Serie A 1979-1980

Serie A 1979-1980
Competizione Serie A
Sport Football pictogram.svg Calcio
Edizione 78ª (48ª di Serie A)
Organizzatore Lega Nazionale Professionisti
Date dal 16 settembre 1979
all'11 maggio 1980
Luogo   Italia
Partecipanti 16
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Inter
(12º titolo)
Retrocessioni Pescara
Lazio (per condanna)
Milan (per condanna)
Statistiche
Miglior marcatore   Roberto Bettega (16)
Incontri disputati 240
Gol segnati 452 (1,88 per incontro)
Inter 1979-80 (a colori).jpg
La formazione dell'Inter che vinse il 12º scudetto
Cronologia della competizione
Left arrow.svg 1978-1979 1980-1981 Right arrow.svg

La Serie A 1979-1980 è stata la 78ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (il 48º a girone unico), disputato tra il 16 settembre 1979 e l'11 maggio 1980 e concluso con la vittoria dell'Inter, al suo dodicesimo titolo.

Capocannoniere del torneo è stato Roberto Bettega (Juventus) con 16 reti.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Novità[modifica | modifica wikitesto]

Le modalità del passaggio di Paolo Rossi dal Lanerossi al Perugia sfociarono nel primo sponsor di maglia del calcio italiano.

Lo scadimento tecnico del campionato nazionale e gli scarsi risultati da parte degli stessi club nelle precedenti edizioni delle competizioni continentali trovarono il calcio italiano del tutto impreparato all'introduzione del coefficiente UEFA,[N 1] nuovo metodo di allocazione dei posti nella terza competizione continentale in luogo del sistema a inviti ereditato dalla Coppa delle Fiere: la Serie A subì il dimezzamento dei posti validi per l'accesso alla Coppa UEFA.[N 2]

Due le maggiori note di colore della stagione, in entrambi i casi delle prime volte. Dapprima ci fu l'esordio in Serie A di una sponsorizzazione di maglia, pur se "mascherata" da fornitura tecnica, a opera del Perugia di Franco D'Attoma:[5] il club umbro mise in piedi l'operazione prettamente per finanziare l'ingaggio di Paolo Rossi.[6][7] In autunno fu poi la volta dei nomi dei giocatori sulle divise, una novità introdotta in via sperimentale dal Milan, che in questo caso avrà tuttavia breve vita;[8] la sua reintroduzione, stavolta coi crismi dell'ufficialità e per tutte le squadre del campionato, avverrà solo con la stagione 1995-1996.

Così come il precedente, si trattò del secondo e fin qui ultimo campionato a girone unico disputato esclusivamente da calciatori italiani, stante il blocco al tesseramento di giocatori provenienti da federazioni estere, in essere dal 1966 e che non toccò solamente gli stranieri già presenti in Italia in quel momento;[9] tale divieto sarà rimosso dalla stagione seguente.[10]

Calciomercato[modifica | modifica wikitesto]

Il promettente mediano Carlo Ancelotti, neoacquisto di una rinnovata Roma.

Il precampionato vide cambi di proprietà da parte di numerose squadre: il più importante riguardò la Roma che, passata alle redini di Dino Viola, richiamò alla guida tecnica Nils Liedholm[11] e optò per un consistente rinnovamento della rosa, con l'arrivo del giovane Ancelotti[12] e dei più anziani Benetti e Turone.[13] Luciano Conti cedette la proprietà del Bologna a Tommaso Fabbretti, il quale richiamò in panchina Marino Perani e affiancò Chiarugi al rientrante Savoldi, mentre il Catanzaro, passato sotto la guida societaria di Adriano Merlo, si assicurò in attacco l'ex palermitano Vito Chimenti.[14]

Le prime tre classificate della stagione precedente confermarono in gran parte il loro organico: i campioni d'Italia del Milan, perso Liedholm, affidarono la panchina all'emergente Massimo Giacomini, artefice del "doppio salto" dalla Serie C alla massima divisione dell'Udinese;[15] il Perugia si potenziò con l'inserimento di Paolo Rossi, arrivato in prestito dal retrocesso Lanerossi Vicenza dopo aver rifiutato l'offerta del Napoli[16] che ripiegò, di conseguenza, sull'ex grifone Speggiorin e su Damiani; la Juventus ottenne nuovi rincalzi attingendo dall'Atalanta, tra cui il secondo portiere Bodini e il centrocampista Prandelli.

L'Inter, dopo essere andata vicina ad Ancelotti,[12][17] prese Caso dal Napoli e Mozzini dal Torino.[18] Sul fronte allenatori, l'Ascoli si affidò a Giovan Battista Fabbri mentre l'Udinese, tornata in massima serie dopo diciassette anni di assenza, sostituì Giacomini con l'esordiente Corrado Orrico.[19]

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Capolista solitaria sin dalla prima giornata — complice un turno che registrò 7 pareggi su 8 gare disputate —,[20] l'Inter fu inizialmente appaiata dalle torinesi,[21][22] queste ultime ritrovatesi a inseguire i nerazzurri già dal mese di ottobre.[20] A certificare un ideale passaggio di consegne ai vertici contribuì il derby della Madonnina datato 28 ottobre 1979,[23] col successo della squadra di Bersellini firmato da una doppietta di Beccalossi:[24] in contemporanea al confronto meneghino andò in scena la stracittadina della capitale, tragicamente macchiata dalla morte del tifoso laziale Vincenzo Paparelli a causa di un razzo scagliato dai sostenitori giallorossi.[25][26]

Roberto Bettega della Juventus, migliore marcatore del campionato con 16 reti.

Sul piano dei risultati la medesima domenica segnò la fine dell'imbattibilità perugina, col campo umbro espugnato dal Torino dopo 37 incontri:[27] lontana parente della outsider che aveva chiuso il precedente torneo senza battute d'arresto, la compagine biancorossa disputò al pari della Roma una stagione inferiore ai pronostici della vigilia.[28][29] Col pesante rovescio subìto dall'Inter a ingenerare una pesante crisi sul versante juventino,[30] gli uomini di Trapattoni scivolarono nelle settimane seguenti ai margini della zona retrocessione;[31][32] frattanto i granata lanciarono una rincorsa alla zona UEFA in compagnia di Napoli e Lazio;[33] preoccupante appariva il quadro di Udinese e Fiorentina,[15] alla cui classifica attentava un Catanzaro deciso a scampare al declassamento.[34]

Senza particolari assilli la fase d'andata di Ascoli e Bologna[35] nonché di Avellino e Cagliari.[36][37] Una lieve flessione sul concludersi della tornata iniziale non pregiudicò il comando della Beneamata al giro di boa,[15] con l'aggancio fallito dai rossoneri anche a causa della sconfitta esterna contro un Pescara fanalino di coda.[38]

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Col divario tra le milanesi resosi ancor più consistente in avvio della fase di ritorno,[39][40] il recupero dei campioni uscenti venne complicato dal riaffacciarsi della Juventus e dalla rivelazione irpina.[41]

La società milanista si ritrovò poi coinvolta in una vicenda passata alla storia col nome di Totonero,[42] originata dalla denuncia di due commercianti della capitale circa un vasto giro di scommesse clandestine legate al calcio:[43] al termine delle gare giocatesi il 23 marzo 1980 nei vari stadi furono tratte in arresto ben 12 persone, tra dirigenti e tesserati.[42] Oltre al portiere rossonero Albertosi e al presidente Felice Colombo,[42] il provvedimento riguardò anche i laziali Manfredonia e Giordano mentre al bolognese Savoldi e al perugino Rossi furono notificati mandati di comparizione.[42] L'indagine svoltasi nei mesi seguenti fu volta ad appurare, in particolare, le responsabilità dei club biancoceleste e milanista nella vicenda.[42][44]

L'Ascoli colse il quarto posto finale, tuttora il migliore risultato dei marchigiani in massima serie.

Circa il fronte agonistico la primavera registrò un contesto europeo allargatosi ad Ascoli e Fiorentina,[45][46] mentre sul fondo gli abruzzesi conobbero un'anticipata condanna:[15] alla terzultima domenica vi fu quindi la resa di Catanzaro e Udinese, verdetto certificato dalla matematica.[15] A 180' dal termine l'Inter coronò una stagione vissuta continuativamente in testa,[20] dopo un pareggio per 2-2 contro la Roma che assicurò ai meneghini il primo posto;[20] Juventus e Milan completarono il podio,[47] sia pur con animi opposti: i bianconeri, apparsi in netta ripresa nel finale di stagione,[47] issarono inoltre Bettega a capocannoniere del torneo,[48] mentre i rossoneri attendevano il corso degli accertamenti della giustizia sportiva.[49] Spiccò l'esclusione del Perugia dall'ambito continentale,[50][51] col quarto posto appannaggio del Torino:[52] i piemontesi sopravanzarono di un solo punto l'Ascoli, protagonista dal canto proprio del suo migliore piazzamento in A.[53]

L'esito delle sentenze relative al caso-scommesse si tradusse nella retrocessione a tavolino per Milan e Lazio,[54] comportando di conseguenza l'ammissione granata alla Coppa UEFA nonché il ripescaggio di calabresi e friulani.[42]

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Mappa di localizzazione: Italia
Torino
Torino
Milano
Milano
Roma
Roma
Squadre di Torino
Red pog.svg Juventus
Red pog.svg Torino
Squadre di Milano
Red pog.svg Inter
Red pog.svg Milan
Squadre di Roma
Red pog.svg Lazio
Red pog.svg Roma
Ubicazione delle squadre della Serie A 1979-1980
Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Ascoli dettagli Ascoli Piceno Stadio Cino e Lillo Del Duca 10º posto in Serie A
Avellino dettagli Avellino Stadio Partenio 10º posto in Serie A
Bologna dettagli Bologna Stadio Comunale 13º posto in Serie A
Cagliari dettagli Cagliari Stadio Sant'Elia 2º posto in Serie B, promosso
Catanzaro dettagli Catanzaro Stadio Comunale 9º posto in Serie A
Fiorentina dettagli Firenze Stadio Comunale 7º posto in Serie A
Inter dettagli Milano Stadio San Siro[N 3] 4º posto in Serie A
Juventus dettagli Torino Stadio Comunale 3º posto in Serie A
Lazio dettagli Roma Stadio Olimpico 8º posto in Serie A
Milan dettagli Milano Stadio San Siro[55] 1º posto in Serie A
Napoli dettagli Napoli Stadio San Paolo 6º posto in Serie A
Perugia dettagli Perugia Stadio Renato Curi 2º posto in Serie A
Pescara dettagli Pescara Stadio Adriatico 3º posto in Serie B, promosso
Roma dettagli Roma Stadio Olimpico 10º posto in Serie A
Torino dettagli Torino Stadio Comunale 4º posto in Serie A
Udinese dettagli Udine Stadio Friuli 1º posto in Serie B, promosso

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori e primatisti[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Allenatore Calciatore più presente Cannoniere
Ascoli   Giovan Battista Fabbri   Gianfranco Bellotto,
  Angiolino Gasparini (30)
  Gianfranco Bellotto (8)
Avellino   Rino Marchesi   Ottorino Piotti (30)   Gianluca De Ponti (6)
Bologna   Marino Perani   Renato Sali (30)   Giuseppe Savoldi (11)
Cagliari   Mario Tiddia   Roberto Corti,
  Luigi Piras,
  Franco Selvaggi (30)
  Franco Selvaggi (12)
Catanzaro[56]   Carlo Mazzone (1ª-25ª)
  Saverio Leotta (26ª-30ª)
  Enrico Nicolini,
  Massimo Palanca (29)
  Massimo Palanca (9)
Fiorentina   Paolo Carosi   Giancarlo Antognoni,
  Giovanni Galli (30)
  Giancarlo Antognoni (8)
Inter   Eugenio Bersellini   Giuseppe Baresi,
  Ivano Bordon (30)
  Alessandro Altobelli (15)
Juventus   Giovanni Trapattoni   Dino Zoff (30)   Roberto Bettega (16)
Lazio   Roberto Lovati   Filippo Citterio (30)   Bruno Giordano (9)
Milan   Massimo Giacomini   Ruben Buriani,
  Fulvio Collovati (30)
  Stefano Chiodi (7)
Napoli[57]   Luís Vinício (1ª-26ª)
    Angelo Benedicto Sormani (27ª-30ª)
  Luciano Castellini,
  Moreno Ferrario (30)
  Giuseppe Damiani (4)
Perugia   Ilario Castagner   Antonio Ceccarini,
  Pierluigi Frosio (29)
  Paolo Rossi (13)
Pescara[58]     Antonio Angelillo (1ª-5ª)
  Gustavo Giagnoni (6ª-30ª)
  Giacomo Chinellato,
  Valeriano Prestanti (29)
  Bruno Nobili (5)
Roma   Nils Liedholm   Bruno Conti,
  Roberto Pruzzo (28)
  Roberto Pruzzo (12)
Torino[59]   Luigi Radice (1ª-19ª)
  Ercole Rabitti (20ª-30ª)
  Francesco Graziani,
  Giuliano Terraneo (30)
  Francesco Graziani (12)
Udinese[60]   Corrado Orrico (1ª-22ª)
  Dino D'Alessi (23ª-30ª)
  Valentino Leonarduzzi (30)   Nerio Ulivieri,
  Sergio Vriz (5)

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

  Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
Scudetto.svg 1. Inter 41 30 14 13 3 44 25 +19
  2. Juventus 38 30 16 6 8 42 25 +17
  3. Torino 35 30 11 13 6 26 15 +11
  4. Ascoli 34 30 11 12 7 35 28 +7
  5. Fiorentina 33 30 11 11 8 33 27 +6
[N 4] 6. Roma 32 30 10 12 8 34 35 -1
  7. Bologna 30 30 8 14 8 23 24 -1
  7. Cagliari 30 30 8 14 8 27 29 -2
  7. Perugia 30 30 9 12 9 27 32 -5
  10. Napoli 28 30 7 14 9 20 20 0
  11. Avellino 27 30 7 13 10 24 32 -8
  12. Catanzaro 24 30 5 14 11 20 34 -14
  13. Udinese 21 30 3 15 12 24 38 -14
1downarrow red.svg 14. Pescara 16 30 4 8 18 18 44 -26
US Department of Justice Scales Of Justice.svg 15. Milan 36 30 14 8 8 34 19 +15
US Department of Justice Scales Of Justice.svg 15. Lazio 25 30 5 15 10 21 25 -4

Legenda:

      Campione d'Italia e qualificata in Coppa dei Campioni 1980-1981.
      Qualificata in Coppa delle Coppe 1980-1981.
      Qualificate in Coppa UEFA 1980-1981.
      Retrocesse in Serie B 1980-1981.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di parità di punti era in vigore il pari merito, eccetto per i posti salvezza-retrocessione e qualificazione-esclusione dalla Coppa UEFA (differenza reti) nonché per l'assegnazione dello scudetto (spareggio).

Note:

Il Torino si qualificò in Coppa UEFA in sostituzione del Milan retrocesso in seguito ai verdetti irrogati nel processo per lo Scandalo del Totonero.
La Lazio e il Milan furono retrocesse in Serie B in seguito ai verdetti irrogati nel processo per lo Scandalo del Totonero, confermati dalla Corte d'Appello Federale (CAF) il 25 luglio 1980. Al loro posto sono riammesse il Catanzaro e l'Udinese.[61]

Squadra campione[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Football Club Internazionale Milano 1979-1980.
Formazione tipo Giocatori (presenze)
  Ivano Bordon (30)
  Giuseppe Baresi (30)
  Gabriele Oriali (25)
  Giancarlo Pasinato (27)
  Nazzareno Canuti (26)
  Graziano Bini (28)
  Domenico Caso (29)
  Gianpiero Marini (29)
  Alessandro Altobelli (29)
  Evaristo Beccalossi (27)
  Carlo Muraro (24)
Altri giocatoriRoberto Mozzini (22), Franco Pancheri (17), Claudio Ambu (13), Renato Cipollini (1), Leonardo Occhipinti (1).

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Tabellone[modifica | modifica wikitesto]

  Asc Ave Bol Cag Cat Fio Int Juv Laz Mil Nap Per Pes Rom Tor Udi
Ascoli –––– 0-0 2-0 1-0 2-2 1-0 1-1 2-3 1-1 0-0 0-0 1-0 3-1 3-0 1-0 3-0
Avellino 2-2 –––– 1-0 2-2 2-0 0-2 0-0 1-0 0-0 1-0 2-3 2-2 2-0 0-1 0-2 0-0
Bologna 0-0 1-0 –––– 0-1 4-1 2-1 1-2 1-1 1-0 0-1 0-0 1-1 0-0 1-1 1-2 2-1
Cagliari 1-1 1-1 1-0 –––– 1-0 2-1 1-1 2-1 1-1 0-0 1-0 1-2 1-0 1-3 0-0 3-1
Catanzaro 1-1 0-0 0-0 1-0 –––– 0-1 0-0 0-1 2-1 0-3 2-0 2-1 1-1 2-2 0-0 1-1
Fiorentina 3-1 3-0 0-0 1-1 3-0 –––– 0-2 2-1 0-0 1-1 0-0 0-0 2-0 3-1 1-0 1-1
Inter 2-4 3-0 0-0 3-3 3-1 0-0 –––– 4-0 2-1 2-0 1-0 3-2 2-0 2-2 1-1 2-1
Juventus 2-3 2-0 1-1 1-0 1-0 3-0 2-0 –––– 0-0 2-1 1-0 3-0 3-0 2-0 0-0 1-1
Lazio 0-1 1-1 0-1 1-1 2-0 2-0 0-0 1-0 –––– 0-2 1-1 1-1 2-0 1-2 2-1 0-0
Milan 3-0 1-0 4-0 2-0 0-0 2-0 0-1 2-1 2-1 –––– 1-2 1-0 3-1 0-0 0-2 0-0
Napoli 1-0 0-1 1-1 0-0 1-1 0-0 3-4 0-0 0-0 0-1 –––– 1-1 2-0 3-0 1-0 1-0
Perugia 0-0 2-1 1-1 1-0 0-0 1-2 0-0 1-0 0-0 1-1 1-0 –––– 1-0 3-1 0-2 2-0
Pescara 0-0 1-1 0-0 2-0 1-1 1-2 0-2 0-2 2-0 2-1 1-0 1-1 –––– 2-3 0-2 1-1
Roma 1-0 1-1 1-2 1-1 1-0 2-1 1-0 1-3 1-1 0-0 0-0 4-0 2-0 –––– 1-1 1-1
Torino 1-0 2-2 0-0 0-0 0-0 1-1 0-0 1-2 1-0 0-1 0-0 2-0 2-0 1-0 –––– 1-1
Udinese 3-1 0-1 0-2 1-1 1-2 2-2 1-1 1-3 1-1 2-1 0-0 1-2 2-1 0-0 0-1 ––––

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

Il sorteggio del calendario di Serie A e di Serie B avvenne il 27 luglio 1979 presso il Centro Elettronico del CONI di Roma. L'evento venne trasmesso con un collegamento nel corso di uno speciale del TG1.[62]

andata (1ª) Prima giornata ritorno (16ª)
         
16 set. 0-0 Ascoli-Napoli 0-1 13 gen.
0-0 Avellino-Lazio 1-1
0-0 Cagliari-Torino 0-0
1-1 Fiorentina-Udinese 2-2
2-0 Inter-Pescara 2-0
1-1 Juventus-Bologna 1-1
0-0 Perugia-Catanzaro 1-2
0-0 Roma-Milan 0-0

 

andata (3ª) Terza giornata ritorno (18ª)
         
30 set. 2-2 Ascoli-Catanzaro 1-1 27 gen.
0-2 Avellino-Torino 2-2
0-0 Cagliari-Milan 0-2
0-0 Fiorentina-Napoli 0-0
2-1 Inter-Lazio 0-0
3-0 Juventus-Pescara 2-0
2-0 Perugia-Udinese 2-1
1-2 Roma-Bologna 1-1

 

andata (5ª) Quinta giornata ritorno (20ª)
         
14 ott. 1-1 Ascoli-Lazio 1-0 10 feb.
1-0 Avellino-Bologna 0-1
1-0 Cagliari-Catanzaro 0-1
2-0 Fiorentina-Pescara 2-1
1-0 Inter-Napoli 4-3
1-1 Juventus-Udinese 3-1
1-1 Perugia-Milan 0-1
1-1 Roma-Torino 0-1

 

andata (7ª) Settima giornata ritorno (22ª)
         
28 ott. 2-0 Ascoli-Bologna 0-0 2 mar.
0-0 Avellino-Udinese 1-0
1-0 Cagliari-Pescara 0-2
3-0 Fiorentina-Catanzaro 1-0
2-0 Inter-Milan 1-0
1-0 Juventus-Napoli 0-0
0-2 Perugia-Torino 0-2
1-1 Roma-Lazio 2-1

 

andata (9ª) Nona giornata ritorno (24ª)
         
11 nov. 1-0 Ascoli-Fiorentina 1-3 23 mar.
4-1 Bologna-Catanzaro 0-0
1-1 Cagliari-Avellino 2-2
4-0 Inter-Juventus 0-2
2-0 Lazio-Pescara 0-2
1-0 Napoli-Udinese 0-0
3-1 Perugia-Roma 0-4
0-1 Torino-Milan 2-0

 

andata (11ª) Undicesima giornata ritorno (26ª)
         
2 dic. 1-0 Avellino-Juventus 0-2 5 apr.
1-0 Bologna-Lazio 1-0
1-1 Cagliari-Inter 3-3
0-0 Milan-Udinese 1-2
0-0 Perugia-Ascoli 0-1
1-0 Pescara-Napoli 0-2
2-1 Roma-Fiorentina 1-3
0-0 Torino-Catanzaro 0-0

 

andata (13ª) Tredicesima giornata ritorno (28ª)
         
16 dic. 1-0 Ascoli-Cagliari 1-1 27 apr.
3-0 Fiorentina-Avellino 2-0
0-0 Milan-Catanzaro 3-0
0-0 Napoli-Lazio 1-1
1-0 Perugia-Juventus 0-3
1-0 Roma-Inter 2-2
2-0 Torino-Pescara 2-0
0-2 Udinese-Bologna 1-2

 

andata (15ª) Quindicesima giornata ritorno (30ª)
         
6 gen. 1-1 Ascoli-Inter 4-2 11 mag.
2-1 Fiorentina-Juventus 0-3
2-1 Milan-Lazio 2-0
1-1 Napoli-Catanzaro 0-2
1-0 Perugia-Cagliari 2-1
1-1 Roma-Avellino 1-0
0-0 Torino-Bologna 2-1
2-1 Udinese-Pescara 1-1
andata (2ª) Seconda giornata ritorno (17ª)
         
23 set. 1-1 Bologna-Perugia 1-1 20 gen.
0-1 Catanzaro-Juventus 0-1
2-0 Lazio-Fiorentina 0-0
1-0 Milan-Avellino 0-1
0-0 Napoli-Cagliari 0-1
2-3 Pescara-Roma 0-2
1-0 Torino-Ascoli 0-1
1-1 Udinese-Inter 1-2

 

andata (4ª) Quarta giornata ritorno (19ª)
         
7 ott. 1-2 Bologna-Inter 0-0 3 feb.
0-0 Catanzaro-Avellino 0-2
1-1 Lazio-Perugia 0-0
2-1 Milan-Juventus 1-2
3-0 Napoli-Roma 0-0
0-0 Pescara-Ascoli 1-3
1-1 Torino-Fiorentina 0-1
1-1 Udinese-Cagliari 1-3

 

andata (6ª) Sesta giornata ritorno (21ª)
         
21 ott. 2-1 Bologna-Fiorentina 0-0 24 feb.
0-0 Catanzaro-Inter 1-3
1-1 Lazio-Cagliari 1-1
3-0 Milan-Ascoli 0-0
1-1 Napoli-Perugia 0-1
1-1 Pescara-Avellino 0-2
1-2 Torino-Juventus 0-0
0-0 Udinese-Roma 1-1

 

andata (8ª) Ottava giornata ritorno (23ª)
         
4 nov. 0-1 Bologna-Cagliari 0-1 9 mar.
2-2 Catanzaro-Roma 0-1
1-0 Lazio-Juventus 0-0
2-0 Milan-Fiorentina 1-1
0-1 Napoli-Avellino 3-2
1-1 Pescara-Perugia 0-1
0-0 Torino-Inter 1-1
3-1 Udinese-Ascoli 0-3

 

andata (10ª) Decima giornata ritorno (25ª)
         
25 nov. 0-0 Avellino-Inter 0-3 30 mar.
2-1 Catanzaro-Lazio 0-2
0-0 Fiorentina-Perugia 2-1
1-0 Juventus-Cagliari 1-2
1-2[N 5] Milan-Napoli 1-0
0-0 Pescara-Bologna 0-0
1-0 Roma-Ascoli 0-3
0-1 Udinese-Torino 1-1

 

andata (12ª) Dodicesima giornata ritorno (27ª)
         
9 dic. 0-0 Ascoli-Avellino 2-2 13 apr.
0-1 Bologna-Milan 0-4
2-1 Cagliari-Fiorentina 1-1
1-1 Catanzaro-Pescara 1-1
3-2 Inter-Perugia 0-0
2-0 Juventus-Roma 3-1
0-0 Lazio-Udinese 1-1
1-0 Napoli-Torino 0-0

 

andata (14ª) Quattordicesima giornata ritorno (29ª)
         
30 dic. 2-2 Avellino-Perugia 1-2 4 mag.
0-0 Bologna-Napoli 1-1
1-3 Cagliari-Roma 1-1
1-1 Catanzaro-Udinese 2-1
0-0 Inter-Fiorentina 2-0
2-3 Juventus-Ascoli 3-2
2-1 Lazio-Torino 0-1
2-1 Pescara-Milan 1-3

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Squadre[modifica | modifica wikitesto]

Capoliste solitarie[modifica | modifica wikitesto]

                                                               
Int
  Inter
     
                                                           
10ª 11ª 12ª 13ª 14ª 15ª 16ª 17ª 18ª 19ª 20ª 21ª 22ª 23ª 24ª 25ª 26ª 27ª 28ª 29ª 30ª

Classifica in divenire[modifica | modifica wikitesto]

[65] 10ª 11ª 12ª 13ª 14ª 15ª 16ª 17ª 18ª 19ª 20ª 21ª 22ª 23ª 24ª 25ª 26ª 27ª 28ª 29ª 30ª
                                                           
Ascoli 1 1 2 3 4 4 6 6 8 8 9 10 12 14 15 15 17 18 20 22 23 24 26 26 28 30 31 32 32 34
Avellino 1 1 1 2 4 4 6 8 9 10 12 13 13 14 15 16 18 19 21 21 23 25 25 26 26 26 27 27 27 27
Bologna 1 2 4 4 4 6 6 6 8 9 11 11 13 14 15 16 17 18 19 21 22 23 23 24 25 27 27 29 30 30
Cagliari 1 2 3 4 6 7 9 11 12 12 13 15 15 15 15 16 18 18 20 20 21 21 23 24 26 27 28 29 30 30
Catanzaro 1 1 2 3 3 4 4 5 5 7 8 9 10 11 12 14 14 15 15 17 17 17 17 18 18 19 20 20 22 24
Fiorentina 1 1 2 3 5 5 7 7 7 8 8 8 10 11 13 14 15 16 18 20 21 23 24 26 28 30 31 33 33 33
Inter 2 3 5 7 9 10 12 13 15 16 17 19 19 20 21 23 25 26 27 29 31 33 34 34 36 37 38 39 41 41
Juventus 1 3 5 5 6 8 10 10 10 12 12 14 14 14 14 15 17 19 21 23 24 25 26 28 28 30 32 34 36 38
Lazio 1 3 3 4 5 6 7 9 11 11 11 12 13 15 15 16 17 18 19 19 20 20 21 21 23 23 24 25 25 25
Milan 1 3 4 6 7 9 9 11 13 13 14 16 17 17 19 20 20 22 22 24 25 25 26 26 28 28 30 32 34 36
Napoli 1 2 3 5 5 6 6 6 8 10 10 12 13 14 15 17 17 18 19 19 19 20 22 23 23 25 25 27 28 28
Perugia 1 2 4 5 6 7 7 8 10 11 12 12 13 14 15 17 17 18 20 21 21 23 23 25 25 25 26 26 28 30
Pescara 0 0 0 1 1 2 2 3 3 4 6 7 7 9 9 9 9 9 9 9 9 11 11 13 14 14 15 15 15 16
Roma 1 3 3 3 4 5 6 7 7 9 11 11 13 15 16 17 19 20 21 21 22 24 26 28 28 28 28 29 30 32
Torino 1 3 5 6 7 7 9 10 10 12 13 13 15 15 16 17 17 18 18 20 21 23 24 26 27 28 29 31 33 35
Udinese 1 2 2 3 4 5 6 8 8 8 9 10 10 11 13 14 14 14 14 14 15 15 15 16 17 19 20 20 20 21

Classifiche di rendimento[modifica | modifica wikitesto]

Rendimento andata-ritorno[modifica | modifica wikitesto]
Andata Ritorno
       
Inter 21 Juventus 24
Milan 19 Inter 20
Perugia 17 Fiorentina 20
Torino 16 Torino 19
Roma 16 Ascoli 19
Avellino 15 Milan 17
Napoli 15 Roma 16
Bologna 15 Bologna 15
Lazio 15 Cagliari 15
Cagliari 15 Napoli 13
Ascoli 15 Perugia 13
Juventus 14 Catanzaro 12
Fiorentina 13 Avellino 12
Udinese 13 Lazio 10
Catanzaro 12 Udinese 8
Pescara 9 Pescara 7
Rendimento casa-trasferta[modifica | modifica wikitesto]
Casa Trasferta
       
Juventus 24 Inter 18
Inter 23 Torino 17
Ascoli 22 Milan 15
Milan 21 Juventus 14
Fiorentina 21 Bologna 14
Cagliari 20 Roma 13
Perugia 20 Napoli 13
Roma 19 Fiorentina 12
Torino 18 Ascoli 12
Napoli 17 Avellino 11
Bologna 16 Perugia 10
Avellino 16 Cagliari 10
Lazio 16 Lazio 9
Catanzaro 16 Udinese 9
Pescara 14 Catanzaro 8
Udinese 12 Pescara 2

Primati stagionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggior numero di vittorie: Juventus (16)
  • Minor numero di sconfitte: Inter (3)
  • Miglior attacco: Inter (44)
  • Miglior difesa: Torino (15)
  • Miglior differenza reti: Inter (+19)
  • Maggior numero di pareggi: Lazio (15)
  • Minor numero di vittorie: Udinese (3)
  • Maggior numero di sconfitte: Pescara (18)
  • Peggiore attacco: Pescara (18)
  • Peggior difesa: Pescara (44)
  • Peggior differenza reti: Pescara (-29)
  • Partita con più reti: Napoli-Inter 3-4 (20ª giornata)
  • Minimo numero di reti segnate in una singola giornata: 6 (1ª giornata)

Individuali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica dei marcatori[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso del campionato sono state segnate complessivamente 452 reti, di cui 29 autoreti, per una media di 1,88 marcature per incontro. Di seguito viene riportata la classifica dei cannonieri:[65][66]

 

Gol Rigori   Giocatore Squadra
16 2     Roberto Bettega Juventus
15 4     Alessandro Altobelli Inter
13 3     Paolo Rossi Perugia
12 1     Franco Selvaggi Cagliari
12 1     Roberto Pruzzo Roma
12       Francesco Graziani Torino
11 2     Giuseppe Savoldi Bologna
9 1     Bruno Giordano Lazio
9 3     Massimo Palanca Catanzaro
8 2     Giancarlo Antognoni Fiorentina
8       Gianfranco Bellotto Ascoli
7       Alessandro Scanziani Ascoli
7       Evaristo Beccalossi Inter
7 2     Stefano Chiodi Milan
6 3     Gianluca De Ponti Avellino
6       Gabriele Oriali Inter
6       Salvatore Bagni Perugia