Campionato mondiale di calcio 1970

Coppa del Mondo Jules Rimet 1970
Copa del Mundo Jules Rimet 1970
Logo della competizione
Competizione Campionato mondiale di calcio
Sport Football pictogram.svg Calcio
Edizione
Date 31 maggio - 21 giugno 1970
Luogo Messico Messico
(5 città)
Partecipanti 16 (71 alle qualificazioni)
Impianto/i 5 stadi
Risultati
Vincitore Brasile Brasile
(3º titolo)
Secondo Italia Italia
Terzo Germania Ovest Germania Ovest
Quarto Uruguay Uruguay
Statistiche
Miglior marcatore Germania Ovest Gerd Müller (10)
Incontri disputati 32
Gol segnati 95 (2,97 per incontro)
Pubblico 1 673 975
(52 312 per incontro)
Brazil 1970.JPG
La formazione brasiliana che si aggiudicò definitivamente nel 1970 la Coppa Jules Rimet, vincendola per la terza volta
Cronologia della competizione
Left arrow.svg 1966 1974 Right arrow.svg

Il Campionato mondiale di calcio FIFA 1970 o Coppa del Mondo Jules Rimet 1970 (in spagnolo: Copa del Mundo Jules Rimet 1970, in inglese: 1970 World Cup Jules Rimet), noto anche come Messico 1970, è stata la nona edizione del campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschili, organizzato dalla FIFA ogni quattro anni[1].

Si tenne in Messico dal 31 maggio al 21 giugno 1970 e fu l'ultima edizione del campionato del mondo a chiamarsi Coppa del Mondo Jules Rimet; fu infatti vinta dal Brasile che, battendo in finale l'Italia, se la aggiudicò definitivamente, avendola vinta per tre volte. Dall'edizione successiva (1974) il campionato del mondo prese il nome di Coppa del Mondo FIFA. Fu anche la prima edizione del campionato mondiale ad essere trasmessa dalla televisione a colori, grazie alla diffusione del satellite: cinquanta Stati poterono seguire l'evento.

Inoltre, per la prima volta, l'arbitro formalizzò le sanzioni disciplinari a carico dei giocatori tramite i cartellini: il giallo per l'ammonizione ed il rosso per l'espulsione (anche se in trentadue partite, in realtà, non venne comminata alcuna espulsione). L'Adidas Telstar, la classica palla con dodici pentagoni neri e venti esagoni bianchi presente già nell'Europeo 1968, divenne il primo pallone ufficiale dei Mondiali prendendo il posto del classico pallone di cuoio scuro, poiché il disegno e i colori ne facilitavano la visibilità nelle televisioni in bianco e nero. Fu infine il primo torneo mondiale in cui furono concesse due sostituzioni a partita: la prima squadra ad avvalersene fu l'Unione Sovietica nel match inaugurale.

Assegnazione

Il Messico venne scelto come Paese ospitante in seguito ad una votazione tenutasi a Tokyo l'8 ottobre 1964; in lizza c'era anche l'Argentina[2].

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Formula

Nel mondiale 1970 la fase a gironi si compose di quattro gruppi: 1, 2, 3 e 4. Le prime due classificate di ciascun girone accedevano alla fase seguente; in caso di parità in classifica, i criteri seguiti erano:

  1. Differenza reti
  2. Maggior numero di gol segnati
  3. Sorteggio

L'albero della fase a eliminazione diretta era organizzato come segue:

  • Quarti di finale
    • 1ª classificata girone 1 - 2ª classificata girone 2 (quarto A)
    • 2ª classificata girone 1 - 1ª classificata girone 2 (quarto B)
    • 1ª classificata girone 3 - 2ª classificata girone 4 (quarto C)
    • 2ª classificata girone 3 - 1ª classificata girone 4 (quarto D)
  • Semifinali
    • Vincente quarto A - vincente quarto C
    • Vincente quarto B - vincente quarto D

Le squadre vincitrici delle semifinali si contendevano il titolo, mentre le perdenti disputavano la finale per il terzo e quarto posto.

Stadi

L'organizzazione selezionò cinque stadi in cinque diverse città per ospitare le partite della Coppa del Mondo, considerando anche sedi alternative nello stato di Hidalgo e nella città portuale di Veracruz. Le partite di ogni gruppo furono concentrate in una sola città, ad eccezione delle partite del gruppo 2 (quello dell'Italia), con Puebla e Toluca. A parte lo stadio Luis Dosal, tutti gli altri stadi erano di recente costruzione, in quanto il Messico si preparava ad ospitare sia la Coppa del Mondo che i Giochi olimpici estivi del 1968. I quattro stadi più piccoli costano complessivamente 11 milioni di dollari statunitensi, lo Stadio Azteca 20 milioni di dollari statunitensi.[3]

L'altitudine e l'importanza dell'acclimatamento furono fattori giustamente presi in considerazione dalle squadre partecipanti. Di conseguenza, a differenza del precedente torneo giocato in Inghilterra, la maggior parte delle squadre arrivò nella regione con largo anticipo, per prepararsi a dovere. Alcune compagini avevano già sperimentato le condizioni locali durante il torneo calcistico delle Olimpiadi estive del 1968. Ad un'altitudine superiore a 2.660 metri sul livello del mare, Toluca era la sede di gioco più alta; Guadalajara invece la più bassa a 1.500 m.

Dei cinque stadi utilizzati per le trentadue partite giocate, quello con maggiore capienza ed anche più utilizzato, fu lo stadio Azteca a Città del Messico. Sul suo terreno di gioco vennero ospitate dieci partite totali, compresa la finalissima e la finale per il terzo posto, e tutte le partite del Gruppo 1 (quelle della squadra di casa). Lo stadio Jalisco di Guadalajara ospitò otto partite, comprese tutte le partite del Gruppo 3 e una semifinale. L'Estadio Nou Camp di León ospitò sette partite, ossia tutte quelle del Gruppo 4 e una partita dei quarti di finale. L'Estadio Luis Dosal di Toluca ospitò quattro partite e l'Estadio Cuauhtémoc di Puebla tre partite, unico stadio dei cinque utilizzati per il torneo a non ospitare scontri ad eliminazione diretta.

Città del Messico
Stadio Azteca
19°18′10″N 99°09′02″W
Capienza: 107 247
Panorama Estadio Azteca football game Club America.jpg
Guadalajara
Campionato mondiale di calcio 1970 (Messico)
Puebla
Stadio Jalisco Estadio Cuauhtémoc
20°42′18″N 103°19′41.3″W 19°04′41″N 98°09′52″W
Capienza: 71 100 Capienza: 35 563
Estadio jalisco.jpg El Estadio Cuauhtémoc.jpg
León Toluca
Estadio Nou Camp Estadio Luis Dosal
21°06′55.96″N 101°39′27.88″W 19°17′14.23″N 99°40′00.46″W
Capienza: 23 609 Capienza: 26 900
EstadioLeon.jpg Nemesio diez.JPG

Squadre partecipanti

Pr. Squadra Data di qualificazione certa Confederazione Partecipante in quanto Partecipazioni precedenti al torneo
1 Messico Messico 8 ottobre 1964 CONCACAF Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale 6 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966)
2 Inghilterra Inghilterra 30 luglio 1966 UEFA Paese detentore del titolo 5 (1950, 1954, 1958, 1962, 1966)
3 Belgio Belgio 30 aprile 1969 UEFA Vincitrice del Gruppo 6 (UEFA) 4 (1930, 1934, 1938, 1954)
4 Uruguay Uruguay 10 agosto 1969 CONMEBOL Vincitrice del Gruppo 3 (CONMEBOL) 5 (1930, 1950, 1954, 1962, 1966)
5 Brasile Brasile 31 agosto 1969 CONMEBOL Vincitrice del Gruppo 2 (CONMEBOL) 8 (1930, 1934, 1938, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966)
6 Perù Perù 31 agosto 1969 CONMEBOL Vincitrice del Gruppo 1 (CONMEBOL) 1 (1930)
7 El Salvador El Salvador 8 ottobre 1969 CONCACAF Vincitrice della finale CONCACAF
8 Svezia Svezia 15 ottobre 1969 UEFA Vincitrice del Gruppo 5 (UEFA) 4 (1934, 1938, 1950, 1958)
9 Germania Ovest Germania Ovest 22 ottobre 1969 UEFA Vincitrice del Gruppo 7 (UEFA) 6 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962, 1966)
10 Marocco Marocco 26 ottobre 1969 CAF Vincitrice del Terzo Turno CAF
11 Unione Sovietica Unione Sovietica 4 novembre 1969 UEFA Vincitrice del Gruppo 4 (UEFA) 3 (1958, 1962, 1966)
12 Romania Romania 16 novembre 1969 UEFA Vincitrice del Gruppo 1 (UEFA) 3 (1930, 1934, 1938)
13 Italia Italia 22 novembre 1969 UEFA Vincitrice del Gruppo 3 (UEFA) 6 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966)
14 Cecoslovacchia Cecoslovacchia 3 dicembre 1969 UEFA Vincitrice del Gruppo 2 (UEFA) 5 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962)
15 Bulgaria Bulgaria 7 dicembre 1969 UEFA Vincitrice del Gruppo 8 (UEFA) 2 (1962, 1966)
16 Israele Israele 14 dicembre 1969 AFC Vincitrice della finale AFC e OFC

Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.

Il nono campionato mondiale di calcio, giocato in Messico dal 31 maggio al 21 giugno 1970, presentava alcune novità: innanzitutto, erano presenti tutte le squadre che lo avevano vinto almeno una volta (ciò era già accaduto nell'edizione del 1950 giocata in Brasile e in quella del 1954 che si tenne in Svizzera, dove c'erano le uniche vincitrici di allora, Uruguay e Italia; in questo momento il loro numero era però salito a cinque). Anzi, tre di queste, Brasile, Italia e Uruguay, lo avevano già vinto per due volte. Ad esse si aggiungevano i campioni uscenti dell'Inghilterra, che avevano vinto quattro anni prima in casa di fronte alla Regina Elisabetta, battendo la Germania Ovest grazie ad un gol dubbio; c'erano, infine, gli stessi tedeschi occidentali, trionfatori nel 1954 in Svizzera. Comunque sia, in semifinale arrivavano proprio tutte le tre squadre bi-campioni del mondo, con un'alta probabilità quindi che la Coppa Rimet potesse trovare un padrone definitivo proprio qui: sarebbe stata infatti assegnata alla prima Nazionale vittoriosa per tre volte, anche non consecutive.

Altra novità fu l'introduzione dei cartellini colorati per segnalare le ammonizione e le espulsioni; tale strumento, voluto dall'arbitro della "Battaglia di Santiago", Ken Aston, non venne però mai utilizzato nel corso del torneo[4]. Infine, ci fu l'introduzione delle sostituzioni dei "giocatori di movimento"[5]: fino all'edizione precedente era infatti possibile la sola sostituzione del portiere in caso d'infortunio.

Come avrebbe ricordato Gigi Riva molti anni dopo, questa edizione del campionato del mondo non si distinse per particolari novità tattiche, ma solo come campo di confronto tra quattro scuole la cui tradizione si era cristallizzata nel tempo: quella sudamericana, di carattere più difensivista, rappresentata dall'Uruguay, quella brasiliana, fatta di ritmo, fantasia e tecnica, che vedeva in Pelé il suo miglior interprete, e, infine, quella europea; c'era la versione più atletica, impersonata dagli inglesi, campioni uscenti, e dai tedeschi, che ancora non avevano digerito la sconfitta del 1966 a Wembley, e c'era infine quella più tattica del gioco all'italiana, basata su una difesa attenta e su veloci contropiede. Outsider di lusso l'Unione Sovietica, che già si era ben comportata all'ultimo mondiale e che ben figurava da anni nelle manifestazioni continentali (aveva infatti già vinto il Campionato europeo del 1960; arrivò poi seconda dietro la Spagna nell'edizione 1964 e fu superata dall'Italia in semifinale all'Europeo 1968 solo per sorteggio). Pochi dubbi tuttavia sul fatto che a disputarsi il titolo sarebbero state, alla fine, le "solite note".

In particolare, l'Italia guardava a questa edizione del Mondiale con rinnovata speranza: sebbene mai nel dopoguerra la Nazionale avesse passato il primo turno di qualificazione, le squadre di club italiane avevano conseguito prestigiose vittorie nelle competizioni europee e in quelle intercontinentali[6]. Da un lato quattro anni prima in Inghilterra la Nazionale azzurra era stata sorprendentemente eliminata al primo turno dei mondiali dalla Corea del Nord, dall'altro due anni dopo aveva raggiunto con merito il primato continentale[7]. Nel 1958, però, gli Azzurri erano stati addirittura esclusi dal campionato in Svezia perché nella fase di qualificazione persero a Belfast la partita decisiva contro l'Irlanda del Nord.

A dar fiducia alle speranze azzurre, oltre al recente titolo europeo, vi era una generazione di giovani calciatori già assurti alle glorie in campo continentale e mondiale con i loro club: su tutti Gianni Riveracampione d'Europa e del mondo con il Milan nell'ultimo anno, oltre che Pallone d'oro 1969, e Sandro Mazzola, due volte campione d'Europa con l'Inter ed altrettante volte vincitore della Coppa Intercontinentale. Proprio in Messico il commissario tecnico Ferruccio Valcareggi inventò la celebre "staffetta" tra i due giocatori[7][8]: primo tempo per Mazzola, poi sarebbe entrato Rivera. Questo almeno a partire dalla terza partita, quella pareggiata con Israele, mentre non venne utilizzata nella finale della manifestazione, che vide il milanista in campo solo negli istanti finali (i famosi "sei minuti di Rivera"). C'era infine Gigi Riva, cannoniere principe del campionato italiano, che con i suoi gol aveva sospinto il Cagliari a vincere l'ultimo campionato appena concluso. Mancino naturale (tanto che il suo allenatore al Cagliari, Manlio Scopigno, sosteneva che il suo piede destro gli fosse utile solo per salire sul tram), per la sua potenza di tiro Gianni Brera coniò per lui il soprannome di Rombo di Tuono[6].

Qualificazioni

 

Le qualificazioni al campionato mondiale di calcio di Messico 1970 videro l'iscrizione di settantatré squadre nazionali, mentre il torneo finale ne prevedeva la partecipazione di sole sedici. Essendo già qualificate di diritto il Messico, paese organizzatore, e l'Inghilterra, campione in carica, erano disponibili solo quattordici posti. Questi sarebbero stati come al solito assegnati alle selezioni nazionali vincitrici dei vari raggruppamenti di qualificazione.

Furono assegnati nove posti alla zona UEFA, uno di questi però già occupato dai campioni in carica. Tra le squadre presenti alla manifestazione figurò l'Italia, fresca campione d'Europa ma non la Jugoslavia, finalista perdente, qui arrivata seconda nel gruppo 6 alle spalle del Belgio, che tornava invece dopo sedici anni. Non mancarono neanche la Germania Ovest e l'Unione Sovietica, rispettivamente la seconda e la quarta classificata di quattro anni prima, ma lo stesso non si poté dire per il Portogallo di Eusébio, terzo in Inghilterra ma ora giunto addirittura ultimo nel gruppo 1, che fu vinto invece dalla Romania. Questa nazione ebbe nuovamente accesso alla fase finale dopo un'assenza che durava dall'edizione del 1938; tornarono dopo un'assenza più o meno lunga anche la Svezia, la cui ultima partecipazione risaliva invece al mondiale di casa, e la Cecoslovacchia, la cui ultima presenza era datata 1962 e avvenne dopo aver vinto lo spareggio con l'Ungheria; tornò invece la Bulgaria, alla terza partecipazione consecutiva.

Un'altra sorpresa arrivò dal CONMEBOL, dove il Perù, assente dal 1930, si qualificò a spese dell'Argentina, per il resto giunsero in Messico i campioni continentali dell'Uruguay ed il sempre presente Brasile. Prima partecipazione assoluta per le altre tre squadre: drammatica la qualificazione di El Salvador per il Nord e Centro America, che scatenò indirettamente una guerra dopo il confronto con l'Honduras, mentre in Asia e Oceania la rivelazione dell'edizione precedente, la Corea del Nord, si rifiutò di giocare con Israele, e alla fine fu proprio quest'ultima squadra a rappresentare i due continenti. Le squadre africane pretesero invece un girone solo per loro al posto di quello con anche Asia ed Oceania di quattro anni prima, che causò molti ritiri; dalle qualificazioni giunse quindi il Marocco[7].

Riassunto del torneo

Fase a gironi

La prima fase rispettò, sostanzialmente, i pronostici.

Gruppo 1

Nel gruppo uno, che giocava a Città del Messico, erano state inserite il Messico, l'Unione Sovietica, il Belgio ed El Salvador.

Qui i padroni di casa inaugurarono la manifestazione il 31 maggio pareggiando per 0-0 contro i sovietici, e furono così entrambe superate dai belgi, vittoriosi sui salvadoregni per 3-0. Nella seconda giornata i Diavoli Rossi vennero però sonoramente battuti dall'URSS (4-1) grazie anche alla doppietta di Anatolij Byšovec, e pure il Messico vinse con ampio margine (4-0) contro i colleghi di confederazione. Si arrivò quindi all'ultimo turno con El Salvador, senza più speranze di passaggio, che perse anche contro i sovietici (2-0, con altri due gol di Byšovec), mentre i messicani, sospinti da 105.000 spettatori, ebbero ragione sui belgi ancora in corsa segnando una rete su calcio di rigore ad inizio partita.

Passarono così alla fase ad eliminazione diretta l'URSS ed il Messico; le due nazionali terminarono con gli stessi punti e identica differenza reti, ma i padroni di casa finirono al secondo posto per sorteggio (il criterio del numero di gol segnati non era stato ancora adottato) e persero quindi il diritto di giocare nella capitale.

Gruppo 2

Nel gruppo 2, che giocava a Puebla e Toluca, erano state inserite l'Uruguay, l'Italia, la Svezia ed Israele.

Nella prima giornata si registrarono le vittorie di Uruguay (2-0 su Israele) ed Italia (1-0 sulla Svezia, con una "ciabattata" di Angelo Domenghini, come scrisse Gianni Brera[9]), mentre i due incontri del secondo turno terminarono in pareggio. Si arrivò quindi a due partite dalla fine con tutte le squadre più o meno in lizza per la qualificazione: se però la Celeste fu battuta 1-0 dagli scandinavi, gli Azzurri portarono invece a casa un altro 0-0, stavolta contro Israele. Quest'ultimo incontro causò indirettamente le proteste dell'ambasciata etiope verso l'Italia: durante la telecronaca Nicolò Carosio fu accusato, peraltro ingiustamente, di aver pronunciato un insulto razziale nei confronti del guardalinee dello Stato africano in occasione di un gol annullato alla nazionale "di casa"[10]. L'episodio, mai del tutto chiarito, portò comunque all'avvicendamento dello stesso Carosio con Nando Martellini.

In base a tali risultati, l'Italia si qualificò come prima, mentre l'Uruguay passò come seconda grazie alla miglior differenza reti sulla Svezia. Il girone, nonostante l'esiguo numero di gol segnati (appena sei in altrettante gare) si rivelò il più competitivo, avendo espresso due delle quattro semifinaliste.

Gruppo 3

Nel gruppo tre, che giocava a Guadalajara, erano state inserite il Brasile, l'Inghilterra, la Cecoslovacchia e la Romania.

Data l'assenza nel sorteggio di criteri di "merito" erano presenti in questo girone due big quali Brasile e Inghilterra, la cui qualificazione alla fase successiva non fu mai messa veramente in discussione. L'arrivo in Messico del capitano dei campioni in carica, Bobby Moore, fu però ritardato dall'arresto di cui fu vittima a Bogotà: il calciatore venne infatti accusato di un furto in una gioielleria, dal quale fu però in seguito completamente scagionato[11].

Le due squadre vinsero comunque all'esordio, 1-0 gli inglesi sulla Romania e 4-1 i sudamericani contro la Cecoslovacchia: la squadra europea passò addirittura in vantaggio, ma in seguito segnarono RivelinoPelé e due volte Jairzinho. Nella seconda giornata i brasiliani batterono gli inglesi grazie ad un'altra rete di Jairzinho; tuttavia, la partita è ricordata anche oggi per lo spettacolare intervento di Gordon Banks (talvolta indicato come "parata del secolo"[12]) che negò a Pelé un gol praticamente fatto. Intanto, i romeni vinsero il loro incontro per 2-1, ma vennero battuti nell'ultimo turno dal Brasile per 3-2, grazie ad una doppietta di Pelé ed un altro gol di Jairzinho; nuova sconfitta infine per i cecoslovacchi, che persero anche contro i campioni in carica per 1-0.

Risultato: Brasile primo a sei punti, Inghilterra seconda a quattro.

Gruppo 4

Nel gruppo quattro, che giocava a León, erano state inserite il Perù, la Germania Ovest, la Bulgaria ed il Marocco.

Anche qui fu chiaro fin dall'inizio quali fossero le squadre candidate al passaggio ai quarti: nella prima giornata vinsero sia il Perù (3-2 contro la Bulgaria, ma gli europei si erano portati sul 2-0 all'inizio del secondo tempo), sia la Germania Ovest (2-1 contro l'esordiente Marocco, ma anche qui avversari subito in gol e vittoria arrivata con le reti di Uwe Seeler e di Gerd Müller). Un po' più agevole il secondo turno, con le due squadre che si scambiano gli avversari: al 3-0 dei sudamericani risposero i tedeschi con un 5-2, ottenuto nuovamente in rimonta.

Si arrivò quindi alle ultime due gare, utili solo per la classifica: la Germania Ovest liquidò con una tripletta di Müller un Perù parimenti qualificato, mentre l'altro incontro terminò 1-1.

Quarti di finale

L'equilibrio del torneo continuò anche nei quarti di finale, che si giocarono il 14 giugno alle ore 12:00 locali: a León ci fu la riedizione dell'ultima finale mondiale, ma questa volta vinse la Germania Ovest: sotto per 2-0 fino al 68' (reti di Mullery e Peters), i tedeschi riportarono in parità la gara grazie alle reti di Franz Beckenbauer e di Uwe Seeler e, nei tempi supplementari, eliminarono l'Inghilterra con un gol di Gerd Müller. A Guadalajara il Brasile ebbe invece ragione, sia pure con qualche difficoltà, sul Perù, superato per 4-2: per i Verdeoro segnarono RivelinoTostão due volte e Jairzinho; da segnalare il quinto gol nella manifestazione per Teófilo Cubillas. Nel frattempo, a Città del Messico, l'Uruguay eliminò l'Unione Sovietica con una rete al 116' di gioco, mentre a Toluca il Messico, passato in vantaggio in avvio di partita, venne sconfitto per 4-1 dall'Italia: gli Azzurri sbloccarono il loro attacco e batterono i padroni di casa grazie ad un'autorete, a due gol di Gigi Riva e ad uno del Pallone d'oro Gianni Rivera. Quest'ultimo giocatore entrò spesso all'inizio del secondo tempo a causa della celebre staffetta con Sandro Mazzola (Rivera era però solo alla seconda presenza nella manifestazione).

Semifinali

Furono le semifinali, giocate il 17 giugno, a costituire il vero "clou" della manifestazione: l'incontro tra Italia e Germania Ovest, giocato nell'Estadio Azteca della capitale, fu non a caso ribattezzato "partita del secolo"[7]. La gara iniziò con il gol di Roberto Boninsegna[7] ed il risultato si mantenne immutato fino al novantesimo, quando i tedeschi raggiunsero il pareggio con il difensore Karl-Heinz Schnellinger[7]; nel frattempo, Franz Beckenbauer rimediò una lussazione alla spalla e fu pertanto costretto a giocare con un braccio al collo[7]. Ai tempi supplementari Gerd Müller portò in vantaggio i tedeschi[7], che vennero poi raggiunti grazie ad un'altra rete di un difensore, Tarcisio Burgnich[7]. A questo punto, gli Azzurri passarono in vantaggio per merito di Gigi Riva, poi segnò nuovamente Müller per i tedeschi; infine, Gianni Rivera fissò il risultato sul definitivo 4-3[7], nonostante le numerose occasioni create dai tedeschi[7].

Gianni Brera, su Il Giorno del 18 giugno 1970, scrisse:

«I tedeschi sono battuti. Beckenbauer con braccio al collo fa tenerezza ai sentimentali (a mi nanca on pò). Ben sette gol sono stati segnati. Tre soli su azione degna di questo nome: Schnellinger, Riva, Rivera. Tutti gli altri, rimediati. Due autogol italiani. Un autogol tedesco (Burgnich). Una saetta di Boninsegna ispirata da un rimpallo fortunato.
Come dico, la gente si è tanto commossa e divertita. Noi abbiamo rischiato l'infarto, non per scherzo, non per posa. Il calcio giocato è stato quasi tutto confuso e scadente, se dobbiamo giudicarlo sotto l'aspetto tecnico-tattico. Sotto l'aspetto agonistico, quindi anche sentimentale, una vera squisitezza, tanto è vero che i messicani non la finiscono di laudare (in quanto di calcio poco ne san masticare, pori nan).
I tedeschi meritano l'onore delle armi. Hanno sbagliato meno di noi, ma il loro prolungato errore tattico è stato fondamentale. Noi ne abbiamo commesse più di Ravetta, famoso scavezzacollo lombardo. Ci è andata bene. Siamo stati anche bravi a tentare sempre, dopo il grazioso regalo fatto a Burgnich (2-2). L'idea di impiegare i dioscuri Mazzola e Rivera è stata un po' meno allegra che nell'amichevole con il Messico. Effettivamente, Rivera va tolto dalla difesa. Io non ce l'ho affatto con il biondo e gentile Rivera, maledetti: io non posso vedere il calcio a rovescio: sono pagato per fare questo mestiere. Vi siete accorti o no del disastro che Rivera ha propiziato nel secondo tempo?»

(Gianni BreraIl Giorno, giovedì 18 giugno 1970)

L'altra semifinale si sarebbe dovuta giocare all'Atzeca, ma i politici di Guadalajara chiedono e ottengono che il Brasile giochi nella loro città[7]: il Brasile, dopo essere andato in svantaggio, sconfisse l'Uruguay per 3-1; questo grazie anche al sesto gol di Jairzinho in altrettante gare. La sfida passa alla storia[7] per la «mossa di Pelé»: su un passaggio filtrante di Tostão verso l'area di rigore uruguaiana, l'attaccante si ritrova di fronte a Ladislao Mazurkiewicz, finge di toccare il pallone e lo lascia scorrere, sorprendendo e aggirando il portiere –– che rischia di rompersi la caviglia nel tentativo di riprendere la posizione[7] –– e ritrovandosi a calciare a porta vuota, sbagliando però il tiro[7].

Finale terzo posto

La finale per il terzo posto si disputò il 20 giugno a Città del Messico e vedeva opposte le semifinaliste perdenti, ovvero la Germania Ovest e l'Uruguay: vinsero i tedeschi grazie al gol di Wolfgang Overath al ventiseiesimo minuto di gioco.

Finale

Avendo Italia e Brasile vinto due coppe Rimet a testa, il trofeo sarebbe stato definitivamente assegnato domenica 21 giugno allo Stadio Azteca. Gli azzurri non partivano come favoriti a causa della stanchezza accumulata nella semifinale prolungatasi ai tempi supplementari; la situazione era anche aggravata dal grande caldo tropicale e dall'orario di inizio della partita, fissato per mezzogiorno[13]. L'avversario era inoltre considerato la squadra più forte di tutti i tempi[7]: il Brasile di Pelé che, oltre all'asso del Santos, schierava campioni come JairzinhoCarlos Alberto Torres e Tostão[7]. La tifoseria locale sosteneva i brasiliani, poiché l'Italia aveva eliminato i padroni di casa nei quarti. I sudamericani giocarono con un modulo offensivo che prevedeva cinque avanti, numericamente vicino ad un 4-1-5[7].

Nel primo tempo, al gol iniziale di Pelé (con un formidabile stacco di testa, in anticipo aereo, su Tarcisio Burgnich)[7], l'Italia rispose trovando il pareggio al 37' con Roberto Boninsegna, che, sfruttando un'indecisione della difesa carioca, rimise in parità le sorti dell'incontro. Nell'occasione, l'attaccante dovette anticipare con decisione anche il suo compagno di reparto Gigi Riva[7].

Il secondo tempo, però, premiò il calcio compassato dei brasiliani; l'altitudine, il caldo e la stanchezza accumulata bloccarono gli azzurri, incapaci di reagire al palleggio dei sudamericani, che passarono per altre tre volte con GérsonJairzinho e Carlos Alberto[7]. L'ingresso in campo di Gianni Rivera a tempo quasi scaduto (i sei minuti di Rivera) servì solo a riaccendere le polemiche, più che a riequilibrare una gara ormai dominata dagli avversari.

Il trofeo andò quindi al Brasile. Al ritorno in patria, a Fiumicino, i giocatori azzurri furono accolti con un'ovazione, mentre a Ferruccio Valcareggi ed all'accompagnatore Walter Mandelli vennero riservati insulti ed un nutrito lancio di pomodori[14].

Risultati

Fase a gironi

Gruppo 1

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Unione Sovietica Unione Sovietica 5 3 2 1 0 6 1 +5
2. Messico Messico 5 3 2 1 0 5 0 +5
3. Belgio Belgio 2 3 1 0 2 4 5 -1
4. El Salvador El Salvador 0 3 0 0 3 0 9 -9
Risultati
Città del Messico
31 maggio 1970, ore 12:00
Messico Messico 0 – 0
referto
Unione Sovietica Unione Sovietica Estadio Azteca (107.000 spett.)
Arbitro:  Germania Ovest Tschenscher

Città del Messico
3 giugno 1970, ore 16:00
Belgio Belgio 3 – 0
referto
El Salvador El Salvador Estadio Azteca (92.000 spett.)
Arbitro:  Romania Rădulescu

Città del Messico
6 giugno 1970, ore 16:00
Unione Sovietica Unione Sovietica 4 – 1
referto
Belgio Belgio Estadio Azteca (59.000 spett.)
Arbitro:  Svizzera Scheurer

Città del Messico
7 giugno 1970, ore 12:00
Messico Messico 4 – 0
referto
El Salvador El Salvador Estadio Azteca (103.000 spett.)
Arbitro:  Egitto Kandil

Città del Messico
10 giugno 1970, ore 16:00
Unione Sovietica Unione Sovietica 2 – 0
referto
El Salvador El Salvador Estadio Azteca (89.000 spett.)
Arbitro:  Cile Díaz

Città del Messico
11 giugno 1970, ore 16:00
Messico Messico 1 – 0
referto
Belgio Belgio Estadio Azteca (105.000 spett.)
Arbitro:  Argentina Coerezza

Gruppo 2

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Italia Italia 4 3 1 2 0 1 0 +1
2. Uruguay Uruguay 3 3 1 1 1 2 1 +1
3. Svezia Svezia 3 3 1 1 1 2 2 0
4. Israele Israele 2 3 0 2 1 1 3 -2
Risultati
Puebla
2 giugno 1970, ore 16:00
Uruguay Uruguay 2 – 0
referto
Israele Israele Estadio Cuauhtémoc (20.000 spett.)
Arbitro:  Scozia Davidson

Toluca
3 giugno 1970, ore 16:00
Italia Italia 1 – 0
referto
Svezia Svezia Estadio Luis Dosal (14.000 spett.)
Arbitro:  Inghilterra Taylor

Puebla
6 giugno 1970, ore 16:00
Uruguay Uruguay 0 – 0
referto
Italia Italia Estadio Cuauhtémoc (30.000 spett.)
Arbitro:  Germania Est Glöckner

Toluca
7 giugno 1970, ore 12:00
Israele Israele 1 – 1
referto
Svezia Svezia Estadio Luis Dosal (10.000 spett.)
Arbitro:  Etiopia Tarekegn

Puebla
10 giugno 1970, ore 16:00
Svezia Svezia 1 – 0
referto
Uruguay Uruguay Estadio Cuauhtémoc (18.000 spett.)
Arbitro:  Stati Uniti Landauer

Toluca
11 giugno 1970, ore 16:00
Italia Italia 0 – 0
referto
Israele Israele Estadio Luis Dosal (10.000 spett.)
Arbitro:  Brasile De Moraes

Gruppo 3

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Brasile Brasile 6 3 3 0 0 8 3 +5
2. Inghilterra Inghilterra 4 3 2 0 1 2 1 +1
3. Romania Romania 2 3 1 0 2 4 5 -1
4. Cecoslovacchia Cecoslovacchia 0 3 0 0 3 2 7 -5
Risultati
Guadalajara
2 giugno 1970, ore 16:00
Inghilterra Inghilterra 1 – 0
referto
Romania Romania Estadio Jalisco (50.560 spett.)
Arbitro:  Belgio Loraux

Guadalajara
3 giugno 1970, ore 16:00
Brasile Brasile 4 – 1
referto
Cecoslovacchia Cecoslovacchia Estadio Jalisco (52.897 spett.)
Arbitro:  Uruguay Barreto

Guadalajara
6 giugno 1970, ore 16:00
Romania Romania 2 – 1
referto
Cecoslovacchia Cecoslovacchia Estadio Jalisco (56.818 spett.)
Arbitro:  Messico De Leo

Guadalajara
7 giugno 1970, ore 12:00
Brasile Brasile 1 – 0
referto
Inghilterra Inghilterra Estadio Jalisco (66.834 spett.)
Arbitro:  Israele Klein

Guadalajara
10 giugno 1970, ore 16:00
Brasile Brasile 3 – 2
referto
Romania Romania Estadio Jalisco (50.804 spett.)
Arbitro:  Austria Marschall

Guadalajara
11 giugno 1970, ore 16:00
Inghilterra Inghilterra 1 – 0
referto
Cecoslovacchia Cecoslovacchia Estadio Jalisco (49.262 spett.)
Arbitro:  Francia Machin

Gruppo 4

Classifica
Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Germania Ovest Germania Ovest 6 3 3 0 0 10 4 +6
2. Perù Perù 4 3 2 0 1 7 5 +2
3. Bulgaria Bulgaria 1 3 0 1 2 5 9 -4
4. Marocco Marocco 1 3 0 1 2 2 6 -4
Risultati
León
2 giugno 1970, ore 16:00
Perù Perù 3 – 2
referto
Bulgaria Bulgaria Estadio Nou Camp (13.765 spett.)
Arbitro:  Italia Sbardella

León
3 giugno 1970, ore 16:00
Germania Ovest Germania Ovest 2 – 1
referto
Marocco Marocco Estadio Nou Camp (12.942 spett.)
Arbitro:  Paesi Bassi van Ravens

León
6 giugno 1970, ore 16:00
Perù Perù 3 – 0
referto
Marocco Marocco Estadio Nou Camp (13.537 spett.)
Arbitro:  Unione Sovietica Bakhramov

León
7 giugno 1970, ore 12:00
Germania Ovest Germania Ovest 5 – 2
referto
Bulgaria Bulgaria Estadio Nou Camp (12.710 spett.)
Arbitro:  Spagna Ortiz

León
10 giugno 1970, ore 16:00
Germania Ovest Germania Ovest 3 – 1
referto
Perù Perù Estadio Nou Camp (17.875 spett.)
Arbitro:  Messico Elizalde

León
11 giugno 1970, ore 16:00
Bulgaria Bulgaria 1 – 1
referto
Marocco Marocco Estadio Nou Camp (12.299 spett.)
Arbitro:  Portogallo Saldanha

Fase ad eliminazione diretta

Tabellone

  Quarti di finale   Semifinali   Finale
                     
  14 giugno - 12:00 - Città del Messico            
 
   Uruguay Uruguay (dts)  1
  17 giugno - 16:00 - Guadalajara
   Unione Sovietica Unione Sovietica  0  
   Uruguay Uruguay  1
  14 giugno - 12:00 - Guadalajara
     Brasile Brasile  3  
   Brasile Brasile  4
    21 giugno - 12:00 - Città del Messico
   Perù Perù  2  
   Brasile Brasile  4
  14 giugno - 12:00 - Toluca
     Italia Italia  1
   Italia Italia  4
  17 giugno - 16:00 - Città del Messico  
   Messico Messico  1  
   Italia Italia (dts)  4 Finale 3º posto
  14 giugno - 12:00 - León
     Germania Ovest Germania Ovest  3    
   Germania Ovest Germania Ovest (dts)  3  Germania Ovest Germania Ovest  1
   
   Inghilterra Inghilterra  2    Uruguay Uruguay  0
   
    20 giugno - 16:00 - Città del Messico
   

Quarti di finale

León
14 giugno 1970, ore 12:00
Germania Ovest Germania Ovest 3 – 2
(d.t.s.)
referto
Inghilterra Inghilterra Estadio Nou Camp (23.357 spett.)
Arbitro:  Argentina Coerezza

Guadalajara
14 giugno 1970, ore 12:00
Brasile Brasile 4 – 2
referto
Perù Perù Stadio Jalisco (54.270 spett.)
Arbitro:  Belgio Loraux

Toluca
14 giugno 1970, ore 12:00
Italia Italia 4 – 1
referto
Messico Messico Stadio Luis Dosal (26.851 spett.)
Arbitro:  Svizzera Scheurer

Città del Messico
14 giugno 1970, ore 12:00
Uruguay Uruguay 1 – 0
(d.t.s.)
referto
Unione Sovietica Unione Sovietica Estadio Azteca (24.550 spett.)
Arbitro:  Paesi Bassi van Ravens

Semifinali

Guadalajara
17 giugno 1970, ore 16:00
Brasile Brasile 3 – 1
referto
Uruguay Uruguay Stadio Jalisco (51.261 spett.)
Arbitro:  Spagna Ortiz

Città del Messico
17 giugno 1970, ore 16:00
Italia Italia 4 – 3
(d.t.s.)
referto
Germania Ovest Germania Ovest Estadio Azteca (102.444 spett.)
Arbitro:  Messico Yamasaki

Finale 3º- 4º posto

Città del Messico
20 giugno 1970, ore 16:00
Germania Ovest Germania Ovest 1 – 0
referto
Uruguay Uruguay Estadio Azteca (104.403 spett.)
Arbitro:  Italia Sbardella

Finale 1°- 2º posto

Città del Messico
21 giugno 1970, ore 12:00 (UTC -6)
Brasile Brasile 4 – 1
referto
Italia Italia Estadio Azteca (107.412 spett.)
Arbitro:  Germania Est Glöckner

Statistiche

Classifica marcatori

10 reti
7 reti
5 reti
4 reti
3 reti
2 reti
1 rete
Autoreti

Premi

[15] Miglior marcatore Miglior giovane[16] Premio FIFA Fair Play
  Germania Gerd Müller (10) Perù Teofilo Cubillas Perù Perù

All-Star Team[17]

Portiere Difensori Centrocampisti Attaccanti
Uruguay Ladislao Mazurkiewicz Brasile Carlos Alberto
Uruguay Atilio Ancheta
Germania Ovest Franz Beckenbauer
Italia Giacinto Facchetti
Brasile Gérson
Brasile Rivelino
Inghilterra Bobby Charlton
Brasile Pelé
Germania Ovest Gerd Müller
Brasile Jairzinho

Nazionale di calcio del Brasile

Brasile Brasile
Logo Confederação Brasileira de Futebol 2020.png
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Football pictogram.svg Calcio
Federazione CBF
Confederação Brasileira de Futebol
Confederazione CONMEBOL
Codice FIFA BRA
Soprannome A Seleção (La Selezione)
Os Pentacampeões (I Pentacampioni)
Selezionatore Brasile Tite
Record presenze Cafu (142)
Capocannoniere Pelé (77)
Stadio Stadio Maracanã
Ranking FIFA [1] (10 febbraio 2022)
Esordio internazionale
Argentina Argentina 3 - 0 Brasile Brasile
Buenos AiresArgentina; 20 settembre 1914
Migliore vittoria
Brasile Brasile 14 - 0 Nicaragua Nicaragua
Città del MessicoMessico; 17 ottobre 1975
Peggiore sconfitta
Uruguay Uruguay 6 - 0 Brasile Brasile
Viña del MarCile; 18 settembre 1920
Brasile Brasile 1 - 7 Germania Germania
Belo HorizonteBrasile; 8 luglio 2014
Campionato del mondo
Partecipazioni 21 (esordio: 1930)
Miglior risultato Oro Campioni nel 19581962197019942002
Copa América
Partecipazioni 37 (esordio: 1916)
Miglior risultato Oro Campioni nel 191919221949198919971999200420072019
Campionato CONCACAF/Gold Cup
Partecipazioni 3 (esordio: 1996)
Miglior risultato Argento Secondo posto nel 19962003
Confederations Cup
Partecipazioni 7 (esordio: 1997)
Miglior risultato Oro Campioni nel 1997200520092013

La nazionale di calcio del Brasile (port. Seleção Brasileira de Futebol, per questo nota informalmente come Seleção) è la rappresentativa calcistica del Brasile ed è posta sotto l'egida della Confederação Brasileira de Futebol.

La nazionale verdeoro, come si usa chiamarla in Italia, è una delle nazionali di calcio più titolate del mondo nonché quella più titolata nel campionato del mondo, vinto per 5 volte (1958196219701994 e 2002). Per questa ragione i giocatori del Brasile sono soprannominati Pentacampeões ("pentacampioni").

Unica nazionale ad aver partecipato a tutte le edizioni del mondiale, in bacheca annovera anche 9 Coppe America e 4 Confederations Cup (primato). Vanta la disputa di sette finali del campionato del mondo e undici piazzamenti complessivi nei primi quattro posti della competizione in ventuno partecipazioni (solo la nazionale tedesca ha fatto meglio, con tredici piazzamenti complessivi in diciannove partecipazioni).

Nel ranking mondiale della FIFA, istituito nell'agosto 1993, ha più volte occupato la prima posizione: dal settembre al novembre 1993, dall'aprile al giugno 1994, dal luglio 1994 al maggio 2001, dal luglio 2002 al febbraio 2007, dal luglio al settembre 2007, dal luglio al novembre 2009, dall'aprile al luglio 2010, dall'aprile al luglio 2017 e dall'agosto al settembre 2017. Ha inoltre chiuso 12 volte l'anno solare in testa alla classifica, il che costituisce un record. Il peggiore piazzamento nella classifica mondiale della FIFA è il 22º posto, occupato nel giugno 2013. Occupa la 2ª posizione della graduatoria.[1]

Storia

Esordi e prime apparizioni al mondiale (1914-1950)

 

Brasile ed Exeter City in campo nel 1914

La nazionale brasiliana esordì nel 1914[2][3][4] e dovette attendere il 1928 per giocare contro squadre europee.[5] Guidata dal prolifico attaccante Arthur Friedenreich, la Seleçao vinse poi il campionato sudamericano del 1919 e del 1922.

Le prime apparizioni al campionato del mondo, tuttavia, non ebbero successo, in parte a causa delle lotte interne al calcio brasiliano circa il professionismo, che resero la confederazione calcio brasiliana incapace di schierare squadre con i migliori giocatori. Eliminato al primo turno del campionato mondiale del 1930 e del 1934, ottenne il terzo posto al mondiale del 1938, dove fu l'unica sudamericana nella competizione, con Leônidas capocannoniere, con 7 reti. La fine del decennio seguente vide la squadra ottenere la vittoria al campionato sudamericano del 1949.

Il Maracanazo e gli anni d'oro con Pelé (1950-1970)

Nel 1950 il Brasile ospitò per la prima volta il mondiale e nella gara decisiva del girone finale affrontò l'Uruguay allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro davanti a duecentomila spettatori. Nonostante al Brasile bastasse un pari per ottenere la vittoria, a vincere furono gli uruguaiani, che si imposero per 2-1 in rimonta, causando una disfatta vissuta dal pubblico di casa come un dramma passato alla storia come Maracanazo.[6][7][8][9] (in portoghese Maracanaço).[10] Al campionato mondiale del 1954 la selezione brasiliana, che annoverava calciatori del calibro di Nílton SantosDjalma SantosJulinho e Didi, uscì ai quarti di finale.

Il celebre gol di Pelé alla Svezia nella finale del campionato del mondo 1958
Il Brasile che si aggiudicò il campionato del mondo 1970

Nel 1958 il Brasile si aggiudicò per la prima volta il titolo mondiale battendo in finale i padroni di casa della Svezia per 5-2; durante il torneo si mise in luce il diciassettenne Pelé, destinato a divenire secondo molti il miglior calciatore della storia e autore, proprio in finale, di un pregevole gol, ritenuto fra i più belli di sempre. Il successo fu replicato nel 1962, in Cile, dove il Brasile rivinse il titolo mondiale sconfiggendo i padroni di casa in semifinale e la Cecoslovacchia per 3-1 in finale. Garrincha fu il protagonista del torneo, in particolar modo dopo l'infortunio subito da Pelé nel secondo incontro della competizione, che costrinse o Rey a saltare le restanti partite.

Dopo il campionato del mondo svoltosi in Inghilterra nel 1966, dove i verdeoro furono eliminati al primo turno, il Brasile vinse la sua terza Coppa del mondo in Messico nel 1970, battendo in finale l'Italia per 4-1 e presentandosi al torneo iridato con quella che viene considerata da molti la migliore squadra nazionale di tutti i tempi, potendo contare su Pelé, alla sua ultima finale mondiale, Carlos AlbertoJairzinhoTostãoGérson e Rivelino. Con questo successo la Seleção si aggiudicò la Coppa Rimet per la terza volta e poté quindi detenerla a titolo definitivo secondo quanto previsto dal regolamento FIFA allora vigente. Il trofeo sarà poi rubato e non più ritrovato.

Anni di digiuno (1974-1993)

Bebeto in azione contro la Costa Rica al campionato del mondo 1990

Al campionato mondiale del 1974 il Brasile terminò al quarto posto, perdendo la finale di consolazione contro la Polonia per 1-0, mentre nel 1978, pur avendo chiuso il mondiale senza sconfitte, non ebbe accesso alla finale, appannaggio dell'Argentina padrona di casa per una migliore differenza reti, avendo gli argentini ottenuto una controversa vittoria per 6-0 nell'ultima partita del girone, successo che consentì all'Albiceleste di colmare un gap di 5 reti con i brasiliani.

Al campionato mondiale del 1982, pur esprimendo un gioco pregevole con talenti come ZicoFalcãoEder e Sócrates, che formavano una delle squadre più forti della storia,[11] la squadra allenata da Telê Santana dovette soccombere nel complicato girone di seconda fase con Argentina e Italia, battendo per 3-1 i primi e venendo sconfitti per 2-3 dai secondi, quando un pareggio contro gli italiani sarebbe stato sufficiente per consentire alla Seleção di approdare alle semifinali a scapito degli azzurri.[11] La gestione di Telê Santana si chiuse con l'eliminazione ai quarti di finale del campionato del mondo 1986 contro la Francia ai tiri di rigore.

Passato sotto la guida di Sebastião Lazaroni, il Brasile uscì ai quarti di finale del campionato del mondo 1990 contro l'Argentina, poi fu Paulo Roberto Falcão ad assumere le redini della squadra, traghettata al secondo posto nella Coppa America 1991 giocata in Cile. Fu quindi la volta del commissario tecnico Carlos Alberto Parreira, che condusse i suoi ai quarti di finale della Coppa America 1993 (eliminazione ancora contro l'Argentina, stavolta ai rigori).

Ritorno ai vertici (1994-2006)

Parreira rimase in sella per il campionato del mondo 1994, dove i brasiliani misero in bacheca il quarto titolo mondiale: il successo, maturato ai rigori nella torrida finale di Pasadena, permise ai brasiliani, capitanati da Dunga e trascinati dalle stelle Romário e Bebeto, di trionfare a ventiquattro anni dall'ultimo alloro mondiale, ancora contro l'Italia. Nella rosa campione del mondo figurava anche un giovane fuoriclasse, il diciassettenne Ronaldo, destinato ad affermarsi negli anni a venire.

Parreira lasciò la panchina del Brasile dopo il successo[12] e fu rimpiazzato da una vecchia gloria della SeleçãoMário Zagallo, che perse ai rigori la finale della Coppa America 1995 contro i padroni di casa dell'Uruguay e colse due successi, nella Confederations Cup 1997 e nella Coppa America 1997. Grande favorito per la vittoria del campionato del mondo 1998, il Brasile di Zagallo, qualificatosi di diritto alla manifestazione in qualità di squadra campione del mondo, giunse in finale, ma fu nettamente sconfitto (3-0) dalla Francia padrona di casa, che si aggiudicò il titolo mondiale per la prima volta. Le polemiche per la disfatta furono alimentate dal controverso utilizzo in finale di Ronaldo nonostante un serio problema di salute (convulsioni[13] o, secondo voci che circolarono, una crisi di nervi)[12]

A Zagallo subentrò Vanderlei Luxemburgo, che ottenne la vittoria nella Coppa America 1999, battendo per 3-0 l'Uruguay in finale. La successiva gestione di Émerson Leão, che richiamò Romário e tentò di costruire attorno a lui una squadra di giovani di talento, fu caratterizzata dalla clamorosa eliminazione ai quarti di finale della Coppa America 2001 contro l'Honduras e dal quarto posto nella Confederations Cup 2001, dove la nazionale brasiliana si presentò con una rosa priva delle stelle che giocavano nei campionati europei. Esonerato Leão,[14] fu Luiz Felipe Scolari ad assumere il ruolo di CT del Brasile. Sotto la sua guida il Brasile si qualificò al campionato del mondo 2002 con qualche affanno e poi trionfò nella competizione battendo in finale la Germania per 2-0, grazie al contributo decisivo di Ronaldo (autore della decisiva doppietta nella finale di Tokyo), Rivaldo e del giovane astro Ronaldinho, con la spinta sulle fasce del trentaduenne Cafu e di Roberto Carlos. Tra le riserve di quella compagine vi era anche il ventenne Kaká, poi affermatosi a grandi livelli nel Milan di Carlo Ancelotti. Il capitano Cafu disputò in quell'occasione la terza finale mondiale consecutiva, stabilendo un record.[15]

Il nuovo millennio

L'ex centrocampista Dunga, prima pluridecorato capitano del Brasile, ricoprì l'incarico di commissario tecnico del Brasile dal 2006 al 2010 e dal 2014 al 2016

Ancora guidati da Parreira, richiamato in panchina nel gennaio 2003,[16] nella Confederations Cup 2003, in Francia, i brasiliani delusero, uscendo già al primo turno,[17] poi si aggiudicarono la Coppa America 2004, battendo ai rigori in finale l'Argentina,[18] e la Confederations Cup 2005, ancora contro l'Argentina, battuta per 4-1.[19][20][21] Al campionato del mondo 2006, però, i verdeoro furono fermati ai quarti di finale dalla Francia, poi finalista perdente del torneo.[22]

La formazione del Brasile campione del Sudamerica nel 2019

La mancata vittoria in Germania causò cambio in panchina,[23] con l'ex capitano Dunga che rimpiazzò Parreira.[24] Il nuovo tecnico portò in nazionale non solo le stelle acclamate delle grandi squadre europee, ma anche calciatori che militavano nei campionati russo e ucraino.[25] Vinta la Coppa America 2007 grazie al successo in finale contro l'Argentina per 3-0,[26] con Robinho nominato miglior giocatore del torneo, oltre che capocannoniere,[27] i brasiliani si aggiudicarono anche la Confederations Cup 2009,[28] sospinti dai gol di Luís Fabiano.[29] La gestione di Dunga si chiuse al termine del campionato del mondo 2010, dove i brasiliani furono eliminati ai quarti di finale dai Paesi Bassi, poi finalisti perdenti del torneo.[30][31][32]

Il successore, Mano Menezes,[33][34][35] rinunciò progressivamente alle colonne portanti del recente passato per favorire l'inserimento di nuovi volti come Coutinho e Neymar.[36] La disfatta alla Coppa America 2011, dove i brasiliani uscirono ai tiri di rigore, fallendo clamorosamente tutti e quattro i tentativi di realizzazione effettuati dal dischetto contro il Paraguay,[37][38] fece da preludio alla vittoria della nazionale olimpica, che si aggiudicò la medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Londra 2012,[39] ma ciò non bastò a scongiurare l'esonero dell'allenatore, silurato dalla federazione brasiliana nel novembre 2012 dopo due anni giudicati "insufficienti".[40]

Dopo l'allontanamento di Menezes, in panchina tornarono due grandi nomi del passato: Scolari fu affiancato da Parreira in veste di secondo.[41] Messa in bacheca la Confederations Cup 2013, grazie alla vittoria in finale del Maracanã contro la Spagna campione d'Europa e del mondo per 3-0 nella finale, la Seleção si apprestò a giocare il campionato del mondo 2014 da padrona di casa e grande favorita, ma l'epilogo fu tra i più amari nella storia della selezione verdeoro. Al Mineirão di Belo Horizonte, nelle semifinali del torneo, la partita contro la Germania assunse subito una piega del tutto inattesa e impronosticabile: alla mezz'ora del primo tempo, infatti, i tedeschi erano già in vantaggio per 5-0 e nella ripresa incrementarono il vantaggio fino a portarsi sul 7-0; a nulla servì il gol del definitivo 1-7.[42][43] Per la prima volta nella storia i brasiliani subirono sette reti in una sola partita e l'indignazione per l'umiliazione subita fu tanta che alcuni giornali l'indomani titolarono Mineirazo, in analogia con il Maracanazo del campionato del mondo 1950.[44] I brasiliani chiusero il torneo al quarto posto, sconfitti anche nella finale di consolazione dai Paesi Bassi, al che Scolari rassegnò le proprie dimissioni.[45]

Nel luglio 2014 tornò sulla panchina della nazionale il CT Dunga, che ottenne ben undici vittorie consecutive, ma nella Coppa America 2015 uscì ai quarti di finale ai tiri di rigore e nella Coppa America 2016, con una rosa priva dell'infortunato Kakà e con alcune esclusioni eccellenti tra i convocati, addirittura al primo turno, evento che nel torneo non si verificava dal 1987. Anche a causa dell'avvio considerato insoddisfacente nelle qualificazioni al mondiale 2018, Dunga fu sollevato dall'incarico.[46]

A Dunga successe, nel giugno 2016, Tite,[47] che colse otto vittorie consecutive nelle qualificazioni a Russia 2018, guadagnando l'approdo alla fase finale del torneo, da cui il Brasile venne poi eliminato ai quarti di finale. Nella Coppa America 2019 il Brasile, padrone di casa e ancora privo, a causa di un infortunio, della stella Neymar, tornò al successo, battendo per 3-1 al Maracanã la sorpresa Perù, già affrontata e battuta nel girone. I brasiliani raggiunsero anche la finale della Coppa America 2021, nuovamente disputata in casa (al Maracanã) e tenutasi con un anno di ritardo a causa della pandemia di COVID-19: qui i verdeoro furono sconfitti di misura (1-0) dall'Argentina.

Colori

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
fino al Maracanazo (pre-1950)
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
dopo il Maracanazo (post-1950)

In origine la divisa del Brasile era bianca con il colletto blu ma in seguito all'incredibile sconfitta ai mondiali del 1950 contro l'Uruguay nella partita decisiva per l'assegnazione del titolo i colori furono considerati poco patriottici e quindi con il permesso della confederazione sportiva brasiliana il quotidiano Correio da Manhã indisse una competizione per scegliere una nuova uniforme che contenesse i quattro colori della bandiera del Brasile.[48] Alla fine vinse l'uniforme giallo-verde con pantaloncini azzurri progettata da Aldyr Garcia Schlee, un diciannovenne proveniente da Pelotas.[49] I nuovi colori vennero usati per la prima volta nel marzo 1954 in un match contro il Cile e da allora sono stati sempre usati. L'uniforme è cambiata solo leggermente nelle tonalità del giallo o dell'azzurro, più o meno scuri a seconda degli sponsor tecnici che si sono avvicendati, così come la presenza o meno di rifiniture verdi sulle maglie o bianche sui pantaloncini. I calzettoni sono stati prevalentemente bianchi mentre i numeri sulle maglie sono stati sempre verdi.

La seconda divisa è di colore azzurro più o meno acceso con pantaloncini bianchi. Dal 1998 lo sponsor tecnico è Nike.

Nel marzo 2011 fu presentata la nuova terza maglia completamente nera, che suscitò polemiche nel paese. Come compromesso per la scelta azzardata, la nuova divisa fu impiegata solo in gare di esibizione e amichevoli.[50]

Cronologia delle divise

1914
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore
1916
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore
1918
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore
1919
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore

 

Mondiali 1930
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore
Mondiali 1934
Casa Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore
Mondiali 1938
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Nessun fornitore
Mondiali 1950
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Nessun fornitore

 

1950-1954
Casa Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Ceppo
1954-1970
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Athleta
Mondiali 1970
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Athleta
Mondiali 1974
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Athleta

 

Mondiali 1978
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Logo brand Adidas.png Adidas
Mondiali 1982
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Topper
Mondiali 1986
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Topper
Mondiali 1990
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Topper

 

Mondiali 1994
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Umbro logo13.png Umbro
Mondiali 1998
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Logo NIKE.svg Nike
Mondiali 2002
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Logo NIKE.svg Nike
Mondiali 2006
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Logo NIKE.svg Nike

 

Confederations Cup 2009
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Logo NIKE.svg Nike
Mondiali 2010
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
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Confederations Cup 2013
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Logo NIKE.svg Nike
Mondiali 2014
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Logo NIKE.svg Nike

 

2016–2018
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Logo NIKE.svg Nike
2018–2019
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
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2019–2020
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
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2020–presente
Casa Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
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Sponsor Testo del titolo
Brasile Athleta 1954–1977
Germania Adidas 1977–1981
Brasile Argentina Topper 1981–1991
Regno Unito Umbro 1991–1996
Stati Uniti Nike 1997–

Palmarès

Svezia 1958Cile 1962Messico 1970Stati Uniti 1994Corea del Sud-Giappone 2002
Brasile 1919Brasile 1922Brasile 1949Brasile 1989Bolivia 1997Paraguay 1999Perù 2004Venezuela 2007Brasile 2019
Arabia Saudita 1997Germania 2005Sudafrica 2009Brasile 2013
Cile 1952Messico 1956

Partecipazioni ai tornei internazionali

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1930 Primo turno
1934 Ottavi di finale
1938 Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg
1950 Secondo posto Silver medal world centered-2.svg
1954 Quarti di finale
1958 Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg
1962 Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg
1966 Primo turno
1970 Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg
1974 Quarto posto
1978 Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg
1982 Secondo turno
1986 Quarti di finale
1990 Ottavi di finale
1994 Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg
1998 Secondo posto Silver medal world centered-2.svg
2002 Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg
2006 Quarti di finale
2010 Quarti di finale
2014 Quarto posto
2018 Quarti di finale
Copa América
Edizione Risultato
1916 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1917 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1919 Campione Gold medal southamerica.svg
1920 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1921 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1922 Campione Gold medal southamerica.svg
1923 Quarto posto
1924 Rinuncia
1925 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1926 Rinuncia
1927 Rinuncia
1929 Rinuncia
1935 Rinuncia
1937 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1939 Rinuncia
1941 Rinuncia
1942 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1945 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1946 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1947 Rinuncia
1949 Campione Gold medal southamerica.svg
1953 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1955 Rinuncia
1956 Quarto posto
1957 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1959 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1959 (II) Terzo posto Bronze medal southamerica.svg
1963 Quarto posto
1967 Rinuncia
1975 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg[51]
1979 Terzo posto Bronze medal southamerica.svg[51]
1983 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1987 Primo turno
1989 Campione Gold medal southamerica.svg
1991 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1993 Quarti di finale
1995 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
1997 Campione Gold medal southamerica.svg
1999 Campione Gold medal southamerica.svg
2001 Quarti di finale
2004 Campione Gold medal southamerica.svg
2007 Campione Gold medal southamerica.svg
2011 Quarti di finale
2015 Quarti di finale
2016 Primo turno
2019 Campione Gold medal southamerica.svg
2021 Secondo posto Silver medal southamerica.svg
Giochi olimpici[52]
Edizione Risultato
1920 Non partecipante
1924 Non partecipante
1928 Non partecipante
1936 Non partecipante
1948 Non partecipante
Confederations Cup
Edizione Risultato
1992 Non invitata
1995 Non invitata
1997 Campione Gouden medaille.svg
1999 Secondo posto Zilveren medaille.svg
2001 Quarto posto
2003 Primo turno
2005 Campione Gouden medaille.svg
2009 Campione Gouden medaille.svg
2013 Campione Gouden medaille.svg
2017 Non qualificata


LegendaGrassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni

CONCACAF Gold Cup

Pur non essendo affiliata alla CONCACAF, la nazionale verdeoro è stata invitata a tre edizioni della Gold Cup, piazzandosi due volte seconda ed una terza.[53]

Taça das Nações

La Seleção si è classificato secondo all'unica Taça das Nações, organizzata in casa dalla CBD nel 1964.[54]

Campionato Panamericano

Verdeoro hanno partecipato a tutti e tre i Campionati Panamericani, ottenendo due vittorie ed un secondo posto.[55]

Giochi panamericani

La nazionale brasiliana ha partecipato ai Giochi panamericani in 10 occasioni. Tuttavia, data la natura dilettantistica della manifestazione, era impedita per regolamento la convocazione dei professionisti. Dunque fino al 2003 le selezioni erano costituite da giovani o calciatori di seconda fascia, mentre da tale data, vi è l'obbligo di schierare le Under-20. Pertanto dalla prima edizione del 1951 a quella del 1999 i carioca in sette partecipazioni hanno collezionato quattro medaglie d'oro, una d'argento ed una di bronzo.[56]

Statistiche

La nazionale carioca durante l'inno nazionale nel mondiale disputato in casa nel 2014, prima della storica sconfitta per 1-7 contro la Germania
  • La nazionale brasiliana è l'unica, insieme alla Germania, ad avere disputato più di 100 partite nelle fasi finali del campionato mondiale. Dopo l'edizione 2018 entrambe le nazionali hanno disputato 109 partite, ma la Germania ha due partecipazioni in meno rispetto alla nazionale brasiliana. Le due nazionali, inoltre, sono le uniche ad avere sempre ottenuto sul campo la qualificazione alla fase finale del campionato del mondo.
  • La nazionale brasiliana ha ospitato la ventesima edizione del campionato mondiale di calcio nel 2014 (chiuso dai verdeoro al quarto posto), sessantaquattro anni dopo avere ospitato l'edizione del 1950. Il Brasile è stata la quinta nazione ad avere ospitato due edizioni del campionato del mondo di calcio, dopo il Messico, l'Italia, la Francia e la Germania.
  • Nel periodo 1994-2019 la nazionale brasiliana ha vinto complessivamente undici trofei (due campionati del mondo, cinque Coppe America, quattro Confederations Cup) nelle tre maggiori competizioni per nazionali (mondiale, Coppa America, Confederations Cup) ed è stata finalista tre volte (nel 1995 in Coppa America, nel 1998 al mondiale e nel 1999 alla Confederations Cup).
  • Il Brasile è la nazionale che ha occupato più a lungo la testa della classifica mondiale della FIFA, che ha comandato senza interruzioni dal luglio 1994 al luglio 2001 e successivamente dal giugno 2002 al febbraio 2007. A luglio dello stesso anno, dopo quattro mesi di assenza dal primo posto, il Brasile è riuscito a tornare in testa alla classifica, grazie alla vittoria nella Coppa America 2007, per poi mantenere il vertice fino all'ottobre 2009. Ha occupato nuovamente il primo posto da aprile a maggio 2010, quando è stato scalzato dalla Spagna, nuova squadra campione del mondo.

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

Mondiali

La formazione brasiliana scesa in campo nella finale del campionato mondiale di calcio 1994, vinta dai verdeoro contro l'Italia ai tiri di rigore.
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930 Uruguay Uruguay Primo turno 1 0 1 5:2
1934 Italia Italia Ottavi di finale 0 0 1 1:3
1938 Francia Francia Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg 3 1 1 14:11
1950 Brasile Brasile Secondo posto Silver medal world centered-2.svg 4 1 1 22:6
1954 Svizzera Svizzera Quarti di finale 1 1 1 8:5
1958 Svezia Svezia Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg 5 1 0 16:4
1962 Cile Cile Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg 5 1 0 14:5
1966 Inghilterra Inghilterra Primo turno 1 0 2 4:6
1970 Messico Messico Campione Coppa Jules Rimet Icon.svg 6 0 0 19:7
1974 bandiera Germania Ovest Quarto posto 3 2 2 6:4
1978 Argentina Argentina Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg 4 3 0 10:3
1982 Spagna Spagna Secondo turno 4 0 1 15:6
1986 Messico Messico Quarti di finale 4 1 0 10:1
1990 Italia Italia Ottavi di finale 3 0 1 4:2
1994 Stati Uniti Stati Uniti Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg 5 2 0 11:3
1998 Francia Francia Secondo posto Silver medal world centered-2.svg 4 1 2 14:10
2002 Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone Campione FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg 7 0 0 18:4
2006 Germania Germania Quarti di finale 4 0 1 10:2
2010 Sudafrica Sudafrica Quarti di finale 3 1 1 9:4
2014 Brasile Brasile Quarto posto 3 2 2 11:14
2018 Russia Russia Quarti di finale 3 1 1 8:3
2022 Qatar Qatar Qualificata 0 0 0 0:0

Statistiche

  • Primo turno: 2 volte (1930, 1966)
  • Ottavi di finale: 2 volte (1934, 1990)
  • Quarti di finale: 6 volte (1954, 1982, 1986, 2006, 2010, 2018)
  • Semifinale: 4 volte (1938, 1974, 1978, 2014)
    • Quarto posto: 2 volte (1974, 2014)
    • Terzo posto: 2 volte (1938, 1978)
  • Finale: 7 volte (1950, 1958, 1962, 1970, 1994, 1998, 2002)
    • Secondo posto: 2 volte (1950, 1998)
    • Primo posto: 5 volte (1958, 1962, 1970, 1994, 2002)

Copa América

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1916 Argentina Argentina Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 0 2 1 3:4
1917 Uruguay Uruguay Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 1 0 2 7:8
1919 Brasile Brasile Campione Gold medal southamerica.svg 2 1 0 11:3
1920 Cile Cile Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 1 0 2 1:8
1921 Argentina Argentina Secondo posto Silver medal southamerica.svg 1 0 2 4:3
1922 Brasile Brasile Campione Gold medal southamerica.svg 2 3 0 7:2
1923 Uruguay Uruguay Quarto posto 0 0 3 2:5
1924 Uruguay Uruguay Rinuncia - - - -
1925 Argentina Argentina Secondo posto Silver medal southamerica.svg 2 1 1 11:9
1926 Cile Cile Rinuncia - - - -
1927 Perù Perù Rinuncia - - - -
1929 Argentina Argentina Rinuncia - - - -
1935 Perù Perù Rinuncia - - - -
1937 Argentina Argentina Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 0 2 17:11
1939 Perù Perù Rinuncia - - - -
1941 Cile Cile Rinuncia - - - -
1942 Uruguay Uruguay Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 2 3 1 15:7
1945 Cile Cile Secondo posto Silver medal southamerica.svg 5 0 1 19:5
1946 Argentina Argentina Secondo posto Silver medal southamerica.svg 3 1 1 13:7
1947 Ecuador Ecuador Rinuncia - - - -
1949 Brasile Brasile Campione Gold medal southamerica.svg 7 0 1 46:7
1953 Perù Perù Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 0 3 17:9
1955 Cile Cile Rinuncia - - - -
1956 Uruguay Uruguay Quarto posto 2 2 1 4:5
1957 Perù Perù Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 0 2 23:9
1959 I Argentina Argentina Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 2 0 17:7
1959 II Ecuador Ecuador Terzo posto Bronze medal southamerica.svg 2 0 2 7:10
1963 Bolivia Bolivia Quarto posto 3 1 2 12:13
1967 Uruguay Uruguay Rinuncia - - - -
1975 Itinerante Terzo posto Bronze medal southamerica.svg[51] 5 0 1 16:4
1979 Itinerante Terzo posto Bronze medal southamerica.svg[51] 2 2 2 10:9
1983 Itinerante Secondo posto Silver medal southamerica.svg 2 4 2 8:5
1987 Argentina Argentina Primo turno 1 0 1 5:4
1989 Brasile Brasile Campione Gold medal southamerica.svg 5 2 0 11:1
1991 Cile Cile Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 1 2 12:8
1993 Ecuador Ecuador Quarti di finale 1 2 1 6:4
1995 Uruguay Uruguay Secondo posto Silver medal southamerica.svg 4 2 0 10:3
1997 Bolivia Bolivia Campione Gold medal southamerica.svg 6 0 0 22:3
1999 Paraguay Paraguay Campione Gold medal southamerica.svg 6 0 0 17:2
2001 Colombia Colombia Quarti di finale 2 0 2 5:4
2004 Perù Perù Campione Gold medal southamerica.svg 3 2 1 13:6
2007 Venezuela Venezuela Campione Gold medal southamerica.svg 4 1 1 22:4
2011 Argentina Argentina Quarti di finale 1 3 0 4:3
2015 Cile Cile Quarti di finale 2 1 1 5:4
2016 Stati Uniti Stati Uniti Primo turno 1 1 1 7:2
2019 Brasile Brasile Campione Gold medal southamerica.svg 4 2 0 13:1
2021 Brasile Brasile[57] Secondo posto Silver medal southamerica.svg 5 1 1 12:3

Olimpiadi

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1920 Anversa Non partecipante - - - -
1924 Parigi Non partecipante - - - -
1928 Amsterdam Non partecipante - - - -
1936 Berlino Non partecipante - - - -
1948 Londra Non partecipante - - - -
  • Nota bene: per le informazioni sui risultati ai Giochi olimpici nelle edizioni successive al 1948 visionare la pagina della nazionale olimpica.

Confederations Cup

La Seleção festeggia la Confederations Cup casalinga del 2013
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1992 Arabia Saudita Arabia Saudita Non invitata - - - -
1995 Arabia Saudita Arabia Saudita Non invitata - - - -
1997 Arabia Saudita Arabia Saudita Campione Gouden medaille.svg 4 1 0 14:2
1999 Messico Messico Secondo posto Zilveren medaille.svg 4 0 1 18:6
2001 Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone Quarto posto 1 2 2 3:3
2003 Francia Francia Primo turno 1 1 1 3:3
2005 Germania Germania Campione Gouden medaille.svg 3 1 1 12:6
2009 Sudafrica Sudafrica Campione Gouden medaille.svg 5 0 0 14:5
2013 Brasile Brasile Campione Gouden medaille.svg 5 0 0 14:3
2017 Russia Russia Non qualificata - - - -

CONCACAF Gold Cup

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1996 Stati Uniti Stati Uniti Secondo posto Argento 3 0 1 10:3
1998 Stati Uniti Stati Uniti Terzo posto Bronzo 2 2 1 6:2
2003 Stati Uniti Stati Uniti / Messico Messico Secondo posto Argento 3 0 2 6:4

Taça das Nações

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1964 Brasile Brasile Secondo posto Zilveren medaille.svg 2 0 1 9:5

Campionati Panamericani

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1952 Cile Santiago del Cile Campione Gold medal america.svg 4 1 0 14:2
1956 Messico Città del Messico Campione Gold medal america.svg 4 1 0 14:5
1960 Costa Rica San José Secondo posto Silver medal america.svg 3 1 2 10:8

Rosa attuale

Lista dei giocatori convocati da Tite per le partite di qualificazioni ai mondiali 2022 contro Cile e Bolivia del 24 e 29 marzo 2022.

Presenze e reti aggiornate al 24 marzo 2022.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
  P Alisson 2 ottobre 1992 (29 anni) 53 0 Inghilterra Liverpool
  P Ederson 17 agosto 1993 (28 anni) 18 0 Inghilterra Manchester City
  P Weverton 13 dicembre 1987 (34 anni) 7 0 Brasile Palmeiras
 
  D Dani Alves 6 maggio 1983 (38 anni) 121 8 Spagna Barcellona
  D Thiago Silva 22 settembre 1984 (37 anni) 105 7 Inghilterra Chelsea
  D Marquinhos 14 maggio 1994 (27 anni) 66 4 Francia Paris Saint-Germain
  D Danilo 15 luglio 1991 (30 anni) 45 1 Italia Juventus
  D Éder Militão 18 gennaio 1998 (24 anni) 20 1 Spagna Real Madrid
  D Alex Telles 15 dicembre 1992 (29 anni) 5 0 Inghilterra Manchester United
  D Felipe 16 maggio 1989 (32 anni) 2 0 Spagna Atlético Madrid
  D Guilherme Arana 14 aprile 1997 (24 anni) 2 0 Brasile Atlético Mineiro
 
  C Philippe Coutinho 12 giugno 1992 (29 anni) 66 20 Inghilterra Aston Villa
  C Casemiro 23 febbraio 1992 (30 anni) 61 5 Spagna Real Madrid
  C Lucas Paquetá 27 agosto 1997 (24 anni) 30 6 Francia Olympique Lione
  C Fred 5 marzo 1993 (29 anni) 25 0 Inghilterra Manchester United
  C Fabinho 23 ottobre 1993 (28 anni) 24 0 Inghilterra Liverpool
  C Arthur 12 agosto 1996 (25 anni) 21 1 Italia Juventus
  C Bruno Guimarães 16 novembre 1997 (24 anni) 5 0 Inghilterra Newcastle United
 
  A Neymar 5 febbraio 1992 (30 anni) 117 71 Francia Paris Saint-Germain
  A Richarlison 10 maggio 1997 (24 anni) 33 11 Inghilterra Everton
  A Vinícius Júnior 12 luglio 2000 (21 anni) 12 1 Spagna Real Madrid
  A Antony 24 febbraio 2000 (22 anni) 8 2 Paesi Bassi Ajax
  A Rodrygo 9 gennaio 2001 (21 anni) 4 1 Spagna Real Madrid
  A Gabriel Martinelli 18 giugno 2001 (20 anni) 1 0 Inghilterra Arsenal

Record individuali


Statistiche aggiornate al 24 marzo 2022..
La nazionale brasiliana disputa occasionalmente partite di esibizione contro squadre di club, selezioni continentali, selezioni FIFA, di varie federazioni o leghe nazionali e perfino contro enti o fondazioni. Tutte queste partite, non essendo riconosciute dalla FIFA, non entrano a far parte delle statistiche individuali di presenze e di reti.

I giocatori in grassetto sono ancora in attività con la maglia della nazionale.

Cafu, primatista di presenze con la nazionale brasiliana (142)
Pelé, primatista di gol segnati con la nazionale verdeoro (77 in 92 presenze)

Record di presenze

Pos. Giocatore Presenze Gol Periodo
1 Cafu 142 5 1990-2006
2 Roberto Carlos 125 11 1992-2006
3 Dani Alves 121 8 2006-
4 Neymar 117 71 2010-
5 Thiago Silva 105 7 2008-
Lúcio 4 2000-2011
7 Cláudio Taffarel 101 0 1988-1998
8 Robinho 100 28 2003-2017
9 Djalma Santos 98 3 1952-1968
Ronado 62 1994-2011

Record di gol[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Giocatore Gol Presenze Periodo Media reti
1 Pelé 77 92 1957-1971 0.84
2 Neymar 71 117 2010- 0.61
3 Ronaldo 62 98 1994-2011 0.63
4 Romário 55 70 1987-2005 0.79
5 Zico 48 71 1976-1986 0.67
6 Bebeto 39 75 1985-1998 0.52
7 Rivaldo 35 74 1993-2003 0.46
8 Jairzinho 33 81 1964-1982 0.40
Ronaldinho 97 1999-2013 0.34
10 Ademir 32 39 1945-1953 0.82
Tostão 54 1966-1972 0.59

Allenatori

Tutte le rose

Mondiali

Coppa del Mondo FIFA 1930
Joel, P Velloso, D Brilhante, D Itália, D Oscarino, D Zé Luiz, C Benevenuto, C Fausto, C Fernando, C Fortes, C Hermógenes, C Ivan Mariz, C Pamplona, A Araken, A Benedicto, A Carvalho Leite, A Doca, A Manoelzinho, A Moderato, A Nilo, A Poly, A Preguinho, A Russinho, A TeóphiloCTPíndaro
Coppa del Mondo FIFA 1934
Germano, P Pedrosa, D Luís Luz, D Octacílio, D Sylvio, C Ariel, C Canalli, C Martim, C Tinoco, C Waldyr, A Armandinho, A Átila, A Carvalho Leite, A Leônidas, A Luisinho, A Patesko, A Waldemar de BritoCTVinhaes
Coppa del Mondo FIFA 1938
Batatais, P Walter, D Domingos da Guia, D Jaú, D Martim, D Nariz, C Afonsinho, C Argemiro, C Brandão, C Britto, C Machado, C Zezé Procópio, A Hércules, A Leônidas, A Lopes, A Luisinho, A Niginho, A Patesko, A Perácio, A Roberto, A Romeu, A TimCTPimenta
Coppa del Mondo FIFA 1950
Barbosa, P Castilho, D Augusto, D Ely, D Juvenal, D Nena, D Nílton Santos, C Bauer, C Bigode, C Danilo, C Noronha, C Rui, A Adãozinho, A Ademir, A Alfredo, A Baltazar, A Chico, A Friaça, A Jair, A Maneca, A Rodrigues, A ZizinhoCTCosta
Coppa del Mondo FIFA 1954
Castilho, 2 Djalma Santos, 3 Nílton Santos, 4 Brandãozinho, 5 Pinheiro, 6 Bauer, 7 Julinho, 8 Didi, 9 Baltazar, 10 Pinga, 11 Rodrigues, 12 Paulinho, 13 Alfredo, 14 Ely, 15 Mauro Ramos, 16 Dequinha, 17 Maurinho, 18 Humberto, 19 Índio, 20 Rubens, 21 Veludo, 22 CabeçãoCTZezé Moreira
Coppa del Mondo FIFA 1958
Castilho, 2 Bellini, 3 Gilmar, 4 Djalma Santos, 5 Dino Sani, 6 Didi, 7 Zagallo, 8 Oreco, 9 Zózimo, 10 Pelé, 11 Garrincha, 12 Nílton Santos, 13 Moacir, 14 De Sordi, 15 Orlando Peçanha, 16 Mauro Ramos, 17 Joel, 18 Mazola, 19 Zito, 20 Vavá, 21 Dida, 22 PepeCTFeola
Coppa del Mondo FIFA 1962
Gilmar, 2 Djalma Santos, 3 Mauro Ramos, 4 Zito, 5 Zózimo, 6 Nílton Santos, 7 Garrincha, 8 Didi, 9 Coutinho, 10 Pelé, 11 Pepe, 12 Jair Marinho, 13 Bellini, 14 Jurandir, 15 Altair, 16 Zequinha, 17 Mengálvio, 18 Jair da Costa, 19 Vavá, 20 Amarildo, 21 Zagallo, 22 CastilhoCTMoreira
Coppa del Mondo FIFA 1966
Gilmar, 2 Djalma Santos, 3 Fidélis, 4 Bellini, 5 Brito, 6 Altair, 7 Orlando Peçanha, 8 Paulo Henrique, 9 Rildo, 10 Pelé, 11 Gérson, 12 Manga, 13 Denílson, 14 Lima, 15 Zito, 16 Garrincha, 17 Jairzinho, 18 Alcindo, 19 Silva, 20 Tostão, 21 Paraná, 22 EduCTFeola
Coppa del Mondo FIFA 1970
Félix, 2 Brito, 3 Piazza, 4 Carlos Alberto, 5 Clodoaldo, 6 Marco Antônio, 7 Jairzinho, 8 Gérson, 9 Tostão, 10 Pelé, 11 Rivelino, 12 Ado, 13 Roberto Miranda, 14 Baldocchi, 15 Fontana, 16 Everaldo, 17 Joel, 18 Paulo César, 19 Edu, 20 Dario, 21 Zé Maria, 22 LeãoCTZagallo
Coppa del Mondo FIFA 1974
Leão, 2 Luís Pereira, 3 Marinho Peres, 4 Zé Maria, 5 Piazza, 6 Marinho Chagas, 7 Jairzinho, 8 Leivinha, 9 César, 10 Rivelino, 11 Paulo César, 12 Renato, 13 Valdomiro, 14 Nelinho, 15 Alfredo, 16 Marco Antônio, 17 Carpegiani, 18 Ademir da Guia, 19 Mirandinha, 20 Edu, 21 Dirceu, 22 Valdir PeresCTZagallo
Coppa del Mondo FIFA 1978
Leão, 2 Toninho, 3 Oscar, 4 Amaral, 5 Cerezo, 6 Edinho, 7 Zé Sérgio, 8 Zico, 9 Reinaldo, 10 Rivelino, 11 Dirceu, 12 Carlos, 13 Nelinho, 14 Abel, 15 Polozzi, 16 Rodrigues Neto, 17 Batista, 18 Gil, 19 Jorge Mendonça, 20 Roberto Dinamite, 21 Chicão, 22 Valdir PeresCTCoutinho
Coppa del Mondo FIFA 1982
Valdir Peres, 2 Leandro, 3 Oscar, 4 Luizinho, 5 Cerezo, 6 Júnior, 7 Paulo Isidoro, 8 Sócrates, 9 Serginho, 10 Zico, 11 Éder, 12 Paulo Sérgio, 13 Edevaldo, 14 Juninho, 15 Falcão, 16 Edinho, 17 Pedrinho, 18 Batista, 19 Renato, 20 Roberto Dinamite, 21 Dirceu, 22 CarlosCTSantana
Coppa del Mondo FIFA 1986
Carlos, 2 Édson, 3 Oscar, 4 Edinho, 5 Falcão, 6 Júnior, 7 Müller, 8 Casagrande, 9 Careca, 10 Zico, 11 Edivaldo, 12 Paulo Vítor, 13 Josimar, 14 Júlio César, 15 Alemão, 16 Mauro Galvão, 17 Branco, 18 Sócrates, 19 Elzo, 20 Silas, 21 Valdo, 22 LeãoCTSantana
Coppa del Mondo FIFA 1990
Taffarel, 2 Jorginho, 3 Ricardo Gomes, 4 Dunga, 5 Alemão, 6 Branco, 7 Bismarck, 8 Valdo, 9 Careca, 10 Silas, 11 Romário, 12 Acácio, 13 Mozer, 14 Aldair, 15 Müller, 16 Bebeto, 17 Renato Gaúcho, 18 Mazinho, 19 Ricardo Rocha, 20 Tita, 21 Mauro Galvão, 22 Zé CarlosCTLazaroni
Coppa del Mondo FIFA 1994
Taffarel, 2 Jorginho, 3 Ricardo Rocha, 4 Ronaldão, 5 Mauro Silva, 6 Branco, 7 Bebeto, 8 Dunga, 9 Zinho, 10 Raí, 11 Romário, 12 Zetti, 13 Aldair, 14 Cafu, 15 Márcio Santos, 16 Leonardo, 17 Mazinho, 18 Paulo Sérgio, 19 Müller, 20 Ronaldo, 21 Viola, 22 GilmarCTParreira
Coppa del Mondo FIFA 1998
Taffarel, 2 Cafu, 3 Aldair, 4 Júnior Baiano, 5 César Sampaio, 6 Roberto Carlos, 7 Giovanni, 8 Dunga, 9 Ronaldo, 10 Rivaldo, 11 Emerson, 12 Carlos Germano, 13 Zé Carlos, 14 Gonçalves, 15 André Cruz, 16 Zé Roberto, 17 Doriva, 18 Leonardo, 19 Denílson, 20 Bebeto, 21 Edmundo, 22 DidaCTZagallo
Coppa del Mondo FIFA 2002
Marcos, 2 Cafu, 3 Lúcio, 4 Roque Júnior, 5 Edmílson, 6 Roberto Carlos, 7 Ricardinho, 8 Gilberto Silva, 9 Ronaldo, 10 Rivaldo, 11 Ronaldinho, 12 Dida, 13 Belletti, 14 Polga, 15 Kléberson, 16 Júnior, 17 Denílson, 18 Vampeta, 19 Juninho, 20 Edílson, 21 Luizão, 22 Rogério Ceni, 23 KakáCTScolari
Coppa del Mondo FIFA 2006
Dida, 2 Cafu, 3 Lúcio, 4 Juan, 5 Emerson, 6 Roberto Carlos, 7 Adriano, 8 Kaká, 9 Ronaldo, 10 Ronaldinho, 11 Zé Roberto, 12 Rogério Ceni, 13 Cicinho, 14 Luisão, 15 Cris, 16 Gilberto, 17 Gilberto Silva, 18 Mineiro, 19 Juninho, 20 Ricardinho, 21 Fred, 22 Júlio César, 23 RobinhoCTParreira
Coppa del Mondo FIFA 2010
Júlio César, 2 Maicon, 3 Lúcio, 4 Juan, 5 Felipe Melo, 6 Michel Bastos, 7 Elano, 8 Gilberto Silva, 9 Luís Fabiano, 10 Kaká, 11 Robinho, 12 Gomes, 13 Dani Alves, 14 Luisão, 15 Thiago Silva, 16 Gilberto, 17 Josué, 18 Ramires, 19 Júlio Baptista, 20 Kléberson, 21 Nilmar, 22 Doni, 23 GrafiteCTDunga
Coppa del Mondo FIFA 2014
Jefferson, 2 Dani Alves, 3 Thiago Silva, 4 David Luiz, 5 Fernandinho, 6 Marcelo, 7 Hulk, 8 Paulinho, 9 Fred, 10 Neymar, 11 Oscar, 12 Júlio César, 13 Dante, 14 Maxwell, 15 Henrique, 16 Ramires, 17 Luiz Gustavo, 18 Hernanes, 19 Willian, 20 Bernard, 21 , 22 Victor, 23 MaiconCTScolari
Coppa del Mondo FIFA 2018
Alisson, 2 Thiago Silva, 3 Miranda, 4 Geromel, 5 Casemiro, 6 Filipe Luís, 7 Douglas Costa, 8 Renato Augusto, 9 Gabriel Jesus, 10 Neymar, 11 Coutinho, 12 Marcelo, 13 Marquinhos, 14 Danilo, 15 Paulinho, 16 Cássio, 17 Fernandinho, 18 Fred, 19 Willian, 20 Firmino, 21 Taison, 22 Fagner, 23 EdersonCTTite

Campeonato Sudamericano de Football/Copa América

Campeonato Sudamericano 1916
Casemiro, P Marcos, D Carlito, D Nery, D Orlando, D Osny, C Facchine, C Galo, C Sidney, A Alencar, A Amílcar, A Arnaldo, A Demósthenes, A Friedenreich, A Lagreca, A Mimi, A Luiz Menezes, A Lulu, A Mimi SodréCTLagreca
Campeonato Sudamericano 1917
Casemiro, P Otto, D Chico Netto, D De Paiva, D Osny, D Vidal, C Adhemar, C Galo, C Paula Ramos, C Picagli, A Amílcar, A Arnaldo, A Caetano, A Couto, A Dias, A Haroldo, A Lagreca, A Millon, A NecoCTLagreca
Campeonato Sudamericano 1919
Dyonísio, P Marcos, D Bianco, D Palamone, D Picagli, D Píndaro, C Amílcar, C Fortes, C Galo, C Laís, C Martins, C Sérgio, A Arlindo, A Arnaldo, A Carregal, A Friedenreich, A Haroldo, A Heitor, A Luiz Menezes, A Millon, A NecoCTHaroldo
Campeonato Sudamericano 1920
Ayrton, P Kuntz, D De Maria, D Japonês, D Martins, D Telephone, C Adhemar, C Fortes, C João, C Rodrigo, C Sisson, A Alvariza, A Castelhano, A Claudionor, A Constantino, A Junqueira, A Nonô, A ZezéCTOswaldo Gomes
Campeonato Sudamericano 1921
Carnaval, P Kuntz, D Barata, D Caratório, D Telefone, C Afredinho, C Dino, C Laís, C Pena, C Suíço, A Candiota, A Frederico, A Machado, A Maxabomba, A Nonô, A Orlandinho, A Paulo Vianna, A ZezéCTVianna Netto
Campeonato Sudamericano 1922
Kuntz, P Marcos, D Barthô, D Chico Netto, D Palamone, C Amílcar, C Fortes, C Laís, C Nesi, C Xingô, A Formiga, A Friedenreich, A Heitor, A Junqueira, A Neco, A Rodrigues, A Tatú, A ZezéCTHaroldo
Campeonato Sudamericano 1923
David, P Nélson, D Alemão, D Pennaforte, C Dino, C Hermógenes, C Mica, C Nesi, C Seabra, C Soda, A Amaro, A Coelho, A Mário Seixas, A Nilo, A Paschoal, A Torteroli, A ZezéCTChico Netto
Campeonato Sudamericano 1925
Batalha, P Tuffy, D Clodô, D Hélcio, D Pennaforte, C Floriano, C Fortes, C Nascimento, C Pamplona, C Rueda, A Filó, A Friedenreich, A Lagarto, A Moderato, A Nilo, A Oswaldinho, A RussinhoCTPlatero
Campeonato Sudamericano 1937
Rei, P Jurandir, D Carnera, D Jaú, D Nariz, C Afonsinho, C Brandão, C Britto, C Canalli, C Tunga, C Zarzur, A Bahia, A Cardeal, A Carreiro, A Carvalho Leite, A Luisinho, A Niginho, A Patesko, A Roberto, A TimCTPimenta
Campeonato Sudamericano 1942
Aymoré Moreira, P Cajú, D Begliomini, D Domingos da Guia, D Jaime de Almeida, D Norival, D Osvaldo, C Afonsinho, C Argemiro, C Brandão, C Dino, C Zizinho, A Cláudio, A Joanino, A Patesko, A Paulo, A Pedro Amorim, A Pipí, A Pirillo, A Russo, A Servílio, A TimCTPimenta
Campeonato Sudamericano 1945
Oberdan, P Jurandir, D Begliomini, D Domingos da Guia, D Jaime de Almeida, D Newton, D Norival, D Rui, C Biguá, C Danilo, C Jorginho, C Zezé Procópio, C Zizinho, A Ademir, A Alfredo, A Djalma, A Heleno, A Jair, A Pedro Amorim, A Servílio, A Tesourinha, A VevéCTCosta
Campeonato Sudamericano 1946
Ary, P Luiz Borracha, D Augusto, D Domingos da Guia, D Jaime de Almeida, D Newton, D Norival, D Rui, C Aleixo, C Danilo, C Ivan, C Teixeirinha, C Zezé Procópio, C Zizinho, A Ademir, A Chico, A Eduardo Lima, A Heleno, A Jair, A Leônidas, A Tesourinha, A VevéCTCosta
Campeonato Sudamericano 1949
Barbosa, P Osvaldo, D Augusto, D Bauer, D Bigode, D Mauro Ramos, D Nílton Santos, D Wilson, C Danilo, C Ely, C Noronha, C Rui, C Zizinho, A Ademir, A Canhotinho, A Cláudio, A Jair, A Nininho, A Octávio, A Orlando, A Simão, A TesourinhaCTCosta
Campeonato Sudamericano 1953
Barbosa, P Castilho, P Gilmar, D Alfredo, D Bauer, D Djalma Santos, D Haroldo, D Nílton Santos, D Pinheiro, C Brandãozinho, C Danilo, C Didi, C Ely, C Pinga, C Zizinho, A Ademir, A Baltazar, A Cláudio, A Ipojucan, A Julinho, A RodriguesCTMoreira
Campeonato Sudamericano 1956
Cabeção, P Gilmar, P Paulo, D Alfredo, D De Sordi, D Djalma Santos, D Formiga, D Mauro Ramos, D Olavo, C Julião, C Roberto Belangero, C Zito, A Álvaro, A Baltazar, A Canhoteiro, A Del Vecchio, A Jair, A Luisinho, A Maurinho, A Néstor, A Tite, A ZezinhoCTBrandão
Campeonato Sudamericano 1957
Castilho, P Edgard, P Gilmar, D Bellini, D Djalma Santos, D Édson, D Nílton Santos, D Olavo, D Oreco, D Paulinho, C Didi, C Dino Sani, C Roberto Belangero, C Zito, C Zózimo, A Cláudio, A Evaristo, A Garrincha, A Joel, A Índio, A Pepe, A ZizinhoCTBrandão
Campeonato Sudamericano 1959 (Argentina)
Castilho, P Gilmar, D Bellini, D Coronel, D Djalma Santos, D Nílton Santos, D Orlando Peçanha, D Paulinho, C Chinesinho, C Didi, C Dino Sani, C Dorval, C Esteves, C Formiga, C Zito, A Almir Pernambuquinho, A Garrincha, A Henrique, A Mauro Ramos, A Paulo Valentim, A Pelé, A ZagalloCTFeola
Campeonato Sudamericano 1959 (Ecuador)
Valter, P Waldemar, D Biu, D Bria, D Clóvis, D Dodô, D Édson, D Geroldo, D Givaldo, D Servílio, D Zequinha, C Fernando, C Geraldo, C Goiano, C Traçaia, C Zé de Mello, C Zé Maria, A Elcy, A Elias, A Moacir, A Paulo, A TiãoCTCardoso
Campeonato Sudamericano 1963
Marcial, P Silas, D Jorge, D Mário Tito, D Massinha, D Píter, D William, C Cláudio, C Geraldino, C Hilton Vaccari, C Procópio Cardoso, A Almir, A Altamiro, A Amauri, A Amauri Silva, A Ari, A Fernando, A Flávio Minuano, A Hilton Chaves, A Marco Antônio, A Oswaldo, A Tião MacaléCTMoreira
Copa América 1975
Careca, P Raul, P Valdir Peres, D Amaral, D Darci, D Getúlio, D Luís Pereira, D Miguel, D Modesto, D Morais, D Nelinho, D Neto, D Piazza, D Vanderley Lázaro, D Vantuir, C Ângelo, C Danival, C Dirceu Lopes, C Geraldo, C Ivo, C Vanderlei, C Zé Carlos, A Campos, A Eduardo Amorim, A Joãozinho, A Marcelo, A Palhinha, A Reinaldo, A Roberto Batata, A Roberto Dinamite, A RomeuCTBrandão
Copa América 1979
Carlos, P João Leite, P Leão, D Amaral, D Edinho, D Gomes, D Marco Antônio, D Nelinho, D Oscar, D Pedrinho, D Rondinelli, D Toninho, C Adílio, C Batista, C Carpegiani, C Cerezo, C Chicão, C Falcão, C Júnior, C Pintinho, C Pita, C Renato, C Sócrates, C Zenon, C Zico, A Éder, A Jair Gaúcho, A João Paulo, A Juary, A Nílton Batata, A Palhinha, A Roberto Dinamite, A Serginho, A Tarciso, A Tita, A Zé Sérgio, A ZezéCTCoutinho
Copa América 1983
Leão, 2 Leandro, 3 Márcio, 4 Mozer, 5 Andrade, 6 Júnior, 7 Renato Gaúcho, 8 Sócrates, 9 Roberto Dinamite, 10 Tita, 11 Jorginho, 12 João Marcos, 13 Paulo Roberto, 14 Toninho Carlos, 15 Wladimir, 16 China, 17 Renato, 18 Careca, 19 Éder, 20 Leiz, 21 João Paulo, 22 Acácio, 23 Geraldo, 24 Mendonça, 25 DouglasCTParreira
Copa América 1987
Carlos, 2 Josimar, 3 Geraldão, 4 Ricardo Rocha, 5 Douglas, 6 Nelsinho, 7 Müller, 8 Raí, 9 Careca, 10 Edu Marangon, 11 Valdo, 12 Zé Carlos, 13 Jorginho, 14 Ricardo Gomes, 15 Júlio César, 16 Dunga, 17 Edu, 18 Silas, 19 Romário, 20 Mirandinha, 21 João Paulo, 22 RégisCTCarlos Alberto
Copa América 1989
Taffarel, 2 Mazinho, 3 Mauro Galvão, 4 André Cruz, 5 Branco, 6 Ricardo Gomes, 7 Bebeto, 8 Geovani, 9 Valdo, 10 Tita, 11 Romário, 12 Acácio, 13 Josimar, 14 Aldair, 15 Alemão, 16 Cristóvão, 17 Dunga, 18 Renato Gaúcho, 19 Baltazar, 20 Silas, 21 Charles, 22 Zé CarlosCTLazaroni
Copa América 1991
Taffarel, 2 Mazinho, 3 Cléber, 4 Ricardo Rocha, 5 Mauro Silva, 6 Branco, 7 Renato Gaúcho, 8 Valdir, 9 Careca III, 10 Neto, 11 João Paulo, 12 Sérgio, 13 Cafu, 14 Wilson Gottardo, 15 Márcio Santos, 16 Lira, 17 Márcio, 18 Raí, 19 Luís Henrique, 20 Mazinho II, 21 Sílvio, 22 RonaldoCTFalcão
Copa América 1993
Taffarel, 2 Cafu, 3 Antônio Carlos, 4 Válber, 5 César Sampaio, 6 Roberto Carlos, 7 Edmundo, 8 Boiadeiro, 9 Müller, 10 Palhinha, 11 Zinho, 12 Carlos, 13 Luiz Carlos Winck, 14 Luís Henrique, 15 Paulão, 16 Elivélton, 17 Luisinho, 18 Marquinhos, 19 Edílson, 20 Almir, 21 Viola, 22 ZettiCTParreira
Copa América 1995
Taffarel, 2 Jorginho, 3 Aldair, 4 Ronaldão, 5 César Sampaio, 6 Roberto Carlos, 7 Edmundo, 8 Dunga, 9 Túlio, 10 Juninho Paulista, 11 Zinho, 12 Danrlei, 13 Rodrigo, 14 André Cruz, 15 Narciso, 16 Leandro Ávila, 17 Beto, 18 Leonardo, 19 Souza, 20 Ronaldo, 21 Sávio, 22 DidaCTZagallo
Copa América 1997
Taffarel, 2 Cafu, 3 Aldair, 4 Márcio Santos, 5 Mauro Silva, 6 Roberto Carlos, 7 Giovanni, 8 Dunga, 9 Ronaldo, 10 Leonardo, 11 Romário, 12 Carlos Germano, 13 Djalminha, 14 Zé Maria, 15 Célio Silva, 16 Gonçalves, 17 Zé Roberto, 18 César Sampaio, 19 Flávio Conceição, 20 Denílson, 21 Edmundo, 22 Paulo NunesCTZagallo
Copa América 1999
Dida, 2 Cafu, 3 Odvan, 4 Antônio Carlos, 5 Emerson, 6 Roberto Carlos, 7 Amoroso, 8 Vampeta, 9 Ronaldo, 10 Rivaldo, 11 Alex, 12 Marcos, 13 Evanílson, 14 César, 15 João Carlos, 16 Serginho, 17 Marcos Paulo, 18 Flávio Conceição, 19 Beto, 20 Christian, 21 Ronaldinho, 22 Zé RobertoCTLuxemburgo
Copa América 2001
Marcos, 2 Belletti, 3 Cris, 4 Roque Júnior, 5 Eduardo Costa, 6 Roger, 7 Geovanni, 8 Emerson, 9 Guilherme, 10 Juninho Paulista, 11 Denílson, 12 Dida, 13 Alessandro, 14 Luisão, 15 Juan, 16 Júnior, 17 Juninho Pernambucano, 18 Rochemback, 19 Fernando, 20 Alex, 21 Ewerthon, 22 JardelCTScolari
Copa América 2004
Júlio César, 2 Mancini, 3 Luisão, 4 Juan, 5 Renato, 6 Gustavo Nery, 7 Adriano, 8 Kléberson, 9 Luís Fabiano, 10 Alex, 11 Edu, 12 Fábio, 13 Maicon, 14 Bordon, 15 Cris, 16 Dudu Cearense, 17 Adriano Correia, 18 Júlio Baptista, 19 Diego, 20 Felipe, 21 Oliveira, 22 Vágner LoveCTParreira
Copa América 2007
Hélton, 2 Maicon, 3 Alex, 4 Juan, 5 Mineiro, 6 Gilberto, 7 Elano, 8 Gilberto Silva, 9 Vágner Love, 10 Diego, 11 Robinho, 12 Doni, 13 Dani Alves, 14 Naldo, 15 Alex Silva, 16 Kléber, 17 Josué, 18 Fernando, 19 Júlio Baptista, 20 Anderson, 21 Fred, 22 Afonso AlvesCTDunga
Copa América 2011
Júlio César, 2 Dani Alves, 3 Lúcio, 4 Thiago Silva, 5 Lucas Leiva, 6 André Santos, 7 Robinho, 8 Ramires, 9 Pato, 10 Ganso, 11 Neymar, 12 Victor, 13 Maicon, 14 Luisão, 15 Sandro, 16 Elano, 17 Elias, 18 Lucas, 19 Fred, 20 Jádson, 21 Adriano, 22 Jefferson, 23 David LuizCTMano Menezes
Copa América 2015
Jefferson, 2 Dani Alves, 3 Miranda, 4 David Luiz, 5 Fernandinho, 6 Filipe Luís, 7 Douglas Costa, 8 Elias, 9 Diego Tardelli, 10 Neymar, 11 Firmino, 12 Neto, 13 Marquinhos, 14 Thiago Silva, 15 Geferson, 16 Fabinho, 17 Fred, 18 Éverton Ribeiro, 19 Willian, 20 Robinho, 21 Coutinho, 22 Casemiro, 23 Marcelo GroheCTDunga
Copa América Centenario
Alisson, 2 Dani Alves, 3 Miranda, 4 Gil, 5 Casemiro, 6 Filipe Luís, 7 Ganso, 8 Elias, 9 Jonas, 10 Lucas Lima, 11 Gabriel, 12 Diego Alves, 13 Marquinhos, 14 Rodrigo Caio, 15 Fabinho, 16 Douglas Santos, 17 Walace, 18 Renato Augusto, 19 Willian, 20 Lucas, 21 Hulk, 22 Coutinho, 23 Marcelo GroheCTDunga
Copa América 2019
Alisson, 2 Thiago Silva, 3 Miranda, 4 Marquinhos, 5 Casemiro, 6 Filipe Luís, 7 Neres, 8 Arthur, 9 Gabriel Jesus, 10 Willian, 11 Coutinho, 12 Alex Sandro, 13 Dani Alves, 14 Militão, 15 Allan, 16 Cássio, 17 Fernandinho, 18 Paquetá, 19 Everton, 20 Firmino, 21 Richarlison, 22 Fagner, 23 EdersonCTTite
Copa América 2021
Alisson, 2 Danilo, 3 Thiago Silva, 4 Marquinhos, 5 Casemiro, 6 Alex Sandro, 7 Richarlison, 8 Fred, 9 Gabriel Jesus, 10 Neymar, 11 Éverton Ribeiro, 12 Weverton, 13 Emerson, 14 Militão, 15 Fabinho, 16 Renan Lodi, 17 Paquetá, 18 Vinícius Jr., 19 Everton Soares, 20 Firmino, 21 Gabriel Barbosa, 22 Felipe/Léo Ortiz, 23 Ederson, 25 Douglas LuizCTTite

Confederations Cup

FIFA Confederations Cup 1997
Dida, 2 Cafu, 3 Aldair, 4 Júnior Baiano, 5 Dunga, 6 Roberto Carlos, 7 Bebeto, 8 Flávio Conceição, 9 Ronaldo, 10 Leonardo, 11 Romário, 12 Rogério Ceni, 13 Zé Maria, 14 Gonçalves, 15 Zé Roberto, 16 César Sampaio, 17 Doriva, 18 Denílson, 19 Juninho Paulista, 20 Rivaldo, 21 Rodrigo, 22 RussoCTZagallo
FIFA Confederations Cup 1999
Dida, 2 Evanílson, 3 Odvan, 4 João Carlos, 5 Flávio Conceição, 6 Serginho, 7 Ronaldinho, 8 Emerson, 9 Christian, 10 Alex, 11 Zé Roberto, 12 Marcos, 13 César, 14 Luiz Alberto, 15 Marcos Paulo, 16 Athirson, 17 Beto, 18 Roni, 19 Warley, 20 VampetaCTLuxemburgo
FIFA Confederations Cup 2001
Dida, 2 Zé Maria, 3 Lúcio, 4 Edmílson, 5 Léomar, 6 Gustavo Nery, 7 Leandro, 8 Vampeta, 9 Sonny Anderson, 10 Robert, 11 Carlos Miguel, 12 Carlos Germano, 13 Evanílson, 14 César, 15 Caçapa, 16 Léo, 17 Vágner, 18 Rochemback, 19 Júlio Baptista, 20 Ramon, 21 Washington, 22 Magno Alves, 23 Fábio CostaCTLeão
FIFA Confederations Cup 2003
Dida, 2 Belletti, 3 Lúcio, 4 Juan, 5 Emerson, 6 Gilberto, 7 Ronaldinho, 8 Kléberson, 9 Adriano, 10 Ricardinho, 11 Gil, 12 Júlio César, 13 Maurinho, 14 Fábio Luciano, 15 Edu Dracena, 16 Kléber, 17 Eduardo Costa, 18 Dudu Cearense, 19 Adriano Gabiru, 20 Alex, 21 Ilan, 22 Luís Fabiano, 23 FábioCTParreira
FIFA Confederations Cup 2005
Dida, 2 Maicon, 3 Lúcio, 4 Roque Júnior, 5 Emerson, 6 Gilberto, 7 Robinho, 8 Kaká, 9 Adriano, 10 Ronaldinho, 11 Zé Roberto, 12 Marcos, 13 Cicinho, 14 Juan, 15 Luisão, 16 Léo, 17 Gilberto Silva, 18 Juninho, 19 Renato, 20 Júlio Baptista, 21 Oliveira, 22 Edu, 23 GomesCTParreira
FIFA Confederations Cup 2009
Júlio César, 2 Maicon, 3 Lúcio, 4 Juan, 5 Felipe Melo, 6 Kléber, 7 Elano, 8 Gilberto Silva, 9 Luís Fabiano, 10 Kaká, 11 Robinho, 12 Victor, 13 Dani Alves, 14 Luisão, 15 Miranda, 16 André Santos, 17 Josué, 18 Ramires, 19 Júlio Baptista, 20 Kléberson, 21 Pato, 22 Nilmar, 23 GomesCTDunga
FIFA Confederations Cup 2013
Jefferson, 2 Dani Alves, 3 Thiago Silva, 4 David Luiz, 5 Fernando, 6 Marcelo, 7 Lucas, 8 Hernanes, 9 Fred, 10 Neymar, 11 Oscar, 12 Júlio César, 13 Dante, 14 Filipe Luís, 15 Jean, 16 Réver, 17 Luiz Gustavo, 18 Paulinho, 19 Hulk, 20 Bernard, 21 , 22 Diego Cavalieri, 23 JádsonCTScolari

Gold Cup

CONCACAF Gold Cup 1996
Dida, 2 Zé Maria, 3 Alexandre Lopes, 4 Narciso, 5 Flávio Conceição, 6 André Luiz, 7 Caio, 8 Amaral, 9 Iranildo, 10 Arílson, 11 Sávio, 12 Danrlei, 13 Carlinhos Paulista, 14 Gélson Baresi, 15 Zé Roberto, 16 Zé Elias, 17 Beto, 18 Jamelli, 19 Souza, 20 Leandro MachadoCTZagallo
CONCACAF Gold Cup 1998
Taffarel, 2 Zé Maria, 3 Júnior Baiano, 4 Gonçalves, 5 Mauro Silva, 6 Júnior, 7 Edmundo, 8 Flávio Conceição, 9 Zinho, 10 Denílson, 11 Romário, 12 Carlos Germano, 13 Russo, 14 César, 15 Sylvinho, 16 Doriva, 17 Assunção, 18 Sérgio Manoel, 19 Donizete, 20 ÉlberCTZagallo
CONCACAF Gold Cup 2003
Gomes, 2 Maicon, 3 Luisão, 4 Alex, 5 Adriano, 6 Paulo Almeida, 7 Júlio Baptista, 8 Kaká, 9 Ewerthon, 10 Diego, 11 Robinho, 12 Negri, 13 Coelho, 14 André Bahia, 15 Nilmar, 16 Nádson, 17 Carlos Alberto, 18 Thiago MottaCTRicardo Gomes

Mundialito

Mundialito 1980
Carlos, 2 Edevaldo, 3 Oscar, 4 Luizinho, 5 Batista, 6 Júnior, 7 Tita, 8 Cerezo, 9 Sócrates, 10 Renato, 11 Zé Sérgio, 12 João Leite, 13 Getúlio, 14 Juninho, 15 Edinho, 16 Paulo Isidoro, 17 Serginho, 18 ÉderCTSantana

Campionato Panamericano

Campionato Panamericano 1952
Cabeção, P Castilho, P Osvaldo, D Araty, D Bigode, D Djalma Santos, D Nílton Santos, D Pinheiro, C Bauer, C Brandãozinho, C Didi, C Ely, C Gérson, C Ruarinho, A Ademir, A Baltazar, A Friaça, A Ipojucan, A Julinho, A Nívio, A Pinga, A Rodrigues, A RubensCTZezé Moreira
Campionato Panamericano 1956
Sérgio Moacir, P Paulinho, P Valdir, D Aírton, D Duarte, D Ênio Rodrigues, D Figueiró, D Florindo, D Oreco, D Ortunho, C Ênio Andrade, C Jerônimo, C Odorico, C Milton Kuelle, C Sarará, A Bodinho, A Chinesinho, A Hercílio, A Juarez, A Larry, A Luizinho, A Raul KleinCTTeté
Campionato Panamericano 1960
Irno, P Suly, D Aírton, D Bruno, D Calvet, D Ênio Rodrigues, D Mengálvio, D Orlando, D Ortunho, D Soligo, C Élton, C Gessy, C Ivo Diogo, C Jurandir, C Marino, C Milton Kuelle, A Kim, A Alfeu, A Gilberto, A JuarezCTFoguinho

Giochi olimpici

NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della nazionale olimpica.

Confronti con altre nazionali

Tra gli avversari nazionali contro cui sono stati disputati almeno 10 incontri, il Brasile presenta i seguenti saldi (aggiornati al 6 luglio 2018):

  • Nota: le partite terminate ai calci di rigore sono considerate pareggiate.

Saldo positivo

Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Paraguay Paraguay 77 47 19 11 168 61 +107 28 marzo 2017 28 giugno 2019 15 giugno 2008
Uruguay Uruguay 75 36 19 20 135 95 +40 17 novembre 2020 10 luglio 2007 1º luglio 2001
Cile Cile 69 48 14 8 161 60 +101 11 ottobre 2017 28 giugno 2014 9 ottobre 2015
Perù Perù 44 31 9 4 97 31 +66 14 ottobre 2020 18 novembre 2007 13 giugno 2016
Messico Messico 40 23 7 10 71 36 +35 2 luglio 2018 17 giugno 2014 3 giugno 2012
Bolivia Bolivia 31 22 4 5 104 25 +79 9 ottobre 2020 5 ottobre 2017 11 ottobre 2009
Ecuador Ecuador 30 25 3 2 93 22 +71 31 agosto 2017 29 marzo 2009 17 novembre 2004
Colombia Colombia 28 17 9 2 60 14 +46 7 settembre 2016 5 settembre 2017 13 luglio 1991
Venezuela Venezuela 25 21 3 1 88 7 +81 13 novembre 2020 19 giugno 2019 6 giugno 2008
Inghilterra Inghilterra 25 11 10 4 34 23 +11 14 novembre 2009 2 giugno 2013 13 gennaio 2013
Germania Germania 23 13 5 5 41 31 +9 27 marzo 2018 8 settembre 2004 8 luglio 2014
Portogallo Portogallo 20 13 3 4 39 16 +23 11 settembre 2013 25 giugno 2010 6 febbraio 2007
Stati Uniti Stati Uniti 17 16 0 1 35 11 +24 31 maggio 2012 10 febbraio 1998
Cecoslovacchia Cecoslovacchia 16 9 5 2 27 14 +13 18 dicembre 1991 3 marzo 1982 23 giugno 1968
Italia Italia 16 8 3 5 30 23 +7 22 giugno 2013 21 marzo 2013 5 luglio 1982
Francia Francia 16 7 5 5 24 21 +3 26 marzo 2015 20 maggio 2004 9 febbraio 2011
Svezia Svezia 15 9 4 2 33 18 +15 26 marzo 2008 28 giugno 1994 16 giugno 1989
Polonia Polonia 12 9 2 1 37 19 +18 26 febbraio 1997 17 marzo 1993 6 luglio 1974
Galles Galles 10 8 1 1 20 5 +15 5 settembre 2006 12 giugno 1983 11 settembre 1991
Scozia Scozia 10 8 2 0 16 3 +13 27 marzo 2011 18 giugno 1974
Giappone Giappone 10 8 2 0 26 4 +22 15 giugno 2013 22 giugno 2005
Belgio Belgio 5 3 0 2 11 8 +3 17 giugno 2002 6 luglio 2018
Nazionale Giocate Vinte Pareggiate Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Argentina Argentina 109 43 26 40 166 162 +4 2 luglio 2019 14 novembre 2015 10 luglio 2021

Saldo negativo

Nazionale Giocate Vinte Nulle Perse Reti fatte Reti subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
Norvegia Norvegia 4 0 2 2 5 8 -3   16 agosto 2006 23 giugno 1998
Paesi Bassi Paesi Bassi 12 3 5 4 15 18 -3 8 giugno 1999 4 giugno 2011 12 luglio 2014
Ungheria Ungheria 5 1 1 3 7 11 -4 28 aprile 2004 21 luglio 1971 16 marzo 1986

Onorificenze

Premio Principe delle Asturie per lo sport - nastrino per uniforme ordinaria Premio Principe delle Asturie per lo sport
  — 2002