Serie A 1980-1981

Serie A 1980-1981
Competizione Serie A
Sport Football pictogram.svg Calcio
Edizione 79ª (49ª di Serie A)
Organizzatore Lega Nazionale Professionisti
Date dal 14 settembre 1980
al 24 maggio 1981
Luogo Italia Italia
Partecipanti 16
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Juventus
(19º titolo)
Retrocessioni Brescia
Perugia
Pistoiese
Statistiche
Miglior marcatore Italia Roberto Pruzzo (18)
Incontri disputati 240
Gol segnati 460 (1,92 per incontro)
Juventus Football Club 1980-1981.jpg
La Juventus campione d'Italia
Cronologia della competizione
Left arrow.svg 1979-1980 1981-1982 Right arrow.svg

La Serie A 1980-1981 è stata la 79ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (il 49º a girone unico), disputato tra il 14 settembre 1980 e il 24 maggio 1981 e concluso con la vittoria della Juventus, al suo diciannovesimo titolo.

Capocannoniere del torneo è stato Roberto Pruzzo (Roma) con 18 reti.

Stagione

Novità

Il Bologna, tra le squadre penalizzate alla vigilia per gli strascichi del Totonero, nonostante l'handicap del −5 seppe condurre un positivo campionato chiuso al settimo posto.

La difficile stagione 1979-1980 aveva lasciato più di un segno sul calcio italiano: in quell'estate, lo scandalo legato al Totonero portò all'assenza dal massimo campionato di due scudettate come Lazio e Milan, nonché alla penalizzazione di tre squadre, AvellinoBologna e Perugia, costrette a partire da quota −5, handicap che rese più dura e distorta la lotta per la salvezza.

Da questa stagione il regolamento permise la presenza in panchina di un massimo di cinque riserve (con quattro giocatori di movimento oltre al secondo portiere), con conseguente aumento delle sostituzioni disponibili a un massimo di due, indipendentemente dal ruolo. Un'ulteriore innovazione fu data dall'introduzione della classifica avulsa per dirimere i casi di arrivo a pari punti di almeno tre o più squadre, al posto del precedente criterio della differenza reti generale; solamente in caso di arrivo ex aequo di due squadre, invece, si sarebbe fatto ricorso a una gara di spareggio.

Calciomercato

Da sinistra: il libero del Napoli, l'olandese Ruud Krol, e il regista della Roma, il brasiliano Paulo Roberto Falcão, tra i nuovi stranieri della Serie A dopo la riapertura delle frontiere.

Il progressivo impoverimento della qualità del gioco e del numero di gol portò — dopo quindici anni — alla riapertura delle frontiere, con la possibilità per ogni club di ingaggiare un giocatore non italiano.[1] I campioni in carica dell'Inter, ancora nelle mani di Eugenio Bersellini, rinforzarono il loro centrocampo con l'austriaco Prohaska;[1] anche la Juventus di Giovanni Trapattoni e la Roma di Nils Liedholm si concentrarono su quel reparto, mettendo sotto contratto rispettivamente l'irlandese Brady e il brasiliano Falcão,[1] mentre il Napoli, affidato all'emergente Rino Marchesi,[2] puntellò la propria difesa con l'olandese Krol.[1]

Tra gli altri club, anche Fiorentina e Torino puntarono su nomi internazionali come, rispettivamente, l'argentino Bertoni e l'olandese van de Korput.[1] Tra le provinciali, al contrario, cinque di esse (AscoliBresciaCagliariCatanzaro e Como) scelsero di continuare con organici autarchici[1] mentre altre si affidarono a scommesse che in alcuni casi si rivelarono vincenti, come il brasiliano Juary per l'Avellino,[3] e in altri delle sonore delusioni; su tutti spiccò in negativo il brasiliano Luís Sílvio della neopromossa Pistoiese, rimasto da allora nell'immaginario collettivo del calcio italiano[4] poiché diede inizio, suo malgrado, alla lunga schiera di «bidoni» partoriti dalla Serie A del decennio.[5]

Avvenimenti

Girone di andata

La neopromossa Pistoiese, alla sua prima e fin qui unica apparizione nella massima serie a girone unico.

L'inizio del campionato, con le prime tre giornate fissate per le ultime domeniche di settembre, fu favorevole alla Roma che presto staccò gli inseguitori della prima ora, la nuova Fiorentina dei Pontello e i campioni uscenti dell'Inter, questi ultimi frattanto distratti dal loro buon percorso continentale. La Juventus ebbe un inizio incerto, culminato alla sesta giornata nella sconfitta in un infuocato derby segnato dalla contestata direzione arbitrale di Agnolin, e da cui la squadra di Trapattoni uscì con ben quattro squalificati;[N 1] nel prosieguo del girone i bianconeri riuscirono comunque a riemergere, mentre il Napoli prese il posto dei viola ai vertici della classifica.

Il 1º febbraio 1981 i giallorossi chiusero davanti a tutti il girone di andata, in una graduatoria molto corta che li vide sopravanzare di un punto l'Inter, di due Juventus e Napoli, e di tre il Torino.[7] Simili distacchi si ritrovarono nel resto della classifica, con appena quattro punti a ballare tra il sesto posto del Cagliari e il penultimo dell'Udinese, e col solo Perugia già staccato sul fondo;[7] deluse al giro di boa anche la Fiorentina, che dopo il positivo avvio incappò in una flessione che la fece scivolare nei bassifondi,[7] situazione che aveva portato all'esonero di Paolo Carosi in favore di una scommessa assoluta quale l'esordiente Giancarlo De Sisti.[8]

Girone di ritorno

Il Napoli tornò ai vertici chiudendo il campionato al terzo posto della classifica e cullando sogni-scudetto fino alla penultima giornata.

La tornata di ritorno segnò, in particolare nel mese di marzo, rilevanti cambiamenti al vertice: ciò anche a causa del calendario che, durante l'intero mese, vide in programma vari scontri incrociati. Nonostante le combinazioni di risultati, nessuna delle squadre presenti nel lotto di testa ne rimase esclusa. A cinque giornate dalla fine si era assestato un trio in cima alla graduatoria, a quota 35 punti: Juventus, Roma e un Napoli reinseritosi nella lotta-scudetto grazie a una serie di successi. Gli azzurri, in virtù di un calendario più agevole sulla carta, sembravano i favoriti,[9] ma il 26 aprile pagarono cara l'inaspettata sconfitta casalinga contro il già retrocesso Perugia, che fece loro perdere contatto dalla vetta; nello stesso turno i capitolini vennero fermati sul pareggio ad Ascoli Piceno, di conseguenza restarono i bianconeri al primo posto solitario.

Si arrivò quindi allo scontro diretto del 10 maggio al Comunale tra Juventus e Roma, terz'ultima giornata, coi padroni di casa avanti in classifica di una lunghezza sugli ospiti. L'avvicinamento alla sfida-scudetto avvenne in un clima incandescente,[10] dettato soprattutto dal fatto che i bianconeri, già costretti a rinunciare a un titolare quale Tardelli, alla vigilia del match furono improvvisamente privati anche dell'apporto di Bettega, fermato dalla disciplinare sino a fine campionato causa una lunga — e più che controversa — squalifica.[N 2]

Roberto Pruzzo, centravanti della Roma seconda classificata, si laureò per la prima volta capocannoniere della Serie A con 18 gol.

Veleni che deflagrarono la domenica in campo quando al 75', coi torinesi in dieci per l'espulsione del loro capitano Furino e il risultato inchiodato sullo 0-0, un gol del difensore romanista Turone venne annullato dall'arbitro Bergamo per un fuorigioco segnalato dall'assistente di linea: le immagini televisive mai chiarirono, in maniera definitiva, se la posizione del giocatore fosse o meno regolare; negli anni seguenti continuarono a susseguirsi pareri contrastanti, fra proiezioni con le nuove tecnologie e accuse di manipolazione della moviola.[13] La gara si chiuse a reti inviolate,[14] ma da lì in avanti il cosiddetto «gol di Turone» rimase un argomento caldo e mai sopito del calcio tricolore per i decenni a venire,[15] e che nell'immediato rinfocolò bruscamente l'allora sopita rivalità tra bianconeri e giallorossi,[16] per un dualismo che da qui in avanti sarebbe divenuto una classica del campionato italiano.[15]

Il contemporaneo successo napoletano a Como ravvivò i sogni tricolori degli uomini di Marchesi e, nell'immediato, rilanciò l'ipotesi di un suggestivo spareggio-scudetto a tre;[17] tuttavia appena la domenica seguente, al San Paolo, la Juventus vinse anche l'altro scontro diretto sul suo cammino, estromise definitivamente il Napoli e pose de facto le mani sul titolo. Per la certezza matematica si dovette attendere l'ultimo turno del 24 maggio: mentre la Roma pareggiava ad Avellino, a Torino i bianconeri superarono la Fiorentina e si laurearono campioni d'Italia per la diciannovesima volta nella loro storia. Alle due inseguitrici non rimase che la consolazione della raggiunta qualificazione alla Coppa UEFA; tuttavia al Napoli non si unirono i capitolini del capocannoniere Pruzzo, bensì l'Inter, quarta classificata, dal momento che la stessa Roma, vittoriosa in Coppa Italia, venne dirottata alla Coppa delle Coppe.

Da sinistra: Giampiero BonipertiGiovanni Trapattoni e Dino Zoff, rispettivamente presidente, allenatore e portiere juventini, durante una puntata della Domenica Sportiva celebrativa dello scudetto bianconero.

In zona retrocessione riuscirono ad annullare le rispettive penalizzazioni il Bologna, coi felsinei di Gigi Radice che conclusero peraltro settimi in classifica, e l'Avellino, che nel corso della stagione seppe altresì superare il dramma del terremoto irpino;[18] mancò invece l'obiettivo il Perugia che, appena due anni dopo lo storico secondo posto, rimase per tutto il campionato lontano da ogni speranza di salvezza.

Nell'ultima parte del torneo si determinò la retrocessione, a causa della classifica avulsa, del Brescia che aveva terminato a pari punti coi già citati irpini, l'Ascoli, l'Udinese e il Como; in particolare, i lariani si salvarono a discapito dei bresciani per un solo gol. A comportare questo esito non furono tuttavia le risultanze del campo bensì il coinvolgimento amministrativo dell'Avellino nei calcoli avulsi: i bresciani, che furono gli unici a perdere entrambe le sfide con gli irpini, ne furono danneggiati in modo decisivo, risultando così nei fatti penalizzati dall'onda lunga del Totonero, scandalo in cui non erano stati coinvolti. Cadde infine con largo anticipo, nonostante una partenza promettente, la matricola Pistoiese, al debutto in Serie A dopo l'effimera partecipazione alla Divisione Nazionale a gironi di oltre mezzo secolo prima.

Squadre partecipanti

Ubicazione delle squadre della Serie A 1980-1981
Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Ascoli dettagli Ascoli Piceno Stadio Cino e Lillo Del Duca 4º posto in Serie A
Avellino dettagli Avellino Stadio Partenio 11º posto in Serie A
Bologna dettagli Bologna Stadio Comunale 7º posto in Serie A
Brescia dettagli Brescia Stadio Mario Rigamonti 3º posto in Serie B, promosso
Cagliari dettagli Cagliari Stadio Sant'Elia 7º posto in Serie A
Catanzaro dettagli Catanzaro Stadio Comunale 12º posto in Serie A
Como dettagli Como Stadio Giuseppe Sinigaglia 1º posto in Serie B, promosso
Fiorentina dettagli Firenze Stadio Comunale 5º posto in Serie A
Inter dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza 1º posto in Serie A
Juventus dettagli Torino Stadio Comunale 2º posto in Serie A
Napoli dettagli Napoli Stadio San Paolo 10º posto in Serie A
Perugia dettagli Perugia Stadio Renato Curi 7º posto in Serie A
Pistoiese dettagli Pistoia Stadio Comunale di Pistoia 2º posto in Serie B, promossa
Roma dettagli Roma Stadio Olimpico 6º posto in Serie A
Torino dettagli Torino Stadio Comunale 3º posto in Serie A
Udinese dettagli Udine Stadio Friuli 13º posto in Serie A

Allenatori

Allenatori e primatisti

Squadra Allenatore Calciatore più presente Cannoniere
Ascoli[19] Italia Giovan Battista Fabbri (1ª-12ª)
Italia Carlo Mazzone (13ª-30ª)
Italia Gianfranco Bellotto,
Italia Adelio Moro,
Italia Eugenio Perico,
Italia Fortunato Torrisi (30)
Italia Alessandro Scanziani (5)
Avellino Brasile Luís Vinício Italia Stefano Tacconi (30) Italia Beniamino Vignola (6)
Bologna Italia Luigi Radice Italia Klaus Bachlechner,
Italia Franco Colomba,
Italia Danilo Pileggi (30)
Italia Giuliano Fiorini (7)
Brescia Italia Alfredo Magni Italia Dino Galparoli,
Italia Astutillo Malgioglio,
Italia Maurizio Venturi (30)
Italia Domenico Penzo (4)
Cagliari Italia Mario Tiddia Italia Claudio Azzali,
Italia Roberto Corti,
Italia Oreste Lamagni (30)
Italia Franco Selvaggi (8)
Catanzaro Italia Tarcisio Burgnich Italia Giorgio Boscolo,
Italia Giuseppe Sabadini (30)
Italia Massimo Palanca (13)
Como Italia Giuseppe Marchioro Italia Giancarlo Centi,
Italia Silvano Fontolan,
Italia Massimo Mancini,
Italia Pietro Vierchowod (30)
Italia Marco Nicoletti (6)
Fiorentina[20] Italia Paolo Carosi (1ª-14ª)
Italia Giancarlo De Sisti (15ª-30ª)
Italia Giovanni Galli (30) Italia Giancarlo Antognoni (9)
Inter Italia Eugenio Bersellini Italia Ivano Bordon (30) Italia Alessandro Altobelli (12)
Juventus Italia Giovanni Trapattoni Italia Dino Zoff (30) Irlanda Liam Brady (8)
Napoli Italia Rino Marchesi Italia Giuseppe Bruscolotti,
Italia Luciano Castellini,
Italia Gaetano Musella,
Italia Claudio Pellegrini (30)
Italia Claudio Pellegrini (11)
Perugia[21] Italia Renzo Ulivieri (1ª-16ª)
Italia Giampiero Molinari (17ª-30ª)
Italia Salvatore Bagni,
Italia Pierluigi Frosio (29)
Italia Salvatore Bagni (5)
Pistoiese[22] Italia Lido Vieri (1ª-6ª)
Italia Lido Vieri ed Italia Edmondo Fabbri (D.T.) (7ª-30ª)
Italia Poerio Mascella (30) Italia Vito Chimenti (9)
Roma Svezia Nils Liedholm Italia Agostino Di Bartolomei,
Italia Franco Tancredi (30)
Italia Roberto Pruzzo (18)
Torino[23] Italia Ercole Rabitti (1ª-19ª)
Italia Romano Cazzaniga (20ª-30ª)
Italia Giuliano Terraneo (30) Italia Francesco Graziani (11)
Udinese[24][25][26] Italia Marino Perani (1ª-3ª)
Italia Enzo Ferrari (4ª)
Italia Gustavo Giagnoni (5ª-16ª)
Italia Enzo Ferrari (17ª-30ª)
Italia Fulvio Fellet (29) Italia Nicola Zanone (8)

Classifica finale

  Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
Scudetto.svg 1. Juventus 44 30 17 10 3 46 15 +31
[N 3] 2. Roma 42 30 14 14 2 43 20 +23
  3. Napoli 38 30 14 10 6 31 21 +10
  4. Inter 36 30 14 8 8 41 24 +17
  5. Fiorentina 32 30 9 14 7 28 25 +3
  6. Cagliari 30 30 8 14 8 29 30 -1
  7. Bologna (-5) 29 30 11 12 7 32 27 +5
  8. Catanzaro 29 30 6 17 7 24 27 -3
  9. Torino 26 30 8 10 12 26 29 -3
  10. Avellino (-5) 25 30 10 10 10 36 33 +3
  11. Ascoli 25 30 7 11 12 18 34 -16
  12. Udinese 25 30 6 13 11 24 39 -15
  13. Como 25 30 8 9 13 25 33 -8
1downarrow red.svg 14. Brescia 25 30 4 17 9 19 25 -6
1downarrow red.svg 15. Perugia (-5) 18 30 5 13 12 18 31 -13
1downarrow red.svg 16. Pistoiese 16 30 6 4 20 19 46 -27

Legenda:

      Campione d'Italia e qualificata in Coppa dei Campioni 1981-1982.
      Qualificato in Coppa delle Coppe 1981-1982.
      Qualificato in Coppa UEFA 1981-1982.
      Retrocessi in Serie B 1981-1982.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
A parità di punti valeva la classifica avulsa, eccetto per l'assegnazione dello scudetto, dove era previsto uno spareggio.

Note:

Il Bologna, l'Avellino e il Perugia hanno scontato 5 punti di penalizzazione a causa delle sentenze riguardanti lo Scandalo del Totonero.

Squadra campione

Formazione tipo[27] Giocatori (presenze)[28]
Italia Dino Zoff (30)
Italia Antonello Cuccureddu (29)
Italia Antonio Cabrini (28)
Italia Giuseppe Furino (24)
Italia Claudio Gentile (27)
Italia Gaetano Scirea (29)
Italia Franco Causio (25)
Italia Marco Tardelli (28)
Italia Roberto Bettega (25)
Irlanda Liam Brady (28)
Italia Pietro Fanna (29)
Altri giocatoriDomenico Marocchino (24), Cesare Prandelli (20), Vinicio Verza (14), Carlo Osti (6), Sergio Brio (4), Giuseppe Galderisi (1), Massimo Storgato (3).

Risultati

Tabellone

  Asc Ave Bol Bre Cag Cat Com Fio Int Juv Nap Per Pis Rom Tor Udi
Ascoli –––– 1-1 1-1 0-0 0-0 1-2 2-1 1-0 0-1 0-0 3-2 0-3 0-0 0-0 0-0 1-0
Avellino 4-2 –––– 2-0 1-0 2-1 1-0 2-1 2-3 1-3 1-1 0-0 2-1 3-0 1-1 3-0 0-0
Bologna 1-0 0-0 –––– 0-1 2-1 0-0 1-1 2-1 2-1 1-5 1-1 4-0 2-0 1-1 1-0 1-0
Brescia 0-1 1-2 0-0 –––– 1-0 1-1 1-0 0-0 0-0 1-1 1-2 1-1 2-2 1-2 1-1 1-1
Cagliari 2-0 1-0 0-0 1-2 –––– 2-1 1-1 0-0 1-1 1-1 0-0 2-1 2-0 1-0 1-1 1-1
Catanzaro 2-0 1-1 2-2 0-0 0-0 –––– 2-0 2-2 0-0 0-0 0-0 0-1 1-3 1-1 1-0 2-1
Como 0-0 2-0 2-1 2-2 3-1 0-0 –––– 2-1 1-0 1-2 0-1 1-0 1-0 0-1 0-2 2-0
Fiorentina 2-1 2-1 2-1 1-0 0-0 1-1 1-1 –––– 0-0 0-1 0-1 1-0 1-2 1-1 2-0 1-1
Inter 1-2 0-0 1-0 0-0 4-1 2-2 2-1 1-2 –––– 1-0 3-0 3-1 2-0 2-4 1-1 2-0
Juventus 3-0 1-0 0-1 2-0 1-1 3-0 2-0 1-0 2-1 –––– 1-1 2-1 4-1 0-0 1-2 4-0
Napoli 1-0 1-0 2-1 1-1 2-0 1-1 2-0 1-1 1-0 0-1 –––– 0-1 1-0 4-0 1-3 1-0
Perugia 0-0 0-0 0-0 0-0 1-1 0-0 0-0 0-0 0-2 0-0 0-0 –––– 3-0 1-1 1-0 1-2
Pistoiese 0-1 2-1 0-2 1-0 1-3 0-1 2-0 0-1 1-2 1-3 0-1 1-0 –––– 0-4 1-1 1-1
Roma 4-1 1-1 1-1 1-0 1-0 0-0 1-1 1-1 1-0 0-0 1-1 5-0 1-0 –––– 2-0 3-1
Torino 3-0 2-0 1-2 1-1 1-2 2-0 1-1 1-1 0-1 0-2 0-1 2-0 1-0 0-2 –––– 0-0
Udinese 0-0 5-4 1-1 0-0 2-2 2-1 2-0 0-0 0-4 0-2 2-1 1-1 1-0 0-2 0-0 ––––

Calendario

Il sorteggio del calendario di Serie A e di Serie B avvenne il 4 agosto 1980 presso il Centro Elettronico del CONI di Roma.[29]

andata (1ª) 1ª giornata ritorno (16ª)
         
14 set. 1-0 Bologna-Ascoli 1-1 8 feb.
1-2 Brescia-Avellino 0-1
1-1 Cagliari-Juventus 1-1
0-1 Como-Roma 1-1
1-0 Fiorentina-Perugia 0-0
1-1 Napoli-Catanzaro 0-0
1-0 Torino-Pistoiese 1-1
0-4 Udinese-Inter 0-2
andata (2ª) 2ª giornata ritorno (17ª)
         
21 set. 3-2 Ascoli-Napoli 0-1 15 feb.
2-3 Avellino-Fiorentina 1-2
1-0 Catanzaro-Torino 0-2
4-1 Inter-Cagliari 1-1
2-0 Juventus-Como 2-1
0-0 Perugia-Bologna 0-4
1-1 Pistoiese-Udinese 0-1
1-0 Roma-Brescia 2-1

 

andata (3ª) 3ª giornata ritorno (18ª)
         
28 set. 1-1 Bologna-Roma 1-1 22 feb.
1-1 Brescia-Juventus 0-2
2-0 Cagliari-Ascoli 0-0
1-0 Como-Inter 1-2
1-1 Fiorentina-Catanzaro 2-2
1-0 Napoli-Pistoiese 1-0
2-0 Torino-Avellino 0-3
1-1 Udinese-Perugia 2-1
andata (4ª) 4ª giornata ritorno (19ª)
         
5 ott. 0-3 Ascoli-Perugia 0-0 1º mar.
2-1 Avellino-Cagliari 0-1
2-0 Catanzaro-Como 0-0
3-0 Inter-Napoli 0-1
0-1 Juventus-Bologna 5-1
1-0 Pistoiese-Brescia 2-2
2-0 Roma-Torino 2-0
0-0 Udinese-Fiorentina 1-1

 

andata (5ª) 5ª giornata ritorno (20ª)
         
19 ott. 0-0 Ascoli-Juventus 0-3 8 mar.
2-0 Bologna-Pistoiese 2-0
1-1 Brescia-Catanzaro 0-0
2-0 Como-Udinese 0-2
0-0 Fiorentina-Inter 2-1
4-0 Napoli-Roma 1-1
0-0 Perugia-Avellino 1-2
1-2 Torino-Cagliari 1-1
andata (6ª) 6ª giornata ritorno (21ª)
         
26 ott. 2-1 Avellino-Como 0-2 15 mar.
0-0 Brescia-Fiorentina 0-1
0-0 Cagliari-Napoli 0-2
0-1 Catanzaro-Perugia 0-0
2-4 Inter-Roma 0-1
1-2 Juventus-Torino 2-0
0-1 Pistoiese-Ascoli 0-0
1-1 Udinese-Bologna 0-1

 

andata (7ª) 7ª giornata ritorno (22ª)
         
9 nov. 1-0 Ascoli-Udinese 0-0 22 mar.
0-1 Bologna-Brescia 0-0
0-0 Fiorentina-Cagliari 0-0
2-0 Inter-Pistoiese 2-1
1-0 Napoli-Avellino 0-0
0-0 Perugia-Juventus 1-2
0-0 Roma-Catanzaro 1-1
1-1 Torino-Como 2-0
andata (8ª) 8ª giornata ritorno (23ª)
         
23 nov. 4-2 Avellino-Ascoli 1-1 29 mar.
1-1 Bologna-Napoli 1-2
1-1 Brescia-Torino 1-1
1-0 Cagliari-Roma 0-1
2-1 Como-Fiorentina 1-1
2-1 Juventus-Inter 0-1
1-0 Pistoiese-Perugia 0-3
2-1 Udinese-Catanzaro 1-2

 

andata (9ª) 9ª giornata ritorno (24ª)
         
30 nov. 2-1 Ascoli-Como 0-0 5 apr.
0-0 Catanzaro-Juventus 0-3
1-0 Inter-Bologna 1-2
1-1[N 4] Napoli-Brescia 2-1
1-1 Perugia-Cagliari 1-2
2-1 Pistoiese-Avellino 0-3
3-1 Roma-Udinese 2-0
1-1 Torino-Fiorentina 0-2
andata (10ª) 10ª giornata ritorno (25ª)
         
14 dic. 0-0 Brescia-Inter 0-0 12 apr.
0-0 Cagliari-Bologna 1-2
2-0 Catanzaro-Ascoli 2-1
1-0 Como-Perugia 0-0
1-1 Fiorentina-Roma 1-1
4-1 Juventus-Pistoiese 3-1
1-3 Napoli-Torino 1-0
5-4 Udinese-Avellino 0-0

 

andata (11ª) 11ª giornata ritorno (26ª)
         
21 dic. 1-0[N 5] Avellino-Catanzaro 1-1 26 apr.
2-1 Bologna-Fiorentina 1-2
1-2 Cagliari-Brescia 0-1
1-1 Inter-Torino 1-0
4-0 Juventus-Udinese 2-0
0-0 Perugia-Napoli 1-0
2-0 Pistoiese-Como 0-1
4-1 Roma-Ascoli 0-0
andata (12ª) 12ª giornata ritorno (27ª)
         
28 dic. 0-1 Ascoli-Inter 2-1 3 mag.
1-1[N 5] Avellino-Juventus 0-1
1-3 Catanzaro-Pistoiese 1-0
3-1 Como-Cagliari 1-1
0-1 Fiorentina-Napoli 1-1
1-1 Perugia-Roma 0-5
1-2 Torino-Bologna 0-1
0-0 Udinese-Brescia 1-1

 

andata (13ª) 13ª giornata ritorno (28ª)
         
18 gen. 0-0 Bologna-Catanzaro 2-2 10 mag.
1-1 Brescia-Perugia 0-0
1-1 Cagliari-Udinese 2-2
1-2 Fiorentina-Pistoiese 1-0
0-0 Inter-Avellino 3-1
2-0 Napoli-Como 1-0
0-0 Roma-Juventus 0-0
3-0 Torino-Ascoli 0-0
andata (14ª) 14ª giornata ritorno (29ª)
         
25 gen. 1-0 Ascoli-Fiorentina 1-2 17 mag.
2-0 Avellino-Bologna 0-0
0-0 Catanzaro-Cagliari 1-2
2-2 Como-Brescia 0-1
1-1 Juventus-Napoli 1-0
0-2 Perugia-Inter 1-3
0-4 Pistoiese-Roma 0-1
0-0 Udinese-Torino 0-0

 

andata (15ª) 15ª giornata ritorno (30ª)
         
1º feb. 1-1 Bologna-Como 1-2 24 mag.
0-1 Brescia-Ascoli 0-0
2-0 Cagliari-Pistoiese[N 6] 3-1
0-1 Fiorentina-Juventus 0-1
2-2 Inter-Catanzaro 0-0
1-0 Napoli-Udinese 1-2
1-1 Roma-Avellino 1-1
2-0 Torino-Perugia 0-1
 

Statistiche

Squadre

Capoliste solitarie

                                                               
 
Rom
  Roma  
Rom
 
Rom
 
Juv
  Juventus
                         
                                                           
10ª 11ª 12ª 13ª 14ª 15ª 16ª 17ª 18ª 19ª 20ª 21ª 22ª 23ª 24ª 25ª 26ª 27ª 28ª 29ª 30ª

Individuali

Classifica marcatori

Gol Rigori   Giocatore Squadra
18 7   Italia Roberto Pruzzo Roma
13 4   Italia Massimo Palanca Catanzaro
12 4   Italia Alessandro Altobelli Inter
11     Italia Francesco Graziani Torino
11     Italia Claudio Pellegrini Napoli
9 6   Italia Giancarlo Antognoni Fiorentina
9     Italia Vito Chimenti Pistoiese
9     Italia Paolo Pulici Torino
8 2   Irlanda Liam Brady Juventus
8 4   Italia Franco Selvaggi Cagliari
8 3   Italia Nicola Zanone Udinese
7 2   Italia Evaristo Beccalossi Inter
7 2   Italia Antonio Cabrini Juventus
7 1   Italia Giuliano Fiorini Bologna
7     Italia Marco Tardelli Juventus