Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022 2022 كأس العالم الفيفا Kas alʿaalam alFIFA 2022 |
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Competizione | Campionato mondiale di calcio | |||
Sport | Calcio | |||
Edizione | 22ª | |||
Organizzatore | FIFA | |||
Date |
dal 20 novembre 2022 al 18 dicembre 2022 |
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Luogo |
Qatar (5 città) |
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Partecipanti | 32 (211 alle qualificazioni) | |||
Impianto/i | 8 stadi | |||
Risultati | ||||
Vincitore |
Argentina (3º titolo) |
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Secondo | Francia | |||
Terzo | Croazia | |||
Quarto | Marocco | |||
Statistiche | ||||
Miglior giocatore | Lionel Messi | |||
Miglior marcatore | Kylian Mbappé (8) | |||
Miglior portiere | Emiliano Martínez | |||
Incontri disputati | 64 | |||
Gol segnati | 172 (2,69 per incontro) | |||
Pubblico |
3 404 252 (53 191 per incontro) |
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La nazionale argentina vincitrice del campionato mondiale | ||||
Cronologia della competizione | ||||
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Il campionato mondiale di calcio 2022 o Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022 (in arabo: 2022 كأس العالم الفيفا, Kas alʿaalam alFIFA 2022, in inglese FIFA World Cup Qatar 2022), noto anche come Qatar 2022, è stata la ventiduesima edizione della massima competizione per le rappresentative di calcio (squadre comunemente chiamate "nazionali") maschili maggiori delle federazioni sportive affiliate alla FIFA.
Si è svolta in Qatar dal 20 novembre al 18 dicembre 2022[1][2][3]. È stato il primo mondiale tenutosi nel Medio Oriente e nel mondo arabo, nonché l'ultima edizione del torneo a prevedere la partecipazione di 32 nazionali, poiché dal 2026 il mondiale verrà esteso a 48 partecipanti. Nel luglio 2018 il presidente della FIFA Gianni Infantino non aveva escluso che questo allargamento potesse già avvenire proprio in questa edizione del mondiale[4][5], ma l'idea è stata successivamente scartata[6].
Per la prima volta nella storia dei mondiali la competizione non si è disputata nei mesi di giugno e luglio, come è avvenuto tradizionalmente, ma in quelli di novembre e dicembre, cioè nel periodo dell'autunno-inverno dell'emisfero boreale. Questa particolarità per nazionali maggiori è dovuta al fatto che, svoltasi la manifestazione in una zona caratterizzata da un clima desertico e fortemente arido, nel periodo estivo le temperature sarebbero state proibitive: nei mesi più caldi, il Qatar tocca di fatti i 50° di temperatura percepita e può raggiungere i 40° anche di notte a causa dell'umidità relativa[7].
Nell'atto conclusivo, svoltosi il 18 dicembre allo stadio Iconico di Lusail, si sono affrontate le nazionali di Argentina e Francia, quest'ultima campione del mondo in carica, alla sua seconda finale consecutiva nella competizione. La sfida ha visto la nazionale Albiceleste prevalere per 4-2 ai tiri di rigore dopo che i tempi regolarmentari si erano chiusi sul 2-2 e quelli supplementari sul 3-3. L'Argentina torna a vincere così il campionato mondiale, per la terza volta nella propria storia, a distanza di 36 anni dall'ultimo trionfo.[8] Il terzo posto è stato ottenuto dalla Croazia, al suo secondo podio consecutivo dopo il secondo posto nel 2018, vincitrice della finale per il terzo posto contro il Marocco, quarto classificato e prima nazionale africana a raggiungere tale piazzamento. Questa edizione è la prima ad essere vinta da una formazione non europea dal 2002 ed è la prima a concludersi ai tiri di rigore dal 2006 ed è la prima edizione a concludersi con cinque partite ad eliminazione diretta decise ai tiri di rigore (due ottavi di finale, due quarti di finale e la finale).
Nell'ottobre 2007 la FIFA aveva abolito la politica di assegnare l'organizzazione dell'evento a rotazione tra le varie confederazioni, stabilendo, invece, a partire dall'edizione 2018, che una confederazione non possa ospitare un campionato mondiale fino alla terza edizione successiva all'ultima disputata in un Paese a essa iscritto, cioè dodici anni. Dopo Sudafrica 2010 e Brasile 2014, non era quindi possibile ospitare i Mondiali 2018 in Sudamerica né in Africa, mentre l'organizzazione del Mondiale 2022 era interdetta alle nazioni affiliate all'UEFA, dopo l'assegnazione alla Russia del torneo 2018.
La procedura per candidarsi a ospitare i mondiali di calcio per le edizioni del 2018 e del 2022 iniziò nel gennaio 2009; le federazioni nazionali ebbero tempo fino al 2 febbraio 2009 per candidarsi ufficialmente. Inizialmente, undici nazioni presentarono la loro candidatura per ospitare l'edizione del 2018. In seguito, il Messico si ritirò dalla procedura, mentre la candidatura dell'Indonesia venne respinta dalla FIFA nel gennaio 2010, dopo che il governo indonesiano non fu in grado di supportare la candidatura.
Progressivamente, tutte le candidature non europee per l'edizione 2018 vennero ritirate e proposte per la sola edizione 2022; di conseguenza, le candidature europee per l'edizione 2022 vennero convogliate verso la sola edizione 2018. Rimasero, così, cinque sole candidature, ossia Australia, Corea del Sud, Giappone, Qatar e Stati Uniti d'America. Corea del Sud e Qatar avevano sin dall'inizio proposto la rispettiva candidatura per la sola edizione 2022. Il Giappone ritirò la propria candidatura per il 2018 il 4 maggio 2010. L'Australia fece altrettanto un mese dopo[14], seguita gli Stati Uniti il 15 ottobre 2010[15].
L'assegnazione dei Paesi ospitanti le edizioni 2018 e 2022 della Coppa del mondo FIFA si svolse il 2 dicembre 2010 nella sede principale della FIFA a Zurigo. Presero parte al voto 22 membri del comitato esecutivo FIFA, invece che 24, poiché due membri del comitato erano stati sospesi dopo l'avvio di indagini a causa di sospetti di corruzione per i loro voti.
La sequenza di scrutini ha avuto il seguente esito.
Nazione | 1ª Votazione | 2ª Votazione | 3ª Votazione | 4ª Votazione |
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Qatar | 11 | 10 | 11 | 14 |
Stati Uniti | 3 | 5 | 6 | 8 |
Corea del Sud | 4 | 5 | 5 | - |
Giappone | 3 | 2 | - | - |
Australia | 1 | - | - | - |
Voti totali | 22 | 22 | 22 | 22 |
Visto l'esito della quarta e ultima votazione, l'organizzazione della fase finale del campionato mondiale 2022 venne assegnata al Qatar, primo Paese mediorientale selezionato come ospitante.
Da una prima selezione di sette città che prevedeva anche la presenza di Umm Salal e Madinat ash Shamal, con i loro rispettivi impianti sportivi da progettare e costruire, si è giunti a una scrematura che ha ridotto le città a cinque, con i rispettivi otto stadi resi successivamente ufficiali per ospitare l'evento.
Oltre allo Stadio internazionale Khalifa (45 857 posti a sedere e già pronto al momento dell'assegnazione dell'evento nel 2010), altri sette stadi hanno ospitato il mondiale, e di questi sei completamente nuovi e un impianto già esistente, oggetto di ampliamento.
I nuovi stadi sono:
Lo stadio ampliato è:
Tutti gli stadi sono dotati di impianti di raffreddamento a emissioni zero grazie all'utilizzo di tecnologie solari per garantire che la temperatura non superi mai i 27 °C e assicurando sempre ottimali condizioni di gioco e un ambiente confortevole per i tifosi. Una nuova rete metropolitana, con una lunghezza totale di 320 km, è stata realizzata per ospitare l'evento. 5 stadi su 8 hanno una fermata di metropolitana dedicata e sono raggiungibili a piedi. Per i restanti 3 è previsto un servizio bus navetta gratuito dalla fermata più vicina (compreso quello di Al Khor che dista circa 30 chilometri dal capolinea nord della linea rossa, a Lusail). Il sistema autostradale del Qatar collega tutti gli impianti.
Quasi tutte le sedi di gara sono nella capitale Doha o nella sua area metropolitana, della quale fanno parte le città di Lusail, Al Rayyan ed Al Wakrah. Solo Al Khor, sede della gara inaugurale, è più distante, trovandosi a circa 50 km sulla costa nord-orientale del Qatar. Con i problemi logistici ridotti al minimo, ed essendo molto limitati gli spostamenti che dovranno affrontare squadre, giornalisti e tifosi, Qatar 2022 ha ricalcato sostanzialmente la logistica del primo torneo mondiale della storia (Uruguay 1930), che fu giocato tutto nella stessa città, Montevideo.
Al Rayyan | ||
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Stadio Ahmed bin Ali | Education City Stadium | Stadio internazionale Khalifa |
Capacità: 45 032 | Capacità: 44 667[22] | Capacità: 45 857[23] |
Al Khor | Lusail | |
Stadio Al-Bayt | Stadio Iconico di Lusail | |
Capacità: 68 895[24] | Capacità: 88 966[25] | |
Al Wakrah | Doha | |
Stadio Al-Janoub | Stadio Al-Thumama | Stadio 974 |
Capacità: 44 325[26] | Capacità: 44 400[27] | Capacità: 44 089[28] |
Le qualificazioni al campionato mondiale del 2022 sono cominciate nel giugno 2019 e si sono concluse nel giugno 2022. L'unica nazionale qualificata d'ufficio è stata il Qatar, in quanto rappresentativa del Paese organizzatore della manifestazione, esordiente nella manifestazione iridata.
Oltre all'esordio della nazionale qatariota, la manifestazione iridata ha visto il ritorno del Canada, assente dal 1986, e del Galles, assente dal 1958. Per la seconda volta consecutiva l'Italia, già quattro volte vincitrice del titolo nonché detentrice del titolo europeo, ha fallito la qualificazione alla fase finale, risultando assente dalla fase finale dall'edizione 2014 disputatasi in Brasile. Delle 32 squadre partecipanti 24 erano presenti alla precedente edizione del torneo. I Paesi Bassi, l'Ecuador, il Ghana, il Camerun e gli Stati Uniti si sono qualificati dopo aver mancato la partecipazione nel 2018.
Il 9 dicembre 2019 l'Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha sospeso la Russia per quattro anni da tutti i principali eventi sportivi, dopo che l'agenzia antidoping russa (RUSADA) è stata dichiarata non conforme per aver consegnato agli investigatori dati di laboratorio manipolati. Alla squadra nazionale russa era stato comunque consentito di qualificarsi, poiché il divieto si applicava solo alla fase finale per decidere i campioni del mondo. Una squadra che rappresentava la Russia, che usava la bandiera e l'inno russi, non avrebbe potuto partecipare secondo la decisione della WADA mentre il divieto rimaneva attivo. La decisione era stata impugnata dinanzi al Tribunale Arbitrale dello Sport e il 17 dicembre 2020 alle squadre russe è stato vietato di partecipare ai campionati del mondo organizzati o sanzionati da un firmatario della WADA fino al 16 dicembre 2022, il giorno prima della finale per il terzo posto.
A seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, dopo aver annunciato una serie di sanzioni che avrebbero impattato sulla partecipazione della Russia alle competizioni calcistiche internazionali, la FIFA e l'UEFA hanno sospeso fino a nuovo avviso la federazione calcistica della Russia da tutte le competizioni internazionali, inclusa un'eventuale partecipazione alla fase finale del campionato mondiale.
Pr. | Squadra | Data di qualificazione certa | Confederazione | Partecipante in quanto | Partecipazioni precedenti al torneo |
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1 | Qatar | 2 dicembre 2010 | AFC | Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale | Esordiente |
2 | Germania | 11 ottobre 2021 | UEFA | 1ª classificata nel gruppo J della fase finale di qualificazione | 19 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018)[36] |
3 | Danimarca | 12 ottobre 2021 | 1ª classificata nel gruppo F della fase finale di qualificazione | 5 (1986, 1998, 2002, 2010, 2018) | |
4 | Brasile | 11 novembre 2021 | CONMEBOL | 1ª classificata nel gruppo unico di qualificazione | 21 (1930, 1934, 1938, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018) |
5 | Francia | 13 novembre 2021 | UEFA | 1ª classificata nel gruppo D della fase finale di qualificazione | 15 (1930, 1934, 1938, 1954, 1958, 1966, 1978, 1982, 1986, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018) |
6 | Belgio | 1ª classificata nel gruppo E della fase finale di qualificazione | 13 (1930, 1934, 1938, 1954, 1970, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2014, 2018) | ||
7 | Croazia | 14 novembre 2021 | 1ª classificata nel gruppo H della fase finale di qualificazione | 5 (1998, 2002, 2006, 2014, 2018) | |
8 | Spagna | 1ª classificata nel gruppo B della fase finale di qualificazione | 15 (1934, 1950, 1962, 1966, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018) | ||
9 | Serbia | 1ª classificata nel gruppo A della fase finale di qualificazione | 4 (1998, 2006, 2010, 2018)[37] | ||
10 | Inghilterra | 15 novembre 2021 | 1ª classificata nel gruppo I della fase finale di qualificazione | 15 (1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1982, 1986, 1990, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018) | |
11 | Svizzera | 1ª classificata nel gruppo C della fase finale di qualificazione | 11 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1994, 2006, 2010, 2014, 2018) | ||
12 | Paesi Bassi | 16 novembre 2021 | 1ª classificata nel gruppo G della fase finale di qualificazione | 10 (1934, 1938, 1974, 1978, 1990, 1994, 1998, 2006, 2010, 2014) | |
13 | Argentina | CONMEBOL | 2ª classificata nel gruppo unico di qualificazione | 17 (1930, 1934, 1958, 1962, 1966, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018) | |
14 | Iran | 27 gennaio 2022 | AFC | 1ª classificata nel girone A della terza fase di qualificazione | 5 (1978, 1998, 2006, 2014, 2018) |
15 | Corea del Sud | 1º febbraio 2022 | 2ª classificata nel girone A della terza fase di qualificazione | 10 (1954, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018) | |
16 | Giappone | 24 marzo 2022 | 2ª classificata nel girone B della terza fase di qualificazione | 6 (1998, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018) | |
17 | Arabia Saudita | 1ª classificata nel girone B della terza fase di qualificazione | 5 (1994, 1998, 2002, 2006, 2018) | ||
18 | Ecuador | CONMEBOL | 4ª classificata nel gruppo unico di qualificazione | 3 (2002, 2006, 2014) | |
19 | Uruguay | 3ª classificata nel gruppo unico di qualificazione | 13 (1930, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1986, 1990, 2002, 2010, 2014, 2018) | ||
20 | Canada | 27 marzo 2022 | CONCACAF | 1ª classificata nel girone finale di qualificazione | 1 (1986) |
21 | Ghana | 29 marzo 2022 | CAF | Vincitrice degli spareggi della terza fase di qualificazione | 3 (2006, 2010, 2014) |
22 | Senegal | Vincitrice degli spareggi della terza fase di qualificazione | 2 (2002, 2018) | ||
23 | Portogallo | UEFA | Vincitrice percorso C del turno di spareggio | 7 (1966, 1986, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018) | |
24 | Polonia | Vincitrice percorso B del turno di spareggio | 8 (1938, 1974, 1978, 1982, 1986, 2002, 2006, 2018) | ||
25 | Tunisia | CAF | Vincitrice degli spareggi della terza fase di qualificazione | 5 (1978, 1998, 2002, 2006, 2018) | |
26 | Marocco | Vincitrice degli spareggi della terza fase di qualificazione | 5 (1970, 1986, 1994, 1998, 2018) | ||
27 | Camerun | Vincitrice degli spareggi della terza fase di qualificazione | 7 (1982, 1990, 1994, 1998, 2002, 2010, 2014) | ||
28 | Stati Uniti | 30 marzo 2022 | CONCACAF | 3ª classificata nel girone finale di qualificazione | 10 (1930, 1934, 1950, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014) |
29 | Messico | 2ª classificata nel girone finale di qualificazione | 16 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1978, 1986, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018) | ||
30 | Galles | 5 giugno 2022 | UEFA | Vincitrice percorso A del turno di spareggio | 1 (1958) |
31 | Australia | 13 giugno 2022 | AFC | Vincitrice dello spareggio AFC-CONMEBOL | 5 (1974, 2006, 2010, 2014, 2018) |
32 | Costa Rica | 14 giugno 2022 | CONCACAF | Vincitrice dello spareggio CONCACAF-OFC | 5 (1990, 2002, 2006, 2014, 2018) |
Il calendario della manifestazione è stato pubblicato il 15 luglio 2020. Il sorteggio della fase a gironi ha avuto luogo il 1º aprile 2022. Il 10 agosto 2022 la FIFA ha presentato una proposta per la riprogrammazione della partita tra Qatar e Ecuador al 20 novembre, un giorno prima rispetto a quanto originariamente previsto. Due giorni dopo, la decisione di spostare la prima partita del Qatar è stata ufficialmente confermata dalla FIFA; questo ha permesso di continuare la lunga tradizione secondo la quale il Mondiale è inaugurato da una gara della Nazionale ospitante o di quella campione in carica. Se tale modifica non fosse avvenuta, la competizione sarebbe stata aperta dalla partita tra Senegal e Paesi Bassi, incontro contestualmente spostato in avanti di sei ore.
La lista dei 36 arbitri, 69 assistenti arbitrali e 24 arbitri VAR è stata resa nota in forma ufficiale dalla FIFA il 19 maggio 2022. Nella lista degli arbitri ne sono stati inseriti due a testa provenienti da Argentina, Brasile, Francia e Inghilterra. Per la prima volta nella storia della manifestazione sono state incluse nella lista ufficiali di gara donne; tra i 36 arbitri sono, infatti, presenti la francese Stéphanie Frappart, la ruandese Salima Mukansanga e la giapponese Yoshimi Yamashita, mentre tre sono le donne tra gli assistenti arbitrali[42]. Prima dell'inizio della manifestazione, gli ufficiali di gara sono stati invitati dal presidente della Commissione Arbitri FIFA Pierluigi Collina a porre particolare attenzione al tempo di gioco effettivo; tale indicazione ha comportato l'applicazione di tempi di recupero superiori alla media dei tornei precedenti.
Confederazione | Assistenti arbitrali |
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AFC | Mohammadreza Abolfazli, Mohammadreza Mansouri |
Taleb Al-Marri, Saud Al-Maqaleh | |
Mohamed Al-Hammadi, Hasan Al-Mahri | |
Ashley Beecham, Anton Shchetinin | |
Cao Yi, Shi Xiang | |
CAF | Mahmoud Abouelregal |
Djibril Camara, El Hadj Malick Samba | |
Jerson dos Santos | |
Abdelhak Etchiali, Mokrane Gourari | |
Arsénio Marrengula | |
Elvis Noupue | |
Souru Phatsoane | |
Zakhele Siwela | |
CONCACAF | Kyle Atkins, Kathryn Nesbitt, Corey Parker |
Karen Díaz Medina, Miguel Hernández, Alberto Morín | |
Helpys Raymundo Feliz | |
Walter López | |
Juan Carlos Mora | |
David Morán | |
Caleb Wales | |
Zachari Zeegelaar | |
CONMEBOL | Neuza Back, Bruno Boschilia, Rodrigo Figueiredo, Bruno Pires, Danilo Manis |
Juan Pablo Belatti, Diego Bonfá, Ezequiel Brailovsky, Gabriel Chade | |
Tulio Moreno, Jorge Urrego | |
Michael Orué, Jesús Sánchez | |
Martín Soppi, Nicolás Taran | |
OFC | Tevita Makasini |
Mark Rule | |
UEFA | Ovidiu Artene, Vasile Marinescu |
Simon Bennett, Gary Beswick, Stuart Burt, Adam Nunn | |
Ciro Carbone, Alessandro Giallatini | |
Pau Cebrián Devís, Roberto Díaz Pérez del Palomar | |
Nicolas Danos, Cyril Gringore | |
Jan de Vries, Hessel Steegstra | |
Rafael Foltyn, Jan Seidel | |
Tomaž Klančnik, Andraž Kovačič | |
Tomasz Listkiewicz, Paweł Sokolnicki |
Confederazione | Arbitri VAR |
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AFC | Abdulla Al-Marri |
Muhammad Taqi | |
Shaun Evans | |
CAF | Rédouane Jiyed |
Adil Zourak | |
CONCACAF | Drew Fischer |
Fernando Guerrero | |
Armando Villarreal | |
CONMEBOL | Julio Bascuñán |
Nicolás Gallo | |
Leodán González | |
Juan Ernesto Soto | |
Mauro Vigliano | |
UEFA | Jérôme Brisard |
Bastian Dankert | |
Ricardo de Burgos Bengoetxea | |
Marco Fritz | |
Alejandro Hernández Hernández | |
Massimiliano Irrati | |
Tomasz Kwiatkowski | |
Juan Martínez Munuera | |
Benoît Millot | |
Paolo Valeri | |
Pol van Boekel |
La formula conferma quella in vigore da quando, in occasione dell'edizione francese del 1998, la fase finale del campionato mondiale di calcio è stata portata a 32 squadre e prevede, dunque, la formazione di otto gironi all'italiana (chiamati "gruppi"), ciascuno composto da quattro squadre e comprendente partite di sola andata.
Per determinare la posizione in classifica delle squadre in ogni gruppo saranno presi in considerazione, nell'ordine, i seguenti criteri:
Nel caso in cui, dopo aver applicato quanto sopra, due o più nazionali si trovassero ancora in parità, verranno utilizzati, sempre nell'ordine, gli ulteriori parametri qui di seguito:
Le prime due nazionali classificate di ogni raggruppamento accedono alla fase a eliminazione diretta che consiste in un tabellone di quattro turni (ottavi di finale, quarti di finale, semifinali e finali) ad accoppiamenti interamente prestabiliti e con incontri basati su partite uniche ed eventuali tempi supplementari e tiri di rigore in caso di persistenza della parità tra le due contendenti.
Nella partita inaugurale del torneo, svoltasi allo stadio Al-Bayt di Al Khawr sotto la direzione dell'arbitro italiano Daniele Orsato, i padroni di casa del Qatar sono sconfitti per 2-0 dall'Ecuador con una doppietta di Enner Valencia; per la prima volta nella storia del campionato mondiale, la nazionale ospitante perde la partita d'esordio. Nel secondo incontro del girone i Paesi Bassi riescono a ottenere nel finale di gara una vittoria per 2-0 contro il Senegal, grazie al colpo di testa vincente di Cody Gakpo all'84' e alla rete di Davy Klaassen al nono minuto di recupero del secondo tempo.
Nella seconda giornata il Senegal vince sul Qatar per 3-1 e tiene aperta la possibilità di qualificarsi alla fase finale. La sfida tra Paesi Bassi e Ecuador, terminata in parità con il risultato di 1-1, chiude la seconda giornata del girone. Questo risultato sancisce l'eliminazione del Qatar dal Mondiale, diventando la nazionale ospitante ad aver ottenuto meno punti nella storia della rassegna iridata.
Nell'ultimo turno i Paesi Bassi vincono 2-0 sul Qatar, ottenendo la qualificazione agli ottavi di finale con il primo posto, mentre il Senegal, con la vittoria per 2-1 sull'Ecuador, raggiunge la qualificazione con il secondo posto. Alle ultime due posizioni del girone si classificano rispettivamente l'Ecuador e i padroni di casa del Qatar.
Nel primo incontro del gruppo B l'Inghilterra vicecampione d'Europa in carica sconfigge agevolmente l'Iran con il risultato di 6-2. Al momento della celebrazione degli inni nazionali, i calciatori iraniani non cantano il proprio inno in segno di solidarietà verso coloro che, in patria, protestano contro il governo e venendo in questo sostenuti con fischi e manifesti dai propri tifosi presenti allo stadio. Tra le sei marcature vi sono le doppiette dell'inglese Bukayo Saka e dell'iraniano Mehdi Taremi, che raddoppia trasformando un calcio di rigore al 13' minuto di recupero del secondo tempo. Il match, infatti, è caratterizzato da un cospicuo recupero sia del primo tempo (14 minuti) che del secondo tempo (10 minuti in origine, poi aumentati per via di un controllo al VAR), per un totale di 29 minuti, cifra che rende questa gara il più lungo incontro di un campionato mondiale di calcio terminato ai tempi regolamentari. Nel secondo incontro del girone il Galles riesce, grazie al rigore trasformato da Gareth Bale all'82', a strappare un pareggio negli ultimi minuti agli Stati Uniti, passati in vantaggio nel primo tempo con il gol di Timothy Weah al 36'.
Nella gara successiva l'Iran supera il Galles 2-0 nel finale, trovando il gol all'ottavo e all'undicesimo minuto di recupero del secondo tempo, in un incontro in cui vi è stata anche la prima espulsione del torneo, nei confronti del portiere gallese Wayne Hennessey, all'86º. La seconda giornata del girone si conclude con il pareggio a reti inviolate tra Inghilterra e Stati Uniti che rimanda tutti i verdetti alle ultime due partite.
Nel terzo turno l'Inghilterra supera agevolmente il Galles 3-0, anche grazie alla doppietta di Marcus Rashford, ottenendo il primo posto nel girone e la qualificazione agli ottavi di finale, in cui affronterà il Senegal. Gli Stati Uniti, vincendo di misura contro l'Iran per 1-0 con rete di Christian Pulisic, si classificano al secondo posto, qualificandosi agli ottavi contro i Paesi Bassi. In terza e quarta posizione si collocano rispettivamente l'Iran e il Galles.
La prima sorpresa di questo Mondiale giunge nella partita inaugurale del Gruppo C in cui l'Argentina, nonostante si porti in vantaggio dopo 10 minuti con un rigore trasformato da Lionel Messi, nella ripresa subisce dapprima il gol del pareggio dell'Arabia Saudita al 48' con Saleh Al-Shehri e poi quello del sorpasso con la rete di Salem Al-Dossari. Nel finale sono diversi i tentativi di attacco da parte dell'Argentina ma la partita termina 2-1 per l'Arabia Saudita. Nel secondo incontro, il Messico pareggia per 0-0 con la Polonia, che ha anche sbagliato un calcio di rigore tirato dal capitano Robert Lewandowski nel secondo tempo, in una partita comunque equilibrata.
La seconda giornata si apre con la vittoria della Polonia contro l'Arabia Saudita per 2-0. In questa gara, l'attaccante polacco Robert Lewandowski segna il suo primo gol in un campionato del mondo. Anche l'Argentina, nella gara successiva, trova la vittoria per 2-0 sul Messico conquistando così i primi punti nel torneo.
L'ultima giornata vede la vittoria dell'Argentina per 2-0 sulla Polonia, che assicura all'Argentina il primo posto nel gruppo C. Nell'altro incontro del girone, Il Messico vince 2-1 contro l'Arabia Saudita, ma a causa della differenza reti sfavorevole nei confronti della Polonia, quest'ultima ottiene il secondo posto e, di conseguenza, il passaggio alla fase a eliminazione diretta mentre il Messico si deve accontentare del terzo posto, non raggiungendo così la qualificazione. Ultima in classifica risulta l'Arabia Saudita.
Il primo incontro del gruppo D tra Danimarca e Tunisia, terminato 0-0, è anche il primo della fase a gironi del torneo a concludersi senza alcuna rete. Nel secondo incontro, la Francia, campione del mondo in carica, vince agevolmente in rimonta per 4-1 sull'Australia. Tra i marcatori spicca una doppietta dell'attaccante francese del Milan Olivier Giroud.
Nel turno successivo l'Australia ottiene una vittoria di misura sulla Tunisia grazie alla rete, al 23' del primo tempo, di Mitchell Duke, mentre la Francia si impone sulla Danimarca per 2-1, con la doppietta di Kylian Mbappé e diventa la prima squadra a qualificarsi alla fase a eliminazione diretta.
Nell'ultimo turno la Tunisia, nonostante la vittoria sulla Francia per 1-0, non riesce a raggiungere la qualificazione e si ferma al terzo posto nel girone (con la Francia che si piazza al primo posto) mentre l'Australia, vincendo di misura sulla Danimarca per 1-0, centra il secondo posto e il passaggio alla fase a eliminazione diretta. I danesi si classificano all'ultimo posto del girone e vengono eliminati, avendo conquistato un solo punto nel torneo.
Nella prima partita del gruppo E il Giappone supera in rimonta la Germania, passata in vantaggio nel primo tempo con un calcio di rigore di İlkay Gündoğan e favorita dai pronostici, per 2-1 grazie alle reti di Ritsu Dōan e Takuma Asano. Nel secondo incontro la Spagna, rispettando le aspettative, supera la Costa Rica agevolmente, vincendo per 7-0, grazie anche alla doppietta di Ferrán Torres.
Nel secondo turno la Costa Rica vince di misura contro il Giappone per 1-0, grazie alla rete di Keysher Fuller, in una partita con poche occasioni e in cui la formazione costaricana ha effettuato un solo tiro in porta. L'incontro tra Spagna e Germania invece termina in parità con il risultato di 1-1, dopo le reti di Álvaro Morata al 62' e il pareggio di Niclas Füllkrug all'83', rimandando all'ultima giornata tutti i verdetti del girone.
Nell'ultimo turno il Giappone vince contro la Spagna 2-1, ottenendo il primo posto nel girone e la qualificazione agli ottavi di finale contro la Croazia. La Spagna, nonostante la sconfitta, si classifica al secondo posto e si qualifica agli ottavi di finale, dove affronterà il Marocco. Nell'altro incontro la Germania supera la Costa Rica 4-2, complice anche una doppietta di Kai Havertz. Nonostante il risultato la Germania si classifica al terzo posto a causa della differenza reti sfavorevole nei confronti della Spagna, e viene eliminata insieme alla Costa Rica, classificatasi ultima.
Il primo incontro del gruppo F tra Marocco e Croazia si conclude, dopo 90 minuti giocati in pieno equilibrio, senza alcuna rete e con un solo cartellino giallo. Nella seconda gara il Belgio vince di misura contro il Canada per 1-0 grazie al gol di Michy Batshuayi, in una partita molto combattuta e con molte occasioni per i canadesi, che hanno anche fallito un calcio di rigore.
Il secondo turno inizia con la vittoria inaspettata del Marocco sul Belgio, grazie alle reti nella ripresa di Romain Saïss e di Zakaria Aboukhlal, con il risultato di 2-0. Nell'altra partita la Croazia vince 4-1 contro il Canada, eliminandolo.
Nell'ultimo turno l'incontro tra Croazia e Belgio termina senza reti nonostante le molteplici occasioni della compagine belga mentre il Marocco batte il Canada con il risultato di 2-1 conquistando il primo posto nel girone e la qualificazione agli ottavi di finale insieme alla Croazia, seconda classificata. Il Belgio e il Canada, classificatisi rispettivamente al terzo posto con 4 punti e al quarto con 0 punti, vengono eliminati dal torneo.
La prima gara del gruppo G si conclude con la vittoria della Svizzera sul Camerun, per 1-0, grazie al gol di Breel Embolo al 48'. Nel secondo incontro il Brasile batte agevolmente la Serbia con il risultato di 2-0 grazie alla doppietta di Richarlison.
Il secondo turno si apre con la vittoria del Brasile per 1-0 sulla Svizzera, rete di Casemiro all'83'. Il Brasile si qualifica agli ottavi, mentre Serbia e Camerun pareggiano per 3-3 tenendo quindi accese fino all'ultimo le loro speranze di qualificazione.
Nell'ultimo turno la Svizzera vince contro la Serbia per 3-2, ottenendo così la qualificazione alla fase a eliminazione diretta con il secondo posto, dopo il Brasile, ed eliminando la Serbia, che si classifica ultima. Il Camerun, nonostante la vittoria per 1-0 sul Brasile, si posiziona al terzo posto in classifica e viene eliminato.
Il gruppo H inizia con la sfida tra Uruguay e Corea del Sud, terminata senza reti dopo un incontro equilibrato, in cui la Corea del Sud, in partenza sfavorita, è riuscita a bloccare gli attacchi dell'Uruguay. Nel secondo incontro il Portogallo vince 3-2 sul Ghana in una partita combattuta fino alla fine. Cristiano Ronaldo, che trasforma un rigore in questo incontro, diventa il primo calciatore ad avere segnato in cinque diversi campionati mondiali.
Nel secondo turno il Ghana trova la vittoria sulla Corea del Sud per 3-2, grazie anche alla doppietta di Mohammed Kudus, dopo che i coreani avevano portato il risultato sul 2-2 con le reti di Cho Gue-sung. Il Portogallo vince 2-0 sull'Uruguay con la doppietta di Bruno Fernandes, centrando la qualificazione agli ottavi, mentre la seconda squadra qualificata verrà decisa nell'ultimo turno.
Nell'ultimo turno la Corea del Sud vince contro il Portogallo con il risultato di 2-1, grazie a una rete al 91' di Hwang Hee-chan. L'Uruguay, con la doppietta di Giorgian De Arrascaeta, supera 2-0 il Ghana. Il girone termina con le qualificazione di Portogallo, al primo posto con 6 punti, e Corea del Sud, al secondo posto con 4 punti. L'Uruguay si classifica terzo, a pari punti e pari differenza reti con la Corea del Sud, ma con minor numero di reti segnate, e viene quindi eliminato insieme al Ghana, ultimo a 3 punti.
Gli otto abbinamenti del primo turno della fase a eliminazione diretta sono: Paesi Bassi-Stati Uniti, Argentina-Australia, Francia-Polonia, Inghilterra-Senegal, Giappone-Croazia, Brasile-Corea del Sud, Marocco-Spagna e Portogallo-Svizzera.
Nel primo incontro i Paesi Bassi vincono 3-1 contro gli Stati Uniti, grazie anche a un ottima prestazione di Denzel Dumfries, autore di una rete e di due assist, ottenendo così il passaggio ai quarti di finale ed eliminando la formazione statunitense[100]. Nel secondo l'Argentina, con la vittoria sull'Australia per 2-1, grazie alle reti di Lionel Messi e Julián Álvarez, avanza anch'essa ai quarti di finale[101].
Negli incontri del giorno dopo le vittorie da parte della Francia sulla Polonia con il risultato di 3-1, grazie anche a una doppietta di Kylian Mbappé[102], e dell'Inghilterra sul Senegal per 3-0, portano le due squadre ad affontarsi nei quarti di finale[103].
Nel terzo giorno di incontri la partita tra Giappone e Croazia termina 1-1 ai tempi regolamentari, giungendo così ai tempi supplementari e, sempre sul risultato di 1-1, lo scontro viene deciso ai tiri di rigore, vinti 3-1 dalla formazione croata, grazie soprattutto alle parate del portiere balcanico Dominik Livaković, autore di tre salvataggi[104]. Nell'altro incontro della giornata il Brasile vince contro la Corea del Sud per 4-1, qualificandosi così ai quarti di finale contro la Croazia[105].
Durante l'ultima giornata degli ottavi di finale il Marocco batte la Spagna ai tiri di rigore, eliminando le Furie Rosse contro i pronostici e raggiungendo per la prima volta della sua storia ai quarti di finale. L'incontro, terminato 0-0 dopo i tempi supplementari, è stato vinto con il risultato di 3-0 dalla compagine marocchina, dopo che gli spagnoli hanno sbagliato tutti i rigori calciati[106]. L'allenatore marocchino Walid Regragui è diventato il primo tecnico africano a qualificarsi per i quarti di finale di un campionato mondiale, peraltro in un contesto in cui per la prima volta tutte e cinque le selezioni del continente schieravano tecnici nativi del Paese da loro guidato[107]. Nell'ultimo incontro, il Portogallo elimina la Svizzera con il risultato di 6-1, grazie a una tripletta di Gonçalo Ramos, raggiungendo i quarti di finale per la terza volta nella propria storia[108].
Gli abbinamenti dei quarti di finale sono i seguenti: Croazia-Brasile, Paesi Bassi-Argentina, Marocco-Portogallo e Inghilterra-Francia.
Il primo quarto di finale tra Croazia e Brasile viene deciso ai tiri di rigore, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sul risultato di 0-0 e i supplementari sull'1-1. La formazione croata mette a segno tutti e quattro i rigori calciati, mentre gli errori dei brasiliani Rodrygo e Marquinhos mettono fine all'incontro. La Croazia elimina il Brasile vincendo 4-2 ai tiri di rigore e diventa la prima semifinalista del torneo[109].
La sfida tra Paesi Bassi e Argentina termina 2-2 nei tempi regolamentari in seguito a una doppia rimonta degli olandesi nel finale del secondo tempo. Il risultato rimane invariato nei tempi supplementari e nei tiri di rigore gli argentini prevalgono per 4-3[110].
L'incontro tra Marocco e Portogallo viene deciso dalla rete di Youssef En-Nesyri al 42' del primo tempo, che consegna la vittoria al Marocco ed elimina il Portogallo con il risultato di 1-0, portando per la prima volta nella storia una formazione africana in una semifinale mondiale[111].
L'ultimo quarto di finale tra Inghilterra e Francia viene vinto dai francesi per 2-1, con le reti di Aurélien Tchouaméni e Olivier Giroud, mentre gli inglesi vanno a segno su rigore con Harry Kane, che tuttavia ne fallisce un secondo nel finale di partita, consegnando la vittoria e la qualificazione alle semifinali ai transalpini[112].
Gli abbinamenti delle due semifinali sono Argentina-Croazia e Francia-Marocco.
Nella prima semifinale l'Argentina vince sulla Croazia per 3-0, grazie a un rigore trasformato da Messi e alla doppietta di Álvarez, diventando così la prima finalista del torneo e raggiungendo per la sesta volta la finale in un campionato mondiale[113].
Nella seconda semifinale la Francia batte il Marocco per 2-0 con le reti di Hernández e Kolo Muani, diventando la seconda finalista del torneo e conquistando per la quarta volta la finale di un campionato mondiale, la seconda consecutiva dopo quella vinta nel 2018 contro la Croazia[114].
La finale per il terzo posto è appannaggio di Croazia-Marocco. Grazie alle reti di Gvardiol e Oršić, la Croazia si aggiudica per la seconda volta, dopo l'edizione del 1998, il terzo posto, al secondo podio consecutivo in un campionato mondiale dopo la seconda posizione nel precente torneo del 2018[115].
La finale per il primo posto è Argentina-Francia.
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Paesi Bassi | 7 | 3 | 2 | 1 | 0 | 5 | 1 | +4 |
2. | Senegal | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 5 | 4 | +1 |
3. | Ecuador | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 4 | 3 | +1 |
4. | Qatar | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 1 | 7 | -6 |
Al Khawr 20 novembre 2022, ore 19:00 UTC+3 Incontro 1 |
Qatar |
0 – 2 referto |
Ecuador |
Stadio Al-Bayt (67 372
spett.)
|
||||||
|
Doha 21 novembre 2022, ore 19:00 UTC+3 Incontro 2 |
Senegal |
0 – 2 referto |
Paesi Bassi |
Stadio Al-Thumama (41 721
spett.)
|
||||||
|
Doha 25 novembre 2022, ore 16:00 UTC+3 Incontro 18 |
Qatar |
1 – 3 referto |
Senegal |
Stadio Al-Thumama (41 797
spett.)
|
||||||
|
Al Rayyan 25 novembre 2022, ore 19:00 UTC+3 Incontro 19 |
Paesi Bassi |
1 – 1 referto |
Ecuador |
Stadio internazionale Khalifa (44 833
spett.)
|
||||||
|
Al Rayyan 29 novembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 35 |
Ecuador |
1 – 2 referto |
Senegal |
Stadio internazionale Khalifa (44 569
spett.)
|
||||||
|
Al Khawr 29 novembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 36 |
Paesi Bassi |
2 – 0 referto |
Qatar |
Stadio Al-Bayt (66 784
spett.)
|
||||||
|
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Inghilterra | 7 | 3 | 2 | 1 | 0 | 9 | 2 | +7 |
2. | Stati Uniti | 5 | 3 | 1 | 2 | 0 | 2 | 1 | +1 |
3. | Iran | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 4 | 7 | -3 |
4. | Galles | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 1 | 6 | -5 |
Al Rayyan 21 novembre 2022, ore 16:00 UTC+3 Incontro 3 |
Inghilterra |
6 – 2 referto |
Iran |
Stadio internazionale Khalifa (45 334
spett.)
|
||||||
|
Al Rayyan 21 novembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 4 |
Stati Uniti |
1 – 1 referto |
Galles |
Stadio Ahmed bin Ali (43 418
spett.)
|
||||||
|
Al Rayyan 25 novembre 2022, ore 13:00 UTC+3 Incontro 17 |
Galles |
0 – 2 referto |
Iran |
Stadio Ahmed bin Ali (40 875
spett.)
|
||||||
|
Al Khawr 25 novembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 20 |
Inghilterra |
0 – 0 referto |
Stati Uniti |
Stadio Al-Bayt (68 463
spett.)
|
Al Rayyan 29 novembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 33 |
Galles |
0 – 3 referto |
Inghilterra |
Stadio Ahmed bin Ali (44 297
spett.)
|
||||||
|
Doha 29 novembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 34 |
Iran |
0 – 1 referto |
Stati Uniti |
Stadio Al-Thumama (42 127
spett.)
|
||||||
|
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Argentina | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 5 | 2 | +3 |
2. | Polonia | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 | 0 |
3. | Messico | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 2 | 3 | -1 |
4. | Arabia Saudita | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 3 | 5 | -2 |
Lusail 22 novembre 2022, ore 13:00 UTC+3 Incontro 8 |
Argentina |
1 – 2 referto |
Arabia Saudita |
Stadio Iconico di Lusail (88 012
spett.)
|
||||||
|
Doha 22 novembre 2022, ore 19:00 UTC+3 Incontro 7 |
Messico |
0 – 0 referto |
Polonia |
Stadio 974 (39 369
spett.)
|
Al Rayyan 26 novembre 2022, ore 16:00 UTC+3 Incontro 22 |
Polonia |
2 – 0 referto |
Arabia Saudita |
Education City Stadium (44 259
spett.)
|
||||||
|
Lusail 26 novembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 24 |
Argentina |
2 – 0 referto |
Messico |
Stadio Iconico di Lusail (88 966
spett.)
|
||||||
|
Doha 30 novembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 39 |
Polonia |
0 – 2 referto |
Argentina |
Stadio 974 (44 089
spett.)
|
||||||
|
Lusail 30 novembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 40 |
Arabia Saudita |
1 – 2 referto |
Messico |
Stadio Iconico di Lusail (84 985
spett.)
|
||||||
|
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Francia | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 6 | 3 | +3 |
2. | Australia | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 3 | 4 | -1 |
3. | Tunisia | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 0 |
4. | Danimarca | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 1 | 3 | -2 |
Al Rayyan 22 novembre 2022, ore 16:00 UTC+3 Incontro 6 |
Danimarca |
0 – 0 referto |
Tunisia |
Education City Stadium (42 925
spett.)
|
Al Wakrah 22 novembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 5 |
Francia |
4 – 1 referto |
Australia |
Stadio Al-Janoub (40 875
spett.)
|
||||||
|
Al Wakrah 26 novembre 2022, ore 13:00 UTC+3 Incontro 21 |
Tunisia |
0 – 1 referto |
Australia |
Stadio Al-Janoub (41 823
spett.)
|
||||||
|
Doha 26 novembre 2022, ore 19:00 UTC+3 Incontro 23 |
Francia |
2 – 1 referto |
Danimarca |
Stadium 974 (42 860
spett.)
|
||||||
|
Al Wakrah 30 novembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 37 |
Australia |
1 – 0 referto |
Danimarca |
Stadio Al-Janoub (41 232
spett.)
|
||||||
|
Al Rayyan 30 novembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 38 |
Tunisia |
1 – 0 referto |
Francia |
Education City Stadium (43 627
spett.)
|
||||||
|
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Giappone | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 4 | 3 | +1 |
2. | Spagna | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 9 | 3 | +6 |
3. | Germania | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 6 | 5 | +1 |
4. | Costa Rica | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 3 | 11 | -8 |
Al Rayyan 23 novembre 2022, ore 16:00 UTC+3 Incontro 11 |
Germania |
1 – 2 referto |
Giappone |
Stadio internazionale Khalifa (42 608
spett.)
|
||||||
|
Doha 23 novembre 2022, ore 19:00 UTC+3 Incontro 10 |
Spagna |
7 – 0 referto |
Costa Rica |
Stadio Al-Thumama (40 013
spett.)
|
||||||
|
Al Rayyan 27 novembre 2022, ore 13:00 UTC+3 Incontro 25 |
Giappone |
0 – 1 referto |
Costa Rica |
Stadio Ahmed bin Ali (41 479
spett.)
|
||||||
|
Al Khawr 27 novembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 28 |
Spagna |
1 – 1 referto |
Germania |
Stadio Al-Bayt (68 895
spett.)
|
||||||
|
Al Rayyan 1º dicembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 43 |
Giappone |
2 – 1 referto |
Spagna |
Stadio internazionale Khalifa (44 851
spett.)
|
||||||
|
Al Khawr 1º dicembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 44 |
Costa Rica |
2 – 4 referto |
Germania |
Stadio Al-Bayt (67 054
spett.)
|
||||||
|
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Marocco | 7 | 3 | 2 | 1 | 0 | 4 | 1 | +3 |
2. | Croazia | 5 | 3 | 1 | 2 | 0 | 4 | 1 | +3 |
3. | Belgio | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 1 | 2 | -1 |
4. | Canada | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 2 | 7 | -5 |
Al Khawr 23 novembre 2022, ore 13:00 UTC+3 Incontro 12 |
Marocco |
0 – 0 referto |
Croazia |
Stadio Al-Bayt (59 407
spett.)
|
Al Rayyan 23 novembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 9 |
Belgio |
1 – 0 referto |
Canada |
Stadio Ahmed bin Ali (40 432
spett.)
|
||||||
|
Doha 27 novembre 2022, ore 16:00 UTC+3 Incontro 26 |
Belgio |
0 – 2 referto |
Marocco |
Stadio Al-Thumama (43 738
spett.)
|
||||||
|
Al Rayyan 27 novembre 2022, ore 19:00 UTC+3 Incontro 27 |
Croazia |
4 – 1 referto |
Canada |
Stadio internazionale Khalifa (44 374
spett.)
|
||||||
|
Al Rayyan 1º dicembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 41 |
Croazia |
0 – 0 referto |
Belgio |
Stadio Ahmed bin Ali (43 984
spett.)
|
Doha 1º dicembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 42 |
Canada |
1 – 2 referto |
Marocco |
Stadio Al-Thumama (43 102
spett.)
|
||||||
|
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Brasile | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 3 | 1 | +2 |
2. | Svizzera | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 4 | 3 | +1 |
3. | Camerun | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 4 | 4 | 0 |
4. | Serbia | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 5 | 8 | -3 |
Al Wakrah 24 novembre 2022, ore 13:00 UTC+3 Incontro 13 |
Svizzera |
1 – 0 referto |
Camerun |
Stadio Al-Janoub (39 089
spett.)
|
||||||
|
Lusail 24 novembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 16 |
Brasile |
2 – 0 referto |
Serbia |
Stadio Iconico di Lusail (88 103
spett.)
|
||||||
|
Al Wakrah 28 novembre 2022, ore 13:00 UTC+3 Incontro 29 |
Camerun |
3 – 3 referto |
Serbia |
Stadio Al-Janoub (39 789
spett.)
|
||||||
|
Doha 28 novembre 2022, ore 19:00 UTC+3 Incontro 31 |
Brasile |
1 – 0 referto |
Svizzera |
Stadio 974 (43 649
spett.)
|
||||||
|
Doha 2 dicembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 47 |
Serbia |
2 – 3 referto |
Svizzera |
Stadio 974 (41 378
spett.)
|
||||||
|
Lusail 2 dicembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 48 |
Camerun |
1 – 0 referto |
Brasile |
Stadio Iconico di Lusail (85 986
spett.)
|
||||||
|
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Portogallo | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 6 | 4 | +2 |
2. | Corea del Sud | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 4 | 4 | 0 |
3. | Uruguay | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 | 0 |
4. | Ghana | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 5 | 7 | -2 |
Al Rayyan 24 novembre 2022, ore 16:00 UTC+3 Incontro 14 |
Uruguay |
0 – 0 referto |
Corea del Sud |
Education City Stadium (41 663
spett.)
|
Doha 24 novembre 2022, ore 19:00 UTC+3 Incontro 15 |
Portogallo |
3 – 2 referto |
Ghana |
Stadium 974 (42 662
spett.)
|
||||||
|
Al Rayyan 28 novembre 2022, ore 16:00 UTC+3 Incontro 30 |
Corea del Sud |
2 – 3 referto |
Ghana |
Education City Stadium (43 983
spett.)
|
||||||
|
Lusail 28 novembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 32 |
Portogallo |
2 – 0 referto |
Uruguay |
Stadio Iconico di Lusail (88 668
spett.)
|
||||||
|
Al Wakrah 2 dicembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 45 |
Ghana |
0 – 2 referto |
Uruguay |
Stadio Al-Janoub (43 443
spett.)
|
||||||
|
Al Rayyan 2 dicembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 46 |
Corea del Sud |
2 – 1 referto |
Portogallo |
Education City Stadium (44 097
spett.)
|
||||||
|
Ottavi di finale | Quarti di finale | Semifinali | Finale | |||||||||||
3 dicembre - 18:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
1A. Paesi Bassi | 3 | |||||||||||||
9 dicembre - 22:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
2B. Stati Uniti | 1 | |||||||||||||
Paesi Bassi | 2 (3) | |||||||||||||
3 dicembre - 22:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
Argentina (dtr) | 2 (4) | |||||||||||||
1C. Argentina | 2 | |||||||||||||
13 dicembre - 22:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
2D. Australia | 1 | |||||||||||||
Argentina | 3 | |||||||||||||
5 dicembre - 18:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
Croazia | 0 | |||||||||||||
1E. Giappone | 1 (1) | |||||||||||||
9 dicembre - 18:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
2F. Croazia (dtr) | 1 (3) | |||||||||||||
Croazia (dtr) | 1 (4) | |||||||||||||
5 dicembre - 22:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
Brasile | 1 (2) | |||||||||||||
1G. Brasile | 4 | |||||||||||||
18 dicembre - 18:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
2H. Corea del Sud | 1 | |||||||||||||
Argentina (dtr) | 3 (4) | |||||||||||||
4 dicembre - 22:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
Francia | 3 (2) | |||||||||||||
1B. Inghilterra | 3 | |||||||||||||
10 dicembre - 22:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
2A. Senegal | 0 | |||||||||||||
Inghilterra | 1 | |||||||||||||
4 dicembre - 18:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
Francia | 2 | |||||||||||||
1D. Francia | 3 | |||||||||||||
14 dicembre - 22:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
2C. Polonia | 1 | |||||||||||||
Francia | 2 | |||||||||||||
6 dicembre - 18:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
Marocco | 0 | Finale 3º posto | ||||||||||||
1F. Marocco (dtr) | 0 (3) | |||||||||||||
10 dicembre - 18:00 (UTC+3) | 17 dicembre - 18:00 (UTC+3) | |||||||||||||
2E. Spagna | 0 (0) | |||||||||||||
Marocco | 1 | Croazia | 2 | |||||||||||
6 dicembre - 22:00 (UTC+3) | ||||||||||||||
Portogallo | 0 | Marocco | 1 | |||||||||||
1H. Portogallo | 6 | |||||||||||||
2G. Svizzera | 1 | |||||||||||||
Al Rayyan 3 dicembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 49 |
Paesi Bassi |
3 – 1 referto |
Stati Uniti |
Stadio internazionale Khalifa (44 846
spett.)
|
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|
Al Rayyan 3 dicembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 50 |
Argentina |
2 – 1 referto |
Australia |
Stadio Ahmed bin Ali (45 032
spett.)
|
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|
Doha 4 dicembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 52 |
Francia |
3 – 1 referto |
Polonia |
Stadio Al-Thumama (40 989
spett.)
|
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|
Al Khawr 4 dicembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 51 |
Inghilterra |
3 – 0 referto |
Senegal |
Stadio Al-Bayt (65 985
spett.)
|
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|
Al Wakrah 5 dicembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 53 |
Giappone |
1 – 1 (d.t.s.) referto |
Croazia |
Stadio Al-Janoub (42 523
spett.)
|
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|
Doha 5 dicembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 54 |
Brasile |
4 – 1 referto |
Corea del Sud |
Stadio 974 (43 847
spett.)
|
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Al Rayyan 6 dicembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 55 |
Marocco |
0 – 0 (d.t.s.) referto |
Spagna |
Education City Stadium (44 667
spett.)
|
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Lusail 6 dicembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 56 |
Portogallo |
6 – 1 referto |
Svizzera |
Stadio Iconico di Lusail (83 720
spett.)
|
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|
Al Rayyan 9 dicembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 58 |
Croazia |
1 – 1 (d.t.s.) referto |
Brasile |
Education City Stadium (43 893
spett.)
|
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|
Lusail 9 dicembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 57 |
Paesi Bassi |
2 – 2 (d.t.s.) referto |
Argentina |
Stadio Iconico di Lusail (88 235
spett.)
|
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|
Doha 10 dicembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 60 |
Marocco |
1 – 0 referto |
Portogallo |
Stadio Al-Thumama (44 198
spett.)
|
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|
Al Khawr 10 dicembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 59 |
Inghilterra |
1 – 2 referto |
Francia |
Stadio Al-Bayt (68 895
spett.)
|
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Lusail 13 dicembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 61 |
Argentina |
3 – 0 referto |
Croazia |
Stadio Iconico di Lusail (88 966
spett.)
|
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Al Khawr 14 dicembre 2022, ore 22:00 UTC+3 Incontro 62 |
Francia |
2 – 0 referto |
Marocco |
Stadio Al-Bayt (68 294
spett.)
|
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Al Rayyan 17 dicembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 63 |
Croazia |
2 – 1 referto |
Marocco |
Stadio internazionale Khalifa (44
137 spett.)
|
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Lusail 18 dicembre 2022, ore 18:00 UTC+3 Incontro 64 |
Argentina |
3 – 3 (d.t.s.) referto |
Francia |
Stadio Iconico di Lusail (88 966
spett.)
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L'assegnazione del torneo allo Stato qatariota non mancò di suscitare polemiche già al momento dell'ufficialità della decisione, ritenuta sbagliata dall'allora presidente statunitense Barack Obama[123]. Nel giugno 2014, a ridosso del Mondiale brasiliano, il The Sunday Times mosse accuse di corruzione; venne avanzata l'ipotesi che Mohamed bin Hammam (squalificato dalla FIFA nel 2011 poiché ritenuto colpevole di brogli elettorali[124]) avesse elargito tangenti alle altre confederazioni per "pilotare" l'esito del sorteggio[125]. Malgrado le notizie di rinvenimento delle prove (documenti e posta elettronica) di corruzione[125], la FIFA dichiarò di non aver riscontrato irregolarità nell'assegnazione del torneo[126]. Nel 2018, lo stesso The Sunday Times rinnovò l'accusa sostenendo di avere prove in merito al sabotaggio delle altre candidature; anche in tal caso non venne riscontrato alcun indizio a sostegno[127]. Alcuni mesi più tardi, nel giugno 2019, Michel Platini, presidente dell'UEFA dal 2007 al 2016, fu posto in stato di arresto con analoghe accuse. Dichiaratosi estraneo ai fatti, l'ex calciatore francese fu rilasciato subito dopo[128]. Diversi funzionari della FIFA sono stati accusati di corruzione e di aver accettato che il Qatar "acquistasse" l'organizzazione della Coppa del Mondo[129]. In seguito, lo stesso Sepp Blatter, presidente della FIFA al momento dell'assegnazione del torneo, ha detto che la scelta del Qatar "è stato un errore" per via delle temperature estreme nel Paese nel periodo estivo[130].
Diverse associazioni avevano espresso preoccupazione sin dal momento dell'assegnazione dell'organizzazione sull'idoneità del Qatar ad ospitare l'evento[131], ponendo interrogativi sul rispetto dei diritti umani, in particolare sulle condizioni di lavoro dei lavoratori e sui diritti LGBT nel Paese, dal momento che l'omosessualità è illegale e punita con l'incarcerazione[131], così come accuse al Qatar di sostenere il terrorismo islamista sia diplomaticamente che finanziariamente[132].
L'8 novembre 2022, in un'intervista alla televisione pubblica tedesca ZDF, Khalid Salman, ex calciatore della nazionale qatariota e tra gli ambasciatori della Coppa del Mondo, ha dichiarato che "l'omosessualità è un danno mentale"; l'intervista è stata immediatamente interrotta da membri del comitato organizzatore[133].
Prima del fischio d'inizio della partita inaugurale del Gruppo E, la Germania ha posato nella foto di squadra portandosi la mano destra davanti alla bocca come segno di protesta nei confronti del divieto applicato dalla FIFA verso la decisione del portiere Manuel Neuer di indossare la fascia da capitano riportante la scritta "One Love" in difesa dei diritti LGBT ripetutamente violati nell'Emirato[134]. Pochi istanti dopo la decisione presa, con un comunicato postato sui propri account social la Federcalcio tedesca ha spiegato così la protesta dei propri calciatori:
«Con la fascia indossata dal nostro capitano, avremmo voluto dare l'esempio dei valori che animano la nostra Nazionale: diversità e rispetto reciproco. Urlare questi valori insieme alle altre Nazioni. Non si tratta di un messaggio politico: i diritti umani non sono negoziabili. Questo dovrebbe essere evidente. Ma purtroppo non lo è ancora. Ecco perché questo messaggio è così importante per noi. Negarci la fascia equivale a toglierci la parola. Manteniamo la nostra posizione[135].» |
In un rapporto della Confederazione sindacale internazionale del 2015[136] è stato stimato che quasi 7 000 lavoratori sarebbero morti prima dell'inizio della Coppa del Mondo[137]. La Fondazione internazionale per la democrazia ha stimato un totale di 10 000 lavoratori immigranti morti nei cantieri per la costruzione degli stadi e delle infrastrutture[138]. Amnesty International ha denunciato pratiche di abuso e sfruttamento nei confronti dei lavoratori, soprattutto migranti, nella costruzione degli stadi[139]. Ha evidenziato anche casi di minacce dovute a denunce sulle condizioni di vita, ritardi nel pagamento dei salari e alti costi di assunzione[139]. Il quotidiano britannico The Guardian, in un articolo pubblicato nel febbraio 2021, ha rivelato che circa 6 500 lavoratori migranti erano morti, anche se il "numero totale delle vittime è significativamente più alto, poiché queste cifre non includono i decessi di diversi Paesi che inviano un gran numero di lavoratori in Qatar, comprese le Filippine e il Kenya. Non sono inclusi anche i decessi avvenuti negli ultimi mesi del 2020"[140]. Amnesty International ha poi chiesto al governo del Qatar risposte sulla morte dei lavoratori migranti[141]. Il Qatar ha annunciato nel maggio 2021 una serie di misure volte a proteggere i lavoratori migranti[142], sebbene per circa il 70% dei decessi non siano state fornite giustificazioni[143].
In occasione della prima partita di qualificazione la nazionale norvegese ha voluto prendere posizione a favore dei diritti umani chiedendo alla FIFA di essere "diretta e ferma nei confronti delle autorità del Qatar"[144]. La nazionale danese, tra le più attive nel richiedere il rispetto dei diritti umani, aveva richiesto di poter indossare durante gli allenamenti una maglietta con la scritta "Diritti umani per tutti", ma non ha ricevuto l'autorizzazione dalla FIFA[145].
A pochi mesi dall'inizio dell'evento, alcune tifoserie di diverse squadre europee hanno esposto striscioni in segno di protesta per la scelta del Qatar quale paese ospitante dei mondiali, esprimendo attraverso il motto Boycott Qatar 2022 l'intenzione di boicottare il Mondiale. Tra le tifoserie che hanno manifestato il boicottaggio ci sono state anche quelle di squadre di Serie A, Serie B e Bundesliga, per esempio le curve di Bologna[146], Cosenza[147] e Borussia Dortmund[148]. Ad una settimana dall'inizio del mondiale il Codacons ha creato una petizione con l'intento di boicottare l'evento[149], chiedendo anche a società di scommesse sportive di non accettare scommesse relative a incontri dei mondiali[150].
Nelle settimane precedenti all'inizio del campionato, Dua Lipa e Shakira hanno annunciato di aver rifiutato di esibirsi nel corso della cerimonia di apertura e di collaborare per l'inno del campionato in virtù delle violazioni dei diritti umani attuate dalle politiche interne dell'Emirato[151][152]. Il cantante britannico Rod Stewart ha dichiarato di aver rifiutato una sostanziosa offerta di esibirsi nel Paese: "Mi hanno offerto un sacco di soldi, più di un milione di dollari, per suonare lì [in Qatar]. Ho rifiutato. Non è giusto andarci."[153] Inoltre l'ambasciatore del campionato, David Beckham, è stato criticato dai sostenitori dei diritti LGBT nel Regno Unito per aver prestato il proprio volto all'evento in cambio di 10 milioni di dollari, tra cui dall'ex membro delle Spice Girls, Melanie C, sostenendo che sia "complesso" per lo sport cambiare cultura quando sono coinvolti così tanti soldi[153][154].
Successivamente all'annuncio della collaborazione per l'inno del mondiale Tukoh Taka, eseguito dalla rapper trinidadiana Nicki Minaj, dal cantante colombiano Maluma e dalla cantante libanese Myriam Fares, i tre artisti sono stati interessati da numerose polemiche per aver scelto di essere pagati per cantare un brano in un Emirato le cui le politiche interne comportano la violazione dei diritti umani[155][156][157]. Maluma ha risposto alle polemiche dichiarando: "È una cosa che non posso risolvere; […] non è una cosa in cui devo essere coinvolto. Sono qui a godermi la mia musica e la bella vita, giocando anche a calcio"[158].
Il cantante britannico Robbie Williams ha difeso la scelta di partecipare come ospite all'evento di apertura, affermando: "Naturalmente, non condono alcuna violazione dei diritti umani in nessun luogo. Ma, detto questo, se non condoniamo le violazioni dei diritti umani in nessun luogo, allora sarebbe la tournée più breve che il mondo abbia mai conosciuto. […] Penso che l'ipocrisia stia nel fatto che se prendiamo questo caso in questo posto, dobbiamo applicarlo unilateralmente a tutto il mondo. Quello che stiamo dicendo è: comportatevi come noi, o vi annetteremo alla società. Comportatevi come noi, perché noi abbiamo ragione."[159]
L'attore Morgan Freeman è stato criticato sui social network dalle testate giornalistiche per aver partecipato alla cerimonia di apertura del campionato, facendo riferimento alla performance attoriale di Nelson Mandela nel film dedicato Invictus - L'invincibile[160][161][162]. Nel corso del monologo di Freeman numerosi spettatori hanno lasciato lo stadio in segno di protesta[163].
Nel 2020, le autorità qatariote hanno avviato il programma Fan Leader Network con lo scopo di coinvolgere i tifosi promettendo loro il pagamento del volo aereo, i biglietti d'ingresso alle partite, l'alloggio e altre spese. Il programma prevedeva quale condizione che i tifosi cantassero quando loro richiesto e segnalassero i post sui social media critici nei confronti del Qatar[164]. A seguito delle rivelazioni della stampa internazionale riguardanti il Fan Leader Network, le autorità qatariote hanno deciso di sospendere il pagamento della diaria ai tifosi iscritti al programma[1
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Campione del mondo in carica | |||
Detentore della Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA | |||
Campione del Sud America in carica | |||
Uniformi di gara
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Sport | Calcio | ||
Federazione |
AFA Asociación del Fútbol Argentino |
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Confederazione | CONMEBOL | ||
Codice FIFA | ARG | ||
Soprannome |
La Albiceleste (La Biancoceleste) La Selección (La Selezione) |
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Selezionatore | Lionel Scaloni | ||
Record presenze | Lionel Messi (172) | ||
Capocannoniere | Lionel Messi (98) | ||
Ranking FIFA | 3º[1] (25 agosto 2022) | ||
Sponsor tecnico | Adidas | ||
Esordio internazionale | |||
Uruguay 0
- 6 Argentina Montevideo, Uruguay; 20 luglio 1902[2] |
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Migliore vittoria | |||
Argentina 12 - 0 Ecuador Montevideo, Uruguay; 22 gennaio 1942 |
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Peggiore sconfitta | |||
Cecoslovacchia 6
- 1 Argentina Helsingborg, Svezia; 15 giugno 1958 Bolivia 6 - 1 Argentina La Paz, Bolivia; 1 aprile 2009 Spagna 6 - 1 Argentina Madrid, Spagna; 27 marzo 2018 |
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Campionato del mondo | |||
Partecipazioni | 18 (esordio: 1930) | ||
Miglior risultato | Campioni nel 1978, 1986, 2022 | ||
Copa América | |||
Partecipazioni | 43 (esordio: 1916) | ||
Miglior risultato | Campioni nel 1921, 1925, 1927, 1929, 1937, 1941, 1945, 1946, 1947, 1955, 1957, 1959, 1991, 1993, 2021 | ||
Confederations Cup | |||
Partecipazioni | 3 (esordio: 1992) | ||
Miglior risultato | Campioni nel 1992 | ||
Torneo Olimpico | |||
Partecipazioni | 1 (esordio: 1928) | ||
Miglior risultato | Argento nel 1928 | ||
Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA | |||
Partecipazioni | 2 (esordio: 1993) | ||
Miglior risultato | Campioni nel 1993, 2022 |
La nazionale di calcio dell'Argentina (in spagnolo Selección nacional de fútbol de Argentina) è la squadra di calcio che rappresenta l'Argentina ed è posta sotto l'egida della Asociación del Fútbol Argentino.
Soprannominata la Selección ("la selezione") o l'Albiceleste ("la biancoceleste"), è una delle nazionali di calcio più titolate al mondo, avendo vinto 15 Coppe America (record condiviso con l'Uruguay), 3 Coppe del mondo (Argentina 1978, Messico 1986 e Qatar 2022), la Coppa Artemio Franchi 1993, la Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA 2022,[3] e la prima edizione della Confederations Cup, nel 1992 (all'epoca denominata Coppa Re Fahd). Inoltre l'Argentina si è piazzata seconda in Coppa America per 14 volte (record) ed è stata finalista perdente al mondiale 1930 (sconfitta dall'Uruguay), al mondiale 1990 e al mondiale 2014 (sconfitta in entrambe le circostanze dalla Germania). La nazionale olimpica argentina ha vinto 2 medaglie d'oro alle Olimpiadi (nel 2004 e nel 2008) e due medaglie d'argento (nel 1928 e nel 1996). Ha vinto anche sette edizioni dei Giochi panamericani (1951, 1955, 1959, 1971, 1995, 2003, 2019).
Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nel 1993, ha occupato più volte il primo posto (nel marzo 2007, dall'ottobre 2007 al giugno 2008, dal luglio all'ottobre 2015, dall'aprile 2016 all'aprile 2017), mentre il peggiore posizionamento è il 22º posto toccato nell'agosto 1996. Occupa attualmente il 3º posto della graduatoria.
La nazionale argentina di calcio esordì battendo per 3-2 l'Uruguay a Montevideo il 16 maggio 1901.[2][4] Nei primi anni di esistenza la squadra giocò solo gare amichevoli contro altre squadre sudamericane, a causa dei costi comportati da lunghe trasferte e dall'interruzione dell'attività calcistica determinata dalla prima guerra mondiale.[5]
La Selección vinse per la prima volta il campionato sudamericano nel 1921, per poi ripetersi nel 1925, nel 1927 e nel 1929; partecipò ai Giochi olimpici nel 1928, ottenendo il secondo posto dopo la sconfitta per 2-1 nella ripetizione della finale contro l'Uruguay, contro cui la prima gara era finita in pareggio (1-1). Le due squadre si ritrovarono contro nella finale della prima edizione del campionato mondiale di calcio, nel 1930, con gli uruguaiani vincitori per 4-2. Nel 1937 l'Argentina si aggiudicò nuovamente il titolo continentale, per poi ottenere il successo anche nel 1941, nel 1945, nel 1946 e nel 1947. Nuove vittorie nel torneo continentale furono centrate nel 1955, nel 1957 e nel 1959.
Malgrado gli allori continentali, dagli anni trenta alla fine degli anni settanta la nazionale argentina non ottenne particolari risultati al campionato del mondo, anche a causa della regola dell'AFA secondo cui solo i giocatori militanti nel campionato nazionale potevano essere convocati in nazionale. L'unica campagna mondiale degna di nota di questo periodo risale alla Coppa del mondo del 1966, da cui gli argentini furono eliminati ai quarti di finale dall'Inghilterra padrona di casa e futura vincitrice della rassegna.
La tendenza fu invertita alla fine degli anni settanta. Sotto la guida del commissario tecnico César Luis Menotti, l'Argentina si aggiudicò per la prima volta il campionato del mondo nell'edizione giocata in casa nel 1978, battendo in finale i Paesi Bassi per 3-1 dopo i tempi supplementari, in un clima di fervente nazionalismo e di forte tensione determinata dalla situazione politica del paese, a seguito dell'assunzione del potere da parte di un regime militare nel 1976. Nel 1977 si era affacciato in nazionale un giovane fuoriclasse, Diego Armando Maradona, che in occasione del mondiale messicano del 1986 guidò gli argentini, allenati da Carlos Bilardo, alla vittoria del titolo planetario, ottenuta grazie al successo per 3-2 nella finale contro la Germania Ovest. Chiusa la Coppa America 1987 al quarto posto la Coppa America 1989 al terzo posto, la squadra riuscì a raggiungere la finale del mondiale del 1990, dove ritrovò la Germania Ovest, che questa volta si impose per 1-0.
Persa la stella Maradona, squalificato per quindici mesi nel marzo 1991 per l'assunzione di cocaina,[6][7] l'Argentina risultò vittoriosa nell'edizione del 1991 della Coppa America, a trentadue anni dall'ultimo successo nel torneo continentale. Vinta anche la prima edizione della FIFA Confederations Cup nel 1992, la nazionale argentina si aggiudicò la Coppa Artemio Franchi, battendo a Mar del Plata la Danimarca campione d'Europa ai rigori, e si confermò campione continentale, aggiudicandosi la Coppa America nel 1993. Al mondiale del 1994 l'Albiceleste si presentò con nei ranghi il ritrovato Maradona, ma il fuoriclasse fu nuovamente squalificato durante la fase a gironi del torneo, perché risultato positivo all'efedrina dopo un controllo antidoping, sicché la squadra uscì già agli ottavi di finale.
Nel 1995 l'Argentina fu finalista perdente della FIFA Confederations Cup, mentre ai mondiali del 1998 e del 2002 deluse, uscendo ai quarti di finale e al primo turno. Seconda classificata nella Coppa America 2004, nella FIFA Confederations Cup 2005 e nella Coppa America 2007 (sconfitta in tutte e tre le occasioni dal Brasile), vinse con la nazionale olimpica le Olimpiadi del 2004[8] e del 2008 e si fermò ai quarti di finale ai mondiali del 2006 e del 2010 (rassegna in cui fu allenata da Maradona), mentre nel marzo 2007 aveva raggiunto per la prima volta la vetta della classifica mondiale della FIFA.[9] L'Albiceleste ottenne poi il secondo posto al mondiale 2014, dove fu battuta in finale dalla Germania per 1-0 dopo i tempi supplementari, e nelle edizioni 2015 e 2016 della Coppa America (sconfitta in finale in ambo le occasioni dal Cile ai tiri di rigore). Terza classificata nella Coppa America 2019, tornò a vincere il torneo nel 2021, battendo in finale il Brasile per 1-0, e si aggiudicò anche la terza edizione della Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA, battendo per 3-0 i campioni d'Europa dell'Italia a Wembley.[10] In seguito l'Argentina vinse il campionato del mondo 2022, battendo in finale la Francia ai tiri di rigore, con Lionel Messi, autore di due reti nella sfida pareggiata per 3-3 dopo i tempi supplementari e a segno nei tiri dal dischetto, poi premiato come miglior giocatore della competizione.[11]
La Selección argentina vive una accesa rivalità calcistica con il Brasile, altra nazionale di grande prestigio. Un'altra rivalità molto sentita è quella con la Germania. Argentini e tedeschi si sono affrontati spesso nelle fasi finali del campionato mondiale di calcio: nel 1958 (fase a gironi), nel 1966 (fase a gironi), nel 1986 (in finale), 1990 (finale), 2006 (quarti di finale), 2010 (quarti di finale) e 2014 (finale). Altra rivalità di rilievo è quella con l'Uruguay, che nel 1930 l'Argentina affrontò nella prima finale del campionato mondiale di calcio e negli ottavi di finale del mondiale nel 1986. Forte è anche la rivalità con l'Inghilterra, risalente al campionato del mondo 1966 e intensificatasi con la guerra delle Malvine del 1982, ha visto l'apice al campionato del mondo 1986 con la Mano de Dios e il "gol del secolo" di Diego Armando Maradona, per poi vivere nuove sfide ai campionati mondiali del 1998 e del 2002.
La divisa dell'Argentina è da sempre composta da maglia a strisce verticali bianche e celesti (che richiama fortemente la bandiera nazionale) abbinata a pantaloncini di colore nero. I calzettoni sono normalmente bianchi con bordini celesti o neri. La maglia non ha subito sostanziali modifiche tranne nel colore del celeste, più o meno scuro a seconda del fornitore tecnico, mentre i pantaloncini hanno presentato a volte dei richiami in bianco. Negli ultimi anni questi ultimi sono stati spesso utilizzati di colore bianco, mentre il disegno delle righe è stato modificato con inserti diversi a seconda sempre del fornitore tecnico.
La seconda maglia è normalmente di colore blu scuro, con pantaloncini bianchi.
Il fornitore è dal 2001 Adidas.
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NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.
Lista dei giocatori convocati da Lionel Scaloni per il campionato mondiale di calcio 2022 e la gara amichevole contro gli Emirati Arabi Uniti del 16 novembre 2022. Al termine dell'amichevole, i giocatori Joaquín Correa e Nicolás González, inizialmente convocati, sono stati, a causa di un infortunio, rimpiazzati da Ángel Correa e Thiago Almada.
Presenze e reti aggiornate al 18 dicembre 2022, al termine della finale contro la Francia.
N. | Pos. | Giocatore | Data nascita (età) | Pres. | Reti | Squadra | ||
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23 | P | Emiliano Martínez | 2 settembre 1992 (30 anni) | 26 | -13 | Aston Villa | ||
1 | P | Franco Armani | 16 ottobre 1986 (36 anni) | 18 | -18 | River Plate | ||
12 | P | Gerónimo Rulli | 30 novembre 1992 (29 anni) | 4 | -1 | Villarreal | ||
19 | D | Nicolás Otamendi | 12 febbraio 1988 (34 anni) | 100 | 4 | Benfica | ||
8 | D | Marcos Acuña | 28 ottobre 1991 (31 anni) | 49 | 0 | Siviglia | ||
3 | D | Nicolás Tagliafico | 31 agosto 1992 (30 anni) | 48 | 0 | Olympique Lione | ||
6 | D | Germán Pezzella | 27 giugno 1991 (31 anni) | 35 | 2 | Betis | ||
26 | D | Nahuel Molina | 6 aprile 1998 (24 anni) | 27 | 1 | Atlético Madrid | ||
4 | D | Gonzalo Montiel | 1º gennaio 1997 (25 anni) | 22 | 0 | Siviglia | ||
13 | D | Cristian Romero | 27 aprile 1998 (24 anni) | 19 | 0 | Tottenham | ||
2 | D | Juan Foyth | 12 gennaio 1998 (24 anni) | 17 | 0 | Villarreal | ||
25 | D | Lisandro Martínez | 18 gennaio 1998 (24 anni) | 15 | 0 | Manchester Utd | ||
11 | C | Ángel Di María | 14 febbraio 1988 (34 anni) | 129 | 28 | Juventus | ||
5 | C | Leandro Paredes | 29 giugno 1994 (28 anni) | 51 | 4 | Juventus | ||
7 | C | Rodrigo de Paul | 24 maggio 1994 (28 anni) | 51 | 2 | Atlético Madrid | ||
18 | C | Guido Rodríguez | 12 aprile 1994 (28 anni) | 27 | 1 | Betis | ||
14 | C | Exequiel Palacios | 5 ottobre 1998 (24 anni) | 23 | 0 | Bayer Leverkusen | ||
17 | C | Alejandro Gómez | 15 febbraio 1988 (34 anni) | 17 | 3 | Siviglia | ||
20 | C | Alexis Mac Allister | 24 dicembre 1998 (23 anni) | 14 | 1 | Brighton | ||
24 | C | Enzo Fernández | 17 gennaio 2001 (21 anni) | 10 | 1 | Benfica | ||
16 | C | Thiago Almada | 26 aprile 2001 (21 anni) | 2 | 0 | Atlanta Utd | ||
10 | A | Lionel Messi | 24 giugno 1987 (35 anni) | 172 | 98 | Paris Saint-Germain | ||
22 | A | Lautaro Martínez | 22 agosto 1997 (25 anni) | 46 | 21 | Inter | ||
21 | A | Paulo Dybala | 15 novembre 1993 (29 anni) | 36 | 3 | Roma | ||
15 | A | Ángel Correa | 9 marzo 1995 (27 anni) | 23 | 3 | Atlético Madrid | ||
9 | A | Julián Álvarez | 31 gennaio 2000 (22 anni) | 18 | 7 | Manchester City |
Statistiche aggiornate al 18 dicembre 2022.
In grassetto i giocatori ancora in attività in nazionale.
Pos. | Giocatore | Presenze | Reti | Periodo |
---|---|---|---|---|
1 | Lionel Messi | 172 | 98 | 2005- |
2 | Javier Mascherano | 147 | 3 | 2003-2018 |
3 | Javier Zanetti | 145 | 5 | 1994-2011 |
4 | Ángel Di María | 129 | 28 | 2008- |
5 | Roberto Ayala | 115 | 7 | 1994-2007 |
6 | Diego Simeone | 106 | 11 | 1988-2002 |
7 | Sergio Agüero | 101 | 42 | 2006-2021 |
8 | Nicolas Otamendi | 100 | 4 | 2009- |
9 | Oscar Ruggeri | 97 | 7 | 1983-1994 |
10 | Sergio Romero | 96 | 0 | 2008-2018 |
Pos. | Giocatore | Reti | Presenze | Periodo | Reti/pr. |
---|---|---|---|---|---|
1 | Lionel Messi | 98 | 172 | 2005- | 0,56 |
2 | Gabriel Batistuta | 54 | 77 | 1991-2002 | 0,70 |
3 | Sergio Agüero | 42 | 101 | 2006-2021 | 0,41 |
4 | Hernán Crespo | 35 | 64 | 1995-2007 | 0,56 |
5 | Diego Maradona | 34 | 91 | 1977-1994 | 0,37 |
6 | Gonzalo Higuaín | 31 | 75 | 2009-2018 | 0,41 |
7 | Ángel Di María | 28 | 129 | 2008- | 0,22 |
8 | Luis Artime | 24 | 25 | 1961-1967 | 0,96 |
9 | Daniel Passarella | 23 | 71 | 1976-1986 | 0,33 |
10 | Leopoldo Luque | 22 | 45 | 1975-1981 | 0,48 |
José Sanfilippo | 29 | 1956-1962 | 0,76 |
Campionato del mondo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1930 | Secondo posto |
1934 | Ottavi di finale |
1938 | Ritirata |
1950 | Ritirata |
1954 | Non partecipante |
1958 | Primo turno |
1962 | Primo turno |
1966 | Quarti di finale |
1970 | Non qualificata |
1974 | Secondo turno |
1978 | Campione |
1982 | Secondo turno |
1986 | Campione |
1990 | Secondo posto |
1994 | Ottavi di finale |
1998 | Quarti di finale |
2002 | Primo turno |
2006 | Quarti di finale |
2010 | Quarti di finale |
2014 | Secondo posto |
2018 | Ottavi di finale |
2022 | Campione |
Copa América | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1916 | Secondo posto |
1917 | Secondo posto |
1919 | Terzo posto |
1920 | Secondo posto |
1921 | Campione |
1922 | Quarto posto |
1923 | Secondo posto |
1924 | Secondo posto |
1925 | Campione |
1926 | Secondo posto |
1927 | Campione |
1929 | Campione |
1935 | Secondo posto |
1937 | Campione |
1939 | Rinuncia |
1941 | Campione |
1942 | Secondo posto |
1945 | Campione |
1946 | Campione |
1947 | Campione |
1949 | Rinuncia |
1953 | Rinuncia |
1955 | Campione |
1956 | Terzo posto |
1957 | Campione |
1959 | Campione |
1959 (II) | Secondo posto |
1963 | Terzo posto |
1967 | Secondo posto |
1975 | Primo turno |
1979 | Primo turno |
1983 | Primo turno |
1987 | Quarto posto |
1989 | Terzo posto |
1991 | Campione |
1993 | Campione |
1995 | Quarti di finale |
1997 | Quarti di finale |
1999 | Quarti di finale |
2001 | Rinuncia |
2004 | Secondo posto |
2007 | Secondo posto |
2011 | Quarti di finale |
2015 | Secondo posto |
2016 | Secondo posto |
2019 | Terzo posto |
2021 | Campione |
Giochi olimpici | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1908 | Non partecipante |
1912 | Non partecipante |
1920 | Non partecipante |
1924 | Non partecipante |
1928 | Argento |
1936 | Non partecipante |
1948 | Non partecipante |
Confederations Cup | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1992 | Campione |
1995 | Secondo posto |
1997 | Non qualificata |
1999 | Non qualificata |
2001 | Non qualificata |
2003 | Non qualificata |
2005 | Secondo posto |
2009 | Non qualificata |
2013 | Non qualificata |
2017 | Non qualificata |
Legenda: Grassetto:
Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
La Selección ha vinto l'unica Taça das Nações, organizzata dalla CBD nel 1964.[15]
La Albiceleste ha partecipato a due dei tre Campionati Panamericani, ottenendo un primo ed un secondo posto.[16]
L'Argentina ha vinto due Coppe dei Campioni CONMEBOL-UEFA: nel 1993 e nel 2022
La nazionale argentina ha partecipato ai Giochi panamericani in 15 occasioni. Tuttavia, data la natura dilettantistica della manifestazione, era impedita per regolamento la convocazione dei professionisti. Dunque fino al 2003 le selezioni erano costituite da giovani o calciatori di seconda fascia, mentre da tale data, vi è l'obbligo di schierare le Under-20. Pertanto dalla prima edizione del 1951 a quella del 1999 la Albiceleste in undici partecipazioni ha collezionato cinque medaglie d'oro, una d'argento e tre di bronzo.[17]
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1930 | Uruguay | Secondo posto | 4 | 0 | 1 | 18:9 |
1934 | Italia | Ottavi di finale | 0 | 0 | 1 | 2:3 |
1938 | Francia | Ritirata | - | - | - | - |
1950 | Brasile | Ritirata | - | - | - | - |
1954 | Svizzera | Non partecipante | - | - | - | - |
1958 | Svezia | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 5:10 |
1962 | Cile | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 2:3 |
1966 | Inghilterra | Quarti di finale | 2 | 1 | 1 | 4:2 |
1970 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
1974 | Germania Ovest | Secondo turno | 1 | 2 | 3 | 9:12 |
1978 | Argentina | Campione | 5 | 1 | 1 | 15:4 |
1982 | Spagna | Secondo turno | 2 | 0 | 3 | 8:7 |
1986 | Messico | Campione | 6 | 1 | 0 | 14:5 |
1990 | Italia | Secondo posto | 2 | 3 | 2 | 5:4 |
1994 | Stati Uniti | Ottavi di finale | 2 | 0 | 2 | 8:6 |
1998 | Francia | Quarti di finale | 3 | 1 | 1 | 10:4 |
2002 | Giappone / Corea del Sud | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 2:2 |
2006 | Germania | Quarti di finale | 3 | 2 | 0 | 11:3 |
2010 | Sudafrica | Quarti di finale | 4 | 0 | 1 | 10:6 |
2014 | Brasile | Secondo posto | 5 | 1 | 1 | 8:4 |
2018 | Russia | Ottavi di finale | 1 | 1 | 2 | 6:9 |
2022 | Qatar | Campione | 4 | 2 | 1 | 15:8 |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1916 | Argentina | Secondo posto | 1 | 2 | 0 | 7:2 |
1917 | Uruguay | Secondo posto | 2 | 0 | 1 | 5:3 |
1919 | Brasile | Terzo posto | 1 | 0 | 2 | 7:7 |
1920 | Cile | Secondo posto | 1 | 2 | 0 | 4:2 |
1921 | Argentina | Campione | 3 | 0 | 0 | 5:0 |
1922 | Brasile | Quarto posto | 2 | 0 | 2 | 6:3 |
1923 | Uruguay | Secondo posto | 2 | 0 | 1 | 6:6 |
1924 | Uruguay | Secondo posto | 1 | 2 | 0 | 2:0 |
1925 | Argentina | Campione | 3 | 1 | 0 | 11:4 |
1926 | Cile | Secondo posto | 2 | 1 | 1 | 14:3 |
1927 | Perù | Campione | 3 | 0 | 0 | 15:4 |
1929 | Argentina | Campione | 3 | 0 | 0 | 9:1 |
1935 | Perù | Secondo posto | 2 | 0 | 1 | 8:5 |
1937 | Argentina | Campione | 5 | 0 | 1 | 14:5 |
1939 | Perù | Rinuncia | - | - | - | - |
1941 | Cile | Campione | 4 | 0 | 0 | 10:2 |
1942 | Uruguay | Secondo posto | 5 | 0 | 1 | 21:6 |
1945 | Cile | Campione | 5 | 1 | 0 | 22:5 |
1946 | Argentina | Campione | 5 | 0 | 0 | 17:3 |
1947 | Ecuador | Campione | 6 | 1 | 0 | 28:4 |
1949 | Brasile | Rinuncia | - | - | - | - |
1953 | Perù | Rinuncia | - | - | - | - |
1955 | Cile | Campione | 4 | 1 | 0 | 18:6 |
1956 | Uruguay | Terzo posto | 3 | 0 | 2 | 5:3 |
1957 | Perù | Campione | 5 | 0 | 1 | 25:6 |
1959 I | Argentina | Campione | 5 | 1 | 0 | 19:5 |
1959 II | Ecuador | Secondo posto | 2 | 1 | 1 | 9:9 |
1963 | Bolivia | Terzo posto | 3 | 1 | 2 | 15:10 |
1967 | Uruguay | Secondo posto | 4 | 0 | 1 | 12:3 |
1975 | Itinerante | Primo turno | 2 | 0 | 2 | 17:4 |
1979 | Itinerante | Primo turno | 1 | 1 | 2 | 7:6 |
1983 | Itinerante | Primo turno | 1 | 3 | 0 | 5:4 |
1987 | Argentina | Quarto posto | 1 | 1 | 2 | 5:4 |
1989 | Brasile | Terzo posto | 2 | 3 | 2 | 2:4 |
1991 | Cile | Campione | 6 | 1 | 0 | 16:6 |
1993 | Ecuador | Campione | 2 | 4 | 0 | 6:4 |
1995 | Uruguay | Quarti di finale | 2 | 1 | 1 | 8:6 |
1997 | Bolivia | Quarti di finale | 1 | 2 | 1 | 4:3 |
1999 | Paraguay | Quarti di finale | 2 | 0 | 2 | 6:6 |
2001 | Colombia | Rinuncia | - | - | - | - |
2004 | Perù | Secondo posto | 4 | 1 | 1 | 17:6 |
2007 | Venezuela | Secondo posto | 5 | 0 | 1 | 16:6 |
2011 | Argentina | Quarti di finale | 1 | 3 | 0 | 5:2 |
2015 | Cile | Secondo posto | 3 | 3 | 0 | 10:3 |
2016 | Stati Uniti | Secondo posto | 5 | 1 | 0 | 19:2 |
2019 | Brasile | Terzo posto | 3 | 1 | 2 | 7:6 |
2021 | Brasile[18] | Campione | 5 | 2 | 0 | 12:3 |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1908 | Londra | Non partecipante | - | - | - | - |
1912 | Stoccolma | Non partecipante | - | - | - | - |
1920 | Anversa | Non partecipante | - | - | - | - |
1924 | Parigi | Non partecipante | - | - | - | - |
1928 | Amsterdam | Argento | 3 | 1 | 1 | 25:8 |
1936 | Berlino | Non partecipante | - | - | - | - |
1948 | Londra | Non partecipante | - | - | - | - |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1992 | Arabia Saudita | Campione | 2 | 0 | 0 | 7:1 |
1995 | Arabia Saudita | Secondo posto | 1 | 1 | 1 | 5:3 |
1997 | Arabia Saudita | Non qualificata | - | - | - | - |
1999 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
2001 | Corea del Sud / Giappone | Non qualificata | - | - | - | - |
2003 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
2005 | Germania | Secondo posto | 2 | 2 | 1 | 10:10 |
2009 | Sudafrica | Non qualificata | - | - | - | - |
2013 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
2017 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1964 | Brasile | Campione | 3 | 0 | 0 | 6:0 |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1956 | Città del Messico | Secondo posto | 2 | 3 | 0 | 9:5 |
1960 | San José | Campione | 4 | 1 | 1 | 9:4 |