Campionato mondiale di calcio 1994

Coppa del Mondo FIFA 1994
1994 FIFA World Cup
Logo della competizione
Competizione Campionato mondiale di calcio
Sport Football pictogram.svg Calcio
Edizione 15ª
Date 17 giugno - 17 luglio 1994
Luogo Stati Uniti Stati Uniti
(9 città)
Partecipanti 24 (131 alle qualificazioni)
Impianto/i 9 stadi
Risultati
Vincitore Brasile Brasile
(4° titolo)
Secondo Italia Italia
Terzo Svezia Svezia
Quarto Bulgaria Bulgaria
Statistiche
Miglior giocatore Brasile Romário
Miglior marcatore Bulgaria Hristo Stoičkov
Russia Oleg Salenko (6 a testa)
Miglior portiere Belgio Michel Preud'homme
Incontri disputati 52
Gol segnati 141 (2,71 per incontro)
Pubblico 3 587 538
(68 991 per incontro)
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La cerimonia d'apertura della manifestazione
Cronologia della competizione
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Il Campionato mondiale di calcio FIFA 1994 o Coppa del Mondo FIFA 1994 (in inglese: 1994 FIFA World Cup), noto anche come USA 1994, è stata la quindicesima edizione del campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschili organizzato dalla FIFA ogni quattro anni[1].

Si svolse negli Stati Uniti d'America dal 17 giugno al 17 luglio 1994 e fu vinto dal Brasile, dopo aver sconfitto l'Italia in finale ai rigori per 3-2. Il Brasile vinse il suo quarto mondiale di calcio e fu la prima nazionale a raggiungere questo storico traguardo. Per la prima volta nella storia il titolo mondiale veniva assegnato dopo i tiri di rigore, dopo che i tempi regolamentari e supplementari della finale si erano conclusi col risultato di parità (0-0). L'inno ufficiale del torneo era Gloryland di Daryl Hall. Fu il primo Mondiale di calcio della storia in cui vennero assegnati i tre punti per la vittoria durante la fase a gironi.

 

Assegnazione

Annunciata il 4 luglio 1988 da Henry Kissinger, l'edizione 1994 dei Mondiali di calcio si tenne negli Stati Uniti, per la prima volta al di fuori di Europa occidentale ed America latina, e per la prima volta con l'assegnazione di tre punti a vittoria nella fase a gironi[2]. Questa fu anche l'ultima edizione a ventiquattro squadre, ampliata a trentadue dal mondiale successivo.

Tra le condizioni richieste dalla FIFA per l'assegnazione, vi era anche la creazione di un campionato nazionale professionistico: nel 1996 nacque la Major League Soccer[3].

A causa del fuso orario, per permettere ai telespettatori europei di assistere alle partite, si giocò fra la mattina ed il primo pomeriggio, penalizzando la forma fisica dei calciatori a causa degli alti valori di temperatura ed umidità. Il sorteggio dei sei gironi della prima fase viene svolto il 19 dicembre 1993.

A seguito del sorteggio della fase a gironi, gli Stati Uniti padroni di casa furono inseriti nel girone con SvizzeraColombia e Romania; il Brasile ritrovò la Svezia, già affrontata quattro anni prima, il Camerun e la Russia (in quello che venne definito il girone di ferro, che non tradirà le aspettative, avendo al suo interno due future semifinaliste); la Germania campione in carica arrivò negli Stati Uniti con numerosi campioni di Italia '90, nonostante questo rendesse l'età media della squadra molto avanzata. Il sorteggio le riservò la Spagna, la Bolivia e la Corea del Sud; gruppo apparentemente facile, ma che non si rivelerà tale. L'Argentina, che incontrava BulgariaGrecia e Nigeria, riponeva le speranze nel ritorno di Maradona[2]; l'Italia, prima classificata nel girone A di qualificazione della zona UEFA, venne sorteggiata al mondiale nel girone E insieme a IrlandaNorvegia e Messico; i Paesi Bassi, infine, dovettero affrontare i confinanti del Belgio (teste di serie del gruppo F), l'Arabia Saudita ed il Marocco.

Stadi

Gli stadi scelti per ospitare il Campionato mondiale di calcio 1994 furono nove in altrettante città:

Pasadena Pontiac Stanford East Rutherford
Rose Bowl Pontiac Silverdome Stanford Stadium Giants Stadium
34°09′41″N 118°10′03″W 42°38′45″N 83°15′18″W 37°25′45″N 122°08′17″W 40°48′44″N 74°04′37″W
Capienza: 91 794 Capienza: 77 557 Capienza: 80 906 Capienza: 75 338
Rose Bowl Stadium satellite view.png Silverdome 2.jpg StanfordStadium2004.jpg Giants Stadium aerial.jpg
Orlando
Campionato mondiale di calcio 1994 (Stati Uniti d'America)
Citrus Bowl
28°32′21″N 81°24′10″W
Capienza: 61 219
Citrus Bowl aerial view.jpg
Chicago Dallas Foxborough Washington
Soldier Field Cotton Bowl Foxboro Stadium Robert F. Kennedy Memorial Stadium
41°51′45″N 87°37′00″W 32°46′47″N 96°45′35″W 42°05′33.72″N 71°16′02.79″W 38°53′23″N 76°58′18″W
Capienza: 63 117 Capienza: 63 998 Capienza: 53 644 Capienza: 53 142
Soldier Field Chicago aerial view.jpg Cotton Bowl.JPG Foxborostade.png RFK Stadium aerial photo, 1988.JPEG

Squadre partecipanti

Pr. Squadra Data di qualificazione certa Confederazione Partecipante in quanto Partecipazioni precedenti al torneo
1 Stati Uniti Stati Uniti 4 luglio 1988 CONCACAF Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale 4 (1930, 1934, 1950, 1990)
2 Germania Germania 8 luglio 1990 UEFA Paese detentore del titolo 12 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990)[4]
3 Messico Messico 9 maggio 1993 CONCACAF Vincitrice del gruppo unico della Seconda Fase (CONCACAF) 9 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1978, 1986)
4 Grecia Grecia 23 maggio 1993 UEFA Vincitrice del Gruppo 5 (UEFA) -
5 Russia Russia 2 giugno 1993 UEFA Seconda classificata del Gruppo 5 (UEFA) 7 (1958, 1962, 1966, 1970, 1982, 1986, 1990)[5]
6 Colombia Colombia 5 settembre 1993 CONMEBOL Vincitrice del Gruppo 1 (CONMEBOL) 2 (1962, 1990)
7 Brasile Brasile 19 settembre 1993 CONMEBOL Vincitrice del Gruppo 2 (CONMEBOL) 14 (1930, 1934, 1938, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990)
8 Bolivia Bolivia 19 settembre 1993 CONMEBOL Seconda classificata del Gruppo 2 (CONMEBOL) 2 (1930, 1950)
9 Nigeria Nigeria 8 ottobre 1993 CAF Vincitrice del Secondo Turno (CAF) -
10 Marocco Marocco 10 ottobre 1993 CAF Vincitrice del Secondo Turno (CAF) 2 (1970, 1986)
11 Camerun Camerun 10 ottobre 1993 CAF Vincitrice del Secondo Turno (CAF) 2 (1982, 1990)
12 Paesi Bassi Paesi Bassi 13 ottobre 1993 UEFA Seconda classificata del Gruppo 2 (UEFA) 5 (1934, 1938, 1974, 1978, 1990)
13 Norvegia Norvegia 13 ottobre 1993 UEFA Vincitrice del Gruppo 2 (UEFA) 1 (1938)
14 Arabia Saudita Arabia Saudita 28 ottobre 1993 AFC Vincitrice del Secondo Turno (AFC)
15 Corea del Sud Corea del Sud 28 ottobre 1993 AFC Seconda classificata del Secondo Turno (AFC) 3 (1954, 1986, 1990)
16 Svezia Svezia 10 novembre 1993 UEFA Vincitrice del Gruppo 6 (UEFA) 9 (1930, 1934, 1938, 1950, 1954, 1958, 1970, 1974, 1978, 1990)
17 Italia Italia 17 novembre 1993 UEFA Vincitrice del Gruppo 1 (UEFA) 12 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990)
18 Svizzera Svizzera 17 novembre 1993 UEFA Seconda classificata del Gruppo 1 (UEFA) 5 (1934, 1938, 1954, 1962, 1966)
19 Spagna Spagna 17 novembre 1993 UEFA Vincitrice del Gruppo 3 (UEFA) 8 (1934, 1950, 1962, 1966, 1978, 1982, 1986, 1990)
20 Irlanda Irlanda 17 novembre 1993 UEFA Seconda classificata del Gruppo 3 (UEFA) 1 (1990)
21 Romania Romania 17 novembre 1993 UEFA Vincitrice del Gruppo 4 (UEFA) 6 (1930, 1934, 1938, 1962, 1970, 1990)
22 Belgio Belgio 17 novembre 1993 UEFA Seconda classificata del Gruppo 4 (UEFA) 8 (1930, 1934, 1938, 1954, 1970, 1982, 1986, 1990)
23 Bulgaria Bulgaria 17 novembre 1993 UEFA Seconda classifica del Gruppo 6 (UEFA) 5 (1962, 1966, 1970, 1974, 1986)
24 Argentina Argentina 17 novembre 1993 CONMEBOL Vincitrice dello Spareggio CONCACAF/OFC-CONMEBOL 10 (1930, 1934, 1958, 1962, 1966, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990)

Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.

Qualificazioni

Europa

La frammentazione dell'Unione Sovietica (e della sua rappresentativa nazionale) ha comportato un aumento del numero di partecipanti alle qualificazioni (147). La Jugoslavia viene esclusa per motivi bellici, mentre dell'ex URSS si iscrivono le tre repubbliche baltiche e la Russia. Grandi assenti furono la Danimarca campione d'Europa, giunta terza nel suo girone, superata dall'Irlanda solo in virtù di un minor numero di gol segnati, l'Inghilterra e la Francia.

Vi sono 5 gruppi da 6 squadre, e uno da 7: alla fase finale accedono le prime due. La Germania è qualificata di diritto poiché campione uscente.

  • Gruppo 1: Italia, Svizzera.
  • Gruppo 2: Norvegia, Paesi Bassi.
  • Gruppo 3: Spagna, Irlanda.
  • Gruppo 4: Romania, Belgio.
  • Gruppo 5: Grecia, Russia.
  • Gruppo 6: Svezia, Bulgaria.

Resto del mondo

Riassunto del torneo

Fase a gironi

Il 17 giugno, a ChicagoDiana Ross canta l'inno statunitense e una variopinta cerimonia d'apertura dà il via alla quindicesima edizione del campionato del mondo.[3] Germania e Bolivia aprono la manifestazione: per la prima volta dal 1974 i campioni in carica debuttano con una vittoria (1-0). In serata la Spagna si fa rimontare due reti in cinque minuti dai sudcoreani: in dieci uomini per l'espulsione di Miguel Ángel Nadal, gli iberici segnano con Julio Salinas e Jon Andoni Goikoetxea, restano in nove per l'infortunio di Fernando Hierro e si fanno raggiungere al 90º minuto.

Il giorno successivo, dopo il pareggio tra Stati Uniti e Svizzera al Silverdome di Detroit, tocca all'Italia, opposta all'Irlanda di Jack Charlton, a New YorkArrigo Sacchi manda in campo la coppia d'attacco formata da Roberto Baggio e Giuseppe Signori. Dopo 11 minuti di gioco Houghton tenta un tiro dalla lunga distanza, approfittando di un errore di BaresiPagliuca viene battuto. L'Italia non reagisce e la traversa nega il raddoppio a Sheridan, poi Pagliuca compie una parata importante sul colpo di testa di Staunton. Gli azzurri perdono per 1-0.

Intanto la Romania di Gheorghe Hagi e Florin Răducioiu, forte della presenza di numerosi giocatori che, a differenza del passato, militano in diversi campionati europei, esprime un bel calcio e frena le ambizioni dei colombiani, che, dopo la vittoria per 5-0 a Buenos Aires contro l'Argentina nelle qualificazioni, nutrivano grandi ambizioni per la fase finale del torneo.[2] Il risultato è di 3-1 a favore della Romania. Nell'altra gara del girone italiano, tra Norvegia e Messico, la spuntano gli scandinavi, con un gol di Rekdal all'84°, dopo che Hugo Sánchez aveva sfiorato ripetutamente il gol e prima che Alves colpisse palo e traversa con due colpi di testa consecutivi.

Lunedì 20 giugno debutta il Brasile, impostato su canoni europei (e per questo criticato in patria) dal ct Carlos Alberto Parreira. Guidata da Carlos Dunga, la Seleção supera per 2-0 la Russia, che dopo la divisione dell'Unione Sovietica aveva perso gran parte della sua pericolosità. Le reti segnate dal Brasile sono di Romário e Raí su rigore. Il Camerun, che quattro anni prima in Italia era stata la rivelazione del torneo, giungendo ai quarti di finale (prima volta per una squadra africana), pareggia per 2-2 contro la Svezia di Thomas Ravelli ed Henrik Larsson.

Il giorno dopo tocca all'Argentina. Il ct Alfio Basile schiera una squadra sbilanciata in attacco: giocano contemporaneamente BalboCaniggiaBatistuta e Maradona. La Selección non corre alcun pericolo contro la Grecia, tra le compagini più deboli del campionato mondiale. Finisce 4-0, con una tripletta di Batistuta e una bella rete di Maradona, che supera la difesa ellenica e segna di sinistro, esultando poi con una corsa verso la telecamera. Nell'altra gara del girone si impone la Nigeria, che batte per 3-0 la Bulgaria di Hristo Stoičkov. Infine, nel gruppo F, si registrano le vittorie di Paesi Bassi (2-1 in rimonta contro la sorprendente Arabia Saudita) e Belgio (1-0 al Marocco, con due traverse dei nordafricani).

Giovedì 23 giugno l'Italia torna in campo ancora a New York, con l'obbligo di vittoria contro la Norvegia. Sacchi dirotta sulla fascia Signori e mette Casiraghi al fianco di Roberto Baggio. Benarrivo sostituisce sulla fascia sinistra Tassotti. L'Italia sfiora la rete del vantaggio più volte in avvio di partita: al 13° il portiere norvegese Thorstvedt salva la sua porta sul colpo di testa ravvicinato di Berti deviando il pallone sul palo. Al 21º Leonhardsen punta verso la porta avversaria, Pagliuca esce dalla porta in direzione del centrocampista e tocca la palla con la mano fuori dalla propria area. In osservanza alle nuove regole viene espulso. Al 69° Dino Baggio, subito dopo l'ingresso in campo in attacco di Massaro al posto di Pier Luigi Casiraghi, segna il gol del successo per 1-0 degli azzurri con un colpo di testa in area di rigore, sulla precisa punizione battuta da Signori da fuori area. Il secondo portiere azzurro Marchegiani, che era entrato al posto di Roberto Baggio dopo l'espulsione del portiere titolare Pagliuca, salva il risultato parando il potente tiro di Jakobsen. L'Italia tiene molto bene il campo malgrado l'inferiorità numerica e ottiene una vittoria fondamentale. Ad un turno dalla fine tutte le squadre del girone sono a quota tre punti, dopo che il Messico ha battuto l'Irlanda per 2-1 con una doppietta di Luis García.

Nel gruppo A si assiste alla sconfitta della Colombia, battuta anche dagli statunitensi (reti di Earnie Stewart e autogol di Andrés Escobar).[3] Escobar, ritenuto "colpevole" in qualche modo dell'eliminazione della propria nazionale, sarà ucciso:[3] i narcotrafficanti del cartello di Medellín lo assassinarono il 2 luglio, all'uscita da un ristorante dove aveva appena cenato con la moglie, con dodici colpi di mitraglietta, probabilmente per le grandi perdite nel Totonero subite a causa di quell'autorete,[3] sebbene la sua uccisione rimanga ancora oggi avvolta nel mistero.[2] Nell'altra partita del girone la Svizzera sconfigge per 4-1 la Romania e ottiene l'accesso agli ottavi.

Il 25 giugno il Belgio batte di misura (1-0) i Paesi Bassi in una partita combattuta e si assicura il passaggio del turno, mentre gli oranje sono raggiunti dall'Arabia Saudita, che batte per 2-1 il Marocco ed estromette gli africani dagli ottavi. Nel gruppo D l'Argentina batte di misura (2-1) la Nigeria. Gli africani, passati in vantaggio dopo otto minuti con Siasia, vengono raggiunti e superati nel giro di sette minuti da due reti di Caniggia, assistito in entrambe le occasioni da Maradona. Il nome del pibe de oro, come tre anni prima (cioè nel 1991) durante la sua permanenza a Napoli, viene sorteggiato per i controlli antidoping. Qualche giorno dopo si scoprono tracce di efedrina nelle urine del campione. Maradona protesta, ma il giorno dopo le controanalisi confermano il risultato.[2] "La FIFA pensava che un Maradona ingrassato avrebbe fatto ridere la gente, ma, dopo quello che ho fatto, ha iniziato ad avere paura", aveva detto Maradona ai giornali. Intanto la Bulgaria elimina la Grecia, battendola per 4-0.

Il Brasile si assicura il passaggio del turno battendo il Camerun, mentre la Svezia vince per 3-1 ed elimina la Russia. Nel gruppo C, Germania e Spagna si accontentano di un 1-1 che consente il passaggio del turno ad entrambe, mentre si annullano a vicenda Bolivia e Corea del Sud (0-0).

Il 28 giugno, a Washington, l'Italia affronta il Messico. Nel primo tempo Campos para il tiro di Berti e Marchegiani salva il risultato sul tiro potente di Aspe. Al gol del vantaggio degli azzurri firmato da Massaro, che segna al 48' su un preciso assist di Albertini, risponde il Messico con il pareggio di Bernal al 58', dopo che l'Italia, sempre con Massaro, aveva sfiorato il raddoppio qualche minuto prima. L'incontro termina 1-1. Tutte le squadre pertanto hanno quattro punti in classifica. Con la differenza reti uguale (0) per tutte e quattro le squadre, diventano decisivi i gol segnati. Irlanda-Norvegia finisce 0-0 e messicani ed irlandesi (per il confronto diretto favorevole con l'Italia) superano il turno, la Norvegia resta fuori in quanto quarta nella graduatoria della differenza reti e il passaggio del turno per gli italiani è appeso ad un filo. Per il ripescaggio degli azzurri tra le migliori terze, servono due squadre classificate terze con punteggio inferiore di quello degli italiani. La prima è la Corea del Sud, che ha chiuso il gruppo C al terzo posto con 2 punti. Gli occhi sono dunque puntati sulla partita Russia-Camerun del girone B; per l'Italia, la qualificazione è legata ad un risultato utile della Russia.

La sera seguente, mentre Brasile e Svezia chiudono sull'1-1, la Russia, trascinata da Oleg Salenko che segna cinque gol, batte il Camerun, che deve accontentarsi di un solo gol del quarantaduenne Roger Milla. Due sono i record stabiliti in questa gara: quello del maggior numero di marcature in una sola partita da parte di un singolo calciatore e quello del più anziano goleador in una fase finale dei mondiali (42 anni, 1 mese e 8 giorni). Permangono, invece, dubbi sui marcatori di Brasile-Polonia 6-5 d.t.s. del 1938, anche se al giocatore polacco Ernest Wilimowski vengono di norma attribuite solo quattro delle reti realizzate dalla sua squadra. Grazie alla goleada russa, supera quindi il turno l'Italia, che approda con quattro punti agli ottavi di finale in qualità di terza classificata nel girone E, mentre la vittoria della Russia, la cui qualificazione era già compromessa, elimina di fatto il Camerun.

Nel gruppo F avanzano, oltre al Belgio, anche i Paesi Bassi (2-1 al Marocco) e l'Arabia Saudita, che batte i diavoli rossi con un gol di Owairan, che corre per 70 metri scartando tutti gli avversari che incontra e segnando nella porta vuota, regalando così ai sauditi una storica qualificazione al turno successivo. Nel gruppo D l'Argentina, già qualificata, cede 2-0 alla Bulgaria, che passa il turno insieme alla Nigeria, la quale batte per 2-0 la Grecia. Nel gruppo C, come previsto, supera il turno la Germania, i cui giocatori nell'ultima partita contro la Corea del Sud non fanno i conti con il caldo. In vantaggio di tre gol nel primo tempo, infatti, i tedeschi subiscono la miglior prestanza fisica degli asiatici nella ripresa e rischiano una rimonta (da 3-0 a 3-2). La Spagna, invece, ottiene una facile vittoria (3-1 alla Bolivia) e la conseguente qualificazione. Nel gruppo A, oltre a Svizzera e USA, avanzano anche i rumeni.

Ottavi di finale

 

Il 2 luglio, nella fresca Chicago, la Germania supera a fatica il Belgio. Subito sotto 2-1 (VöllerGrun e Klinsmann), i belgi di Vincenzo Scifo si disuniscono e incassano il terzo gol, di Völler.

La Spagna batte la Svizzera con un rotondo 3-0 (HierroLuis Enrique, rigore di Aitor Begiristain) che mette in mostra la solidità degli iberici e la fragilità difensiva degli elvetici, comunque pericolosi in avanti (molte le parate di Andoni Zubizarreta).

Il 3 luglio la Svezia pone fine all'avventura dell'Arabia Saudita, battendo gli asiatici per 3-1 con due reti della torre svedese Kennet Andersson.

Molti gol a Los Angeles tra Romania e Argentina. I biancocelesti, orfani di Diego Armando Maradona (rimpiazzato dal giovane Ariel Ortega), soffrono la prestazione di Gheorghe Hagi, che guida la squadra ai quarti di finale. Per i rumeni segnano un gol Hagi e due Dumitrescu, per l'Argentina segnano Batistuta e Balbo; per la squadra di Basile arriva l'eliminazione.

Il 4 luglio, giorno della festa nazionale statunitense, la nazionale a stelle e strisce, allenata da Bora Milutinović, affronta il Brasile. Lo Stanford Stadium è tutto esaurito. Nella nazionale di casa i giocatori più popolari sono il portiere Tony Meola e il difensore Alexi Lalas. A fine primo tempo il brasiliano Leonardo spacca il naso con una gomitata a Ramos e viene espulso. Gli americani tengono in difesa fino a un quarto d'ora dalla fine, quando Romário passa la palla a Bebeto, che supera con un rasoterra Meola. Passano agevolmente il turno i Paesi Bassi, che battono l'Irlanda con due gol di Wim Jonk e Dennis Bergkamp.

Il 5 luglio, a Boston, l'Italia, che si è qualificata agli ottavi fra le quattro migliori terze, affronta la Nigeria. Dopo la prima metà del primo tempo, priva di emozioni nonostante un promettente avvio di partita dell'Italia, al 26º Maldini tocca accidentalmente un pallone proveniente da un corner. La sfera finisce ad Amunike, che batte Marchegiani in uscita. In avvio di secondo tempo Dino Baggio al 47° colpisce il palo per l'Italia sugli sviluppi di uno schema nato da calcio d'angolo. Al 63º debutta Zola al posto di Signori. Dopo appena 12 minuti l'arbitro messicano Arturo Brizio Carter lo espelle valutando erroneamente un intervento sul pallone per un fallo di reazione, appena dopo avergli negato un rigore per fallo di Eguavoen. La Nigeria continua a difendersi aspettando il 90º, ma quando mancano 100 secondi al termine Roberto Baggio, dopo aver ricevuto il pallone dal terzino azzurro Mussi, supera Rufai con un preciso piatto destro rasoterra molto angolato che la difesa della Nigeria non riesce ad intercettare per un soffio e l'Italia pareggia portandosi sull'1-1. Nei supplementari la Nigeria, comprensibilmente frustrata e incapace di sfruttare anche la superiorità numerica, viene estromessa da un rigore del 'Divin Codino' realizzato con un tiro molto angolato, che si insacca dopo aver colpito il palo interno, e concesso dall'arbitro Carter al minuto 101 per un fallo di Eguavoen su Benarrivo. Ridotta in 9 per i crampi di Mussi, l'Italia resiste fino al 120º, dopo un salvataggio decisivo quasi sulla linea di porta di Dino Baggio, e vince con il punteggio finale di 2-1. Dopo aver anche sfiorato il 3-1 con Massaro, gli azzurri si qualificano ai quarti di finale.

Nell'ultimo ottavo la Bulgaria la spunta ai rigori sul Messico, in una gara ricca di imprevisti (anche una porta che cade, dopo che Bernal travolge il sostegno del palo) in cui si segnala un apprezzabile gol su tiro in corsa di Stoičkov. Ai rigori Mihajlov neutralizza su Bernal e Rodriguez, Campos para solo su Balăkov: balcanici ai quarti.

Quarti di finale

Ai quarti di finale ci sono quasi esclusivamente squadre europee: c'è solo il Brasile a rappresentare il Sudamerica.

All'Italia tocca la Spagna, che ha tre giorni di riposo in più degli azzurri. Gli iberici, disposti con uno schieramento molto prudente dal CT Javier Clemente, affrontano un'Italia ancora cambiata nella formazione: in porta torna Pagliuca dopo l'espulsione, Conte sostituisce Signori e in difesa Tassotti sostituisce Mussi. Al 25º Dino Baggio, con un gran tiro ben angolato, calcia da posizione centrale il pallone da fuori area dopo il preciso assist di Donadoni, portando meritatamente in vantaggio l'Italia dopo un ottimo avvio di partita degli azzurri. Il primo tempo si chiude col punteggio di 1-0. Nella ripresa al 13º la Spagna ottiene il pareggio grazie ad un tiro di Caminero deviato da Benarrivo. Pagliuca salva il risultato sul tiro a botta sicura di Salinas e poco dopo avviene un altro salvataggio sulla linea di porta con Costacurta. All'82° il portiere spagnolo salva la sua porta sul potente e preciso tiro del centrocampista azzurro Nicola Berti. Al 42º del secondo tempo il trequartista azzurro Giuseppe Signori, dopo aver ricevuto il pallone da Berti, serve in profondità Roberto Baggio, che dribbla Zubizarreta e in prossimità della linea di fondo campo mette la palla in rete, riportando in vantaggio gli azzurri con il punteggio di 2-1. Nei minuti di recupero Tassotti colpisce dentro l'area di rigore azzurra lo spagnolo Luis Enrique con una gomitata in faccia: sarebbe calcio di rigore ed espulsione, ma l'arbitro ungherese Sándor Puhl non assume alcun provvedimento.[6] Successivamente, grazie alla prova tv, Tassotti viene squalificato per otto turni, decretando per lui la fine della carriera in azzurro. Il risultato del quarto di finale rimane fermo sul 2-1 fino alla fine della partita e l'Italia approda con merito in semifinale.

Il Brasile incontra, in quella che poi verrà considerata la più bella partita di questa edizione dei mondiali, i Paesi Bassi. Al 52° segna Romário, ma la rete sarebbe stata da annullare per un fuorigioco di partenza dello stesso attaccante. In compenso al 56° il guardalinee sbaglia un fuorigioco dove Bebeto si sarebbe trovato solo davanti al portiere; lo stesso attaccante del Deportivo La Coruña si rifà colpendo al 62°, portando i verdeoro sul 2-0. Il Brasile gioca meglio e sembra avere ottenuto la qualificazione, ma gli avversari pareggiano con Bergkamp e Winter. Intorno al minuto 80, Branco, in campo in sostituzione dello squalificato Leonardo, riceve palla sulla tre quarti sinistra d'attacco da Mazinho e avanza, nel tentativo di tenere lontano Marc Overmars gli rifila una manata in faccia e successivamente spinge Wim Jonk che poi lo atterra con la complicità di Winter; l'arbitro però assegna una punizione ai verdeoro da oltre 25 metri, è lo stesso Branco a battere e trafiggere gli orange con un tiro formidabile a fil di palo sul quale nulla può il portiere olandese Ed de Goeij.[7]Al 90° Romário viene fermato fallosamente in area da Jan Wouters, ma l'arbitro sorvola. Dopo 6 minuti di recupero il Brasile può festeggiare l'accesso in semifinale.

Finisce, dopo tre finali consecutive, l'avventura della Germania di Berti Vogts. I tedeschi, senza centrocampisti (con KlinsmannHäßler, Völler e Möller contemporaneamente in campo), soffrono in avvio (palo di Balăkov), ma poi prendono le misure ai bulgari. Al 47º Matthäus porta in vantaggio su rigore la sua squadra. Verso il finale di partita la Germania si vede annullare un gol per fuorigioco, ed in pochi minuti le sorti della partita si ribaltano. Hristo Stoičkov segna su punizione; tre minuti dopo, cross di Jankov e avvitamento di Lečkov, che porta la Bulgaria in vantaggio. La partita termina 2-1 per la Bulgaria, che ottiene la qualificazione alla semifinale, e si deve risalire al 1978 per vedere i tedeschi, protagonisti di tre finali nelle ultime quattro edizioni, fuori dalle semifinali.

I quarti finale si concludono con l'incontro tra Svezia e Romania, questi ultimi per la prima volta ai quarti di finale. Palo di Ingesson in avvio, poi quasi più nulla fino al 78°, quando Brolin batte il portiere rumeno Prunea. Hagi impegna Ravelli su calcio di punizione e all'88° Răducioiu gira in rete un'altra punizione di Hagi deviata dalla barriera. Ai supplementari ancora Răducioiu realizza il 2-1 per la Romania. La Svezia pareggia al 115°, complice un errore di Prunea, con Kennet Andersson. Ai tiri di rigore Ravelli para su Dan Petrescu e Miodrag Belodedici, portando gli scandinavi in semifinale dopo 36 anni.

Semifinali

Italia - Bulgaria

In semifinale l'Italia affronta la Bulgaria.

Per la nazionale azzurra, torna titolare Berti per Conte, Casiraghi toglie il posto a Massaro. Albertini guida l'Italia all'assalto nella prima mezz'ora: al 20° rimessa di Donadoni, palla a Roberto Baggio che salta Jankov e Hubčev e spedisce la palla nell'angolo basso alla sinistra di Mikhailov con un tocco raffinato di destro che disegna una parabola precisa e imprendibile per la rete dell'1-0. Questa è una delle reti più belle del mondiale americano in quanto realizzata con una giocata di qualità e di fantasia. L'Italia gioca molto bene nel primo tempo: Albertini prima colpisce un palo in pieno da 25 metri dopo l'assist di Roberto Baggio, poi impegna in angolo Mikhailov con un elegante pallonetto, quindi fornisce un preciso assist a Roberto Baggio, che sembra chiudere i conti con gli avversari portando con una doppietta l'Italia sul 2-0. Il secondo gol Roberto Baggio lo realizza con il destro, di interno pieno, che diventa un tiro in diagonale che si insacca nell'angolo alla destra del portiere Mikhailov. Donadoni e Maldini sprecano alcune nitide occasioni da gol per mettere il terzo sigillo alla vittoria e al 44° Sirakov, atterrato in area da Pagliuca, provoca il rigore che riapre la partita, trasformato da Stoičkov. È 2-1.[2] Nel secondo tempo gli azzurri si difendono con ordine, il risultato di 2-1 non cambia e la partita si conclude così con l'Italia vittoriosa e qualificata alla finale, nonostante l'infortunio di Roberto Baggio, sostituito nella ripresa da Signori. Il difensore centrale azzurro Costacurta viene ammonito durante la partita ed essendo diffidato salterà per squalifica la finale.

Brasile - Svezia

A contendere il titolo all'Italia, a Pasadena, sarà il Brasile, che a sua volta in semifinale supera di misura la Svezia per 1-0: Romário spreca due palle-gol nel primo tempo, Zinho viene fermato da Ravelli nella ripresa e, dopo l'espulsione di Thern al 63º, a dieci minuti dalla fine, Romário mette di testa in rete il pallone del successo su un cross di Jorginho.[7]

Italia e Brasile si affrontano nuovamente in finale ai Mondiali 24 anni dopo la gara di Città del Messico vinta dai verdeoro per 4-1.

Finali

 

A Pasadena la Svezia si aggiudica il terzo posto nel torneo sconfiggendo la Bulgaria per 4-0 e impedendo a Stoičkov di conquistare in solitaria il titolo di capocannoniere, che condividerà con il russo Salenko. Si tratta del miglior piazzamento nella storia degli scandinavi dopo il secondo posto casalingo del 1958. Tutta l'Italia invece è in ansia per le condizioni di Roberto Baggio, determinante per portare la squadra in finale, ma uscito anzitempo contro la Bulgaria per uno stiramento.[3][2] Sacchi decide di lasciare in panchina uno Zola in grande forma e rischia l'infortunato Baggio per i meriti che quest'ultimo aveva avuto fino a quel momento, nonostante la serietà dell'infortunio; rilancia anche Baresi, recuperato a tempo di record a 25 giorni dall'infortunio al menisco.[3][7]

La partita della finalissima a Pasadena si gioca alle ore 12:30 in un caldo torrido e in un sostanziale equilibrio, con le due nazionali tatticamente molto ben disposte sul campo. Al 18° del primo tempo sfuma una grande occasione da rete degli azzurri: il centravanti Daniele Massaro cerca di portare in vantaggio la nazionale azzurra, ma il portiere brasiliano Taffarel compie una parata determinante; in seguito Branco mette in difficoltà Pagliuca con una punizione. Il caldo del Rose Bowl di Pasadena (36 gradi, 70% di umidità[7]) rende le squadre fiacche e stremate. Sei minuti dopo Donadoni serve Baggio, che, solo davanti a Taffarel, conclude alto. Mussi deve uscire per infortunio e il ct Sacchi inserisce al suo posto il difensore centrale Apolloni, con Paolo Maldini che ritorna a giocare da terzino. Il primo tempo si chiude sullo 0-0. Nel secondo tempo, dopo una mezz'ora di grande equilibrio, il portiere azzurro Pagliuca para ma non trattiene un insidioso pallone, calciato da fuori area dal brasiliano Mauro Silva. Il pallone si stampa sul palo e il risultato resta sullo 0-0 fino al 90°, così si va avanti a oltranza. I due tempi supplementari riservano poche emozioni: Sacchi non toglie Roberto Baggio, ma mette Evani per Dino Baggio. Il brasiliano Romário sciupa una nitida palla goal per il Brasile calciando fuori il pallone nel secondo tempo supplementare. Il risultato di 0-0 non cambia nemmeno nei tempi supplementari e, per la prima volta nella storia, l'assegnazione della Coppa del Mondo viene decisa ai rigori.

Il primo a tirare è Franco Baresi: il tiro finisce alto. Pagliuca respinge il tiro di Márcio Santos, mantenendo la parità. Albertini segna, Romário colpisce il palo interno e la palla entra, tra la disperazione di Pagliuca; Evani non sbaglia, calciando centralmente sotto la traversa, e Branco calcia nell'angolino spiazzando Pagliuca. Al quarto rigore Massaro tira male e il portiere brasiliano Taffarel respinge il tiro centrale leggermente angolato sulla destra; il capitano brasiliano Dunga non sbaglia, spiazzando Pagliuca. A questo punto il Brasile, a un tiro dalla fine, si trova in vantaggio per 3 a 2 e per vincere basta che il suo ultimo rigorista faccia gol. Non si arriva, però, all'ultimo rigore dei brasiliani, perché Roberto Baggio tira alto il quinto e ultimo rigore degli azzurri.[3] I rigori si chiudono sul 3-2 per i verdeoro. Il Brasile vince il Mondiale, diventa "tetracampeão" (quattro volte campione) e dedica la vittoria al campione automobilistico di Formula Uno Ayrton Senna, morto a Imola il 1º maggio di quello stesso anno,[3][8] esponendo uno striscione con scritto: "Senna... aceleramos juntos, o tetra é nosso!" ("Senna... corriamo insieme, il tetra è nostro!").[3]

Risultati

Fase a gironi

Gruppo A

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Romania Romania 6 3 2 0 1 5 5 0
2. Svizzera Svizzera 4 3 1 1 1 5 4 +1
3. Stati Uniti Stati Uniti 4 3 1 1 1 3 3 0
4. Colombia Colombia 3 3 1 0 2 4 5 −1
Risultati
Detroit
18 giugno 1994, ore 11:30 UTC-4
Stati Uniti Stati Uniti 1 – 1
referto
Svizzera Svizzera Pontiac Silverdome (73 425 spett.)
Arbitro:  Argentina Lamolina

Pasadena
18 giugno 1994, ore 19:30 UTC-7
Colombia Colombia 1 – 3
referto
Romania Romania Rose Bowl (91 856 spett.)
Arbitro:  Siria Al Sharif

Detroit
22 giugno 1994, ore 16:00 UTC-4
Romania Romania 1 – 4
referto
Svizzera Svizzera Pontiac Silverdome (61 428 spett.)
Arbitro:  Tunisia Jouini

Pasadena
22 giugno 1994, ore 19:30 UTC-7
Stati Uniti Stati Uniti 2 – 1
referto
Colombia Colombia Rose Bowl (93 869 spett.)
Arbitro:  Italia Baldas

Stanford
26 giugno 1994, ore 16:00 UTC-7
Svizzera Svizzera 0 – 2
referto
Colombia Colombia Stanford Stadium (83 401 spett.)
Arbitro:  Danimarca Mikkelsen

Pasadena
26 giugno 1994, ore 16:00 UTC-7
Stati Uniti Stati Uniti 0 – 1
referto
Romania Romania Rose Bowl (93 869 spett.)
Arbitro:  Paesi Bassi van der Ende

Gruppo B

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Brasile Brasile 7 3 2 1 0 6 1 +5
2. Svezia Svezia 5 3 1 2 0 6 4 +2
3. Russia Russia 3 3 1 0 2 7 6 +1
4. Camerun Camerun 1 3 0 1 2 3 11 −8
Risultati
Pasadena
19 giugno 1994, ore 19:30 UTC-7
Camerun Camerun 2 – 2
referto
Svezia Svezia Rose Bowl (93 194 spett.)
Arbitro:  Perù Tejada Noriega

Stanford
20 giugno 1994, ore 16:00 UTC-7
Brasile Brasile 2 – 0
referto
Russia Russia Stanford Stadium (81 061 spett.)
Arbitro:  Mauritius Chong

Stanford
24 giugno 1994, ore 16:00 UTC-7
Brasile Brasile 3 – 0
referto
Camerun Camerun Stanford Stadium (83 401 spett.)
Arbitro:  Messico Brizio Carter

Detroit
24 giugno 1994, ore 19:30 UTC-4
Svezia Svezia 3 – 1
referto
Russia Russia Pontiac Silverdome (71 528 spett.)
Arbitro:  Francia Quiniou

Detroit
28 giugno 1994, ore 16:00 UTC-4
Brasile Brasile 1 – 1
referto
Svezia Svezia Pontiac Silverdome (77 217 spett.)
Arbitro:  Ungheria Puhl

Stanford
28 giugno 1994, ore 16:00 UTC-7
Russia Russia 6 – 1
referto
Camerun Camerun Stanford Stadium (74 914 spett.)
Arbitro:  Siria Al Sharif

Gruppo C

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Germania Germania 7 3 2 1 0 5 3 +2
2. Spagna Spagna 5 3 1 2 0 6 4 +2
3. Corea del Sud Corea del Sud 2 3 0 2 1 4 5 −1
4. Bolivia Bolivia 1 3 0 1 2 1 4 −3
Risultati
Chicago
17 giugno 1994, ore 15:00 UTC-5
Germania Germania 1 – 0
referto
Bolivia Bolivia Soldier Field (63 117 spett.)
Arbitro:  Messico Brizio Carter

Dallas
17 giugno 1994, ore 19:30 UTC-5
Spagna Spagna 2 – 2
referto
Corea del Sud Corea del Sud Cotton Bowl (63 117 spett.)
Arbitro:  Danimarca Mikkelsen

Chicago
21 giugno 1994, ore 16:00 UTC-5
Germania Germania 1 – 1
referto
Spagna Spagna Soldier Field (63 113 spett.)
Arbitro:  Uruguay Filippi

Boston
23 giugno 1994, ore 19:30 UTC-4
Corea del Sud Corea del Sud 0 – 0
referto
Bolivia Bolivia Foxboro Stadium (54 453 spett.)
Arbitro:  Scozia Mottram

Chicago
27 giugno 1994, ore 16:00 UTC-5
Bolivia Bolivia 1 – 3
referto
Spagna Spagna Soldier Field (63 089 spett.)
Arbitro:  Costa Rica Badilla

Dallas
27 giugno 1994, ore 16:00 UTC-5
Germania Germania 3 – 2
referto
Corea del Sud Corea del Sud Cotton Bowl (54 453 spett.)
Arbitro:  Francia Quiniou

Gruppo D

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Nigeria Nigeria 6 3 2 0 1 6 2 +4
2. Bulgaria Bulgaria 6 3 2 0 1 6 3 +3
3. Argentina Argentina 6 3 2 0 1 6 3 +3
4. Grecia Grecia 0 3 0 0 3 0 10 −10
Risultati
Boston
21 giugno 1994, ore 12:30 UTC-4
Argentina Argentina 4 – 0
referto
Grecia Grecia Foxboro Stadium (54 456 spett.)
Arbitro:  Stati Uniti Angeles

Dallas
21 giugno 1994, ore 19:30 UTC-5
Nigeria Nigeria 3 – 0
referto
Bulgaria Bulgaria Cotton Bowl (44 132 spett.)
Arbitro:  Costa Rica Badilla

Boston
25 giugno 1994, ore 16:00 UTC-4
Argentina Argentina 2 – 1
referto
Nigeria Nigeria Foxboro Stadium (54 453 spett.)
Arbitro:  Svezia Karlsson

Chicago
26 giugno 1994, ore 12:30 UTC-5
Bulgaria Bulgaria 4 – 0
referto
Grecia Grecia Soldier Field (54 453 spett.)
Arbitro:  Emirati Arabi Uniti Bujsaim

Boston
30 giugno 1994, ore 19:30 UTC-4
Grecia Grecia 0 – 2
referto
Nigeria Nigeria Foxboro Stadium (53 001 spett.)
Arbitro:  Scozia Mottram

Dallas
30 giugno 1994, ore 19:30 UTC-5
Argentina Argentina 0 – 2
referto
Bulgaria Bulgaria Cotton Bowl (63 998 spett.)
Arbitro:  Tunisia Jouini

Gruppo E

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Messico Messico 4 3 1 1 1 3 3 0
2. Irlanda Irlanda 4 3 1 1 1 2 2 0
3. Italia Italia 4 3 1 1 1 2 2 0
4. Norvegia Norvegia 4 3 1 1 1 1 1 0
Risultati
New York
18 giugno 1994, ore 16:00 UTC-4
Italia Italia 0 – 1
referto
Irlanda Irlanda Giants Stadium (75 338 spett.)
Arbitro:  Paesi Bassi van der Ende

Washington
19 giugno 1994, ore 16:00 UTC-4
Norvegia Norvegia 1 – 0
referto
Messico Messico RFK Stadium (52 395 spett.)
Arbitro:  Ungheria Puhl

New York
23 giugno 1994, ore 16:00 UTC-4
Italia Italia 1 – 0
referto
Norvegia Norvegia Giants Stadium (74 624 spett.)
Arbitro:  Germania Krug

Orlando
24 giugno 1994, ore 12:30 UTC-4
Messico Messico 2 – 1
referto
Irlanda Irlanda Citrus Bowl (52 395 spett.)
Arbitro:  Svizzera Röthlisberger

Washington
28 giugno 1994, ore 12:30 UTC-4
Italia Italia 1 – 1
referto
Messico Messico RFK Stadium (52 535 spett.)
Arbitro:  Argentina Lamolina

New York
28 giugno 1994, ore 12:30 UTC-4
Irlanda Irlanda 0 – 0
referto
Norvegia Norvegia Giants Stadium (72 404 spett.)
Arbitro:  Colombia Torres Cadena

Gruppo F

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Paesi Bassi Paesi Bassi 6 3 2 0 1 4 3 +1
2. Arabia Saudita Arabia Saudita 6 3 2 0 1 4 3 +1
3. Belgio Belgio 6 3 2 0 1 2 1 +1
4. Marocco Marocco 0 3 0 0 3 2 5 −3
Risultati
Orlando
19 giugno 1994, ore 12:30 UTC-4
Belgio Belgio 1 – 0
referto
Marocco Marocco Citrus Bowl (63 113 spett.)
Arbitro:  Colombia Torres Cadena

Washington
20 giugno 1994, ore 19:30 UTC-4
Paesi Bassi Paesi Bassi 2 – 1
referto
Arabia Saudita Arabia Saudita RFK Stadium (50 535 spett.)
Arbitro:  Spagna Díaz Vega

New York
25 giugno 1994, ore 12:30 UTC-4
Arabia Saudita Arabia Saudita 2 – 1
referto
Marocco Marocco Giants Stadium (74 624 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Don

Orlando
25 giugno 1994, ore 12:30 UTC-4
Belgio Belgio 1 – 0
referto
Paesi Bassi Paesi Bassi Citrus Bowl (62 387 spett.)
Arbitro:  Brasile Marsiglia

Washington
29 giugno 1994, ore 12:30 UTC-4
Belgio Belgio 0 – 1
referto
Arabia Saudita Arabia Saudita RFK Stadium (52 959 spett.)
Arbitro:  Germania Krug

Orlando
29 giugno 1994, ore 12:30 UTC-4
Marocco Marocco 1 – 2
referto
Paesi Bassi Paesi Bassi Citrus Bowl (60 578 spett.)
Arbitro:  Perù Tejada Noriega

Raffronto delle terze classificate

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Argentina Argentina 6 3 2 0 1 6 3 +3
2. Belgio Belgio 6 3 2 0 1 2 1 +1
3. Stati Uniti Stati Uniti 4 3 1 1 1 3 3 0
4. Italia Italia 4 3 1 1 1 2 2 0
5. Russia Russia 3 3 1 0 2 7 6 +1
6. Corea del Sud Corea del Sud 2 3 0 2 1 4 5 −1

Fase a eliminazione diretta

Albero della fase a eliminazione diretta

  Ottavi di finale   Quarti di finale   Semifinali   Finale
                             
  3 luglio - 13:30                  
 
   1A. Romania Romania  3
  10 luglio - 12:30
   3D. Argentina Argentina  2  
   Romania Romania  2 (4)
  3 luglio - 12:00
     Svezia Svezia (dtr)  2 (5)  
   2F. Arabia Saudita Arabia Saudita  1
    13 luglio - 16:30
   2B. Svezia Svezia  3  
   Svezia Svezia  0
  4 luglio - 12:00
     Brasile Brasile  1  
   1F. Paesi Bassi Paesi Bassi  2
  9 luglio - 14:30  
   2E. Irlanda Irlanda  0  
   Paesi Bassi Paesi Bassi  2
  4 luglio - 12:30
     Brasile Brasile  3  
   1B. Brasile Brasile  1
    17 luglio - 12:30
   3A. Stati Uniti Stati Uniti  0  
   Brasile Brasile (dtr)  0 (3)
  5 luglio - 16:30
     Italia Italia  0 (2)
   1E. Messico Messico  1 (1)
  10 luglio - 12:00  
   2D. Bulgaria Bulgaria (dtr)  1 (3)  
   Bulgaria Bulgaria  2
  2 luglio - 12:00
     Germania Germania  1  
   1C. Germania Germania  3
    13 luglio - 16:00
   3F. Belgio Belgio  2  
   Bulgaria Bulgaria  1
  5 luglio - 13:00
     Italia Italia  2   Finale 3° posto
   1D. Nigeria Nigeria  1
  9 luglio - 12:00   16 luglio - 12:30
   3E. Italia Italia (dts)  2  
   Italia Italia  2  Svezia Svezia  4
  2 luglio - 16:30
     Spagna Spagna  1    Bulgaria Bulgaria  0
   2A. Svizzera Svizzera  0
     
   2C. Spagna Spagna  3  
 

Ottavi di finale

Chicago
2 luglio 1994, ore 12:00 UTC-5
Germania Germania 3 – 2
referto
Belgio Belgio Soldier Field (60 246 spett.)
Arbitro:  Svizzera Röthlisberger

Washington
2 luglio 1994, ore 16:30 UTC-4
Spagna Spagna 3 – 0
referto
Svizzera Svizzera RFK Stadium (53 121 spett.)
Arbitro:  Paesi Bassi van der Ende

Dallas
3 luglio 1994, ore 12:00 UTC-5
Arabia Saudita Arabia Saudita 1 – 3
referto
Svezia Svezia Cotton Bowl (60 277 spett.)
Arbitro:  Brasile Marsiglia

Pasadena
3 luglio 1994, ore 13:30 UTC-7
Romania Romania 3 – 2
referto
Argentina Argentina Rose Bowl (90 469 spett.)
Arbitro:  Italia Pairetto

Orlando
4 luglio 1994, ore 12:00 UTC-4
Paesi Bassi Paesi Bassi 2 – 0
referto
Irlanda Irlanda Citrus Bowl (61 355 spett.)
Arbitro:  Danimarca Mikkelsen

Stanford
4 luglio 1994, ore 12:30 UTC-7
Brasile Brasile 1 – 0
referto
Stati Uniti Stati Uniti Stanford Stadium (84 147 spett.)
Arbitro:  Francia Quiniou

Boston
5 luglio 1994, ore 13:00 UTC-4
Nigeria Nigeria 1 – 2
(d.t.s.)
referto
Italia Italia Foxboro Stadium (54 367 spett.)
Arbitro:  Messico Brizio Carter

New York
5 luglio 1994, ore 16:30 UTC-4
Messico Messico 1 – 1
(d.t.s.)
referto
Bulgaria Bulgaria Giants Stadium (71 030 spett.)
Arbitro:  Siria Al Sharif

Quarti di finale

Boston
9 luglio 1994, ore 12:00 UTC-4
Italia Italia 2 – 1
referto
Spagna Spagna Foxboro Stadium (53.400 spett.)
Arbitro:  Ungheria Puhl

Dallas
9 luglio 1994, ore 14:30 UTC-5
Paesi Bassi Paesi Bassi 2 – 3
referto
Brasile Brasile Cotton Bowl (63 500 spett.)
Arbitro:  Costa Rica Badilla

New York
10 luglio 1994, ore 12:00 UTC-4
Bulgaria Bulgaria 2 – 1
referto
Germania Germania Giants Stadium (53 400 spett.)
Arbitro:  Colombia Torres Cadena

Stanford
10 luglio 1994, ore 12:30 UTC-7
Romania Romania 2 – 2
(d.t.s.)
referto
Svezia Svezia Stanford Stadium (83 500 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Don

Semifinali

New York
13 luglio 1994, ore 16:00 UTC-4
Bulgaria Bulgaria 1 – 2
referto
Italia Italia Giants Stadium (74 110 spett.)
Arbitro:  Francia Quiniou

Pasadena
13 luglio 1994, ore 16:30 UTC-7
Svezia Svezia 0 – 1
referto
Brasile Brasile Rose Bowl (91 856 spett.)
Arbitro:  Colombia Torres Cadena

Finale 3º- 4º posto

Pasadena
16 luglio 1994, ore 12:30 UTC-7
Svezia Svezia 4 – 0
referto
Bulgaria Bulgaria Rose Bowl (91 500 spett.)
Arbitro:  Emirati Arabi Uniti Bujsaim

Finale 1º- 2º posto

Pasadena
17 luglio 1994, ore 12:30 UTC-7
Brasile Brasile 0 – 0
(d.t.s.)
referto
Italia Italia Rose Bowl (94 194 spett.)
Arbitro:  Ungheria Puhl

Statistiche

Classifica marcatori

6 reti
5 reti
4 reti
3 reti
2 reti
1 rete
Autoreti

Record

  • Gol più veloce: Argentina Gabriel Batistuta (Argentina-Grecia, fase a gironi, 21 giugno, 2º minuto)
  • Gol più lento: Svezia Kennet Andersson (Romania-Svezia, quarti di finale, 10 luglio, 115º minuto)
  • Primo gol: Germania Jürgen Klinsmann (Germania-Bolivia, partita inaugurale, fase a gironi, 17 giugno, 61º minuto)
  • Ultimo gol: Svezia Kennet Andersson (Svezia-Bulgaria, finale 3º posto, 11 luglio, 67º minuto)
  • Miglior attacco: Svezia Svezia (15 reti segnate)
  • Peggior attacco: Grecia Grecia (0 reti segnate)
  • Miglior difesa: Norvegia Norvegia (1 rete subita)
  • Peggior difesa: Bulgaria Bulgaria e Camerun Camerun (11 reti subite)
  • Miglior differenza reti nella fase a gironi: Brasile Brasile (+5)
  • Miglior differenza reti in tutto il torneo: Brasile Brasile (+8)
  • Partita con il maggior numero di gol: Russia Russia-Camerun Camerun 6-1 (fase a gironi, 28 giugno, 7 gol)
  • Partita con il maggior scarto di gol: Russia Russia-Camerun Camerun 6-1 (fase a gironi, 28 giugno, 5 gol di scarto)
  • Partita con il maggior numero di cartellini gialli: Messico Messico-Bulgaria Bulgaria (ottavi di finale, 5 luglio, 10 ammonizioni)
  • Partita con il maggior numero di cartellini rossi: Messico Messico-Bulgaria Bulgaria (ottavi di finale, 5 luglio, 2 espulsioni)
  • Squadra con il maggior numero di cartellini gialli: Bulgaria Bulgaria (23 ammonizioni su 235)
  • Squadra con il minor numero di cartellini gialli: Camerun Camerun (5 ammonizioni su 235)
  • Squadra con il maggior numero di cartellini rossi: Bolivia BoliviaBulgaria BulgariaItalia Italia e Svezia Svezia (2 espulsioni su 15)
  • Partita con il maggior numero di spettatori: Brasile Brasile-Italia Italia (finale, 17 luglio, 94 194 spettatori)
  • Partita con il minor numero di spettatori: Nigeria Nigeria-Bulgaria Bulgaria (fase a gironi, 21 giugno, 44 132 spettatori)
  • Media spettatori: 48,391 (5º posto nella storia dei Mondiali di calcio)

Premi

 
[9] Miglior marcatore
(Scarpa d'oro)
Miglior giocatore
(Pallone d'oro)
Premio Yashin Miglior giovane Premio FIFA Fair Play
Oro Bulgaria Hristo Stoičkov
Russia Oleg Salenko
(6 a testa)
Brasile Romário Belgio Michel Preud'homme Paesi Bassi Marc Overmars Brasile Brasile
Argento Non assegnato Italia Roberto Baggio Non assegnato Non assegnato Non assegnato
Bronzo Non assegnato Bulgaria Hristo Stoičkov Non assegnato Non assegnato Non assegnato

All-Star Team[10]

Portieri Difensori Centrocampisti Attaccanti
Belgio Michel Preud'homme Brasile Jorginho
Brasile Márcio Santos
Italia Paolo Maldini
Brasile Dunga
Bulgaria Krasimir Balăkov
Romania Gheorghe Hagi
Svezia Tomas Brolin
Brasile Romário
Italia Roberto Baggio
Bulgaria Hristo Stoičkov

Arbitri

Nazionale di calcio del Brasile

Brasile Brasile
Logo Confederação Brasileira de Futebol 2020.png
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Football pictogram.svg Calcio
Federazione CBF
Confederação Brasileira de Futebol
Confederazione CONMEBOL
Codice FIFA BRA
Soprannome A Seleção (La Selezione)
Os Pentacampeões (I Pentacampioni)
Selezionatore Brasile Tite
Record presenze Cafu (142)
Capocannoniere Pelé (77)
Stadio Stadio Maracanã
Ranking FIFA [1] (10 febbraio 2022)
Esordio internazionale
Argentina Argentina 3 - 0 Brasile Brasile
Buenos AiresArgentina; 20 settembre 1914
Migliore vittoria
Brasile Brasile 14 - 0 Nicaragua Nicaragua
Città del MessicoMessico; 17 ottobre 1975
Peggiore sconfitta
Uruguay Uruguay 6 - 0 Brasile Brasile
Viña del MarCile; 18 settembre 1920
Brasile Brasile 1 - 7 Germania Germania
Belo HorizonteBrasile; 8 luglio 2014
Campionato del mondo
Partecipazioni 21 (esordio: 1930)
Miglior risultato Oro Campioni nel 19581962197019942002
Copa América
Partecipazioni 37 (esordio: 1916)
Miglior risultato Oro Campioni nel 191919221949198919971999200420072019
Campionato CONCACAF/Gold Cup
Partecipazioni 3 (esordio: 1996)
Miglior risultato Argento Secondo posto nel 19962003
Confederations Cup
Partecipazioni 7 (esordio: 1997)
Miglior risultato Oro Campioni nel 1997200520092013

La nazionale di calcio del Brasile (port. Seleção Brasileira de Futebol, per questo nota informalmente come Seleção) è la rappresentativa calcistica del Brasile ed è posta sotto l'egida della Confederação Brasileira de Futebol.

La nazionale verdeoro, come si usa chiamarla in Italia, è una delle nazionali di calcio più titolate del mondo nonché quella più titolata nel campionato del mondo, vinto per 5 volte (1958196219701994 e 2002). Per questa ragione i giocatori del Brasile sono soprannominati Pentacampeões ("pentacampioni").

Unica nazionale ad aver partecipato a tutte le edizioni del mondiale, in bacheca annovera anche 9 Coppe America e 4 Confederations Cup (primato). Vanta la disputa di sette finali del campionato del mondo e undici piazzamenti complessivi nei primi quattro posti della competizione in ventuno partecipazioni (solo la nazionale tedesca ha fatto meglio, con tredici piazzamenti complessivi in diciannove partecipazioni).

Nel ranking mondiale della FIFA, istituito nell'agosto 1993, ha più volte occupato la prima posizione: dal settembre al novembre 1993, dall'aprile al giugno 1994, dal luglio 1994 al maggio 2001, dal luglio 2002 al febbraio 2007, dal luglio al settembre 2007, dal luglio al novembre 2009, dall'aprile al luglio 2010, dall'aprile al luglio 2017 e dall'agosto al settembre 2017. Ha inoltre chiuso 12 volte l'anno solare in testa alla classifica, il che costituisce un record. Il peggiore piazzamento nella classifica mondiale della FIFA è il 22º posto, occupato nel giugno 2013. Occupa la 2ª posizione della graduatoria.[1]

Storia

Esordi e prime apparizioni al mondiale (1914-1950)

 

Brasile ed Exeter City in campo nel 1914

La nazionale brasiliana esordì nel 1914[2][3][4] e dovette attendere il 1928 per giocare contro squadre europee.[5] Guidata dal prolifico attaccante Arthur Friedenreich, la Seleçao vinse poi il campionato sudamericano del 1919 e del 1922.

Le prime apparizioni al campionato del mondo, tuttavia, non ebbero successo, in parte a causa delle lotte interne al calcio brasiliano circa il professionismo, che resero la confederazione calcio brasiliana incapace di schierare squadre con i migliori giocatori. Eliminato al primo turno del campionato mondiale del 1930 e del 1934, ottenne il terzo posto al mondiale del 1938, dove fu l'unica sudamericana nella competizione, con Leônidas capocannoniere, con 7 reti. La fine del decennio seguente vide la squadra ottenere la vittoria al campionato sudamericano del 1949.

Il Maracanazo e gli anni d'oro con Pelé (1950-1970)

Nel 1950 il Brasile ospitò per la prima volta il mondiale e nella gara decisiva del girone finale affrontò l'Uruguay allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro davanti a duecentomila spettatori. Nonostante al Brasile bastasse un pari per ottenere la vittoria, a vincere furono gli uruguaiani, che si imposero per 2-1 in rimonta, causando una disfatta vissuta dal pubblico di casa come un dramma passato alla storia come Maracanazo.[6][7][8][9] (in portoghese Maracanaço).[10] Al campionato mondiale del 1954 la selezione brasiliana, che annoverava calciatori del calibro di Nílton SantosDjalma SantosJulinho e Didi, uscì ai quarti di finale.

Il celebre gol di Pelé alla Svezia nella finale del campionato del mondo 1958
Il Brasile che si aggiudicò il campionato del mondo 1970

Nel 1958 il Brasile si aggiudicò per la prima volta il titolo mondiale battendo in finale i padroni di casa della Svezia per 5-2; durante il torneo si mise in luce il diciassettenne Pelé, destinato a divenire secondo molti il miglior calciatore della storia e autore, proprio in finale, di un pregevole gol, ritenuto fra i più belli di sempre. Il successo fu replicato nel 1962, in Cile, dove il Brasile rivinse il titolo mondiale sconfiggendo i padroni di casa in semifinale e la Cecoslovacchia per 3-1 in finale. Garrincha fu il protagonista del torneo, in particolar modo dopo l'infortunio subito da Pelé nel secondo incontro della competizione, che costrinse o Rey a saltare le restanti partite.

Dopo il campionato del mondo svoltosi in Inghilterra nel 1966, dove i verdeoro furono eliminati al primo turno, il Brasile vinse la sua terza Coppa del mondo in Messico nel 1970, battendo in finale l'Italia per 4-1 e presentandosi al torneo iridato con quella che viene considerata da molti la migliore squadra nazionale di tutti i tempi, potendo contare su Pelé, alla sua ultima finale mondiale, Carlos AlbertoJairzinhoTostãoGérson e Rivelino. Con questo successo la Seleção si aggiudicò la Coppa Rimet per la terza volta e poté quindi detenerla a titolo definitivo secondo quanto previsto dal regolamento FIFA allora vigente. Il trofeo sarà poi rubato e non più ritrovato.

Anni di digiuno (1974-1993)

Bebeto in azione contro la Costa Rica al campionato del mondo 1990

Al campionato mondiale del 1974 il Brasile terminò al quarto posto, perdendo la finale di consolazione contro la Polonia per 1-0, mentre nel 1978, pur avendo chiuso il mondiale senza sconfitte, non ebbe accesso alla finale, appannaggio dell'Argentina padrona di casa per una migliore differenza reti, avendo gli argentini ottenuto una controversa vittoria per 6-0 nell'ultima partita del girone, successo che consentì all'Albiceleste di colmare un gap di 5 reti con i brasiliani.

Al campionato mondiale del 1982, pur esprimendo un gioco pregevole con talenti come ZicoFalcãoEder e Sócrates, che formavano una delle squadre più forti della storia,[11] la squadra allenata da Telê Santana dovette soccombere nel complicato girone di seconda fase con Argentina e Italia, battendo per 3-1 i primi e venendo sconfitti per 2-3 dai secondi, quando un pareggio contro gli italiani sarebbe stato sufficiente per consentire alla Seleção di approdare alle semifinali a scapito degli azzurri.[11] La gestione di Telê Santana si chiuse con l'eliminazione ai quarti di finale del campionato del mondo 1986 contro la Francia ai tiri di rigore.

Passato sotto la guida di Sebastião Lazaroni, il Brasile uscì ai quarti di finale del campionato del mondo 1990 contro l'Argentina, poi fu Paulo Roberto Falcão ad assumere le redini della squadra, traghettata al secondo posto nella Coppa America 1991 giocata in Cile. Fu quindi la volta del commissario tecnico Carlos Alberto Parreira, che condusse i suoi ai quarti di finale della Coppa America 1993 (eliminazione ancora contro l'Argentina, stavolta ai rigori).

Ritorno ai vertici (1994-2006)

Parreira rimase in sella per il campionato del mondo 1994, dove i brasiliani misero in bacheca il quarto titolo mondiale: il successo, maturato ai rigori nella torrida finale di Pasadena, permise ai brasiliani, capitanati da Dunga e trascinati dalle stelle Romário e Bebeto, di trionfare a ventiquattro anni dall'ultimo alloro mondiale, ancora contro l'Italia. Nella rosa campione del mondo figurava anche un giovane fuoriclasse, il diciassettenne Ronaldo, destinato ad affermarsi negli anni a venire.

Parreira lasciò la panchina del Brasile dopo il successo[12] e fu rimpiazzato da una vecchia gloria della SeleçãoMário Zagallo, che perse ai rigori la finale della Coppa America 1995 contro i padroni di casa dell'Uruguay e colse due successi, nella Confederations Cup 1997 e nella Coppa America 1997. Grande favorito per la vittoria del campionato del mondo 1998, il Brasile di Zagallo, qualificatosi di diritto alla manifestazione in qualità di squadra campione del mondo, giunse in finale, ma fu nettamente sconfitto (3-0) dalla Francia padrona di casa, che si aggiudicò il titolo mondiale per la prima volta. Le polemiche per la disfatta furono alimentate dal controverso utilizzo in finale di Ronaldo nonostante un serio problema di salute (convulsioni[13] o, secondo voci che circolarono, una crisi di nervi)[12]

A Zagallo subentrò Vanderlei Luxemburgo, che ottenne la vittoria nella Coppa America 1999, battendo per 3-0 l'Uruguay in finale. La successiva gestione di Émerson Leão, che richiamò Romário e tentò di costruire attorno a lui una squadra di giovani di talento, fu caratterizzata dalla clamorosa eliminazione ai quarti di finale della Coppa America 2001 contro l'Honduras e dal quarto posto nella Confederations Cup 2001, dove la nazionale brasiliana si presentò con una rosa priva delle stelle che giocavano nei campionati europei. Esonerato Leão,[14] fu Luiz Felipe Scolari ad assumere il ruolo di CT del Brasile. Sotto la sua guida il Brasile si qualificò al campionato del mondo 2002 con qualche affanno e poi trionfò nella competizione battendo in finale la Germania per 2-0, grazie al contributo decisivo di Ronaldo (autore della decisiva doppietta nella finale di Tokyo), Rivaldo e del giovane astro Ronaldinho, con la spinta sulle fasce del trentaduenne Cafu e di Roberto Carlos. Tra le riserve di quella compagine vi era anche il ventenne Kaká, poi affermatosi a grandi livelli nel Milan di Carlo Ancelotti. Il capitano Cafu disputò in quell'occasione la terza finale mondiale consecutiva, stabilendo un record.[15]

Il nuovo millennio

L'ex centrocampista Dunga, prima pluridecorato capitano del Brasile, ricoprì l'incarico di commissario tecnico del Brasile dal 2006 al 2010 e dal 2014 al 2016

Ancora guidati da Parreira, richiamato in panchina nel gennaio 2003,[16] nella Confederations Cup 2003, in Francia, i brasiliani delusero, uscendo già al primo turno,[17] poi si aggiudicarono la Coppa America 2004, battendo ai rigori in finale l'Argentina,[18] e la Confederations Cup 2005, ancora contro l'Argentina, battuta per 4-1.[19][20][21] Al campionato del mondo 2006, però, i verdeoro furono fermati ai quarti di finale dalla Francia, poi finalista perdente del torneo.[22]

La formazione del Brasile campione del Sudamerica nel 2019

La mancata vittoria in Germania causò cambio in panchina,[23] con l'ex capitano Dunga che rimpiazzò Parreira.[24] Il nuovo tecnico portò in nazionale non solo le stelle acclamate delle grandi squadre europee, ma anche calciatori che militavano nei campionati russo e ucraino.[25] Vinta la Coppa America 2007 grazie al successo in finale contro l'Argentina per 3-0,[26] con Robinho nominato miglior giocatore del torneo, oltre che capocannoniere,[27] i brasiliani si aggiudicarono anche la Confederations Cup 2009,[28] sospinti dai gol di Luís Fabiano.[29] La gestione di Dunga si chiuse al termine del campionato del mondo 2010, dove i brasiliani furono eliminati ai quarti di finale dai Paesi Bassi, poi finalisti perdenti del torneo.[30][31][32]

Il successore, Mano Menezes,[33][34][35] rinunciò progressivamente alle colonne portanti del recente passato per favorire l'inserimento di nuovi volti come Coutinho e Neymar.[36] La disfatta alla Coppa America 2011, dove i brasiliani uscirono ai tiri di rigore, fallendo clamorosamente tutti e quattro i tentativi di realizzazione effettuati dal dischetto contro il Paraguay,[37][38] fece da preludio alla vittoria della nazionale olimpica, che si aggiudicò la medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Londra 2012,[39] ma ciò non bastò a scongiurare l'esonero dell'allenatore, silurato dalla federazione brasiliana nel novembre 2012 dopo due anni giudicati "insufficienti".[40]

Dopo l'allontanamento di Menezes, in panchina tornarono due grandi nomi del passato: Scolari fu affiancato da Parreira in veste di secondo.[41] Messa in bacheca la Confederations Cup 2013, grazie alla vittoria in finale del Maracanã contro la Spagna campione d'Europa e del mondo per 3-0 nella finale, la Seleção si apprestò a giocare il campionato del mondo 2014 da padrona di casa e grande favorita, ma l'epilogo fu tra i più amari nella storia della selezione verdeoro. Al Mineirão di Belo Horizonte, nelle semifinali del torneo, la partita contro la Germania assunse subito una piega del tutto inattesa e impronosticabile: alla mezz'ora del primo tempo, infatti, i tedeschi erano già in vantaggio per 5-0 e nella ripresa incrementarono il vantaggio fino a portarsi sul 7-0; a nulla servì il gol del definitivo 1-7.[42][43] Per la prima volta nella storia i brasiliani subirono sette reti in una sola partita e l'indignazione per l'umiliazione subita fu tanta che alcuni giornali l'indomani titolarono Mineirazo, in analogia con il Maracanazo del campionato del mondo 1950.[44] I brasiliani chiusero il torneo al quarto posto, sconfitti anche nella finale di consolazione dai Paesi Bassi, al che Scolari rassegnò le proprie dimissioni.[45]

Nel luglio 2014 tornò sulla panchina della nazionale il CT Dunga, che ottenne ben undici vittorie consecutive, ma nella Coppa America 2015 uscì ai quarti di finale ai tiri di rigore e nella Coppa America 2016, con una rosa priva dell'infortunato Kakà e con alcune esclusioni eccellenti tra i convocati, addirittura al primo turno, evento che nel torneo non si verificava dal 1987. Anche a causa dell'avvio considerato insoddisfacente nelle qualificazioni al mondiale 2018, Dunga fu sollevato dall'incarico.[46]

A Dunga successe, nel giugno 2016, Tite,[47] che colse otto vittorie consecutive nelle qualificazioni a Russia 2018, guadagnando l'approdo alla fase finale del torneo, da cui il Brasile venne poi eliminato ai quarti di finale. Nella Coppa America 2019 il Brasile, padrone di casa e ancora privo, a causa di un infortunio, della stella Neymar, tornò al successo, battendo per 3-1 al Maracanã la sorpresa Perù, già affrontata e battuta nel girone. I brasiliani raggiunsero anche la finale della Coppa America 2021, nuovamente disputata in casa (al Maracanã) e tenutasi con un anno di ritardo a causa della pandemia di COVID-19: qui i verdeoro furono sconfitti di misura (1-0) dall'Argentina.

Colori

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
fino al Maracanazo (pre-1950)
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
dopo il Maracanazo (post-1950)

In origine la divisa del Brasile era bianca con il colletto blu ma in seguito all'incredibile sconfitta ai mondiali del 1950 contro l'Uruguay nella partita decisiva per l'assegnazione del titolo i colori furono considerati poco patriottici e quindi con il permesso della confederazione sportiva brasiliana il quotidiano Correio da Manhã indisse una competizione per scegliere una nuova uniforme che contenesse i quattro colori della bandiera del Brasile.[48] Alla fine vinse l'uniforme giallo-verde con pantaloncini azzurri progettata da Aldyr Garcia Schlee, un diciannovenne proveniente da Pelotas.[49] I nuovi colori vennero usati per la prima volta nel marzo 1954 in un match contro il Cile e da allora sono stati sempre usati. L'uniforme è cambiata solo leggermente nelle tonalità del giallo o dell'azzurro, più o meno scuri a seconda degli sponsor tecnici che si sono avvicendati, così come la presenza o meno di rifiniture verdi sulle maglie o bianche sui pantaloncini. I calzettoni sono stati prevalentemente bianchi mentre i numeri sulle maglie sono stati sempre verdi.

La seconda divisa è di colore azzurro più o meno acceso con pantaloncini bianchi. Dal 1998 lo sponsor tecnico è Nike.

Nel marzo 2011 fu presentata la nuova terza maglia completamente nera, che suscitò polemiche nel paese. Come compromesso per la scelta azzardata, la nuova divisa fu impiegata solo in gare di esibizione e amichevoli.[50]

Cronologia delle divise

1914
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore
1916
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore
1918
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore
1919
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore

 

Mondiali 1930
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore
Mondiali 1934
Casa Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore
Mondiali 1938
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Nessun fornitore
Mondiali 1950
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore

 

1950-1954
Casa Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Ceppo
1954-1970
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Athleta
Mondiali 1970
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Athleta
Mondiali 1974
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Athleta

 

Mondiali 1978
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Logo brand Adidas.png Adidas
Mondiali 1982
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Topper
Mondiali 1986
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Topper
Mondiali 1990
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Topper

 

Mondiali 1994
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Umbro logo13.png Umbro
Mondiali 1998
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Logo NIKE.svg Nike
Mondiali 2002
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
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Pantaloncini
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Mondiali 2006
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Confederations Cup 2009
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Confederations Cup 2013
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Mondiali 2014
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2016–2018
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2018–2019
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2019–2020
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2020–presente
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Sponsor Testo del titolo
Brasile Athleta 1954–1977
Germania Adidas 1977–1981
Brasile Argentina Topper 1981–1991
Regno Unito Umbro 1991–1996
Stati Uniti Nike 1997–

Palmarès

Svezia 1958Cile 1962Messico 1970Stati Uniti 1994Corea del Sud-Giappone 2002
Brasile 1919Brasile 1922Brasile 1949Brasile 1989Bolivia 1997Paraguay 1999Perù 2004Venezuela 2007Brasile 2019
Arabia Saudita 1997Germania 2005Sudafrica 2009Brasile 2013
Cile 1952Messico 1956

Partecipazioni ai tornei internazionali

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1930 Primo turno
1934 Ottavi di finale
1938 Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg
1950 Secondo posto Silver medal world centered-2.svg
1954 Quarti di finale
1958 Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg
1962 Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg
1966 Primo turno
1970 Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg
1974 Quarto posto
1978 Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg
1982 Secondo turno
1986 Quarti di finale
1990 Ottavi di finale
1994 Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg
1998 Secondo posto Silver medal world centered-2.svg
2002 Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg
2006 Quarti di finale
2010 Quarti di finale
2014 Quarto posto
2018 Quarti di finale
Copa América
Edizione Risultato
1916 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1917 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1919 Campione Gold medal southamerica.svg
1920 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1921 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1922 Campione Gold medal southamerica.svg
1923 Quarto posto
1924 Rinuncia
1925 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1926 Rinuncia
1927 Rinuncia
1929 Rinuncia
1935 Rinuncia
1937 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1939 Rinuncia
1941 Rinuncia
1942 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1945 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1946 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1947 Rinuncia
1949 Campione Gold medal southamerica.svg
1953 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1955 Rinuncia
1956 Quarto posto
1957 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1959 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1959 (II) Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1963 Quarto posto
1967 Rinuncia
1975 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg[51]
1979 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg[51]
1983 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1987 Primo turno
1989 Campione Gold medal southamerica.svg
1991 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1993 Quarti di finale
1995 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1997 Campione Gold medal southamerica.svg
1999 Campione Gold medal southamerica.svg
2001 Quarti di finale
2004 Campione Gold medal southamerica.svg
2007 Campione Gold medal southamerica.svg
2011 Quarti di finale
2015 Quarti di finale
2016 Primo turno
2019 Campione Gold medal southamerica.svg
2021 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
Giochi olimpici[52]
Edizione Risultato
1920 Non partecipante
1924 Non partecipante
1928 Non partecipante
1936 Non partecipante
1948 Non partecipante
Confederations Cup
Edizione Risultato
1992 Non invitata
1995 Non invitata
1997 Campione Gouden medaille.svg
1999 Secondo posto Zilveren medaille.svg
2001 Quarto posto
2003 Primo turno
2005 Campione Gouden medaille.svg
2009 Campione Gouden medaille.svg
2013 Campione Gouden medaille.svg
2017 Non qualificata


LegendaGrassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni

CONCACAF Gold Cup

Pur non essendo affiliata alla CONCACAF, la nazionale verdeoro è stata invitata a tre edizioni della Gold Cup, piazzandosi due volte seconda ed una terza.[53]

Taça das Nações

La Seleção si è classificato secondo all'unica Taça das Nações, organizzata in casa dalla CBD nel 1964.[54]

Campionato Panamericano

Verdeoro hanno partecipato a tutti e tre i Campionati Panamericani, ottenendo due vittorie ed un secondo posto.[55]

Giochi panamericani

La nazionale brasiliana ha partecipato ai Giochi panamericani in 10 occasioni. Tuttavia, data la natura dilettantistica della manifestazione, era impedita per regolamento la convocazione dei professionisti. Dunque fino al 2003 le selezioni erano costituite da giovani o calciatori di seconda fascia, mentre da tale data, vi è l'obbligo di schierare le Under-20. Pertanto dalla prima edizione del 1951 a quella del 1999 i carioca in sette partecipazioni hanno collezionato quattro medaglie d'oro, una d'argento ed una di bronzo.[56]

Statistiche

La nazionale carioca durante l'inno nazionale nel mondiale disputato in casa nel 2014, prima della storica sconfitta per 1-7 contro la Germania
  • La nazionale brasiliana è l'unica, insieme alla Germania, ad avere disputato più di 100 partite nelle fasi finali del campionato mondiale. Dopo l'edizione 2018 entrambe le nazionali hanno disputato 109 partite, ma la Germania ha due partecipazioni in meno rispetto alla nazionale brasiliana. Le due nazionali, inoltre, sono le uniche ad avere sempre ottenuto sul campo la qualificazione alla fase finale del campionato del mondo.
  • La nazionale brasiliana ha ospitato la ventesima edizione del campionato mondiale di calcio nel 2014 (chiuso dai verdeoro al quarto posto), sessantaquattro anni dopo avere ospitato l'edizione del 1950. Il Brasile è stata la quinta nazione ad avere ospitato due edizioni del campionato del mondo di calcio, dopo il Messico, l'Italia, la Francia e la Germania.
  • Nel periodo 1994-2019 la nazionale brasiliana ha vinto complessivamente undici trofei (due campionati del mondo, cinque Coppe America, quattro Confederations Cup) nelle tre maggiori competizioni per nazionali (mondiale, Coppa America, Confederations Cup) ed è stata finalista tre volte (nel 1995 in Coppa America, nel 1998 al mondiale e nel 1999 alla Confederations Cup).
  • Il Brasile è la nazionale che ha occupato più a lungo la testa della classifica mondiale della FIFA, che ha comandato senza interruzioni dal luglio 1994 al luglio 2001 e successivamente dal giugno 2002 al febbraio 2007. A luglio dello stesso anno, dopo quattro mesi di assenza dal primo posto, il Brasile è riuscito a tornare in testa alla classifica, grazie alla vittoria nella Coppa America 2007, per poi mantenere il vertice fino all'ottobre 2009. Ha occupato nuovamente il primo posto da aprile a maggio 2010, quando è stato scalzato dalla Spagna, nuova squadra campione del mondo.

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

Mondiali

La formazione brasiliana scesa in campo nella finale del campionato mondiale di calcio 1994, vinta dai verdeoro contro l'Italia ai tiri di rigore.
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930 Uruguay Uruguay Primo turno 1 0 1 5:2
1934 Italia Italia Ottavi di finale 0 0 1 1:3
1938 Francia Francia Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg 3 1 1 14:11
1950 Brasile Brasile Secondo posto Silver medal world centered-2.svg 4 1 1 22:6
1954 Svizzera Svizzera Quarti di finale 1 1 1 8:5
1958 Svezia Svezia Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg 5 1 0 16:4
1962 Cile Cile Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg 5 1 0 14:5
1966 Inghilterra Inghilterra Primo turno 1 0 2 4:6
1970 Messico Messico Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg 6 0 0 19:7
1974 bandiera Germania Ovest Quarto posto 3 2 2 6:4
1978 Argentina Argentina Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg 4 3 0 10:3
1982 Spagna Spagna Secondo turno 4 0 1 15:6
1986 Messico Messico Quarti di finale 4 1 0 10:1
1990 Italia Italia Ottavi di finale 3 0 1 4:2
1994 Stati Uniti Stati Uniti Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg 5 2 0 11:3
1998 Francia Francia Secondo posto Silver medal world centered-2.svg 4 1 2 14:10
2002 Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg 7 0 0 18:4
2006 Germania Germania Quarti di finale 4 0 1 10:2
2010 Sudafrica Sudafrica Quarti di finale 3 1 1 9:4
2014 Brasile Brasile Quarto posto 3 2 2 11:14
2018 Russia Russia Quarti di finale 3 1 1 8:3
2022 Qatar Qatar Qualificata 0 0 0 0:0

Statistiche

  • Primo turno: 2 volte (1930, 1966)
  • Ottavi di finale: 2 volte (1934, 1990)
  • Quarti di finale: 6 volte (1954, 1982, 1986, 2006, 2010, 2018)
  • Semifinale: 4 volte (1938, 1974, 1978, 2014)
    • Quarto posto: 2 volte (1974, 2014)
    • Terzo posto: 2 volte (1938, 1978)
  • Finale: 7 volte (1950, 1958, 1962, 1970, 1994, 1998, 2002)
    • Secondo posto: 2 volte (1950, 1998)
    • Primo posto: 5 volte (1958, 1962, 1970, 1994, 2002)

Copa América

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1916 Argentina Argentina Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 0 2 1 3:4
1917 Uruguay Uruguay Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 1 0 2 7:8
1919 Brasile Brasile Campione Gold medal southamerica.svg 2 1 0 11:3
1920 Cile Cile Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 1 0 2 1:8
1921 Argentina Argentina Secondo posto Silver medal southamerica.svg 1 0 2 4:3
1922 Brasile Brasile Campione Gold medal southamerica.svg 2 3 0 7:2
1923 Uruguay Uruguay Quarto posto 0 0 3 2:5
1924 Uruguay Uruguay Rinuncia - - - -
1925 Argentina Argentina Secondo posto Silver medal southamerica.svg 2 1 1 11:9
1926 Cile Cile Rinuncia - - - -
1927 Perù Perù Rinuncia - - - -
1929 Argentina Argentina Rinuncia - - - -
1935 Perù Perù Rinuncia - - - -
1937 Argentina Argentina Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 0 2 17:11
1939 Perù Perù Rinuncia - - - -
1941 Cile Cile Rinuncia - - - -
1942 Uruguay Uruguay Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 2 3 1 15:7
1945 Cile Cile Secondo posto Silver medal southamerica.svg 5 0 1 19:5
1946 Argentina Argentina Secondo posto Silver medal southamerica.svg 3 1 1 13:7
1947 Ecuador Ecuador Rinuncia - - - -
1949 Brasile Brasile Campione Gold medal southamerica.svg 7 0 1 46:7
1953 Perù Perù Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 0 3 17:9
1955 Cile Cile Rinuncia - - - -
1956 Uruguay Uruguay Quarto posto 2 2 1 4:5
1957 Perù Perù Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 0 2 23:9
1959 I Argentina Argentina Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 2 0 17:7
1959 II Ecuador Ecuador Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 2 0 2 7:10
1963 Bolivia Bolivia Quarto posto 3 1 2 12:13
1967 Uruguay Uruguay Rinuncia - - - -
1975 Itinerante Terzo posto Bronze medal southamerica.svg[51] 5 0 1 16:4
1979 Itinerante Terzo posto Bronze medal southamerica.svg[51] 2 2 2 10:9
1983 Itinerante Secondo posto Silver medal southamerica.svg 2 4 2 8:5
1987 Argentina Argentina Primo turno 1 0 1 5:4
1989 Brasile Brasile Campione Gold medal southamerica.svg 5 2 0 11:1
1991 Cile Cile Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 1 2 12:8
1993 Ecuador Ecuador Quarti di finale 1 2 1 6:4
1995 Uruguay Uruguay Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 2 0 10:3
1997 Bolivia Bolivia Campione Gold medal southamerica.svg 6 0 0 22:3
1999 Paraguay Paraguay Campione Gold medal southamerica.svg 6 0 0 17:2
2001 Colombia Colombia Quarti di finale 2 0 2 5:4
2004 Perù Perù Campione Gold medal southamerica.svg 3 2 1 13:6
2007 Venezuela Venezuela Campione Gold medal southamerica.svg 4 1 1 22:4
2011 Argentina Argentina Quarti di finale 1 3 0 4:3
2015 Cile Cile Quarti di finale 2 1 1 5:4
2016 Stati Uniti Stati Uniti Primo turno 1 1 1 7:2
2019 Brasile Brasile Campione Gold medal southamerica.svg 4 2 0 13:1
2021 Brasile Brasile[57] Secondo posto Silver medal southamerica.svg 5 1 1 12:3

Olimpiadi

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1920 Anversa Non partecipante - - - -
1924 Parigi Non partecipante - - - -
1928 Amsterdam Non partecipante - - - -
1936 Berlino Non partecipante - - - -
1948 Londra Non partecipante - - - -
  • Nota bene: per le informazioni sui risultati ai Giochi olimpici nelle edizioni successive al 1948 visionare la pagina della nazionale olimpica.

Confederations Cup

La Seleção festeggia la Confederations Cup casalinga del 2013
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1992 Arabia Saudita Arabia Saudita Non invitata - - - -
1995 Arabia Saudita Arabia Saudita Non invitata - - - -
1997 Arabia Saudita Arabia Saudita Campione Gouden medaille.svg 4 1 0 14:2
1999 Messico Messico Secondo posto Zilveren medaille.svg 4 0 1 18:6
2001 Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone Quarto posto 1 2 2 3:3
2003 Francia Francia Primo turno 1 1 1 3:3
2005 Germania Germania Campione Gouden medaille.svg 3 1 1 12:6
2009 Sudafrica Sudafrica Campione Gouden medaille.svg 5 0 0 14:5
2013 Brasile Brasile Campione Gouden medaille.svg 5 0 0 14:3
2017 Russia Russia Non qualificata - - - -

CONCACAF Gold Cup

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1996 Stati Uniti Stati Uniti Secondo posto Argento 3 0 1 10:3
1998 Stati Uniti Stati Uniti Terzo posto Bronzo 2 2 1 6:2
2003 Stati Uniti Stati Uniti / Messico Messico Secondo posto Argento 3 0 2 6:4

Taça das Nações

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1964 Brasile Brasile Secondo posto Zilveren medaille.svg 2 0 1 9:5

Campionati Panamericani

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1952 Cile Santiago del Cile Campione Gold medal america.svg 4 1 0 14:2
1956 Messico Città del Messico Campione Gold medal america.svg 4 1 0 14:5
1960 Costa Rica San José Secondo posto Silver medal america.svg 3 1 2 10:8

Rosa attuale

Lista dei giocatori convocati da Tite per le partite di qualificazioni ai mondiali 2022 contro Cile e Bolivia del 24 e 29 marzo 2022.

Presenze e reti aggiornate al 24 marzo 2022.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
  P Alisson 2 ottobre 1992 (29 anni) 53 0 Inghilterra Liverpool
  P Ederson 17 agosto 1993 (28 anni) 18 0 Inghilterra Manchester City
  P Weverton 13 dicembre 1987 (34 anni) 7 0 Brasile Palmeiras
 
  D Dani Alves 6 maggio 1983 (38 anni) 121 8 Spagna Barcellona
  D Thiago Silva 22 settembre 1984 (37 anni) 105 7 Inghilterra Chelsea
  D Marquinhos 14 maggio 1994 (27 anni) 66 4 Francia Paris Saint-Germain
  D Danilo 15 luglio 1991 (30 anni) 45 1 Italia Juventus
  D Éder Militão 18 gennaio 1998 (24 anni) 20 1 Spagna Real Madrid
  D Alex Telles 15 dicembre 1992 (29 anni) 5 0 Inghilterra Manchester United
  D Felipe 16 maggio 1989 (32 anni) 2 0 Spagna Atlético Madrid
  D Guilherme Arana 14 aprile 1997 (24 anni) 2 0 Brasile Atlético Mineiro
 
  C Philippe Coutinho 12 giugno 1992 (29 anni) 66 20 Inghilterra Aston Villa
  C Casemiro 23 febbraio 1992 (30 anni) 61 5 Spagna Real Madrid
  C Lucas Paquetá 27 agosto 1997 (24 anni) 30 6 Francia Olympique Lione
  C Fred 5 marzo 1993 (29 anni) 25 0 Inghilterra Manchester United
  C Fabinho 23 ottobre 1993 (28 anni) 24 0 Inghilterra Liverpool
  C Arthur 12 agosto 1996 (25 anni) 21 1 Italia Juventus
  C Bruno Guimarães 16 novembre 1997 (24 anni) 5 0 Inghilterra Newcastle United
 
  A Neymar 5 febbraio 1992 (30 anni) 117 71 Francia Paris Saint-Germain
  A Richarlison 10 maggio 1997 (24 anni) 33 11 Inghilterra Everton
  A Vinícius Júnior 12 luglio 2000 (21 anni) 12 1 Spagna Real Madrid
  A Antony 24 febbraio 2000 (22 anni) 8 2 Paesi Bassi Ajax
  A Rodrygo 9 gennaio 2001 (21 anni) 4 1 Spagna Real Madrid
  A Gabriel Martinelli 18 giugno 2001 (20 anni) 1 0 Inghilterra Arsenal

Record individuali


Statistiche aggiornate al 24 marzo 2022..
La nazionale brasiliana disputa occasionalmente partite di esibizione contro squadre di club, selezioni continentali, selezioni FIFA, di varie federazioni o leghe nazionali e perfino contro enti o fondazioni. Tutte queste partite, non essendo riconosciute dalla FIFA, non entrano a far parte delle statistiche individuali di presenze e di reti.

I giocatori in grassetto sono ancora in attività con la maglia della nazionale.

Cafu, primatista di presenze con la nazionale brasiliana (142)
Pelé, primatista di gol segnati con la nazionale verdeoro (77 in 92 presenze)

Record di presenze

Pos. Giocatore Presenze Gol Periodo
1 Cafu 142 5 1990-2006
2 Roberto Carlos 125 11 1992-2006
3 Dani Alves 121 8 2006-
4 Neymar 117 71 2010-
5 Thiago Silva 105 7 2008-
Lúcio 4 2000-2011
7 Cláudio Taffarel 101 0 1988-1998
8 Robinho 100 28 2003-2017
9 Djalma Santos 98 3 1952-1968
Ronado 62 1994-2011

Record di gol[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Giocatore Gol Presenze Periodo Media reti
1 Pelé 77 92 1957-1971 0.84
2 Neymar 71 117 2010- 0.61
3 Ronaldo 62 98 1994-2011 0.63
4 Romário 55 70 1987-2005 0.79
5 Zico 48 71 1976-1986 0.67
6 Bebeto 39 75 1985-1998 0.52
7 Rivaldo 35 74 1993-2003 0.46
8 Jairzinho 33 81 1964-1982 0.40
Ronaldinho 97 1999-2013 0.34
10 Ademir 32 39 1945-1953 0.82
Tostão 54 1966-1972 0.59

Allenatori

Tutte le rose

Mondiali

Coppa del Mondo FIFA 1930
Joel, P Velloso, D Brilhante, D Itália, D Oscarino, D Zé Luiz, C Benevenuto, C Fausto, C Fernando, C Fortes, C Hermógenes, C Ivan Mariz, C Pamplona, A Araken, A Benedicto, A Carvalho Leite, A Doca, A Manoelzinho, A Moderato, A Nilo, A Poly, A Preguinho, A Russinho, A TeóphiloCTPíndaro
Coppa del Mondo FIFA 1934
Germano, P Pedrosa, D Luís Luz, D Octacílio, D Sylvio, C Ariel, C Canalli, C Martim, C Tinoco, C Waldyr, A Armandinho, A Átila, A Carvalho Leite, A Leônidas, A Luisinho, A Patesko, A Waldemar de BritoCTVinhaes
Coppa del Mondo FIFA 1938
Batatais, P Walter, D Domingos da Guia, D Jaú, D Martim, D Nariz, C Afonsinho, C Argemiro, C Brandão, C Britto, C Machado, C Zezé Procópio, A Hércules, A Leônidas, A Lopes, A Luisinho, A Niginho, A Patesko, A Perácio, A Roberto, A Romeu, A TimCTPimenta
Coppa del Mondo FIFA 1950
Barbosa, P Castilho, D Augusto, D Ely, D Juvenal, D Nena, D Nílton Santos, C Bauer, C Bigode, C Danilo, C Noronha, C Rui, A Adãozinho, A Ademir, A Alfredo, A Baltazar, A Chico, A Friaça, A Jair, A Maneca, A Rodrigues, A ZizinhoCTCosta
Coppa del Mondo FIFA 1954
Castilho, 2 Djalma Santos, 3 Nílton Santos, 4 Brandãozinho, 5 Pinheiro, 6 Bauer, 7 Julinho, 8 Didi, 9 Baltazar, 10 Pinga, 11 Rodrigues, 12 Paulinho, 13 Alfredo, 14 Ely, 15 Mauro Ramos, 16 Dequinha, 17 Maurinho, 18 Humberto, 19 Índio, 20 Rubens, 21 Veludo, 22 CabeçãoCTZezé Moreira
Coppa del Mondo FIFA 1958
Castilho, 2 Bellini, 3 Gilmar, 4 Djalma Santos, 5 Dino Sani, 6 Didi, 7 Zagallo, 8 Oreco, 9 Zózimo, 10 Pelé, 11 Garrincha, 12 Nílton Santos, 13 Moacir, 14 De Sordi, 15 Orlando Peçanha, 16 Mauro Ramos, 17 Joel, 18 Mazola, 19 Zito, 20 Vavá, 21 Dida, 22 PepeCTFeola
Coppa del Mondo FIFA 1962
Gilmar, 2 Djalma Santos, 3 Mauro Ramos, 4 Zito, 5 Zózimo, 6 Nílton Santos, 7 Garrincha, 8 Didi, 9 Coutinho, 10 Pelé, 11 Pepe, 12 Jair Marinho, 13 Bellini, 14 Jurandir, 15 Altair, 16 Zequinha, 17 Mengálvio, 18 Jair da Costa, 19 Vavá, 20 Amarildo, 21 Zagallo, 22 CastilhoCTMoreira
Coppa del Mondo FIFA 1966
Gilmar, 2 Djalma Santos, 3 Fidélis, 4 Bellini, 5 Brito, 6 Altair, 7 Orlando Peçanha, 8 Paulo Henrique, 9 Rildo, 10 Pelé, 11 Gérson, 12 Manga, 13 Denílson, 14 Lima, 15 Zito, 16 Garrincha, 17 Jairzinho, 18 Alcindo, 19 Silva, 20 Tostão, 21 Paraná, 22 EduCTFeola
Coppa del Mondo FIFA 1970
Félix, 2 Brito, 3 Piazza, 4 Carlos Alberto, 5 Clodoaldo, 6 Marco Antônio, 7 Jairzinho, 8 Gérson, 9 Tostão, 10 Pelé, 11 Rivelino, 12 Ado, 13 Roberto Miranda, 14 Baldocchi, 15 Fontana, 16 Everaldo, 17 Joel, 18 Paulo César, 19 Edu, 20 Dario, 21 Zé Maria, 22 LeãoCTZagallo
Coppa del Mondo FIFA 1974
Leão, 2 Luís Pereira, 3 Marinho Peres, 4 Zé Maria, 5 Piazza, 6 Marinho Chagas, 7 Jairzinho, 8 Leivinha, 9 César, 10 Rivelino, 11 Paulo César, 12 Renato, 13 Valdomiro, 14 Nelinho, 15 Alfredo, 16 Marco Antônio, 17 Carpegiani, 18 Ademir da Guia, 19 Mirandinha, 20 Edu, 21 Dirceu, 22 Valdir PeresCTZagallo
Coppa del Mondo FIFA 1978
Leão, 2 Toninho, 3 Oscar, 4 Amaral, 5 Cerezo, 6 Edinho, 7 Zé Sérgio, 8 Zico, 9 Reinaldo, 10 Rivelino, 11 Dirceu, 12 Carlos, 13 Nelinho, 14 Abel, 15 Polozzi, 16 Rodrigues Neto, 17 Batista, 18 Gil, 19 Jorge Mendonça, 20 Roberto Dinamite, 21 Chicão, 22 Valdir PeresCTCoutinho
Coppa del Mondo FIFA 1982
Valdir Peres, 2 Leandro, 3 Oscar, 4 Luizinho, 5 Cerezo, 6 Júnior, 7 Paulo Isidoro, 8 Sócrates, 9 Serginho, 10 Zico, 11 Éder, 12 Paulo Sérgio, 13 Edevaldo, 14 Juninho, 15 Falcão, 16 Edinho, 17 Pedrinho, 18 Batista, 19 Renato, 20 Roberto Dinamite, 21 Dirceu, 22 CarlosCTSantana
Coppa del Mondo FIFA 1986
Carlos, 2 Édson, 3 Oscar, 4 Edinho, 5 Falcão, 6 Júnior, 7 Müller, 8 Casagrande, 9 Careca, 10 Zico, 11 Edivaldo, 12 Paulo Vítor, 13 Josimar, 14 Júlio César, 15 Alemão, 16 Mauro Galvão, 17 Branco, 18 Sócrates, 19 Elzo, 20 Silas, 21 Valdo, 22 LeãoCTSantana
Coppa del Mondo FIFA 1990
Taffarel, 2 Jorginho, 3 Ricardo Gomes, 4 Dunga, 5 Alemão, 6 Branco, 7 Bismarck, 8 Valdo, 9 Careca, 10 Silas, 11 Romário, 12 Acácio, 13 Mozer, 14 Aldair, 15 Müller, 16 Bebeto, 17 Renato Gaúcho, 18 Mazinho, 19 Ricardo Rocha, 20 Tita, 21 Mauro Galvão, 22 Zé CarlosCTLazaroni
Coppa del Mondo FIFA 1994
Taffarel, 2 Jorginho, 3 Ricardo Rocha, 4 Ronaldão, 5 Mauro Silva, 6 Branco, 7 Bebeto, 8 Dunga, 9 Zinho, 10 Raí, 11 Romário, 12 Zetti, 13 Aldair, 14 Cafu, 15 Márcio Santos, 16 Leonardo, 17 Mazinho, 18 Paulo Sérgio, 19 Müller, 20 Ronaldo, 21 Viola, 22 GilmarCTParreira
Coppa del Mondo FIFA 1998
Taffarel, 2 Cafu, 3 Aldair, 4 Júnior Baiano, 5 César Sampaio, 6 Roberto Carlos, 7 Giovanni, 8 Dunga, 9 Ronaldo, 10 Rivaldo, 11 Emerson, 12 Carlos Germano, 13 Zé Carlos, 14 Gonçalves, 15 André Cruz, 16 Zé Roberto, 17 Doriva, 18 Leonardo, 19 Denílson, 20 Bebeto, 21 Edmundo, 22 DidaCTZagallo
Coppa del Mondo FIFA 2002
Marcos, 2 Cafu, 3 Lúcio, 4 Roque Júnior, 5 Edmílson, 6 Roberto Carlos, 7 Ricardinho, 8 Gilberto Silva, 9 Ronaldo, 10 Rivaldo, 11 Ronaldinho, 12 Dida, 13 Belletti, 14 Polga, 15 Kléberson, 16 Júnior, 17 Denílson, 18 Vampeta, 19 Juninho, 20 Edílson, 21 Luizão, 22 Rogério Ceni, 23 KakáCTScolari
Coppa del Mondo FIFA 2006
Dida, 2 Cafu, 3 Lúcio, 4 Juan, 5 Emerson, 6 Roberto Carlos, 7 Adriano, 8 Kaká, 9 Ronaldo, 10 Ronaldinho, 11 Zé Roberto, 12 Rogério Ceni, 13 Cicinho, 14 Luisão, 15 Cris, 16 Gilberto, 17 Gilberto Silva, 18 Mineiro, 19 Juninho, 20 Ricardinho, 21 Fred, 22 Júlio César, 23 RobinhoCTParreira
Coppa del Mondo FIFA 2010
Júlio César, 2 Maicon, 3 Lúcio, 4 Juan, 5 Felipe Melo, 6 Michel Bastos, 7 Elano, 8 Gilberto Silva, 9 Luís Fabiano, 10 Kaká, 11 Robinho, 12 Gomes, 13 Dani Alves, 14 Luisão, 15 Thiago Silva, 16 Gilberto, 17 Josué, 18 Ramires, 19 Júlio Baptista, 20 Kléberson, 21 Nilmar, 22 Doni, 23 GrafiteCTDunga
Coppa del Mondo FIFA 2014
Jefferson, 2 Dani Alves, 3 Thiago Silva, 4 David Luiz, 5 Fernandinho, 6 Marcelo, 7 Hulk, 8 Paulinho, 9 Fred, 10 Neymar, 11 Oscar, 12 Júlio César, 13 Dante, 14 Maxwell, 15 Henrique, 16 Ramires, 17 Luiz Gustavo, 18 Hernanes, 19 Willian, 20 Bernard, 21 , 22 Victor, 23 MaiconCTScolari
Coppa del Mondo FIFA 2018
Alisson, 2 Thiago Silva, 3 Miranda, 4 Geromel, 5 Casemiro, 6 Filipe Luís, 7 Douglas Costa, 8 Renato Augusto, 9 Gabriel Jesus, 10 Neymar, 11 Coutinho, 12 Marcelo, 13 Marquinhos, 14 Danilo, 15 Paulinho, 16 Cássio, 17 Fernandinho, 18 Fred, 19 Willian, 20 Firmino, 21 Taison, 22 Fagner, 23 EdersonCTTite

Campeonato Sudamericano de Football/Copa América

Campeonato Sudamericano 1916
Casemiro, P Marcos, D Carlito, D Nery, D Orlando, D Osny, C Facchine, C Galo, C Sidney, A Alencar, A Amílcar, A Arnaldo, A Demósthenes, A Friedenreich, A Lagreca, A Mimi, A Luiz Menezes, A Lulu, A Mimi SodréCTLagreca
Campeonato Sudamericano 1917
Casemiro, P Otto, D Chico Netto, D De Paiva, D Osny, D Vidal, C Adhemar, C Galo, C Paula Ramos, C Picagli, A Amílcar, A Arnaldo, A Caetano, A Couto, A Dias, A Haroldo, A Lagreca, A Millon, A NecoCTLagreca
Campeonato Sudamericano 1919
Dyonísio, P Marcos, D Bianco, D Palamone, D Picagli, D Píndaro, C Amílcar, C Fortes, C Galo, C Laís, C Martins, C Sérgio, A Arlindo, A Arnaldo, A Carregal, A Friedenreich, A Haroldo, A Heitor, A Luiz Menezes, A Millon, A NecoCTHaroldo
Campeonato Sudamericano 1920
Ayrton, P Kuntz, D De Maria, D Japonês, D Martins, D Telephone, C Adhemar, C Fortes, C João, C Rodrigo, C Sisson, A Alvariza, A Castelhano, A Claudionor, A Constantino, A Junqueira, A Nonô, A ZezéCTOswaldo Gomes
Campeonato Sudamericano 1921
Carnaval, P Kuntz, D Barata, D Caratório, D Telefone, C Afredinho, C Dino, C Laís, C Pena, C Suíço, A Candiota, A Frederico, A Machado, A Maxabomba, A Nonô, A Orlandinho, A Paulo Vianna, A ZezéCTVianna Netto
Campeonato Sudamericano 1922
Kuntz, P Marcos, D Barthô, D Chico Netto, D Palamone, C Amílcar, C Fortes, C Laís, C Nesi, C Xingô, A Formiga, A Friedenreich, A Heitor, A Junqueira, A Neco, A Rodrigues, A Tatú, A ZezéCTHaroldo
Campeonato Sudamericano 1923
David, P Nélson, D Alemão, D Pennaforte, C Dino, C Hermógenes, C Mica, C Nesi, C Seabra, C Soda, A Amaro, A Coelho, A Mário Seixas, A Nilo, A Paschoal, A Torteroli, A ZezéCTChico Netto
Campeonato Sudamericano 1925
Batalha, P Tuffy, D Clodô, D Hélcio, D Pennaforte, C Floriano, C Fortes, C Nascimento, C Pamplona, C Rueda, A Filó, A Friedenreich, A Lagarto, A Moderato, A Nilo, A Oswaldinho, A RussinhoCTPlatero
Campeonato Sudamericano 1937
Rei, P Jurandir, D Carnera, D Jaú, D Nariz, C Afonsinho, C Brandão, C Britto, C Canalli, C Tunga, C Zarzur, A Bahia, A Cardeal, A Carreiro, A Carvalho Leite, A Luisinho, A Niginho, A Patesko, A Roberto, A TimCTPimenta
Campeonato Sudamericano 1942
Aymoré Moreira, P Cajú, D Begliomini, D Domingos da Guia, D Jaime de Almeida, D Norival, D Osvaldo, C Afonsinho, C Argemiro, C Brandão, C Dino, C Zizinho, A Cláudio, A Joanino, A Patesko, A Paulo, A Pedro Amorim, A Pipí, A Pirillo, A Russo, A Servílio, A TimCTPimenta
Campeonato Sudamericano 1945
Oberdan, P Jurandir, D Begliomini, D Domingos da Guia, D Jaime de Almeida, D Newton, D Norival, D Rui, C Biguá, C Danilo, C Jorginho, C Zezé Procópio, C Zizinho, A Ademir, A Alfredo, A Djalma, A Heleno, A Jair, A Pedro Amorim, A Servílio, A Tesourinha, A VevéCTCosta
Campeonato Sudamericano 1946
Ary, P Luiz Borracha, D Augusto, D Domingos da Guia, D Jaime de Almeida, D Newton, D Norival, D Rui, C Aleixo, C Danilo, C Ivan, C Teixeirinha, C Zezé Procópio, C Zizinho, A Ademir, A Chico, A Eduardo Lima, A Heleno, A Jair, A Leônidas, A Tesourinha, A VevéCTCosta
Campeonato Sudamericano 1949
Barbosa, P Osvaldo, D Augusto, D Bauer, D Bigode, D Mauro Ramos, D Nílton Santos, D Wilson, C Danilo, C Ely, C Noronha, C Rui, C Zizinho, A Ademir, A Canhotinho, A Cláudio, A Jair, A Nininho, A Octávio, A Orlando, A Simão, A TesourinhaCTCosta
Campeonato Sudamericano 1953
Barbosa, P Castilho, P Gilmar, D Alfredo, D Bauer, D Djalma Santos, D Haroldo, D Nílton Santos, D Pinheiro, C Brandãozinho, C Danilo, C Didi, C Ely, C Pinga, C Zizinho, A Ademir, A Baltazar, A Cláudio, A Ipojucan, A Julinho, A RodriguesCTMoreira
Campeonato Sudamericano 1956
Cabeção, P Gilmar, P Paulo, D Alfredo, D De Sordi, D Djalma Santos, D Formiga, D Mauro Ramos, D Olavo, C Julião, C Roberto Belangero, C Zito, A Álvaro, A Baltazar, A Canhoteiro, A Del Vecchio, A Jair, A Luisinho, A Maurinho, A Néstor, A Tite, A ZezinhoCTBrandão
Campeonato Sudamericano 1957
Castilho, P Edgard, P Gilmar, D Bellini, D Djalma Santos, D Édson, D Nílton Santos, D Olavo, D Oreco, D Paulinho, C Didi, C Dino Sani, C Roberto Belangero, C Zito, C Zózimo, A Cláudio, A Evaristo, A Garrincha, A Joel, A Índio, A Pepe, A ZizinhoCTBrandão
Campeonato Sudamericano 1959 (Argentina)
Castilho, P Gilmar, D Bellini, D Coronel, D Djalma Santos, D Nílton Santos, D Orlando Peçanha, D Paulinho, C Chinesinho, C Didi, C Dino Sani, C Dorval, C Esteves, C Formiga, C Zito, A Almir Pernambuquinho, A Garrincha, A Henrique, A Mauro Ramos, A Paulo Valentim, A Pelé, A ZagalloCTFeola
Campeonato Sudamericano 1959 (Ecuador)
Valter, P Waldemar, D Biu, D Bria, D Clóvis, D Dodô, D Édson, D Geroldo, D Givaldo, D Servílio, D Zequinha, C Fernando, C Geraldo, C Goiano, C Traçaia, C Zé de Mello, C Zé Maria, A Elcy, A Elias, A Moacir, A Paulo, A TiãoCTCardoso
Campeonato Sudamericano 1963
Marcial, P Silas, D Jorge, D Mário Tito, D Massinha, D Píter, D William, C Cláudio, C Geraldino, C Hilton Vaccari, C Procópio Cardoso, A Almir, A Altamiro, A Amauri, A Amauri Silva, A Ari, A Fernando, A Flávio Minuano, A Hilton Chaves, A Marco Antônio, A Oswaldo, A Tião MacaléCTMoreira
Copa América 1975
Careca, P Raul, P Valdir Peres, D Amaral, D Darci, D Getúlio, D Luís Pereira, D Miguel, D Modesto, D Morais, D Nelinho, D Neto, D Piazza, D Vanderley Lázaro, D Vantuir, C Ângelo, C Danival, C Dirceu Lopes, C Geraldo, C Ivo, C Vanderlei, C Zé Carlos, A Campos, A Eduardo Amorim, A Joãozinho, A Marcelo, A Palhinha, A Reinaldo, A Roberto Batata, A Roberto Dinamite, A RomeuCTBrandão
Copa América 1979
Carlos, P João Leite, P Leão, D Amaral, D Edinho, D Gomes, D Marco Antônio, D Nelinho, D Oscar, D Pedrinho, D Rondinelli, D Toninho, C Adílio, C Batista, C Carpegiani, C Cerezo, C Chicão, C Falcão, C Júnior, C Pintinho, C Pita, C Renato, C Sócrates, C Zenon, C Zico, A Éder, A Jair Gaúcho, A João Paulo, A Juary, A Nílton Batata, A Palhinha, A Roberto Dinamite, A Serginho, A Tarciso, A Tita, A Zé Sérgio, A ZezéCTCoutinho
Copa América 1983
Leão, 2 Leandro, 3 Márcio, 4 Mozer, 5 Andrade, 6 Júnior, 7 Renato Gaúcho, 8 Sócrates, 9 Roberto Dinamite, 10 Tita, 11 Jorginho, 12 João Marcos, 13 Paulo Roberto, 14 Toninho Carlos, 15 Wladimir, 16 China, 17 Renato, 18 Careca, 19 Éder, 20 Leiz, 21 João Paulo, 22 Acácio, 23 Geraldo, 24 Mendonça, 25 DouglasCTParreira
Copa América 1987
Carlos, 2 Josimar, 3 Geraldão, 4 Ricardo Rocha, 5 Douglas, 6 Nelsinho, 7 Müller, 8 Raí, 9 Careca, 10 Edu Marangon, 11 Valdo, 12 Zé Carlos, 13 Jorginho, 14 Ricardo Gomes, 15 Júlio César, 16 Dunga, 17 Edu, 18 Silas, 19 Romário, 20 Mirandinha, 21 João Paulo, 22 RégisCTCarlos Alberto
Copa América 1989
Taffarel, 2 Mazinho, 3 Mauro Galvão, 4 André Cruz, 5 Branco, 6 Ricardo Gomes, 7 Bebeto, 8 Geovani, 9 Valdo, 10 Tita, 11 Romário, 12 Acácio, 13 Josimar, 14 Aldair, 15 Alemão, 16 Cristóvão, 17 Dunga, 18 Renato Gaúcho, 19 Baltazar, 20 Silas, 21 Charles, 22 Zé CarlosCTLazaroni
Copa América 1991
Taffarel, 2 Mazinho, 3 Cléber, 4 Ricardo Rocha, 5 Mauro Silva, 6 Branco, 7 Renato Gaúcho, 8 Valdir, 9 Careca III, 10 Neto, 11 João Paulo, 12 Sérgio, 13 Cafu, 14 Wilson Gottardo, 15 Márcio Santos, 16 Lira, 17 Márcio, 18 Raí, 19 Luís Henrique, 20 Mazinho II, 21 Sílvio, 22 RonaldoCTFalcão
Copa América 1993
Taffarel, 2 Cafu, 3 Antônio Carlos, 4 Válber, 5 César Sampaio, 6 Roberto Carlos, 7 Edmundo, 8 Boiadeiro, 9 Müller, 10 Palhinha, 11 Zinho, 12 Carlos, 13 Luiz Carlos Winck, 14 Luís Henrique, 15 Paulão, 16 Elivélton, 17 Luisinho, 18 Marquinhos, 19 Edílson, 20 Almir, 21 Viola, 22 ZettiCTParreira
Copa América 1995
Taffarel, 2 Jorginho, 3 Aldair, 4 Ronaldão, 5 César Sampaio, 6 Roberto Carlos, 7 Edmundo, 8 Dunga, 9 Túlio, 10 Juninho Paulista, 11 Zinho, 12 Danrlei, 13 Rodrigo, 14 André Cruz, 15 Narciso, 16 Leandro Ávila, 17 Beto, 18 Leonardo, 19 Souza, 20 Ronaldo, 21 Sávio, 22 DidaCTZagallo
Copa América 1997
Taffarel, 2 Cafu, 3 Aldair, 4 Márcio Santos, 5 Mauro Silva, 6 Roberto Carlos, 7 Giovanni, 8 Dunga, 9 Ronaldo, 10 Leonardo, 11 Romário, 12 Carlos Germano, 13 Djalminha, 14 Zé Maria, 15 Célio Silva, 16 Gonçalves, 17 Zé Roberto, 18 César Sampaio, 19 Flávio Conceição, 20 Denílson, 21 Edmundo, 22 Paulo NunesCTZagallo
Copa América 1999
Dida, 2 Cafu, 3 Odvan, 4 Antônio Carlos, 5 Emerson, 6 Roberto Carlos, 7 Amoroso, 8 Vampeta, 9 Ronaldo, 10 Rivaldo, 11 Alex, 12 Marcos, 13 Evanílson, 14 César, 15 João Carlos, 16 Serginho, 17 Marcos Paulo, 18 Flávio Conceição, 19 Beto, 20 Christian, 21 Ronaldinho, 22 Zé RobertoCTLuxemburgo
Copa América 2001
Marcos, 2 Belletti, 3 Cris, 4 Roque Júnior, 5 Eduardo Costa, 6 Roger, 7 Geovanni, 8 Emerson, 9 Guilherme, 10 Juninho Paulista, 11 Denílson, 12 Dida, 13 Alessandro, 14 Luisão, 15 Juan, 16 Júnior, 17 Juninho Pernambucano, 18 Rochemback, 19 Fernando, 20 Alex, 21 Ewerthon, 22 JardelCTScolari
Copa América 2004
Júlio César, 2 Mancini, 3 Luisão, 4 Juan, 5 Renato, 6 Gustavo Nery, 7 Adriano, 8 Kléberson, 9 Luís Fabiano, 10 Alex, 11 Edu, 12 Fábio, 13 Maicon, 14 Bordon, 15 Cris, 16 Dudu Cearense, 17 Adriano Correia, 18 Júlio Baptista, 19 Diego, 20 Felipe, 21 Oliveira, 22 Vágner LoveCTParreira
Copa América 2007
Hélton, 2 Maicon, 3 Alex, 4 Juan, 5 Mineiro, 6 Gilberto, 7 Elano, 8 Gilberto Silva, 9 Vágner Love, 10 Diego, 11 Robinho, 12 Doni, 13 Dani Alves, 14 Naldo, 15 Alex Silva, 16 Kléber, 17 Josué, 18 Fernando, 19 Júlio Baptista, 20 Anderson, 21 Fred, 22 Afonso AlvesCTDunga
Copa América 2011
Júlio César, 2 Dani Alves, 3 Lúcio, 4 Thiago Silva, 5 Lucas Leiva, 6 André Santos, 7 Robinho, 8 Ramires, 9 Pato, 10 Ganso, 11 Neymar, 12 Victor, 13 Maicon, 14 Luisão, 15 Sandro, 16 Elano, 17 Elias, 18 Lucas, 19 Fred, 20 Jádson, 21 Adriano, 22 Jefferson, 23 David LuizCTMano Menezes
Copa América 2015
Jefferson, 2 Dani Alves, 3 Miranda, 4 David Luiz, 5 Fernandinho, 6 Filipe Luís, 7 Douglas Costa, 8 Elias, 9 Diego Tardelli, 10 Neymar, 11 Firmino, 12 Neto, 13 Marquinhos, 14 Thiago Silva, 15 Geferson, 16 Fabinho, 17 Fred, 18 Éverton Ribeiro, 19 Willian, 20 Robinho, 21 Coutinho, 22 Casemiro, 23 Marcelo GroheCTDunga
Copa América Centenario
Alisson, 2 Dani Alves, 3 Miranda, 4 Gil, 5 Casemiro, 6 Filipe Luís, 7 Ganso, 8 Elias, 9 Jonas, 10 Lucas Lima, 11 Gabriel, 12 Diego Alves, 13 Marquinhos, 14 Rodrigo Caio, 15 Fabinho, 16 Douglas Santos, 17 Walace, 18 Renato Augusto, 19 Willian, 20 Lucas, 21 Hulk, 22 Coutinho, 23 Marcelo GroheCTDunga
Copa América 2019
Alisson, 2 Thiago Silva, 3 Miranda, 4 Marquinhos, 5 Casemiro, 6 Filipe Luís, 7 Neres, 8 Arthur, 9 Gabriel Jesus, 10 Willian, 11 Coutinho, 12 Alex Sandro, 13 Dani Alves, 14 Militão, 15 Allan, 16 Cássio, 17 Fernandinho, 18 Paquetá, 19 Everton, 20 Firmino, 21 Richarlison, 22 Fagner, 23 EdersonCTTite
Copa América 2021
Alisson, 2 Danilo, 3 Thiago Silva, 4 Marquinhos, 5 Casemiro, 6 Alex Sandro, 7 Richarlison, 8 Fred, 9 Gabriel Jesus, 10 Neymar, 11 Éverton Ribeiro, 12 Weverton, 13 Emerson, 14 Militão, 15 Fabinho, 16 Renan Lodi, 17 Paquetá, 18 Vinícius Jr., 19 Everton Soares, 20 Firmino, 21 Gabriel Barbosa, 22 Felipe/Léo Ortiz, 23 Ederson, 25 Douglas LuizCTTite

Confederations Cup

FIFA Confederations Cup 1997
Dida, 2 Cafu, 3 Aldair, 4 Júnior Baiano, 5 Dunga, 6 Roberto Carlos, 7 Bebeto, 8 Flávio Conceição, 9 Ronaldo, 10 Leonardo, 11 Romário, 12 Rogério Ceni, 13 Zé Maria, 14 Gonçalves, 15 Zé Roberto, 16 César Sampaio, 17 Doriva, 18 Denílson, 19 Juninho Paulista, 20 Rivaldo, 21 Rodrigo, 22 RussoCTZagallo
FIFA Confederations Cup 1999
Dida, 2 Evanílson, 3 Odvan, 4 João Carlos, 5 Flávio Conceição, 6 Serginho, 7 Ronaldinho, 8 Emerson, 9 Christian, 10 Alex, 11 Zé Roberto, 12 Marcos, 13 César, 14 Luiz Alberto, 15 Marcos Paulo, 16 Athirson, 17 Beto, 18 Roni, 19 Warley, 20 VampetaCTLuxemburgo
FIFA Confederations Cup 2001
Dida, 2 Zé Maria, 3 Lúcio, 4 Edmílson, 5 Léomar, 6 Gustavo Nery, 7 Leandro, 8 Vampeta, 9 Sonny Anderson, 10 Robert, 11 Carlos Miguel, 12 Carlos Germano, 13 Evanílson, 14 César, 15 Caçapa, 16 Léo, 17 Vágner, 18 Rochemback, 19 Júlio Baptista, 20 Ramon, 21 Washington, 22 Magno Alves, 23 Fábio CostaCTLeão
FIFA Confederations Cup 2003
Dida, 2 Belletti, 3 Lúcio, 4 Juan, 5 Emerson, 6 Gilberto, 7 Ronaldinho, 8 Kléberson, 9 Adriano, 10 Ricardinho, 11 Gil, 12 Júlio César, 13 Maurinho, 14 Fábio Luciano, 15 Edu Dracena, 16 Kléber, 17 Eduardo Costa, 18 Dudu Cearense, 19 Adriano Gabiru, 20 Alex, 21 Ilan, 22 Luís Fabiano, 23 FábioCTParreira
FIFA Confederations Cup 2005
Dida, 2 Maicon, 3 Lúcio, 4 Roque Júnior, 5 Emerson, 6 Gilberto, 7 Robinho, 8 Kaká, 9 Adriano, 10 Ronaldinho, 11 Zé Roberto, 12 Marcos, 13 Cicinho, 14 Juan, 15 Luisão, 16 Léo, 17 Gilberto Silva, 18 Juninho, 19 Renato, 20 Júlio Baptista, 21 Oliveira, 22 Edu, 23 GomesCTParreira
FIFA Confederations Cup 2009
Júlio César, 2 Maicon, 3 Lúcio, 4 Juan, 5 Felipe Melo, 6 Kléber, 7 Elano, 8 Gilberto Silva, 9 Luís Fabiano, 10 Kaká, 11 Robinho, 12 Victor, 13 Dani Alves, 14 Luisão, 15 Miranda, 16 André Santos, 17 Josué, 18 Ramires, 19 Júlio Baptista, 20 Kléberson, 21 Pato, 22 Nilmar, 23 GomesCTDunga
FIFA Confederations Cup 2013
Jefferson, 2 Dani Alves, 3 Thiago Silva, 4 David Luiz, 5 Fernando, 6 Marcelo, 7 Lucas, 8 Hernanes, 9 Fred, 10 Neymar, 11 Oscar, 12 Júlio César, 13 Dante, 14 Filipe Luís, 15 Jean, 16 Réver, 17 Luiz Gustavo, 18 Paulinho, 19 Hulk, 20 Bernard, 21 , 22 Diego Cavalieri, 23 JádsonCTScolari

Gold Cup

CONCACAF Gold Cup 1996
Dida, 2 Zé Maria, 3 Alexandre Lopes, 4 Narciso, 5 Flávio Conceição, 6 André Luiz, 7 Caio, 8 Amaral, 9 Iranildo, 10 Arílson, 11 Sávio, 12 Danrlei, 13 Carlinhos Paulista, 14 Gélson Baresi, 15 Zé Roberto, 16 Zé Elias, 17 Beto, 18 Jamelli, 19 Souza, 20 Leandro MachadoCTZagallo
CONCACAF Gold Cup 1998
Taffarel, 2 Zé Maria, 3 Júnior Baiano, 4 Gonçalves, 5 Mauro Silva, 6 Júnior, 7 Edmundo, 8 Flávio Conceição, 9 Zinho, 10 Denílson, 11 Romário, 12 Carlos Germano, 13 Russo, 14 César, 15 Sylvinho, 16 Doriva, 17 Assunção, 18 Sérgio Manoel, 19 Donizete, 20 ÉlberCTZagallo
CONCACAF Gold Cup 2003
Gomes, 2 Maicon, 3 Luisão, 4 Alex, 5 Adriano, 6 Paulo Almeida, 7 Júlio Baptista, 8 Kaká, 9 Ewerthon, 10 Diego, 11 Robinho, 12 Negri, 13 Coelho, 14 André Bahia, 15 Nilmar, 16 Nádson, 17 Carlos Alberto, 18 Thiago MottaCTRicardo Gomes

Mundialito

Mundialito 1980
Carlos, 2 Edevaldo, 3 Oscar, 4 Luizinho, 5 Batista, 6 Júnior, 7 Tita, 8 Cerezo, 9 Sócrates, 10 Renato, 11 Zé Sérgio, 12 João Leite, 13 Getúlio, 14 Juninho, 15 Edinho, 16 Paulo Isidoro, 17 Serginho, 18 ÉderCTSantana

Campionato Panamericano

Campionato Panamericano 1952
Cabeção, P Castilho, P Osvaldo, D Araty, D Bigode, D Djalma Santos, D Nílton Santos, D Pinheiro, C Bauer, C Brandãozinho, C Didi, C Ely, C Gérson, C Ruarinho, A Ademir, A Baltazar, A Friaça, A Ipojucan, A Julinho, A Nívio, A Pinga, A Rodrigues, A RubensCTZezé Moreira
Campionato Panamericano 1956
Sérgio Moacir, P Paulinho, P Valdir, D Aírton, D Duarte, D Ênio Rodrigues, D Figueiró, D Florindo, D Oreco, D Ortunho, C Ênio Andrade, C Jerônimo, C Odorico, C Milton Kuelle, C Sarará, A Bodinho, A Chinesinho, A Hercílio, A Juarez, A Larry, A Luizinho, A Raul KleinCTTeté
Campionato Panamericano 1960
Irno, P Suly, D Aírton, D Bruno, D Calvet, D Ênio Rodrigues, D Mengálvio, D Orlando, D Ortunho, D Soligo, C Élton, C Gessy, C Ivo Diogo, C Jurandir, C Marino, C Milton Kuelle, A Kim, A Alfeu, A Gilberto, A JuarezCTFoguinho

Giochi olimpici

NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della nazionale olimpica.

Confronti con altre nazionali

Tra gli avversari nazionali contro cui sono stati disputati almeno 10 incontri, il Brasile presenta i seguenti saldi (aggiornati al 6 luglio 2018):

  • Nota: le partite terminate ai calci di rigore sono considerate pareggiate.

Saldo positivo

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Paraguay Paraguay 77 47 19 11 168 61 +107 28 marzo 2017 28 giugno 2019 15 giugno 2008
Uruguay Uruguay 75 36 19 20 135 95 +40 17 novembre 2020 10 luglio 2007 1º luglio 2001
Cile Cile 69 48 14 8 161 60 +101 11 ottobre 2017 28 giugno 2014 9 ottobre 2015
Perù Perù 44 31 9 4 97 31 +66 14 ottobre 2020 18 novembre 2007 13 giugno 2016
Messico Messico 40 23 7 10 71 36 +35 2 luglio 2018 17 giugno 2014 3 giugno 2012
Bolivia Bolivia 31 22 4 5 104 25 +79 9 ottobre 2020 5 ottobre 2017 11 ottobre 2009
Ecuador Ecuador 30 25 3 2 93 22 +71 31 agosto 2017 29 marzo 2009 17 novembre 2004
Colombia Colombia 28 17 9 2 60 14 +46 7 settembre 2016 5 settembre 2017 13 luglio 1991
Venezuela Venezuela 25 21 3 1 88 7 +81 13 novembre 2020 19 giugno 2019 6 giugno 2008
Inghilterra Inghilterra 25 11 10 4 34 23 +11 14 novembre 2009 2 giugno 2013 13 gennaio 2013
Germania Germania 23 13 5 5 41 31 +9 27 marzo 2018 8 settembre 2004 8 luglio 2014
Portogallo Portogallo 20 13 3 4 39 16 +23 11 settembre 2013 25 giugno 2010 6 febbraio 2007
Stati Uniti Stati Uniti 17 16 0 1 35 11 +24 31 maggio 2012 10 febbraio 1998
Cecoslovacchia Cecoslovacchia 16 9 5 2 27 14 +13 18 dicembre 1991 3 marzo 1982 23 giugno 1968
Italia Italia 16 8 3 5 30 23 +7 22 giugno 2013 21 marzo 2013 5 luglio 1982
Francia Francia 16 7 5 5 24 21 +3 26 marzo 2015 20 maggio 2004 9 febbraio 2011
Svezia Svezia 15 9 4 2 33 18 +15 26 marzo 2008 28 giugno 1994 16 giugno 1989
Polonia Polonia 12 9 2 1 37 19 +18 26 febbraio 1997 17 marzo 1993 6 luglio 1974
Galles Galles 10 8 1 1 20 5 +15 5 settembre 2006 12 giugno 1983 11 settembre 1991
Scozia Scozia 10 8 2 0 16 3 +13 27 marzo 2011 18 giugno 1974
Giappone Giappone 10 8 2 0 26 4 +22 15 giugno 2013 22 giugno 2005
Belgio Belgio 5 3 0 2 11 8 +3 17 giugno 2002 6 luglio 2018
Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Argentina Argentina 109 43 26 40 166 162 +4 2 luglio 2019 14 novembre 2015 10 luglio 2021

Saldo negativo

Nazionale Giocate Vinte Nulle Perse Reti fatte Reti subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Norvegia Norvegia 4 0 2 2 5 8 -3   16 agosto 2006 23 giugno 1998
Paesi Bassi Paesi Bassi 12 3 5 4 15 18 -3 8 giugno 1999 4 giugno 2011 12 luglio 2014
Ungheria Ungheria 5 1 1 3 7 11 -4 28 aprile 2004 21 luglio 1971 16 marzo 1986

Onorificenze

Premio Principe delle Asturie per lo sport - nastrino per uniforme ordinaria Premio Principe delle Asturie per lo sport
  — 2002