitensi secondo il governo brasiliano.[8]

Controversie

Proteste

Prima della cerimonia di apertura della FIFA Confederations Cup 2013, varie manifestazioni hanno avuto luogo fuori dello Stadio nazionale Mané Garrincha, in risposta alla grande quantità di denaro pubblico speso per l'organizzazione della Coppa del Mondo del 2014.[9]

Inoltre, sia il presidente brasiliano, Dilma Rousseff, sia il presidente della FIFA, Sepp Blatter, sono stati fischiati, pesantemente, durante i loro discorsi di apertura.[10] Ulteriori proteste, parte di più ampi disordini e sommosse, hanno avuto luogo nelle altre città ospitanti e avevano come scopo quello di esprimere il malcontento per la gestione finanziaria del governo.[9][11]

L'ex calciatore brasiliano e, successivamente, figura politica Romário ha definito il torneo come "il più grande furto della storia", affermando che, secondo lui, il costo reale della manifestazione sarà superiore ai 100.000.000.000 di real (circa 46 miliardi di dollari). Ha anche chiesto un'indagine più approfondita sull'uso improprio di fondi pubblici, che lui identifica come la principale motivazione delle continue proteste.[12][13]

Nelle settimane precedenti la Coppa del Mondo del 2014 ma, anche, nei primi giorni del torneo, nuove proteste hanno avuto luogo in tutto il paese.[14][15][16] Tuttavia, a differenza di quanto avvenuto durante la Confederations Cup, le forze di sicurezza sono riuscite a evitare che le proteste raggiungessero gli stadi.[17]

Il presidente Rousseff ha ribadito, inoltre, le sue rassicurazioni riguardo alle opere pubbliche realizzate, che avranno, secondo lei, benefici a lungo termine per tutti i brasiliani.[18][19]

Legge Budweiser

Dopo numerosi decessi negli stadi di calcio, nel 2003, il governo brasiliano ha approvato una legge che vieta la vendita di alcol negli stadi. La FIFA ha, tuttavia, chiesto al governo di consentire la vendita di alcol durante la Coppa del Mondo del 2014, poiché Budweiser, uno dei principali sponsor della Coppa del Mondo, è la "birra ufficiale della Coppa del Mondo FIFA", e lo è dal 1986. Il governo ha, quindi, approvato una legge che permette la vendita di alcol durante la Coppa del Mondo, soprannominata da tutti "legge Budweiser".[20][21]

Formula

La formula conferma quella in vigore da quando, in occasione dell'edizione francese del 1998, la fase finale del campionato mondiale di calcio è stata portata a 32 squadre e prevede, dunque, la formazione di otto gironi all'italiana (chiamati "gruppi") con partite di sola andata, ciascuno composto da quattro squadre.

Per determinare la posizione in classifica delle squadre in ogni gruppo saranno presi in considerazione, nell'ordine, i seguenti criteri:[22]

  1. maggiore numero di punti;
  2. migliore differenza reti;
  3. maggiore numero di reti segnate.

Nel caso in cui, dopo aver applicato quanto sopra, due o più nazionali si trovassero ancora in parità, verranno utilizzati, sempre nell'ordine, gli ulteriori parametri qui di seguito:

  1. maggiore numero di punti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  2. migliore differenza reti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  3. maggiore numero di reti segnate negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  4. sorteggio effettuato dal comitato FIFA.

Le prime due nazionali classificate di ogni raggruppamento accedono alla fase a eliminazione diretta che consiste in un tabellone di quattro turni (ottavi di finale, quarti di finale, semifinali e finali) ad accoppiamenti interamente prestabiliti e con incontri basati su partite uniche ed eventuali tempi supplementari e tiri di rigore in caso di persistenza della parità tra le due contendenti.

Stadi

Costruzione

La cifra dei costi per la costruzione, la ristrutturazione e la ricostruzione (Stadio nazionale Mané Garrincha) degli impianti[23] è stimata attorno ai 3,6 miliardi di dollari statunitensi.[24][25] Gli stadi utilizzati sono stati dodici, situati in altrettante città.

Rio de Janeiro Brasilia Belo Horizonte Fortaleza
Maracanã Stadio nazionale Mané Garrincha Mineirão Castelão
Coordinate geografiche:

22°54′43.8″S 43°13′48.59″W

Coordinate geografiche:

15°47′00″S 47°53′57″W

Coordinate geografiche:

19°51′57″S 43°58′15″W

Coordinate geografiche:

3°48′26.16″S 38°31′20.93″W

Capienza: 76 804 Capienza: 70 064 Capienza: 62 547 Capienza: 64 846
Maracana Stadium June 2013.jpg Brasilia Stadium - June 2013.jpg Mineirão (Top View).jpg Fortaleza Arena on March 2014..jpg
Porto Alegre San Paolo
Estádio Beira-Rio Arena Corinthians
Coordinate geografiche:

30°03′56.21″S 51°14′09.91″W

Coordinate geografiche:

23°32′43.91″S 46°28′24.14″W

Capienza: 48 849 Capienza: 65 807[26]
Portoalegre aerea arenabeirario.jpg Arena Corinthians West Building.jpg
Cuiabá Curitiba
Arena Pantanal Arena da Baixada
Coordinate geografiche:

15°36′11″S 56°07′14″W

Coordinate geografiche:

25°26′54″S 49°16′37″W

Capienza: 42 968 Capienza: 41 456
Cuiaba Arena.jpg Arenadabaixada2.jpg
Salvador Manaus São Lourenço da Mata (Recife) Natal
Itaipava Arena Fonte Nova Arena da Amazônia Itaipava Arena Pernambuco Arena das Dunas
Coordinate geografiche:

12°58′43″S 38°30′15″W

Coordinate geografiche:

3°04′59″S 60°01′41″W

Coordinate geografiche:

8°02′24″S 35°00′29″W

Coordinate geografiche:

5°49′44.18″S 35°12′49.91″W

Capienza: 48 747 Capienza: 42 374 Capienza: 44 248 Capienza: 42 086
Arena Fonte Nova view from lake (zoom).jpg Manaus aerea arenaamazonia.jpg Itaipava Arena Pernambuco - Recife, Pernambuco, Brasil.jpg Natal, Brazil - Arena das Dunas.jpg

Altre infrastrutture

Gli aeroporti sono stati definiti, dal comitato organizzatore, come "il grande problema".[27] Si stima, infatti, che circa 600 000 persone utilizzeranno l'aereo per arrivare in Brasile, mentre circa 3 milioni lo utilizzeranno per viaggiare tra le varie città ospitanti.[28]

Nonostante l'emanazione di una serie di normative atte ad accelerare i lavori, il governo brasiliano ha affermato, nel 2011, che solo in tre dei tredici aeroporti i lavori sarebbero stati portati a termine in tempo per il torneo.[29][30] Il presidente Dilma Rousseff ha anche dichiarato che il governo dovrebbe fare "un forte intervento" al fine di garantire che tutti gli aeroporti siano pronti in tempo, anche aprire agli investimenti privati;[30] la gestione di tre aeroporti è stata poi venduta all'asta nel 2013, con un guadagno di 10,8 miliardi di dollari.[31]

Altri grandi progetti infrastrutturali sono stati avviati in tutto il paese, essi riguardano il sistema stradale e nuove metropolitane leggere e Bus Rapid Transit per collegare gli aeroporti con le città e gli stadi.[32]

La Brazilian Development Bank, inoltre, per permettere di ospitare il maggior numero di turisti, ha fornito circa 2 miliardi di real per modernizzare e aumentare la rete di hotel del paese.[33] A Rio de Janeiro, questi lavori sono stati realizzati, anche, in previsione delle Olimpiadi.[34]

Squadre partecipanti

Pr. Squadra Data di qualificazione certa Confederazione Partecipante in quanto Partecipazioni precedenti al torneo
1 Brasile Brasile 30 ottobre 2007 CONMEBOL Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale 19 (1930, 1934, 1938, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
2 Giappone Giappone 4 giugno 2013 AFC 1ª classificata nel gruppo B della fase finale di qualificazione 4 (1998, 2002, 2006, 2010)
3 Australia Australia 18 giugno 2013 AFC 2ª classificata nel gruppo B della fase finale di qualificazione 3 (1974, 2006, 2010)
4 Iran Iran 18 giugno 2013 AFC 1ª classificata nel gruppo A della fase finale di qualificazione 3 (1978, 1998, 2006)
5 Corea del Sud Corea del Sud 18 giugno 2013 AFC 2ª classificata nel gruppo A della fase finale di qualificazione 8 (1954, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
6 Paesi Bassi Paesi Bassi 10 settembre 2013[35] UEFA 1ª classificata nel gruppo D di qualificazione 9 (1934, 1938, 1974, 1978, 1990, 1994, 1998, 2006, 2010)
7 Italia Italia 10 settembre 2013[35] UEFA 1ª classificata nel gruppo B di qualificazione 17 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
8 Stati Uniti Stati Uniti 10 settembre 2013 CONCACAF 1ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione 9 (1930, 1934, 1950, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
9 Costa Rica Costa Rica 10 settembre 2013 CONCACAF 2ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione 3 (1990, 2002, 2006)
10 Argentina Argentina 10 settembre 2013 CONMEBOL 1ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 15 (1930, 1934, 1958, 1962, 1966, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
11 Belgio Belgio 11 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo A di qualificazione 11 (1930, 1934, 1938, 1954, 1970, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002)
12 Svizzera Svizzera 11 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo E di qualificazione 9 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1994, 2006, 2010)
13 Germania Germania 11 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo C di qualificazione 17 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)[36]
14 Colombia Colombia 12 ottobre 2013 CONMEBOL 2ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 4 (1962, 1990, 1994, 1998)
15 Russia Russia 15 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo F di qualificazione 9 (1958, 1962, 1966, 1970, 1982, 1986, 1990, 1994, 2002)[37]
16 Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina 15 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo G di qualificazione
17 Inghilterra Inghilterra 15 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo H di qualificazione 13 (1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1982, 1986, 1990, 1998, 2002, 2006, 2010)
18 Spagna Spagna 15 ottobre 2013 UEFA 1ª classificata nel gruppo I di qualificazione 13 (1934, 1950, 1962, 1966, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
19 Cile Cile 16 ottobre 2013 CONMEBOL 3ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 8 (1930, 1950, 1962, 1966, 1974, 1982, 1998, 2010)
20 Ecuador Ecuador 16 ottobre 2013 CONMEBOL 4ª classificata nel gruppo unico di qualificazione 2 (2002, 2006)
21 Honduras Honduras 16 ottobre 2013 CONCACAF 3ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione 2 (1982, 2010)
22 Costa d'Avorio Costa d'Avorio 16 novembre 2013 CAF Vincitrice del primo spareggio di qualificazione 2 (2006, 2010)
23 Nigeria Nigeria 16 novembre 2013 CAF Vincitrice del secondo spareggio di qualificazione 4 (1994, 1998, 2002, 2010)
24 Camerun Camerun 17 novembre 2013 CAF Vincitrice del terzo spareggio di qualificazione 6 (1982, 1990, 1994, 1998, 2002, 2010)
25 Ghana Ghana 19 novembre 2013 CAF Vincitrice del quarto spareggio di qualificazione 2 (2006, 2010)
26 Algeria Algeria 19 novembre 2013 CAF Vincitrice del quinto spareggio di qualificazione 3 (1982, 1986, 2010)
27 Grecia Grecia 19 novembre 2013 UEFA Vincitrice del primo spareggio di qualificazione 2 (1994, 2010)
28 Croazia Croazia 19 novembre 2013 UEFA Vincitrice del secondo spareggio di qualificazione 3 (1998, 2002, 2006)
29 Portogallo Portogallo 19 novembre 2013 UEFA Vincitrice del terzo spareggio di qualificazione 5 (1966, 1986, 2002, 2006, 2010)
30 Francia Francia 19 novembre 2013 UEFA Vincitrice del quarto spareggio di qualificazione 13 (1930, 1934, 1938, 1954, 1958, 1966, 1978, 1982, 1986, 1998, 2002, 2006, 2010)
31 Messico Messico 20 novembre 2013 CONCACAF Vincitrice dello spareggio CONCACAF-OFC 14 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1978, 1986, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010)
32 Uruguay Uruguay 21 novembre 2013 CONMEBOL Vincitrice dello spareggio CONMEBOL-AFC 11 (1930, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1986, 1990, 2002, 2010)

Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.

Con la vittoria dell'Uruguay ai danni della Giordania nello spareggio interzona è stato completato l'elenco delle 31 squadre qualificate alla fase finale del mondiale che si sono aggiunte al Brasile, ammesso di diritto in quanto paese organizzatore della manifestazione. Tutte le otto rappresentative che hanno vinto la Coppa del Mondo (UruguayItaliaGermaniaBrasileInghilterraArgentinaFrancia e Spagna) si sono qualificate per la fase finale per la seconda edizione consecutiva.

La Bosnia ed Erzegovina partecipa per la prima volta a un torneo internazionale di rilievo. Prima di questa edizione, dalla nascita della federazione avvenuta nel 1992, il suo miglior risultato era stato arrivare fino allo spareggio col Portogallo per la qualificazione a Sudafrica 2010.

La nazionale con il miglior Ranking FIFA al momento dell'inizio della competizione è la Spagna (1485 punti), detentrice dei titoli di Campione del Mondo e Campione d'Europa, seguita dalla Germania (1300) e dal Brasile (1242). Tra le 32 partecipanti è l'Australia ad avere il punteggio più basso, occupando la 62ª posizione (526 punti). La nazione meglio classificata tra le escluse è l'Ucraina (915 punti), che occupava il 16º posto.

Qualificazioni

Convocazioni

Le federazioni nazionali hanno avuto tempo fino al 13 maggio 2014 per diramare un massimo di trenta nominativi preliminari senza limitazioni di ruoli.[38]

Le liste ufficiali, composte da ventitré giocatori (di cui tre portieri), sono state invece presentate alla FIFA il 2 giugno 2014, anche se, fino a ventiquattro ore prima della partita d'esordio della squadra al campionato mondiale, sarà ancora ammessa la possibilità di sostituire uno o più convocati in caso di infortunio che pregiudichi la disputa dell'intera fase finale.[39]

Dei 736 calciatori scelti dai rispettivi commissari tecnici 114 sono tesserati in squadre di club militanti nei campionati nazionali inglesi, 81 in quelli tedeschi e 78 in quelli italiani. La Russia è l'unica nazionale a essere rappresentata in toto da giocatori di squadre della stessa federazione. Le compagini di Bosnia ed ErzegovinaCosta d'AvorioGhana e Uruguay, al contrario, hanno un solo giocatore tesserato nella propria nazione.

Nei giorni immediatamente precedenti alla consegna delle liste ufficiali, diversi giocatori, molti dei quali presumibilmente titolari nelle loro rispettive nazionali,[40] hanno subìto infortuni e non hanno potuto prendere parte alla fase finale. Tra questi spiccano i nomi di Reus (Germania), Ribéry (Francia) e Montolivo (Italia), ma anche quelli di Širokov (Russia), Akaminko (Ghana) e Montes (Messico).[40] Altri ancora non sono riusciti a recuperare da infortuni precedenti, tra i tanti: Falcao (Colombia), Thiago Alcántara e Valdés (Spagna), Mati Fernández (Cile), Gómez (Germania), Rossi (Italia) e Strootman (Paesi Bassi). Invece un caso particolare che scosse gli Stati Uniti d'America fu la mancata convocazione di Donovan (Stati Uniti), accolta polemicamente dall'opinione pubblica sportiva del paese.

Sorteggio dei gruppi

Procedimento e risultato

Il sorteggio si è tenuto a Mata de São JoãoBahia il 6 dicembre 2013 alle 13:00 ora locale (UTC-3).[41][42] In base al principio di separazione geografica, il quale prevedeva che squadre provenienti dalla stessa zona di qualificazione non potessero essere inserite nello stesso girone, eccezion fatta per le squadre UEFA, che potevano avere un massimo di due compagini nello stesso gruppo, Cile ed Ecuador non potevano essere sorteggiate nei gironi assegnati alle squadre sudamericane teste di serie.[43]

Con lo scopo di evitare un girone con tre nazionali provenienti dalla confederazione europea, è stato adottato un sistema del tutto inedito fino ad allora.[44] Era infatti previsto che la Francia, la quale occupava l'ultima posizione del ranking tra le europee, venisse inserita nella seconda fascia a completare la rispettiva urna; questo invece non è avvenuto. L'organizzazione ha preferito cambiare il regolamento pochi giorni prima del sorteggio[45] decidendo di scegliere casualmente una delle nove nazionali dell'urna 4 che è stata spostata e accoppiata a una delle quattro teste di serie sudamericane. La federazione sorteggiata fu quella italiana che venne inserita automaticamente nel girone assegnato all'Uruguay; la Francia venne in seguito inserita nel girone con la Svizzera come testa di serie.[46]

Per la seconda edizione consecutiva sono capitate nello stesso girone Spagna e Cile nel gruppo B, Svizzera e Honduras nel gruppo E, Germania e Ghana nel gruppo G e Argentina e Nigeria nel gruppo F. Per queste ultime due formazioni è la quarta volta nelle ultime sei edizioni dopo il 1994, il 2002 e il 2010. Le nazionali di Ghana e Stati Uniti si affronteranno per la terza volta consecutiva in altrettante fasi finali del torneo.

Nella seguente tabella le quattro urne definiti così come nel documento ufficiale della FIFA.[43]

Tra parentesi la posizione nel ranking al 17 ottobre 2013.

1ª urna TESTE DI SERIE 2ª urna CAF CONMEBOL 3ª urna AFC CONCACAF 4ª urna UEFA
Brasile Brasile (11) Algeria Algeria (32) Australia Australia (57) Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina (16)
Argentina Argentina (3) Camerun Camerun (59) Iran Iran (49) Croazia Croazia (18)
Colombia Colombia (4) Costa d'Avorio Costa d'Avorio (17) Giappone Giappone (44) Inghilterra Inghilterra (10)
Uruguay Uruguay (6) Ghana Ghana (23) Corea del Sud Corea del Sud (56) Francia Francia (21)
Belgio Belgio (5) Nigeria Nigeria (33) Costa Rica Costa Rica (31) Grecia Grecia (15)
Germania Germania (2) Cile Cile (12) Honduras Honduras (34) Italia Italia (8)
Spagna Spagna (1) Ecuador Ecuador (22) Messico Messico (24) Paesi Bassi Paesi Bassi (8)
Svizzera Svizzera (7)   Stati Uniti Stati Uniti (13) Portogallo Portogallo (14)
      Russia Russia (19)

Il sorteggio ha determinato gli otto gruppi riportati qui di seguito.

Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D
Brasile Brasile Spagna Spagna Colombia Colombia Uruguay Uruguay
Croazia Croazia Paesi Bassi Paesi Bassi Grecia Grecia Costa Rica Costa Rica
Messico Messico Cile Cile Costa d'Avorio Costa d'Avorio Inghilterra Inghilterra
Camerun Camerun Australia Australia Giappone Giappone Italia Italia
Gruppo E Gruppo F Gruppo G Gruppo H
Svizzera Svizzera Argentina Argentina Germania Germania Belgio Belgio
Ecuador Ecuador Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina Portogallo Portogallo Algeria Algeria
Francia Francia Iran Iran Ghana Ghana Russia Russia
Honduras Honduras Nigeria Nigeria Stati Uniti Stati Uniti Corea del Sud Corea del Sud

Riassunto del torneo

Fase a gironi

Gruppo A

Nella partita inaugurale del torneo il Brasile affronta la Croazia.[47] Per questo incontro la FIFA avrebbe dovuto invitare anche Alcides Ghiggia, l'ultimo sopravvissuto della finale del Mondiale di Brasile 1950, conclusasi con la vittoria dell'Uruguay contro il Brasile per 2-1, passata alla storia con il nome di Maracanaço.[48][49] I croati passano in vantaggio all'11' a causa di una sfortunata autorete di Marcelo che, nel tentativo di anticipare Jelavić sugli sviluppi di un cross rasoterra servito sulla sinistra da Olić, insacca nella propria porta. I padroni di casa trovano il pareggio al 29' grazie a Neymar. La stella del Barcellona si ripete al 71', questa volta presentandosi dal dischetto e trasformando il rigore scaturito da un fallo commesso da Dejan Lovren ai danni di Fred.[50] Al 91' è invece Oscar a siglare il definitivo 3-1.[51]

L'altra partita, tra Messico e Camerun, termina sul punteggio di 1-0 con il gol partita realizzato da Oribe Peralta dopo due reti annullate ai messicani.[52] Nel secondo turno il Brasile pareggia con il Messico con il risultato di 0-0 grazie ai numerosi interventi del portiere messicano Ochoa,[53] mentre la Croazia batte 4-0 il Camerun, che viene così matematicamente eliminato.[54] Nel turno conclusivo il Brasile sconfigge il Camerun per 4-1 con una doppietta di Neymar nella prima frazione, assicurandosi il primo posto nel girone,[55] mentre il Messico, battendo la Croazia per 3-1 grazie a un'ottima ripresa, si garantisce l'accesso agli ottavi di finale. Passano Brasile e Messico, mentre Croazia e Camerun sono eliminati.[56]

Gruppo B

Nella prima partita del girone la Spagnacampione del mondo e d'Europa in carica, affronta i finalisti mondiali della precedente edizione, i Paesi Bassi; il primo tempo si chiude in pareggio con una rete di testa di Robin Van Persie nel finale, quindi nella ripresa gli olandesi segnano altri quattro gol per un risultato finale di 1-5 complice delle incertezze di Casillas.[57] La seconda partita, tra Cile e Australia, termina 3-1 per i sudamericani che dominano per quasi tutti i 90'.[58] Nel secondo turno i Paesi Bassi vincono 3-2 contro l'Australia, che dopo la rete subita al 20' da Arjen Robben pareggia subito con Cahill e poi passa in vantaggio con un rigore di Jedinak, venendo poi contro-rimontata e sconfitta,[59] mentre il Cile batte 2-0 la Spagna, che viene matematicamente eliminata assieme agli australiani. Passano Paesi Bassi e Cile, mentre Spagna e Australia sono eliminate.[60] Nel turno conclusivo la Spagna, sconfiggendo 3-0 l'Australia, ottiene il terzo posto,[61] mentre i Paesi Bassi vincono 2-0 con il Cile, assicurandosi il primo posto nel girone.[62]

Gruppo C

La prima partita del girone, tra Colombia e Grecia, termina 3-0 per i sudamericani.[63] Nella seconda partita ad affrontarsi sono la Costa d'Avorio e il Giappone; gli asiatici passano in vantaggio con Keisuke Honda, poi nel secondo tempo subiscono la rimonta ivoriana con gol di Wilfried Bony e Gervinho, venendo sconfitti 2-1.[64] Nel secondo turno, la Colombia batte 2-1 la Costa d'Avorio,[65] mentre Giappone e Grecia pareggiano a reti inviolate, risultato che qualifica matematicamente la Colombia agli ottavi di finale.[66] Nel turno conclusivo la Colombia batte il Giappone per 4-1, eliminando i nipponici e assicurandosi il primo posto nel girone,[67] mentre la Grecia si qualifica come seconda battendo la Costa d'Avorio 2-1 grazie a un calcio di rigore messo a segno nei minuti di recupero da Giōrgos Samaras. Passano Colombia e Grecia, mentre Costa d'Avorio e Giappone sono eliminati.[68]

Gruppo D

Il girone si apre con l'incontro tra Uruguay, campione d'America in carica e Costa Rica, vinto dai centroamericani, in rimonta, per 1-3.[69] Nella seconda partita l'Italiafinalista uscente all'europeo, batte 2-1 l'Inghilterra con gol di Claudio Marchisio e Daniel Sturridge nel primo tempo e di Mario Balotelli nella ripresa.[70] Nel secondo turno l'Uruguay batte l'Inghilterra, grazie a una doppietta di Luis Suárez,[71] mentre la Costa Rica batte l'Italia 1-0 con il gol partita di Bryan Ruiz.[72] Il risultato qualifica matematicamente agli ottavi di finale i centroamericani e condanna all'eliminazione l'Inghilterra.[73] Nel turno conclusivo l'Italia (alla quale per qualificarsi sarebbe bastato un pareggio) viene sconfitta 1-0 dall'Uruguay (gol decisivo di Diego Godín), che si qualifica per gli ottavi, sancendo la seconda eliminazione consecutiva degli azzurri al primo turno di un Mondiale,[74] mentre Costa Rica e Inghilterra chiudono con un pareggio a reti inviolate, che permette ai centroamericani di chiudere il girone al primo posto. Passano Costa Rica e Uruguay, mentre Italia e Inghilterra sono eliminate.[75]

Gruppo E

Il girone si apre con la sfida tra Svizzera e Ecuador, vinta dagli elvetici per 2-1 con il gol partita realizzato, in pieno recupero, da Haris Seferović.[76] Nella seconda partita, che vede di fronte Francia e Honduras, i francesi si impongono per 3-0 sui centroamericani. In quest'incontro, nella storia di un campionato del mondo, per la prima volta non vengono eseguiti gli inni nazionali mentre il gol del 2-0 è il primo gol a essere convalidato grazie all'uso della tecnologia di porta.[77] Nel secondo turno la Francia batte la Svizzera per 5-2,[78] mentre l'Ecuador sconfigge 2-1 l'Honduras, con una doppietta di Enner Valencia.[79] Nel turno conclusivo la Svizzera batte 3-0 l'Honduras,[80] assicurandosi l'accesso agli ottavi di finale grazie al pareggio 0-0 tra Ecuador e Francia. Passano Francia e Svizzera, mentre Ecuador e Honduras sono eliminati.[81]

Gruppo F

Nella prima partita del girone, tra Argentina e Bosnia ed Erzegovina, i sudamericani vincono per 2-1 sugli esordienti europei.[82] La seconda partita, tra Iran e Nigeria, termina 0-0.[83] Nel secondo turno l'Argentina batte 1-0 l'Iran con un gol nei minuti finali di Lionel Messi, garantendosi l'accesso matematico agli ottavi di finale,[84] e, con il medesimo risultato, la Nigeria sconfigge la Bosnia ed Erzegovina, che viene così matematicamente eliminata.[85] Nel turno conclusivo la Nigeria, nonostante la sconfitta per 3-2 contro l'Argentina, si assicura il passaggio agli ottavi di finale,[86] grazie alla sconfitta per 3-1 dell'Iran contro la Bosnia. Passano Argentina e Nigeria, mentre Bosnia ed Erzegovina e Iran sono eliminati.[87]

Gruppo G

Il girone si apre con la sfida tra Germania e Portogallo, vinta dai tedeschi per 4-0, grazie a una tripletta di Thomas Müller.[88] Nella seconda partita ad affrontarsi sono Ghana e Stati Uniti; la partita termina 1-2, con gol partita di John Anthony Brooks.[89] Nel secondo turno Germania e Ghana pareggiano con un risultato di 2-2; nella partita Miroslav Klose, realizzando il gol del 2-2, eguaglia il record di 15 reti totali nei campionati del mondo, detenuto da Ronaldo da otto anni.[90] Nell'altra partita gli Stati Uniti pareggiano, con il medesimo risultato, con il Portogallo.[91] Nel turno conclusivo il Portogallo batte il Ghana 2-1,[92] risultato che non serve ai lusitani, che in virtù di una peggiore differenza reti vengono eliminati. La Germania, che batte gli Stati Uniti per 1-0 con gol di Müller, si qualifica come prima del girone, di fronte agli stessi statunitensi. Passano Germania e Stati Uniti, mentre Portogallo e Ghana sono eliminati.[93]

Gruppo H

Nella prima partita del girone, tra Belgio e Algeria, i belgi vincono, in rimonta, per 2-1 con gol di Marouane Fellaini e Dries Mertens.[94] La seconda partita, tra Russia e Corea del Sud, termina in pareggio con il risultato di 1-1.[95] Nel secondo turno il Belgio sconfigge 1-0 la Russia, grazie a un gol nel finale di Divock Origi, garantendosi il passaggio agli ottavi di finale,[96] mentre l'Algeria batte 4-2 la Corea del Sud.[97] Nel turno conclusivo l'Algeria, grazie al pareggio 1-1 ottenuto contro la Russia, si qualifica per gli ottavi di finale,[98] mentre il Belgio legittima il suo primo posto vincendo per 1-0, con gol partita di Jan Vertonghen, contro la Corea del Sud. Passano Belgio e Algeria, mentre Russia e Corea del Sud sono eliminate.[99]

Fase a eliminazione diretta

Ottavi di finale

Gli ottavi abbinano Brasile-CileColombia-UruguayPaesi Bassi-MessicoCosta Rica-GreciaFrancia-NigeriaGermania-AlgeriaArgentina-SvizzeraBelgio-Stati Uniti.

Nel primo ottavo il Brasile batte il Cile 4-3 ai calci di rigore grazie all'errore decisivo di Gonzalo Jara, dopo che i tempi regolamentari e quelli supplementari si erano chiusi sull'1-1, frutto delle reti di David Luiz per i brasiliani e di Alexis Sánchez per i cileni.[100] Per il Cile si tratta della terza eliminazione consecutiva agli ottavi a opera del Brasile, dopo le edizioni del 1998 (1-4) e 2010 (0-3)

Nel secondo ottavo la Colombia prevale per 2-0 sull'Uruguay con una doppietta di James Rodríguez.[101] Grazie a questa vittoria la squadra colombiana raggiunge per la prima volta i quarti di finale della massima competizione calcistica mondiale,[102] dove sfiderà i verdeoro.

La sfida tra Paesi Bassi e Messico viene vinta dagli arancioni che, nonostante lo svantaggio iniziale dopo il goal di Giovani dos Santos a inizio ripresa, capovolgono il risultato grazie ai gol di Wesley Sneijder e di Klaas-Jan Huntelaar e passano il turno.[103]

In Costa Rica-Grecia i Ticos si impongono ai rigori sulla Grecia, dopo essere passati in vantaggio a inizio ripresa con Bryan Ruiz ed essere stati raggiunti al 91' da Sōkratīs Papastathopoulos. Il rigore decisivo viene messo a segno da Michael Umaña.[104]

Nel quinto ottavo di finale la Francia piega 2-0 la Nigeria grazie a due reti nel secondo tempo, la prima di Paul Pogba e la seconda grazie a una sfortunata deviazione di Joseph Yobo.[105]

Germania e Algeria vede la vittoria dei tedeschi che, benché costretti ai tempi supplementari, la spuntano grazie ai goal di André Schürrle e Mesut Özil, prima del gol della bandiera algerino, firmato da Abdelmoumene Djabou.[106]

Anche l'ottavo di finale tra Argentina e Svizzera non viene deciso nei tempi regolamentari; ai supplementari i sudamericani si impongono 1-0, grazie al gol messo a segno al 118º minuto da Ángel Di María.[107]

L'ultima partita della prima fase finale vede la vittoria del Belgio sugli Stati Uniti per 2-1, anche in questo caso dopo i tempi supplementari, decisi dai gol di Kevin De Bruyne e Romelu Lukaku.[108] Per la prima volta nella storia dei Mondiali si qualificarono per i quarti di finale le otto squadre che avevano vinto i rispettivi gironi. [109]

Quarti di finale

I quarti di finale propongono le sfide Brasile-ColombiaFrancia-GermaniaPaesi Bassi-Costa Rica e Argentina-Belgio.

Nel primo quarto la Germania sconfigge la Francia 1-0 grazie al gol iniziale di Hummels, che le permette di raggiungere la tredicesima semifinale ai campionati del mondo (la quarta consecutiva).[110]

Nel secondo quarto il Brasile, grazie ai gol dei suoi difensori Thiago Silva e David Luiz, piega la Colombia con il punteggio di 2-1,[111] perdendo però per infortunio la sua stella Neymar.[112]

Nel terzo quarto di finale l'Argentina ha la meglio sul Belgio grazie al gol di Gonzalo Higuaín, che sancisce la vittoria per 1-0 dell'Albiceleste.[113]

L'ultimo quarto di finale tra Paesi Bassi e Costa Rica, dopo un pareggio a reti inviolate al termine sia dei tempi regolamentari che dei tempi supplementari, si decide ai calci di rigore. Il tecnico olandese van Gaal sostituisce al 120' il portiere titolare Cillessen con Krul, che nella serie di tiri dal dischetto para due rigori, portando così i Paesi Bassi in semifinale.[114]

Semifinali

 

Le semifinali mettono di fronte Brasile-Germania e Paesi Bassi-Argentina. L'8 luglio al Mineirão di Belo Horizonte scendono in campo i padroni di casa del Brasile contro la Germania, nella quale i teutonici cercarono la rivincita dopo la riedizione della finale del Mondiale 2002. La partita assume subito una piega inaspettata: alla mezz'ora del primo tempo infatti i tedeschi sono già in vantaggio 5-0 sulla Seleçao, grazie alle reti di MüllerKlose (che nell'occasione stabilisce il nuovo record di marcature in un mondiale, giungendo a 16 reti[115]), Khedira e alla doppietta di Kroos. È un vero e proprio dramma sportivo per i verdeoro, che nel secondo tempo subiscono altre due reti a opera di Schürrle. Il gol del definitivo 1-7 è segnato da Oscar all'ultimo minuto del tempo regolamentare.[116][117] Prima di questa partita i brasiliani avevano perso con sei gol di scarto solamente contro l'Uruguay alla Copa América del 1920 e non avevano mai subito sette gol nella loro storia calcistica,[118] mentre la Germania raggiunge così l'ottava finale mondiale nella sua storia.[119] L'umiliazione dei padroni di casa è stata definita con il termine Mineirazo[120], nome derivante dal celebre Maracanazo, la sconfitta subita dal Brasile, sempre in casa, nella finale del mondiale 1950 contro l'Uruguay.

Il giorno seguente all'Arena Corinthians di San Paolo scendono in campo Paesi Bassi e Argentina, anche in questo caso in una riedizione di una finale di coppa del mondo, quella del Mondiale 1978. L'Argentina torna tra le prime 4 squadre a un mondiale dopo 24 anni di assenza (l'ultima volta era stato il secondo posto ai mondiali del 1990 disputatisi in Italia). A differenza dell'altra semifinale, la partita non è altresì emozionante ma tirata, con le squadre che sembrano aver paura ad aprirsi troppo. La partita non si decide né durante i tempi regolamentari né durante i 30' minuti aggiuntivi dei supplementari, chiudendosi sul risultato di 0-0 (lo stesso risultato dell'ultimo precedente ai mondiali tra le due nazionali risalente all'edizione 2006). Nei tiri di rigore gran protagonista è il portiere dell'Argentina Sergio Romero, che riesce a neutralizzare i rigori calciati da Ron Vlaar e Wesley Sneijder. Gli argentini dal canto loro non sbagliano un tiro, vincendo 4-2 e accedendo alla finale.[121]

Finale per il terzo posto

La finalina, giocata il 12 luglio a Brasilia, mette di fronte Brasile e Paesi Bassi, con gli europei che partono subito col piede giusto, trovando il vantaggio al 3' grazie a un rigore trasformato da van Persie. Gli olandesi trovano velocemente il raddoppio, andando a segno al 17' con Blind. Nel finale di partita, Wijnaldum segna il gol del definitivo 3-0.[122]

Finale per il primo posto

La finale, giocata il 13 luglio al Maracanã, è Germania-Argentina, una riedizione della finale più gettonata della storia dei mondiali, dopo le due finali consecutive a Messico '86 e Italia '90. Le due squadre si incontrano inoltre per il terzo mondiale consecutivo. Sia nel 2006 che nel 2010 la formazione argentina e quella teutonica si erano infatti affrontate ai quarti di finale (in entrambi i casi vinsero i tedeschi).

La gara è avvincente, con occasioni da entrambe le parti. Gli argentini vanno vicino al gol in almeno tre nitide circostanze nei tempi regolamentari, con Higuaín nel primo tempo (al quale viene annullato anche un gol in fuorigioco), che in seguito a un retropassaggio avventato di Kroos ha l'occasione per portare in vantaggio l'Argentina, trovandosi solo davanti a Neuer, ma calcia alla destra della porta tedesca, e con Messi in due occasioni tra primo e secondo tempo, mentre i tedeschi vanno vicino al gol nel primo tempo con Schürrle, che costringe il portiere argentino Romero a un'impegnativa parata, e con Höwedes nel recupero del primo tempo, che colpisce di testa il palo su calcio d'angolo, e nel secondo tempo con Kroos, che di piatto calcia qualche metro al lato della porta argentina. Il punteggio rimane fissato sullo 0-0 fino al 90'.

Ai supplementari sia i tedeschi che gli argentini vanno vicini alla segnatura, rispettivamente con Schürrle a pochi passi dalla porta, con parata di Romero, e con Palacio, che trovandosi a tu per tu con Neuer tenta un pallonetto che finisce di poco fuori dallo specchio della porta. La partita si decide a 7 minuti dalla fine dei tempi supplementari grazie a un gol di Götze (subentrato a Klose a pochi minuti dal termine dei tempi regolamentari) su assist di Schürrle. Gli argentini tentano un ultimo e disperato assalto che però viene fermato dalla difesa teutonica.

La Germania si laurea così campione del mondo di calcio per la quarta volta nella sua storia, dopo le vittorie nel 1954, nel 1974 e nel 1990.[3]

Risultati

Il programma di gara ufficiale è stato annunciato presso la sede della FIFA a Zurigo, in Svizzera, il 20 ottobre 2011.[123]

Fase a gironi

Gruppo A

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Brasile Brasile 7 3 2 1 0 7 2 +5
2. Messico Messico 7 3 2 1 0 4 1 +3
3. Croazia Croazia 3 3 1 0 2 6 6 0
4. Camerun Camerun 0 3 0 0 3 1 9 -8
Risultati
San Paolo
12 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 1
Brasile Brasile 3 – 1
referto
Croazia Croazia Arena Corinthians (62 103 spett.)
Arbitro:  Giappone Nishimura

Natal
13 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 2
Messico Messico 1 – 0
referto
Camerun Camerun Arena das Dunas (39 216 spett.)
Arbitro:  Colombia Roldán

Fortaleza
17 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 16
Brasile Brasile 0 – 0
referto
Messico Messico Castelão (60 342 spett.)
Arbitro:  Turchia Çakır

Manaus
18 giugno 2014, ore 18:00 UTC-4
Incontro 20
Camerun Camerun 0 – 4
referto
Croazia Croazia Arena da Amazônia (39 982 spett.)
Arbitro:  Portogallo Proença

Brasilia
23 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 35
Camerun Camerun 1 – 4
referto
Brasile Brasile Stadio nazionale Mané Garrincha (69 112 spett.)
Arbitro:  Svezia Eriksson

Recife
23 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 36
Croazia Croazia 1 – 3
referto
Messico Messico Arena Pernambuco (41 212 spett.)
Arbitro:  Uzbekistan Irmatov

Gruppo B

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Paesi Bassi Paesi Bassi 9 3 3 0 0 10 3 +7
2. Cile Cile 6 3 2 0 1 5 3 +2
3. Spagna Spagna 3 3 1 0 2 4 7 -3
4. Australia Australia 0 3 0 0 3 3 9 -6
Risultati
Salvador
13 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 3
Spagna Spagna 1 – 5
referto
Paesi Bassi Paesi Bassi Arena Fonte Nova (48 173 spett.)
Arbitro:  Italia Rizzoli

Cuiabá
13 giugno 2014, ore 18:00 UTC-4
Incontro 4
Cile Cile 3 – 1
referto
Australia Australia Arena Pantanal (40 275 spett.)
Arbitro:  Costa d'Avorio Doué

Porto Alegre
18 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 18
Australia Australia 2 – 3
referto
Paesi Bassi Paesi Bassi Estádio Beira-Rio (42 877 spett.)
Arbitro:  Algeria Haimoudi

Rio de Janeiro
18 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 19
Spagna Spagna 0 – 2
referto
Cile Cile Maracanã (74 101 spett.)
Arbitro:  Stati Uniti Geiger

Curitiba
23 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 33
Australia Australia 0 – 3
referto
Spagna Spagna Arena da Baixada (39 375 spett.)
Arbitro:  Bahrein Shukralla

San Paolo
23 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 36
Paesi Bassi Paesi Bassi 2 – 0
referto
Cile Cile Arena Corinthians (62 996 spett.)
Arbitro:  Gambia Gassama

Gruppo C

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Colombia Colombia 9 3 3 0 0 9 2 +7
2. Grecia Grecia 4 3 1 1 1 2 4 -2
3. Costa d'Avorio Costa d'Avorio 3 3 1 0 2 4 5 -1
4. Giappone Giappone 1 3 0 1 2 2 6 -4
Risultati
Belo Horizonte
14 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 5
Colombia Colombia 3 – 0
referto
Grecia Grecia Mineirão (57 174 spett.)
Arbitro:  Stati Uniti Geiger

Recife
14 giugno 2014, ore 22:00 UTC-3
Incontro 8
Costa d'Avorio Costa d'Avorio 2 – 1
referto
Giappone Giappone Arena Pernambuco (40 267 spett.)
Arbitro:  Cile Osses

Brasilia
19 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 21
Colombia Colombia 2 – 1
referto
Costa d'Avorio Costa d'Avorio Stadio nazionale Mané Garrincha (68 748 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Webb

Natal
19 giugno 2014, ore 19:00 UTC-3
Incontro 23
Giappone Giappone 0 – 0
referto
Grecia Grecia Arena das Dunas (39 485 spett.)
Arbitro:  El Salvador Aguilar

Cuiabá
24 giugno 2014, ore 16:00 UTC-4
Incontro 39
Giappone Giappone 1 – 4
referto
Colombia Colombia Arena Pantanal (40 340 spett.)
Arbitro:  Portogallo Proença

Fortaleza
24 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 40
Grecia Grecia 2 – 1
referto
Costa d'Avorio Costa d'Avorio Castelão (59 095 spett.)
Arbitro:  Ecuador Vera

Gruppo D

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Costa Rica Costa Rica 7 3 2 1 0 4 1 +3
2. Uruguay Uruguay 6 3 2 0 1 4 4 0
3. Italia Italia 3 3 1 0 2 2 3 -1
4. Inghilterra Inghilterra 1 3 0 1 2 2 4 -2
Risultati
Fortaleza
14 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 6
Uruguay Uruguay 1 – 3
referto
Costa Rica Costa Rica Castelão (58 679 spett.)
Arbitro:  Germania Brych

Manaus
14 giugno 2014, ore 18:00 UTC-4
Incontro 7
Inghilterra Inghilterra 1 – 2
referto
Italia Italia Arena da Amazônia (39 800 spett.)
Arbitro:  Paesi Bassi Kuipers

San Paolo
19 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 22
Uruguay Uruguay 2 – 1
referto
Inghilterra Inghilterra Arena Corinthians (62 575 spett.)
Arbitro:  Spagna Velasco Carballo

Recife
20 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 24
Italia Italia 0 – 1
referto
Costa Rica Costa Rica Arena Pernambuco (40 567 spett.)
Arbitro:  Cile Osses

Natal
24 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 37
Italia Italia 0 – 1
referto
Uruguay Uruguay Arena das Dunas (39 706 spett.)
Arbitro:  Messico Rodríguez

Belo Horizonte
24 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 38
Costa Rica Costa Rica 0 – 0
referto
Inghilterra Inghilterra Mineirão (57 823 spett.)
Arbitro:  Algeria Haimoudi

Gruppo E

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Francia Francia 7 3 2 1 0 8 2 +6
2. Svizzera Svizzera 6 3 2 0 1 7 6 +1
3. Ecuador Ecuador 4 3 1 1 1 3 3 0
4. Honduras Honduras 0 3 0 0 3 1 8 -7
Risultati
Brasilia
15 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 9
Svizzera Svizzera 2 – 1
referto
Ecuador Ecuador Stadio nazionale Mané Garrincha (68 351 spett.)
Arbitro:  Uzbekistan Irmatov

Porto Alegre
15 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 10
Francia Francia 3 – 0
referto
Honduras Honduras Estádio Beira-Rio (43 012 spett.)
Arbitro:  Brasile Ricci

Salvador
20 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 25
Svizzera Svizzera 2 – 5
referto
Francia Francia Arena Fonte Nova (51 003 spett.)
Arbitro:  Paesi Bassi Kuipers

Curitiba
20 giugno 2014, ore 19:00 UTC-3
Incontro 26
Honduras Honduras 1 – 2
referto
Ecuador Ecuador Arena da Baixada (39 224 spett.)
Arbitro:  Australia Williams

Manaus
25 giugno 2014, ore 16:00 UTC-4
Incontro 43
Honduras Honduras 0 – 3
referto
Svizzera Svizzera Arena da Amazônia (40 322 spett.)
Arbitro:  Argentina Pitana

Rio de Janeiro
25 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 44
Ecuador Ecuador 0 – 0
referto
Francia Francia Maracanã (73 749 spett.)
Arbitro:  Costa d'Avorio Doué

Gruppo F

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Argentina Argentina 9 3 3 0 0 6 3 +3
2. Nigeria Nigeria 4 3 1 1 1 3 3 0
3. Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina 3 3 1 0 2 4 4 0
4. Iran Iran 1 3 0 1 2 1 4 -3
Risultati
Rio de Janeiro
15 giugno 2014, ore 19:00 UTC-3
Incontro 11
Argentina Argentina 2 – 1
referto
Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina Maracanã (74 738 spett.)
Arbitro:  El Salvador Aguilar

Curitiba
16 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 13
Iran Iran 0 – 0
referto
Nigeria Nigeria Arena da Baixada (38 081 spett.)
Arbitro:  Ecuador Vera

Belo Horizonte
21 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 27
Argentina Argentina 1 – 0
referto
Iran Iran Mineirão (57 698 spett.)
Arbitro:  Serbia Mažić

Cuiabá
21 giugno 2014, ore 18:00 UTC-4
Incontro 29
Nigeria Nigeria 1 – 0
referto
Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina Arena Pantanal (40 099 spett.)
Arbitro:  Nuova Zelanda O'Leary

Porto Alegre
25 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 41
Nigeria Nigeria 2 – 3
referto
Argentina Argentina Estádio Beira-Rio (43 285 spett.)
Arbitro:  Italia Rizzoli

Salvador
25 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 42
Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina 3 – 1
referto
Iran Iran Arena Fonte Nova (48 011 spett.)
Arbitro:  Spagna Velasco Carballo

Gruppo G

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Germania Germania 7 3 2 1 0 7 2 +5
2. Stati Uniti Stati Uniti 4 3 1 1 1 4 4 0
3. Portogallo Portogallo 4 3 1 1 1 4 7 -3
4. Ghana Ghana 1 3 0 1 2 4 6 -2
Risultati
Salvador
16 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 12
Germania Germania 4 – 0
referto
Portogallo Portogallo Arena Fonte Nova (51 081 spett.)
Arbitro:  Serbia Mažić

Natal
16 giugno 2014, ore 19:00 UTC-3
Incontro 14
Ghana Ghana 1 – 2
referto
Stati Uniti Stati Uniti Arena das Dunas (39 760 spett.)
Arbitro:  Svezia Eriksson

Fortaleza
21 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 28
Germania Germania 2 – 2
referto
Ghana Ghana Castelão (59 621 spett.)
Arbitro:  Brasile Ricci

Manaus
22 giugno 2014, ore 18:00 UTC-4
Incontro 32
Stati Uniti Stati Uniti 2 – 2
referto
Portogallo Portogallo Arena da Amazônia (40 123 spett.)
Arbitro:  Argentina Pitana

Recife
26 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 45
Stati Uniti Stati Uniti 0 – 1
referto
Germania Germania Arena Pernambuco (41 876 spett.)
Arbitro:  Uzbekistan Irmatov

Brasilia
26 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 46
Portogallo Portogallo 2 – 1
referto
Ghana Ghana Stadio nazionale Mané Garrincha (67 540 spett.)
Arbitro:  Bahrein Shukralla

Gruppo H

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Belgio Belgio 9 3 3 0 0 4 1 +3
2. Algeria Algeria 4 3 1 1 1 6 5 +1
3. Russia Russia 2 3 0 2 1 2 3 -1
4. Corea del Sud Corea del Sud 1 3 0 1 2 3 6 -3
Risultati
Belo Horizonte
17 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 15
Belgio Belgio 2 – 1
referto
Algeria Algeria Mineirão (56 800 spett.)
Arbitro:  Messico Rodríguez

Cuiabá
17 giugno 2014, ore 18:00 UTC-4
Incontro 17
Russia Russia 1 – 1
referto
Corea del Sud Corea del Sud Arena Pantanal (37 603 spett.)
Arbitro:  Argentina Pitana

Rio de Janeiro
22 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 30
Belgio Belgio 1 – 0
referto
Russia Russia Maracanã (73 819 spett.)
Arbitro:  Germania Brych

Porto Alegre
22 giugno 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 31
Corea del Sud Corea del Sud 2 – 4
referto
Algeria Algeria Estádio Beira-Rio (42 732 spett.)
Arbitro:  Colombia Roldán

San Paolo
26 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 47
Corea del Sud Corea del Sud 0 – 1
referto
Belgio Belgio Arena Corinthians (61 397 spett.)
Arbitro:  Australia Williams

Curitiba
26 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 48
Algeria Algeria 1 – 1
referto
Russia Russia Arena da Baixada (39 311 spett.)
Arbitro:  Turchia Çakır

Fase a eliminazione diretta

Tabellone

  Ottavi di finale   Quarti di finale   Semifinali   Finale
                             
  28 giugno - 13:00                  
 
   1A. Brasile Brasile (dtr)  1 (3)
  4 luglio - 17:00
   2B. Cile Cile  1 (2)  
   Brasile Brasile  2
  28 giugno - 17:00
     Colombia Colombia  1  
   1C. Colombia Colombia  2
    8 luglio - 17:00
   2D. Uruguay Uruguay  0  
   Brasile Brasile  1
  30 giugno - 13:00
     Germania Germania  7  
   1E. Francia Francia  2
  4 luglio - 13:00  
   2F. Nigeria Nigeria  0  
   Francia Francia  0
  30 giugno - 17:00
     Germania Germania  1  
   1G. Germania Germania (dts)  2
    13 luglio - 16:00
   2H. Algeria Algeria  1  
   Germania Germania (dts)  1
  29 giugno - 13:00
     Argentina Argentina  0
   1B. Paesi Bassi Paesi Bassi  2
  5 luglio - 17:00  
   2A. Messico Messico  1  
   Paesi Bassi Paesi Bassi (dtr)  0 (4)
  29 giugno - 17:00
     Costa Rica Costa Rica  0 (3)  
   1D. Costa Rica Costa Rica (dtr)  1 (5)
    9 luglio - 17:00
   2C. Grecia Grecia  1 (3)  
   Paesi Bassi Paesi Bassi  0 (2)
  1º luglio - 13:00
     Argentina Argentina (dtr)  0 (4)   Finale 3° posto
   1F. Argentina Argentina (dts)  1
  5 luglio - 13:00   12 luglio - 17:00
   2E. Svizzera Svizzera  0  
   Argentina Argentina  1  Brasile Brasile  0
  1º luglio - 17:00
     Belgio Belgio  0    Paesi Bassi Paesi Bassi  3
   1H. Belgio Belgio (dts)  2
     
   2G. Stati Uniti Stati Uniti  1  
 

Ottavi di finale

Belo Horizonte
28 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 49
Brasile Brasile 1 – 1
(d.t.s.)
referto
Cile Cile Mineirão (57 714 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Webb

Rio de Janeiro
28 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 50
Colombia Colombia 2 – 0
referto
Uruguay Uruguay Maracanã (73 804 spett.)
Arbitro:  Paesi Bassi Kuipers

Fortaleza
29 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 51
Paesi Bassi Paesi Bassi 2 – 1
referto
Messico Messico Castelão (58 817 spett.)
Arbitro:  Portogallo Proença

Recife
29 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 52
Costa Rica Costa Rica 1 – 1
(d.t.s.)
referto
Grecia Grecia Arena Pernambuco (41 242 spett.)
Arbitro:  Australia Williams

Brasilia
30 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 53
Francia Francia 2 – 0
referto
Nigeria Nigeria Stadio nazionale Mané Garrincha (67 882 spett.)
Arbitro:  Stati Uniti Geiger

Porto Alegre
30 giugno 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 54
Germania Germania 2 – 1
(d.t.s.)
referto
Algeria Algeria Estádio Beira-Rio (43 063 spett.)
Arbitro:  Brasile Ricci

San Paolo
1º luglio 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 55
Argentina Argentina 1 – 0
(d.t.s.)
referto
Svizzera Svizzera Arena Corinthians (63 255 spett.)
Arbitro:  Svezia Eriksson

Salvador
1º luglio 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 56
Belgio Belgio 2 – 1
(d.t.s.)
referto
Stati Uniti Stati Uniti Arena Fonte Nova (51 227 spett.)
Arbitro:  Algeria Haimoudi

Quarti di finale

Rio de Janeiro
4 luglio 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 57
Francia Francia 0 – 1
referto
Germania Germania Maracaña (74 240 spett.)
Arbitro:  Argentina Pitana

Fortaleza
4 luglio 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 58
Brasile Brasile 2 – 1
referto
Colombia Colombia Castelão (60 342 spett.)
Arbitro:  Spagna Velasco Carballo

Brasilia
5 luglio 2014, ore 13:00 UTC-3
Incontro 59
Argentina Argentina 1 – 0
referto
Belgio Belgio Stadio nazionale Mané Garrincha (68 551 spett.)
Arbitro:  Italia Rizzoli

Salvador
5 luglio 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 60
Paesi Bassi Paesi Bassi 0 – 0
(d.t.s.)
referto
Costa Rica Costa Rica Arena Fonte Nova (51 179 spett.)
Arbitro:  Uzbekistan Irmatov

Semifinali

Belo Horizonte
8 luglio 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 61
Brasile Brasile 1 – 7
referto
Germania Germania Mineirão (58 141 spett.)
Arbitro:  Messico Rodríguez

San Paolo
9 luglio 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 62
Paesi Bassi Paesi Bassi 0 – 0
(d.t.s.)
referto
Argentina Argentina Arena Corinthians (63 267 spett.)
Arbitro:  Turchia Çakır

Finale 3º- 4º posto

Brasilia
12 luglio 2014, ore 17:00 UTC-3
Incontro 63
Brasile Brasile 0 – 3
referto
Paesi Bassi Paesi Bassi Stadio nazionale Mané Garrincha (68 034 spett.)
Arbitro:  Algeria Haimoudi

Finale 1º- 2º posto

Rio de Janeiro
13 luglio 2014, ore 16:00 UTC-3
Incontro 64
Germania Germania 1 – 0
(d.t.s.)
referto
Argentina Argentina Maracanã (76 804 spett.)
Arbitro:  Italia Rizzoli

Statistiche

Classifica marcatori

6 reti
5 reti
4 reti
3 reti

2 reti

1 rete
Autoreti

Record

  • Gol più veloce: Argentina Kolašinac (autogol, Argentina-Bosnia ed Erzegovina, fase a gironi, 15 giugno) e Argentina Messi (rete, Nigeria-Argentina, fase a gironi, 25 giugno) (3º minuto)
  • Gol più lento: Germania Mesut Özil (Germania-Algeria, ottavi di finale, 30 giugno, 119º minuto)
  • Primo gol: Brasile Marcelo (autogol, 11º) e Brasile Neymar (rete, 29º) (Brasile-Croazia, partita inaugurale, 12 giugno)
  • Ultimo gol: Germania Mario Götze (Germania-Argentina, finale º posto, 13 luglio, 112º minuto)
  • Miglior attacco: Germania Germania (18 reti segnate)
  • Peggior attacco: Camerun CamerunHonduras Honduras e Iran Iran (1 rete segnata)
  • Miglior difesa: Belgio Belgio e Costa Rica Costa Rica (2 reti subite)
  • Peggior difesa: Brasile Brasile (14 reti subite)
  • Miglior differenza reti: Colombia Colombia e Paesi Bassi Paesi Bassi (+7)
  • Partita con il maggior numero di gol: Brasile Brasile-Germania Germania 1-7 (semifinali, 8 luglio, 8 gol)
  • Partita con il maggior scarto di gol: Brasile Brasile-Germania Germania 1-7 (semifinali, 8 luglio, 6 gol di scarto)

Premi

Scarpa d'oro: 

 
[128] Miglior marcatore (Scarpa d'oro) Miglior giocatore (Pallone d'oro) Miglior portiere (Guanto d'oro) Miglior giovane Premio FIFA Fair Play
Oro Colombia James Rodríguez (6) Argentina Lionel Messi Germania Manuel Neuer Francia Paul Pogba Colombia Colombia
Argento Germania Thomas Müller (5) Germania Thomas Müller Non assegnato Non assegnato Non assegnato
Bronzo Argentina Lionel Messi (4) Paesi Bassi Arjen Robben Non assegnato Non assegnato Non assegnato
  • All-Star Team:
Portiere Difensori Centrocampisti Attaccanti Allenatore
Germania Manuel Neuer Brasile David Luiz
Germania Mats Hummels
Brasile Marcelo
Brasile Thiago Silva
Argentina Ángel Di María
Colombia James Rodríguez
Germania Toni Kroos
Argentina Lionel Messi
Germania Thomas Müller
Brasile Neymar
Germania Joachim Löw

Controversie

In occasione della manifestazione, il tempio del calcio brasiliano, lo stadio Maracana l, è stato ristrutturato per 404 milioni di dollari (345 milioni di euro circa). Proprio questo ha suscitato tra la popolazione diverse polemiche, infatti, avrebbero preferito destinare quei soldi alla sanità, alla scuola e ai quartieri più difficili. Durante i due mesi di svolgimento, i biglietti dei mezzi dei trasporti locali erano aumentati e i brasiliani più poveri neanche potevano partecipare a una gara poiché il biglietto di un costo troppo elevato. Lo stadio è inoltre posto fra due favelas, i brasiliani più poveri potevano scorgere dai loro tetti lo stadio illuminato in un tripudio di fuochi d'artificio.

Arbitri

Al termine di un processo di preselezione partito nel 2011, il 15 gennaio 2014 la FIFA ha reso nota la lista definitiva degli ufficiali di gara. Per ogni confederazione, oltre alle terne titolari, sono presenti ulteriori arbitri con funzioni esclusive di quarto ufficiale e un solo assistente abbinato che prenderà il ruolo di quinto ufficiale nelle gare per le quali saranno designati.[129] Non è prevista invece la figura dell'arbitro di porta, diffusa nelle competizioni UEFA. Il 19 maggio 2014 la FIFA ha sostituito l'assistente figiano Ravenish Kumar, inizialmente selezionato nella terna del neozelandese Peter O'Leary, con la riserva Mark Rule, anch'esso proveniente dalla Nuova Zelanda, a causa di un infortunio che gli ha impedito di partecipare ai test fisici nel raduno premondiale svoltosi a Zurigo nell'aprile del 2014. Il posto di riserva per la Confederazione Calcistica Oceanica è rimasto perciò vacante.[130] Successivamente, l'11 giugno 2014 si apprende della defezione dell'arbitro sudafricano Daniel Frazer Bennett, selezionato come riserva, a causa di un infortunio patito durante una sessione di allenamento in Brasile il 3 giugno 2014. Bennett non viene sostituito da altri ufficiali di riserva, e l'assistente con lui abbinato rimane comunque a disposizione per tutto il torneo.[131]

AFC

CAF

  • Costa d'Avorio Noumandiez Doué
    • Assistenti: Costa d'Avorio Songuifolo Yeo; Burundi Jean Claude Birumushashu.
  • Gambia Bakary Gassama
    • Assistenti: Camerun Evarist Menkouande; Ruanda Felicien Kabanda.
  • Algeria Djamel Haimoudi
    • Assistenti: Marocco Redouane Achik; Algeria Abdelhak Etchiali.
  • Camerun Néant Alioum (riserva).
    • Assistente: Senegal Djibril Camara.
    • Assistente di riserva: Kenya Marwa Range.

CONCACAF

CONMEBOL

  • Cile Enrique Osses
    • Assistenti: Cile Carlos Astroza; Cile Sergio Román.
  • Argentina Néstor Pitana
    • Assistenti: Argentina Hernán Pablo Maidana; Argentina Juan Pablo Belatti.
  • Brasile Sandro Ricci
    • Assistenti: Brasile Emerson De Carvalho; Brasile Marcelo Van Gasse.
  • Colombia Wilmar Roldán
    • Assistenti: Colombia Humberto Clavijo; Colombia Eduardo Díaz.
  • Ecuador Carlos Vera
    • Assistenti: Ecuador Christian Lescano; Ecuador Byron Romero.
  • Perù Víctor Carrillo (riserva)
    • Assistente: Paraguay Rodney Aquino.

OFC

UEFA

Tecnologia sulla linea di porta

Questa è la prima Coppa del Mondo in cui viene utilizzata una tecnologia sulla linea di porta, dopo il successo ottenuto nella Coppa del mondo per club FIFA 2012 in Giappone. Questa tecnologia viene installata in tutti gli stadi, con ogni volta un test pre-partita, al fine di sostenere gli ufficiali di gara.[132][133] Viene utilizzato il sistema GoalRef, creata dall'istituto tedesco di ricerche fisiche Fraunhofer. Quando il pallone varca interamente la linea di porta, interrompe e ripristina le onde magnetiche collocate sulla linea (un meccanismo simile a quello degli antifurto dei caveau) e il microchip all'interno trasmette un segnale sonoro all'arbitro.

Time out

Secondo quanto comunicato in occasione di una conferenza stampa tenutasi a San Paolo da parte del direttore della commissione medica della FIFA Jiří Dvořák, per tutelare la salute dei giocatori in campo è prevista la possibilità di introdurre due pause di tre o quattro minuti al 30º minuto di ogni tempo delle partite che verranno disputate alle ore 13:00 locali.[134]

La prima applicazione di tale possibilità, inedita nel mondo del calcio, si è avuta nell'ottavo di finale Paesi Bassi-Messico disputato il 29 giugno.[135]

Spray in dotazione agli arbitri

Tutti gli arbitri hanno in dotazione, per la prima volta in una fase finale del campionato mondiale di calcio, uno spray evanescente, che serve a segnare la distanza della barriera sui calci di punizione. Prima dell'esecuzione del calcio piazzato, l'arbitro traccia una linea sull'erba, che funge da limite di avanzamento per i giocatori; in questo modo le eventuali infrazioni che gli uomini in barriera possono commettere quando l'arbitro è di spalle diventano evidenti e punibili. La pratica, originariamente diffusa nelle competizioni CONMEBOL, fu poi sperimentata anche dalla FIFA in diversi tornei, tra cui i Mondiali under-20 del 2013 e la Coppa del mondo per club FIFA 2013. La sperimentazione è andata a buon fine, e il 19 dicembre 2013 è stata comunicata ufficialmente l'approvazione degli spray per Brasile 2014.[136]

Nazionale di calcio della Germania

Germania Germania
DFB maschile logo.svg
Uniformi di gara
Sport Football pictogram.svg Calcio
Federazione DFB
Deutscher Fußball-Bund
Confederazione UEFA
Codice FIFA GER
Soprannome Die Mannschaft (La Squadra)
Selezionatore Germania Hans-Dieter Flick
Record presenze Lothar Matthäus (150)
Capocannoniere Miroslav Klose (71)
Ranking FIFA 14º (22 dicembre 2022)[1]
Sponsor tecnico Adidas
Esordio internazionale
Svizzera Svizzera 5 - 3 Germania Germania
BasileaSvizzera; 5 aprile 1908
Migliore vittoria
Germania Germania 16 - 0 Impero russo Russia
StoccolmaSvezia; 1º luglio 1912
Peggiore sconfitta
Inghilterra Inghilterra dilettanti 9 - 0 Germania Germania
OxfordRegno Unito; 13 marzo 1909
Campionato del mondo
Partecipazioni 20 (esordio: 1934)
Miglior risultato Oro Campioni nel 1954197419902014
Campionato d'Europa
Partecipazioni 13 (esordio: 1972)
Miglior risultato Oro Campioni nel 197219801996
Confederations Cup
Partecipazioni 3 (esordio: 1999)
Miglior risultato Oro Campioni nel 2017
Torneo Olimpico
Partecipazioni 3[2] (esordio: 1912)
Miglior risultato Quarti di finale nel 19281936
UEFA Nations League
Partecipazioni 2 (esordio: 2018-2019)
Miglior risultato 8º posto nella Lega A 2020-2021

La nazionale di calcio della Germania (in tedesco deutsche Fußballnationalmannschaft) è la rappresentativa calcistica della Germania ed è posta sotto l'egida della Deutscher Fussball-Bund.

È una delle nazionali di calcio più blasonate al mondo oltreché la più titolata d'Europa, essendosi aggiudicata per quattro volte il campionato mondiale, per tre volte il campionato europeo e per una volta la Confederations Cup. Nelle due principali competizioni cui partecipa (campionato mondiale e campionato europeo) è giunta a disputare la finale rispettivamente otto e sei volte: in entrambi i casi si tratta di un record. A livello europeo condivide con la Spagna il primato di vittorie nella manifestazione continentale (3) e con l'Italia quello di vittorie nel mondiale (4).

La Germania fu inserita al primo posto al momento dell'istituzione della classifica mondiale della FIFA, stilata per la prima volta nell'agosto 1993, e ritrovò altre volte la vetta: nel 1993, nel 1994, dal luglio 2014 al giugno 2015, nel luglio 2017, dal settembre 2017 al luglio 2018. Il piazzamento più basso è stato il 22º posto, occupato nel marzo 2006. A dicembre 2022 occupa la 14ª posizione.

Storia

Dagli esordi ai primi successi internazionali

 

La nazionale tedesca propriamente detta esordì nel 1908, otto anni dopo la fondazione della Federazione calcistica della Germania (DFB), perdendo per 5-3 contro la Svizzera a Basilea. Eliminata al turno preliminare del torneo olimpico di calcio 1912, la squadra ebbe il primo commissario tecnico qualche anno dopo: fu Otto Nerz, un insegnante scolastico di Mannheim, a guidare la Mannschaft dal 1926 al 1936. La Germania arrivò terza nel campionato mondiale del 1934, nella sua prima apparizione ad un torneo iridato. Due anni dopo l'incarico di commissario tecnico fu affidato a Sepp Herberger, con cui la squadra uscì al primo turno del campionato mondiale del 1938. Dopo che l'Austria (avente all'epoca una forte nazionale) fu annessa alla Germania nazista nel 1938, i giocatori austriaci del Rapid Vienna (che diverrà l'unico club austriaco a vincere la Gauliga) si erano aggiunti alla nazionale tedesca in breve tempo per motivi politici.

Al termine della seconda guerra mondiale, con la Germania ormai divisa in due entità politiche differenti – la Repubblica Democratica e quella Federale – e devastata dalla guerra, la situazione calcistica era alquanto problematica. Si formò un'altra federazione che si staccò dalla DFB per amministrare indipendentemente il calcio nella Germania dell'Est, formando una propria nazionale. Oltre a questo, la formazione tedesco-occidentale, ormai Germania Ovest, non era vista di buon occhio: per i primi anni solo le vicine Svizzera e Austria, oltre che la Turchia, giocarono sfide con l'Ovest. Fu la Repubblica d'Irlanda a rompere questo tabù ed accordarsi con la federcalcio occidentale per una partita.

Dopo essere stati esclusi dal campionato mondiale del 1950 in Brasile, i tedeschi occidentali sorprendentemente vinsero il successivo, nel 1954 in Svizzera, guidati da Fritz Walter e ancora allenati da Sepp Herberger, battendo in finale la favoritissima Ungheria. L'evento, passato alla storia come "miracolo di Berna", entusiasmò la Germania del dopoguerra ed è stato considerato un fattore importante della ripresa economico-morale del paese.

Conclusasi con un quarto posto l'avventura al campionato mondiale del 1958 e raggiunti i quarti di finale in quello del 1962, la squadra, sotto la guida di Helmut Schön, raggiunse la finale del campionato mondiale del 1966, persa contro l'Inghilterra padrona di casa a Wembley. Mancata la qualificazione al campionato d'Europa 1968 a causa di un pareggio per 0-0 contro l'Albania a Tirana nell'ultima partita del girone di qualificazione, la Germania Ovest si piazzò terza al campionato mondiale del 1970 in Messico, dopo la celebre eliminazione patita contro l'Italia in semifinale, nella cosiddetta Partita del secolo (in tedesco Jahrhundertspiel); l'attaccante tedesco occidentale Gerd Müller si aggiudicò la classifica marcatori della competizione con 10 reti.

Dai gloriosi anni '70 ai successi degli anni '90

Nel 1971 Franz Beckenbauer divenne capitano della Germania Ovest e la guidò alla conquista prima dell'europeo successivo e poi del mondiale disputato in casa. La prima vittoria del torneo continentale, nel 1972, si concretizzò con una netta affermazione per 3-0 sull'Unione Sovietica nella finale di Bruxelles,[3] mentre due anni dopo, al campionato mondiale del 1974, fu il turno dei Paesi Bassi di Johan Cruyff, che persero per 1-2 la finale disputata allo stadio Olimpico di Monaco di Baviera. Una storica partita tra le due nazionali tedesche si giocò ad Amburgo il 22 giugno 1974 nella fase finale del mondiale di quell'anno: vinse la Germania Est per 1-0 grazie ad un gol di Jürgen Sparwasser, ma secondo molti la partita in oggetto fu combinata per consentire alle due nazionali il passaggio di turno, con reciproco vantaggio (la Ovest, perdendo, evitò il girone di ferro con Olanda, Brasile e Argentina).

I tedeschi occidentali furono poi finalisti al campionato d'Europa 1976, che persero nell'atto conclusivo contro la Cecoslovacchia ai tiri di rigore (5-3 dopo che i supplementari si conclusero sul 2-2). Questa è, ad oggi, l'unica sconfitta subita ai tiri di rigore dalla nazionale tedesca in una partita ufficiale. Eliminata al secondo turno a gironi al campionato del mondo 1978, dopo una storica sconfitta con l'Austria, la Germania Ovest fu affidata al commissario tecnico Jupp Derwall, che guidò la Mannschaft alla vittoria del campionato d'Europa 1980, ottenuta battendo il Belgio nella finale dello stadio Olimpico di Roma grazie a una doppietta di Hrubesch (2-1).[4] Due anni dopo, la squadra raggiunse anche la finale del campionato del mondo 1982, ma fu battuta per 3-1 dall'Italia.

Dopo l'eliminazione al primo turno al campionato europeo del 1984Franz Beckenbauer tornò in nazionale come allenatore. Egli condusse i suoi alla finale del campionato del mondo 1986, persa per 3-2 contro l'Argentina di Diego Armando Maradona. Semifinalista al campionato europeo del 1988 giocato in casa, la Germania Ovest, capitanata da Lothar Matthäus, vinse il proprio terzo titolo mondiale a Italia 1990 (1-0 in finale contro la stessa Argentina), cogliendo l'ultimo successo prima della riunificazione con la Germania Est, nella terza finale disputata consecutivamente al campionato del mondo (risultato conseguito solo dalla Germania Ovest e dal Brasile nelle tre edizioni successive a quella del 1990). Beckenbauer si ritrovò quindi ad aver vinto il mondiale da giocatore, capitano (nel 1974) ed allenatore; tale record era stato ottenuto, in precedenza, solo da Mário Zagallo, e verrà ottenuto anche, nel 2018, da Didier Deschamps.

Dopo la vittoria del mondiale italiano, Beckenbauer lasciò la panchina all'assistente Berti Vogts, mentre la caduta del Muro di Berlino e la riunificazione tedesca del 3 ottobre 1990 portarono alla fusione delle due nazionali in una nuova definitiva nazionale tedesca, che esordì il 19 dicembre successivo, battendo per 4-0 in amichevole la Svizzera.[5] Una nuova finale fu raggiunta dalla Germania al campionato d'Europa 1992, dove i tedeschi furono sconfitti per 2-0 nell'atto conclusivo dalla sorprendente Danimarca, al primo successo in una manifestazione internazionale di rilievo e chiamata all'ultimo momento a partecipare all'europeo in sostituzione della squalificata Jugoslavia.

Ammessa di diritto alla fase finale del campionato del mondo 1994 negli Stati Uniti in quanto campione del mondo in carica, la Germania deluse, uscendo ai quarti di finale contro la Bulgaria, ma al campionato d'Europa 1996, dopo aver superato un duro girone comprendente ItaliaRep. Ceca e Russia, la Mannschaft di Vogts, capitanata da Jürgen Klinsmann, trionfò nuovamente nella rassegna continentale, sconfiggendo in finale per 2-1 a Wembley proprio i cechi, grazie alla doppietta di Oliver Bierhoff; la sfida fu decisa dal primo golden goal nella storia dell'europeo, quello dello stesso Bierhoff, il quale, andando in gol nel primo tempo supplementare, mise fine all'incontro. La partita si chiuse dunque immediatamente dopo la rete del centravanti dell'Udinese: per i tedeschi fu il terzo titolo europeo; il difensore Matthias Sammer fu eletto miglior calciatore della competizione e avrebbe vinto qualche mese dopo l'ambito Pallone d'oro.

La crisi d'inizio millennio, i nuovi successi e le delusioni mondiali

Dopo la vittoria al campionato europeo del 1996, per la Germania iniziò un periodo di declino. La qualificazione al campionato del mondo 1998 in Francia fu ottenuta con patemi e si risolse in una brutta eliminazione ai quarti di finale. La gestione di Vogts si chiuse di lì a poco, lasciando una difficile eredità e una squadra da rifondare perché giunta alla fine di un ciclo. La Germania disputò, in qualità di campione d'Europa in carica, la Confederations Cup del 1999, dove, con una rosa piena di seconde linee, fu eliminata già dopo la fase a gironi. Qualificatasi al campionato d'Europa 2000, fu anche qui eliminata nella fase a gironi, senza vincere alcuna partita;[6] al termine di questa competizione si chiuse anche la carriera ultraventennale di Lothar Matthäus in nazionale.

 

Sotto la guida del commissario tecnico Rudi Völler, i tedeschi si risollevarono al campionato mondiale del 2002, a cui si qualificarono tramite i play-off per la prima volta nella storia della Mannschaft. Sovvertendo i pronostici della vigilia, raggiunsero poi la finale di Yokohama, persa per 2-0 contro il Brasile di Ronaldo; il portiere tedesco Oliver Kahn vinse il premio come miglior giocatore del torneo, prima volta per un estremo difensore. Völler si dimise due anni dopo, al termine della fallimentare campagna al campionato d'Europa 2004, chiusa con l'eliminazione nella fase a gironi. La federcalcio tedesca dovette cercare il terzo commissario tecnico in nemmeno sei anni, contro i sei avuti nei settantacinque anni precedenti.

A Völler subentrò l'ex centravanti Jürgen Klinsmann,[7] all'esordio come allenatore.[8] Il nuovo selezionatore diede fiducia a promesse e calciatori di prospettiva, con l'intenzione di costruire una squadra giovane, in grado di produrre un calcio offensivo e divertente per il pubblico, in vista del successivo campionato del mondo, da disputare in casa. Nella Confederations Cup 2005, ospitata proprio dai tedeschi, gli uomini di Klinsmann ottennero il terzo posto,[9] risultato che fece ben sperare in vista del mondiale casalingo dell'anno successivo. Al campionato del mondo 2006 la squadra ottenne, difatti, un altro terzo posto, eliminata ancora una volta dall'Italia poi campione del mondo, stavolta in semifinale dopo i tempi supplementari.[10]

Dopo le dimissioni di Klinsmann, gli subentrò il suo vice Joachim Löw. Egli confermò la squadra ai vertici mondiali, conseguendo il secondo posto al campionato d'Europa 2008, avendo perso per 1-0 la finale contro la Spagna, e il terzo posto al campionato del mondo 2010, dove fu ancora fatale una sconfitta contro la Spagna (questa volta in semifinale). Qualificatasi per il campionato europeo del 2012 con 10 vittorie in altrettanti incontri del girone eliminatorio, in Polonia e Ucraina la squadra di Löw, capitanata da Philipp Lahm e compagine dall'età media più bassa del torneo, si arrestò in semifinale, eliminata ancora dall'Italia. Seguì il trionfo al campionato del mondo 2014, ottenuto grazie allo storico successo per 7-1 contro il Brasile padrone di casa in semifinale e alla vittoria per 1-0 in finale contro l'Argentina dopo i tempi supplementari (gol di Mario Götze): per i tedeschi fu il quarto titolo mondiale della storia, risultato che consentì loro di agganciare gli italiani e di porsi alle spalle del solo Brasile per numero di vittorie nella massima rassegna calcistica planetaria.

Dopo il mondiale brasiliano lasciarono la nazionale Philipp LahmPer Mertesacker e Miroslav Klose. Al campionato d'Europa 2016 la squadra fu eliminata in semifinale dalla Francia padrona di casa. Bastian Schweinsteiger e Lukas Podolski si congedarono dalla Mannschaft, che vinse poi la Confederations Cup 2017 (battuto in finale il Cile per 1-0) con una rosa composta da molti giovani e giocatori da rodare in vista del mondiale di Russia 2018; tre giocatori tedeschi, Leon GoretzkaLars Stindl e Timo Werner, furono capocannonieri della manifestazione con 3 gol ciascuno.

Malgrado la convincente qualificazione al mondiale russo, raggiunta con 10 vittorie in altrettanti incontri del girone eliminatorio, la Germania fu eliminata nella fase a gironi della Coppa del mondo, evento senza precedenti in un mondiale.[11] Nonostante le aspre critiche ricevute, Löw si vide confermato l'incarico alla guida della nazionale tedesca almeno per il successivo biennio,[12] segnato dal deludente risultato nella UEFA Nations League 2018-2019, dove la Germania giunse ultima nel proprio minigirone, evitando la retrocessione in Lega B solo per una modifica regolamentare.[13] Malgrado la decisione di rinunciare a pedine fondamentali quali Müller (richiamato due anni dopo), Hummels e Boateng[14] per rifondare l'organico, Löw mancò la qualificazione alla final four della UEFA Nations League 2020-2021 perdendo rovinosamente per 6-0 in casa della Spagna (peggiore rovescio della storia della Mannschaft in gare ufficiali), in una partita in cui un pareggio le sarebbe bastato per qualificarsi alla fase finale del torneo, e deluse anche al campionato d'Europa 2020, dove uscì agli ottavi di finale.

Chiusasi la gestione di Löw (rimasto in carica per poco meno di 15 anni, diventando il secondo commissario tecnico più longevo dopo Herberger), la nazionale tedesca fu affidata ad Hans-Dieter Flick, che con sette vittorie nelle sue prime sette gare, evento senza precedenti per un selezionatore della Mannschaft, qualificò la squadra al campionato del mondo 2022; tuttavia nei mesi seguenti i tedeschi delusero dapprima nella UEFA Nations League 2022-2023, rimanendo fuori dalla final four, e poi nella fase finale del mondiale 2022 in Qatar dove, come già accaduto quattro anni prima, vennero nuovamente estromessi al primo turno.

Strutture

Stadio

La nazionale tedesca di calcio non dispone di uno stadio che ne ospita le partite casalinghe in modo fisso. Nel corso della sua storia la Mannschaft ha giocato in 43 città diverse, compresa Vienna, che dal 1938 al 1942, all'epoca dell'Anschluss, ospitò tre partite della nazionale tedesca.

La città che ha ospitato la maggior parte delle partite interne della Germania è Berlino, che fu sede del primo match dei tedeschi, nel 1908 contro l'Inghilterra. Altre città in cui la nazionale ha giocato di frequente sono AmburgoStoccardaHannoverDortmund e Monaco di Baviera, che ospitò la finale del campionato mondiale di calcio 1974, vinta dalla Germania Ovest contro i Paesi Bassi.

Colori e simboli

Dagli esordi la nazionale tedesca ha sempre indossato come prima tenuta un completo bianco (a volte con bordini neri), con calzoncini neri e calzettoni bianchi; si trattava dei colori della bandiera della Prussia. Dopo la scissione delle due Germanie, la Germania Ovest ha continuato a usare questo abbigliamento casalingo, mentre la Germania Est ha giocato in blu, colore che non verrà mai ripreso dopo la riunificazione.

 

Nel 1988 appare un vistoso tricolore tedesco che parte dalla spalla destra e copre quasi tutto il petto. La scelta del fornitore tecnico è felice, perché ricollega la caduta del muro di Berlino, la successiva fusione delle due nazionali e la vittoria al mondiale italiano del 1990, pertanto i colori nazionali diventano un motivo frequente per almeno sei anni: ridotti alle spalle nel 1992, tornano in maniera molto invasiva nel petto nel 1994 ma come rombi a sfumature tricolori, simili al piumaggio presente nel petto di un'aquila. Nel 1996 c'è un ritorno alla semplicità, con una tenuta completamente bianca e nera con un tricolore nel colletto e nei bordi delle maniche. Un piccolo tricolore, formato da tre righine orizzontali sul petto, torna nel 1998, per poi figurare negli anni successivi in piccoli ornamenti più o meno vistosi. In occasione del campionato mondiale del 2014 viene realizzata una divisa decisamente di rottura rispetto al passato: la maglia, bianca, reca in petto una vistosa "V" con gradiente di varie tonalità di rosso, mentre i pantaloncini non sono più neri ma diventano anch'essi bianchi.[15] Nel campionato mondiale del 2018 viene ripresa la famosa grafica del 1990, questa volta con le tre strisce di diverse tonalità di grigio. Per il campionato d'Europa 2020 (disputatosi nel 2021 a causa della pandemia di COVID-19) adidas disegna una maglia innovativa, caratterizzata dalle sottili strisce orizzontali di colore nero.

Se la tenuta casalinga, ornamenti a parte, è rimasta quasi sempre invariata anche e nonostante le vicissitudini politiche, molto più tribolata è la storia della divisa da trasferta. La seconda casacca tedesca è tradizionalmente di color verde. Per lungo tempo è sopravvissuta la credenza secondo cui questo colore fosse stato scelto in onore e rispetto dell'Irlanda, prima compagine non confinante che accettò un confronto calcistico con la Germania Ovest nell'immediato secondo dopoguerra;[17] in realtà, il verde è semplicemente derivato dal colore preminente nello stemma del Deutscher Fußball-Bund, la federcalcio tedesca.[18][19] La maglia verde, indossata per la prima volta al campionato del mondo 1954,[18] ha caratterizzato la vittoria del primo Campionato europeo del 1972,[20] e ha accompagnato la Germania anche dopo la riunificazione con l'Est, fino al 1º settembre 2001: in questa data la Germania ha giocato in maglia verde quella che è stata la sua peggior sconfitta casalinga in epoca moderna, un 1-5 contro l'Inghilterra all'Olympiastadion di Monaco di Baviera.

Dopo questa débâcle la maglia verde è stata accantonata,[21] e nel decennio successivo è iniziata una lenta evoluzione della seconda divisa. Il 2002 ha visto l'introduzione di una divisa con due tonalità di grigio, mentre nel 2004 ha debuttato una maglia completamente nera con dettagli gialli e rossi.[21] La Confederations Cup 2005 ha visto l'esordio di una maglia rossa, fortemente voluta dal commissario tecnico Jürgen Klinsmann (convinto che il colore rosso potesse dare un vantaggio psicologico alla squadra in termini di aggressività[22]); questa divisa è stata la più utilizzata come seconda maglia durante gli anni duemila, e in particolare Klinsmann premette per utilizzare proprio questa come prima divisa al mondiale casalingo del 2006,[22] salvo poi desistere. Il 2010 ha visto nuovamente una maglia nera, stavolta con inserti oro.[21] Con il campionato d'Europa d 2012, in occasione del quarantennale della conquista del primo alloro continentale, c'è il ritorno della classica seconda divisa verde.[20][23][24] Per il campionato mondiale del 2014 vinto dalla compagine tedesca viene realizzata una rivoluzionaria maglia a larghe strisce orizzontali rosse e nere.

Il simbolo della nazionale tedesca non è quello del DFB, ma una tradizionale aquila nera stilizzata, che richiama lo stemma nazionale. Il fornitore tecnico è, oramai dal 1980, il gruppo tedesco adidas, rimpiazzando la Erima, un'azienda teutonica di proprietà della stessa adidas.

Divise storiche

Casa[25]

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1908 (prima maglia)
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale
1934
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Mondiale 1938[26]
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Mondiale 1954
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 1962
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Mondiali
1966-1970
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Mondiale 1974
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 1978
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Europeo 1980
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 1982
 
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 1984
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 1986
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 1988 e Mondiale 1990
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 1992
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Mondiale 1994
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 1996
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 1998
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 2000
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Mondiale 2002
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Europeo 2004
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 2006
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 2008
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 2010
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 2012
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 2014
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 2016
 
 
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Confederations Cup 2017
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 2018
 
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 2020
 
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 2022
 

Trasferta[25]

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Mondiali 1954-1958
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Mondiali 1966-1970
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Mondiale 1974
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Europeo 1980 e Mondiale 1982
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Europeo 1984
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Mondiale 1986
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Europeo 1988 e Mondiale 1990
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 1992
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 1994
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 1996
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 1998
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 2000
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Mondiale 2002
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Europeo 2004
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Confederations Cup 2005
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 2006
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 2008
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 2010
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 2012
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 2014
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 2016
 
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 2018
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Europeo 2020
 
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Mondiale 2022
 

Palmarès

Svizzera 1954Germania Ovest 1974Italia 1990Brasile 2014
Belgio 1972Italia 1980Inghilterra 1996
Russia 2017

Partecipazioni ai tornei internazionali

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1930 Non partecipante
1934 Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg
1938 Ottavi di finale
1950 Squalificata
1954 Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg
1958 Quarto posto
1962 Quarti di finale
1966 Secondo posto Silver medal world centered-2.svg
1970 Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg
1974 Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg
1978 Secondo turno
1982 Secondo posto Silver medal world centered-2.svg
1986 Secondo posto Silver medal world centered-2.svg
1990 Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg
1994 Quarti di finale
1998 Quarti di finale
2002 Secondo posto Silver medal world centered-2.svg
2006 Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg
2010 Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg
2014 Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg
2018 Primo turno
2022 Primo turno
Campionato europeo
Edizione Risultato
1960 Non partecipante
1964 Non partecipante
1968 Non qualificata
1972 Campione UEFA European Cup.svg
1976 Secondo posto Silver medal europe.svg
1980 Campione UEFA European Cup.svg
1984 Primo turno
1988 Semifinali Bronze medal europe.svg
1992 Secondo posto Silver medal europe.svg
1996 Campione UEFA European Cup.svg
2000 Primo turno
2004 Primo turno
2008 Secondo posto Silver medal europe.svg
2012 Semifinali Bronze medal europe.svg[27]
2016 Semifinali Bronze medal europe.svg
2020 Ottavi di finale
Giochi olimpici
Edizione Risultato
1908 Non partecipante
1912 Turno di qualificazione
1920 Non partecipante
1924 Non partecipante
1928 Quarti di finale
1936 Quarti di finale
1948 Non partecipante
Confederations Cup
Edizione Risultato
1992 Rinuncia
1995 Non invitata
1997 Rinuncia
1999 Primo turno
2001 Non qualificata
2003 Rinuncia[29]
2005 Terzo posto Bronzen medaille.svg
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata
2017 Campione Gouden medaille.svg


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni

 

Statistiche

  • La prima partita in campo internazionale della nazionale tedesca fu giocata il 5 aprile 1908 a Basilea, in Svizzera, contro la nazionale elvetica, che batté i tedeschi per 5-3. La vittoria con più gol della nazionale tedesca (16-0) si verificò contro la Russia il 1º luglio 1912 a Stoccolma, in Svezia. La partita in cui la Germania subì più gol risale al 13 marzo 1909 ad Oxford in Inghilterra; i tedeschi persero per 0-9 contro la nazionale inglese dilettanti.
  • La nazionale tedesca ha giocato 20 volte la fase finale della Coppa del mondo, la prima nel 1934; ha trionfato quattro volte, nel 195419741990 e 2014, e ha ottenuto il secondo posto quattro volte, oltre a detenere il record di semifinali disputate (13, due in più del Brasile, fermo a quota 11 malgrado abbia dsputato due fasi finali del mondiale in più rispetto ai tedeschi).
  • L'esordio della Germania al campionato europeo risale al 1972; la Germania ha giocato in tutto 13 fasi finali del torneo (record), vincendo 3 volte: nel 19721980 e 1996. Nella competizione vanta altresì tre secondi posti. Complessivamente la Germania è la nazionale europea con il maggior numero di presenze e di partite disputate nelle due massime competizioni, europeo e mondiale.
  • La nazionale tedesca ha partecipato a tre edizioni della Confederations Cup, vincendone l'edizione 2017.
  • Capitani onorari della squadra (Ehrenspielführer) sono Fritz WalterUwe SeelerFranz Beckenbauer e Lothar Matthäus. Il calciatore che ha giocato più partite con la squadra è Lothar Matthäus, con 150 presenze; Miroslav Klose ha invece segnato il maggior numero di gol nella storia della nazionale, 71.
  • La nazionale tedesca è, insieme a quella brasiliana, l'unica ad avere sempre ottenuto sul campo (con l'esclusione delle edizioni del 1974 e del 2006 giocate in casa, per le quali la qualificazione era diretta, così come lo era per le nazionali campioni in carica fino al 2002) la qualificazione alle fasi finali della Coppa del mondo (le due edizioni a cui non ha partecipato furono dovute a rinuncia, nel 1930, ed esclusione per motivi politici post-bellici, nel 1950).
  • La Germania è, insieme al Brasile, una delle due nazionali che hanno disputato più di 100 partite nelle fasi finali della medesima competizione (dopo il campionato del mondo 2022 i tedeschi sono a quota 112 partite, secondi dietro ai brasiliani, che hanno disputato 114 partite). Le due squadre si sono affrontate nelle fasi finali del mondiale due volte, nella finale del campionato del mondo 2002 (vinta per 2-0 dai brasiliani) e nella semifinale del campionato del mondo 2014 (vinta per 7-1 dai tedeschi).
  • Nella partita d'esordio al campionato del mondo 2014 contro il Portogallo la Germania è diventata la prima squadra a giocare 100 partite nelle fasi finali del torneo[30] (seguita, nel corso dello stesso torneo, dal Brasile, che ha raggiunto e superato anch'essa il totale delle 100 partite; attualmente, dopo l'edizione 2022, la nazionale tedesca ha disputato 112 partite nella fase finale del mondiale, mentre la nazionale brasiliana ne ha disputate 114, con due partecipazioni in più rispetto a quella tedesca).
  • La Germania è, insieme al Brasile, una delle due sole nazionali che hanno disputato tre finali del mondiale consecutive (19821986 e 1990) e la sola nazionale ad aver disputato tre finali dell'europeo consecutive (197219761980).
  • La Germania è la nazionale che ha ottenuto la più ampia vittoria in una semifinale del mondiale, avendo battuto, al campionato del mondo 2014, i padroni di casa del Brasile per 7-1. Con la successiva vittoria finale dell'edizione la Germania è diventata, infine, la prima nazionale europea a vincere il titolo mondiale nel continente americano.[31]
  • Dalla Confederations Cup 2005 alla Confederations Cup 2017 la nazionale tedesca ha fatto registrare una striscia di 8 competizioni consecutive tra europei, mondiali e Confederations Cup in cui ha raggiunto almeno la semifinale.

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

Mondiali

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930 Uruguay Uruguay Non partecipante - - - -
1934 Italia Italia Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg 3 0 1 11:8
1938 Francia Francia Ottavi di finale 0 1 1 3:5
1950 Brasile Brasile Squalificata[32] - - - -
1954 Svizzera Svizzera Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg 5 0 1 25:14
1958 Svezia Svezia Quarto posto 2 2 2 12:14
1962 Cile Cile Quarti di finale 2 1 1 4:2
1966 Inghilterra Inghilterra Secondo posto Silver medal world centered-2.svg 4 1 1 15:6
1970 Messico Messico Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg 5 0 1 17:10
1974 bandiera Germania Ovest Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg 6 0 1 13:4
1978 Argentina Argentina Secondo turno 1 4 1 10:5
1982 Spagna Spagna Secondo posto Silver medal world centered-2.svg 3 2 2 12:10
1986 Messico Messico Secondo posto Silver medal world centered-2.svg 3 2 2 8:7
1990 Italia Italia Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg 5 2 0 15:5
1994 Stati Uniti Stati Uniti Quarti di finale 3 1 1 9:7
1998 Francia Francia Quarti di finale 3 1 1 8:6
2002 Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone Secondo posto Silver medal world centered-2.svg 5 1 1 14:3
2006 Germania Germania Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg 5 1 1 14:6
2010 Sudafrica Sudafrica Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg 5 0 2 16:5
2014 Brasile Brasile Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg 6 1 0 18:4
2018 Russia Russia Primo turno 1 0 2 2:4
2022 Qatar Qatar Primo turno 1 1 1 6:5

Europei

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1960 Francia Francia Non partecipante - - - -
1964 Spagna Spagna Non partecipante - - - -
1968 Italia Italia Non qualificata - - - -
1972 Belgio Belgio Campione UEFA European Cup.svg 2 0 0 5:1
1976 Jugoslavia Jugoslavia Secondo posto Silver medal europe.svg 1 1 0 6:4
1980 Italia Italia Campione UEFA European Cup.svg 3 1 0 6:3
1984 Francia Francia Primo turno 1 1 1 2:2
1988 bandiera Germania Ovest Semifinali Bronze medal europe.svg 2 1 1 6:3
1992 Svezia Svezia Secondo posto Silver medal europe.svg 2 1 2 7:8
1996 Inghilterra Inghilterra Campione UEFA European Cup.svg 4 2 0 10:3
2000 Belgio Belgio / Paesi Bassi Paesi Bassi Primo turno 0 1 2 1:5
2004 Portogallo Portogallo Primo turno 0 2 1 2:3
2008 Austria Austria / Svizzera Svizzera Secondo posto Silver medal europe.svg 4 0 2 10:7
2012 Polonia Polonia / Ucraina Ucraina Semifinali Bronze medal europe.svg 4 0 1 10:6
2016 Francia Francia Semifinali Bronze medal europe.svg 3 2 1 7:3
2020[33] Europa Europa Ottavi di finale 1 1 2 6:7

Confederations Cup

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1992 Arabia Saudita Arabia Saudita Rinuncia - - - -
1995 Arabia Saudita Arabia Saudita Non invitata - - - -
1997 Arabia Saudita Arabia Saudita Rinuncia - - - -
1999 Messico Messico Primo turno 1 0 2 2:6
2001 Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone Non qualificata - - - -
2003 Francia Francia Rinuncia - - - -
2005 Germania Germania Terzo posto Bronzen medaille.svg 3 1 1 15:11
2009 Sudafrica Sudafrica Non qualificata - - - -
2013 Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2017 Russia Russia Campione Gouden medaille.svg 4 1 0 12:5

Nations League

Anno Luogo (fase finale) Piazzamento V N P Gol
2018-2019 Portogallo Portogallo 11º in Lega A[34] 0 2 2 3:7
2020-2021 Italia Italia 8º in Lega A 2 3 1 10:13
2022-2023 Paesi Bassi Paesi Bassi 10º in Lega A 1 4 1 11:9

Olimpiadi

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1908 Londra Non partecipante - - - -
1912 Stoccolma Turno di qualificazione 0 0 1 1:5
1920 Anversa Non partecipante - - - -
1924 Parigi Non partecipante - - - -
1928 Amsterdam Quarti di finale 1 0 1 5:4
1936 Berlino Quarti di finale 1 0 1 9:2
1948 Londra Non partecipante - - - -

Tutte le rose

Mondiali

Germania nazista e post-bellica (dal 1933 al 1949)

Coppa del Mondo FIFA 1934
Buchloh, P Jakob, P Kreß, D Busch, D Haringer, D Schwartz, C Albrecht, C Gramlich, C Janes, C Münzenberg, C Szepan, C Zielinski, A Bender, A Conen, A Dienert, A Heidemann, A Hohmann, A Kobierski, A Lehner, A Noack, A Siffling, A StrebCTNerz
Coppa del Mondo FIFA 1938
Buchloh, P Jakob, P Raftl, D Janes, D Schmaus, D Streitle, C Goldbrunner, C Kitzinger, C Kupfer, C Mock, C Münzenberg, C Skoumal, C Wagner, A Gauchel, A Gellesch, A Hahnemann, A Lehner, A Neumer, A Pesser, A Siffling, A Stroh, A SzepanCTHerberger

Germania Ovest (dal 1949 al 1990)

Coppa del Mondo FIFA 1954
Turek, 2 Laband, 3 Kohlmeyer, 4 Bauer, 5 Erhardt, 6 Eckel, 7 Posipal, 8 Mai, 9 Mebus, 10 Liebrich, 11 Metzner, 12 Rahn, 13 Morlock, 14 Klodt, 15 O. Walter, 16 F. Walter, 17 Herrmann, 18 Biesinger, 19 Pfaff, 20 Schäfer, 21 Kubsch, 22 KwiatkowskiCTHerberger
Coppa del Mondo FIFA 1958
Herkenrath, 2 Erhardt, 3 Juskowiak, 4 Eckel, 5 Wewers, 6 Szymaniak, 7 Stollenwerk, 8 Rahn, 9 Walter, 10 Schmidt, 11 Schäfer, 12 Seeler, 13 Klodt, 14 Cieslarczyk, 15 Kelbassa, 16 Sturm, 17 Schnellinger, 18 Hoffmann, 19 Peters, 20 Nuber, 21 Sawitzki, 22 KwiatkowskiCTHerberger
Coppa del Mondo FIFA 1962
Tilkowski, 2 Erhardt, 3 Schnellinger, 4 Schulz, 5 Wilden, 6 Szymaniak, 7 Koslowski, 8 Haller, 9 Seeler, 10 Brülls, 11 Schäfer, 12 Nowak, 13 Kurbjuhn, 14 Werner, 15 Giesemann, 16 Sturm, 17 Kraus, 18 Herrmann, 19 Strehl, 20 Vollmar, 21 Sawitzki, 22 FahrianCTHerberger
Coppa del Mondo FIFA 1966
Tilkowski, 2 Höttges, 3 Schnellinger, 4 Beckenbauer, 5 Schulz, 6 Weber, 7 Brülls, 8 Haller, 9 Seeler, 10 Held, 11 Emmerich, 12 Overath, 13 Hornig, 14 Lutz, 15 Patzke, 16 Lorenz, 17 Paul, 18 Sieloff, 19 Krämer, 20 Grabowski, 21 Bernard, 22 MaierCTSchön
Coppa del Mondo FIFA 1970
Maier, 2 Höttges, 3 Schnellinger, 4 Beckenbauer, 5 Schulz, 6 Weber, 7 Vogts, 8 Haller, 9 Seeler, 10 Held, 11 Fichtel, 12 Overath, 13 Müller, 14 Libuda, 15 Patzke, 16 Lorenz, 17 Löhr, 18 Sieloff, 19 Dietrich, 20 Grabowski, 21 Manglitz, 22 WolterCTSchön
Coppa del Mondo FIFA 1974
Maier, 2 Vogts, 3 Breitner, 4 Schwarzenbeck, 5 Beckenbauer, 6 Höttges, 7 Wimmer, 8 Cullmann, 9 Grabowski, 10 Netzer, 11 Heynckes, 12 Overath, 13 Müller, 14 Hoeneß, 15 Flohe, 16 Bonhof, 17 Hölzenbein, 18 Herzog, 19 Kapellmann, 20 Kremers, 21 Nigbur, 22 KleffCTSchön
Coppa del Mondo FIFA 1978
Maier, 2 Vogts, 3 Dietz, 4 Rüssmann, 5 Kaltz, 6 Bonhof, 7 Abramczik, 8 Zimmermann, 9 Fischer, 10 Flohe, 11 Rummenigge, 12 Schwarzenbeck, 13 Konopka, 14 D. Müller, 15 Beer, 16 Cullmann, 17 Hölzenbein, 18 Zewe, 19 Worm, 20 H. Müller, 21 Kargus, 22 BurdenskiCTSchön
Coppa del Mondo FIFA 1982
Schumacher, 2 Briegel, 3 Breitner, 4 K. Förster, 5 B. Förster, 6 Dremmler, 7 Littbarski, 8 Fischer, 9 Hrubesch, 10 Müller, 11 Rummenigge, 12 Hannes, 13 Reinders, 14 Magath, 15 Stielike, 16 T.Allofs, 17 Engels, 18 Matthäus, 19 Hieronymus, 20 Kaltz, 21 Franke, 22 ImmelCTDerwall
Coppa del Mondo FIFA 1986
Schumacher, 2 Briegel, 3 Brehme, 4 Förster, 5 Herget, 6 Eder, 7 Littbarski, 8 Matthäus, 9 Völler, 10 Magath, 11 Rummenigge, 12 Stein, 13 Allgöwer, 14 Berthold, 15 Augenthaler, 16 Thon, 17 Jakobs, 18 Rahn, 19 K.Allofs, 20 Hoeneß, 21 Rolff, 22 ImmelCTBeckenbauer
Coppa del Mondo FIFA 1990
Illgner, 2 Reuter, 3 Brehme, 4 Kohler, 5 Augenthaler, 6 Buchwald, 7 Littbarski, 8 Häßler, 9 Völler, 10 Matthäus, 11 Mill, 12 Aumann, 13 Riedle, 14 Berthold, 15 Bein, 16 Steiner, 17 Möller, 18 Klinsmann, 19 Pflügler, 20 Thon, 21 Hermann, 22 KöpkeCTBeckenbauer

Germania riunificata (dal 1991)

Coppa del Mondo FIFA 1994
Illgner, 2 Strunz, 3 Brehme, 4 Kohler, 5 Helmer, 6 Buchwald, 7 Möller, 8 Häßler, 9 Riedle, 10 Matthäus, 11 Kuntz, 12 Köpke, 13 Völler, 14 Berthold, 15 Gaudino, 16 Sammer, 17 Wagner, 18 Klinsmann, 19 Kirsten, 20 Effenberg, 21 Basler, 22 KahnCTVogts
Coppa del Mondo FIFA 1998
Köpke, 2 Wörns, 3 Heinrich, 4 Kohler, 5 Helmer, 6 Thon, 7 Möller, 8 Matthäus, 9 Kirsten, 10 Häßler, 11 Marschall, 12 Kahn, 13 Jeremies, 14 Babbel, 15 Freund, 16 Hamann, 17 Ziege, 18 Klinsmann, 19 Reuter, 20 Bierhoff, 21 Tarnat, 22 LehmannCTVogts
Coppa del Mondo FIFA 2002
Kahn, 2 Linke, 3 Rehmer, 4 Baumann, 5 Ramelow, 6 Ziege, 7 Neuville, 8 Hamann, 9 Jancker, 10 Ricken, 11 Klose, 12 Lehmann, 13 Ballack, 14 Asamoah, 15 Kehl, 16 Jeremies, 17 Bode, 18 Böhme, 19 Schneider, 20 Bierhoff, 21 Metzelder, 22 Frings, 23 ButtCTVöller
Coppa del Mondo FIFA 2006
Lehmann, 2 Jansen, 3 Friedrich, 4 Huth, 5 Kehl, 6 Nowotny, 7 Schweinsteiger, 8 Frings, 9 Hanke, 10 Neuville, 11 Klose, 12 Kahn, 13 Ballack, 14 Asamoah, 15 Hitzlsperger, 16 Lahm, 17 Mertesacker, 18 Borowski, 19 Schneider, 20 Podolski, 21 Metzelder, 22 Odonkor, 23 HildebrandCTKlinsmann
Coppa del Mondo FIFA 2010
Neuer, 2 Jansen, 3 Friedrich, 4 Aogo, 5 Taşçı, 6 Khedira, 7 Schweinsteiger, 8 Özil, 9 Kießling, 10 Podolski, 11 Klose, 12 Wiese, 13 Müller, 14 Badstuber, 15 Trochowski, 16 Lahm, 17 Mertesacker, 18 Kroos, 19 Cacau, 20 Boateng, 21 Marin, 22 Butt, 23 GómezCTLöw
Coppa del Mondo FIFA 2014
Neuer, 2 Großkreutz, 3 Ginter, 4 Höwedes, 5 Hummels, 6 Khedira, 7 Schweinsteiger, 8 Özil, 9 Schürrle, 10 Podolski, 11 Klose, 12 Zieler, 13 Müller, 14 Draxler, 15 Durm, 16 Lahm, 17 Mertesacker, 18 Kroos, 19 Götze, 20 Boateng, 21 Mustafi, 22 Weidenfeller, 23 KramerCTLöw
Coppa del Mondo FIFA 2018
Neuer, 2 Plattenhardt, 3 Hector, 4 Ginter, 5 Hummels, 6 Khedira, 7 Draxler, 8 Kroos, 9 Werner, 10 Özil, 11 Reus, 12 Trapp, 13 Müller, 14 Goretzka, 15 Süle, 16 Rüdiger, 17 Boateng, 18 Kimmich, 19 Rudy, 20 Brandt, 21 Gündoğan, 22 ter Stegen, 23 GómezCTLöw
Coppa del Mondo FIFA 2022
Neuer, 2 Rüdiger, 3 Raum, 4 Ginter, 5 Kehrer, 6 Kimmich, 7 Havertz, 8 Goretzka, 9 Füllkrug, 10 Gnabry, 11 Götze, 12 Trapp, 13 Müller, 14 Musiala, 15 Süle, 16 Klostermann, 17 Brandt, 18 Hofmann, 19 Sané, 20 Günter, 21 Gündoğan, 22 Ter Stegen, 23 Schlotterbeck, 24 Adeyemi, 25 Bella-Kotchap, 26 MoukokoCTFlick

Campionato d'Europa

Germania Ovest (dal 1960 al 1990)

Campionato d’Europa UEFA 1972
Kleff, P Maier, D Beckenbauer, D Bella, D Breitner, D Höttges, D Schwarzenbeck, D Vogts, C Bonhof, C Hoeneß, C Köppel, C Netzer, A Grabowski, A Heynckes, A Kremers, A Löhr, A Müller, A WimmerCTSchön
Campionato d’Europa UEFA 1976
Maier, 2 Vogts, 3 Dietz, 4 Schwarzenbeck, 5 Beckenbauer, 6 Wimmer, 7 Bonhof, 8 Hoeneß, 9 D. Müller, 10 Beer, 11 Hölzenbein, 12 Worm, 13 Danner, 14 Bongartz, 15 Flohe, 16 Nogly, 17 Kaltz, 18 Kargus, 19 Reichel, 20 Stielike, 21 Dürnberger, 22 FrankeCTSchön
Campionato d’Europa UEFA 1980
Schumacher, 2 Briegel, 3 Cullmann, 4 K.H. Förster, 5 Dietz, 6 Schuster, 7 B. Förster, 8 Rummenigge, 9 Hrubesch, 10 H. Müller, 11 K. Allofs, 12 Memering, 13 Bonhof, 14 Magath, 15 Stielike, 16 Zimmermann, 17 Del'Haye, 18 Matthäus, 19 Votava, 20 Kaltz, 21 Junghans, 22 ImmelCTDerwall
Campionato d’Europa UEFA 1984
Schumacher, 2 Briegel, 3 Strack, 4 K.H. Förster, 5 B. Förster, 6 Rolff, 7 Brehme, 8 K. Allofs, 9 Völler, 10 Meier, 11 Rummenigge, 12 Burdenski, 13 Matthäus, 14 Falkenmayer, 15 Stielike, 16 Bruns, 17 Littbarski, 18 Buchwald, 19 Bommer, 20 RolederCTDerwall
Campionato d’Europa UEFA 1988
Immel, 2 Buchwald, 3 Brehme, 4 Kohler, 5 Herget, 6 Borowka, 7 Littbarski, 8 Matthäus, 9 Völler, 10 Thon, 11 Mill, 12 Illgner, 13 Wuttke, 14 Berthold, 15 Pflügler, 16 Eckstein, 17 Dorfner, 18 Klinsmann, 19 Sauer, 20 RolffCTBeckenbauer

Germania riunificata (dal 1991)[modifica | modifica wikitesto]

Campionato d’Europa UEFA 1992
Illgner, 2 Reuter, 3 Brehme, 4 Kohler, 5 Binz, 6 Buchwald, 7 Möller, 8 Häßler, 9 Völler, 10 Doll, 11 Riedle, 12 Kopke, 13 Thom, 14 Helmer, 15 Frontzek, 16 Sammer, 17 Effenberg, 18 Klinsmann, 19 Schulz, 20 WörnsCTVogts
Campionato d’Europa UEFA 1996
Köpke, 2 Reuter, 3 Bode, 4 Freund, 5 Helmer, 6 Sammer, 7 Möller, 8 Scholl, 9 Bobic, 10 Häßler, 11 Kuntz, 12 Kahn, 13 Basler, 14 Babbel, 15 Kohler, 16 Schneider, 17 Ziege, 18 Klinsmann, 19 Strunz, 20 Bierhoff, 21 Eilts, 22 Reck, 23 TodtCTVogts
Campionato d’Europa UEFA 2000
Kahn, 2 Babbel, 3 Rehmer, 4 Linke, 5 Bode, 6 Nowotny, 7 Scholl, 8 Häßler, 9 Kirsten, 10 Matthäus, 11 Rink, 12 Lehmann, 13 Ballack, 14 Hamann, 15 Wosz, 16 Jeremies, 17 Ziege, 18 Deisler, 19 Jancker, 20 Bierhoff, 21 Ramelow, 22 ButtCTRibbeck
Campionato d’Europa UEFA 2004
Kahn, 2 Hinkel, 3 Friedrich, 4 Wörns, 5 Nowotny, 6 Baumann, 7 Schweinsteiger, 8 Hamann, 9 Bobic, 10 Kurányi, 11 Klose, 12 Lehmann, 13 Ballack, 14 Brdarić, 15 Kehl, 16 Jeremies, 17 Ziege, 18 Ernst, 19 Schneider, 20 Podolski, 21 Lahm, 22 Frings, 23 HildebrandCTVöller
Campionato d’Europa UEFA 2008
Lehmann, 2 Jansen, 3 Friedrich, 4 Fritz, 5 Westermann, 6 Rolfes, 7 Schweinsteiger, 8 Frings, 9 Gómez, 10 Neuville, 11 Klose, 12 Enke, 13 Ballack, 14 Trochowski, 15 Hitzlsperger, 16 Lahm, 17 Mertesacker, 18 Borowski, 19 Odonkor, 20 Podolski, 21 Metzelder, 22 Kurányi, 23 AdlerCTLöw
Campionato d’Europa UEFA 2012
Neuer, 2 Gündoğan, 3 Schmelzer, 4 Höwedes, 5 Hummels, 6 Khedira, 7 Schweinsteiger, 8 Özil, 9 Schürrle, 10 Podolski, 11 Klose, 12 Wiese, 13 Müller, 14 Badstuber, 15 Bender, 16 Lahm, 17 Mertesacker, 18 Kroos, 19 Götze, 20 Boateng, 21 Reus, 22 Zieler, 23 GómezCTLöw
Campionato d’Europa UEFA 2016
Neuer, 2 Mustafi, 3 Hector, 4 Höwedes, 5 Hummels, 6 Khedira, 7 Schweinsteiger, 8 Özil, 9 Schürrle, 10 Podolski, 11 Draxler, 12 Leno, 13 Müller, 14 Can, 15 Weigl, 16 Tah, 17 Boateng, 18 Kroos, 19 Götze, 20 Sané, 21 Kimmich, 22 ter Stegen, 23 GómezCTLöw
Campionato d'Europa UEFA 2020
Neuer, 2 Rüdiger, 3 Halstenberg, 4 Ginter, 5 Hummels, 6 Kimmich, 7 Havertz, 8 Kroos, 9 Volland, 10 Gnabry, 11 Werner, 12 Leno, 13 Hofmann, 14 Musiala, 15 Süle, 16 Klostermann, 17 Neuhaus, 18 Goretzka, 19 Sané, 20 Gosens, 21 Gündoğan, 22 Trapp, 23 Can, 24 Koch, 25 Müller, 26 GünterCTLöw

Confederations Cup

FIFA Confederations Cup 1999
Lehmann, 2 Wörns, 3 Heinrich, 4 Linke, 5 Dogan, 6 Maul, 7 Scholl, 8 Wosz, 9 Marschall, 10 Matthäus, 11 Preetz, 12 Enke, 13 Neuville, 14 Baumann, 15 Ballack, 16 Schneider, 17 Gerber, 18 Ricken, 19 Heldt, 20 RinkCTRibbeck
FIFA Confederations Cup 2005
Kahn, 2 Hinkel, 3 Friedrich, 4 Huth, 5 Owomoyela, 6 Engelhardt, 7 Schweinsteiger, 8 Frings, 9 Hanke, 10 Deisler, 11 Brdarić, 12 Lehmann, 13 Ballack, 14 Asamoah, 15 Ernst, 16 Hitzlsperger, 17 Mertesacker, 18 Borowski, 19 Schneider, 20 Podolski, 21 Schulz, 22 Kurányi, 23 HildebrandCTKlinsmann
FIFA Confederations Cup 2017
Trapp, 2 Mustafi, 3 Hector, 4 Ginter, 5 Plattenhardt, 6 Henrichs, 7 Draxler, 8 Goretzka, 9 Wagner, 10 Demirbay, 11 Werner, 12 Leno, 13 Stindl, 14 Can, 15 Younes, 16 Rüdiger, 17 Süle, 18 Kimmich, 19 Sané, 20 Brandt, 21 Rudy, 22 ter Stegen, 23 DemmeCTLöw

Giochi olimpici

Impero tedesco (dal 1871 al 1918)

Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1912
Weber, P Werner, D Hempel, D Hollstein, D Reese, D Röpnack, C Bosch, C Breunig, C Burger, C Glaser, C Hirsch, C Krogmann, C Ugi, A Förderer, A Fuchs, A Jäger, A Kipp, A Oberle, A Thiel, A Uhle, A Wegele, A WorpitzkyCTcommissione tecnica

Repubblica di Weimar (dal 1919 al 1933)

Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1928
Gehlhaar, P Stuhlfauth, P Wentorf, D Beier, D Heidkamp, D Kutterer, D Weber, C Gruber, C Kalb, C Knöpfle, C Leinberger, C Müller, C Nagelschmitz, C Reinmann, A Albrecht, A L. Hofmann, A R. Hofmann, A Horn, A Hornauer, A Kuzorra, A Pöttinger, A SchmittCTNerz

Germania nazista e post-bellica (dal 1933 al 1949)

Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1936
Buchloh, P Jakob, P Jürissen, D Ditgens, D Munkert, D Münzenberg, C Bernard, C Gellesch, C Goldbrunner, C Gramlich, C Janes, C Mehl, C Sold, A Eckert, A Elbern, A Gauchel, A Hohmann, A Lehner, A Lenz, A Siffling, A Simetsreiter, A UrbanCTNerz

NOTA: Per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Mundialito

Mundialito 1980
Schumacher, 2 Kaltz, 3 Bonhof, 4 Förster, 5 Dietz, 6 Briegel, 7 Magath, 8 Rummenigge, 9 Hrubesch, 10 H. Müller, 11 K. Allofs, 12 Immel, 13 Niedermayer, 14 Hannes, 15 Votava, 16 Dremmler, 17 Allgöwer, 18 BorchersCTDerwall

Rosa attuale

Lista dei giocatori convocati dal commissario tecnico Hans-Dieter Flick per il campionato del mondo 2022.[35]

Presenze e reti aggiornate al 1º dicembre 2022, dopo la partita contro la Costa Rica.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
1 P Manuel Neuer Captain sports.svg 27 marzo 1986 (36 anni) 117 -113
12 P Kevin Trapp 8 luglio 1990 (32 anni) 6 -5
22 P Marc-André ter Stegen 30 aprile 1992 (30 anni) 30 -33
 
2 D Antonio Rüdiger 3 marzo 1993 (29 anni) 57 2
3 D David Raum 22 aprile 1998 (24 anni) 15 0
4 D Matthias Ginter 19 gennaio 1994 (28 anni) 48 2
5 D Thilo Kehrer 21 settembre 1996 (26 anni) 24 0
15 D Niklas Süle 3 settembre 1995 (27 anni) 45 1
16 D Lukas Klostermann 3 giugno 1996 (26 anni) 21 0
20 D Christian Günter 28 febbraio 1993 (29 anni) 7 0
23 D Nico Schlotterbeck 1º dicembre 1999 (23 anni) 8 0
25 D Armel Bella-Kotchap 11 dicembre 2001 (21 anni) 2 0
 
6 C Joshua Kimmich 8 febbraio 1995 (27 anni) 74 5
7 C Kai Havertz 11 giugno 1999 (23 anni) 33 12
8 C Leon Goretzka 6 febbraio 1995 (27 anni) 48 14
11 C Mario Götze 3 giugno 1992 (30 anni) 65 17
14 C Jamal Musiala 26 febbraio 2003 (19 anni) 20 1
17 C Julian Brandt 2 maggio 1996 (26 anni) 39 3
18 C Jonas Hofmann 14 luglio 1992 (30 anni) 19 4
21 C İlkay Gündoğan 24 ottobre 1990 (32 anni) 66 17
 
9 A Niclas Füllkrug 9 febbraio 1993 (29 anni) 4 3
10 A Serge Gnabry 14 luglio 1995 (27 anni) 39 21
13 A Thomas Müller 13 settembre 1989 (33 anni) 121 44
19 A Leroy Sané 11 gennaio 1996 (26 anni) 50 11
24 A Karim Adeyemi 18 gennaio 2002 (20 anni) 4 1
26 A Youssoufa Moukoko 20 novembre 2004 (18 anni) 2 0

Record individuali

Statistiche aggiornate al 1º dicembre 2022.

In grassetto i giocatori in attività con la maglia della nazionale.

Classifica presenze

Posizione Giocatore Presenze Reti Periodo
1 Lothar Matthäus 150 23 1980-2000
2 Miroslav Klose 137 71 2001-2014
3 Lukas Podolski 130 49 2004-2017
4 Thomas Müller 121 44 2010-2022
Bastian Schweinsteiger 24 2004-2016
6 Manuel Neuer 117 0 2009-
7 Philipp Lahm 113 5 2004 2014
8 Jürgen Klinsmann 108 47 1987-1998
9 Toni Kroos 106 17 2010-2021
10 Jürgen Kohler 105 2 1986-1998

Classifica reti

Posizione Giocatore Reti Presenze Periodo
1 Miroslav Klose 71 137 2001-2014
2 Gerd Müller 68 62 1966-1974
3 Lukas Podolski 49 130 2004-2017
4 Rudi Völler 47 90 1982-1994
Jürgen Klinsmann 108 1987-1998
6 Karl-Heinz Rummenigge 45 95 1976-1986
7 Thomas Müller 44 121 2010-2022
8 Uwe Seeler 43 72 1954-1970
9 Michael Ballack 42 98 1999-2010
10 Oliver Bierhoff 37 70 1996-2002

Record presenze e reti di ex giocatori della Germania Est nella Germania

Nome Presenze con
la Germania Est
Reti con la
Germania Est
Presenze con
la Germania
Reti con
la Germania
Totale
presenze
Totale
reti
Ulf Kirsten 49 (1985 - 1990) 14 51 (1992 - 2000) 20 100 34
Matthias Sammer 23 (1986 - 1990) 6 51 (1990 - 1997) 8 74 14
Andreas Thom 51 (1984 - 1990) 16 10 (1990 - 1992) 2 61 18
Thomas Doll 29 (1986 - 1990) 7 18 (1990 - 1993) 1 47 8
Dariusz Wosz 7 (1989 - 1990) - 17 (1997 - 2000) 1 24 1
Olaf Marschall 4 (1984 - 1989) - 13 (1994 - 1999) 3 17 3
Heiko Scholz 7 (1987 - 1990) - 1 (1992) - 8 -
Dirk Schuster 4 (1990) - 3 (1991) - 7 -

 

Capitani

Nei primi anni di esistenza della nazionale tedesca, priva di un selezionatore propriamente detto, il capitano aveva il compito di impostare le tattiche della squadra, che veniva scelta dalla commissione tecnica. Il primo capitano della Germania fu Arthur Hiller, che giocò 4 partite internazionali, di cui 2 da capitano. Il primo giocatore che riuscì a mettere a referto 10 presenze come capitano della Germania fu, nel 1924, Adolf Jäger, che dopo quelle presenze terminò la propria carriera in nazionale. Quando fu assunto come commissario tecnico Otto Nerz, un addestratore del Terzo Reich, divenne capitano della nazionale il braccio esteso dell'addestratore. Sotto la gestione Nerz, Ludwig Leinberger batté il record di Jäger nella sua ultima partita in nazionale, nel 1933. Due anni dopo Fritz Szepan lo superò, portando il record a 30 partite da capitano nel 1939. Nell'ultima partita della nazionale del Reich, Paul Janes migliorò il record di partite da capitano con la Nationalmanschaft, innalzandolo a 31 partite.

Il primato di Szepan resistette per 28 anni, per poi essere battuto da Uwe Seeler il 9 maggio 1970. Nello stesso anno, Seeler portò il record a 40 partite prima della sua partita d'addio. Dal 19 novembre 1975 a detenere il record fu Franz Beckenbauer, che nella sua ultima partita giocata con la nazionale tedesca fissò il nuovo primato a 50 partite da capitano, di cui 47 consecutive. Egli è anche l'unico capitano ad aver vinto due titoli con la squadra (il campionato europeo di Belgio 1972 e il campionato mondiale di Germania Ovest 1974) e l'unico ad essere stato capitano in tre finali (due del campionato europeo - oltre alle due già citate, anche quella di Jugoslavia 1976 - e una del campionato mondiale). Bernard Dietz succedette come capitano a Beckenbauer e si aggiudicò in queste vesti il campionato d'Europa 1980, mentre Karl-Heinz Rummenigge, disputando la finale del campionato del mondo 1986, sua ultima partita in nazionale, divenne il nuovo primatista di presenze da capitano con la rappresentativa tedesca.

A privare Rumenigge del record fu, nel 1993, Lothar Matthäus, che, il 14 novembre 1999, portò il primato a 75 partite da capitano (72 dal primo minuto di gioco). Dal 1995 Matthäus indossò la fascia di capitano della Mannschaft solo quando il capitano Jürgen Klinsmann o, dal 1998, il suo successore Oliver Bierhoff non erano impiegati o venivano sostituiti durante la partita. Il successore di Bierhoff fu Oliver Kahn, che guidò la squadra da capitano nella finale del campionato del mondo 2002 e al campionato d'Europa 2004. Il commissario tecnico Klinsmann, subentrato nel 2004, nominò capitano Michael Ballack; durante le qualificazioni al campionato d'Europa 2008, questi fu costretto all'inattività da un infortunio prolungato, ragion per cui la fascia passò a Bernd Schneider. Ciononostante, Ballack figura al secondo posto nella classifica di presenze da capitano della Germania di tutti i tempi, con 55 partite. Al campionato del mondo 2010, stante un infortunio di Ballack, la fascia di capitano fu sul braccio di Philipp Lahm. Dopo il forfait mondiale e a seguito di alcune polemiche con Philipp Lahm e con il selezionatore Joachim Löw in merito alla fascia di capitano, Ballack non venne più convocato in nazionale. Il 16 giugno 2011 l'allenatore Löw annunciò la decisione di programmare il futuro della squadra senza Ballack.

Lahm vinse con i compagni il campionato del mondo 2014 dopo aver collezionato 53 partite da capitano (figura ancora oggi al terzo posto nella classifica di presenze con la fascia di capitano della Germania). Bastian Schweinsteiger, il suo successore come capitano, ritiratosi dalla nazionale nel 2016, collezionò 18 partite in questa veste, la maggior parte delle quali prima della sua nomina a capitano stabile. Il successivo capitano fu Manuel Neuer, che spesso aveva sostituito in questo ruolo Schweinsteiger e ha superato quota 50 presenze da capitano. Julian Draxler fu il capitano della Mannschaft durante la Confederations Cup 2017, avendo l'allenatore Löw deciso di fare a meno, per la competizione, della maggior parte dei calciatori stabilmente impiegati in nazionale. Draxler ebbe i gradi di capitano della nazionale tedesca per la prima volta contro la Polonia il 13 maggio 2014, divenendo, all'età di 20 anni e 235 giorni, il più giovane capitano nella storia della Nationalmannschaft, battendo così Christian Schmidt.

Calciatore Ruolo Periodo in nazionale Periodo da capitano Presenze Reti
Germania Arthur Hiller A 1908-1909 1908 4 0
Germania Eugen Kipp A 1908-1913 1908 18 10
Germania Josef Glaser C 1909-1912 1909-1910 5 0
Germania Camillo Ugi C 1909-1912 1910-1911 15 1
Germania Max Breunig C 1910-1913 1910-1913 9 2
Germania Helmut Röpnack C 1909-1913 1913 10 0
Germania Adolf Jäger A 1908-1924 1914-1924 18 10
Germania Otto Harder A 1914-1926 1925-1926 15 14
Germania Hans Kalb C 1920-1928 1927-1928 15 2
Germania Heinrich Stuhlfauth P 1920-1930 1920-1930 21 0
Germania Ludwig Hofmann A 1926-1931 1930 18 4
Germania Richard Hofmann A 1927-1933 1930-1931 25 24
Germania Heinrich Weber D 1928-1931 1931 12 0
Germania Ludwig Leinberger C 1927-1933 1931-1933 24 0
Germania Ernst Albrecht A 1928-1934 1933-1934 17 4
Germania Fritz Szepan A 1929-1939 1934-1939 34 8
Germania Paul Janes D 1932-1942 1939-1942 71 7
Germania Andreas Kupfer C 1935-1950 1950 44 1
Germania Fritz Walter A 1940-1958 1951-1956 61 33
Germania Hans Schäfer A 1952-1962 1957-1958 e 1962 39 15
Germania Helmut Rahn A 1951-1960 1958-1959 40 21
Germania Herbert Erhardt D 1953-1961 1959-1962 50 0
Germania Uwe Seeler A 1954-1970 1962-1970 72 44
Germania Wolfgang Overath C 1963-1974 1970-1971 81 17
Germania Franz Beckenbauer D 1965-1977 1972-1977 103 14
Germania Berti Vogts D 1967-1978 1977-1978 96 1
Germania Sepp Maier P 1966-1979 1978-1979 95 0
Germania Bernard Dietz D 1974-1981 1979-1981 53 0
Germania Karl-Heinz Rummenigge A 1975-1986 1981-1986 95 45
Germania Harald Schumacher P 1978-1986 1986 76 0
Germania Klaus Allofs C 1978-1988 1986-1988 56 17
Germania Lothar Matthäus D/C 1980-2000 1988-1994 150 23
Germania Jürgen Klinsmann A 1987-1998 1995-1998 136 56
Germania Oliver Bierhoff A 1996-2002 1998-2001 70 37
Germania Oliver Kahn P 1994-2006 2001-2004 86 0
Germania Michael Ballack C 1998-2010 2004-2010 98 42
Germania Philipp Lahm D 2004-2014 2010-2014 113 5
Germania Bastian Schweinsteiger C 2004-2016 2014-2016 121 24
Germania Manuel Neuer P 2010- 2016- 109 0

Commissari tecnici

Dal debutto nel 1908, la nazionale tedesca ha avuto dieci selezionatori, tutti di nazionalità tedesca, di cui solo tre non hanno vestito la maglia della NationalmannschaftOtto NerzErich Ribbeck e Joachim Löw[36]

 

Dal 1908 al 1926 non vi era un vero e proprio commissario tecnico (Bundestrainer), dato che i calciatori della nazionale venivano selezionati da un comitato della DFB, la federcalcio nazionale.[37] Nel 1926 fu nominato il primo commissario tecnico, Otto Nerz, che condusse la squadra al terzo posto al campionato del mondo 1934 e ai quarti di finale del torneo calcistico dei Giochi olimpici del 1936, tenutisi a Berlino. Nerz fu poi sostituito dal proprio vice, Sepp Herberger,[38] timoniere della spedizione tedesca vittoriosa al campionato del mondo 1954 e poi fermatasi alle semifinali al campionato del mondo 1958 e ai quarti di finale al campionato del mondo 1962. Berger, alla guida della Mannschaft per quasi vent'anni ad eccezione del periodo 1942-1950, in cui l'attività calcistica fu limitata dalla seconda guerra mondiale, è il selezionatore rimasto in carica più a lungo nella storia della nazionale tedesca. Nel 1964, dopo un'amichevole contro la Finlandia, si dimise per lasciare il posto al suo vice, Helmut Schön,[39] già selezionatore della nazionale della Saar dal 1952 al 1957. Schön ottenne il secondo posto al campionato del mondo 1966 e trionfò al campionato d'Europa 1972 e al campionato del mondo 1974 disputato in casa, oltre a ottenere il secondo posto al campionato d'Europa 1976 e il terzo posto al campionato del mondo 1970, grazie anche a una squadra molto forte, che aveva in Uli HoeneßFranz Beckenbauer e Gerd Müller i propri punti di forza. Eliminato al secondo turno al campionato del mondo 1978, Schön si dimise con un bilancio lusinghiero: record di partite (25) e di vittorie (16) da commissario tecnico della Mannschaft in Coppa del mondo. Nel primo periodo alla guida della compagine tedesca, Derwall registrò, inoltre, un primo record, quello del maggior numero di partite giocate senza una sconfitta (23), oltre al record del maggior numero di vittorie consecutive (12).

Jupp Derwall, vice di Schön, prese la guida della nazionale nel 1978 e la condusse alla vittoria del campionato d'Europa 1980 e al secondo posto al campionato del mondo 1982, per poi essere esonerato dopo la fallimentare esperienza al campionato d'Europa 1984, chiusa al primo turno.[40] Per sostituirlo la federazione nominò una bandiera del calcio tedesco, Franz Beckenbauer[41] che all'epoca esordiva nelle vesti di allenatore. Kaiser Franz conseguì il secondo posto al campionato del mondo 1986 e si fermò in semifinale al campionato d'Europa 1988, per poi vincere il campionato del mondo 1990: vincendo il mondiale sia da allenatore sia da calciatore, eguagliò il brasiliano Mário Zagallo. Il successivo commissario tecnico fu Berti Vogts,[42] che era stato assistente di Beckenbauer insieme a Holger Osieck. Vogts, primo selezionatore della nazionale tedesca dopo la riunificazione del paese, ottenne la seconda piazza al campionato d'Europa 1992, non andò oltre i quarti di finale del campionato del mondo 1994 e vinse il campionato d'Europa 1996, per poi dimettersi qualche mese dopo la fallimentare spedizione al campionato del mondo 1998, dove la Germania uscì malamente ai quarti di finale.[43][44] La panchina della Mannschaft fu assegnata a Paul Breitner, ma a causa di divergenze sorte con il presidente federale Egidius Braun e ai malumori di alcuni dirigenti federali circa la sua designazione, l'ipotesi sfumò nel giro di 17 ore.[45][46] Il ruolo di commissario tecnico fu affidato a Erich Ribbeck,[47] già vice di Jupp Derwall dal 1978 al 1984: all'età di 61 anni, egli divenne il più vecchio selezionatore della nazionale tedesca. Alla Confederations Cup 1999 la Germania, piena di seconde linee, uscì al primo turno e ugualmente fallimentare fu l'esperienza al campionato d'Europa 2000, terminata già dopo la fase a gruppi. Dopo le dimissioni di Ribbeck, nel giugno 2000,[48] fu la volta di Rudi Völler,[49] che rimpiazzò il successore designato, Christoph Daum, coinvolto in uno scandalo di cocaina.[50][51] Ottennuta la qualificazione al campionato del mondo 2002 tramite gli spareggi, Völler condusse i suoi al secondo posto nel torneo e subì una brutta eliminazione al primo turno del campionato d'Europa 2004, che causò le dimissioni dell'ex calciatore.[52]

Nel 2004 la federazione decise di ingaggiare l'esordiente Jürgen Klinsmann, capitano della nazionale tedesca campione del mondo nel 1990 e già vice di Völler. Proponendo un calcio propositivo e lanciando alcuni giovani, ottenne il terzo posto alla Confederations Cup 2005 giocata in casa e il terzo posto al campionato del mondo 2006 giocato in casa. Dopo le dimissioni di Klinsmann,[53] la sua eredità fu raccolta dal vice Joachim Löw, che guadagnò il secondo posto al campionato d'Europa 2008 e il terzo posto al campionato del mondo 2010, per poi uscire dal campionato d'Europa 2012 in semifinale e vincere il campionato del mondo 2014. La gestione di Löw proseguì negli anni a venire, passando per l'eliminazione in semifinale al campionato d'Europa 2016, la vittoria della Confederations Cup 2017 e la brutta estromissione al primo turno del campionato del mondo 2018, evento che in un mondiale si era verificato per i tedeschi solo nel 1938, quando la competizione si svolgeva interamente con turni ad eliminazione diretta. Dopo aver deluso nella UEFA Nations League 2018-2019 e nella UEFA Nations League 2020-2021, la squadra fu eliminata agli ottavi di finale del campionato d'Europa 2020, perdendo per 2-0 contro l'Inghilterra padrona di casa; questa partita chiuse la lunga era Löw e aprì quella di Hans-Dieter Flick.

Dati aggiornati al 29 novembre 2022.

Nome Periodo Partite Vittorie Pareggi Sconfitte Reti fatte Reti subite Differenza reti
Comitato DFB 1908-1926 58 16 12 30 119 146 −27
Otto Nerz 1926-1936 70 42 10 18 192 113 +79
Sepp Herberger 1936-1964 167 94 27 46 435 250 +185
Helmut Schön 1964-1978 139 87 31 21 292 107 +185
Jupp Derwall 1978-1984 67 44 12 11 144 60 +84
Franz Beckenbauer 1984-1990 66 34 20 12 107 61 +46
Berti Vogts 1990-1998 102 66 24 12 206 86 +120
Erich Ribbeck 1998-2000 24 10 6 8 42 31 +11
Rudi Völler 2000-2004 53 29 11 13 109 57 +52
Jürgen Klinsmann 2004-2006 34 20 8 6 81 43 +38
Joachim Löw 2006-2021 189 120 38 31 448 189 +259
Hans-Dieter Flick 2021 9 8 1 0 34 3 +31
  Totale 977 569 200 208 2209 1146 +1090

Confronti con altre nazionali

Tra gli avversari nazionali contro cui sono stati disputati almeno 10 incontri, la Germania presenta i seguenti saldi.

Saldo positivo

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Svizzera Svizzera 53 36 8 9 142 69 +73 26 marzo 2008 13 ottobre 2020 26 maggio 2012
Paesi Bassi Paesi Bassi 45 16 17 12 85 76 +11 24 marzo 2019 29 marzo 2022 6 settembre 2019
Austria Austria 40 25 6 9 90 57 +33 6 settembre 2013 18 novembre 1992 2 giugno 2018
Svezia Svezia 37 16 9 12 72 61 +11 23 giugno 2018 16 ottobre 2012 19 aprile 1978
Ungheria Ungheria 35 13 11 12 73 67 +7 4 giugno 2016 11 giugno 2022 23 settembre 2022
Danimarca Danimarca 27 15 5 8 55 38 +17 17 giugno 2012 2 giugno 2021 28 marzo 2007
Spagna Spagna 26 9 9 8 31 32 +0 18 novembre 2014 27 novembre 2022 17 novembre 2020
Belgio Belgio 25 20 1 4 58 26 +32 11 ottobre 2011 22 settembre 1982 26 settembre 1954
Jugoslavia Jugoslavia 25 14 4 7 46 31 +15 10 giugno 1990 21 giugno 1998 9 maggio 1973
Finlandia Finlandia 23 16 6 1 82 19 +63 31 agosto 2016 14 ottobre 2009 12 agosto 1923
Norvegia Norvegia 22 15 5 2 59 17 +42 4 settembre 2017 2 novembre 1930 11 febbraio 2009
Bulgaria Bulgaria 21 16 2 3 56 24 +32 15 novembre 1995 20 agosto 2002 7 giugno 1995
Polonia Polonia 21 13 7 1 34 12 +22 4 settembre 2015 16 giugno 2016 11 ottobre 2014
Irlanda Irlanda 20 9 5 6 35 24 +11 11 ottobre 2013 14 ottobre 2014 8 ottobre 2015
Turchia Turchia 20 14 3 3 49 13 +36 7 ottobre 2011 9 ottobre 1999 8 ottobre 2005
Portogallo Portogallo 19 11 5 3 33 18 +15 19 giugno 2021 6 settembre 1997 20 giugno 2000
Cecoslovacchia Cecoslovacchia 17 10 4 3 40 28 +12 1º luglio 1990 22 aprile 1992 29 aprile 1964
Galles Galles 17 9 6 2 26 10 +16 1º aprile 2009 21 novembre 2007 14 maggio 2002
Irlanda del Nord Irlanda del Nord 17 11 4 2 38 14 +24 5 ottobre 2017 9 novembre 1996 16 novembre 1983
Scozia Scozia 17 8 5 4 26 23 +3 7 settembre 2015 7 giugno 2003 28 aprile 1999
Albania Albania 14 13 1 0 38 10 +28 6 giugno 2001 17 dicembre 1967 -
Lussemburgo Lussemburgo 13 12 0 1 60 11 +49 27 maggio 2006 - 26 marzo 1939
Romania Romania 15 10 3 2 41 19 +21 8 ottobre 2021 12 giugno 2000 28 aprile 2004
Messico Messico 12 5 5 2 24 11 +13 29 giugno 2017 22 dicembre 1993 17 giugno 2018
Unione Sovietica Unione Sovietica 12 9 0 3 22 11 +11 27 marzo 1991 - 28 agosto 1985
Slovacchia Slovacchia 11 8 0 3 25 12 +13 26 giugno 2016 - 29 maggio 2016
Stati Uniti Stati Uniti 11 7 0 4 23 17 + 6 26 giugno 2014 - 10 giugno 2015
Uruguay Uruguay 11 8 2 1 29 12 +17 29 maggio 2011 25 aprile 1990 3 giugno 1928

NB: come da regolamento FIFA, le gare terminate ai rigori si considerano pareggiate.

NB: Per Unione Sovietica s'intende la nazionale che giocò dal 1924 al 1991, per Cecoslovacchia s'intende la nazionale che giocò dal 1920 al 1993, in cui militavano sia i cechi che gli slovacchi, e per Jugoslavia s'intende la nazionale che giocò dal 1920 al 1992, in cui militavano croati, bosniaci, macedoni, serbi, sloveni e montenegrini.

Saldo negativo

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Italia Italia 37 9 13 15 46 52 -6 14 giugno 2022 4 giugno 2022 28 giugno 2012
Inghilterra Inghilterra 36 13 8 17 45 56 -27 22 marzo 2017 26 settembre 2022 29 giugno 2021
Francia Francia 32 9 8 15 46 50 -4 4 luglio 2014 6 settembre 2018 15 giugno 2021
Brasile Brasile 23 5 5 13 31 41 -10 8 luglio 2014 8 settembre 2004 27 marzo 2018
Argentina Argentina 22 7 5 10 33 34 -2 13 luglio 2014 9 ottobre 2019 3 settembre 2014

NB: come da regolamento FIFA le gare terminate ai rigori contro Cecoslovacchia (20 giugno 1976, persa), Francia (8 luglio 1982, vinta), Messico (21 giugno 1986, vinta), Svezia (31 marzo 1988, persa), Inghilterra (4 luglio 1990 e 26 giugno 1996, vinte), Argentina (30 giugno 2006, vinta) e Italia (2 luglio 2016, vinta) sono considerate partite pareggiate.