Serie A 1975-1976

Serie A 1975-1976
Competizione Serie A
Sport Football pictogram.svg Calcio
Edizione 74ª (44ª di Serie A)
Organizzatore Lega Nazionale Professionisti
Date dal 5 ottobre 1975
al 16 maggio 1976
Luogo   Italia
Partecipanti 16
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Torino
(7º titolo)
Retrocessioni Ascoli
Como
Cagliari
Statistiche
Miglior marcatore   Paolo Pulici (21)
Incontri disputati 240
Gol segnati 542 (2,26 per incontro)
AC Torino 1975-76.jpg
I granata di nuovo campioni d'Italia a 27 anni dalla tragedia di Superga
Cronologia della competizione
Left arrow.svg 1974-1975 1976-1977 Right arrow.svg

La Serie A 1975-1976 è stata la 74ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (il 44º a girone unico), disputato tra il 5 ottobre 1975 e il 16 maggio 1976 e concluso con la vittoria del Torino, al suo settimo titolo.

Capocannoniere del torneo è stato, per la seconda volta consecutiva, Paolo Pulici (Torino) con 21 reti.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

A partire dai primi anni 1970 una nobile decaduta quale il Torino era tornata pian piano sotto i riflettori; con il nuovo decennio il presidente granata Orfeo Pianelli optò per un concreto salto di qualità, e la squadra che con la tragedia di Superga aveva perso tutto ritornò competitiva: i derby con la Juventus tornarono equilibrati, finendo per essere decisivi per l'assegnazione dello scudetto. Nel 1976, a ventisette anni dall'ultimo titolo, vinsero proprio i granata grazie all'intesa tra gli attaccanti Paolo Pulici — quest'ultimo capocannoniere con 21 gol — e Francesco "Ciccio" Graziani, nonché all'estro di Claudio Sala e alle innovazioni tattiche del loro allenatore, l'emergente Luigi Radice, fautore della zona mista e di un pressing a tutto campo.

Da sinistra: i gemelli del gol della squadra granata, Francesco Graziani e Paolo Pulici — quest'ultimo per la terza volta capocannoniere del campionato —, festeggiano lo scudetto.

Il campionato iniziò il 5 ottobre 1975: fra le neopromosse vi era una squadra all'esordio, il Perugia, mentre il Como festeggiava il ritorno in Serie A dopo ventidue anni di lontananza. Iniziarono bene i campioni uscenti della Juventus e il Napoli, le due squadre che si erano contese il titolo l'anno prima. Verso la decima giornata i partenopei cedettero lasciando il posto al Torino che, nonostante un avvio incerto (tre punti nelle prime tre gare, con la sconfitta di Bologna all'esordio) guadagnò terreno. Furono tuttavia i bianconeri a chiudere in vetta il girone di andata, con tre lunghezze di vantaggio sui granata, che diventarono cinque alla diciannovesima giornata, il 29 febbraio 1976.

La capolista sembrava a questo punto avviata a riconfermare il tricolore sulle proprie maglie, ma tra marzo e aprile si bloccò perdendo tre partite di fila — la trasferta di Cesena, lo scontro diretto nella stracittadina (quando l'1-2 finale venne tramutato in 0-2 dal Giudice Sportivo, causa un petardo che colpì il portiere avversario Castellini) e, infine, il derby d'Italia a San Siro —; una serie negativa che fece scivolare la squadra di Carlo Parola al secondo posto. Il Torino passò quindi in testa arrivando all'ultima giornata, il 16 maggio, con un solo punto di vantaggio sui concittadini. Il pareggio interno contro la rivelazione Cesena sarebbe potuto costare il campionato ai granata, ma la Juventus non riuscì ad approfittarne perdendo a Perugia: per il Torino fu così scudetto al Comunale, il settimo della sua storia. Dietro alle due torinesi si piazzò la coppia meneghina Milan-Inter, seguita dal Napoli che, con la vittoria in Coppa Italia, lasciò ai cesenati di Giuseppe Marchioro, a sorpresa sesti in classifica, il posto per una storica partecipazione alla Coppa UEFA.

Il Cesena ottenne il suo miglior risultato della storia con il sesto posto finale, qualificandosi per la prima volta alle coppe europee.

Nel corso della stagione si assistette alla lenta caduta della Lazio, campione d'Italia appena due anni prima, già indebolitasi nel mercato estivo e ulteriormente segnata, nel finale di campionato, dall'improvvisa fuga oltreoceano del suo bomber Chinaglia; la squadra biancoceleste, nonostante il ritorno in panchina di un Tommaso Maestrelli già gravemente malato e dal destino ormai segnato (scomparirà sul finire dell'anno), venne risucchiata in zona retrocessione salvandosi solo grazie alla differenza reti: ne fece le spese l'Ascoli, retrocesso assieme al Como e, soprattutto, al Cagliari, altra recente scudettata caduta nell'oblìo. Si salvarono invece le neopromosse Verona e Perugia, con i biancorossi di Ilario Castagner peraltro protagonisti di un campionato al di sopra delle aspettative, chiuso a ridosso della zona UEFA.

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Mappa di localizzazione: Italia
Torino
Torino
Milano
Milano
Roma
Roma
Squadre di Torino
Red pog.svg Juventus
Red pog.svg Torino
Squadre di Milano
Red pog.svg Inter
Red pog.svg Milan
Squadre di Roma
Red pog.svg Lazio
Red pog.svg Roma
Ubicazione delle squadre della Serie A 1975-1976
Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Ascoli dettagli Ascoli Piceno Stadio Cino e Lillo Del Duca 12º posto in Serie A
Bologna dettagli Bologna Stadio Comunale 7º posto in Serie A
Cagliari dettagli Cagliari Stadio Sant'Elia 10º posto in Serie A
Cesena dettagli Cesena Stadio “La Fiorita" 11º posto in Serie A
Como dettagli Como Stadio Giuseppe Sinigaglia 2º posto in Serie B, promosso
Fiorentina dettagli Firenze Stadio Comunale 8º posto in Serie A
Inter dettagli Milano Stadio San Siro 9º posto in Serie A
Juventus dettagli Torino Stadio Comunale 1º posto in Serie A
Lazio dettagli Roma Stadio Olimpico 4º posto in Serie A
Milan dettagli Milano Stadio San Siro 5º posto in Serie A
Napoli dettagli Napoli Stadio San Paolo 2º posto in Serie A
Perugia dettagli Perugia Stadio Comunale di Pian di Massiano 1º posto in Serie B, promosso
Roma dettagli Roma Stadio Olimpico 3º posto in Serie A
Sampdoria dettagli Genova Stadio Luigi Ferraris 12º posto in Serie A
Torino dettagli Torino Stadio Comunale 6º posto in Serie A
Verona dettagli Verona Stadio Marcantonio Bentegodi 3º posto in Serie B, promosso

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori e primatisti[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Allenatore Calciatore più presente Cannoniere
Ascoli   Enzo Riccomini   Eugenio Perico (30)   Steno Gola (6)
Bologna     Bruno Pesaola   Tazio Roversi (30)   Sergio Clerici,
  Stefano Chiodi (8)
Cagliari   Luis Suárez (1ª-8ª)
  Mario Tiddia (9ª-30ª)
  Fernando Viola (28)   Gigi Riva,
  Pietro Paolo Virdis (6)
Cesena   Giuseppe Marchioro   Lamberto Boranga,
  Luigi Danova,
  Mario Frustalupi,
  Giancarlo Oddi (30)
  Giovanni Urban (8)
Como   Beniamino Cancian (1ª-12ª)
  Osvaldo Bagnoli (13ª-30ª)
  Claudio Correnti,
  Silvano Fontolan,
  Antonio Rigamonti (30)
  Alessandro Scanziani (6)
Fiorentina   Carlo Mazzone   Giancarlo Antognoni (30)   Claudio Desolati (10)
Inter   Giuseppe Chiappella   Mario Bertini (30)   Roberto Boninsegna (10)
Juventus   Carlo Parola   Gaetano Scirea,
  Dino Zoff (30)
  Roberto Bettega (15)
Lazio   Giulio Corsini (1ª-7ª)
  Tommaso Maestrelli (8ª-30ª)
  Roberto Badiani,
  Felice Pulici (30)
  Giorgio Chinaglia (8)
Milan   Giovanni Trapattoni   Enrico Albertosi,
  Romeo Benetti (30)
  Egidio Calloni (13)
Napoli   Luís Vinício   Tarcisio Burgnich,
  Antonio La Palma,
  Giuseppe Massa,
  Andrea Orlandini (30)
  Giuseppe Savoldi (14)
Perugia   Ilario Castagner   Pierluigi Frosio,
  Walter Novellino (29)
  Mario Scarpa (6)
Roma   Nils Liedholm   Sergio Santarini (30)   Carlo Petrini (6)
Sampdoria   Eugenio Bersellini   Marco Rossinelli (30)   Nello Saltutti (8)
Torino   Luigi Radice   Paolino Pulici,
  Patrizio Sala,
  Roberto Salvadori (30)
  Paolino Pulici (21)
Verona   Ferruccio Valcareggi   Alberto Ginulfi (30)   Emiliano Mascetti (7)

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

  Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
Scudetto.svg 1. Torino 45 30 18 9 3 49 22 +27
  2. Juventus 43 30 18 7 5 46 26 +20
  3. Milan 38 30 15 8 7 42 28 +14
  4. Inter 37 30 14 9 7 36 28 +8
[1] 5. Napoli 36 30 13 10 7 40 27 +13
  6. Cesena 32 30 9 14 7 39 35 +4
  7. Bologna 32 30 9 14 7 32 32 0
  8. Perugia 31 30 10 11 9 31 34 -3
  9. Fiorentina 27 30 9 9 12 39 39 0
  10. Roma 25 30 6 13 11 25 31 -6
  11. Verona 24 30 8 8 14 35 46 -11
  11. Sampdoria 24 30 8 8 14 21 32 -11
  13. Lazio 23 30 6 11 13 35 40 -5
1downarrow red.svg 14. Ascoli 23 30 4 15 11 19 34 -15
1downarrow red.svg 15. Como 21 30 5 11 14 28 36 -8
1downarrow red.svg 16. Cagliari 19 30 5 9 16 25 52 -27

Legenda:

      Campione d'Italia e qualificato in Coppa dei Campioni 1976-1977.
      Qualificato in Coppa delle Coppe 1976-1977.
      Qualificati in Coppa UEFA 1976-1977.
      Retrocessi in Serie B 1976-1977.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di parità di punti era in vigore il pari merito, eccetto per i posti salvezza-retrocessione e qualificazione-esclusione dalla Coppa UEFA (differenza reti) nonché per l'assegnazione dello scudetto (spareggio).

Note:

La Fiorentina fu designata per la Coppa Mitropa 1976-1977 dalla Lega Calcio.

Squadra campione[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Associazione Calcio Torino 1975-1976.
Formazione tipo Giocatori (presenze)
  Luciano Castellini (29)
  Nello Santin (25)
  Roberto Salvadori (30)
  Patrizio Sala (30)
  Roberto Mozzini (29)
  Vittorio Caporale (28)
  Claudio Sala (29)
  Eraldo Pecci (29)
  Francesco Graziani (29)
  Renato Zaccarelli (28)
  Paolo Pulici (30)
Altri giocatoriFabrizio Gorin (12), Salvatore Garritano (5), Giuseppe Pallavicini (4), Romano Cazzaniga (3), Marino Lombardo (3), Roberto Bacchin (1).

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Tabellone[modifica | modifica wikitesto]

  ASC BOL CAG CES COM FIO INT JUV LAZ MIL NAP PER ROM SAM TOR VER
Ascoli –––– 0-0 1-1 0-0 1-1 1-0 2-0 0-3 2-1 0-1 0-0 1-2 0-0 1-1 1-1 2-0
Bologna 1-1 –––– 0-0 5-3 1-1 1-1 1-2 1-4 1-0 1-1 2-0 1-1 2-1 1-0 1-0 0-0
Cagliari 0-0 1-2 –––– 1-2 1-0 2-1 0-0 0-1 2-1 1-3 1-1 0-0 1-5 5-3 0-0 0-2
Cesena 3-1 0-0 0-0 –––– 2-0 1-1 2-3 2-1 0-0 2-1 0-1 2-1 2-0 1-1 1-1 3-0
Como 0-0 2-1 3-0 0-0 –––– 0-1 3-0 2-2 2-2 1-4 0-1 0-0 0-0 0-0 0-1 2-1
Fiorentina 0-0 1-2 3-0 3-1 0-2 –––– 0-0 1-1 4-3 0-1 1-1 3-1 2-0 0-1 0-1 2-2
Inter 3-0 1-1 1-0 0-0 2-1 1-0 –––– 1-0 1-0 0-1 2-1 2-2 2-0 2-1 1-0 3-0
Juventus 2-1 1-0 1-0 3-3 1-1 4-2 2-0 –––– 2-0 1-1 2-1 1-0 1-1 2-0 0-2 2-1
Lazio 3-1 1-1 3-0 2-2 3-2 1-2 1-1 1-2 –––– 4-0 0-1 1-0 1-1 1-1 1-1 1-1
Milan 4-0 3-1 2-3 2-1 2-2 2-1 2-1 0-1 3-0 –––– 1-1 0-0 1-0 1-0 1-2 1-0
Napoli 0-0 2-2 3-1 2-0 1-0 1-2 3-1 1-1 1-0 1-0 –––– 4-0 2-1 0-0 0-0 0-1
Perugia 1-1 1-1 4-1 1-0 2-0 2-1 1-1 1-0 2-0 0-0 2-2 –––– 0-1 0-0 2-1 1-0
Roma 1-1 0-0 1-1 2-2 2-1 2-2 1-1 0-1 0-0 0-0 0-3 1-2 –––– 1-0 1-1 2-0
Sampdoria 1-0 0-1 2-1 0-1 1-0 0-0 0-2 0-2 0-1 0-1 2-1 3-1 1-0 –––– 0-0 2-0
Torino 3-1 3-1 5-1 1-1 1-0 4-3 2-1 2-0 2-1 2-1 3-1 3-0 1-0 2-0 –––– 4-2
Verona 1-0 1-0 2-1 2-2 3-2 1-2 1-1 1-2 2-2 2-2 2-4 3-1 0-1 4-1 0-0 ––––

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

andata (1ª) 1ª giornata ritorno (16ª)
         
5 ott. 1-0 Ascoli-Fiorentina 0-0 8 feb.
1-0 Bologna-Torino 1-3
0-0 Inter-Cesena 3-2
2-1 Juventus-Verona 2-1
1-0 Napoli-Como 1-0
0-0 Perugia-Milan 0-0
1-1 Roma-Cagliari 5-1
0-1 Sampdoria-Lazio 1-1
andata (2ª) 2ª giornata ritorno (17ª)
         
12 ott. 0-0 Cagliari-Ascoli 1-1 15 feb.
2-0 Cesena-Roma[2] 2-2 16 feb.
2-2 Como-Juventus 1-1 15 feb.
1-1 Fiorentina-Napoli 2-1
1-1 Lazio-Inter 0-1
1-0 Milan-Sampdoria[3] 1-0
3-0 Torino-Perugia 1-2
1-0 Verona-Bologna 0-0

 

andata (3ª) 3ª giornata ritorno (18ª)
         
19 ott. 1-1 Ascoli-Torino 1-3 22 feb.
1-1 Bologna-Milan 1-3
1-0 Inter-Cagliari 0-0
4-2 Juventus-Fiorentina 1-1
2-0 Napoli-Cesena 1-0
2-0 Perugia-Lazio 0-1
2-0 Roma-Verona 1-0
1-0 Sampdoria-Como 0-0
andata (4ª) 4ª giornata ritorno (19ª)
         
2 nov. 0-1 Cagliari-Juventus 0-1 29 feb.
1-1 Cesena-Sampdoria[4] 1-0
0-0 Como-Roma 1-2
3-1 Fiorentina-Perugia 1-2
1-1 Lazio-Bologna 0-1
4-0 Milan-Ascoli 1-0
2-1 Torino-Inter 0-1
2-4 Verona-Napoli 1-0

 

andata (5ª) 5ª giornata ritorno (20ª)
         
9 nov. 0-0 Ascoli-Cesena 1-3 7 mar.
1-1 Bologna-Fiorentina 2-1
3-0 Inter-Verona 1-1
2-0 Juventus-Lazio 2-1
3-1 Napoli-Cagliari 1-1
2-0 Perugia-Como 0-0
0-0 Roma-Milan 0-1
0-0 Sampdoria-Torino 0-2
andata (6ª) 6ª giornata ritorno (21ª)
         
16 nov. 1-2 Cagliari-Bologna 0-0 14 mar.
2-1 Cesena-Perugia 0-1
3-0 Como-Inter 1-2
0-1 Fiorentina-Sampdoria 0-0
1-1 Lazio-Roma 0-0
0-1 Milan-Juventus 1-1
3-1 Torino-Napoli 0-0
1-0 Verona-Ascoli 0-2

 

andata (7ª) 7ª giornata ritorno (22ª)
         
30 nov. 2-1 Ascoli-Lazio 1-3 21 mar.
1-1 Bologna-Como 1-2
0-0 Cagliari-Perugia 1-4
1-0 Inter-Fiorentina 0-0
3-3 Juventus-Cesena 1-2
1-0 Napoli-Milan 1-1
1-1 Roma-Torino 0-1
4-1 Verona-Sampdoria 0-2
andata (8ª) 8ª giornata ritorno (23ª)
         
7 dic. 0-0 Cesena-Bologna 3-5 28 mar.
0-0 Como-Ascoli 1-1
2-0 Fiorentina-Roma 2-2
0-1 Lazio-Napoli 0-1
2-1 Milan-Inter 1-0
1-0 Perugia-Verona 1-3
2-1 Sampdoria-Cagliari 3-5
2-0 Torino-Juventus[5] 2-0

 

andata (9ª) 9ª giornata ritorno (24ª)
         
14 dic. 1-1 Bologna-Perugia 1-1 4 apr.
1-2 Cagliari-Cesena 0-0
0-1 Como-Fiorentina[5] 2-0
2-0 Juventus-Inter 0-1
1-2 Milan-Torino 1-2
0-0 Napoli-Ascoli 0-0
1-0 Roma-Sampdoria 0-1
2-2 Verona-Lazio 1-1
andata (10ª) 10ª giornata ritorno (25ª)
         
21 dic. 0-3 Ascoli-Juventus[3] 1-2 11 apr.
3-0 Cesena-Verona 2-2
0-1 Fiorentina-Milan 1-2
2-1 Inter-Napoli 1-3
3-0 Lazio-Cagliari 1-2
0-1 Perugia-Roma 2-1
0-1 Sampdoria-Bologna 0-1
1-0 Torino-Como 1-0

 

andata (11ª) 11ª giornata ritorno (26ª)
         
4 gen. 2-1 Bologna-Roma 0-0 18 apr.
1-4 Como-Milan 2-2
0-1 Fiorentina-Torino 3-4
3-0 Inter-Ascoli 0-2
2-1 Juventus-Napoli 1-1
2-2 Lazio-Cesena 0-0
0-0 Perugia-Sampdoria 1-3
2-1 Verona-Cagliari 2-0
andata (12ª) 12ª giornata ritorno (27ª)
         
11 gen. 1-2 Ascoli-Perugia 1-1 25 apr.
1-0 Cagliari-Como 0-3
1-1 Cesena-Fiorentina 1-3
1-0 Milan-Verona 2-2
2-2 Napoli-Bologna 0-2
0-1 Roma-Juventus 1-1
0-2 [5]Sampdoria-Inter 1-2
2-1 Torino-Lazio 1-1

 

andata (13ª) 13ª giornata ritorno (28ª)
         
18 gen. 1-1 Ascoli-Sampdoria 0-1 2 mag.
0-0 Cagliari-Torino 1-5
2-1 Cesena-Milan 1-2
2-2 Inter-Perugia 1-1
1-0 Juventus-Bologna 4-1
1-2 Lazio-Fiorentina 3-4
2-1 Napoli-Roma 3-0
3-2 Verona-Como 1-2
andata (14ª) 14ª giornata ritorno (29ª)
         
25 gen. 1-1 Bologna-Ascoli 0-0 9 mag.
0-0 Como-Cesena 0-2
3-0 Fiorentina-Cagliari 1-2
3-0 Milan-Lazio 0-4
2-2 Perugia-Napoli 0-4
1-1 Roma-Inter 0-2
0-2 [3]Sampdoria-Juventus 0-2
4-2 Torino-Verona 0-0

 

andata (15ª) 15ª giornata ritorno (30ª)
         
1º feb. 0-0 Ascoli-Roma 1-1 16 mag.
1-3 Cagliari-Milan 3-2
1-1 Cesena-Torino 1-1
1-1 Inter-Bologna 2-1
1-0 Juventus-Perugia 0-1
3-2 Lazio-Como 2-2
0-0 Napoli-Sampdoria 1-2
1-2 Verona-Fiorentina 2-2
 

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Squadre[modifica | modifica wikitesto]

Capoliste solitarie[modifica | modifica wikitesto]

                                                               
 
Juv
Nap
  Juventus Torino
           
                                                           
10ª 11ª 12ª 13ª 14ª 15ª 16ª 17ª 18ª 19ª 20ª 21ª 22ª 23ª 24ª 25ª 26ª 27ª 28ª 29ª 30ª

Individuali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica marcatori[modifica | modifica wikitesto]

 

Gol Rigori   Giocatore Squadra
21 4     Paolo Pulici Torino
15       Roberto Bettega Juventus
15       Francesco Graziani Torino
14 7     Giuseppe Savoldi Napoli
13 4     Egidio Calloni Milan
10 1     Roberto Boninsegna Inter
10       Claudio Desolati Fiorentina
9       Giuseppe Massa Napoli
8 2     Giorgio Chinaglia Lazio
8       Stefano Chiodi Bologna
8 1     Sergio Clerici Bologna
8       Nello Saltutti Sampdoria
8       Giovanni Urban Cesena