Serie A 2003-2004

Serie A 2003-2004
Serie A TIM 2003-2004
Competizione Serie A
Sport Football pictogram.svg Calcio
Edizione 102ª (72ª di Serie A)
Organizzatore Lega Calcio
Date dal 30 agosto 2003
al 16 maggio 2004
Luogo   Italia
Partecipanti 18
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Milan
(17º titolo)
Retrocessioni Perugia
Modena
Empoli
Ancona
Statistiche
Miglior marcatore   Andrij Ševčenko (24)
Incontri disputati 306
Gol segnati 816 (2,67 per incontro)
Distribuzione Geografica Serie A 2003-2004.png
Distribuzione geografica delle squadre della Serie A 2003-2004
Cronologia della competizione
Left arrow.svg 2002-2003 2004-2005 Right arrow.svg

La Serie A 2003-2004 è stata la 102ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (il 72º a girone unico), disputato tra il 30 agosto 2003 e il 16 maggio 2004 e concluso con la vittoria del Milan, al suo diciassettesimo titolo.

Capocannoniere del torneo è stato Andrij Ševčenko (Milan) con 24 reti.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Novità[modifica | modifica wikitesto]

Dalla Serie B furono promosse SienaAnconaSampdoria e Lecce: coi toscani al debutto assoluto in massima categoria[1], le restanti squadre tornarono a rappresentare le rispettive regioni[2].

Pur con le conseguenze del caso Catania inizialmente circoscritte al campionato cadetto — allargato a un totale di 24 compagini —[3], nel settembre 2003 la FIGC dispose una modifica ai criteri di ricambio tra le divisioni[4]: con 3 retrocessioni dirette a fronte di 5 promozioni, fu aggiunto uno spareggio interdivisionale con protagoniste la quartultima di A e la sesta classificata di B[4]. Tale riforma comportò dalla stagione seguente un ampliamento dell'organico della massima serie a 20 club[4], circostanza destinata a rimanere immutata per gli anni a venire[5][6].

Calciomercato[modifica | modifica wikitesto]

La Juventus di Marcello Lippi, reduce da due trionfi consecutivi, innestò nella propria rosa il difensore Legrottaglie[7], il centrocampista Appiah e l'attaccante Miccoli[8]. L'Inter confermò Héctor Cúper, pur tra le perplessità dell'ambiente[9], e, una volta salutati CrespoDi Biagio e Batistuta, intervenne radicalmente nel mercato di entrata: il terzino Helveg, gli esterni Kily González e Van der Meyde, il mediano Karagounis, l'ala Luciano e la punta Cruz[10]; a gennaio, i nerazzurri integrarono il centrocampista Stanković e il rientrante Adriano. I concittadini del Milan, freschi dell'affermazione in Champions League, ingaggiarono il terzino Cafu[11], il laterale difensivo Pancaro e, soprattutto, il jolly offensivo Kaká[12][13], presto divenuto un punto fermo dell'undici rossonero.

Il giovane fantasista brasiliano Kaká, acquisto in sordina del Milan, con 10 gol sarà uno dei protagonisti dello scudetto rossonero.

Una rediviva Roma dovette fare i conti con gli addii di giocatori significativi degli anni passati, quali AntonioliAldair e Cafu; nuovi innesti furono invece ChivuAmantino Mancini e Carew[14]. La Lazio, nel tentativo di tornare competitiva, ingaggiò invece Albertini dal Milan[15], ma dovette fare i conti con le partenze di SimeoneCastrománDino Baggio e, in gennaio, del succitato Stankovic.

Movimenti di spicco anche in provincia: se la neopromossa Sampdoria si segnalò per gli arrivi del succitato Antonioli, BazzaniMarazzinaDoniDiana e Volpi, il Brescia accolse l'ex interista Di Biagio; l'esordiente Siena, invece, ingaggiò tra gli altri Cirillo in difesa, Guigou a centrocampo e l'ex viola Enrico Chiesa in attacco. Il Perugia, persi Bazzani e Grosso, destò sorpresa con il tesseramento di Saadi Gheddafi, figlio dell'allora raʾīs libico[16]; a gennaio arriveranno in Umbria anche Zalayeta, l'ex capocannoniere Hübner e l'idolo locale Ravanelli, tornato dopo quindici anni a vestire la maglia che l'aveva lanciato.

Infine l'Ancona, nel disperato tentativo di risollevarsi in classifica, rivoluziona la rosa nel mercato invernale[17] ingaggiando su tutti il brasiliano Jardel, acclamato centravanti in cerca di riscatto[18], che tuttavia metterà insieme solo poche presenze e tante critiche[19].

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Walter Samuel si conferma leader difensivo della Roma, che a fine stagione chiude seconda e con la difesa meno battuta del torneo.

Con l'estate precedente al torneo agitata da sospette fideiussioni illecite[20][21], fatto cui si aggiunse la citata riforma in corso d'opera[4], gli accadimenti agonistici riservarono al Milan un ruolo di primo piano[22]. Concorrenti dei meneghini furono in avvio Juventus e Roma[23], con Inter e Lazio a rappresentare — loro malgrado — le maggiori delusioni[24]: a fronte di pronostici benauguranti[21], entrambe le compagini accantonarono le speranze di vittoria sin dall'autunno, complici anche le sconfitte nelle rispettive stracittadine[25][26].

A fine novembre, fu la Juventus a impossessarsi in solitaria del comando, ma le sconfitte contro gli stessi nerazzurri e capitolini[27]: il calo torinese agevolò lo scatto in testa dei giallorossi[28], primatisti a conclusione dell'anno solare[29]. La contemporanea ripresa dei concittadini — sia pur oberati dal precario quadro economico — fornì a questi l'opportunità di attentare alla zona UEFA[30], scenario nel quale s'inserì un Parma a sua volta traballante sul piano finanziario[31].

La rincorsa alle manifestazioni europee costituì, peraltro, l'obiettivo di Udinese e Sampdoria[32], nonché il ripiego per un'Inter nuovamente vittima d'involuzione[33]. A fronte di una fase d'andata anonima per Bologna e Chievo[34], Siena e Modena registrarono — parimenti al Brescia — un sufficiente margine sul gruppo di coda in cui l'Ancona (fin lì mai vittoriosa) apparve già spacciata[35]: a stazionare nei bassifondi erano poi Reggina, Lecce, Empoli e Perugia[36].

Andrij Ševčenko, punta del Milan scudettato e capocannoniere del torneo con 24 gol: per l'ucraino si tratta del secondo successo nella classifica marcatori dopo quello conseguito nel 1999-2000.

Il platonico riconoscimento di metà stagione fu appannaggio della Roma, che pure aveva ceduto di misura ai rossoneri nel confronto diretto[37]; l'esiguo ritardo dei meneghini trovò, peraltro, giustificazione nel rinvio di una gara posposta per l'impegno del Diavolo in Coppa Intercontinentale[38].

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Compiuto l'aggancio sui capitolini a fine gennaio[39], la squadra di Ancelotti accumulò un considerevole vantaggio nelle giornate seguenti[40], vincendo peraltro il derby in rimonta e la sfida esterna con la Juventus. A fronte proprio del definitivo getto della spugna da parte dei sabaudi[41], ad attentare alla quarta piazza risultarono nerazzurri, ducali e biancocelesti[42]. Proprio il derby della capitale, tenutosi il 21 marzo 2004, costituì uno spartiacque nella corsa di testa[43], con il rinvio causato da incidenti originatisi a seguito della notizia — poi rivelatasi infondata — della morte di un bambino travolto da auto della polizia[44]: il pareggio nel recupero, svoltosi un mese più tardi, mentre la matematica aveva già fornito un primo verdetto con l'anticipata condanna dorica[45], fissò a otto punti il distacco giallorosso dalla vetta[46].

Il trionfo dei meneghini fu ufficiale alla terzultima giornata[47], allorché l'affermazione di misura nello scontro del Meazza certificò il primato del Diavolo[48]: con i romani comunque sicuri della seconda piazza[49], l'Udinese estromise la Sampdoria dalla zona UEFA, mentre Chievo (in calo rispetto alle due stagioni passate) e Lecce archiviarono anzitempo la salvezza[50][51][52]. In occasione del penultimo turno i rossoneri contribuirono alla permanenza della Reggina, cadendo sul terreno dei calabresi[53], mentre il successo senese sul Modena scongiurò il pericolo di relegazione per i toscani, inguaiando al contempo gli emiliani[54].

Con l'emergere di un caso-scommesse ad addensare nubi sull'immediato futuro[55], la retrocessione dei canarini venne sancita dalla sconfitta contro la Lazio[56]: identico esito riservò il confronto degli azzurri con l'Inter[57], la cui affermazione — tramutatasi nella condanna empolese — permise di mantenere il quarto posto a scapito di un Parma nettamente vittorioso sui friulani[58]. Gli ultimi sgoccioli della carriera di Roberto Baggio concorsero alla salvezza bresciana[59], con il Bologna tagliato fuori dal giro continentale per una manciata di punti[60].

Il quartetto delle retrocessioni si completò quindi a giugno con lo spareggio interdivisionale tra Perugia e Fiorentina[4], cui gli umbri si videro costretti da un crollo primaverile: impostisi in casa dei Grifoni[61], i viola impattarono successivamente tra le mura amiche, guadagnando il ritorno in A dopo due stagioni[62].

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Club Stagione Città Stadio Stagione Precedente
Ancona dettagli Ancona Stadio Del Conero 4º posto in Serie B, promossa
Bologna dettagli Bologna Stadio Renato Dall'Ara 11º posto in Serie A
Brescia dettagli Brescia Stadio Mario Rigamonti 9º posto in Serie A
Chievo dettagli Verona Stadio Marcantonio Bentegodi 7º posto in Serie A
Empoli dettagli Empoli Stadio Carlo Castellani 13º posto in Serie A
Inter dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza 2º posto in Serie A
Juventus dettagli Torino Stadio delle Alpi 1º posto in Serie A
Lazio dettagli Roma Stadio Olimpico di Roma 4º posto in Serie A
Lecce dettagli Lecce Stadio Via del mare 3º posto in Serie B, promosso
Milan dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza 3º posto in Serie A
Modena dettagli Modena Stadio Alberto Braglia 12º posto in Serie A
Parma dettagli Parma Stadio Ennio Tardini 5º posto in Serie A
Perugia dettagli Perugia Stadio Renato Curi 10º posto in Serie A
Reggina dettagli Reggio Calabria Stadio Oreste Granillo 14º posto in Serie A
Roma dettagli Roma Stadio Olimpico di Roma 8º posto in Serie A
Sampdoria dettagli Genova Stadio Luigi Ferraris 2º posto in Serie B, promossa
Siena dettagli Siena Stadio Artemio Franchi 1º posto in Serie B, promossa
Udinese dettagli Udine Stadio Friuli 6º posto in Serie A

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori e primatisti[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Allenatore Calciatore più presente
(tra parentesi il numero delle presenze)
Cannoniere
(tra parentesi il numero delle reti segnate)
Ancona[63][64]   Leonardo Menichini (1ª-4ª)
  Nedo Sonetti (5ª-18ª)
  Giovanni Galeone (19ª-34ª)
  Mauro Milanese (27)   Cristian Bucchi (5)
Bologna   Carlo Mazzone   Gianluca Pagliuca (34)   Claudio Bellucci (7)
Brescia   Gianni De Biasi   Andrea Caracciolo,
  Dario Dainelli,
  Luigi Di Biagio (32)
  Roberto Baggio,
  Andrea Caracciolo (12)
Chievo   Luigi Delneri   Salvatore Lanna,
  Fabio Moro (32)
  Federico Cossato (6)
Empoli[65]   Daniele Baldini (1ª-6ª)
  Attilio Perotti (7ª-34ª)
  Antonio Di Natale,
  Tommaso Rocchi (33)
  Tommaso Rocchi (11)
Inter[66]   Héctor Cúper (1ª-6ª)
  Alberto Zaccheroni (7ª-34ª)
  Javier Zanetti (34)   Christian Vieri (13)
Juventus   Marcello Lippi   Gianluigi Buffon (32)   David Trezeguet (16)
Lazio   Roberto Mancini   Bernardo Corradi,
  Stefano Fiore (32)
  Bernardo Corradi (10)
Lecce   Delio Rossi   Lorenzo Stovini (34)   Ernesto Chevantón (19)
Milan   Carlo Ancelotti   Gennaro Gattuso (33)   Andrij Ševčenko (24)
Modena[67]   Alberto Malesani (1ª-26ª)
  Gianfranco Bellotto (27ª-34ª)
  Jacopo Balestri (33)   Diomansy Kamara (6)
Parma   Cesare Prandelli   Alberto Gilardino (34)   Alberto Gilardino (23)
Perugia   Serse Cosmi   Zé Maria (32)   Zé Maria (7)
Reggina[68][69]   Franco Colomba (1ª-10ª)
  Sergio Buso (11ª)
  Giancarlo Camolese (12ª-34ª)
  Emanuele Belardi (30)   Francesco Cozza,
  David Di Michele (8)
Roma   Fabio Capello   Antonio Cassano,
  Emerson,
  Mancini (33)
  Francesco Totti (20)
Sampdoria   Walter Novellino   Aimo Diana (33)   Fabio Bazzani (13)
Siena   Giuseppe Papadopulo   Tore André Flo (33)   Enrico Chiesa (10)
Udinese   Luciano Spalletti   Morgan De Sanctis,
  Martin Jørgensen (34)
  Dino Fava Passaro (12)

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

  Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
Scudetto.svg 1. Milan 82 34 25 7 2 65 24 +41
  2. Roma 71 34 21 8 5 68 19 +49
  3. Juventus 69 34 21 6 7 67 42 +25
  4. Inter 59 34 17 8 9 59 37 +22
  5. Parma 58 34 16 10 8 57 46 +11
  6. Lazio 56 34 16 8 10 52 38 +14
  7. Udinese 50 34 13 11 10 44 40 +4
  8. Sampdoria 46 34 11 13 10 40 42 -2
  9. Chievo 44 34 11 11 12 36 37 -1
  10. Lecce 41 34 11 8 15 43 56 -13
  11. Brescia 40 34 9 13 12 52 57 -5
  12. Bologna 39 34 10 9 15 45 53 -8
  13. Reggina 34 34 6 16 12 29 45 -16
  14. Siena 34 34 8 10 16 41 54 -13
Noatunloopsong (nuvola).svg 15. Perugia 32 34 6 14 14 44 56 -12
1downarrow red.svg 16. Modena 30 34 6 12 16 27 46 -19
1downarrow red.svg 17. Empoli 30 34 7 9 18 26 54 -28
1downarrow red.svg 18. Ancona 13 34 2 7 25 21 70 -49

Legenda:

      Campione d'Italia e ammessa alla fase a gironi della UEFA Champions League 2004-2005.
      Ammesse alla fase a gironi della UEFA Champions League 2004-2005.
      Ammesse al terzo turno di qualificazione della UEFA Champions League 2004-2005.
      Ammesse al primo turno di Coppa UEFA 2004-2005.
      Retrocesse in Serie B 2004-2005.

Regolamento:

Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
A parità di punti valeva la classifica avulsa, eccetto per l'assegnazione dello scudetto, dei posti salvezza-retrocessione e qualificazione-esclusione dalla Coppa UEFA/Champions League per i quali era previsto uno spareggio.

Note:

Perugia retrocesso dopo la qualificazione interdivisionale con la Fiorentina, sesta in Serie B.

Squadra campione[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Associazione Calcio Milan 2003-2004.
Formazione tipo Giocatori (presenze)
  Dida (32)
  Cafu (28)
  Alessandro Nesta (26)
  Paolo Maldini (30)
  Giuseppe Pancaro (21)
  Gennaro Gattuso (33)
  Andrea Pirlo (32)
  Clarence Seedorf (29)
  Kaká (30)
  Rui Costa (28)
  Andrij Ševčenko (32)
Altri giocatoriJon Dahl Tomasson (26), Alessandro Costacurta (22), Massimo Ambrosini (20), Serginho (20), Filippo Inzaghi (14), Cristian Brocchi (11), Martin Laursen (10), Dario Šimić (10), Fernando Redondo (8), K'akhaber K'aladze (6), Marco Borriello (4), Christian Abbiati (2).

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Tabellone[modifica | modifica wikitesto]

  ANC BOL BRE CHI EMP INT JUV LAZ LEC MIL MOD PAR PER REG ROM SAM SIE UDI
Ancona –––– 3-2 1-1 0-2 2-1 0-2 2-3 0-1 0-2 0-2 1-1 0-2 0-0 1-1 0-0 0-1 0-0 0-3
Bologna 3-2 –––– 3-0 3-1 2-1 0-2 0-1 2-1 1-1 0-2 1-1 2-2 2-2 2-2 0-4 0-1 3-1 2-0
Brescia 5-2 0-0 –––– 1-1 2-0 2-2 2-3 2-1 1-2 0-1 0-0 2-3 1-1 4-4 1-0 1-1 4-2 1-2
Chievo 1-0 2-1 3-1 –––– 0-0 0-2 1-2 0-0 2-3 0-2 2-0 0-2 4-1 0-0 0-3 1-1 1-1 0-0
Empoli 2-0 2-0 1-1 0-1 –––– 2-3 3-3 2-2 0-0 0-1 0-3 1-0 1-0 1-1 0-2 1-1 1-0 2-0
Inter 3-0 4-2 1-3 0-0 0-1 –––– 3-2 0-0 3-1 1-3 2-0 1-0 2-1 6-0 0-0 0-0 4-0 1-2
Juventus 3-0 2-1 2-0 1-0 5-1 1-3 –––– 1-0 3-4 1-3 3-1 4-0 1-0 1-0 2-2 2-0 4-2 4-1
Lazio 4-2 2-1 0-1 1-0 3-0 2-1 2-0 –––– 4-1 0-1 2-1 2-3 3-1 1-1 1-1 1-1 5-2 2-2
Lecce 3-1 1-2 1-4 1-2 2-1 2-1 1-1 0-1 –––– 1-1 1-0 1-2 1-2 2-1 0-3 0-0 0-0 2-1
Milan 5-0 2-1 4-2 2-2 1-0 3-2 1-1 1-0 3-0 –––– 2-0 3-1 2-1 3-1 1-0 3-1 2-1 1-2
Modena 2-1 2-0 1-1 0-3 1-1 1-1 0-2 1-1 2-0 1-1 –––– 2-2 1-0 1-2 0-1 1-0 1-3 0-1
Parma 3-1 0-0 2-2 3-1 4-0 1-0 2-2 0-3 3-1 0-0 3-0 –––– 3-0 1-2 1-4 1-0 1-1 4-3
Perugia 1-0 4-2 2-2 0-2 1-1 2-3 1-0 1-2 2-2 1-1 1-1 2-2 –––– 0-0 0-1 3-3 2-2 3-3
Reggina 0-0 0-0 0-0 0-0 2-0 0-2 0-2 2-1 1-3 2-1 1-1 1-1 1-2 –––– 0-0 2-2 2-1 0-1
Roma 3-0 1-2 5-0 3-1 3-0 4-1 4-0 2-0 3-1 1-2 1-0 2-0 1-3 2-0 –––– 3-1 6-0 1-1
Sampdoria 2-0 3-2 2-1 1-0 2-0 2-2 1-2 1-2 2-2 0-3 1-1 1-2 3-2 2-0 0-0 –––– 2-1 1-3
Siena 3-2 0-0 0-1 1-2 4-0 0-1 1-3 3-0 2-1 1-2 4-0 1-2 2-1 0-0 0-0 0-0 –––– 1-0
Udinese 3-0 1-3 4-3 1-1 2-0 0-0 0-0 1-2 1-0 0-0 1-0 1-1 1-1 1-0 1-2 0-1 1-1 ––––

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

Il calendario venne sorteggiato il 31 luglio 2003, con l'inizio del torneo fissato al 30 agosto e la conclusione al 16 maggio 2004[70]. Le soste per la Nazionale azzurra furono programmate al 7 settembre, 12 ottobre e 16 novembre 2003: il campionato rimase invece fermo il 28 dicembre 2003 e 4 gennaio 2004 per la pausa natalizia[71].

andata (1ª) 1ª giornata ritorno (18ª)
         
1º set. 0-2 [72] Ancona-Milan 0-5 25 gen.
31 ago. 2-2 Bologna-Parma 0-0
1-1 Brescia-Chievo 1-3
2-0 Inter-Modena 1-1
5-1 Juventus-Empoli 3-3
4-1 Lazio-Lecce 1-0
2-2 Perugia-Siena 1-2 24 gen.
30 ago. 2-2 Reggina-Sampdoria 0-2
31 ago. 1-2 Udinese-Roma 1-1 25 gen.
andata (2ª) 2ª giornata ritorno (19ª)
         
14 set. 1-2 Chievo-Juventus 0-1 1° feb.
1-1 Empoli-Reggina 0-2 31 gen.
3-1 Lecce-Ancona 2-0 1° feb.
13 set. 2-1 Milan-Bologna 2-0
14 set. 0-1 Modena-Udinese 0-1
3-0 Parma-Perugia 2-2
5-0 Roma-Brescia 0-1 31 gen.
13 set. 1-2 Sampdoria-Lazio 1-1 1° feb.
14 set. 0-1 Siena-Inter 0-4

 

andata (3ª) 3ª giornata ritorno (20ª)
         
20 set. 1-1 Ancona-Modena 1-2 8 feb.
21 set. 2-0 Bologna-Udinese 3-1 7 feb.
4-4 Brescia-Reggina 0-0 8 feb.
0-0 Inter-Sampdoria 2-2
2-2 Juventus-Roma 0-4
2-3 Lazio-Parma 3-0
1-2 Lecce-Chievo 3-2 7 feb.
1-1 Perugia-Milan 1-2 8 feb.
20 set. 4-0 Siena-Empoli 0-1
andata (4ª) 4ª giornata ritorno (21ª)
         
28 set. 4-1 Chievo-Perugia 2-0 14 feb.
2-2 Empoli-Lazio 0-3
3-0 Milan-Lecce 1-1 15 feb.
2-0 Modena-Bologna 1-1
1-1 Parma-Siena 2-1
27 set. 0-2 Reggina-Juventus 0-1
28 set. 3-0 Roma-Ancona 0-0
2-1 Sampdoria-Brescia 1-1
27 set. 0-0 Udinese-Inter 2-1

 

andata (5ª) 5ª giornata ritorno (22ª)
         
5 ott. 0-3 Ancona-Udinese 0-3 22 feb.
0-3 Empoli-Modena 1-1
1-3 Inter-Milan 2-3 21 feb.
2-1 Juventus-Bologna 1-0 22 feb.
1-0 Lazio-Chievo 0-0
1-4 Lecce-Brescia 2-1
1-0 Parma-Sampdoria 2-1 21 feb.
0-0 Perugia-Reggina 2-1 22 feb.
0-0 Siena-Roma 0-6
andata (6ª) 6ª giornata ritorno (23ª)
         
18 ott. 2-3 Ancona-Juventus 0-3 29 feb.
19 ott. 2-2 Bologna-Perugia 2-4
18 ott. 2-2 Brescia-Inter 3-1
19 ott. 1-1 Chievo-Sampdoria 0-1
1-0 Milan-Lazio 1-0
2-0 Modena-Lecce 0-1
2-1 Reggina-Siena 0-0 28 feb.
2-0 Roma-Parma 4-1 29 feb.
2-0 Udinese-Empoli 0-2 28 feb.

 

andata (7ª) 7ª giornata ritorno (24ª)
         
25 ott. 0-1 Empoli-Chievo 0-0 7 mar.
26 ott. 0-0 Inter-Roma 1-4
2-0 Juventus-Brescia 3-2 6 mar.
2-1 Lazio-Bologna[73] 1-2 25 mar.
3-0 Parma-Modena 2-2 6 mar.
3-3 Perugia-Udinese 1-1 7 mar.
0-0 Reggina-Ancona 1-1
0-3 Sampdoria-Milan 1-3
25 ott. 2-1 Siena-Lecce 0-0
andata (8ª) 8ª giornata ritorno (25ª)
         
2 nov. 0-0 Ancona-Siena 2-3 14 mar.
0-1 Bologna-Sampdoria 2-3 13 mar.
2-3 Brescia-Parma 2-2 14 mar.
0-2 Chievo-Inter 0-0
2-1 Lecce-Empoli 0-0 13 mar.
1° nov. 1-1 Milan-Juventus 3-1 14 mar.
2 nov. 1-0 Modena-Perugia 1-1
2-0 Roma-Reggina 0-0
1° nov. 1-2 Udinese-Lazio 2-2

 

andata (9ª) 9ª giornata ritorno (26ª)
         
8 nov. 0-0 Brescia-Bologna 0-3 21 mar.
9 nov. 3-0 Inter-Ancona 2-0
4-1 Juventus-Udinese 0-0 20 mar.
0-0 Parma-Milan 1-3
2-2 Perugia-Lecce 2-1 21 mar.
1-1 Reggina-Modena 2-1
2-0 Roma-Lazio[74] 1-1 21 apr.
8 nov. 2-0 Sampdoria-Empoli 1-1 21 mar.
9 nov. 1-2 Siena-Chievo 1-1
andata (10ª) 10ª giornata ritorno (27ª)
         
23 nov. 1-1 Ancona-Brescia 2-5 28 mar.
0-4 Bologna-Roma 2-1
0-2 Chievo-Milan 2-2
1-0 Empoli-Parma 0-4
22 nov. 6-0 Inter-Reggina 2-0
23 nov. 3-1 Lazio-Perugia 2-1
0-0 Lecce-Sampdoria 2-2
22 nov. 0-2 Modena-Juventus 1-3
23 nov. 1-1 Udinese-Siena 0-1

 

andata (11ª) 11ª giornata ritorno (28ª)
         
30 nov. 1-2 Brescia-Udinese 3-4 4 apr.
29 nov. 1-3 Juventus-Inter 2-3
30 nov. 2-0 Milan-Modena 1-1
3-1 Parma-Chievo 2-0
1-1 Perugia-Empoli 0-1
0-0 Reggina-Bologna 2-2
3-1 Roma-Lecce 3-0
2-0 Sampdoria-Ancona 1-0
29 nov. 3-0 Siena-Lazio 2-5
andata (12ª) 12ª giornata ritorno (29ª)
         
7 dic. 3-2 Bologna-Ancona 2-3 10 apr.
0-3 Chievo-Roma[75] 1-3
6 dic. 0-1 Empoli-Milan 0-1
7 dic. 2-1 Inter-Perugia 3-2 11 apr.
6 dic. 2-0 Lazio-Juventus 0-1 10 apr.
7 dic. 1-2 Lecce-Parma 1-3
1-1 Modena-Brescia 0-0
2-1 Sampdoria-Siena 0-0
1-0 Udinese-Reggina 1-0

 

andata (13ª) 13ª giornata ritorno (30ª)
         
14 dic. 0-1 Ancona-Lazio 2-4 18 apr.
0-2 Bologna-Inter 2-4
2-0 Brescia-Empoli 1-1
4-0 Juventus-Parma 2-2
29 gen. 2-1 [76] Milan-Siena 2-1 17 apr.
13 dic. 3-3 Perugia-Sampdoria 2-3 18 apr.
14 dic. 0-0 Reggina-Chievo 0-0
1-0 Roma-Modena 1-0
13 dic. 1-0 Udinese-Lecce 1-2 17 apr.
andata (14ª) 14ª giornata ritorno (31ª)
         
21 dic. 1-0 Chievo-Ancona 2-0 25 apr.
20 dic. 0-2 Empoli-Roma[75] 0-3
21 dic. 2-1 Lazio-Inter 0-0
1-1 Lecce-Juventus 4-3
1-2 Milan-Udinese 0-0
20 dic. 1-2 Parma-Reggina 1-1
21 dic. 2-2 Perugia-Brescia 1-1
1-1 Sampdoria-Modena 0-1
0-0 Siena-Bologna 1-3

 

andata (15ª) 15ª giornata ritorno (32ª)
         
6 gen. 0-2 Ancona-Parma 1-3 2 mag.
2-1 Bologna-Empoli 0-2
4-2 Brescia-Siena 1-0
3-1 Inter-Lecce 1-2
1-0 Juventus-Perugia 0-1
0-3 Modena-Chievo 0-2
2-1 Reggina-Lazio 1-1
1-2 Roma-Milan 0-1
0-1 Udinese-Sampdoria 3-1
andata (16ª) 16ª giornata ritorno (33ª)
         
10 gen. 0-0 Chievo-Udinese 1-1 9 mag.
11 gen. 2-0 Empoli-Ancona 1-2
0-1 Lazio-Brescia 1-2
1-2 Lecce-Bologna 1-1
3-1 Milan-Reggina 1-2
10 gen. 1-0 Parma-Inter 0-1
11 gen. 0-1 Perugia-Roma[75] 3-1
1-2 Sampdoria-Juventus 0-2
4-0 Siena-Modena 3-1

 

andata (17ª) 17ª giornata ritorno (34ª)
         
18 gen. 0-0 Ancona-Perugia 0-1 16 mag.
3-1 Bologna-Chievo 1-2
0-1 Brescia-Milan 2-4
0-1 Inter-Empoli 3-2
4-2 Juventus-Siena 3-1
17 gen. 1-1 Modena-Lazio 1-2
18 gen. 1-3 Reggina-Lecce 1-2
3-1 Roma-Sampdoria 0-0
17 gen. 1-1 Udinese-Parma 3-4
 

Qualificazioni[modifica | modifica wikitesto]

Sfida salvezza/promozione[modifica | modifica wikitesto]

  Risultati   Luogo e data
Perugia 0-1 Fiorentina Perugia, 16 giugno 2004
Fiorentina 1-1 Perugia Firenze, 20 giugno 2004
 

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Squadre[modifica | modifica wikitesto]

Capoliste solitarie[modifica | modifica wikitesto]

                                                                       
 
Juv
  Rom Milan
         
                                                                   
10ª 11ª 12ª 13ª 14ª 15ª 16ª 17ª 18ª 19ª 20ª 21ª 22ª 23ª 24ª 25ª 26ª 27ª 28ª 29ª 30ª 31ª 32ª 33ª 34ª

Primati stagionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggior numero di partite vinte: 25 (Milan)
  • Minor numero di partite perse: 2 (Milan)
  • Massimo dei pareggi: 16 (Reggina)
  • Minor numero di partite vinte: 2 (Ancona)
  • Maggior numero di partite perse: 25 (Ancona)
  • Minimo dei pareggi: 6 (Juventus)
  • Miglior attacco: 68 (Roma)
  • Miglior difesa: 19 (Roma)
  • Miglior differenza reti: +49 (Roma)
  • Peggior attacco: 21 (Ancona)
  • Peggior difesa: 70 (Ancona)
  • Peggior differenza reti: −49 (Ancona)
  • Partita con più reti segnate: Brescia-Reggina 4-4 (8)
  • Partita con maggior scarto di reti: Inter-Reggina 6-0, Roma-Siena 6-0 (6)

Individuali[modifica | modifica wikitesto]

Da segnalare la quadripletta messa a segno da Alberto Gilardino in Parma-Udinese 4-3 della 34ª giornata[77].

Classifica dei marcatori[modifica | modifica wikitesto]

Gol Rigori   Giocatore Squadra
24 1     Andrij Ševčenko Milan
23 4     Alberto Gilardino Parma
20 6     Francesco Totti Roma
19 4     Ernesto Chevantón Lecce
17 2     Adriano Parma (8)
Inter (9)
16 1     David Trezeguet Juventus
14       Antonio Cassano Roma
13       Fabio Bazzani Sampdoria
13 2     Christian Vieri Inter
12       Roberto Baggio Brescia
12       Andrea Caracciolo Brescia
12       Dino Fava Passaro Udinese
12 1     Jon Dahl Tomasson Milan
11       Vincenzo Iaquinta Udinese
11       Tommaso Rocchi Empoli
11 1     Marco Di Vaio Juventus
11 1     Francesco Flachi Sampdoria

Media spettatori[modifica | modifica wikitesto]

Media spettatori della Serie A 2003-04: 25.675[78]

 

Club Pos. Media Max. Totale Abbonamenti
Milan 1 63.245 78.334 1.075.162 49.146
Inter 2 58.352 75.831 991.982 45.953
Lazio 3 49.341 60.929 838.800 41.547
Roma 4 45.634 73.383 775.784 36.915
Juventus 5 34.365 53.883 584.207 28.672
Sampdoria 6 26.224 35.557 445.802 20.206
Bologna 7 23.062 33.782 392.057 16.274
Reggina 8 20.523 24.082 348.883 18.510
Udinese 9 17.642 29.819 299.918 14.530
Lecce 10 16.409 31.967 278.957 7.289
Parma 11 15.904 23.663 270.372 10.439
Modena 12 15.480 18.748 263.166 12.837
Chievo 13 14.868 34.624 252.763 8.472
Brescia 14 13.807 20.878 234.724 8.350
Ancona 15 13.235 23.306 224.997 9.117
Siena 16 11.142 13.310 189.408 7.903
Perugia 17 11.047 18.796 187.794 5.829
Empoli 18 7.340 16.186 124.788 3.277